Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA

FORMAZIONE

il FIGLIO dell'UOMO

ONLUS - ASSOCIAZIONE CATTOLICA

E-mail: studiotecnicodalessandro@virgilio.it

Siti Internet: http://www.cristo-re.eu ; http://www.maria-tv.eu ;

http://www.vangeli.net ; http://www.mondoitalia.net ;

http://www.web-italia.eu ; http://www.engineering-online.eu;

2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

Aderite all"

ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA

dai GIORNALI di OGGI TUTTO TERREMOTO

GRAVISSIMO TERREMOTO IN ABRUZZO,

296 MORTI, 1200 FERITI,

20000 FAMIGLIE ( 65000 SFOLLATI).

Terremoto, all'Aquila agibile il 54,8% degli edifici

E' ASSURDO NON AVERE PREVISTO IL SISMA PUR IN PRESENZA DI UNA PERCENTUALE DEL 67,5 %

DI REGISTRAZIONI SISMICHE NELL'AQUILANO

IN 6 GG DI APRILE, DEL 71,4% GLI UTIMI 8 GIORNI,

DEL 35% A PARTIRE DA GENNAIO!

2009-04-06 (Aggiorn. 2009-05-03 h 12,50) 396 pg

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

Sotto trovate Tabelle e rassegna stampa dalla data del terremoto ad oggi, e quelle precedenti a partire da Gennaio 2009..

Ultima Revisione per Rettifica di Verità Dati Base, 2009-04-29 h 16,00

RISCHIO SISMICO IN ITALIA DA 1 GENNAIO A 29 APRILE 2009

RISCHIO SISMICO ITALIA E MEDITERRANEO

RISCHIO SISMICO AQUILANO

ITALIA MEDITERRANEO

Scosse

Mag

Scosse

Mag

% Scosse

% Mag

TOTALE SCOSSE APRILE

247

741,80

97

290,3

39,27

39,14

TOTALE SCOSSE ULTIMI 8 gg PRIMA TERREMOTO DEVASTANTE

28

76,50

21

58,10

75,00

75,95

TOTALE SCOSSE MARZO

58

163,40

21

53,10

36,21

32,50

TOTALE SCOSSE FEBBRAIO

38

111,15

10

21,80

26,32

19,61

TOTALE SCOSSE GENNNAIO

43

151,80

7

16,20

16,28

10,7

TOTALE GENERALE SCOSSE

386

1168,15

135

381,4

118,07

386,00

RISCHIO SISMICO IN ITALIA DOPO TERREMOTO AQUILANO DAL 2009/04/06 FINO ALLA DATA DEL 2009/04/29

Dopo Terremoto 6 Aprile

Scosse

%

Mag

%

Aquilano

87

37,34

266,41

38,03

Monti_della_Laga

28

12,02

86,6

12,36

Gran_Sasso

27

11,59

91,2

13,02

Valle_dell'Aterno

39

16,74

110,9

15,83

Velino-Sirente

23

9,87

61,8

8,82

La_Sila

4

1,72

10,9

1,56

ALTRE ZONE ( 4 zone con 2 scosse, 17 zone con 1 scossa)

25

10,73

72,8

10,39

TOTALE

233

100,00

700,6

100,00

Totale da 1 a 29 Aprile

247

741,8

RISCHIO SISMICO IN ITALIA PRIMA TERREMOTO AQUILANO DAL 28 MARZO 2009 ALLA DATA DEL TERREMOTO 2004/04/06

28 Marzo 6 Aprile

Scosse

%

Mag

%

Aquilano

21

75,00

58

75,95

ALTRE ZONE (1 ciascuna)

7

25,00

18

24,05

TOTALE

28

100,00

77

100,00

RISCHIO SISMICO IN ITALIA PRIMA TERREMOTO AQUILANO DA GENNAIO 2009/01/01 ALLA DATA DEL TERREMOTO 2004/04/06

Prima Terremoto 6 Aprile

Scosse

%

Mag

%

Aquilano

47

30,13

118,4

28,09

Etna

8

5,13

22,30

5,29

Mar_Ionio

7

4,49

23,20

5,50

Frignano

5

3,21

14,30

3,39

Isole_Lipari

4

2,56

10,50

2,49

Bacino_di_Sulmona

3

1,92

9,90

2,35

Tirreno_centrale

4

2,56

12,15

2,88

ALTRE ZONE

78

50,00

210,75

50,00

TOTALE

156

100,0

421,5

100,0

Vedi Tabella di elaborazione dati sopra citati cliccando qui sopra

Premessa: http://cnt.rm.ingv.it/~earthquake/index_web_cnt.php

Questa Rettifica è di Dovere per la VERITA dei FATTI !

L'Analisi effettuata in precedenza è stata falsata dalla non corretta lettura da me fatta sull'ora degli eventi riportata sulle pagine del http://cnt.rm.ingv.it/~earthquake/index_web_cnt.php : l'ora riportata è indicata

" Ora (UTC) " senza alcuna spiegazione di cosa significhi "UTC" , non essendo inoltre collegata la pg. ad una Home Page per risalire alla fonte.

A distanza di una settimana dal sisma, verificando delle discrepanze sulle ore ed i dati del Sisma Catastrofico mi sono posto la domanda di cosi significhi "UTC" e la risposta l'ho avuta alla pg. http://it.wikipedia.org/wiki/Tempo_coordinato_universale di Google:

"UTC è Il tempo coordinato universale, conosciuto anche come tempo civile e abbreviato con l'acronimo UTC, è il fuso orario di riferimento da cui tutti gli altri fusi orari del mondo sono calcolati. Esso è derivato (e coincide a meno di approssimazioni infinitesimali) dal tempo medio di Greenwich (in inglese Greenwich Mean Time, GMT), e perciò talvolta è ancora chiamato GMT."


In conclusione ci sono 2 ore di differenza fra l'ora italiana attuale e lora UTC .

Quindi è tutto da rifare per quanto riguarda la valutazione che ho fatto in precedenza sui dati relativi alle ultime 5 ore prima della scossa fatale.

Pertanto cambia radicalmente la lettura degli eventi, in maniera del tutto meno allarmante di come mi è potuto sembrare con la differenza di lettura di 2 ore.

Resta a questo punto il ragionevole dubbio se bisognava comunque analizzare gli ultimi 8 giorni, dai quali si evinconcono comunque dei dati da portare a considerazioni di massima allerta, ottenendosi comunque dei dati allarmanti, anche se del 30 % inferiori ripetto a quelli della falsa lettura dell'ora UTAC DA ME FATTA.

In onclusione comunque questa serie di osservazioni, come pure le precedenti, non sono rivolte, come non lo erano prima, contro il Governo Berlusconi e né contro il personale della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dei Volontari che hanno svolto il proprio dovere in maniera encomiabile, oltre ogni altruismo ed al massimo delle capacità umane.

Esiste però un problema dei Vertici e del Coordinamento, per la mancata allerta, in quanto a pare mio non si sono fatte le giuste e tempestive analisi dei dati relativi agli ultimi 4 mesi ed in particolare degli ultimi 8 giorni, rilevati e pubblicati in tempo reale dal INGV Istituto Nazionale di Geofisica http://www.ingv.it/ dalla pg. http://cnt.rm.ingv.it/~earthquake/index_web_cnt.php

A pare mio, visto la quasi certezza della localizzazione del terremoto 72,41% delle scosse totali negli ultimi giorni, non esisteva certamente la certezza della data, anche se il crescendo presupponeva l'imminenza, e si doveva certamente stabilire un piano di evacuazione ed installare già prima le tendopoli.

Inoltre si doveva procedere in anticipo ad analizzare le strutture degli edifici prelevando dei campioni dei componenti strutturali. Visto quanto è successo a l'Aquila, ciò va esteso a tutto il territorio nazionale per campioni, per prevenire future catastrofi.

Di tutto ciò non si può dare torto al Governo!

Però sembra evidente che l'Organizzazione della Protezione Civile e del Coorinamento va ancora di più affinata, predisponendo :

  • Insieme alle tende i servizi ausiliari relativi ad acqua, gabinettI, riscaldamento, illuminazione, deflusso di acque piovane
  • Necessità di localizzazione in tutte le zone a rischio sismologico piani di evacuazione e predisposizione di aree semi attrezzate per eventuali emergenze
  • Verifiche a tappeto su tutte le zone a rischio sismologico delle strutture, con prelievo di campioni dalle strutture per la verifica dei materiali, componenti e realizzazioni eseguite o meno con regole antisismiche.

In conclusione ora siamo costretti a tenerci le devastazioni del terremoto, ma facciamo tesoro dell'esperienza trasformando quella che è stata una tragedia in una occasione per riprenderci la vita e programmiamo una giusta cura che ci potrà fare uscire fra l'altro dalla Crisi Economica, prodighiamoci nella ricostruzione seria con i crismi della antiusismicità delle nuove costruzioni, estendiamo i controlli preventivi a tutto il territorio nazionale, ed insieme andiamo alla riscoperta delle Fonti Energetiche Rinnovabili, del Recupero Energetico e Risparmio Termico, dell'Ecologia, del Trattamento dei Rifiuti, del Disinquinamento delle Acque, tutti settori nei quali c'e assolutamente bisogno di intervenire, e soprattutto eliminiamo una volta per tutte le infiltrazioni mafiose e la corruzione, con controlli a tappeto delle istituzioni e soprattutto della Finanza, Carabinieri, Polizia, ASL ecc.

Poi facciamo in modo che tutto si svolga alla luce del sole utilizzando la rete internet, dedicando ad ogni appalto un sito internet per monitorare sempre in tempo reale i progetti, gli appalti, le spese, le realizzazione, il raggiungimento degli obbietti.

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Analisi dei Dati del Fenomeno Tellurico dell'AQUILANO:

Come si è potuto sottovalutare un fenomeno sismico dell'Aquilano che è risultato prima dell'ultima scossa, quindi senza lo sciame sismico successivo, essere pari al 30,92 % del totale su 4 mesi di rilevazione, con una punta del 72,41% negli ultimi 8 giorni prima dell'evento disastroso del 6 Aprile.

La Magnitudo complessiva sommata dei 6 giorni degli eventi dell'Aquilano di Aprile, prima dell'ultima scossa devastante, è stata di 23,9 Mag con una percentuale del

67,5 % sul complessivo degli eventi relativi di Aprile.

La Magnitudo complessiva sommata degli ultimi 8 giorni, dal 28 Marzo, prima dell'ultima scossa devastante, è stata di Mag 58,1 con una percentuale del 80,3 % sul complessivo dell'Italia ed oltre.

Se si fosse fatto monitoraggio, si sarebbe notato che a partire dalle ore 20,31 di Sabato 28 Marzo fino alle 22,39 di domenica 5 Aprile, in altelenante crescendo si sono susseguite 21 scosse su un totale di 29 con una percentuale del 72,41% sul totale delle scosse in Italia ed oltre.

La somma di Magnitudo nei 4 mesi è stata:
- Negli ultimi 8 giorni è stata pari a 58,1 Mag

  • Marzo di 53,1 Mag
  • Febbraio 21,8 Mag
  • Gennaio16,2 Mag
  • Totale da 1° Gennaio- 6 Aprile115 Mag

La zona da monitorare era senz'altro quella dell'Aquilano con 47 scosse, mentre le altre erano:

  • Aquilano n° 47 (SUL TOT. 152)
  • Etna n° 7
  • Mar Jonio n° 7
  • Frignano n° 5
  • Isole Lipari n° 4
  • Sulmona n° 3
  • Tirreno C.le n° 3
  • Cassino, Promont. Gargano, Mar di Sicilia, Casentino, Milazzo n° 2 ciascuno
  • Altre Zone rilevate n° 1 ciascuno

Vedi tabelle sottostanti

SCOSSE ad APRILE FINO ALLA SCOSSA DISASTROSA del 6

N° Scosse

data

ora

Latitudine

Longitudine

Profondità

Magnetudo

Località

2206496920

1

06/04/2009

1.32.39

42.334

13.334

8.08

Ml:5.8

1

Aquilano

5,8

5,8

5,8

0

2206495180

1

05/04/2009

22.39.41

42.341

13.38

8.05

Ml:3.5

1

Aquilano

3,5

3,5

3,5

0

1206494510

1

05/04/2009

21.31.23

44.161

11.932

10

Ml:2.5

0

Appennino_forlivese

2,5

2,5

0

2,5

2206494080

1

05/04/2009

20.48.54

42.332

13.372

8.04

Ml:3.9

1

Aquilano

3,9

3,9

3,9

0

2206493790

1

05/04/2009

20.20.53

44.236

11.999

28.02.00

Ml:4.6

0

Zona_Forli

4,6

4,6

0

4,6

2206475490

1

04/04/2009

13.50.41

38.561

14.774

19.03

Ml:2.6

0

Isole_Lipari

2,6

2,6

0

2,6

2206456830

1

03/04/2009

6.43.24

42.321

13.361

10.03

Ml:2.6

1

Aquilano

2,6

2,6

2,6

0

2206455640

1

03/04/2009

4.44.42

42.327

13.358

9.04

Ml:3

1

Aquilano

3

3

3

0

2206445110

1

02/04/2009

11.11.54

42.307

13.382

10.01

Ml:2.4

1

Aquilano

2,4

2,4

2,4

0

2206435450

1

01/04/2009

19.05.11

43.589

10.433

9.07

Ml:1.8

0

Costa_toscana_settentrionale

1,8

1,8

0

1,8

2206435130

1

01/04/2009

18.33.58

42.333

13.368

10.04

Ml:2

1

Aquilano

2

2

2

0

2206433150

1

01/04/2009

15.15.38

42.355

13.378

10.06

Ml:2.2

1

Aquilano

2,2

2,2

2,2

0

2206430230

1

01/04/2009

10.23.28

42.324

13.361

9.09

Ml:2.5

1

Aquilano

2,5

2,5

2,5

0

2206425040

1

01/04/2009

1.44.46

42.336

13.38

10.01

Ml:1.8

1

Aquilano

1,8

1,8

1,8

0

 

74

Totale Eventi Aprile Aquilano

9

12,16

%

35,4

23,9

11,5

100

67,5

32,49

%

 

SCOSSE ULTIMI 8 GIORNI DAL 28 Marzo FINO ALLA SCOSSA DISASTROSA del 6 APRILE

Event-Id

 

Data

Ora

Lat

Lon

Prof(Km)

Mag

 

Distretto Sismico

M a g

Mag Totale

Mag Aquilano

Mag Altre Zone

%

2206496920

1

06/04/2009

1.32.39

42.334

13.334

8.08

Ml:5.8

1

Aquilano

5,8

5,8

5,8

0

2206495180

1

05/04/2009

22.39.41

42.341

13.38

8.05

Ml:3.5

1

Aquilano

3,5

3,5

3,5

0

1206494510

1

05/04/2009

21.31.23

44.161

11.932

10

Ml:2.5

0

Appennino_forlivese

2,5

2,5

0

2,5

2206494080

1

05/04/2009

20.48.54

42.332

13.372

8.04

Ml:3.9

1

Aquilano

3,9

3,9

3,9

0

2206493790

1

05/04/2009

20.20.53

44.236

11.999

28.02.00

Ml:4.6

0

Zona_Forli

4,6

4,6

0

4,6

2206475490

1

04/04/2009

13.50.41

38.561

14.774

19.03

Ml:2.6

0

Isole_Lipari

2,6

2,6

0

2,6

2206456830

1

03/04/2009

6.43.24

42.321

13.361

10.03

Ml:2.6

1

Aquilano

2,6

2,6

2,6

0

2206455640

1

03/04/2009

4.44.42

42.327

13.358

9.04

Ml:3

1

Aquilano

3

3

3

0

2206445110

1

02/04/2009

11.11.54

42.307

13.382

10.01

Ml:2.4

1

Aquilano

2,4

2,4

2,4

0

2206435450

1

01/04/2009

19.05.11

43.589

10.433

9.07

Ml:1.8

0

Costa_toscana_settentrionale

1,8

1,8

0

1,8

2206435130

1

01/04/2009

18.33.58

42.333

13.368

10.04

Ml:2

1

Aquilano

2

2

2

0

2206433150

1

01/04/2009

15.15.38

42.355

13.378

10.06

Ml:2.2

1

Aquilano

2,2

2,2

2,2

0

2206430230

1

01/04/2009

10.23.28

42.324

13.361

9.09

Ml:2.5

1

Aquilano

2,5

2,5

2,5

0

2206425040

1

01/04/2009

1.44.46

42.336

13.38

10.01

Ml:1.8

1

Aquilano

1,8

1,8

1,8

0

2206422980

1

31/03/2009

22.20.54

45.232

7.444

15.06

Ml:2.5

0

Alpi_Graie

2,5

2,5

0

2,5

2206416340

1

31/03/2009

11.14.10

42.324

13.366

11

Ml:2.8

1

Aquilano

2,8

2,8

2,8

0

2206413240

1

31/03/2009

6.04.52

42.303

13.373

8.06

Ml:2.5

1

Aquilano

2,5

2,5

2,5

0

2206408360

1

30/03/2009

21.57.17

42.309

13.365

8.06

Ml:3.3

1

Aquilano

3,3

3,3

3,3

0

2206407860

1

30/03/2009

21.07.17

41.859

15.347

3.01

Ml:2.8

0

Costa_molisana

2,8

2,8

0

2,8

2206407390

1

30/03/2009

20.19.35

42.327

13.378

11

Ml:2.5

1

Aquilano

2,5

2,5

2,5

0

2206406920

1

30/03/2009

19.32.51

42.319

13.367

10.05

Ml:2.4

1

Aquilano

2,4

2,4

2,4

0

2206406650

1

30/03/2009

19.05.28

42.311

13.348

10

Ml:3.1

1

Aquilano

3,1

3,1

3,1

0

2206405510

1

30/03/2009

17.11.32

42.333

13.359

10.03

Ml:2.7

1

Aquilano

2,7

2,7

2,7

0

2206405510

1

30/03/2009

17.11.32

42.333

13.359

10.03

Ml:2.7

1

Aquilano

2,7

2,7

2,7

0

2206403700

1

30/03/2009

14.10.44

42.336

13.356

12.09

Ml:2.4

1

Aquilano

2,4

2,4

2,4

0

2206403500

1

30/03/2009

13.50.11

42.507

12.885

10.00

Ml:1.6

0

Reatino

1,6

1,6

0

1,6

2206403430

1

30/03/2009

13.43.26

42.303

13.364

9.09

Ml:3.5

1

Aquilano

3,5

3,5

3,5

0

2206403380

1

30/03/2009

13.38.38

42.326

13.362

10.06

Ml:4

1

Aquilano

4

4

4

0

2206386020

1

29/03/2009

8.43.07

41.989

14.009

8.08

Ml:3.8

0

Bacino_di_Sulmona

3,8

3,8

0

3,8

2206378710

1

28/03/2009

20.31.22

42.353

13.378

10.07

Ml:2.3

1

Aquilano

2,3

2,3

2,3

0

 

29

Totale Eventi Aprile Aquilano

21

72,41

%

80.3

58,1

22,2

100

72,35

27,65

%

Dopo il giorno 6, ora dell'evento disastroso, fino al giorno 9 aprile ci sono state nell'Aquilano altre 19 scosse (55,88%) di sciame sismico su un totale di 34 dell'intera Italia ed oltre, con una somma di magnitudo pari a 61,3 Mag ( 64,9%) su un totale di 94,5 Mag.

Se ci fosse stato un sistema di allerta la popolazione poteva mettersi in salvo in luoghi aperti prestabiliti.

Perché non è stato approntato un piano di evacuazione con centri di accoglianza gia prima. La gente sarebbe andata a dormire in quei posti.

Quando si martella con colpi continui qualsiasi struttura cede, figurarsi dopo 59 scosse a partire da gennaio.

Tutto è stato sottovalutato.

E' assurdo, e ci sono responsabilità ben precise !

Potete vedere le tabelle relative sul mio sito internet http://www.cristo-re.eu in prima pg, alla notizia TERREMOTO.

Io ho solo rilevato le tabelle, e le ho solo analizzate, traendone i seguenti dati:

PERIODO

2009

TOTALE

eventi

Eventi Aquilano

% Aquilano sul Totale eventi

%

APRILE

13

9

69,23

%

28Mar-6Apr

21

72,41

%

MARZO

58

21

36,21

%

FEBBRAIO

38

10

26,32

%

GENNAIO

43

7

16,28

%

Genn-Aprile

152

47

35,76

%

 

Perché nessuno si è preso la briga di fare altrettanto per monitorare i fenomeni, che non basta registrare, ma bisogna vedere sempre tenere sotto controllo il numero e la frequenza per monitorare i fenomeni.

Non ci vuole nessuna particolare bravura.

Forse si potevano attuare interventi di prevenzione allestendo campi provvisori da utilizzare nei momenti di fenomeni ripetuti più intensamente come è stato ad Aprile, visto che la zona era ormai certa.

E' poi innegabile che quando si sottopone a martellamento continuo una qualsiasi struttura, in questo caso 47 martellate prima della catastrofe, si demolisce la resistenza della stessa, e basta poi una forza di poco superiore a far cadere tutto. Perché nessuno ci ha pensato? Serva per il futuro!

Nell'era del PC e di tutto on-line bisogna sempre analizzare i dati di qualsiasi fenomeno per cercare di stare allerta o prevenire, null'altro.

Il sito Internet della Protezione Civile fa schifo, non ha informazioni in tempo reale.

E' solo un sito morto come un libro chiuso in biblioteca, mentre dovrebbe essere qualcosa di interattivo, monitorare e coordinare e in tempo reale tutto quello che avviene, e contemporaneamente informare sulle azioni indispensabili.

Il sito dei Vigili del Fuoco invece è ottimo Professionalmente, ed è aggiornato in tempo reale !

Per. Ind. Giacomo Dalessandro

http://www.cristo-re.eu studiotecnicodalessandro@virgilio.it

 

Tabella rilevata il 2009-04-06 h 9,50 dal Sito Internet dell'

Istituto Nazionale di Geofisica http://www.ingv.it/ dalla pg.

http://cnt.rm.ingv.it/~earthquake/index_web_cnt.php

(Piu' sotto Vedi i vari comunicati della protezione civile e la rassegna stampa)

Per vedere le tabelle originali INGV clicca sui mesi

Tabella 13 Aprile Tabella Marzo Tabella Febbraio Tabella Gennaio

Per vedere la tabella elaborata per il calcolo clicca qui sopra

 

 

http://cnt.rm.ingv.it/~earthquake/index_web_cnt.php

MESE DI APRILE 2009

Event-Id

 

Data

Ora

Lat

Lon

Prof(Km)

Mag

N° Eventi Aquilano

Distretto Sismico

M a g

Mag Totale

Mag Aquilano

Mag Altre Zone

%

2206543700

1

09/04/2009

7.31.44

44.247

0,52431

27.07.00

Ml:2.7

0

Zona_Forli

2,7

2,7

0

2,7

2206542030

1

09/04/2009

4.43.09

42.506

13.366

9.02

Ml:3.7

0

Gran_Sasso

3,7

3,7

0

3,7

2206541910

1

09/04/2009

4.32.44

42.445

13.42

8.01

Ml:4

0

Gran_Sasso

4

4

0

4

2206541410

1

09/04/2009

3.41.55

42.51.00

13.332

9.08

Ml:3.1

0

Monti_della_Laga

3,1

3,1

0

3,1

2206541141

1

09/04/2009

3.14.52

42.338

13.437

18.00

Ml:4.2

1

Aquilano

4,2

4,2

4,2

0

2206539720

1

09/04/2009

0.52.59

42.484

13.343

15.04

Ml:5.1

0

Gran_Sasso

5,1

5,1

0

5,1

2206538780

1

08/04/2009

23.18.06

42.391

13.325

10.08

Ml:3.3

0

Aquilano

3,3

3,3

0

3,3

2206538560

1

08/04/2009

22.56.50

42.507

13.364

10.02

Ml:4.3

0

Gran_Sasso

4,3

4,3

0

4,3

2206538190

1

08/04/2009

22.19.56

42.364

13.395

9.04

Ml:2.7

1

Aquilano

2,7

2,7

2,7

0

2206535580

1

08/04/2009

17.58.35

42.364

13.396

8.08

Ml:3.2

1

Aquilano

3,2

3,2

3,2

0

1206531750

1

08/04/2009

11.35.57

42.355

13.328

10.06

Ml:3.5

1

Aquilano

3,5

3,5

3,5

0

1206531130

1

08/04/2009

10.34.09

42.352

13.381

9.02

Ml:3.1

1

Aquilano

3,1

3,1

3,1

0

2206528390

1

08/04/2009

6.00.24

42.38.00

13.36

9.09

Ml:2.1

1

Aquilano

2,1

2,1

2,1

0

2206527470

1

08/04/2009

4.27.41

42.305

13.467

10.07

Ml:3.7

0

Valle_dell'Aterno

3,7

3,7

0

3,7

2206526590

1

08/04/2009

3.00.34

42.299

13.459

10

Ml:3.5

1

Aquilano

3,5

3,5

3,5

0

1206524030

1

07/04/2009

22.43.42

42.328

13.486

9.03

Ml:3

0

Valle_dell'Aterno

3

3

0

3

1206523891

1

07/04/2009

22.29.50

42.284

13.489

9.06

Ml:3.1

0

Valle_dell'Aterno

3,1

3,1

0

3,1

2206523390

1

07/04/2009

21.39.06

42.361

13.363

10.04

Ml:3.7

1

Aquilano

3,7

3,7

3,7

0

1206523330

1

07/04/2009

21.34.29

42.38.00

13.376

7.04

Ml:4.2

1

Aquilano

4,2

4,2

4,2

0

2206523150

1

07/04/2009

21.15.13

44.159

11.974

10

Ml:2.5

0

Appennino_forlivese

2,5

2,5

0

2,5

2206522630

1

07/04/2009

20.24.54

39.177

16.795

13.08

Ml:3.2

0

La_Sila

3,2

3,2

0

3,2

1206521070

1

07/04/2009

17.47.37

42.275

13.464

15.01

Ml:5.3

0

Valle_dell'Aterno

5,3

5,3

0

5,3

1206517890

1

07/04/2009

12.29.00

42.461

13.412

8.03

Ml:3.3

0

Gran_Sasso

3,3

3,3

0

3,3

2206516690

1

07/04/2009

10.29.10

42.321

13.04

9.05

Ml:3.2

1

Aquilano

3,2

3,2

3,2

0

8206516100

1

07/04/2009

9.30.56

42.334

13.355

10.00

Ml:3.5

1

Aquilano

3,2

3,2

3,2

0

2206516040

1

07/04/2009

9.26.28

42.342

13.388

10.02

Ml:4.7

1

Aquilano

4,7

4,7

4,7

0

2206515190

1

07/04/2009

8.00.52

42.383

13.401

15.01

Ml:3.2

1

Aquilano

3,2

3,2

3,2

0

2206514140

1

07/04/2009

6.15.07

42.378

13.32

11.02

Ml:3

1

Aquilano

3

3

3

0

2206509940

1

06/04/2009

23.15.37

42.451

13.364

8.06

Ml:4.8

0

Gran_Sasso

4,8

4,8

0

4,8

1206509670

1

06/04/2009

22.47.13

42.349

13.293

11.06

Ml:3.6

1

Aquilano

3,6

3,6

3,6

0

1206509160

1

06/04/2009

21.56.53

42.396

13.323

9.07

Ml:3.8

1

Aquilano

3,8

3,8

3,8

0

2206505980

1

06/04/2009

16.38.09

42.362

13.333

10.02

Ml:4

1

Aquilano

4

4

4

0

2206502360

1

06/04/2009

10.36.18

42.343

13.402

10.01

Ml:3.5

1

Aquilano

3,5

3,5

3,5

0

2206501990

1

06/04/2009

9.59.29

42.322

13.381

10

Ml:3.1

1

Aquilano

3,1

3,1

3,1

0

1206500360

1

06/04/2009

7.17.10

42.355

13.367

9.02

Ml:3.9

1

Aquilano

3,9

3,9

3,9

0

1206499150

1

06/04/2009

5.15.28

42.482

13.358

4.02

Ml:3.1

0

Gran_Sasso

3,1

3,1

0

3,1

1206498870

1

06/04/2009

4.47.53

42.352

13.347

9.04

Ml:3.7

1

Aquilano

3,7

3,7

3,7

0

2206498420

1

06/04/2009

4.02.27

42.322

13.399

10.08

Ml:2.7

1

Aquilano

2,7

2,7

2,7

0

1206498100

1

06/04/2009

3.30.59

42.335

13.388

9

Ml:2.8

1

Aquilano

2,8

2,8

2,8

0

1206498020

1

06/04/2009

3.23.10

42.333

13.331

9

Ml:2.8

1

Aquilano

2,8

2,8

2,8

0

1206497960

1

06/04/2009

3.16.04

42.315

13.377

9.08

Ml:2.8

1

Aquilano

2,8

2,8

2,8

0

1206497750

1

06/04/2009

2.55.33

42.366

13.328

9.02

Ml:3.3

1

Aquilano

3,3

3,3

3,3

0

2206497640

1

06/04/2009

2.44.32

42.302

13.354

10.00

Ml:3.2

1

Aquilano

3,2

3,2

3,2

0

2206497570

1

06/04/2009

2.37.04

42.366

13.34

10.01

Ml:4.6

1

Aquilano

4,6

4,6

4,6

0

2206497510

1

06/04/2009

2.31.33

42.405

13.394

8.02

Ml:3.4

1

Aquilano

3,4

3,4

3,4

0

2206497470

1

06/04/2009

2.27.46

42.374

13.342

10.00

Ml:3.9

1

Aquilano

3,9

3,9

3,9

0

2206497450

1

06/04/2009

2.25.45

42.427

13.357

13.03

Ml:3.3

1

Aquilano

3,3

3,3

3,3

0

47

31

164

164

106

58,2

100

64,5

35,47

%

2206496920

1

06/04/2009

1.32.39

42.334

13.334

8.08

Ml:5.8

1

Aquilano

5,8

5,8

5,8

0

2206495180

1

05/04/2009

22.39.41

42.341

13.38

8.05

Ml:3.5

1

Aquilano

3,5

3,5

3,5

0

1206494510

1

05/04/2009

21.31.23

44.161

11.932

10

Ml:2.5

0

Appennino_forlivese

2,5

2,5

0

2,5

2206494080

1

05/04/2009

20.48.54

42.332

13.372

8.04

Ml:3.9

1

Aquilano

3,9

3,9

3,9

0

2206493790

1

05/04/2009

20.20.53

44.236

11.999

28.02.00

Ml:4.6

0

Zona_Forli

4,6

4,6

0

4,6

2206475490

1

04/04/2009

13.50.41

38.561

14.774

19.03

Ml:2.6

0

Isole_Lipari

2,6

2,6

0

2,6

2206456830

1

03/04/2009

6.43.24

42.321

13.361

10.03

Ml:2.6

1

Aquilano

2,6

2,6

2,6

0

2206455640

1

03/04/2009

4.44.42

42.327

13.358

9.04

Ml:3

1

Aquilano

3

3

3

0

2206445110

1

02/04/2009

11.11.54

42.307

13.382

10.01

Ml:2.4

1

Aquilano

2,4

2,4

2,4

0

2206435450

1

01/04/2009

19.05.11

43.589

10.433

9.07

Ml:1.8

0

Costa_toscana_settentrionale

1,8

1,8

0

1,8

2206435130

1

01/04/2009

18.33.58

42.333

13.368

10.04

Ml:2

1

Aquilano

2

2

2

0

2206433150

1

01/04/2009

15.15.38

42.355

13.378

10.06

Ml:2.2

1

Aquilano

2,2

2,2

2,2

0

2206430230

1

01/04/2009

10.23.28

42.324

13.361

9.09

Ml:2.5

1

Aquilano

2,5

2,5

2,5

0

2206425040

1

01/04/2009

1.44.46

42.336

13.38

10.01

Ml:1.8

1

Aquilano

1,8

1,8

1,8

0

 

13

Totale Eventi Aprile Aquilano

9

69,23

%

35,4

23,9

11,5

100

67,5

32,49

%

MESE DI MARZO 2009

Event-Id

Data

Ora

Lat

Lon

Prof(Km)

Mag

 

Distretto Sismico

2206422980

1

31/03/2009

22.20.54

45.232

7.444

15.06

Ml:2.5

 

Alpi_Graie

2206416340

1

31/03/2009

11.14.10

42.324

13.366

11

Ml:2.8

1

Aquilano

2206413240

1

31/03/2009

6.04.52

42.303

13.373

8.06

Ml:2.5

1

Aquilano

2206408360

1

30/03/2009

21.57.17

42.309

13.365

8.06

Ml:3.3

1

Aquilano

2206407860

1

30/03/2009

21.07.17

41.859

15.347

3.01

Ml:2.8

 

Costa_molisana

2206407390

1

30/03/2009

20.19.35

42.327

13.378

11

Ml:2.5

1

Aquilano

2206406920

1

30/03/2009

19.32.51

42.319

13.367

10.05

Ml:2.4

1

Aquilano

2206406650

1

30/03/2009

19.05.28

42.311

13.348

10

Ml:3.1

1

Aquilano

2206405510

1

30/03/2009

17.11.32

42.333

13.359

10.03

Ml:2.7

1

Aquilano

2206405510

1

30/03/2009

17.11.32

42.333

13.359

10.03

Ml:2.7

1

Aquilano

2206403700

1

30/03/2009

14.10.44

42.336

13.356

12.09

Ml:2.4

1

Aquilano

2206403500

1

30/03/2009

13.50.11

42.507

12.885

10.00

Ml:1.6

Reatino

2206403430

1

30/03/2009

13.43.26

42.303

13.364

9.09

Ml:3.5

1

Aquilano

2206403380

1

30/03/2009

13.38.38

42.326

13.362

10.06

Ml:4

1

Aquilano

2206386020

1

29/03/2009

8.43.07

41.989

14.009

8.08

Ml:3.8

 

Bacino_di_Sulmona

2206378710

1

28/03/2009

20.31.22

42.353

13.378

10.07

Ml:2.3

1

Aquilano

2206371840

1

28/03/2009

9.04.02

42.298

16.717

10

Ml:3.9

 

Adriatico_meridionale

2206363310

1

27/03/2009

18.51.35

41.514

13.809

7.01

Ml:2.4

 

Zona_Cassino

2206362260

1

27/03/2009

17.06.59

41.54.00

13.866

11.01

Ml:1.6

 

Zona_Cassino

2206354360

1

27/03/2009

3.56.45

42.09.00

13.123

8.02

Ml:2.5

 

Monti_Sibillini

2206352780

1

27/03/2009

1.18.46

41.753

12.662

8

Ml:2.4

 

Colli_Albani

2206338900

1

26/03/2009

2.10.38

42.352

13.376

10.07

Ml:2

1

Aquilano

2206338790

1

26/03/2009

1.59.33

46.311

13.245

9

Ml:2.6

 

Alpi_Giulie

2206336610

1

25/03/2009

22.21.08

37.729

15.091

2.04

Ml:2.7

 

Etna

2206318950

1

24/03/2009

16.55.12

41.896

15.777

16.07

Ml:2.6

 

Promontorio_del_Gargano

2206313870

1

24/03/2009

8.27.54

42.339

13.379

10.04

Ml:1.8

1

Aquilano

2206306770

1

23/03/2009

20.37.47

39.207

16.058

58.07.00

Ml:3.7

 

Costa_calabra_occidentale

2206284220

1

22/03/2009

7.02.55

42.348

13.354

10.05

Ml:2.3

1

Aquilano

8206247770

1

19/03/2009

18.17.37

-23.01

-174.782

10

Mw:7.9

 

Tonga Islands region

2206245200

1

19/03/2009

14.01.38

41.931

15.629

1.04

Ml:3

 

Promontorio_del_Gargano

2206243050

1

19/03/2009

10.25.58

36.462

12.658

69.06.00

Ml:3.6

 

Mar_di_Sicilia

2206241870

1

19/03/2009

8.27.54

36.528

12.722

28.09.00

Ml:4

 

Mar_di_Sicilia

2206228020

1

18/03/2009

9.23.09

42.324

13.395

9

Ml:2.2

1

Aquilano

2206213240

1

17/03/2009

8.45.09

40.674

17.049

8.04

Ml:2.5

 

Penisola_Salentina

2206208860

1

17/03/2009

1.26.12

41.986

14.01

8.03

Ml:2.5

 

Bacino_di_Sulmona

2206208710

1

17/03/2009

1.12.50

41.986

14.021

7.05

Ml:3.6

 

Bacino_di_Sulmona

2206193880

1

16/03/2009

0.28.05

37.658

15.975

22

Ml:2.9

 

Mar_Ionio

2206172040

1

14/03/2009

12.04.50

37.716

15.133

4.02

Ml:2.9

 

Etna

2206170460

1

14/03/2009

9.26.50

37.727

15.133

5.02

Ml:3.3

 

Etna

2206159690

1

13/03/2009

15.29.55

42.36.00

13.372

10

Ml:2.4

1

Aquilano

2206158690

1

13/03/2009

13.49.14

42.337

13.392

9.03

Ml:1.8

1

Aquilano

2206158290

1

13/03/2009

13.09.52

42.383

13.346

5.04

Ml:1.3

1

Aquilano

2206148750

1

12/03/2009

21.15.03

38.435

14.705

10

Ml:2.7

 

Isole_Lipari

2206146790

1

12/03/2009

17.59.47

46.352

13.271

9.07

Ml:2.6

 

Alpi_Giulie

2206134750

1

11/03/2009

21.55.49

42.326

13.377

9.01

Ml:2.9

1

Aquilano

2206114050

1

10/03/2009

11.25.27

42.332

13.364

10

Ml:2.2

1

Aquilano

2206107720

1

10/03/2009

0.52.54

41.577

14.635

10.09

Ml:2.7

 

Sannio

2206071880

1

07/03/2009

13.08.00

38.138

16.907

55.06.00

Ml:2.9

 

Mar_Ionio

2206056330

1

06/03/2009

10.50.26

80.03.00

-2

10

Mb:6.5

 

North of Svalbard

2206049650

1

06/03/2009

0.06.20

43.763

0,52361111

7.06

Ml:2.5

 

Casentino

2206046550

1

05/03/2009

18.55.46

42.363

12.673

14.03

Ml:2.4

 

Monti_Sabini

2206030640

1

04/03/2009

16.24.51

41.34.00

14.516

4.08

Ml:2.1

 

Monti_del_Matese

2206028100

1

04/03/2009

12.11.50

39.371

16.259

7

Ml:2.1

 

Valle_del_Crati

2206025930

1

04/03/2009

8.33.09

43.769

11.931

8.02

Ml:1.9

 

Casentino

2206023190

1

04/03/2009

3.59.50

45.326

12.067

11.00

Ml:2.3

 

Pianura_veneta

2206015660

1

03/03/2009

15.26.00

44.474

9.723

70.08.00

Ml:3.1

 

Val_di_Taro

2205990160

1

01/03/2009

20.57.10

38.166

0,64722222

9.01

Ml:2.7

 

Golfi_di_Patti_e_di_Milazzo

1205984660

1

01/03/2009

11.46.52

38.584

14.289

7.04

Ml:2.5

 

Isole_Lipari

 

58

21

36,21

%

MESE DI FEBBRAIO 2009

Event-Id

Data

Ora

Lat

Lon

Prof(Km)

Mag

 

Distretto Sismico

2205972440

1

28/02/2009

15.24.50

40.45.00

15.55

6.02

Ml:2.8

 

Vallo_di_Diano

2205966520

1

28/02/2009

5.32.28

43.023

0,56041667

7.01

Ml:2.4

 

Colfiorito-Nocera_Umbra

2205957870

1

27/02/2009

15.06.39

37.55.00

16.597

44.03.00

Ml:3.4

 

Mar_Ionio

2205922880

1

25/02/2009

4.48.06

46.406

13.019

3.07

Ml:2.6

 

Alpi_Carniche

2205894670

1

23/02/2009

5.47.41

42.98

13.627

27.09.00

Ml:2.6

 

Zona_Ascoli_Piceno

2205883610

1

22/02/2009

11.21.26

42.036

13.232

9

Ml:3.5

 

Monti_Ernici-Simbruini

2205881030

1

22/02/2009

7.03.40

42.462

13.282

12.04

Ml:1.3

1

Aquilano

2205872830

1

21/02/2009

17.22.59

44.451

9.404

5.03

Ml:2.4

 

Riviera_di_levante

2205872640

1

21/02/2009

17.04.10

42.348

13.362

9.07

Ml:2.2

1

Aquilano

2205856120

1

20/02/2009

13.32.09

40.018

16.067

4.09

Ml:1.6

 

Monte_Alpi-Sirino

2205845570

1

19/02/2009

19.57.53

44.447

9.408

6.07

Ml:2.5

 

Riviera_di_levante

8205832330

1

18/02/2009

21.53.49

-27.374

-176.445

62.02.00

Mw:7

 

Kermadec Islands region

2205815730

1

17/02/2009

18.13.06

42.331

13.368

9.06

Ml:2.4

1

Aquilano

2205812730

1

17/02/2009

13.13.03

42.327

13.365

10.04

Ml:2.3

1

Aquilano

2205808480

1

17/02/2009

6.08.34

42.325

13.368

9

Ml:2.6

1

Aquilano

8205804360

1

16/02/2009

23.16.39

37.04.00

20.07

10.00

Mw:5.3

 

Ionian Sea

2205801630

1

16/02/2009

18.43.08

38.419

15.471

124.08.00

Ml:2.7

 

Isole_Lipari

2205798010

1

16/02/2009

12.41.53

42.345

13.358

10.04

Ml:1.8

1

Aquilano

2205787560

1

15/02/2009

19.16.38

42.343

13.365

10.02

Ml:2.5

1

Aquilano

2205780610

1

15/02/2009

7.41.40

42.346

13.373

11.05

Ml:2

1

Aquilano

2205753490

1

13/02/2009

10.29.57

42.355

13.357

10

Ml:2.5

1

Aquilano

1205751190

1

13/02/2009

6.39.13

43.642

12.064

8.06

Ml:3

 

Alta_Val_Tiberina

2205740130

1

12/02/2009

12.12.58

38.125

13.936

68

Ml:2.7

 

Costa_siciliana_settetrionale

8205728940

1

11/02/2009

17.34.53

0,17291667

126.79

33

Mw:7.5

 

Talaud Islands, Indonesia

2205708770

1

10/02/2009

7.57.25

45.841

9.975

11.01

Ml:2.4

 

Prealpi_lombarde

2205698180

1

09/02/2009

14.18.16

44.361

6.464

8.08

Ml:2.6

 

France

2205665620

1

07/02/2009

8.02.35

37.71

13.844

6

Ml:3.4

 

Madonie

2205645490

1

05/02/2009

22.29.48

41.312

14.208

5

Ml:2.4

 

Piana_del_Volturno

2205642630

1

05/02/2009

17.43.55

40.99

10.205

10

Ml:2.8

 

Tirreno_centrale

2205641580

1

05/02/2009

16.02.34

40.907

10.263

20

Ml:3.65

 

Tirreno_centrale

2205640900

1

05/02/2009

14.50.13

37.388

16.018

30.07.00

Ml:3.1

 

Mar_Ionio

2205636630

1

05/02/2009

7.43.12

41.001

14.533

10

Ml:1.8

 

Irpinia

2205634350

1

05/02/2009

3.55.22

36.456

15.651

22.08

Ml:3.2

 

Mar_Ionio

2205627770

1

04/02/2009

16.57.32

42.928

12.764

10

Ml:2

 

Valle_del_Topino

2205615370

1

03/02/2009

20.17.18

43.957

10.518

6.09

Ml:1.4

 

Garfagnana

2205583310

1

01/02/2009

14.52.00

44.009

8.685

5.08

Ml:3.8

 

Mar_Ligure

2205577920

1

01/02/2009

5.52.04

42.319

13.471

9.01

Ml:2.2

 1

Aquilano

2205574970

1

01/02/2009

0.57.09

38.648

20.284

35

Mb:4.8

 

Greece

38

10

23,68

%

MESE DI GENNAIO 2009

Event-Id

Data

Ora

Lat

Lon

Prof(Km)

Mag

 

Distretto Sismico

2205559400

1

30/01/2009

23.00.01

42.343

13.358

10

Ml:2.3

1

Aquilano

2205558740

1

30/01/2009

21.54.19

42.348

13.364

10.02

Ml:2.5

1

Aquilano

2205558530

1

30/01/2009

21.33.33

41.951

12.462

6.09

Ml:2

 

Roma

2205558370

1

30/01/2009

21.17.41

41.961

12.467

8

Ml:2.1

 

Roma

2205545990

1

30/01/2009

0.39.03

42.339

13.354

9.02

Ml:2.5

1

Aquilano

2205517010

1

28/01/2009

0.21.50

38.064

16.209

7.01

Ml:3

 

Costa_calabra_meridionale

2205493320

1

26/01/2009

8.52.29

37.406

16.023

10.09

Ml:2.4

 

Mar_Ionio

2205473230

1

24/01/2009

23.23.00

37.812

15.109

-1.6

Ml:2.6

 

Etna

2205470820

1

24/01/2009

19.22.23

37.816

15.092

-1.6

Ml:2.6

 

Etna

2205464650

1

24/01/2009

9.06.07

42.36.00

13.369

9.07

Ml:2.4

1

Aquilano

2205456110

1

23/01/2009

18.51.56

42.36.00

13.353

8.01

Ml:2

1

Aquilano

2205435840

1

22/01/2009

9.04.29

43.41.00

12.937

36.03.00

Ml:2.8

 

Appennino_maceratese

2205395120

1

19/01/2009

13.12.26

46.07.00

7.532

8

Ml:3.3

 

Switzerland

8205389350

1

19/01/2009

3.35.19

-22.6

170.88

10.00

Mw:6.8

 

Southeast of Loyalty Islands

2205381480

1

18/01/2009

14.11.46

-30.046

-177.95

10

Mb:6.7

 

Kermadec Islands, New Zealand

2205377730

1

18/01/2009

8.13.43

42.349

13.358

8.07

Ml:2.1

1

Aquilano

2205364520

1

17/01/2009

10.12.17

41.232

10.345

10

Ml:3.3

 

Tirreno_centrale

2205357670

1

16/01/2009

22.47.23

42.363

13.361

10.06

Ml:2.4

1

Aquilano

2205351330

1

16/01/2009

12.13.41

38.255

14.866

132.03.00

Ml:2.7

 

Golfi_di_Patti_e_di_Milazzo

2205340400

1

15/01/2009

17.49.39

46.888

155.167

35

Mw:7.3

 

East of Kuril Islands, Russia

2205338200

1

15/01/2009

14.20.49

38.805

14.184

21.02

Ml:3.3

 

Tirreno_meridionale_B

2205336280

1

15/01/2009

11.08.13

44.561

10.399

24.09.00

Ml:3.1

 

Frignano

2205334260

1

15/01/2009

7.27.26

-22.4

170.06.00

60

Mw:6.8

 

Southeast of Loyalty Islands

2205331530

1

15/01/2009

3.13.24

44.53.00

10.427

23.09

Ml:2.6

 

Frignano

2205257520

1

09/01/2009

23.52.11

44.553

10.364

25.09.00

Ml:2.7

 

Frignano

2205255260

1

09/01/2009

20.06.13

37.672

14.971

12.21

Ml:2.5

 

Etna

8205240410

1

08/01/2009

19.21.40

10.213

-84.248

35

Mb:6.1

 

Costa Rica

2205238280

1

08/01/2009

15.48.10

37.664

14.963

15.02

Ml:2.6

 

Etna

2205238220

1

08/01/2009

15.42.46

37.657

0,65208333

5.08

Ml:3.1

 

Etna

2205236040

1

08/01/2009

12.04.05

41.08.00

20.09

2

Ml:5

 

Albania

2205214070

1

06/01/2009

23.27.30

44.865

9.022

9

Ml:2.6

 

Appennino_ligure

2205209690

1

06/01/2009

16.09.06

44.565

10.212

8.05

Ml:3.1

 

Frignano

2205201780

1

06/01/2009

2.58.38

44.524

10.246

23.09

Ml:2.8

 

Frignano

2205182960

1

04/01/2009

19.36.19

38.543

16.042

10.04

Ml:2.8

 

Capo_Vaticano

2205180500

1

04/01/2009

15.30.30

47.35.00

9.39

10

Ml:4.4

 

Germany

2205175820

1

04/01/2009

7.42.32

43.018

12.841

5

Ml:3.2

 

Colfiorito-Nocera_Umbra

2205170510

1

03/01/2009

22.33.43

-0.714

133.245

45

Mw:7.5

 

Irian Jaya, Indonesia, region

8205169630

1

03/01/2009

20.23.20

36.53.00

70.78

188

Mb:6.2

 

Hindu Kush, Afghanistan, region

8205168630

1

03/01/2009

19.43.55

-0.51

132.783

35

Mw:7.6

 

Irian Jaya, Indonesia, region

2205162210

1

03/01/2009

9.01.23

46.116

13.729

10.01

Ml:2.6

 

Alpi_Giulie

2205156140

1

02/01/2009

22.54.05

42.654

12.952

9.08

Ml:2.7

 

Monti_Reatini

2205149760

1

02/01/2009

12.16.23

37.564

15.037

7.03

Ml:2.3

 

Piana_di_Catania

2205128970

1

01/01/2009

1.37.39

43.99

12.19

46.07.00

Ml:2.4

 

Montefeltro

43

7

16,28

%

165

59

35,15

%

 

http://www.ct.ingv.it/

Il Personale INGV dichiara lo stato di agitazione contro la proposta di cancellazione definitiva del processo di stabilizzazione e conseguente licenziamento di un gran numero di lavoratori precari.

 

Dal sito internet

http://meteolive.leonardo.it/terremoti.php

Aquilano

Event-ID 2206497640

Magnitude(Ml) 3.2

Date-Time 2009/04/06 at 02:44:32 (UTC)

Location 42.302°N, 13.354°E

Depth 10 km

Dal sito della PROTEZIONE CIVILE

http://www.protezionecivile.it/

Susseguirsi delle scosse nell'ultimo periodo nell'Aquilano

03-04-2009

Sciame sismico nell'aquilano, nuova scossa

Comunicato n. 2, evento ore 8,43, magnitudo 2.6

Nell’ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell’Aquila una nuova replica, è stata avvertita questa mattina dalla popolazione. Le località prossime all’epicentro sono Collimento, Villagrande, L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle 8,43 con magnitudo 2.6.

03-04-2009

Sciame sismico nell'Aquilano, nuova scossa

Comunicato n.1 ore 6,44

Nell’ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell’Aquila una nuova replica, è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all’epicentro sono Collimento, Villagrande, L’Aquila, Scoppito e Fossa

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle 6,44 con magnitudo 3.0.

02-04-2009

Sciame sismico nell'Aquilano, nuova scossa

Comunicato n.1, ore 13,11

Nell’ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell’Aquila una nuova replica, è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all’epicentro sono Collimento, Villagrande e L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle 13.11 con magnitudo 2.4.

 

01-04-2009

Evento sismico in provincia di Livorno

Un scossa sismica è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Livorno. Località prossime all'epicentro: Collesalvetti. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della protezione civile non risultano al momento danni a paersone o cose.

Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico si è verificato alle ore 21.05 con una magnitudo di 1.8.

Roma, 01 aprile 2009

 

01-04-2009

Sciame sismico nell'aquilano, nuova scossa

Comunicato n.4 ore 20,33

Nell’ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell’Aquila una nuova replica, è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all’epicentro sono Collimento, Villagrande, Torrimparte e L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle 20.33 con magnitudo 2.0.

01-04-2009

Sciame sismico nell'aquilano nuova scossa

Comunicato n. 3 ore 17,15

Nell’ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell’Aquila una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all’epicentro sono Collimento, Villagrande e L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle 17.15 con magnitudo 2.2.

01-04-2009

Sciame sismico nell'aquilano: nuova scossa

Comunicato n. 2, ore 12.23

Nell’ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell’Aquila una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all’epicentro sono Collimento, Villagrande e L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle 12.23 con magnitudo 2.5.

01-04-2009

Evento sismico in provincia de L'Aquila

Una scossa sismica è stata avvertita dalla popolazione nella provincia dell’Aquila. Località prossime all’epicentro sono L’Aquila, Collimento e Villagrande.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile al momento non risultano danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 03.44 con magnitudo 1.8.

31-03-2009

Sciame sismico nell'aquilano, nuova scossa

Comunicato n. 2, ore 13. 14

Nell’ambito dello sciame sismico in corso in provincia dell’Aquila una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Le località prossime all’epicentro sono Collimento, Villagrande e L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle 13.14 con magnitudo 2.8.

30-03-2009

Terremoti Abruzzo: domani riunione esperti Commissione Grandi Rischi

Su richiesta del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, con l’obiettivo di fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane è stata convocata domani, 31 marzo, all’Aquila, alle ore 18,30 presso la sede della Regione Abruzzo, una riunione degli esperti della Commissione Nazionale per la Previsione e la Prevenzione dei Grandi Rischi.

All’incontro, finalizzato all’analisi della frequente attività sismica registrata nella provincia dell’Aquila dall’inizio del 2009, parteciperanno, tra gli altri, il prof. Franco Barberi, presidente vicario della Commissione, il prof. Enzo Boschi, presidente dell’INGV, il prof. Gian Michele Calvi, il prof. Claudio Eva e il Vice Capo Dipartimento, prof. Bernardo De Bernardinis.

È utile precisare che non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto e che non c’è nessun allarme in corso da parte del Dipartimento della Protezione Civile, ma una continua attività di monitoraggio e di attenzione.

Secondo l’Ingv, ente preposto alla sorveglianza della sismicità del territorio nazionale, le scosse avvertite dalla popolazione in data odierna fanno parte di una tipica sequenza di terremoti, del tutto normale in aree sismiche come quella dell’aquilano che, negli ultimi mesi, ha registrato quasi 200 eventi, la maggior parte dei quali non avvertiti dalla popolazione.

 

30-03-2009

Prosegue sciame sismico in provincia di L'Aquila

Prosegue lo sciame sismico in corso in provincia dell’Aquila. Due ulteriori lievi scosse di terremoto sono state avvertite dalla popolazione. I comuni prossimi all’epicentro sono Collimento, Villagrande e L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile al momento non risultano danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia i due eventi sismici sono stati registrati alle 18.57 ed alle 19.11 con magnitudo rispettive di 2.3 e 2.7.

24-03-2009

Lieve evento sismico in provincia dell'Aquila

Un evento sismico è stato lievemente avvertito dalla popolazione nella mattinata di oggi in provincia dell’Aquila.

Le località prossime all’epicentro risultano essere i Comuni di Collimento, Villagrande e L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 9.27 con magnitudo 1.8.

18-03-2009

Lieve evento sismico in provincia de L'Aquila

Un evento sismico è stato lievemente avvertito dalla popolazione nella mattinata di oggi in provincia dell’Aquila.

Le località prossime all’epicentro risultano essere i Comuni di Collimento, Villagrande e L’Aquila.

Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.

Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 10,23 con magnitudo 2.2.

TESTO DEL DL39/2009 28 Aprile 2009 DECRETO LEGGE TERREMOTO

L'Aquila, ecco la lista dei crolli annunciati Uno studio del 2006: 137 palazzi a rischio

Dal Sito Internet IL CENTRO: http://ilcentro.gelocal.it/dettaglio/laquila-ecco-la-lista-dei-crolli-annunciati-uno-studio-del-2006:-137-palazzi-a-rischio/1625527?edizione=EdRegionale

"Il Centro" recupera l'elenco dei palazzi con "criticità strutturali", molti dei quali sono stati rasi al suolo dalla scossa del 6 aprile. E' l'elenco del rischio previsto già da uno studio del 2006. La Casa dello studente ad esempio aveva criticità strutturali del cemento. La Regione lo ha oscurato sul proprio sito, il Centro lo ha recuperato, la procura lo acquisisce per l'inchiesta sull'allarme prima ignorato e poi insabbiato

di Lorenzo Colantonio

L'AQUILA. Ecco la lista dei crolli annunciati, ecco l'elenco dei 137 palazzi pubblici dell'Aquila con "criticità strutturali", molti dei quali erano fragili come cartapesta e sono stati rasi al suolo dalla scossa del 6 aprile. E' l'elenco del rischio previsto già dal 2006. La Regione lo ha oscurato sul proprio sito, il Centro lo ha recuperato, la procura lo acquisisce per l'inchiesta sull'allarme prima ignorato e poi insabbiato.

E' all'ultimo posto della lista la Casa dello studente: 8 morti e cuore dell'inchiesta del procuratore Rossini e del sostituto Picuti.

LA MAPPA Gli edifici a rischio sisma e i danni subiti

ECCO LA PROVA. Nell'elenco "oscurato" si legge chiaramente che l'immobile di via XX Settembre presentava: "Criticità strutturali del cemento armato".

In un altro file, ripescato nel sito della Regione, compare anche una cifra: un milione e 470 mila euro. Era l'ingente somma consigliata per adeguare l'immobile: per farlo diventare a prova di sisma.

SI SAPEVA DA TRE ANNI. La fragilità del palazzo era nota già tre anni fa quando la società Abruzzo Engineering, ex Collabora Engineering, riconsegna alla Regione un vasto e costoso studio, richiesto dalla Protezione civile Abruzzo, sul "Sistema informatico per la gestione degli edifici e delle opere infrastrutturali strategiche", cioè su immobili pubblici frequentati da moltitudini di cittadini.

Erano palazzi da tenere sotto controllo, da tutelare, come la Casa dello studente che, nel sito, compare com'era prima del crollo, con i suoi 4 piani rasi al suolo dal terremoto delle 3.32.

ANCHE DUE FOTO. Era una bella giornata di sole quando il tecnico della società Abruzzo Engineering, all'epoca presieduta da Lamberto Quarta, ex segretario dell'ex presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, scatta le due fotografie che pubblichiamo nella tabella di questa pagina e che la procura acquisirà insieme con le altre centinaia di informazioni contenute nel sito dei crolli annunciati, e tornate alla luce grazie all'indagine del Centro.

Informazioni come il file su palazzo Carli, di piazza Rivera, anch'esso ridotto a un cumulo di macerie. Anch'esso catalogato con gravi "criticità strutturali".

I LAVORI CONSIGLIATI. Abruzzo-Collabora Engineering suggerisce, nel caso di palazzo Carli, di eseguire interventi di consolidamento per 5 milioni e 280 mila euro. Oppure l'ospedale San Salvatore che, nella tabella, riassumiamo per motivi di spazio in una sola riga, ma che nel documento di oltre 400 pagine ripescato da un server, che fino a tre giorni fa era inaccessibile, viene passata ai raggi X. Reparto per reparto, ciascuno dei quali ha lo stesso verdetto: criticità strutturali del cemento armato.

LA CIFRA RECORD. Sommando, sempre reparto per reparto, i costi dei lavori consigliati per l'ospedale si arriva alla cifra record di 50 milioni di euro. Con accanto una postilla che non è di poco conto, perché lo studio quantifica anche l'importo finanziabile per l'adeguamento della struttura, un importo pari a oltre la metà della somma che si sarebbe dovuto spendere. Ma a vederlo ora l'ospedale, con l'insegna precipitata, le crepe a forma di croce di Sant'Andrea su tutte le facciate e quelle 13 colonne tirate su con cemento depotenziato, ci si chiede perché il costoso studio sia rimasto un file oscurato.

Lo stesso discorso vale per tutte le sedi di facoltà universitarie, come l'edificio di via Assergi raso al suolo; la facoltà di Economia, crollata per metà; Ingegneria e Scienze della Formazione oppure Lettere, che aveva sede nel palazzo Camponeschi, sparita tra le macerie. Anche se in questi ultimi tre casi si scopre che lo studio commissionato alla società mista, pubblico e privato, che in Abruzzo si occupa di ambiente e territorio, ha il volto di una Cassandra distratta perché accanto alla frase "criticità del cemento armato" non c'è scritto "sì", anche se poi vengono consigliati lavori per 15 milioni di euro.

LE ALTRE GAFFE. Identica è la contraddizione che riguarda altre due strutture pubbliche ferite, spazzate via dal sisma: il palazzo del Governo e la Provincia. Il terremoto non ha dato scampo a entrambi, la prefettura è diventata l'immagine simbolo della devastazione. Ma se vai a leggere tra le righe della lista dei crolli annuciati scopri che in nessuno dei due casi venivano evidenziate "criticità strutturali".

E' una sorta di giallo nel giallo, anzi nella catastrofe. Così come viene totalmente ignorato dalla studio di Abruzzo Engineering il palazzo di giustizia, il primo a essere stato sequestrato dalla procura dell'Aquila.

IL CAPITOLO DE AMICIS. E' la scuola della strage evitata, leggendo la relazione scritta nel 2006 che la riguarda diventa anche la scuola del miracolo, della tragedia scampata per chissà quanti anni.

Sotto il titolo "Edilizia scolastica e rischi territoriali" infatti si legge: "Al momento del sopralluogo sulla struttura portante si è rilevato una fessura estesa per il 30 per cento del complesso scolastico e un livello massimo del danno valutato di grave entità (...) Si consiglia pertanto di tenere la scuola De Amicis sotto attento e costante controllo per evidenziare le evoluzioni delle lesioni". Sì, è stato proprio un miracolo.

(29 aprile 2009)

Il dossier ignorato

Edifici rasi al suolo

Facoltà di Lettere Palazzo Camponeschi

Edificio via Assergi CUN

Casa dello Studente

Edifici che hanno subito gravi danni

Sala operativa Protezione civile Prefettura

Municipio

Comunità montana Amiternina

Sede Provincia

Autoparco Provincia

Presidio ospedaliero San Salvatore

Palazzo Carli

Facoltà Scienze Formazione

Dipartimento di Ingegneria

Edifici che hanno subito danni

Palazzetto Dei Nobili

Teatro Stabile

Campo sportivo Tribuna

Farmacia comunale Santanza

Piscina comunale

Asilo Nido via del Rio

Ex Inam sede centrale

Mensa Universitaria

Facoltà di Scienze motorie

Edifici che hanno subito lesioni

Palazzo Cobit

Palazzo dell’Emiciclo

Dipartimento di Medicina

Facoltà di Economia e Commercio

Facoltà di Scienze a Coppito

Facoltà di Medicina

Edifici che non hanno subito danni o sono sottoposti a verifica

Terminal Arpa

Asilo nido viale Duca degli Abruzzi

Farmacia comunale Torrione

Uffici municipali sede Vigili urbani

Palazzo Del Tosto

Asilo nido Casetta Fantasia

Farmacia comunale Strinella

Strutture aeroporto Preturo

Casa di cura Villa Letizia

Casa di cura privata Sanatrix

 

Da il SOLE 24 ORE

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.ilsole24ore.com

2009-05-01

CORRIERE della SERA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.corriere.it

2009-05-02

Conferenza stampa a Palazzo Chigi

"Contro di me fischiatori organizzati"

Berlusconi: Franceschini sappia che io dormo tranquillo. Poi l'annuncio: all'Aquila ospedale riaperto entro maggio

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Visita del premier a Washington a metà giugno (2 maggio 2009)

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Fotogramma)

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi (Fotogramma)

ROMA - "Siamo soddisfatti e continuiamo a lavorare nonostante impazzino "spallatori" di professione e picchetti di fischiatori organizzati" ovunque vi sia la certezza del passaggio "della mia persona". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine della riunione sul terremoto in Abruzzo. Berlusconi ha voluto replicare alle critiche delle opposizioni e ha rivendicato il lavoro sin qui svolto, nonostante "impazzi il teatrino della politica. Franceschini dice che io non posso dormire se non ho un punto di vantaggio nei sondaggi e io invece dormo benissimo. Quindi se non fosse così, come potrei affrontare quell' attacco alla democrazia che sto conducendo secondo Di Pietro e arrivare a essere un imperatore degli italiani e dell'Italia come dice Casini".

L'OSPEDALE DELL'AQUILA - "Vi dò una buona notizia - ha poi detto il presidente del Consiglio ai giornalisti -: abbiamo verificato che potremo riaprire entro fine maggio l'ospedale dell'Aquila". L'ospedale, ha aggiunto, potrà funzionare tra il 60 e il 70%. Berlusconi ha poi spiegato che "non ci sarà alcuno scippo" e che gli apparecchi per la Tac resteranno nella provincia, saranno solo trasferiti a pochi chilometri dall'Aquila. "Ma si rimedierà con la riapertura dell'ospedale". Ancora, il premier ha reso noto che "l'ospedale del G8 sarà spostato all'Aquila dalla Maddalena", dove originariamente il vertice doveva avere luogo. E quanto al G8, il vertice si svolgerà interamente nella cittadella della scuola della Guardia di Finanza di Copitto e quanto ai malumori espressi dai sardi per lo spostamento del summit, il Cavaliere ha fatto sapere che quella regione avrà modo di essere ricompensata.

"CASE PER 13MILA IN SEI MESI" - Parlando dell'emergenza terremoto e della sua gestione da parte del governo, Berlusocni ha spiegato che "abbiamo raccolto una sfida che qualcuno ha definito 'mission impossible": alloggiare in case vere e arredate le 12-13mila persone che hanno avuto le case distrutte" entro sei mesi. "Abbiamo individuato 14 aree, non si tratta di nessuna new town - aggiunge il premier - Sotto questi edifici saranno realizzate delle piattaforme anti-sismische in cemento armato sopra le quali sarà possibile costruire. Abbiamo lanciato una sfida alle varie associazioni di costruttori per avere delle case in meno di sei mesi". "Il 10 settembre inizieremo a consegnare le case, cercheremo di abbreviare i tempi ma mettiamo in conto possibili ritardi - ha poi assicurato - Le tende sono comunque già dotate di sistema di riscaldamento". Il leader del Pdl ha poi citato Marcello D'Orta, per spiegare come il governo stia lottando contro il tempo per dare un alloggio agli sfollati entro l'inverno: "Qualcuno ha scritto un libro: "Io speriamo che me la cavo". E che Dio ci aiuti".

GLI EDIFICI GIA' ABITABILI - Quanto alle abitazioni rimaste in piedi o solo parzialmente danneggiate, il capo del governo ha precisato che "160 squadre di volontari fanno oltre 1000 sopralluoghi al giorno che vengono sottoscritti e registrati in schede. Abbiamo già effettuato 22.700 sopralluoghi: il 53,7 % delle abitazioni sono già abitabili, il 15,8% entro 30 giorni con pochi interventi ma le popolazioni non entrano perchè le scosse continuano. Abbiamo bisogno di una settimana senza scosse continue".

02 maggio 2009

 

I tremori sono stati monitorati dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Ancora scosse in Abruzzo, ma sono lievi

Quattro eventi registrati tra l'alba e il tramonto: quella di maggiore intensità ha avuto magnitudo 3.2

L'AQUILA - La terra non smette di tremare in Abruzzo. Nel giorno in cui il governo annuncia che in sei mesi saranno pronte le abitazioni per accogliere gli sfollati prima dell'arrivo dell'inverno, quattro nuove scosse sono state registrati dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

DALL'ALBA AL TRAMONTO - Non si è trattato però di scosse particolarmente forti, ma hanno segnato di fatto l'inizio e la fine della giornata, a ricordare che la situazione non è ancora del tutto stabilizzata. Quella di intensità maggiore è stata avvertita prima dell'alba, alle 4.21, con magnitudo 3.2, nel distretto sismico Gran Sasso, a sud del Lago di Campotosto, seguita, alle 4.23, da una di magnitudo 2.4 nella Valle dell'Aterno, nei pressi di Ocre. Una scossa di magnitudo 2.7 è stata avvertita alle 7.21 nel distretto Aquilano, poco distante dalla frazione Roio. Alle 17.43, infine, è stata registrata una scossa 2.6 nel territorio del Comune di Poggio Picenze, distretto sismico Valle dell'Aterno.

02 maggio 2009

 

 

 

II dettagli della visita sono ancora allo studio degli staff dei due presidenti

Berlusconi a giugno in visita da Obama

Faccia a faccia alla Casa Bianca in vista del G8 che si svolgerà a luglio a L'Aquila

Obama e Berlusconi al G20 di Londra, del mese scorso (Reuters)

Obama e Berlusconi al G20 di Londra, del mese scorso (Reuters)

MILANO - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, potrebbe recarsi in visita ufficiale a Washington il prossimo giugno per il primo incontro bilaterale con Barack Obama. Il faccia a faccia servirebbe anche per mettere a punto l'ordine del giorno del G8 che si terrà a L'Aquila tra l'8 e il 10 luglio.

GLI STAFF AL LAVORO - La data non è ancora stata decisa, ma da quanto si apprende la visita potrebbe essere programmata per la metà di giugno. I dettagli non sono stati ancora resi noti, in quanto gli staff di Palazzo Chigi e della Casa Bianca stanno mettendo a punto le agende. Nel frattempo, è atteso a Washington il prossimo 7 maggio il ministro degli Esteri Franco Frattini, che parteciperá ad un incontro del National Jewish Committee.

02 maggio 2009

 

 

2009-05-01

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-29

AI SUPERSTITI: "vorrei abbracciarvi con affetto uno a uno"

Il Papa visita la tendopoli di Onna:

"Ora case solide, lo dobbiamo ai morti"

"Questa terra deve risorgere". A L'Aquila tappa alla basilica di Collemaggio e davanti alla Casa dello studente

L'AQUILA - Gli abruzzesi, anche in nome delle persone morte sotto le macerie, "attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare a ornarsi di case e di chiese, belle e solide". È un discorso non convenzionale quello di Benedetto XVI, in visita nella tendopoli di Onna, il paese raso al suolo dal terremoto del 6 aprile. Ha espresso la sua "cordiale vicinanza" agli sfollati, che ha voluto idealmente "abbracciare con affetto uno ad uno", elogiando la forza d'animo che stanno dimostrando: "Ora, come in passato, non vi siete arresi, non vi siete persi d'animo. C'è in voi una forza d'animo che suscita speranza". Sfollati che stanno facendo duramente i conti con il maltempo e con lo sciame sismico che non dà tregua (anche durante la visita del Papa, alle 10.10, c'è stata una scossa di magnitudo 2.7 con epicentro vicino a L'Aquila).

"QUESTA TERRA RISORGA" - Durante la visita, di mezz'ora, il Papa ha salutato e stretto le mani a molti terremotati e soccorritori e ha accarezzato alcuni bambini. "Sono venuto di persona in questa vostra terra splendida e ferita, che sta vivendo giorni di grande dolore e precarietà - ha detto -, vi sono stato accanto fin dal primo momento, ho seguito con apprensione le notizie condividendo il vostro sgomento e le vostre lacrime, vorrei abbracciarvi con affetto uno a uno". Poi ha parlato della solidarietà, del "grido preoccupato di tante famiglie che hanno perso tutto: case, risparmi, lavoro e a volte anche vite umane". Una risposta concreta, ha detto, "passa attraverso la nostra solidarietà che non può limitarsi all'emergenza iniziale, ma deve diventare un progetto stabile e concreto nel tempo". Per questo ha incoraggiato "istituzioni e imprese, affinché questa città e questa terra risorgano". Il Papa ha incontrato brevemente il vice caporedattore del quotidiano Il Centro, Giustino Parisse, che sotto il terremoto, proprio a Onna, ha perso il padre e due figli.

A COLLEMAGGIO - Prima delle 11 Benedetto XVI, accompagnato dall'arcivescovo de L'Aquila Giuseppe Molinari, da Guido Bertolaso e da Gianni Letta, ha lasciato Onna diretto a L'Aquila in auto. Ha raggiunto la basilica trecentesca di Collemaggio, gravemente danneggiata dal sisma, dove per l'occasione sono state esposte nell'ingresso le spoglie di Celestino V. Entrato dalla Porta Santa, che era stata chiusa dopo il terremoto, il Papa ha deposto il suo pallio sull'urna con le reliquie donandolo quindi alla basilica. Si tratta di un a stola di lana bianca che Benedetto XVI ha indossato il giorno dell'inizio del suo pontificato, quattro anni fa: simboleggia il legame tra il successore di Pietro e la Chiesa universale. Davanti alla basilica il Papa si è rivolto ai vigili del fuoco: "Grazie per il lavoro che avete fatto" ha detto al direttore centrale per l'emergenza Sergio Basti e al comandante dei pompieri dell'Aquila Roberto Lupica.

CASA DELLO STUDENTE - Dopo una decina di minuti è uscito per raggiungere la Casa dello studente, dove ha incontrato dodici giovani, stringendo loro a lungo le mani. Gli studenti hanno consegnato al Pontefice una lettera. "Ho voluto ringraziare il Santo Padre dicendogli che la fede ci sta aiutando a superare questo drammatico momento - spiega una ragazza -; abbiamo perso molti amici che siamo sicuri siano già risorti". Ha detto di non aver chiesto nulla al Papa, ma di aver sottolineato che la sua visita è stata un grande dono e una grande gioia. Assente Carmela Tomassetti, la studentessa di fede protestante che per prima aveva denunciato la presenza di crepe ai responsabili della struttura.

"SOLUZIONI EFFICACI PER SFOLLATI" - Tappa finale, la scuola della Guardia di finanza di Coppito, dove Benedetto XVI ha salutato diverse autorità istituzionali e religiose. Ad attenderlo c'erano il sindaco Massimo Cialente, il presidente della Regione Gianni Chiodi, amministratori degli altri comuni terremotati, militari e soccorritori. "A ciascuno vorrei far giungere una speciale parola di apprezzamento - ha detto il Papa -. Grazie di ciò che avete fatto e soprattutto dell'amore con cui l'avete fatto. Andate avanti uniti e ben coordinati, così che si possano attuare quanto prima soluzioni efficaci per chi oggi vive nelle tendopoli. Lo auguro di cuore e prego per questo". Una frase a lungo applaudita. Benedetto XVI, che ha detto di avere nel cuore tutte le vittime della catastrofe, ha definito "assai toccante pregare davanti alla Casa dello studente, dove non poche giovani vite sono state stroncate dalla violenza del sisma". E sulla visita a Collemaggio: "Venerare le spoglie del santo papa Celestino V mi ha dato modo di toccare con mano il cuore ferito di questa città".

ESAME DI COSCIENZA - Dopo quanto accaduto in Abruzzo, ha concluso, la comunità civile deve fare "un serio esame di coscienza, affinché il livello delle responsabilità mai venga meno. A questa condizione L'Aquila, anche se ferita, potrà tornare a volare". Un caloroso applauso ha accolto queste parole. Terminata la visita, Benedetto XVI torna in Vaticano in auto. Non è stato possibile utilizzare l'elicottero a causa del maltempo. Per la stessa ragione il Papa non ha potuto sorvolare le zone terremotate, come avrebbe desiderato.

28 aprile 2009(ultima modifica: 29 aprile 2009)

 

 

 

BENEDETTO xvi NEL PIAZZALE DELLA TENDOPOLI

Carezze ai bambini e strette di mano

Il Papa a Onna rompe il protocollo

Il "dietro le quinte" della visita del Pontefice nel paese simbolo del terremoto del 6 aprile in Abruzzo

dal nostro inviato Dino Martirano

Il Papa davanti a una chiesa di Onna danneggiata da sisma e ora 'puntellata' (Reuters)

Il Papa davanti a una chiesa di Onna danneggiata da sisma e ora "puntellata" (Reuters)

L'AQUILA - Quando è sceso dalla Mercedes nera targata "SCV 1" lo ha accolto un grande silenzio ma il Papa, una volta messo piede sulla ghiaia della tendopoli di Onna, ha subito rotto il protocollo. Ha percorso a piedi i pochi metri che lo separavano dalla "ludoteca", davanti alla quale era stata piazzata una piccola pedana, e ha intravisto tre bambini tenuti in braccio dai genitori. Più di una carezza a ciascuno di loro: così Azzurra (20 mesi), Serena (21) e il piccolissimo Simone - l'ultimo nato in paese - un giorno potranno raccontare di essere stati baciati dal Pontefice prima di tutti gli altri nel paese più martoriato dal terremoto del 6 aprile (250 abitanti, 41 morti). Tutti insieme attendevano da giorni questa visita come in tempi normali si aspetta il Natale. E alla fine, infatti, Benedetto XVI ha lasciato Onna, salutato da un lungo applauso scandito da grida come "Viva il Papa", "Viva il Papa".

È andata così la visita privata del Pontefice nel paese simbolo della tragedia abruzzese: avrebbe dovuto essere un Papa "dietro le quinte", almeno qui ad Onna, invece alla fine la Protezione Civile ha deciso di spostare l'incontro: dal tendone del ministero dell'Interno al piazzale della tendopoli, perché tra le nuove cariche di pioggia era uscito un timido raggio di sole.

Il Papa ha subito reso la sua visita informale. Le postazioni stabilite dal protocollo vaticano per le autorità presenti - il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, l'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, e il numero uno della Protezione Civile, Guido Bertolaso - sono saltate, consentendo al Pontefice di trovare subito il contatto fisico con gli abitanti di Onna. Tra la piccola folla, Benedetto XVI ha poi riconosciuto un volto noto: "Io la vedo sempre in televisione, anche lei è qui...", ha detto al giornalista Bruno Vespa che attendeva insieme agli altri davanti alle tende. Vespa ha risposto semplicemente che anche lui è un abruzzese e ha quindi baciato la mano al Pontefice..

Il parroco di Onna, don Cesare Cardozo, ha fatto da guida al Papa presentandogli, prima delle altre, le famiglie che in paese hanno avuto un lutto a causa del terremoto. Il giornalista del "Centro" Giustino Parisse, che ha perso due figli e il padre, suo fratello Renzo e altri famigliari si sono soffermati a lungo con il Pontefice. Poi è toccato ad altri: Umberto Popoli, Anna Maria e la nipote Pina, tre suorine dell'ordine della Presentazione di Maria Santissima (Maria Lilia, Enrica e Igina), Anita Castelli e Rodolfo Foresta, e, via via, mezzo paese: "Ho rotto ogni indugio e l'ho abbracciato e baciato", racconta Renzo Parisse.

Ma c'è anche chi non ce l'ha fatta raggiungere il piazzale per stringere le mani del Papa: "La signora Anna Maria è rimasta in tenda a causa del brutto tempo", hanno detto le suore che fino al 6 aprile gestivano una scuola dell’infanzia ad Onna. E tra gli abitanti del paese non tutti si sono dimostrati entusiasti della visita papale: "Anche lui è venuto e se ne è andato" ha detto Fernando Bonanni. Che ha aggiunto: "Questa è la vita".

Il Papa ha letto un testo scritto dal quale ha dovuto cancellare una frase – "venendo qui ho sorvolato questa valle in elicottero…" perché a causa della cattive condizioni meteo il suo trasferimento da Roma all’Aquila è avvenuto in automobile. Ma quel che più conta è stato il tono dell’intervento del Pontefice: "Ora sono qui tra voi, vorrei abbracciarvi con affetto uno ad uno. La Chiesa è tutta qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore, per la perdita di familiari ed amici, desiderosa di aiutarvi nel ricostruire, case, chiese, aziende crollate o gravemente danneggiate dal sisma". Poi, fuori dal testo ufficiale, è arrivata la frase che più ha fatto piacere ai cittadini di Onna: "Attendiamo di vedere rinascere questa vostra terra che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese belle e solide".

Finita la visita – quando Benedetto XVI è salito a bordo di un Suv della Protezione civile condotto da Guido Bertolaso che lo ha portato fin davanti la chiesta puntellata del paese, la signora Grazia Bonomo si è commossa: "Il Papa è sceso in strada con noi". E di seguito, Carmela De Felice: "È stata la visita più gradita che abbiamo avuto qui ad Onna. Perché senza le telecamere e i giornalisti che spingevano siamo riusciti a scambiare qualche parola con il Pontefice. E lui ci ha dato quel calore umano, quell’attenzione, quell’affetto di cui abbiamo ancora bisogno. Oggi è stata proprio una bella giornata….". A nome di tutti i paesani, don Cesare Cardozo ha voluto aggiungere: "È stato un incontro spontaneo, non formale…Con le sue parole il Papa ci ha incoraggiati nella fede e quindi nella vita. Si davvero calato nella realtà del terremoto e più che le sue parole mi hanno colpito i suoi gesti, il suo contatto fisico con queste persone che soffrono".

Un ringraziamento, infine, è andato anche ai volontari della Protezione civile del Lazio che tra mille difficoltà stanno cercando di alleviare i disagi di chi è costretto a vivere sotto le tende. A molti di loro, e in particolare al capo campo Franco Albanesi, ha stretto la mano il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. Anche lui abruzzese.

28 aprile 2009

 

 

aveva segnalato la presenza di crepe ai responsabili della struttura

Studentessa-testimone non vede il Papa

"Perché sono di religione protestante?"

Carmela Tomassetti non era presente davanti alla Casa dello studente. Ha denunciato la mancanza di sicurezza

L'AQUILA - "Se mi avesse chiamato sarei andata con piacere a ricevere il Papa davanti alla Casa dello studente. A prescindere dalla fede religiosa, questa è una tragedia che va a toccare tutti". Parla Carmela Tomassetti, la giovane universitaria che abitava alla Casa dello studente e che per prima, dopo il sisma, ha denunciato la carenza delle misure di sicurezza nella struttura dove sono morte otto persone. Carmela non era tra i dodici studenti che hanno salutato il Papa.

RELIGIONE PROTESTANTE - "Non voglio fare alcuna polemica, però mi è venuto un sospetto - spiega Tomassetti - dopo che tutti, anche i giornalisti, mi hanno chiamata per chiedermi se fossi stata invitata. È stato allora che si è insinuato in me il dubbio che non sono sarei invitata perché di religione protestante e forse in Vaticano si sono accertati prima di chiamare i giovani". È stata ascoltata a lungo dalla Procura dell'Aquila come testimone delle presunte carenze strutturali nella Casa dello studente. La sera del crollo aveva già lasciato l'edificio, dopo che alcuni giorni prima aveva denunciato la presenza di crepe ai responsabili.

28 aprile 2009

 

 

l'elenco pubblicato sul sito del comune

A L'Aquila 307 abitazioni sono agibili

Avviso del sindaco Cialente: "I cittadini interessati possono tornare nelle loro case, ma non c'è obbligo"

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente con il Papa (Ansa)

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente con il Papa (Ansa)

L'AQUILA - Sono 307 gli edifici agibili a L'Aquila. Il sindaco Massimo Cialente ha emanato un avviso con l'elenco delle strutture in cui è possibile rientrare. Per queste abitazioni, dunque, non vale più l'ordinanza dell'8 aprile con cui il sindaco aveva disposto l'inagibilità di tutto il patrimonio edilizio dell'intero territorio comunale. Nell'avviso Cialente specifica che "il rientro nelle abitazioni non è obbligatorio, ma è lasciato alle decisioni che ciascun cittadino vorrà assumere".

NON C'È OBBLIGO - L'elenco è stato compilato al termine dei rilievi effettuati dalle squadre di tecnici coordinate dalla Protezione civile. Nei prossimi giorni saranno pubblicati, di volta in volta, gli elenchi degli altri edifici dichiarati agibili. "I cittadini interessati possono fare immediato rientro nelle proprie abitazioni - spiega Cialente -. L'elenco costituisce atto di formale comunicazione dei risultati dei sopralluoghi delle agibilità, non riveste il carattere di ordinanza e pertanto non rappresenta un obbligo immediato di rientro nelle abitazioni". Sia l'elenco completo degli edifici che i contenuti del provvedimento del sindaco sono pubblicati sul sito del Comune.

28 aprile 2009

 

 

2009-04-28

Il pontefice ha chiesto di sorvolare in elicottero le zone più colpite dal sisma

Il papa tra gli sfollati di Onna e dell'Aquila

Farà sosta anche alla Basilica di Collemaggio e davanti alle rovine della Casa dello studente

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NOTIZIE CORRELATE

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Video: "Appena possibile verrò a trovarvi" (8 apr. 2009)

Benedetto XVI (Emblema)

Benedetto XVI (Emblema)

CITTÀ DEL VATICANO - Un messaggio di speranza per i vivi, preghiere per i morti: Benedetto XVI sarà oggi tra i terremotati dell'Abruzzo, in una visita di poche ore che toccherà i luoghi del dolore, da Onna alla Casa dello studente dell'Aquila. Il programma prevedeva la partenza dal Vaticano alle 9 in elicottero alla volta di Onna, la piccola frazione dell'Aquila distrutta dal terremoto ma a causa del maltempo il papa ha dovuto lasciato il Vaticano in macchina Benedetto XVI non ha potuto prendere l'elicottero a causa del maltempo.

IL PROGRAMMA - Qui il papa si rivolgerà agli sfollati e soprattutto ai più colpiti, a coloro che hanno perso figli, fratelli, genitori: 40 i morti in una comunità di 300 persone. Quindi, raggiungerà in auto il capoluogo, facendo sosta alla Basilica trecentesca di Collemaggio, anch'essa gravemente danneggiata dal sisma. Poco dopo si soffermerà davanti alle rovine della Casa dello studente e incontrerà una rappresentanza dei sopravvissuti. Dopo arriverà al piazzale della Guardia di Finanza di Coppito, dove vedrà i sindaci e i parroci dei Comuni devastati dal sisma, e infine pronuncerà un discorso ai fedeli e alle persone impegnate nei soccorsi. La partenza inizialmente prevista alle 12 subirà sicuramente un ritardo visto il cambio del programma. Prima di fa rotta verso il Vaticano, il papa aveva chiesto di sorvolare le zone più colpite dal sisma ma bisognerà vedere se le condizioni del tempo lo permetteranno.

28 aprile 2009

 

 

 

 

 

IL TERREMOTO IN ABRUZZO

Psicosi terremoto, fabbriche evacuate

Sul web una previsione di Giuliani: "Rischio di una nuova scossa". Ma il ricercatore è pronto a presentare una denuncia contro chi ha diffuso l'allarme

Il video di Giuliani su YouTube

Il video di Giuliani su YouTube

L'AQUILA - Il tam-tam è iniziato nel pomeriggio quando una "voce" incontrollata è iniziata a rimbalzare in tutta l'Aquila e provincia: "Nelle prossime ore ci sarà un'altra scossa di terremoto molto forte...".

NEGOZI E CASE - E ci è voluto poco a trasformare un allarme vago, senza riscontri come ovvio da parte delle fonti ufficiali, in vera psicosi. Ancora scossi per lo sciame sismico che non dà tregua da settimane, molti aquilani hanno abbandonato il posto di lavoro e la casa, almeno chi ce l'ha ancora agibile. Al centro commerciale "l'Aquilone" il nervosimo è montato rapidamente: chiusi alcuni negozi con i clienti invitati ad uscire. I giornalisti dialcune troupe televisive sono stati fatti uscire in fretta e in furia dal ristorante in cui stavano mangiando in zona Coppito. Ma col passare dei minuti l'allarme ha assunto dimensioni preoccupanti soprattutto nei luoghi in cui si trovava molta gente riunita: al bar Battiselli, sulla statale che porta ad Antrodoco, gli avventori chiedevano alla cassiera da chi fosse partita la "voce" ma la risposta era sempre la stessa. "Non si sa, si dice in giro...". A Est dell'Aquila, lungo la statale che porta a Popoli, è stato interrotto il ciclo produttivo della Edimo (400 dipendentii, due stabilimenti) che produce pannelli precompressi per costruzioni prefabbricate: "Alle 15 - racconta l'amministratore unico, Carlo Taddei, raggiunto da Corriere.it - la mia segretaria ha ricevuto una telefonata dai carabinieri di Barisciano che riferivano questa voce di una scossa imminente. E io successivamente ho anche verificato...". Il risultato è stato che lo stabilimento di Poggio Picense è stato evacuato per ordine della direzione e a nulla sono servite le rassicurazioni che una pattuglia dei carabineri inviata da San Demetrio ha dato alle maestranze: "A quel punto - aggiunge Taddei - erano tutti molto agitati e la giornata di lavoro si è conclusa lì".

EFFETTO VALANGA - Polizia, carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile hanno comunque lavorato per frenare un "effetto valanga" che rischiava di creare vero e proprio panico anche perché la voce è anche rimbalzata sulla costa dove tra gli sfollati si è diffusa la notizia di un imminente cedimento dell diga di Campostosto. Tutto irrazionale, tutto per sentito dire: eppure tra una popolazione che ha ancora i nervi a fior di pelle (l'ultima scossa registrata alle 16.35, magnitudo 2,5, epicentro area di Fossa) basta un cerino per accendere un incendio.

GIULIANI - Poi nel tardo pomeriggio si è scoperto che il tam-tam dell'allarme era probabilmente partito intorno alle 13 dalle rete Internet e da alcuni siti che riportavano generiche dichiarazioni di Giampaolo Giuliani, il ricercartore aquilano che ha già fatto parlare di sé prima della tragica scossa del 6 aprile. Sul sito www.Byoblu.com diretto da Claudio Messora era stata infatti inserita la seguente dichiarazione di Giuliani:"I livelli di Radon misurati con le mie strumentazioni sono preoccupanti. Si attende uno o più eventi sismici nelle prossime ore, nell'Aquilano". È bastato questo, nonostante sia noto che Giuliani non abbia più strumentazioni diffuse sul territorio su cui contare, per far dire a qualcuno che "la scossa sarebbe arrivata entro 20 minuti". La moglie di Giuliani, Nadia, in serata ha spiegato che il marito si è recato presso le tende che ospitano gli uffici della questura dell'Aquila dove ha presentato una denuncia contro ignoti per la diffusione dell'allarme (anche su Youtube) usando il suo nome e alcune sue vecchie frasi senza autorizzazione.

CONTROLLI - E tutto questo è successo il giorno in cui il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, sta ultimando gli ultimi controlli per consentire il rientro (non obbligatorio, ovviamente) di 300 famiglie in altrettante abitazioni dichiarate agibili dopo le prime verifiche eseguite nei giorni scorsi. All'Aquila ora molti dicono che gli allarmi incontrollati vengono propagati con più facilità, in particolar quando l'amministrazione della città deve prendere decisioni importanti.

 

Dino Martirano

27 aprile 2009(ultima modifica: 28 aprile 2009)

 

 

 

2009-04-26

Su 15mila stabili controllati, OLTRE 3MILA sono stati dichiarati totalmente inagibili

Terremoto, agibili soltanto la metà

degli edifici. Oltre 65 mila gli sfollati

Prima notte senza scosse dal 6 aprile, ma nella mattina di domenica lo sciame sismico si è fatto di nuovo sentire

L'AQUILA - Quella tra sabato e domenica è stata la prima notte senza scosse sismiche in Abruzzo: per la prima volta dal tragico 6 aprile scorso, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia non ha rilevato significativi movimenti legati allo sciame sismico. Nella giornata di sabato, tuttavia, ci sono state sei repliche, tra cui una di magnitudo 3.1 e tre di magnitudo 3.0. E di nuovo domenica mattina tre scosse nel giro di un’ora hanno creato allarme tra le popolazioni: la prima, alle 11.09, di 1.5 gradi della scala Richter con epicentro a Valnerina, la seconda alle 11.37, di magnitudo 2.1 nell’Aquilano e la terza dello stesso grado alle 12.35 con epicentro nel Velino-Silente. In tutto, dall 6 aprile sono state più di 3.500 le scosse sotto i 3 gradi della scala Ricther e quasi 150 le repliche superiori ai 3 gradi.

CONTROLLI SUGLI EDIFICI - Proseguono intanto le verifiche dei danni e di agibilità sugli edifici del Comune e delle frazioni de L'Aquila. La Protezione Civile comunica che, su 15.006 sopralluoghi effettuati finora, gli edifici agibili sono pari al 54,8%. Gli edifici totalmente inagibili sono oltre tremila, il 21,3% del totale. Il 16,1% degli edifici sono al momento inagibili, ma possono diventare agibili con provvedimenti di pronto intervento; e ancora il 3,4% sono parzialmente inagibili, l'1,6% temporaneamente inagibili "da rivedere con approfondimento", 2,8% inagibili "per rischio esterno". I controlli svolti finora riguardano 13.190 edifici privati, 468 pubblici, 36 ospedali, 403 scuole, 101 caserme e 807 attività produttive.

OLTRE 65 MILA SFOLLATI - Gli sfollati assistiti nelle tendopoli e negli alberghi lungo la costa sono 65.458. Di essi, 35.852 vivono nei 178 campi allestiti nell'Aquilano, per un totale di 5.789 tende. Altre 29.606 persone sono invece ospitate negli hotel e nelle strutture private sulla costa adriatica.

26 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-25

Incidente sul lavoro a San Giovanni di Cagnano: un morto

Grasso: "Vigiliamo sulla ricostruzione"

Il procuratore Antimafia a L'Aquila: "Puntiamo sull'orgoglio della popolazione". Ancora scosse

ROMA - La terra d'Abruzzo continua a tremare. Notte di paura a Goriano Sicoli per sei scosse tra i 2.5 e i 4.0 gradi della scala Richter, con epicentro Valle dell'Aterno e Sirente Velino. Il sindaco Sandro Ciacchi, dopo la mezzanotte e su richiesta di 40 cittadini, ha ordinato il montaggio di altre tende, oltre alle 46 già installate. Le scosse hanno causato il distacco di pietrame da alcune case già danneggiate, ma è impossibile accedere al centro storico per la conta dei danni poiché l'accesso è interdetto proprio a causa del rischio crolli. E le piogge degli ultimi giorni nelle zone terremotate non facilitano le cose alla popolazione (anche se il maltempo sembra aver concesso una tregua).

VITTIMA - Intanto un operaio di 43 anni di Barete, a pochi chilometri da L'Aquila, è morto in un incidente mentre demoliva un fabbricato a San Giovanni di Cagnano: il lavoro era in programma da tempo. Tullio Di Giacomo, 43 anni, travolto dalla parete in blocchi di cemento, è deceduto sul colpo.

AMIANTO - Sospesa nel frattempo la triturazione degli inerti, il materiale recuperato dagli edifici crollati. In piazza d'Armi, non distante dalla tendopoli e dalla caserma della Guardia di Finanza, dove sono stati trasportati i calcinacci, sarebbero stati scoperti materiali pericolosi (tra questi anche l'amianto.)

GRASSO - A L'Aquila è arrivato anche il procuratore Antimafia, Piero Grasso. "Puntiamo sugli abruzzesi, sul loro orgoglio - ha detto dopo l'incontro con il procuratore Alfredo Rossini - . Puntiamo su di loro perché l'Abruzzo non diventi un Far West come abbiamo visto in altri posti". "In Abruzzo - ha spiegato - eventuali infiltrazioni saranno più visibili e il nostro compito in qualche modo è più facile. In materia di terremoto abbiamo delle tristi esperienze, come quella dell'Irpinia dove mi dicono ci sono ancora dei processi da fare. Tutto questo vorremmo evitare che si ripeta".

ATTIVITA' - A meno di due settimane dal violento sisma del 6 aprile sono riprese le attività istituzionali del Consiglio regionale, presso l'Aula storica di Palazzo dell'Emiciclo. Il monumentale soffitto ligneo dell'Aula, opera dell'artista Mario Ceroli, ha retto e ammortizzato perfettamente le scosse che, al contrario, hanno compromesso l'agibilità della nuova struttura consiliare inaugurata solo alcuni mesi fa del Palazzo ex Balilla. Infine si va delineando meglio il programma della visita che il Papa compirà nelle zone terremotate. "Al momento non è ancora chiaro se metterà piede nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, capolavoro dell'arte abruzzese, o rimarrà alle soglie della Porta Santa. Molto dipenderà dai sopralluoghi dei vigili del fuoco attesi per i prossimi giorni". Lo scrive il Servizio informazione religiosa (Sir).

24 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

IL PROGETTO

Verde e piste ciclabili

I terremotati in 15 "campus"

Prefabbricati per 13 mila. "In futuro ospiteranno studenti"

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

L'AQUILA — Case per 13 mila persone. Abitazioni antisismiche, sostenibili ed eco-compatibili. Il ministero dell'Economia ha stanziato 700 milioni ma il governo pensa di poterle realizzare con 500 e in soli cinque o sei mesi. "È una gara dissennata. Dettata da una visionaria, lungimirante follia", dice il premier. Ma per lui quello che si consuma durante la conferenza stampa all'Aquila ha soprattutto il sapore di un ritorno al futuro. Silvio Berlusconi immagina la ricostruzione delle aree terremotate e quando la descrive rimette i panni dell'uomo che un giorno creò Milano 2. "Io come urbanista sono destinato a usare la stessa formula: case che attorno abbiano tutto e sistemi di costruzione avanzati".

Come saranno i villaggi

Come saranno i villaggi

L'idea è quella di abitazioni circondate dal verde, da strade per pedoni, auto e ciclisti, e da negozi. Non si parla più di new town. Quelli annunciati sono piuttosto interventi a macchia di leopardo in corrispondenza di singole zone colpite e distrutte dal sisma, dove verranno realizzate grandi piastre di cemento armato antisismiche che, non appoggiando direttamente sul terreno, dovrebbero essere in grado di sopportare eventuali scosse di terremoto. Del centro storico aquilano, per adesso, non si sa che cosa sarà: lì sopra i vigili del fuoco stanno ancora spostando macerie, ripulendo il territorio, puntellando. Le nuove case, invece, dovrebbero sorgere in frazioni come Onna e Paganica, oppure nei quartieri più moderni dell'Aquila, fuori dalle mura. I tempi li detta un consulente della Protezione civile che collabora alle verifiche sui terreni: "Fra una o due settimane si iniziano a fare le piattaforme, intanto si costruiscono le parti prefabbricate. Poi, in due mesi e mezzo, si assembla". Le piattaforme poggeranno su pilastri dotati di isolatori sismici e lì sopra nasceranno palazzine a tre piani con appartamenti grandi in media 50 metri quadri. Il nuovo progetto chiude le polemiche: "Abbiamo lavorato sull'ipotesi della new town — dice Berlusconi — attirandoci nei giorni scorsi le critiche degli specialisti nella produzione di mostri urbanistici. Ora abbiamo individuato 15 aree e costruiremo strutture che potranno sopportare qualsiasi scossa di terremoto".

Il governo immagina case a basso consumo, equipaggiate con pannelli fotovoltaici o per il riscaldamento dell'acqua, e magari con sistemi di bio-energia. Perché pare ci sia anche una piccola svolta verde, in questo piano. Oltre che una risposta a uno dei bisogni più avvertiti all'Aquila: edilizia per studenti. Qui tutti dicono che senza università non riparte la città. E le case descritte ieri, quando le famiglie torneranno in abitazioni in muratura, sono destinate a formare campus universitari. L'annuncio arriva mentre il direttore generale della Cassa di risparmio della provincia dell'Aquila, Rinaldo Tordera, presenta un progetto da 40 milioni di euro per la costruzione di strutture accademiche. Lo finanzia Carispaq, che ha messo a disposizione un suo terreno a Coppito, vicino all'ospedale San Salvatore, sede della facoltà di Medicina, e al palazzo che prima del sisma ospitava Scienze, Matematica e Fisica: 3.000 studenti e 140 docenti. La scommessa è ridargli uno spazio dove lavorare in 24 mesi: 6 per il progetto e 18 per la realizzazione. Filippo Del Vecchio, direttore generale dell'ateneo, mostra il disegno di tre grandi blocchi destinati alla didattica e alla ricerca. Il futuro passa di lì.

Mario Porqueddu

24 aprile 2009

 

 

 

Più cauto Cappellacci: "E' un evento che ci sta a cuore, ma c'è anche la solidarietà"

G8, la Sardegna insorge: "È una follia"

Il sindaco della Maddalena: la macchina non si può fermare, ci sono già migliaia di persone mobilitate

Uno scorcio de La Maddalena (Ap)

Uno scorcio de La Maddalena (Ap)

MILANO - Va bene la solidarietà, ma spostare il vertice del G8 con la complessa opera di organizzazione che un evento del genere richiede non sarà facile. Di più: "E' pura fantascienza". E' fredda e scettica la reazione della Sardegna alla proposta annunciata da Silvio Berlusconi al termine del consiglio dei ministri di spostare dalla Maddalena a L'Aquila il summit dei leader del mondo, in programma per luglio.

"UN EVENTO CHE CI STA A CUORE" - "L’evento del G8 per la Sardegna rappresenta un’occasione importante per lo sviluppo del territorio e quindi è una cosa che ci sta molto a cuore - ha detto il presidente della giunta regionale, Ugo Cappellacci -. Comunque prevale il sentimento di solidarietà e di vicinanza e affetto per i fratelli italiani che stanno vivendo una tragedia immane". Tuttavia proprio Cappellacci a caldo aveva sottolineato come il trasferimento del vertice in Abruzzo comporti "altri problemi di natura tecnica e organizzativa che non possono consentire lo spostamento del summit in termini operativi". "Se vi saranno poi soluzioni intermedie per raggiungere l'uno e l'altro obiettivo - aveva però detto Cappellacci - saremo tutti orgogliosi di poter contribuire al risultato finale". Poi, a distanza di un paio d'ore, è arrivata dai microfoni di SkyTg24 una puntualizzazione dello stesso Cappellacci apparsa più accondiscendente nei confronti della scelta del governo: "È una sfida importante che credo valga la pena giocare nell’interesse dell’Abruzzo. La macchina organizzativa era a tutti gli effetti già partita e lo sforzo è stato enorme. I problemi tecnici che vedevo erano di duplice profilo: uno relativo a quello che è stato già fatto qua, l’altro è uno sforzo straordinario trasferire tutto per essere operativi in Abruzzo". "Peraltro - ha detto ancora il governatore - confido nella possibilità, come mi ha preannunciato Berlusconi, di poter rimediare, rispetto a quelli che sono stati gli investimenti già realizzati, in occasione del G8 sull’ambiente che si dovrebbe tenere in autunno".

"PURA FANTASCIENZA" - Il sindaco della Maddalena, Angelo Comiti, eletto nella lista civica "Isole d'Europa", ostenta invece sicurezza e non crede che alla fine lo spostamento si farà: "Tutto procede normalmente - ha detto in un intervista a R101 -. Trasferire il G8 a L'Aquila è pura fantascienza. L'ipotesi mi sembra talmente inverosimile che non la prendo neppure in considerazione". "La macchina non si può fermare - ha precisato il sindaco - perchè quando si spendono soldi e risorse pubbliche si risponde ad organismi che non scherzano, come la magistratura e la Corte dei Conti". Non solo, "abbiamo già ricevuto le delegazioni di tutti i Paesi partecipanti- spiega Comiti- che hanno già fatto sopralluoghi e stabilito questioni che riguardano la sicurezza. Sono già state realizzate strutture importanti". E ancora: "Ci sono centinaia di operai che stanno continuando a lavorare con un investimento di risorse pubbliche spaventoso. Non credo che siano questioni che possono essere decise con un battito di ciglia. Il G8 non è una festa di compleanno tra compagni di scuola. È un meccanismo importante che comporta la mobilitazione di migliaia di persone".

"E' UNA FOLLIA" - Dura anche la reazione di Alessandra Giudici, presidente della provincia di Sassari: "Avendo visto di persona la situazione dell'Aquila - ha detto al termine dell'incontro tra i presidenti delle Province che si è tenuto oggi a l'Aquila per pianificare gli interventi a sostegno della ricostruzione - dico che l'idea di spostare qui il G8 previsto alla Maddalena è una follia. Mi pare una sparata demagogica e mediatica che mi preoccupa molto. Spero che resti tale, ma situazioni del genere richiedono maggiore senso della realtà".

"UNA BEFFA PER I SARDI" - Netta anche la bocciatura del senatore del Pd, Francesco Sanna: "La decisione imposta dal presidente Berlusconi, ad un giustamente riluttante Consiglio dei Ministri, di spostare il vertice G8 da La Maddalena all'epicentro del terremoto abruzzese è una beffa per i sardi ed un imbroglio per le popolazioni colpite dal sisma". Sanna accusa il premier Berlusconi "di impiegare finanze pubbliche per la ricostruzione e realizzare una complicata passerella che non aiuterà nè accelererà la sistemazione delle aree colpite dal terremoto". "Nel frattempo - ha aggiunto - le risorse per lo sviluppo della Sardegna utilizzate per la preparazione del G8, già scippate dei fondi delle strutture viarie per il nord Sardegna, spero possano mantenere la loro destinazione a favore del risanamento ambientale e dello sviluppo turistico de La Maddalena"..

 

23 aprile 2009

 

 

 

 

 

L'Eliseo: "Con summit in Abruzzo delegazioni più ristrette"

G8 all'Aquila, i dubbi di D'Alema

"Servono tende e aiuti non vertici"

"La solidarietà va organizzata in modo che crei più benefici che problemi". Di Pietro: "È spot elettorale".

ROMA - "Non so se il G8 all'Aquila sarà più un problema o un aiuto per l'Abruzzo". Massimo d'Alema esprime più di una perplessità sulla decisione del governo di spostare nel capoluogo colpito dal sisma il summit di luglio. "Ho l'impressione - ha spiegato l'ex ministro a margine della presentazione del nuovo palinsesto di Red Tv - che in Abruzzo servano più stufette nelle tende che il G8, ma questo sarà valutato da chi ha il compito di valutare la compatibilità dell'evento". "Non so - ha sottolineato poi - se porterà più benefici o problemi vista la complessità degli spostamenti, il tipo di ospiti e la presenza delle forze dell'ordine. È certo un gesto innegabile di solidarietà ma bisogna valutare la compatibilità". "Si tratta - ha poi aggiunto - di vedere la praticabilità di questa che per ora è un'idea brillante, senza dubbio".

CASINI E DI PIETRO - Anche per il presidente dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il G8 in Abruzzo può essere un "segnale di speranza", ma il leader centrista, a margine di un convegno a Vicenza, ha invitato tutti a non "ridurre l'appuntamento a uno show". Più critico il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, secondo il quale spostare il summit in Abruzzo "è un'ennesima presa in giro" uno "spot elettorale". Di Pietro ne ha parlato a Mestre, a margine di un incontro elettorale. "Sarebbe una cosa bellissima - ha detto l'ex pm spostare il G8 in Abruzzo se non fosse un'ennesima presa in giro" perché ci sono "300 milioni di euro già spesi in Sardegna e 200 milioni da spendere in Abruzzo per opere che il giorno dopo dovranno essere smontate". Il tutto a fronte del fatto che, secondo Di Pietro "tutto il lavoro in realtà sarà fatto a Roma mentre in Abruzzo vanno solo a fare la passerella, proprio là dove c'è bisogno di interventi urgenti".

L'ELISEO: "RIDURRE LE DELEGAZIONI" - Nel frattempo, dopo le aperture di Gran Bretagna e Stati Uniti, e le parole del commissario europeo alla relazioni esterne Benita Ferrero-Waldner (trasferire il G8 di luglio dalla Maddalena all'Aquila è un "passo positivo"), l'Eliseo fa sapere che se il vertice del G8 si svolgerà all'Aquila, come proposto dal premier Berlusconi, bisognerà "ridurre la dimensione delle delegazioni" per motivi "logistici". La presidente francese ha aggiunto di non aver "ancora ricevuto telefonate" da Roma sull'argomento. "In termini logistici - spiegano fonti della presidenza francese - è una sfida da raccogliere, poiché un vertice come quello significa 25.000 persone da mobilitare. Solo la delegazione americana è attorno al migliaio di persone". "Bisognerà senza dubbio ridurre la dimensione delle delegazioni in tutti i settori" affinchè il G8 possa svolgersi nella regione terremotata, ha concluso l'Eliseo.

MONDIALI DI PATTINAGGIO - Intanto, Sabatino Aracu, presidente della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio e deputato Pdl, ha annunciato che anche i mondiali 2012 di pattinaggio sono stati assegnati alla città dell’Aquila. "Siamo stati la prima federazione ad assegnare un campionato del mondo. Il primo che avevamo in Italia era nel 2012, i campionati italiani di corsa, e abbiamo deciso di assegnarlo all’Aquila".

24 aprile 2009

 

 

 

 

 

Decreto per l’Abruzzo

Farmaci generici, prezzi tagliati del 7%

Dagli sconti risparmi tra 350 e 400 milioni, che saranno utilizzati per le zone terremotate

ROMA – Anche i generici contribuiranno agli aiuti per l’Abruzzo. Nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri c’è infatti un articolo dedicato interamente alla "farmaceutica territoriale". Il prezzo dei prodotti a base di principi attivi scaduti di brevetto (l’esempio più comune è il Nimesulide, molecola dell’Aulin) vengono tagliati del 7%. Non basta. Le farmacie "a titolo di recupero del valore degli extra sconti praticati dalle aziende farmaceutiche nel 2008", si vedranno trattenere dal Servizio Sanitario nazionale l'1,4% "delle eventuali quote di partecipazione alla spesa a carico dell’assistito e delle trattenute convenzionali e di legge".

RISPARMI - Da questa norma, che include altre forme di intervento su aziende farmaceutiche e farmacie, il governo calcola di risparmiare tra 350 milioni e 400 milioni di euro che nel 2009 verranno utilizzati in favore delle zone colpite dal terremoto. Pesanti sanzioni per aziende e titolari di farmacie che non rispettano il blocco dell’extra sconto, quel meccanismo per cui i generici venivano venduti dalle industrie a grossisti e farmacisti con sconti anche del 60-80% rispetto al prezzo sulla confezione. Il cittadino e il servizio sanitario però non godevano della stessa agevolazione. Un esempio: se il prodotto veniva pagato dal cittadino 10 euro, al farmacista costava 2,5 euro circa, dunque aveva ampi margini di guadagno ed era incentivato a proporre il generico al posto del farmaco di marca (cioè con il principio attivo originale). Il primo a muoversi contro questo sistema è stato l’assessore della Regione Toscana alla sanità, Enrico Rossi, con un esposto all’antitrust e una denuncia alla Procura della Repubblica. Rossi aveva segnalato che "a fronte di sconti offerti alle farmacie sull’acquisto dei farmaci offpatent dalle aziende e dai distributori, che in certi casi arrivano a superare l’80%, il servizio sanitario è chiamato a rimborsare alla farmacia il prezzo al pubblico. Tale pratica tra l’altro rende nullo l’effetto della legge del 2001 dove è previsto che il prezzo di rimborso da parte dell’ssn deve essere pari al prezzo al pubblico più basso fra i prodotti in commercio".

SPESA - Nel 2008 il mercato dei generici ha determinato una spesa sanitaria di circa 4 miliardi di euro. La stima è che questi comportamenti abbiano sottratto al Sistema sanitario nazionale qualcosa come un miliardo. Una prima iniziativa per il blocco degli extra sconti è del 15 ottobre 2008. Il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio aveva siglato un accordo con regioni e categorie di farmacisti e industrie che anticipava la norma del decreto varato ieri. Tra le altre misure, la modifica del tetto della spesa farmaceutica rimborsata alle Regioni: dal 14% si scende per il 2009 al 13,8%. "E’ solo il primo passo per favorire il mercato dei generici che in Italia non funziona come dovrebbe – commenta Fazio -. Il secondo intervento sarà con i medici. Troveremo il sistema di incentivarli alla prescrizione di prodotto non di marca. Dobbiamo parlare con le categorie". In Italia i farmaci a base di principio attivi non più sotto protezione di brevetto non è mai decollato. Recentemente l’Ue ha accusato l’industria farmaceutica di interferire col processo di affermazione degli unbranded con l’ostruzionismo. Come se non bastasse da noi i prezzi sono superiori nella media rispetto a quelli di Francia e Germania.

Margherita De Bac

24 aprile 2009

 

 

 

 

 

La presidente della Provincia: "Sarebbe una grande occasione per la ricostruzione"

"Il G8 di luglio lo terremo a L'Aquila"

Via libera da Usa e Gran Bretagna

Berlusconi al Consiglio dei ministri in Abruzzo: così risparmiamo 220 milioni. Otto miliardi per ricostruzione

Ricostruzione, 5 per mille bis. Sì a lotteria e "gratta e vinci" (23 aprile 2009)

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Terremoto, esonero di Ici e Irpef per tutti gli immobili inagibili (22 apriel 2009)

Berlusconi a L'Aquila (Ansa)

Berlusconi a L'Aquila (Ansa)

L'AQUILA - La prossima riunione del G8, programmata a luglio nell'isola sarda della Maddalena, sarà spostata a L'Aquila. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri che si è svolto in via eccezionale nel capoluogo abruzzese. Il premier Berlusconi ha motivato questa decisione con il fatto che in questo modo si risparmierebbero denaro e risorse che potrebbero essere utilizzati per la ricostruzione. Inoltre, ha aggiunto Berlusconi, si porterebbe l'Abruzzo al centro dell'attenzione mondiale. Il governo italiano contatta ora gli altri Paesi partecipanti per valutare la loro disponibilità. Usa e Gran Bretagna hanno già fatto sapere di essere d'accordo.

WASHINGTON E LONDRA - "So che il presidente Obama si è sentito con il presidente Berlusconi - ha detto Lisa Jackson, responsabile dell'Agenzia di protezione ambientale americana rispondendo a Siracusa, dove è in corso il G8 ambiente, a una domanda sul trasferimento del vertice internazionale dalla Sardegna all'Abruzzo -. Se dovesse essere così, ci vorranno degli aggiustamenti". E Lynn Eccles, portavoce di Downing Street: "Abbiamo profonda solidarietà per il popolo italiano a seguito dei tragici eventi dell'Aquila e siamo ovviamente pronti ad aiutare l'Italia in ogni modo possibile. Le decisioni sulla sede del summit del G8 spettano al governo italiano".

"QUI I NO GLOBAL NON VERRANNO" - L'utilizzo del complesso monumentale della Maddalena avrebbe comportato un costo di 220 milioni di euro, ha detto il premier: soldi che potranno essere risparmiati utilizzando per il vertice la scuola della Guardia di finanza di Coppito. "Chiedo scusa al presidente della regione Sardegna, che non abbiamo avuto modo di avvisare - ha detto Berlusconi -, ma posso già dire che l'isola potrà ospitare in autunno un summit sull'ambiente per cui sto avendo contatti con il presidente americano Obama. Del resto la Maddalena e il contesto più lussuoso in cui la riunione si sarebbe svolta sarebbe stato meno consono con il periodo di crisi che l'economia mondiale sta vivendo". Quanto alla sicurezza dei leader, il presidente del Consiglio ha spiegato che ci sono tutte le condizioni per garantirla e che probabilmente "non credo che i no global avranno la faccia di venire in questi luoghi a organizzare manifestazioni dure come quelle a cui siamo stati abituati in passato". Il presidente sardo Ugo Cappellacci ha detto che la Sardegna è pronta a fare al sua parte , ma cita "problemi di natura tecnica e organizzativa che non possono consentire lo spostamento del summit in termini operativi". "Se vi saranno poi soluzioni intermedie per raggiungere l'uno e l'altro obiettivo - ha detto Cappellacci - saremo tutti orgogliosi di poter contribuire al risultato finale".

STANZIAMENTI E RICOSTRUZIONE - Il Consiglio dei ministri, durato due ore, ha dato via libera al decreto legge per stanziare le risorse in favore delle zone terremotate. Il provvedimento mette a disposizione un totale di otto miliardi di euro, di cui 1,5 per fronteggiare l'emergenza e 6,5 miliardi per la ricostruzione. "Sono state individuate 15 aree dove intervenire con piastre di cemento armato capaci di sopportare scosse sismiche: su queste piastre saranno edificate case sicure, con verde e alberi" ha detto Berlusconi. Le donazioni da parte di imprese e privati a favore degli interventi post-terremoto saranno deducibili dalle tasse, ma solo se fatte "per il tramite della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento Protezione civile ovvero da altri enti appositamente individuati". Gli studenti universitari saranno esonerati dal pagamento delle tasse per il periodo 2009-2010. "Per la prima volta si affronta un evento del genere senza aumentare la pressione fiscale - ha detto il premier -. Gli otto miliardi saranno recuperati con spostamenti di spese, riduzione di sprechi e rimodulazione degli stanziamenti". Berlusconi ha poi annunciato di avere stilato una lista di 44 tra chiese e beni artistici e architettonici che saranno ricostruiti e restaurati con l'aiuto dei Paesi esteri che hanno dato la propria disponibilità ad aiutare l'Italia nella ricostruzione.

I CONTRIBUTI AI PRIVATI - Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha poi spiegato che il decreto prevede lo stanziamento di 150mila euro per chi vorrà ricostruirsi da sé la casa distrutta e 80mila euro per chi invece ha la casa danneggiata. "Prevediamo - ha detto - 500 milioni di euro, e la domanda è per 700, per interventi per le abitazioni private. Ci sarà un conto corrente gratuito per 150mila euro disponibili per ciascuno per la ricostruzione della casa". Nella gestione di questi fondi ci saranno Fintecna, Cassa Depositi e Prestiti e banche. "Puoi farti la casa come vuoi e può essere la ricostruzione della casa colpita o una casa nuova da un'altra parte" ha aggiunto Berlusconi. Tremonti ha poi spiegato che non verrà utilizzata la leva del 5 per mille per reperire le risorse: "Quando ho fatto l'ipotesi del 5 per mille - ha spiegato - non era per togliere al volontariato ma per aggiungere qualcosa per l'Abruzzo. La scelta successiva è stata quella di rinunciare a questa misura perché la vena polemica radicalizza tutto". Tremonti ha annunciato che è stata avanzata a Bruxelles la richiesta di fare dell'area terremotata una "zona franca urbana" esente da tributi.

PERPLESSITÀ NEL GOVERNO - L'idea di tenere il G8 all'Aquila era stata avanzata da Berlusconi già nei giorni scorsi. L'idea però avrebbe sollevato diverse perplessità nello stesso governo in quanto ci sarebbero da risolvere una serie di problemi di tipo logistico ma anche di sicurezza. Già in passato il premier aveva ventilato la possibilità di cambiare la sede della riunione degli otto grandi: fu quando, con Napoli sommersa dai rifiuti, annunciò che sarebbe stata una buona idea - una volta usciti dall'emergenza - tenere almeno una delle riunioni nel capoluogo partenopeo, facendo arrivare gli otto leader con una nave. Questa volta lo spostamento sembra più probabile. Resta solo da attendere il parere dei Paesi ospiti, che tuttavia difficilmente opporranno un veto.

"SAREBBE UN'OCCASIONE" - L'ipotesi di organizzare il G8 nella regione colpita dal sisma incontra il favore della Provincia de l'Aquila, la cui presidente, Stefania Pezzopane, ha così commentato: "Sarebbe sicuramente una grandissima occasione per L'Aquila che vive una situazione difficile. Certo dal punto di vista organizzativo ci sarebbero tantissimi problemi da affrontare ma sarebbe un gesto di generosità per la nostra città martoriata". "Se ne parla da 5-6 giorni - ha ammesso il sindaco del capoluogo Massimo Cialente -. La città potrebbe essere pronta per quanto possibile dopo un terremoto come quello che abbiamo subito: ci piacerebbe essere vestiti a festa, ma ci troveranno con la tuta da lavoro".

"NON SI OSTACOLI RICOSTRUZIONE" - Dal Pd non ci sono barricate alla decisione di spostare il vertice del G8. "Capisco che la scelta è molto simbolica, e capisco anche che contribuirebbe a tenere accesa l'attenzione sull'Abruzzo - ha detto il segretario Dario Franceschini -. Tuttavia spero che il governo tenga conto che questa decisione non deve intralciare l’esigenza primaria della ricostruzione". E Antonio Di Pietro: "Se i fondi messi a disposizione dal governo per la ricostruzione sono soldi veri e non carta elettorale, sono benvenuti. Finora, ogni volta che il governo ha promesso lo stanziamento di fondi, si trattato sempre di una mera partita di giro, di un gioco delle tre carte, di soldi presi da una parte e messi da un'altra". Totale chiusura da Sinistra e Libertà: "Spostare il G8 in Abruzzo è irresponsabile - dice Paolo Cento -. Non va fatto né alla Maddalena né nelle terre martoriate dal terremoto: piuttosto il governo pensi a investire i 400 milioni di euro che servono per il summit (Cento e Berlusconi citano due cifre differenti, ndr) nella ricostruzione delle città colpite dal sisma".

23 aprile 2009(ultima modifica: 24 aprile 2009)

 

 

 

Ordinanza del presidente del Consiglio

Niente Ici e Irpef per gli immobili inagibili

La norma in Gazzetta Ufficiale. Stabilita la creazione di una commissione internazionale per la prevenzione

Le macerie di un immobile crollato a L'Aquila (Ansa)

Le macerie di un immobile crollato a L'Aquila (Ansa)

ROMA - "I redditi dei fabbricati distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, perchè inagibili totalmente o parzialmente per effetto degli eventi sismici, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini Irpeg, Irpef e Ici fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati medesimi". È quanto prevede una ordinanza firmata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, resa disponibile on line. L'esonero da Ici e Irpef, ovviamente, riguarda le seconde case: le prime sono già esenti dalle due imposte.

PREVISIONE E PREVENZIONE - L'esenzione dalle imposte non è però il solo intervento annunciato tra le disposizioni urgenti legate agli eventi sismici. L'articolo 6 della stessa ordinanza annuncia che l'Italia tenterà di approfondire gli studi per prevedere e prevenire i terremoti e lo farà con una commissione internazionale che elabori le future linee guida in materia. Per avere una più "compiuta valutazione delle conoscenze attuali sulla previsione dei terremoti" e per una "elaborazione di linee guida per il futuro nell'ambito delle attività di previsione e prevenzione, il Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri provvede, con apposito provvedimento, a costituire una Commissione internazionale composta da esperti di comprovata ed elevata professionalità in materia. I relativi oneri di funzionamento sono a carico del Fondo della Protezione civile".

OBBLIGO TRASPARENZA -L'articolo uno dell'ordinanza, contrassegnata con il numero 3757, prevede poi assoluta trasparenza di ogni fase dell'emergenza e della ricostruzione. In particolare, è prevista la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, a conclusione dell'emergenza, di un elenco dei fornitori che sono intervenuti, comprensivo dell'oggetto della fornitura e dell'importo. Ben più rigide le procedure per la ricostruzione, con un monitoraggio da parte delle forze dell'ordine delle imprese impegnate: "A tale scopo - recita l'ordinanza - è fatto carico a ogni stazione appaltante di comunicare la ragione sociale dell'impresa affidataria, i nominativi dei relativi titolari e degli amministratori, l'eventuale utilizzo di imprese sub-contraenti, con specificazione degli stessi elementi informativi, nonchè le generalità complete di tutto il personale impegnato nella realizzazione delle opere e degli interventi commissionati".

 

22 aprile 2009

 

 

 

 

Oggi il decreto donazioni dei privati interamente deducibili dalla dichiarazione dei redditi

Ricostruzione, arriva il 5 per mille bis

Tra le misure lotteria e "gratta e vinci"

L’idea di un gioco con la spesa ai supermercati. Confermato che non ci saranno nuove tasse. Escluso anche l’aumento delle accise su sigarette e benzina

ROMA — Sale a quasi 9 mi­liardi il valore del decreto che sarà varato oggi a L’Aquila dal Consiglio dei ministri per fron­teggiare l’emergenza terremo­to e avviare la ricostruzione in Abruzzo. Gli interventi sono stati messi a punto e quasi tut­ti hanno ormai una loro quan­tificazione (anche se nel decre­to non sarà specificata), ma quasi nessuno di questi pese­rà sul deficit pubblico. E, co­me sottolineano da Palazzo Chigi e dal ministero dell’Eco­nomia, non comporteranno nuove tasse: anche l’aumento delle accise su benzina e siga­rette è stato accantonato. Per finanziare le spese più immediate (1,5 miliardi) e gli investimenti per ricostruire (almeno 7 miliardi) si farà ri­corso ai giochi, ai fondi già esi­stenti, che saranno riprogram­mati, a quelli dell’Unione euro­pea, ma anche alle erogazioni libere dei cittadini.

I versamen­ti dei privati per l’Abruzzo, tan­to per cominciare, dovrebbero essere resi interamente deduci­bili dal reddito nella dichiara­zione 2010, mentre prende quota l’ipotesi di un cinque per mille, sempre sulle dichia­razioni dei redditi, ma del 2009, tutto nuovo. Affianche­rebbe quello riservato al volon­tariato, a cui non sarebbero quindi sottratti fondi.

Il settore dei giochi contri­buirà in modo cospicuo, con misure più incisive per com­battere quelli illegali, ma an­che con nuovi gratta e vinci e lotterie dedicate. Meno verosi­mili le lotterie nei supermerca­ti: un’idea di cui si parla, ma che non viene dai Monopoli, un po’ complessa e non di im­mediata realizzazione perché comporta la messa in rete dei registratori di cassa. Per ricostruire si attingerà, invece, "essenzialmente a ri­sorse già esistenti nel bilancio pubblico" spiegano all’Econo­mia. Quindi al Fondo anti-cri­si accantonato a Palazzo Chigi, dove ci sono 8 miliardi, al Fon­do imprevisti e a quello per le infrastrutture. Poi ci sono i sol­di della Ue, 500 milioni di euro (la Bei si è offerta di emettere anche delle obbligazioni), e so­prattutto quelli degli enti pre­videnziali (2 miliardi circa), della Cassa Depositi (1 miliar­do per i mutui dei privati) e di Fintecna.

La copertura sarà ga­rantita, per 350 milioni nel 2009, anche dalla manovra sui farmaci generici, con un taglio dei prezzi del 7%. I conti della ricostruzione sono ancora parziali. Il villag­gio prefabbricato costerà 700 milioni, almeno 110 ne servi­ranno per le scuole e 120 per gli immobili pubblici. Gli edifi­ci inagibili nell’area del sisma sono circa il 40% e le persone assistite quasi 64 mila. Il decre­to conferma il contributo di 800 euro mensili ad artigiani e commercianti che hanno fer­mato l’attività, l’estensione di sei mesi dell’indennità di di­soccupazione e gli indennizzi ai precari, poi la sospensione del Patto di Stabilità per gli en­ti locali e la creazione di zone franche. Ci sono anche misure giudiziarie (ieri il Procuratore capo è stato ricevuto al Csm): lo sciacallaggio sarà un’aggra­vante di reato, ed è prevista l’istituzione di un pool inter­forze per dare massima traspa­renza alla ricostruzione ed evi­tare infiltrazioni mafiose.

Mario Sensini

23 aprile 2009

 

 

2009-04-22

Terremoto, pronto il decreto:

4,2 miliardi per la ricostruzione

Le risorse da Ue, giochi e enti previdenziali. No allo scudo fiscale

ROMA — Un miliardo e duecento milioni di euro per far fronte all'emergenza del dopo terremoto, più altri tre miliardi, per ora, destinati alla ricostruzione. Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia hanno messo a punto il decreto legge che sarà varato domani dal Consiglio dei ministri a L'Aquila.

Per finanziare la spesa prevista, che già supera i quattro miliardi di euro ma non è affatto definitiva, non saranno varate nuove tasse, né si farà ricorso allo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall'estero. Le risorse arriveranno dai giochi, dall'Unione europea, dagli enti previdenziali, dalla Cassa Depositi e Prestiti, e dai fondi già disponibili a Palazzo Chigi. Il piano del governo prevede che lo Stato si faccia carico per un certo periodo delle rate di ammortamento e degli interessi sui mutui accesi dai privati, poi la costruzione di un mega villaggio prefabbricato nei dintorni dell'Aquila per ospitare in tempi brevi gli sfollati che alloggiano nelle tendopoli e quelli trasferiti negli alberghi della costa abruzzese. In più, nel decreto, c'è una lunghissima serie di interventi per riattivare il circuito economico della regione. Ci sarà un aumento del fondo di garanzia sui prestiti per le piccole e medie imprese, che dovrebbe essere esteso anche alle attività professionali, l'accelerazione degli investimenti dell'Anas e delle Ferrovie dello Stato, il trasferimento gratuito dal Demanio alla regione di immobili e terreni. Probabilmente ci saranno misure a favore degli agricoltori e non è escluso che arrivi anche una garanzia speciale sul credito al consumo per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Nel piano, invece, non è prevista l'esenzione dall'Iva per gli interventi di ricostruzione. Alcune misure non riguarderanno solo l'Abruzzo. Si ipotizzano ad esempio agevolazioni fiscali consistenti per chi costruisce rispettando i criteri antisismici, ma non scatterà la polizza assicurativa obbligatoria per far fronte alle calamità naturali, che a Berlusconi e Tremonti suona come una tassa impropria. I due grandi capitoli di spesa contemplati dal decreto, quella corrente per l'emergenza, che oggi costa allo Stato circa 3 milioni di euro al giorno, e quella in conto capitale per la ricostruzione, avranno fonti di finanziamento distinte. Per gli interventi più immediati, che saranno comunque varati anche in futuro con lo strumento dell'Ordinanza e non del decreto (evitando incidenti parlamentari che potrebbero distrarre parte dei fondi) si ricorrerà ai proventi dei giochi, quindi gratta e vinci e lotterie (e non è escluso un prelievo sui videopoker e i giochi online), al Fondo imprevisti e al Fondo accantonato a Palazzo Chigi per la crisi economica e che ha disponibilità per circa 8 miliardi. In più saranno utilizzati i residui stanziati per il bonus famiglie dall'ultima finanziaria e alcuni risparmi della spesa farmaceutica. Per la ricostruzione, per la quale non c'è ancora una stima definitiva dei costi, il decreto affronta solo la prima fase, comunque impegnativa. L'Unione europea (che attiverà anche la Banca per gli investimenti) finanzierà con 500 milioni buona parte della città prefabbricata. Un miliardo arriverà dagli enti previdenziali, obbligati a investire in immobili parte dei premi assicurativi e dei contributi raccolti. La Cassa Depositi metterà un miliardo facendosi carico dei mutui dei privati. Prevista, infine, una riprogrammazione delle spese destinate al piano per le infrastrutture.

Mario Sensini

22 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

2009-04-20

L'annuncio del Procuratore Antimafia

Grasso: "Costituito un pool per monitorare gli appalti post-terremoto"

Quattro magistrati lavoreranno con il Viminale con l'obiettivo di evitare infiltrazioni mafiose

Piero Grasso (LaPresse)

Piero Grasso (LaPresse)

ROMA - Un pool di quattro magistrati che lavorerà in stretto contatto con il Viminale e avrà l'obiettivo di effettuare analisi preventive e accertamenti per evitare infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. L'organismo, ha annunciato il Procuratore Antimafia Piero Grasso è stato costituito questa mattina e diverrà immediatamente operativo. "Non c'è ancora un allarme ma una legittima attenzione - ha detto Grasso - perchè vogliamo evitare che gli sciacalli delle case si trasformino in sciacalli delle casse dello Stato. Vogliamo che i soldi della ricostruzione vadano a chi ha diritto". Il pool di magistrati della Procura nazionale anti mafia è composto dai pm Gianfranco Donadio, Vincenzo Macrì, Alberto Cisterna e Olga Capasso.

"AGIRE PRIMA PER EVITARE I PROCESSI" - I magistrati del pool saranno a disposizione del procuratore e del prefetto dell'Aquila e, ha aggiunto il procuratore Grasso, prenderanno contatti con il ministro dell'Interno "per mettere a disposizione banche dati, esperienza e informazioni". L'obiettivo è quello di agire a monte per evitare di arrivare a dei processi che si trascinino per anni e anni come è avvenuto per il terremoto dell'Irpinia. "Dobbiamo agire prima - conferma Grasso - ed evitare di fare i processi". Il compito primario dei magistrati sarà innanzitutto quello di individuare possibili prestanome per le organizzazioni criminali. "Il certificato antimafia è aggirabile, basta creare una società con dei prestanome - spiega infatti il procuratore antimafia - e dunque dobbiamo vedere se nel campo delle relazioni dei criminali ci siano probabili prestanome. Un'indagine che, conclude Grasso, "può essere fatta solo con le intercettazioni e i collaboratori di giustizia". Il procuratore, infine, ha ribadito la disponibilità della Procura nazionale antimafia di sollevare dalle indagini già in corso i colleghi impegnati all'Aquila in modo che si possano concentrare sulle indagini per accertare le eventuali responsabilità nei crolli". Siamo disposti a fare da pronto soccorso giudiziario - dice Grasso - e mandare all'Aquila i magistrati di questo ufficio".

20 aprile 2009

 

 

 

 

 

Per ora l’elenco comprende 49 Comuni. Bertolaso: sarà moderatamente ampliato

La corsa dei sindaci alla lista terremotati

Alleanze tra rivali politici per i risarcimenti. E c’è chi evoca i "palazzi stressati"

L’AQUILA — Ci sono sindaci che minacciano le dimissioni, al­tri si accusano a vicenda di specu­lare sull'emergenza, dicono che "il terremoto si è fermato qui. Do­po di noi, lo giuro, non ha fatto danni". E intanto, praticamente tutti, bussano alle casse dello Sta­to. Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, di domenica po­meriggio riceve gli arrabbiatissi­mi amministratori della zona di Sulmona, li rassicura, li saluta cordialmente e poi ai giornalisti confida: "La prossima settimana adotteremo un parziale, mode­sto, limitato ampliamento della li­sta dei Comuni da aiutare". Nico­la Tarantini, alla guida di Pizzofer­rato, dovrebbe avere poche possi­bilità: "I nostri edifici non sono inagibili, sono stressati". Lui è a 120 chilometri dall'epicentro, dall'Aquila si fa prima ad andare a Roma.

La prospettiva di non ricevere soldi per la ricostruzione e mag­giori poteri d'intervento ha dato vita a nuove alleanze, trasversali e bipartisan. Fabio Federico, pri­mo cittadino di Sulmona, centro­destra, e Antonio De Crescentiis, sindaco di Pratola Peligna, centro­sinistra, hanno di colpo messo da parte la rivalità politica. Ora sono alla guida di 17 comuni della Val­le Peligna: "Sappiamo che altro­ve il terremoto ha provocato tra­gedie e lutti, non vogliamo specu­lare. Chiediamo solo che venga­no riconosciuti anche i danni su­biti da noi, se meritiamo un risar­cimento dell'1% ci diano quello. Ma zero no, sarebbe ingiusto".

E però a sentire il loro collega di Molina Aterno, Luigi Fasciani, la geografia di questo terremoto è un'altra: "Il mio paese, come Se­cinaro e Fontecchio, è all'interno del cratere del sisma. Invece altri comuni come Sulmona e quelli Peligni sono fuori. Eppure, secon­do la Protezione civile, il terremo­to ha fatto il canguro: ci ha salta­to ". Lucia Pandolfi, primo cittadi­no di Montereale, minaccia gesti plateali. È appena uscita dalla riu­nione con i colleghi di Cagnano Amiterno e di Capitignano: "Se entro domani non ci daranno ga­ranzie sul nostro ingresso nella li­sta dei comuni danneggiati, ri­metteremo le fasce tricolori nelle mani del prefetto". Come Enio Mastrangioli, che da 12 anni am­ministra Raiano: "Sono in scaden­za di mandato. Se mi prorogano per gestire l'emergenza senza far­mi entrare nell'elenco, allora ven­ga un commissario prefettizio a spiegare alla popolazione come mai siamo esclusi".

I comuni da aiutare, per ora, so­no 49. Selezionati in base a un cri­terio scientifico: stanno dentro quelli che hanno risentito di un' intensità uguale o superiore al 6˚ grado della scala macrosismica Mcs (Mercalli, Cancani, Sieberg), fuori tutti gli altri. "Ma per dire chi è terremotato serve una verifica sul territorio — attacca Giuseppe D'Alonzo, sindaco di Crognaleto e vigile del fuoco — perché ci sono cose che i sismografi non possono misura­re. Non chiediamo risorse a piog­gia, ma esiste anche un terremo­to di periferia. Io devo abbattere un palazzo, minaccia di cadere sulla casa di una famiglia: la pro­cedura normale prevede l'ordi­nanza e un'attesa di 70 giorni. Se mi dessero i poteri previsti dal de­creto potrei intervenire subito. Perciò voglio essere dentro la li­sta ". Lo dicono in tanti: e per spie­gare che il loro non è un assalto alla diligenza, raccontano di loca­li chiusi, disdette, mercati fermi, aziende in sofferenza perché da L'Aquila non arrivano più com­messe.

Luciano Lapenna, sindaco di Vasto, se si guarda attorno di dan­ni materiali ne vede pochi: "Ma ci sono quelli collaterali. Io devo aiutare gli sfollati aquilani, prov­vedere alla scuola per 98 bambini che si sono trasferiti da noi. Per ora ho stanziato 37 mila euro. Non dico di inserirmi nella lista, ma almeno il governo mi consen­ta di non rispettare il patto di sta­bilità ". Attilio Forgione, di Frez­za, è al lavoro da giorni: "Abbia­mo certificato ogni danno". Ma certificato da chi? "Dai nostri tec­nici ". A volte i risultati non sono proprio impressionanti: "Dobbia­mo fare verifiche più approfondi­te — ammette Giuseppe Giam­marco, di Introdacqua — per ora ho firmato un'unica ordinanza di sgombero". Ma non si scoraggia: "Nei prossimi giorni ne faremo altre".

Alessandro Capponi

Mario Porqueddu

20 aprile 2009

 

 

 

Era stato giudicato lo stabile più "vulnerabile" del centro storico

L'Aquila, "miracolo" di Palazzo Quinzi

Ha resistito grazie a dei mini-restauri

La notte tra il 5 e il 6 aprile il Palazzo ha riportato lesioni definite "marginali". Presto sarà dichiarato agibile

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

Palazzo Quinzi a L'Aquila (Benvegnù-Guaitoli)

Palazzo Quinzi a L'Aquila (Benvegnù-Guaitoli)

L'AQUILA - Palazzo Quinzi è la prova. La sua sopravvivenza, il suo rimanere in piedi nonostante la ve­nerabile età e una diagnosi che più infausta non si poteva, dimostrano che era possibile fare qualcosa. La distruzione del centro storico del­l’Aquila, quasi completamente raso al suolo, non era un evento inelutta­bile come ora sostengono in molti, soprattutto amministratori locali. L’antico edificio, finito di costru­ire nel 1715, attribuito a Francesco di Accumuli, allievo del Carlo Fon­tana cui si deve la sistemazione di San Pietro in Vincoli e della chiesa dei SS. Apostoli a Roma, era il pri­mo della lista in qualunque censi­mento di vulnerabilità sismica sti­lato in Abruzzo, dal 1970 ad oggi. "Stato della struttura estremamen­te precario, vulnerabilità alta". La scheda dello studio sul ri­schio sismico voluto nel 1999 dal­l’allora sottosegretario alla Prote­zione civile Franco Barberi è l’uni­ca nella quale viene speso un avver­bio per rafforzare il concetto di ri­schio. Nel dossier del 2005 prepara­to dai tecnici della Protezione civi­le abruzzese, il grado di vulnerabili­tà di Palazzo Quinzi è il più alto tra gli edifici pubblici, e il grado di re­sistenza assegnato nell’ipotesi di si­sma "severo" è di gran lunga il più basso. L’edificio nelle peggiori con­dizioni, il giudizio è unanime per tutte e due le mappature. Predesti­nato al crollo.

È ancora lì, al suo posto. Dan­neggiato, certo. Ma ancora in pie­di, prossimamente agibile. La Pre­fettura, seconda classificata nella graduatoria degli immobili più a ri­schio, si è sbriciolata come una me­ringa. Il malato terminale Palazzo Quinzi è invece sopravvissuto. Non c’è mistero, e neppure miraco­lo. Semplicemente, è stato salvato dalla sua storica destinazione d’uso. Da oltre un secolo, è una sede scolastica. L’edificio, di proprietà della Provincia, ha ospitato un Isti­tuto tecnico, un Liceo Scientifico, e attualmente un Classico. Nel 1989 una serie di crolli del solaio posero una seria questione di inagibilità. Gli alunni di una intera classe ven­nero evacuati dopo che dal soffit­to, a lezione in corso, erano comin­ciati a piovere calcinacci. L’esem­pio di "monumentale solidità e in­solita robustezza per la particolare contraffortatura alle parti estreme dell’edificio" citato dallo storico dell’ar­chitettura aquilana Mario Moretti era or­mai diventato un ru­dere pericolante. Su pressione dei genitori, la Provin­cia promosse una istruttoria privata sulle condizioni del palazzo. "Murature da consolidare con urgenza, soffitte ina­gibili e ad elevato grado di permeabilità, l’intera struttura è da ritenersi completa­mente instabile". Un disastro.

Naturalmente i lavori di restau­ro hanno avuto tempi biblici e un cammino tortuoso. Lo studio risa­le addirittura al 1991, ma il proget­to esecutivo venne approvato nel 1998 e divenne cantierabile nel 2002. I fondi vennero trovati sol­tanto l’anno seguente e i lavori pre­sero il via nel 2005, poco dopo la visita dei tecnici della Protezione civile abruzzese, che uscirono da palazzo Quinzi con i capelli dritti. "Ma in realtà - afferma l’ingegne­re Francesco Bonanni, capo del Ge­nio civile provinciale - l’immobi­le venne sottoposto ad un normale intervento di consolidamento". Nessuna terapia d’urto o d’emer­genza, quindi. In quegli anni Palaz­zo Quinzi divenne l’oggetto di un duello rusticano tra enti pubblici. I lavori della metropolitana di super­ficie, una incompiuta costata 60 mi­lioni di euro, stavano per lambire l’edificio. La Provincia, paventan­do "manifestazioni di dissesto sta­tico e danneggiamento" chiese al Comune il blocco delle attività per preservare l’opera di restauro, co­stata alla fine 400 mila euro di eu­ro. Il ministero dei Beni culturali accolse la richiesta e fece sospende­re gli scavi, chiedendo ulteriori ve­rifiche "sulla stabilità dell’area".

Il rapporto finale sul restauro racconta di reti metalliche poste sui solai, iniezioni di cemento nei piloni e nelle parti dell’edificio rite­nute più a rischio, inserimento di catene nelle murature e consolida­mento delle murature verticali me­diante reti elettrosaldate. "Una ro­busta opera di messa in sicurezza" dice l’ingegnere. Nulla di più. "Se ogni edificio storico fosse stato sot­toposto allo stesso trattamento, avremmo avuto l’80 dei danni in meno" dice l’ingegner Bonanni. "E qualche vita umana sarebbe stata salvata" aggiunge amaro. La pecora nera del centro storico è l’unica ad essersi salvata. La not­te tra il 5 e il 6 aprile, palazzo Quin­zi ha riportato lesioni che ora ven­gono definite "marginali". Ha ce­duto qualche muratura. Si sono cre­ate delle crepe interne ed esterne, dovute anche all’intervento di con­solidamento, che ha irrigidito la struttura, rendendola meno elasti­ca. L’ineluttabile non esiste, neppu­re nei terremoti.

Marco Imarisio

20 aprile 2009

 

 

2009-04-19

Fini: "Sul terremoto giusto chiedere

l'accertamento delle responsabilità"

Il presidente della Camera: "Non transigere nella prevenzione e nel rispetto delle regole"

Gianfranco Fini (Lapresse)

Gianfranco Fini (Lapresse)

GROSSETO - Dopo le dure parole di Napolitano ("Bilancio del sisma aggravato dallo sprezzo delle regole") e le dichiarazioni di Berlusconi da L'Aquila ("Ben vengano le inchieste, ma non perdiamo tempo"), Gianfranco Fini torna sulle responsabilità della strage causata dal terremoto in Abruzzo e definisce "giusto il sentimento che si accertino eventuali responsabilità" dei danni provocati dal sisma. "La vicenda abruzzese - spiega il presidente della Camera intervenendo alla festa nazionale dei piccoli comuni - deve massimamente indurre gli amministratori, chi governa e i parlamentari a non transigere nella prevenzione e nel rispetto delle regole. Se ciò non avviene, le conseguenze le vediamo tutti. Sono angoscianti e provocano il giusto sentimento di chiedere l'accertamento di eventuali responsabilità".

APPLICARE LE REGOLE - "Ognuno ha la responsabilità di rispettare e di fare davvero rispettare le regole che il Parlamento dà alla comunità nazionale, magari dopo un grande dibattito e un aspro confronto - ha aggiunto Fini -. Le vicende come quella dell'Abruzzo, anche se tragiche, devono insegnare qualcosa. Le regole date dal Parlamento perché le costruzioni vengano realizzate nel rispetto dell'ambiente ma soprattutto in modo da limitare riducendolo quasi allo zero i rischi presenti in un paese con un assetto idrogeologico come l'Italia vanno applicate".

"LA VERITÀ SUI CROLLI" - Come Fini, anche numerosi altri esponenti politici e altre autorità sono tornate sull'importanza delle indagini in Abruzzo, all'indomani delle parole del premier Berlusconi e del presidente Napolitano. Secondo il governatore della Puglia Nichi Vendola, l'inchiesta della magistratura per stabilire chi è responsabile del crollo di edifici dell'Aquila come l'ospedale e la Casa dello Studente sono "indispensabili". "Che si debba appurare la verità su chi ha messo la sabbia nei pilastri, nelle costruzioni e che vada in galera chi lo ha fatto, mi pare indispensabile" ha sottolineato l'esponente di Sinistra e libertà a Monza per la presentazione della lista per le Provinciali che sostiene il candidato del Pd Gigi Ponti.

"PASSERELLE IN ABRUZZO, NON È SERIO" - Intanto, non si placa la polemica sulle visite in Abruzzo del presidente del Consiglio. Ad attaccare è Pier Ferdinando Casini: "Subito dopo il terremoto, il premier aveva invitato i politici a non recarsi nelle zone colpite per non intralciare i soccorsi ma da allora abbiamo assistito solo a passerelle - è l'affondo del leader dell'Udc - e questo non credo sia serio". "Noi abbiamo rispettato - ha aggiunto Casini, in occasione dell'apertura, al Palazzo dei Congressi all'Eur, della campagna elettorale per le europee - la richiesta del presidente del Consiglio, e questa è una prova che nonostante non concediamo sconti quando non si fanno gli interessi degli italiani, non contrastiamo ideologicamente il governo. Ora chi ha di più deve contribuire alla solidarietà per l'Abruzzo in modo che la nostra società si basi sul principio della sussidiarietà".

19 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

al momento non sono stati segnalati danni

Terremoto nel Cuneese, paura a Torino

Una scossa di magnitudo 3.9 registrata domenica pomeriggio. L'epicentro a Bra, tra Asti e il capoluogo

La mappa della scossa nelle Langhe (da haisentitoilterremoto.it)

La mappa della scossa nelle Langhe (da haisentitoilterremoto.it)

TORINO - Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9, "nettamente" avvertita dalla popolazione nel Torinese, è stata registrata alle 14,39 di domenica pomeriggio. I comuni coinvolti sono Bra, Sanfrè e Pocapaglia, tutti in provincia di Cuneo. Secondo le rilevazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa in Piemonte ha avuto il suo epicentro a tre chilometri da Bra, in provincia di Cuneo, e si è verificata ad una profondità di 40,2 chilometri. Numerose, comunque, sono le telefonate giunte ai centralini dei vigili del fuoco da parte di cittadini allarmati dall'accaduto. Solo due richieste di verifica statica di edificio sono giunte al comando dei Vigili del Fuoco di Torino: una proveniente da Carmagnola, cittadina a pochi chilometri dal punto in cui è stato localizzato l'epicentro. Una seconda da Lanzo (Torino), un centro che però si trova nelle montagne verso la parte nord-occidentale della provincia.

Audio - Barba dell'Invg: "Scossa a quaranta chilometri di profondità"

PERSONE IN STRADA - La scossa di terremoto è stata avvertita in diversi punti di Torino. Verso la periferia meridionale della città alcune persone sono scese in strada. "Stavo seduta sulla sedia - racconta un'impiegata della centralissima stazione ferroviaria di Porta Nuova - quando, all'improvviso, mi sono sentita come scrollare". Una donna, nella zona del lungo Po, ha spiegato di aver sentito "vibrare violentemente le tapparelle" e di avere udito "un rumore, come se qualcuno stesse cercando di entrare in casa". La scossa è stata avvertita anche ad Asti e ad Alba (Cuneo), dove un residente racconta: "Stavo lavorando al computer seduto a uno sgabello. All'improvviso mi sono sentito spingere in avanti, verso la scrivania. È durata un paio di secondi".

PAURA TRA I DETENUTI DI FOSSANO - Durante la scossa, momenti di paura sono stati vissuti tra i detenuti del carcere di Fossano: tutti i reclusi del terzo piano hanno abbandonato le celle, che erano aperte, e si sono precipitati nel corridoio.

BOSCHI - Il Piemonte è una zona a "bassa pericolosità sismica, ma è molto probabile che alla scossa avvertita nella zone di Bra alle 14.39 seguiranno nelle prossime ore altre scosse di intensità pari o minore" ha spiegato il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi, il quale ha anche esortato ad "evitare la psicosi". Il Piemonte, ha spiegato Boschi, "è una delle zone a più bassa pericolosità sismica in Italia e la scossa di magnitudo 3.9 registrata oggi è mille volte più piccola rispetto a quella verificatasi in Abruzzo lo scorso 6 aprile".

19 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-18

le dichiarazioni nell'incontro con le famiglie francescane

Napolitano: "Bilancio del terremoto aggravato dallo sprezzo delle regole"

E sulla crisi economica il capo dello Stato ha detto: "Provocata da sete di potere e mancanza di valori"

Napolitano saluta Fr. Aldo Broccato, Presidente della Conferenza Italiana dei frati Minori Cappuccini e Fr. José Rodriguez Carballo, Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori (Ansa)

Napolitano saluta Fr. Aldo Broccato, Presidente della Conferenza Italiana dei frati Minori Cappuccini e Fr. José Rodriguez Carballo, Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori (Ansa)

ROMA - "Quando oggi pensiamo e soffriamo per le vittime e per i danni provocati dal terremoto in Abruzzo non possiamo non ritenere che anche qui abbiano contato in modo pesante e abbiano contribuito alla gravità del danno umano e del dolore umano comportamenti di disprezzo delle regole, disprezzo dell'interesse generale e dell'interesse dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo nella Tenuta di Castelporziano una delegazione delle famiglie francescane.

LA CRISI - Il capo dello Stato, rivolgendosi ai Francescani, si è chiesto: "Non sono stati forse questi fenomeni e questi comportamenti" legati "a un indubbio e allarmante decadimento di valori spirituali, umani e morali" a rappresentare "una delle cause della crisi che oggi affligge le nostre economie e le nostre società?". "Parlo di comportamenti dettati da avidità, dalla sete di ricchezza e di potere, dal disprezzo dell'interesse generale e dall'ignoranza di valori elementari di giustizia e di solidarietà ".

LE REAZIONI -  La capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro attacca Silvio Berlusconi e loda Giorgio Napolitano per le loro differenti dichiarazioni sul terremoto. "Sono stupefacenti le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulle inchieste che la magistratura sta compiendo per verificare ed accertare se esistano responsabilità nella tragedia del terremoto. Proprio oggi, mentre il Presidente della Repubblica lancia un accorato monito per condannare chi, infischiandosene della vita dei cittadini e preoccupandosi solo del proprio lucro, ha costruito senza tener conto delle regole".

I FRANCESCANI - I francescani d'Italia, per la prima volta ricevuti da un presidente della Repubblica in occasione degli 800 anni dell'Ordine, assicurano a Giorgio Napolitano un impegno forte, spirituale e materiale, a sostegno dei terremotati d'Abruzzo e la loro vicinanza a tutti gli italiani, nel segno dei valori del santo patrono della nazione che "sono anche alla base della carta costituzionale". "Per San Francesco - ha detto il ministro generale dell'ordine dei frati minori, Josè Rodroguez Carballo, ricevuto con una delegazione di 26 francescani - è fondamentale la continua ricerca del dialogo con tutti e l'impegno ad accogliere la diversità come una ricchezza che l'altro ci offre". Il presidente della conferenza italiana dei frati minori cappuccini, frate Aldo Broccato, da parte sua, si è soffermato sulle iniziative per il terremoto. "Confermiamo il nostro impegno - ha poi aggiunto - soprattutto nell'animazione e formazione dei giovani affinchè promuovano il valore alto della fraternità universale perchè i 'lebbrosi' della nostra epoca - ha concluso - possano sentire l'abbraccio della misericordia, della solidarietà e della accoglienza e perchè l'Italia come popolo e territorio sia riflesso dell'amore e della bellezza del creatore".

18 aprile 2009

 

 

 

 

 

due ragazze confermano: "c'erano crepe nella casa dello studente"

Il premier: sì inchieste ma costruiamo

Il procuratore: non siamo di ostacolo

Settima visita del premier in Abruzzo. Il Papa tra i terremotati il 28 aprile. Prime nozze tra due sfollati

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Terremoto, primi interrogatori. 800 euro al mese agli autonomi (17 aprile 2009)

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La lista dei comuni colpiti (17 aprile 2009)

Berlusconi visita la tendopoli di Pianola (Ap)

Berlusconi visita la tendopoli di Pianola (Ap)

L'AQUILA - Prima di tutto la ricostruzione. A dodici giorni da sisma che ha sconvolto l'Abruzzo, è proprio "ricostruzione" la parola d'ordine del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alla sua settima visita all'Aquila. "Ben vengano le inchieste - sostiene il premier, in conferenza stampa con Bertolaso dopo aver visitato il campo di Pianola -, ma per favore - è l'invito del Cavaliere - non perdiamo tempo, impieghiamo il nostro tempo nella ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono successe. Se qualcuno è colpevole pagherà. Ma per favore non riempiano le pagine dei giornali di inchieste". "Un costruttore che realizza una casa in una zona sismica e risparmia su ferro e cemento può essere solo un pazzo o un delinquente - aggiunge Berlusconi, parlando dei possibili responsabili. Mio padre diceva una cosa: se uno nasce col piacere di fare del male ha tre scelte: può fare il delinquente, il pm o il dentista. I dentisti si sono emancipati e adesso esiste l'anestesia".

LA REPLICA - Alle dichiarazioni del premier risponde il procuratore della Repubblica presso il tribunale dell'Aquila, Alfredo Rossini: l'inchiesta condotta dalla procura sui crolli, spiega il pm, "non è una perdita di tempo" né è di intralcio alla ricostruzione: "Non vedo - afferma Rossini - che nesso possa esserci tra la ricostruzione e l'accertamento delle eventuali responsabilità penali". Il presidente del Consiglio, aggiunge Rossini, "forse è stato frainteso, perché ci ha sempre dichiarato stima. Noi facciamo solo il nostro lavoro".

L'ANM E L'OPPOSIZIONE - Le dichiarazioni del premier però hanno scatenano la dura reazione dell'Anm e dell'opposizione: "Sono inaccettabili gli insulti e le denigrazioni, soprattutto se provengono da chi riveste una delle massime cariche istituzionali" ha detto il presidente del sindagato delle toghe Luca Palamara. E di "insulto" parla anche il leader del Pd dario Franceschini: per il leader del Pd è offensivo "dire che sono un intralcio all'emergenza e alla ricostruzione quelle inchieste che sono invece dovute in base alla legge e che cercano di accertare le responsabilità di abusi e violazioni di norme nelle costruzione di edifici che, con il loro crollo, hanno causato la morte di tante persone". "Berlusconi - ha sottolineato il segretario dei democratici - la smetta anche di giocare a scaricabarile, tentando di coinvolgere l'attuale gestione degli enti locali in responsabilità che, se accertate, vanno indietro negli anni e coinvolgono molti livelli dello Stato". E contesta le frasi del presidente del Consiglio anche il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro: "Per Berlusconi - è l'attacco dell'ex pm - sono criminali coloro che indagano su chi commette i reati e non chi li commette".

"TRE CASE SU 4 AGIBILI IN 30 GIORNI" Quanto alla ricostruzione, Berlusconi promette che "lo Stato ricostruirà il 100% delle case che sono state distrutte o lesionate dal terremoto". "Tre case su quattro saranno agibili in 30 giorni". "Se qualche cittadino poi volesse costruire per se stesso la casa altrove - ha aggiunto - lo Stato ricostruirà ovunque la sua casa distrutta ma farà anche di più: darà a quel cittadino un contributo tra il 33 e il 50% e la possibilità di coprire la restante parte con un mutuo trentennale". Berlusconi ha inoltre detto che non ci sarà una tassa per la ricostruzione delle aree terremotate e nei comuni colpiti le elezioni amministrative saranno rinviate. La situazione delle case danneggiate in Abruzzo è "più favorevole, più positiva di quello che avevamo immaginato" ha detto il premier, spiegando che sono stati fatti 4.659 sopralluoghi e che il 57% delle abitazioni è agibile, mentre il 19% lo potrà essere in un periodo "da qualche giorno a un mese". "Quindi - ha concluso Berlusconi - abbiamo la bella sorpresa che il 76% delle case sono agibili entro 30 giorni. Il restante 30% è inagibile".

NESSUNA TASSA - "I finanziamenti li abbiamo - ha assicurato il premier -. C'è la sicurezza che i soldi necessari ci sono e che non si trasformeranno in nuove tasse per i cittadini. Ho voluto io decidere, visto che la filosofia del governo è diminuire e non aumentare la tassazione". Il Consiglio dei Ministri si terrà a L'Aquila venerdì 24 aprile. I cittadini, continua il premier, potranno fare donazioni e "ci sarà un'attenzione spasmodica alla contabilizzazione di tutte queste cifre e a un rendiconto di come saranno spese". Saranno adottati, ha detto, "interventi che saranno in sintonia con l'ambiente". "Costruiremo delle case tecnologicamente molto avanzate, essere pronte in 5 o 6 mesi. Quando le lasceranno non ci ritroveremo delle mostruosità o delle baraccopoli che poi costerebbe ancor di più smantellare, ma delle case sismicamente sicure che potranno essere trasformate in campus universitari".

"ORGANIZZAZIONE EFFICACE" - "Andiamo avanti bene - ha detto ancora il premier -. L'organizzazione è molto efficace, naturalmente non si può essere perfetti al cento per cento. Abbiamo 60mila persone fuori dalle proprie case. Sono i numeri più elevati riguardo a cose di questo genere per quanto riguarda l'occidente". Abbiamo 20mila persone allocate in alberghi e case private, 40mila persone sistemate nelle tende, i campi sono 120, tutti hanno riscaldamento, luce, assistenza sanitaria". Per le famiglie sfollate, ha detto anche il premier, "abbiamo reperito 1.500 appartamenti liberi per locazioni o acquisti e stiamo trattando con i proprietari per acquisirli". Al momento sono distribuiti in una "città diffusa", formata da 161 campi e 373 hotel.

TELEGRAMMA DEL SINDACO - Commentando la notizia di un telegramma inviato alla Protezione civile, al prefetto e al governo dal Comune de L’Aquila alcuni giorni prima del sisma e in cui si chiedeva lo stato di emergenza per le aree sottoposte da mesi a movimenti tellurici, ha detto: "Ho letto anch’io questa cosa, ne ho parlato con Bertolaso e mi ha fatto vedere che la Protezione civile riceve ogni giorno decine di telegrammi di tanti Comuni che chiedono l’emergenza per una cosa o un’altra. Ma l’emergenza si dichiara solo dopo l’accadimento". Alla domanda se il clima di unità nazionale seguito al sisma in Abruzzo possa rappresentare un modello per i futuri rapporti con l’opposizione, Berlusconi ha risposto "speriamo".

LA LISTA DEI COMUNI - La visita del premier avviene all'indomani di importanti decisioni: la prima presa dal ministro del lavoro Maurizio Sacconi circa l'indenntità di disoccupazione anche per i lavoratori autonomi e la disponibilità di 55 milioni per gli ammortizzatori sociali, la seconda è il decreto firmato dal sottosegretario Guido Bertolaso che contiene l'elenco dei 49 comuni che hanno avuto maggiori danni dal sisma. Un elenco che ha suscitato le proteste delle città rimaste fuori, come Sulmona. Ma Berlusconi e la stessa Protezione civile hanno fatto sapere che saranno compiuti ulteriori approfondimenti per integrare eventualmente la lista.

VISITA DEL PAPA IL 28 - Il Vaticano, nel frattempo, ha stabilito la data della visita di Benedetto XVI nelle zone terremotate: il 28 aprile andrà a L'Aquila e a Onna, la cittadina rasa al suolo diventata uno dei simboli del sisma. "Benedetto XVI si recherà in Abruzzo per incontrare le popolazioni vittime del terremoto, secondo il proposito da lui da tempo manifestato" ha spiegato il direttore della sala stampa vaticana Federico Lombardi.

AMICHE DELLA STUDENTESSA - Alla Procura de L'Aquila proseguono gli accertamenti per individuare eventuali responsabilità. La versione fornita agli investigatori da Carmela Tomassetti sulle crepe all'interno della Casa dello studente - profonde fessure segnalate ai responsabili della struttura, ma rispetto alle quali non sarebbero stati presi provvedimenti - è stata confermata da altre due studentesse, sentite sabato dai carabinieri. Le due giovani - i cui nomi erano stati indicati dalla stessa Tomassetti, ascoltata a lungo dagli inquirenti - hanno in primo luogo confermato l'esistenza di una crepa su un pilastro della sala mensa, con relativa infiltrazione d'acqua; poi hanno detto che effettivamente nelle loro camere c'erano vistose fessure, ma che non sono stati fatti sopralluoghi per stabilirne l'eventuale pericolosità. Sentito anche un uomo che viveva in uno stabile accanto alla Casa dello studente.

ALTRE SCOSSE - E non si ferma lo sciame sismico: c'è stata una scossa di magnitudo 3,8 alle 11.05 con epicentro tra Pizzoli, Barete e L'Aquila, dopo quella delle 24.51 di venerdì di magnitudo 2,5 e altre due scosse all'alba. Una nuova scossa è stata avvertita a L'Aquila alle 13.07, con magnitudo di 3,2 ed epicentro nella Valle dell'Aterno. Dopo quella delle 11.05 sono state registrate altre due scosse di magnitudo inferiore: alle 11.23 del 2,9 e alle 12.24 del 2,6.

PRIMO MATRIMONIO - Intanto a L'Aquila gli sfollati continuano il difficile percorso verso il ritorno a una, seppur precaria, normalità. Sabato sono state celebrate le prime nozze del dopo-sisma: Massimo Marinelli e Maria Chiara Aio si sono sposati con rito civile nel cortile della scuola Collodi di via Aldo Moro trasformata per l'occasione in centro operativo del Comune (Guarda le foto). Hanno definito il loro matrimonio un segno di rinascita di una città che non si arrende.

18 aprile 2009

 

 

 

 

due ragazze confermano: "c'erano crepe nella casa dello studente"

Berlusconi: "Nessuna tassa per sisma

Tre case su quattro agibili in 30 giorni"

Settima visita del premier. Il Papa all'Aquila e Onna il 28 aprile. Prime nozze tra due sfollati: "Segno di rinascita"

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Berlusconi visita la tendopoli di Pianola (Ap)

Berlusconi visita la tendopoli di Pianola (Ap)

L'AQUILA - "Tre case su quattro saranno agibili in 30 giorni". Il presidente del Consiglio Berlusconi, alla sua settima visita in Abruzzo, fa il punto della situazione in conferenza stampa con il sottosegretario alla Protezione civile Bertolaso dopo aver visitato il campo di Pianola. E promette che "lo Stato ricostruirà il 100% delle case che sono state distrutte o lesionate dal terremoto". "Se qualche cittadino poi volesse costruire per se stesso la casa altrove - ha aggiunto - lo Stato ricostruirà ovunque la sua casa distrutta ma farà anche di più: darà a quel cittadino un contributo tra il 33 e il 50% e la possibilità di coprire la restante parte con un mutuo trentennale". Berlusconi ha inoltre detto che non ci sarà una tassa per la ricostruzione delle aree terremotate e nei comuni colpiti le elezioni amministrative saranno rinviate. La situazione delle case danneggiate in Abruzzo è "più favorevole, più positiva di quello che avevamo immaginato" ha detto Berlusconi, annunciando che sono stati fatti 4.659 sopralluoghi. A quanto riferisce il premier, il 57% delle abitazioni è agibile, mentre il 19% lo potrà essere in un periodo "da qualche giorno a un mese". Insomma, dai sopralluoghi è emersa "una buona sorpresa, quella di avere il 76% di case o immediatamente agibili o agibili nel massimo in 20 giorni".

NESSUNA TASSA - "I finanziamenti li abbiamo - ha detto il premier -. C'è la sicurezza che i soldi necessari ci sono e che non si trasformeranno in nuove tasse per i cittadini. Ho voluto io decidere, visto che la filosofia del governo è diminuire e non aumentare la tassazione". Il Consiglio dei Ministri si terrà a L'Aquila venerdì 24 aprile. I cittadini, continua il premier, potranno fare donazioni e "ci sarà un'attenzione spasmodica alla contabilizzazione di tutte queste cifre e a un rendiconto di come saranno spese". Saranno adottati, ha detto, "interventi che saranno in sintonia con l'ambiente". "Costruiremo delle case tecnologicamente molto avanzate, essere pronte in 5 o 6 mesi. Quando le lasceranno non ci ritroveremo delle mostruosità o delle baraccopoli che poi costerebbe ancor di più smantellare, ma delle case sismicamente sicure che potranno essere trasformate in campus universitari".

"ORGANIZZAZIONE EFFICACE" - "Andiamo avanti bene - ha detto ancora il premier -. L'organizzazione è molto efficace, naturalmente non si può essere perfetti al cento per cento. Abbiamo 60mila persone fuori dalle proprie case. Sono i numeri più elevati riguardo a cose di questo genere per quanto riguarda l'occidente". Abbiamo 20mila persone allocate in alberghi e case private, 40mila persone sistemate nelle tende, i campi sono 120, tutti hanno riscaldamento, luce, assistenza sanitaria. Naturalmente vengono distribuiti cibi caldi e ci sono psicologici a disposizione per consigli e discorsi. Ci rendiamo conto che è una situazione da risolvere al più presto possibile e stiamo lavorando in questa direzione". Per le famiglie sfollate, ha detto, "abbiamo reperito 1.500 appartamenti liberi per locazioni o acquisti e stiamo trattando con i proprietari per acquisirli". Al momento sono distribuiti in una "città diffusa", formata da 161 campi e 373 hotel.

"NON PERDIAMO TEMPO" - Parlando delle indagini, Berlusconi ha invitato a "non perdere tempo": "Ben vengano le inchieste, ma per favore non perdiamo tempo, impieghiamo il nostro tempo nella ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono successe. Se qualcuno è colpevole pagherà. Ma per favore non riempiano le pagine dei giornali di inchieste". E sui possibili responsabili: "Un costruttore che realizza una casa in una zona sismica e risparmia su ferro e cemento può essere solo un pazzo o un delinquente. Mio padre diceva una cosa: se uno nasce col piacere di fare del male ha tre scelte: può fare il delinquente, il pm o il dentista. I dentisti si sono emancipati e adesso esiste l'anestesia".

TELEGRAMMA DEL SINDACO - Commentando la notizia di un telegramma inviato alla Protezione civile, al prefetto e al governo dal Comune dell’Aquila alcuni giorni prima del sisma e in cui si chiedeva lo stato di emergenza per le aree sottoposte da mesi a movimenti tellurici, ha detto: "Ho letto anch’io questa cosa, ne ho parlato con Bertolaso e mi ha fatto vedere che la Protezione civile riceve ogni giorno decine di telegrammi di tanti Comuni che chiedono l’emergenza per una cosa o un’altra. Ma l’emergenza si dichiara solo dopo l’accadimento". Alla domanda se il clima di unità nazionale seguito al sisma in Abruzzo possa rappresentare un modello per i futuri rapporti con l’opposizione, Berlusconi ha risposto "speriamo": "Nelle grandi democrazie, come gli Stati Uniti, c’è un contrasto politico ma sui grandi temi ci si unisce e questo mi piacerebbe potesse avvenire in Italia, ne sarei arcicontento".

LA LISTA DEI COMUNI - La visita del premier avviene all'indomani di importanti decisioni: la prima presa dal ministro del lavoro Maurizio Sacconi circa l'indenntità di disoccupazione anche per i lavoratori autonomi e la disponibilità di 55 milioni per gli ammortizzatori sociali, la seconda è il decreto firmato dal sottosegretario Guido Bertolaso che contiene l'elenco dei 49 comuni che hanno avuto maggiori danni dal sisma. Un elenco che ha suscitato le proteste delle città rimaste fuori, come Sulmona. Ma la stessa Protezione civile ha fatto sapere che saranno compiuti ulteriori approfondimenti per integrare eventualmente la lista. "Potremmo introdurre anche altri comuni, ma solo dopo aver inventariato i danni" ha confermato il premier Berlusconi.

VISITA DEL PAPA IL 28 - Il Vaticano ha stabilito la data della visita di Benedetto XVI nelle zone terremotate: il 28 aprile andrà a L'Aquila e a Onna, la cittadina rasa al suolo diventata uno dei simboli del sisma. "Benedetto XVI si recherà in Abruzzo per incontrare le popolazioni vittime del terremoto, secondo il proposito da lui da tempo manifestato. Raggiungerà la tendopoli di Onna verso le 9.30, successivamente passerà a L'Aquila, dove sosterà presso la Casa dello Studente e la Basilica di Collemaggio" spiega il direttore della sala stampa vaticana Federico Lombardi. Alla caserma della Guardia di finanza Benedetto XVI si incontrerà con "rappresentanze della popolazione e delle persone impegnate nelle operazioni di soccorso". Durante gli spostamenti in elicottero, il Papa sorvolerà alcune delle località più colpite dal sisma. La partenza è prevista intorno alle 12.30. La visita del Papa "donerà a tutta la nostra chiesa, conforto e speranza per il futuro che ci attende" ha detto monsignor Giuseppe Molinari, arcivescovo dell’Aquila.

AMICHE DELLA STUDENTESSA - Alla Procura dell'Aquila proseguono gli accertamenti per individuare eventuali responsabilità. La versione fornita agli investigatori da Carmela Tomassetti sulle crepe all'interno della Casa dello studente - profonde fessure segnalate ai reponsabili della struttura, ma rispetto alle quali non sarebbero stati presi provvedimenti - è stata confermata da altre due studentesse, sentite sabato dai carabinieri. Le due giovani - i cui nomi erano stati indicati dalla stessa Tomassetti, ascoltata a lungo dagli inquirenti - hanno in primo luogo confermato l'esistenza di una crepa su un pilastro della sala mensa, con relativa infiltrazione d'acqua; poi hanno detto che effettivamente nelle loro camere c'erano vistose fessure, ma che non sono stati fatti sopralluoghi per stabilirne l'eventuale pericolosità. Sentito anche un uomo che viveva in uno stabile accanto alla Casa dello studente.

ALTRE SCOSSE - Non si ferma lo sciame sismico: c'è stata una scossa di magnitudo 3,8 alle 11.05 con epicentro tra Pizzoli, Barete e L'Aquila, dopo quella delle 24.51 di venerdì di magnitudo 2,5 e altre due scosse all'alba. Una nuova scossa è stata avvertita a L'Aquila alle 13.07, con magnitudo di 3,2 ed epicentro nella Valle dell'Aterno. Dopo quella delle 11.05 sono state registrate altre due scosse di magnitudo inferiore: alle 11.23 del 2,9 e alle 12.24 del 2,6. Proseguono le rilevazioni dei tecnici della Protezione civile sull'agibilità degli edifici dell’Aquila e dei paesi limitrofi: finora hanno effettuato e informatizzato 4.300 sopralluoghi. Secondo gli aggiornamenti di venerdì il 57% degli edifici è agibile; il 20% temporaneamente inagibile (tutto o in parte), ma agibile con provvedimenti di pronto intervento; il 3% è parzialmente inagibile; il 2% temporaneamente inagibile (da rivedere con approfondimento); il 17% è inagibile.

PRIMO MATRIMONIO - Intanto a L'Aquila gli sfollati continuano il difficile percorso verso il ritorno a una, seppur precaria, normalità. Sabato sono state celebrate le prime nozze del dopo-sisma: Massimo Marinelli e Maria Chiara Aio si sono sposati con rito civile nel cortile della scuola Collodi di via Aldo Moro trasformata per l'occasione in centro operativo del Comune. Hanno definito il loro matrimonio un segno di rinascita di una città che non si arrende. Lo sposo, poco prima della cerimonia, si è arrabbiato quando ha visto la consorte presa d'assalto dai fotografi. Ha quindi chiesto e ottenuto che la cerimonia avvenisse rigorosamente alla presenza soltanto dei parenti e degli amici.

 

18 aprile 2009

 

 

 

 

l'annuncio del ministro Sacconi. Dall'Europa in arrivo 500 milioni di euro

Terremoto, primi interrogatori

800 euro al mese agli autonomi

Nel decreto Bertolaso sono "49 i comuni danneggiati" che usufruiranno dei benefici urgenti

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La lista dei comuni colpiti (17 apr. 2009)

L'AQUILA - Gli investigatori, su delega della Procura della Repubblica de L'Aquila che conduce l'inchiesta sui crolli degli edifici pubblici e privati causati dal terremoto del 6 aprile scorso, hanno cominciato ad ascoltare i testimoni che nei mesi scorsi avevano manifestato, anche con esposti, dubbi sulla stabilità degli edifici nei quali risiedevano. A quanto si apprende, sarebbero stati ascoltati 5-6 testimoni tra cui la giovane Carmela Tomassetti, la studentessa di Celano, che 4 giorni prima del crollo aveva denunciato "pericolose crepe" alla Casa dello studente di via XX Settembre, crollato con il terremoto, causando numerose vittime.

LE PRIME MISURE ECONOMICHE - Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, venerdì in visita a L'Aquila, ha annunciato un'indennità straordinaria di 800 euro mensili per i lavoratori autonomi che hanno perso il lavoro per effetto del terremoto. In arrivo, ha aggiunto il ministro, 55 milioni di euro di stanziamento in deroga relativi agli ammortizzatori sociali: venticinque milioni di euro sono destinati all'intero territorio regionale, mentre trenta milioni sono destinati alle aree del terremoto.

DALL'EUROPA - Ma ingenti fondi arriveranno anche dall'Europa: dalla Commissione Europea invierà in Abruzzo 500 milioni di euro tra il Fondo di solidarietà previste per le calamità naturali e la riallocazione dei fondi strutturali 2007-2013. Lo ha annunciato il commissario europeo Antonio Tajani, spiegando che il sindaco de L'Aquila e la Confindustria hanno chiesto di reinserire la provincia de L'Aquila nell'ex obiettivo 1 dei fondi strutturali europei.

Guido Bertolaso (Fotogramma)

Guido Bertolaso (Fotogramma)

I COMUNI COLPITI - Le misure di sostegno varate dal governo con l'ordinanza del 9 aprile andranno ai comuni maggiormente colpiti, che sono 49, secondo la lista ufficiale firmata dal responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso e resa pubblica venerdì: 37 in provincia de L'Aquila, 5 in quella di Teramo e 7 di Pescara. Intanto proseguono le indagini: "Dobbiamo vedere se qualche manina, per motivi dolosi o colposi, ha contribuito a cagionare queste morti. Se uno ha sbagliato allora il reato è colposo, ma se uno ha rubato e non ha messo il ferro giusto nel pilastro, allora è doloso". Così il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, confermando che le perizie sono in corso e che si stanno raccogliendo prove documentali e materiali per passare poi alla seconda fase dell'inchiesta, quella degli interrogatori. "Abbiamo sequestrato 13 edifici - ha detto ancora Rossini - pensiamo che ce ne se saranno altri da sequestrare. I costruttori, intanto, stanno in attesa di vedere se li convocheremo o no. Ma ancora non abbiamo chiamato nessuno". Finita l'emergenza, per Dario Franceschini "serve un'operazione verità, non bisogna dire solo le cose che funzionano". Il leader del Pd, in ogni caso, elogia Bertolaso: "È un uomo che lavora sodo". Mentre continuano le stime dei danni ai beni artistici. Il ministro Bondi ha parlato di "danni gravissimi": "Il lavoro che ci aspetta è un lavoro molto lungo, impegnativo e faticoso, che ci impegnerà nei prossimi anni". Un aiuto viene dalla Spagna, che si è offerta di riportare al suo originario splendore proprio il Forte spagnolo, vero e proprio gioiello dell'architettura militare del Rinascimento.

ANCORA UN MORTO - E salgono a 295 le vittime del terremoto. È morto due giorni dopo il sisma per le ferite riportate: Vincenzo Colaiuda di Torninparte (L'Aquila) aveva 77 anni ed è deceduto all'ospedale di Colleferro. Ne dà comunicazione la Questura dell'Aquila. È proprio la stessa questura che ha trasmesso alla procura nei giorni scorsi l'elenco ufficiale delle vittime che comprendeva 293 nomi, ai quali si è aggiunto giovedì quello di Tonino Colonna, 19 anni, morto all'ospedale Forlanini di Roma e, venerdì, il nome di Colaiuda.

 

17 aprile 2009(ultima modifica: 18 aprile 2009)

 

 

 

 

L'elenco ufficiale dei comuni colpiti

Provincia dell'Aquila: Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle, Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequeo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L'Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D'Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio nè Vestini, San Pio delle Camere, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant'Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi.

Provincia di Teramo: Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pitracamela e Tossicia.

Provincia di Pescara: Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre dè Passeri.

 

 

 

 

 

 

2009-04-17

La Procura dell'Aquila acquisisce il carteggio tra Regione ed enti locali.

"Intervenite o crolla tutto": ai pm il dossier segreto che annunciava il disastro

La Protezione civile censì gli edifici nel 2005. "Ecco chi poteva salvare scuole e ospedali"

L’AQUILA — Avevano compilato le schede di valutazione, individuato le "criticità", elencato gli interventi da effettuare e persino l’entità dei fondi da stanziare. Ma quelle indicazioni fornite nel 2005 dai tecnici della Protezione civile dell’Abruzzo guidati dall’ingegner Pierluigi Caputi sono rimaste sulla carta. E le decine di edifici inseriti nella lista di rischio sono venuti giù con la scossa della notte del 6 aprile, provocando in alcuni casi anche morti e feriti. La procura dell’Aquila acquisisce il carteggio finora segreto tra Regione ed enti locali, e apre il capitolo delle responsabilità dei pubblici amministratori. Perché quelle schede consentono di individuare chi doveva intervenire e invece non ha dato seguito alle segnalazioni. Basta scorrere la lista per capire quanto dettagliate fossero state le ispezioni. E basta guardare quel che resta dei palazzi del centro storico della città per capire che cosa non abbia funzionato.

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L’esempio più eclatante è quello della scuola elementare De Amicis di San Bernardino. Il grado di vulnerabilità assegnato dagli esperti era 36, il più alto. Nella tabella sui livelli di pericolo erano previste tre opzioni: danno lieve, danno severo, collasso. E così il grado di resistenza assegnato nell’ipotesi di sisma più grave era 0,099, cioè nullo. Al di là dei numeri e dei calcoli matematici la conclusione era chiara: così come era costruito, il palazzo non avrebbe potuto resistere a un terremoto di forte intensità. Esattamente quello che è avvenuto, il tetto è crollato e le mura sono pericolanti. Stesso discorso per la casa dello Studente, per la prefettura, per l’ospedale San Salvatore. Perché anche in questi casi la "vulnerabilità" era stata ben evidenziata dai tecnici, ma gli enti gestori non hanno provveduto a sanare le carenze.

Nella relazione preliminare che dovrà essere esaminata dal procuratore Alfredo Rossini e dal suo sostituto Fabio Picuti è ricostruita la storia di un disastro purtroppo annunciato. Una devastazione della quale si chiederà conto nei prossimi giorni alle imprese edili che hanno costruito i palazzi senza rispettare la normativa e a chi avrebbe dovuto vigilare perché questo fosse evitato. "Nell’anno 2001 — è scritto nel documento — il Dipartimento della Protezione civile diffondeva a tutti gli enti pubblici i risultati di una sua campagna di indagine, svolta negli anni 1997-1999 relativa a valutazioni di vulnerabilità sismica su edifici pubblici, strategici e speciali ricadenti nell’Italia Centro-meridionale ". Ed ecco il passaggio chiave: "L’analisi era posta a disposizione dei soggetti pubblici proprietari di immobili per le eventuali attività di prevenzione". È proprio a questi "soggetti" che i magistrati chiederanno conto. Ma non solo. Nel documento si rintracciano gli indizi per individuare la catena di responsabilità. Perché si specifica che "gli obblighi di messa a norma degli edifici e infrastrutture destinati ai diversi usi resta, in termini generali, in carico ai singoli soggetti proprietari, così come peraltro ribadito dall’Ordinanza della presidenza del Consiglio 3274/2003 che avviava il programma generale di messa in sicurezza in relazione alla emanazione della nuova normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica".

Ma la relazione fornisce anche altre informazioni utili all’indagine: "Nell’anno 2004 si avviava altresì una analoga indagine finalizzata alla migliore allocazione delle risorse finanziarie che man mano si sarebbero rese disponibili per la messa in sicurezza sismica degli edifici e delle infrastrutture di carattere strategico e rilevante. Anche tale attività vedeva il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti proprietari di immobili, in una prima fase per l’individuazione e la caratterizzazione di massima degli edifici, e in una fase successiva per il reperimento della documentazione tecnica disponibile e per il supporto tecnico-logistico durante l’esecuzione dei sopralluoghi. Sulla base dei risultati di detta attività e delle priorità discendenti, negli anni 2005-2007 sono stati definiti (con fondi sia regionali che attribuiti dalle Ordinanze della presidenza del Consiglio dei ministri 3602/2004 e 3505/2005) due distinti programmi di verifica sismica delle strutture censite, attribuendo ai soggetti proprietari risorse per le verifiche di adeguatezza sismica rispetto alla nuova normativa". L’obiettivo è specificato: verifiche nel territorio regionale su circa 280 edifici e su circa 100 ponti e viadotti. Palazzi e infrastrutture che in molti casi non hanno retto al terremoto di dieci giorni fa.

Fiorenza Sarzanini

17 aprile 2009

 

 

 

 

IL SISMA IN ABRUZZO

Dal 5 per mille alla benzina,

i conti del governo

I fondi per la ricostruzione e le ipotesi allo studio

ROMA — Quello che manca è il punto di partenza. Perché una stima esatta dei soldi che serviranno per la ricostruzione dell’Abruzzo non c’è. E chissà mai quando ci sarà: in ogni ca­so non domani. Ma questo non signi­fica che non esistano un paio di cer­tezze di fondo. La prima è che il mini­stro dell’Economia Giulio Tremonti non accetterà di allentare la tenuta dei conti pubblici per trovare i miliar­di di euro necessari per la ricostruzio­ne. La seconda è che difficilmente il premier Silvio Berlusconi, dopo aver vinto le elezioni politiche con la pro­messa di ridurre la pressione fiscale, potrà aumentare le tasse. Almeno in modo strutturale, visto che in questo caso il problema è reperire un flusso di risorse costante per un certo nume­ro di anni.

Secondo le assicurazioni che Tre­monti avrebbe fornito a Berlusconi, e che il premier oggi ha tradotto in una pubblica dichiarazione di "serenità" sull’argomento, il problema dei soldi non è tuttavia considerato impellen­te. Né per l’emergenza, né per l’even­tuale avvio della ricostruzione. Il Fon­do imprevisti della presidenza del Consiglio è stato già utilizzato per 100 milioni di euro, ma è ancora abbastan­za capiente (ci sono altri 150 milioni pronta cassa) per fronteggiare l’emer­genza. Per gli interventi di ricostruzio­ne si potrebbe poi attingere in una pri­ma fase al cosiddetto Fondo infrastrut­ture recentemente istituito (16 miliar­di) e probabilmente anche a quello strategico (9 miliardi) presso la presi­denza del Consiglio.

Certamente i prelievi andrebbero poi reintegrati da altre risorse per non compromettere investimenti già pro­grammati. E qui il ventaglio delle pro­poste (quasi tutte in alto mare, va su­bito precisato) è ampio come non mai. Per esempio, il possibile rincaro della benzina. Una nuova tassa di sco­po che si andrebbe ad aggiungere a quelle introdotte negli anni per le cala­mità naturali e poi rese permanenti. Sui carburanti paghiamo ancora 9 cen­tesimi per il terremoto del 1968 nel Be­lice, 41 per quello del Friuli nel 1976 e 17 per il sisma dell’Irpinia del 1980. Una nuova tassa di 5 centesimi sulla benzina per il terremoto dell’Abruzzo darebbe un gettito fino a 500 milioni l’anno. Somma analoga a quella che potrebbe essere garantita, sempre teo­ricamente, da un aumento di 10-12 centesimi del prezzo delle sigarette.

C’è poi il capitolo spinoso del 5 per mille dell’Irpef. Spinoso, perché la sua ipotetica destinazione all’Abruzzo è contestata da molte associazioni del volontariato che vivono di quel contri­buto. In ogni caso, difficilmente quei 300-400 milioni di euro l’anno potreb­bero considerarsi risolutivi. Ancora meno decisiva sarebbe la destinazio­ne della quota dell’8 per mille di com­petenza dello Stato, pari a circa 140 mi­lioni l’anno. Ma fra le varie ipotesi, il ricorso a questi capitoli di entrate pa­re la meno improbabile.

Rimossa l’idea di una "tassa sui ric­chi", che interesserebbe un numero ri­dicolo di contribuenti (gli italiani che dichiarano oltre 120 mila euro lordi l’anno sono 226.838, pari allo 0,56% del totale, di cui appena 54.662 lavora­tori autonomi, un numero inferiore persino a quello dei pensionati), non si possono invece escludere interven­ti una tantum. Qualcuno ha avanzato l’idea di un contributo di solidarietà a valere sull’Irpef, magari proporziona­ta alle addizionali comunali: 2,5 mi­liardi di euro. Ma anche questo è un puro esercizio di stile.

Per quanto riguarda invece una nuova edizione dello scudo fiscale, an­che se questa ipotesi si concretizzerà (non mancano problemi in sede euro­pea) difficilmente potrà essere messa in relazione diretta con la ricostruzio­ne dell’Abruzzo. E comunque non po­trebbe avvenire alle stesse condizioni del 2002-2003. Allora il rientro di cir­ca 80 miliardi di euro illecitamente esportati (rientro parziale, perché mol­ti soldi vennero regolarizzati restando all’estero) al prezzo di una tassa del 2,5% garantì un gettito di 2 miliardi di euro. L’aliquota dovrebbe però essere ora ben superiore a quella, e soprattut­to i soldi dovrebbero stavolta tornare davvero in Italia. Ebbene, se soltanto rientrasse il 10% dei denari italiani che si presume siano in Svizzera (200 miliardi di euro) con una tassa del 10%, il Fisco incasserebbe la stessa ci­fra intascata sei anni fa. Si tratterebbe di una somma enormemente superio­re a quella ricavabile da altre iniziati­ve estemporanee, come una lotteria o un gratta e vinci per l’Abruzzo. Gettito previsto: poche decine di milioni.

Sergio Rizzo

17 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-16

Il ministro attaccato da un contestatore. morto un ragazzo a roma: è la vittima n. 295

L'Aquila, prime lezioni sotto le tende

Il premier: sostegno a chi ricostruisce casa

La Gelmini inaugura 3 classi. Berlusconi: dopo l'estate alloggio per tutti. Papa in Abruzzo forse il primo maggio

Una tendopoli all'Aquila (Ap)

Una tendopoli all'Aquila (Ap)

L'AQUILA - Prime lezioni sotto le tende i bambini dell'Aquila. Tende, ha promesso Silvio Berlusconi, che resteranno vuote entro la fine dell'estate. "Il governo - ha assicurato il presidente del Consiglio conversando con i giornalisti a margine dell'inaugurazione di una scuola nella tendopoli a Poggio Picenze - non farà baraccopoli né tendopoli a lunga permanenza. Entro la fine dell'estate la maggior parte delle persone colpite dal terremoto saranno sistemate nelle case". Il premier ha tracciato un quadro molto positivo dell'attività dei soccorritori in Abruzzo e ha voluto sottolineare che "in confronto all'entità del sisma le vittime sono state poche, potevano essere molte di più. Nel male c'è stata comunque una parte di fortuna". "Prima dell'autunno chiuderemo tutte le tendopoli - ha aggiunto - e procederemo nella ricostruzione in tempi molti stretti. Chi vuole ricostruire la propria casa, là dove era, nelle vicinanze, o da un altra parte avrà il sostegno dello stato". "L'aiuto dello Stato potrà arrivare ad una cifra del 33%, in più vi sarà concesso un mutuo al tasso del 4% e possibilmente fino al 50% del valore dell'immobile".

"SERENI PER I FONDI" - "Stiamo lavorando - ha poi precisato il Cavaliere - con esiti che lasciano ben sperare. Praticamente ieri abbiamo individuato la possibilità di fondi e siamo sereni al riguardo". Proprio in riferimento alle varie ipotesi per il reperimento dei fondi, il premier ha poi precisato che anche "l'ipotesi del 5 x mille non deve togliere agli altri, come ad esempio le Onlus".

A questo proposito va segnalato che dal ministero dell'Economia trapelano alcune nuove ipotesi allo studio per reperire i fondi necessari alla ricostruzione: si pensa ad un utilizzo dell'8 per mille e all'aumento delle accise sui carburanti.

INAUGURATE TRE TENDE-SCUOLA - A Poggio Picenze Berlusconi ha raggiunto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che ha inaugurato tre tende che ospitano due classi elementari miste e una materna per una trentina di alunni. "Nessuno perderà l'anno scolastico", ha assicurato il ministro. "Da lunedì riaprono le scuole riconosciute agibili nei territori non direttamente colpiti dal terremoto", ha riferito il ministro Gelmini. "Più che insegnare, credo che in questo momento la scuola servirà per aiutare i bambini a superare il trauma.

CONTESTAZIONE - Prima dell'arrivo del premier c'è stata una contestazione solitaria per il ministro Gelmini, la seconda sui luoghi del terremoto dopo quella di sabato scorso al presidente del Senato Renato Schifani. "Vergognatevi, ci dovete dare i 440 milioni che regalate alla Lega", ha gridato un uomo che ha poi spiegato di vivere a Roma, ma di aver perso una casa a causa del terremoto. "Venite qui a fare promesse e parate. Oggi il campo è bloccato e ci sono decine di poliziotti e forze dell'ordine sprecate per l'arrivo di Berlusconi: immaginate le cose molto più utili che avrebbero potuto fare in tutto questo tempo". All'inaugurazione, prevista alle 10,30, avrebbe dovuto presenziare anche Berlusconi, ma è stata fatta solo dal ministro Gelmini e dal sindaco del paese, in quanto il premier è giunto intorno alle 13. Il governo sta studiando un contributo sui redditi superiori a 130-140 mila euro per reperire una parte dei fondi per la ricostruzione (stimati in 12 miliardi di euro), ma è contrario all'accorpamento dei referendum alle Europee che farebbe risparmiare circa 400 milioni di euro.

SCUOLE - Mentre a Poggio Picenze le lezioni scolastiche riprendono sotto le tende, a Isernia il sindaco ha chiuso le scuole in seguito alle proteste dei genitori che che non si fidano della sicurezza degli edifici scolastici. Il governo terrà all'Aquila la prossima settimana un Consiglio dei ministri, idea che ha fatto dichiarare al segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, che sarebbe meglio se il "governo evitasse passerelle mediatiche".

IL PAPA IN ABRUZZO FORSE IL PRIMO MAGGIO - In Vaticano, nel frattempo, prosegue l'organizzazione della visita di papa Benedetto XVI tra i terremotati di Abruzzo: la data sui cui si lavora è quella del primo maggio, che rimane, però, "al momento un'ipotesi da confermare", come ha indicato la sala stampa della Santa Sede.

INCHIESTA - Proseguono intanto le verifiche di agibilità delle case lesionate dal terremoto. Secondo le previsioni del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, quando saranno terminate, circa 20 mila persone non potranno far ritorno nelle loro abitazioni in quanto saranno dichiarate inagibili. L'inchiesta della procura aquilana su eventuali responsabilità nei crolli, potrebbe arricchirsi di nuovi elementi: il procuratore Adriano Rossini ha rivolto mercoledì un appello ai cittadini perché consegnino agli inquirenti i video girati sui crolli causati dal terremoto. Uno dei sospetti della procura è che vengano occultate prove, le stesse macerie utili all'accertamento della verità e i cui campioni sono stati acquisiti dagli investigatori. È stato disposto anche il sequestro dello stesso immobile in cui ha sede il tribunale, come le altre aree in cui si sono verificati i crolli. L'inchiesta è complessa ma, assicurano i magistrati, i suoi tempi saranno ragionevolmente brevi. Il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, sta pensando a una squadra specializzata di magistrati ed esperti per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata nella ricostruzione delle zone terremotate.

MUORE UN FERITO A ROMA - Intanto è morto all'ospedale Forlanini di Roma in seguito alle lesioni riportate in occasione del sisma del 6 aprile, Tonino Colonna, di 19 anni. E' la vittima numero 295 del sisma che ha colpito l'Abruzzo.

16 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-16

Il terremoto Il dossier

Barberi e il dossier dimenticato:

c’erano tutti i palazzi crollati

La mappa del rischio redatta nel ’99: "Va ridotta la vulnerabilità"

Un uomo davanti al computer nell'università de L'Aquila indossa una t-shirt con la scritta "Io non crollo" (Ap)

L’AQUILA — "La parte più onerosa del lavoro, la raccolta dei dati, è ormai compiuta. Sarebbe un vero peccato che non si realizzasse l’ultimo passo". Il professor Vincenzo Petrini, nel 1999 direttore dell’Istituto di Ricerca sul rischio sismico, era un uomo ottimista. Illustrando l’opera voluta e coordinata da Franco Barberi, all’epoca sottosegretario alla Protezione civile, sperava che venisse presto completata con una serie di accorgimenti, tra i quali al primo posto c’era "la stima dell’ordine di grandezza dei costi che è necessario sopportare per la riduzione del rischio". Come non detto. Agli atti rimane soltanto questo gigantesco lavoro di mappatura del pericolo terremoto nel Sud d’Italia. Lettera morta, anche se dentro c’era tutto quel che occorreva sapere.

Il titolo è "Censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia". Un anno e tre mesi circa di studio per formulare le graduatorie di 42.106 edifici pubblici nelle regioni citate. I paesi e le città dell’Abruzzo vengono censiti tenendo conto della zona sismica nella quale sono inseriti. Avezzano, il comune più grande tra quelli in fascia A, ovvero ad alto rischio sismico, ha le carte in regola. Gli 87 immobili esaminati presentano tutti una vulnerabilità sismica "bassa" o "medio- bassa". A quel tempo L’Aquila è invece un comune "arancione ", ovvero di fascia B. E in quel settore è l’unica città ad avere i conti in disordine. Solo a guardare gli edifici in muratura, i più antichi, se ne trovano dieci a rischio "alto" o "medio-alto". Ci sono tutti quelli crollati dieci giorni fa, all’appello non manca nessuno.

Il Conservatorio, la Prefettura, le due sedi universitarie, la Biblioteca provinciale, l’ex Accademia, e altri ancora. Tutti giudicati "ad alta vulnerabilità " nel caso si verifichi un terremoto, con dieci anni buoni di anticipo. Quel che dicono le tabelle in realtà è molto semplice. Il rating di rischio sismico dell’Aquila era sbagliato, eccessivamente al ribasso. Nel rapporto ci sono frasi che rilette oggi hanno un sapore profetico. "È evidente che la messa a punto di una strategia ottimale di mitigazione del rischio richiede altri ingredienti, taluni di natura tecnica, altri di natura squisitamente politica. Ad esempio l’assegnazione di maggiore ominore priorità alla salvaguardia di vite umane in edifici soggetti ad affollamento come scuole e chiese, rispetto alla salvaguardia di edifici strategici fondamentali nelle condizioni di emergenza post-sisma come caserme di pompieri e municipi".

Già allora, l’intero Abruzzo non era messo bene. La Regione presenta un "deficit strutturale" che viene individuato e spiegato con chiarezza. Mancano le strutture costruite in acciaio, ne sono campionate appena 23. I complessi in muratura sono il doppio di quelli in cemento armato, appena il 31 per cento degli edifici sottoposti a valutazione. I complessi pubblici, poi, sono costituiti da "vecchi immobili" e solo raramente "le funzioni pubbliche sono state trasferite in nuovi edifici in calcestruzzo armato". Ci sono 171 palazzi in cemento armato destinati all’istruzione che si trovano in fascia alta di vulnerabilità, e altri 314 in quella medio- alta. La Sanità non se la passa meglio: 55 immobili ad altissimo rischio, e sessanta appena un gradino più in basso. Torniamo a L’Aquila.

Il censimento evidenzia 209 edifici in muratura "di cattiva qualità" con solai in legno e putrelle, e altri 346 sempre "di cattiva qualità" con solai in laterizi e calcestruzzo. "Prefettura. Tipologia: muratura. Età di costruzione precedente al 1919. Utilizzazione: totale. Volume 32.028 metri cubi. Vulnerabilità sismica: medio- alta". "Università, via Assergi. Muratura precedente al 1919. Utilizzo totale. 8.660 metri cubi. Vulnerabilità medio alta". "Ospedale S. Salvatore via Nizza. Muratura precedente al 1919. Sopraelevazione: 5.740 metri cubi. Vulnerabilità media". Le schede degli edifici simbolo del disastro di oggi sono impietose. Almeno altre 120 strutture cittadine vengono giudicate "in precario stato". Quasi un terzo delle abitazioni private, poi, è ritenuto a rischio sismico alto. E le più recenti, costruite dopo il 1970, sono state realizzate usando "telai di calcestruzzo armato non tamponati o inconsistenti ".

Il panorama era così desolante che il capo della Protezione civile abruzzese, l’ingegner Pierluigi Caputi, ritenne di dover compilare un ulteriore censimento degli edifici a rischio, allo scopo di ottenere i finanziamenti per metterli in sicurezza. È la famosa lista che la Procura dell’Aquila vuole esaminare in questi giorni. Scrive Barberi concludendo la sua presentazione dell’opera: "Appare indispensabile che questo patrimonio di dati costituisca linea di indirizzo costante per l’avviamento a soluzione dei complessi problemi legati alla sicurezza del territorio interessato dal rischio sismico, in una corale accettazione di responsabilità da parte di tutti gli organismi interessati". L’ultimo passo, che non è mai stato fatto.

Marco Imarisio

Fiorenza Sarzanini

16 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Il ministro attaccato da un contestatore. morto un ragazzo a roma: è la vittima n. 295

L'Aquila, prime lezioni sotto le tende

Il premier: sostegno a chi ricostruisce casa

La Gelmini inaugura 3 classi. Berlusconi: dopo l'estate alloggio per tutti. Papa in Abruzzo forse il primo maggio

Una tendopoli all'Aquila (Ap)

Una tendopoli all'Aquila (Ap)

L'AQUILA - Prime lezioni sotto le tende i bambini dell'Aquila. Tende, ha promesso Silvio Berlusconi, che resteranno vuote entro la fine dell'estate. "Il governo - ha assicurato il presidente del Consiglio conversando con i giornalisti a margine dell'inaugurazione di una scuola nella tendopoli a Poggio Picenze - non farà baraccopoli né tendopoli a lunga permanenza. Entro la fine dell'estate la maggior parte delle persone colpite dal terremoto saranno sistemate nelle case". Il premier ha tracciato un quadro molto positivo dell'attività dei soccorritori in Abruzzo e ha voluto sottolineare che "in confronto all'entità del sisma le vittime sono state poche, potevano essere molte di più. Nel male c'è stata comunque una parte di fortuna". "Prima dell'autunno chiuderemo tutte le tendopoli - ha aggiunto - e procederemo nella ricostruzione in tempi molti stretti. Chi vuole ricostruire la propria casa, là dove era, nelle vicinanze, o da un altra parte avrà il sostegno dello stato". "L'aiuto dello Stato potrà arrivare ad una cifra del 33%, in più vi sarà concesso un mutuo al tasso del 4% e possibilmente fino al 50% del valore dell'immobile".

"SERENI PER I FONDI" - "Stiamo lavorando - ha poi precisato il Cavaliere - con esiti che lasciano ben sperare. Praticamente ieri abbiamo individuato la possibilità di fondi e siamo sereni al riguardo". Proprio in riferimento alle varie ipotesi per il reperimento dei fondi, il premier ha poi precisato che anche "l'ipotesi del 5 x mille non deve togliere agli altri, come ad esempio le Onlus".

INAUGURATE TRE TENDE-SCUOLA - A Poggio Picenze Berlusconi ha raggiunto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che ha inaugurato tre tende che ospitano due classi elementari miste e una materna per una trentina di alunni. "Nessuno perderà l'anno scolastico", ha assicurato il ministro. "Da lunedì riaprono le scuole riconosciute agibili nei territori non direttamente colpiti dal terremoto", ha riferito il ministro Gelmini. "Più che insegnare, credo che in questo momento la scuola servirà per aiutare i bambini a superare il trauma.

CONTESTAZIONE - Prima dell'arrivo del premier c'è stata una contestazione solitaria per il ministro Gelmini, la seconda sui luoghi del terremoto dopo quella di sabato scorso al presidente del Senato Renato Schifani. "Vergognatevi, ci dovete dare i 440 milioni che regalate alla Lega", ha gridato un uomo che ha poi spiegato di vivere a Roma, ma di aver perso una casa a causa del terremoto. "Venite qui a fare promesse e parate. Oggi il campo è bloccato e ci sono decine di poliziotti e forze dell'ordine sprecate per l'arrivo di Berlusconi: immaginate le cose molto più utili che avrebbero potuto fare in tutto questo tempo". All'inaugurazione, prevista alle 10,30, avrebbe dovuto presenziare anche Berlusconi, ma è stata fatta solo dal ministro Gelmini e dal sindaco del paese, in quanto il premier è giunto intorno alle 13. Il governo sta studiando un contributo sui redditi superiori a 130-140 mila euro per reperire una parte dei fondi per la ricostruzione (stimati in 12 miliardi di euro), ma è contrario all'accorpamento dei referendum alle Europee che farebbe risparmiare circa 400 milioni di euro.

SCUOLE - Mentre a Poggio Picenze le lezioni scolastiche riprendono sotto le tende, a Isernia il sindaco ha chiuso le scuole in seguito alle proteste dei genitori che che non si fidano della sicurezza degli edifici scolastici. Il governo terrà all'Aquila la prossima settimana un Consiglio dei ministri, idea che ha fatto dichiarare al segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, che sarebbe meglio se il "governo evitasse passerelle mediatiche".

IL PAPA IN ABRUZZO FORSE IL PRIMO MAGGIO - In Vaticano, nel frattempo, prosegue l'organizzazione della visita di papa Benedetto XVI tra i terremotati di Abruzzo: la data sui cui si lavora è quella del primo maggio, che rimane, però, "al momento un'ipotesi da confermare", come ha indicato la sala stampa della Santa Sede.

INCHIESTA - Proseguono intanto le verifiche di agibilità delle case lesionate dal terremoto. Secondo le previsioni del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, quando saranno terminate, circa 20 mila persone non potranno far ritorno nelle loro abitazioni in quanto saranno dichiarate inagibili. L'inchiesta della procura aquilana su eventuali responsabilità nei crolli, potrebbe arricchirsi di nuovi elementi: il procuratore Adriano Rossini ha rivolto mercoledì un appello ai cittadini perché consegnino agli inquirenti i video girati sui crolli causati dal terremoto. Uno dei sospetti della procura è che vengano occultate prove, le stesse macerie utili all'accertamento della verità e i cui campioni sono stati acquisiti dagli investigatori. È stato disposto anche il sequestro dello stesso immobile in cui ha sede il tribunale, come le altre aree in cui si sono verificati i crolli. L'inchiesta è complessa ma, assicurano i magistrati, i suoi tempi saranno ragionevolmente brevi. Il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, sta pensando a una squadra specializzata di magistrati ed esperti per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata nella ricostruzione delle zone terremotate.

MUORE UN FERITO A ROMA - Intanto è morto all'ospedale Forlanini di Roma in seguito alle lesioni riportate in occasione del sisma del 6 aprile, Tonino Colonna, di 19 anni. E' la vittima numero 295 del sisma che ha colpito l'Abruzzo.

16 aprile 2009

 

 

 

2009-04-14

Scossa al 4,9, nuova notte di paura

La terra trema ancora. Il card. Bagnasco ai pompieri: "Siete sempre i primi ad arrivare"

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L'Aquila, nuova forte scossa in serata Verifiche: 30% degli edifici è inagibile (13 aprile 2009)

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Il ritorno della vita: nasce un bimbo nella tendopoli (13 aprile 2009)

MILANO - All'Aquila la terra continua a tremare con diverse scosse, la più intensa delle quali, lunedì sera alle 23,14, ha raggiunto magnitudo 4.9. Secondo le rilevazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si è trattato della scossa più forte dopo quella distruttiva della notte del 6 aprile, di magnitudo 5.8, e quelle del 7 e del 9 aprile, rispettivamente di magnitudo 5.3 e 5.1. Nell'ambito dello sciame sismico in corso, una nuova replica è stata poi avvertita dalla popolazione nella mattinata di martedì. Le località prossime all'epicentro sono Rocca di Cambio, Villa S. Angelo e San Panfilo D'Ocre. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 11.08 con magnitudo 3.2.

L'ARRIVO DI BAGNASCO - Nel frattempo è arrivato in Abruzzo il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, che ha una fitta agenda di incontri con autorità, organizzazioni di volontariato e sfollati. La prima tappa per il capo dei vescovi italiani è stata all'ospedale da campo dell'Aquila, dove il porporato ha scambiato alcune parole con i vigili del fuoco: "Complimenti a voi - ha detto Bagnasco -: siete sempre i primi nelle situazioni peggiori per cercare di renderle migliori". Il presidente della Cei ha vissuto "in diretta" l'attività dell'ospedale, mentre visitava il reparto di pronto soccorso. È infatti arrivata un'emergenza che ha costretto il cardinale ad accelerare l'uscita dal reparto per consentire l'ingresso di un malato urgente, trasportato in autoambulanza. Quindi, il presidente della Cei ha incontrato i malati in uno dei reparti-tenda allestiti dinanzi al "San Salvatore". Bagnasco visiterà anche il centro storico del capoluogo, pranzerà con i volontari della Protezione civile e visiterà la sede Caritas a Pettino. Poi alle 15 incontrerà Bertolaso presso la Guardia di Finanza e alle 16, sempre accompagnato dall'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, celebrerà una messa nella grande tendopoli di Piazza d'Armi.

"DAREMO ALTRI 2 MILIONI" - Bagnasco ha annunciato anche un nuovo contributo economico da parte della Chiesa italiana. "Dopo i 3 milioni di euro gia destinati, abbiamo deciso di destinare altri 2 milioni, oltre alla colletta nazionale di domenica prossima" ha annunciato. "La mia presenza - ha poi aggiunto - era doverosa a nome di tutti i vescovi". "Questa nostra gente aquilana - ha poi commentato - mostra una grande voglia di resistere e di superare questo evento drammatico all’insegna di una energia e di una grande ispirazione di fede, di religiosità che sprigiona dalle loro parole e dai loro volti".

L'INCHIESTA - Intanto l'inchiesta, aperta dalla Procura per accertare eventuali responsabilità penali nei crolli avvenuti con la scossa di una settimana fa, ha mosso i primi passi: un pool di esperti è stato incaricato di effettuare perizie su palazzi pubblici e privati. I primi dati resi noti dai tecnici incaricati degli accertamenti ha permesso di stabilire che circa il 50% degli edifici sin qui esaminati avrebbe condizioni di agibilità, mentre il 30% degli stessi risulterebbe irreparabilmente danneggiato. Un tecnico della provincia di Milano che partecipa ai rilievi, ai microfoni di Radio Popolare, ha però spiegato che anche laddove vi sarebbe l'agibilità teorica degli immobili sarà necessario attendere la fine dell'attività sismica: "E' difficile restare in un'abitazione che si muove anche se questa può resistere alle scosse. E' stato problematico anche per noi che queste scosse le abbiamo sentite durante i rilievi". Nel pomeriggio è previsto l'arrivo all'Aquila anche del direttore generale dell'Abi, Giuseppe Zadra, che illustrerà le misure adottate dalle banche per aiutare le famiglie colpite dal terremoto.

TIMORI A SULMONA - Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso sarà invece in mattinata a Sulmona, dove la gente è preoccupata per quanto dichiarato dai geologi, che ipotizzano un sisma devastante nella Valle Peligna entro i prossimi dieci anni. "Ho detto e parlato solo di prevenzione futura, non di rischio sismico immediato a Sulmona" ha però tenuto a chiarire il geologo Enrico Miccadei, spiegando che "la Valle Peligna sorge su depositi lacustri, fluviali e di versante e per questo meritano ulteriore attenzione nel pianificare sul territorio. Queste sono le stesse condizioni geologiche di Onna - ha aggiunto - Da studioso della Valle Peligna chiedo solo di fare prevenzione per le società e gli uomini futuri. Bisogna educare la gente al fatto che esistono studi geologici precisi e che servono per la prevenzione del rischio sismico, idrogeologico e vulcanico. Credo anche che i geologi in questo debbano esser ascoltati di più".

"VIA ENTRO L'INVERNO" - Intanto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha spiegato che l'obiettivo prioritario deve essere quello è di "portare via dalle tende e dagli alberghi le persone che vi sono rifugiate". "È un intervento - ha spiegato Chiodi a Canale 5 - che deve essere assolutamente compiuto prima dell'inizio dell'inverno, che qui è molto rigido". Il "governatore" abruzzese ha anche annunciato che la Regione è pronta a costituirsi parte civile al processo contro eventuali responsabili dei crolli per il terremoto.

14 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Bagnasco: "Risorse aggiuntive dalla cei". I radicali: "utilizzare i Soldi dell'8 per mille"

Il volontariato: "Il 5 per mille all'Abruzzo?

Tremonti lancia una guerra tra poveri"

Le associazioni: "Così si tolgono soldi al non profit". Il Pd: "Indecente". No anche dell'Udc

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Il cinque per mille all'Abruzzo (11 aprile 2009)

MILANO - "È una guerra tra poveri". L'ipotesi lanciata dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di destinare il 5 per mille alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto non piace alle associazioni del volontariato. Marco Granelli, presidente del Csvnet (Coordinamento dei centri di servizio per il volontariato) spiega che un provvedimento del genere penalizzerebbe le organizzazioni non profit che, tra l'altro, stanno partecipando ai soccorsi nelle zone colpite dal sisma. "Lo Stato ha fissato un tetto al cinque per mille di 380 milioni di euro - afferma. - Se questo tetto si conferma, vuol dire che Tremonti non allarga gli interventi ma toglie i soldi ad attività di assistenza svolte dal non profit. Si tratta di fabbisogni che comunque continuano a essere presenti, mi riferisco ai disabili, ai tossicodipendenti, all'assistenza domiciliare per gli anziani e così via". Diverso sarebbe, a suo avviso, se invece il ministro intendesse ampliare il tetto e di conseguenza gli interventi. "Ci teniamo agli abruzzesi, al dramma che li ha colpiti, e lo dimostra la nostra partecipazione nei soccorsi - tiene a dire Granelli - ma se vogliamo fare di più per loro, vanno destinate risorse aggiuntive, non pescare nel fondo già destinato per altre emergenze sociali. Su questo - conclude - ossia sull' ampliamento degli interventi, c'è la nostra totale disponibilità a ragionare".

REAZIONI - La proposta di Tremonti non piace neanche al Pd. "È una proposta indecente e anche un po' schizofrenica - afferma il senatore Roberto Della Seta, capogruppo in Commissione Ambiente - speriamo che venga abbandonata come altre idee balzane proposte dal questo governo". Insorge anche l'Udc: "Destinare il 5 per mille o l'8 per mille alle popolazione colpite dal terremoto in Abruzzo è un errore - spiegano Lorenzo Cesa e Pier Ferdinando Casini - si finirebbe per penalizzare quel volontariato che si è immediatamente attivato per fronteggiare l'emergenza ed è stato fin dall'inizio presente sul territorio". E l'ipotesi provoca qualche malumore anche all'Interno del Pdl. Attraverso un intervento pubblicato su "Libero", il deputato Giancarlo Lehner chiede che all'Abruzzo siano dati i fondi della Chiesa: "Sarebbe più logico concentrarsi sul pozzo di San Patrizio dell'otto per mille". Anche i radicali sottolineano che l'otto per mille ammonta a "un miliardo circa di euro". La senatrice Donatella Poretti spiega "che il 60% degli italiani non mette alcuna preferenza nella denuncia dei redditi, circa 37% scrive Chiesa Cattolica, che finisce con il prendersi così il 90% dell'ammontare complessivo". Soldi "che potrebbero essere facilmente utilizzati per la ricostruzione dell'Abruzzo, basterebbe - sottolinea Poretti - che il governo si prendesse tale impegno pubblicamente e chiedesse agli italiani di fargli fiducia nella denuncia dei redditi con una firma".

RISORSE DALLA CEI - Ma la Cei ci tiene a precisare che "anche dal prossimo otto per mille sarà possibile ricavare ulteriori fondi per l'emergenza sisma". Lo ha annunciato il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, a margine dell'incontro avuto con il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, presso la scuola della Guardia di Finanza a Coppito. Bagnasco ha sottolineato che esiste già da tempo "un capitolo specifico relativo alle calamità naturali in Italia, e dunque è evidente e prevedibile che ci saranno altri sostegni derivanti dall'8 per mille destinati all'Abruzzo".

14 aprile 2009

 

 

 

 

LE INDAGINI

Scuole, edifici pubblici e case

Inagibile un palazzo su due

Verifiche a L'Aquila, in provincia sono il 30%. Il procuratore: la madre di tutte le inchieste

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

L'AQUILA — È molto peggio di quanto si pensava. Perché le prime mille verifiche avviate dalla Protezione civile sugli edifici rimasti in piedi mostrano che uno su due è inagibile. E ciò basta a confermare che nel centro storico de L'Aquila e nei paesi epicentro del sisma, la situazione rischia di essere catastrofica. Per questo l'indagine avviata dalla Procura si concentra sulle tre strade dove maggiore è stato il numero delle vittime — via XX settembre, via Luigi Sturzo, via generale Francesco Rossi — e sugli edifici pubblici che sono crollati o hanno avuto gravi danni, nonostante risulti che erano stati costruiti seguendo i criteri antisismici.

Il sospetto è che siano stati utilizzati materiali non idonei oppure che siano rimaste senza seguito le segnalazioni di chi aveva rilevato seri problemi e dunque ne aveva sollecitato lo sgombero o la ristrutturazione. La scelta della Protezione civile di far partire i controlli dalle aree meno colpite ha come obiettivo quello di far uscire dalle tendopoli chi ha abbandonato la propria casa per paura, e adesso non rischia nulla a farvi rientro. I magistrati procedono invece al contrario e quindi danno priorità agli stabili crollati dove ci sono state vittime e poi esamineranno quelli meno lesionati. Per entrambe le esigenze le prime cifre non appaiono confortanti. Su 162 "edifici residenziali privati" ispezionati a L'Aquila, 81 — vale a dire esattamente la metà — non sono abitabili. Non va meglio in provincia con 643 verifiche e 248 esiti negativi. Anche i primi risultati che riguardano le strutture pubbliche non lasciano ben sperare: su 78 controlli effettuati nel capoluogo, in 45 casi non è stato possibile concedere il nulla osta. Una media che si riscontra anche per quanto riguarda le scuole: su 25 istituti de l'Aquila, 14 non sono agibili, mentre in provincia ne sono stati controllati 6 e la metà non è utilizzabile. È soltanto l'inizio.

Del resto le stime della Protezione civile dicono che sono almeno 22.000 gli stabili irregolari e anche questo numero sembra destinato a crescere. La quantificazione del danno richiederà mesi, però anche i tempi dell'indagine penale non potranno essere brevi. "La madre di tutte le inchieste" l'ha definita il procuratore Alfredo Rossini. Il suo sostituto Fabio Picuti ha presieduto ieri la riunione con la squadra di periti e investigatori incaricati di svolgere gli accertamenti nei palazzi. Ma entrambi i magistrati sanno che per individuare eventuali responsabilità potrebbero trascorrere settimane, perché bisogna attendere la relazione degli ingegneri e l'esame chimico sui materiali prima di poter contestare reati specifici che — in questo caso — vanno dal disastro colposo all'omicidio colposo. E, soprattutto, bisogna recuperare la documentazione relativa agli stabili crollati o gravemente lesionati che si trova nelle sedi delle amministrazioni locali, a loro volta dichiarate inagibili. Un lavoro affidato ai poliziotti della squadra mobile coordinati da Salvatore Gava.

I primi accertamenti effettuati alla casa dello Studente e all'ospedale San Salvatore hanno dimostrato che i piloni di cemento armato sarebbero stati costruiti senza seguire la normativa, dunque utilizzando una quantità di ferro inferiore a quella prevista, e adesso bisogna verificare la composizione del calcestruzzo. Alcuni volontari del soccorso alpino speleologico - che per la prima volta hanno utilizzato microcariche esplosive per lo sgombero delle macerie - hanno raccontato di aver riscontrato "la friabilità delle strutture, tanto che il telaio veniva via con le mani".

Fiorenza Sarzanini

14 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TERREMOTO

Code, noia e l’incubo dei bagni

I giorni senza fine nella tendopoli

Aperto un parrucchiere, 45 minuti d’attesa per riuscire a cenare

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

L'AQUILA - Al campo le giornate non pas­sano mai. C’è gente che gira in tondo, sem­bra che vada da qualche parte e invece non ha nulla da fare. Perché la verità è che non c’è niente da fare. Alessandra, 16 anni, sta se­duta sulle ginocchia del fidanzato Francesco con un giornale di enigmistica in mano. Si sono innamorati tre settimane prima che L’Aquila crollasse. Ora lui è sfollato dalle par­ti di Pescara, ma il terremoto non è riuscito ad allontanarli. Francesco ha 19 anni e guida la macchina: appena può viene in Piazza d’Armi per vederla. Baci a parte, però, anche loro si annoiano. "Prima studiavo, uscivo con le amiche" dice lei. "Prima andavo al­l’università, in palestra, a giocare a calcio" dice lui. Ora la felicità è quella signora genti­le che ti procura un romanzo da leggere in tenda. Ottavo giorno dopo il terremoto.

Il nuovo centro dell’Aquila è questa cittadella di rifu­giati in Piazza d’Armi: 1.387 persone sparse in 227 tende si dividono 120 bagni chimici, 24 gabinetti con l’acqua corrente e 4 "modu­li doccia" da 6 posti ciascuno. In questo po­sto si impara a non dare nulla per scontato. "Io sono un terremotato, perché non ho più casa - ragiona Francesco Sarcina, ingegne­re, 45 anni -. Ma ho ancora forza e intelli­genza, sono integro: vorrei dare una mano, magari pulire i bagni. A mia moglie piacereb­be aiutare in cucina. Ci hanno detto che non possiamo per problemi di assicurazione". Che cosa le manca di più? "L’igiene". Ieri c’era l’acqua calda, ed è stata una bella novità. Ma l’aria fuori era frizzante, forse troppo. "La doccia me la farò domani" si ras­segna Ramon, 32 anni. "Questa è una toilet­te da gatta" dice una signora con i capelli bianchi, un lavabo più in là. Ed è vero: con un filo d’acqua si bagna una mano e poi la strofina su e giù per il viso, fino al collo, co­me si puliscono i mici dopo essersi leccati la zampa. Vicino a lei altre donne fanno il buca­to, almeno della biancheria intima. Intanto, nella tendopoli ha aperto un par­rucchiere. Tonino, barbiere di Taranto, e Marcello, un suo collega abruzzese, hanno avuto la stessa idea e si sono presentati qui con forbici, rasoi, lozioni, asciugamani. Per ora hanno occupato una tenda destinata al centro di neuropsichiatria infantile. C’è una discreta coda di clienti, anche chi ha capelli corti si fa dare un’aggiustata; è un modo per recuperare un po’ di normalità. Una signora si guarda allo specchio, è soddisfatta: che co­sa devo? "Soltanto un sorriso". La corrente elettrica funziona dalle 8 di se­ra alle 7 del mattino, ma in qualche tenda ancora non c’è e si usano le candele. Senza elettricità, però, non vanno nemmeno le stu­fe e di notte qui la temperatura scende parec­chio.

La coda per il pranzo di Pasqua (Eidon)

La coda per il pranzo di Pasqua (Eidon)

La coda per avere la cena, il giorno di Pasqua, era di 45 minuti. Menu: pasta in bianco e frittata. "A pranzo non ci hanno da­to l’abbacchio: hamburger di tacchino, altro che tradizione abruzzese" si lamenta Tullio D’Ascenzio, pensionato. Ha la barba di una settimana: "Ho deciso, me la faccio crescere finché non rientro a casa". Ramon sorride: "Beh, sei fortunato, non ti sta male. Il prossi­mo dicembre puoi vestirti da Babbo Natale". I pasti li porta un servizio catering di Avezza­no, perché la cucina da campo per ora garan­tisce solo colazioni e cibo per bambini picco­li e celiaci. "Ma ieri è arrivata una seconda cucina" spiega Annarita Pasqualini, funzio­nario della Protezione civile, una delle re­sponsabili di questa tendopoli. "Stiamo fa­cendo molto, miglioreremo ancora" assicu­ra. In realtà, del cibo non si lamenta quasi nessuno. Le preoccupazioni sono il lavoro, il futuro dei figli, i soldi per rifare casa. Forse oggi Paolo Dionisio riprende a lavo­rare. "In officina mi hanno detto di affacciar­mi, vediamo se c’è qualcosa da fare subito". Speriamo di sì, perché ha moglie e due figli.

Elettrauto dell’Iveco, punta tutto sui mezzi pesanti che circolano qui in questi giorni. Dora, sua madre, offre il caffè e spazza l’in­gresso. Saba, la moglie eritrea, lava i bambi­ni in una tinozza nel centro della tenda: "Non li mando a letto sporchi. Ma così è complicato: non possono mettere bagni per i piccoli?". Nel campo non si parla d’altro. Alla tenda numero 91 dorme Luca Grottini. È un ragazzino. Fa il volontario con la Croce rossa. "I bagni sono sporchi - dice -, per­ché gli immigrati non sanno usarli, buttano la carta a terra, intasano tutto". La signora Iolanda Andreassi si lava a una fontanella in mezzo all’erba, ma la pensa diversamente: "Gli zozzoni sono gli italiani che non hanno perso la casa: sanno che qui ci devono resta­re poco e allora non usano i cestini, sporca­no, sprecano l’acqua". A lei cosa manca? "I miei genitori, morti sotto le macerie". È lunedì santo. Si celebra la messa. Se Dio esiste deve essere qui da qualche parte, nella chiesa improvvisata in un tendone che a mezzogiorno è sala da pranzo, e poi diventa karaoke, angolo tv, bar per giocare a carte, riparo dalla pioggia. "Oggi L’Aquila è la Gali­lea: è quaggiù che cercano il risorto - an­nuncia padre Luciano Antonelli, frate mino­re cappuccino -. E noi ricostruiremo le no­stre chiese e le nostre case; noi risorgere­mo".

Mario Porqueddu

14 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-13

diecimila scosse in una settimana. E INTANTO È EMERGENZA MALTEMPO

Al via le verifiche: il 30% dei primi

mille edifici esaminati è inagibile

Ma non sono stati ancora analizzati i centri storici: la stima è destinata a crescere

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Via all'inchiesta sui materiali edilizi (10 aprile)

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La lista delle vittime

(Ansa)

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L'AQUILA - Proseguono senza sosta i rilievi agli edifici colpiti dal sisma in Abruzzo. I tecnici sono al lavoro per verificare i danni e controllare l'agibilità sismica di strutture pubbliche e case private a L'Aquila e nei paesi limitrofi colpiti dal terremoto, per poter far rientrare il prima possibile alcuni sfollati nelle loro case, ma anche nelle imprese per avviare al più presto le attività produttive. La dichiarazione di agibilità sismica - spiega la Protezione civile - è infatti condizione necessaria per consentire al cittadino di rientrare nella sua casa dopo un provvedimento di evacuazione da parte del sindaco.

SU MILLE VERIFICHE, 30% EDIFICI INAGIBILI - Il 30% degli edifici finora sottoposti a verifica da parte dei tecnici dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile sarebbe risultato inagibile, praticamente irrecuperabile. Sono finora poco più di un migliaio le verifiche già effettuate, e il 50% degli edifici è risultato agibile, e questo viene definito dalla Protezione Civile un "dato molto confortante". Il restante 20% è fatto di edifici o abitazioni recuperabili "con provvedimento", cioè con piccoli interventi, e anche questo è un dato ritenuto altrettanto confortante anche se va interpretato. Si tratta però solo di un migliaio di verifiche, manca l'esame nei centri storici. Le verifiche infatti hanno riguardato finora le aree perifiche o semiperiferiche de L'Aquila e degli altri centri abitati interessati dal terremoto. Si ha la convinzione che il quadro cambierà radicalmente nel momento in cui si entrerà nei centri storici, dove i danni provocati dal sisma sono stati sicuramente più devastanti e tali da rendere pressoché irrecuperabili abitazioni ed edifici, e la percentuale quindi dovrebbe variare. La priorità nelle verifiche ha riguardato finora case e scuole, perché si vuole in primo luogo riportare la gente nella propria abitazione e gli studenti in classe, laddove sarà possibile da subito. Verifiche anche negli edifici cosiddetti strategici, legati cioè alle attività istituzionali. Per quanto riguarda i centri storici sarà un'operazione lunga l'accertamento dei danni e quindi si procederà a perimetrare quelle aree dove c'è difatto certezza di danno notevole ed irrecuperabile.

IN ARRIVO I TECNICI UE - Otre ai tecnici italiani già sul posto e a quelli in arrivo dalla prossima settimana giungeranno in Abruzzo 8 esperti messi a disposizione dall'Unione europea per prendere parte alle operazioni. Germania, Grecia, Olanda, Polonia, Slovenia, Svezia, Spagna, Portogallo, Francia e Austria, aggiunge la Protezione civile, hanno già fornito un elenco di nominativi di professionisti che presto potranno contribuire alle verifiche.

EMERGENZA MALTEMPO - Dopo una Pasqua relativamente tranquilla dal punto di vista meteorologico, è invece il maltempo ad aumentare l'emergenza nelle tendopoli nelle quali sono rifugiati i terremotati all'Aquila e nel suo circondario. Da lunedì mattina un forte vento, con pioggia a tratti, sta interessando gran parte dell'area disastrata. Coperte e stufe sono in distribuzione in tutte le tendopoli allestite per ospitare i terremotati. La pioggia forte nei paesi a ridosso del capoluogo abruzzese, sommata al vento e anche a una temperatura più rigida, costringe la protezione civile ad un supplemento di interventi a favore dei terremotati. La preoccupazione è rappresentata dal freddo nei paesini di montagna e dalla pioggia in quelli a valle. Le previsioni per lunedì, e per almeno la mattinata di martedì, parlano di pioggia e anche di temporali, con temperatura minima intorno ai 5 gradi nelle ore notturne. Per la protezione civile è fondamentale l'aspetto meteorologico, perchP ad esso è legata poi tutta una serie di interventi, a cominciare dalle verifiche sulla stabilità e agibilità degli edifici sgomberati. In tutte le tendopoli si sta provvedendo inoltre a stendere per terra ghiaia o stabilizzante, in maniera tale da impedire che con la pioggia si crei fango e renda tutto ancor più precario.

SCIACALLAGGIO E SANITÀ- Continuano anche le attività antisciacallaggio, di presidio e di sostegno alla popolazione da parte del Corpo forestale, che ha messo in campo 196 uomini. Sul versante sanitario, invece, sono oltre 600 le persone visitate nell'ospedale da campo gestito dall'Ares all'Aquila dal 6 all'11 aprile. Nel complesso hanno ricevuto assistenza più di 24. mila persone nei vari punti medici avanzati. L'ufficio Volontariato e relazioni istituzionali della Protezione civile, infine, sta curando con l'Anci il ripristino delle attività del Comune dell'Aquila.

CINQUE SCOSSE DOMENICA - Sul fronte dell'attività sismica cinque scosse sono state registrate in Abruzzo nella giornata di domenica. Le scosse si sono verificate alle 11.48, con magnitudo 3.2, in località prossime all'epicentro ; alle 15.40, con magnitudo 2.8 ; alle 16.41, con magnitudo 2.9, alle 18.35, con magnitudo 3.2, infine, alle 20.05 e alle 20.09, con magnitudo rispettivamente 3.4 e 3. Il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, ha riferito che sono state registrate nella zona diecimila scosse in una settimana, di cui un migliaio avvertite.

GLI ULTIMI DUE FUNERALI - Intanto si sono svolti i funerali delle ultime due vittime recuperate dai soccorritori tra le macerie delle abitazioni de L'Aquila. I corpi erano stati trovati venerdì e sabato. La cerimonia funebre è slittata a questa mattina, ancora una volta presso la Scuola per soprintendenti e ispettori della Guardia di Finanza a Coppito.

13 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fini ai volontari: "Grazie"

Pasqua tra gli sfollati e le macerie

Berlusconi: "Presto fuori dalle tende"

Non si scava più: i morti salgono a 294. Il premier: "Mai come ora orgoglioso di essere italiano. Faremo qui il primo consiglio dei ministri sul terremoto"

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In preghiera nelle tendopoli (Reuters)

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L'AQUILA - Dopo una notte tranquilla, per quanto può esserla per i terremotati dell'Abruzzo, gli sfollati vivono il giorno di Pasqua nelle tendopoli o negli alberghi sul litorale Adriatico nei quali sono alloggiati. Ma la terra continua a tremare: secondo la Protezione civile si è registrata una scossa alle 5.29 del mattino, di magnitudo 3.1 sulla scala Richter. Poi un altro evento sismico alle 11.48, con magnitudo 3.2: le località prossime all'epicentro sono L'Aquila, Pizzoli e Collimento.

STOP ALLE RICERCHE - Intanto le ruspe hanno iniziato a portare via le macerie e i detriti dalla zone terremotate, mentre andranno avanti le rilevazioni dei tecnici sui danni e l'agibilità degli edifici. Sabato, infatti, sono terminati gli scavi per cercare eventuali corpi: non ci sono ulteriori dispersi, hanno fatto sapere i soccorritori. Il bilancio delle vittime è però salito a 294 morti, dopo che nell'ospedale di Teramo è deceduto per le ferite riportate nel sisma Tommaso Iovinitti. Aveva 59 anni.

BERLUSCONI - Nelle zone colpite dal sisma è tornato anche Silvio Berlusconi: il premier ha partecipato alla messa celebrata presso la scuola della Guardia di Finanza a Coppito. "Li tireremo fuori dalle tende" ha dichiarato il presidente del Consiglio. "Mai come in questi giorni, in questi 15 anni - ha proseguito - mi sono sentito orgoglioso di essere italiano". E dall'altare allestito nel cortile, il vescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, si è rivolto direttamente a lui: "Noi sappiamo che lei manterrà le promesse. Mi auguro che si ricordi questo amore e che non ci siano polemiche sterili". Più tardi lo stesso capo del governo ha assicurato: ""Non vogliamo ricadere negli errori dei precedenti casi. Adesso, finita l'emergenza, toglieremo le persone dalle tende e dovremo assicurare loro condizioni di vivibilità. E poi ripartiremo con la ricostruzione, affidando i cantieri alle singole province". Il premier ha poi fatto il punto della situazione in conferenza stampa: "La decrescita delle scosse fa ben sperare - ha detto - dal 6 aprile abbiamo registrato un numero rilevante di scosse che però negli ultimi giorni è diminuito e, pur se le previsioni sono impossibili da fare su base scientifica, anche gli esperti dicono che questa diminuzione fa ben sperare". Secondo Berlusconi, "forse siamo già fuori dall'emergenza". "Al momento sono state allestite 106 tendopoli - ha proseguito. - In queste ci sono tutti i servizi garantiti: riscaldamento, pasti caldi, assistenza sanitaria, televisioni. Certo, se si spigola su alcuni centri più piccoli è possibile trovarne qualcuno in cui tutte le opere non sono ancora lì, ma sono in corso accelerato di completamento. Soltanto tra due mesi avremo tutti i certificati di abitabilità: potremo però sapere quanto sono le persone che possono rientrare nelle proprie case e quante quelle che hanno bisogno di un'altra abitazione". "A questo punto, la prima missione del governo - ha concluso - è la ricostruzione. Il primo Cdm sul decreto Abruzzo lo faremo qui".

 

 

FINI - Anche Gianfranco Fini è arrivato in visita in Abruzzo: il presidente della Camera è giunto nell'ospedale da campo allestito a L'Aquila. "Grazie per tutto quello che state facendo - ha detto ai volontari impegnati a preparare il pranzo di Pasqua. - L'Italia è orgogliosa di voi". Poi, parlando con gli sfollati, ha aggiunto: "Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche, noi prendiamo l’impegno di non dimenticarvi". Sui tempi di ricostruzione, ha aggiunto: "È difficile da prevedere, dalle tende passeremo ai prefabbricati. I tempi sono medio-lunghi - ha affermato - ma l'impegno è di fare tutto nell'arco di qualche anno. Per il centro storico dell’Aquila il tempo sarà più lungo e difficile".

SOLIDARIETA' - I vigili del fuoco sabato sera hanno regalato un momento di serenità ai bambini che si trovano nel campo degli sfollati di Bazzano: hanno anticipato di un giorno la festa portando ai bambini un uovo alto quattro metri che è stato poi rotto con i martelli. Da molte parti d'Italia c'è poi stata una gara di solidarietà per far arrivare nei campi, soprattutto ai bambini, uova di Pasqua e colombe. Il Papa ha mandato alla diocesi un'offerta in denaro, 500 uova per i bambini, calici e paramenti per la celebrazione delle Messe. Mille uova di Pasqua per i bambini dei campi sono stati regalati dalla Polizia.

 

12 aprile 2009

 

 

 

2009-04-12

Fini ai volontari: "Grazie"

Pasqua tra gli sfollati e le macerie

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STOP ALLE RICERCHE - Intanto le ruspe hanno iniziato a portare via le macerie e i detriti dalla zone terremotate, mentre andranno avanti le rilevazioni dei tecnici sui danni e l'agibilità degli edifici. Sabato, infatti, sono terminati gli scavi per cercare eventuali corpi: non ci sono ulteriori dispersi, hanno fatto sapere i soccorritori. Il bilancio delle vittime è però salito a 294 morti, dopo che nell'ospedale di Teramo è deceduto per le ferite riportate nel sisma Tommaso Iovinitti. Aveva 59 anni.

BERLUSCONI - Nelle zone colpite dal sisma è tornato anche Silvio Berlusconi: il premier ha partecipato alla messa celebrata presso la scuola della Guardia di Finanza a Coppito. "Li tireremo fuori dalle tende" ha dichiarato il presidente del Consiglio. "Mai come in questi giorni, in questi 15 anni - ha proseguito - mi sono sentito orgoglioso di essere italiano". E dall'altare allestito nel cortile, il vescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, si è rivolto direttamente a lui: "Noi sappiamo che lei manterrà le promesse. Mi auguro che si ricordi questo amore e che non ci siano polemiche sterili". Più tardi lo stesso capo del governo ha assicurato: ""Non vogliamo ricadere negli errori dei precedenti casi. Adesso, finita l'emergenza, toglieremo le persone dalle tende e dovremo assicurare loro condizioni di vivibilità. E poi ripartiremo con la ricostruzione, affidando i cantieri alle singole province". Il premier ha poi fatto il punto della situazione in conferenza stampa: "La decrescita delle scosse fa ben sperare - ha detto - dal 6 aprile abbiamo registrato un numero rilevante di scosse che però negli ultimi giorni è diminuito e, pur se le previsioni sono impossibili da fare su base scientifica, anche gli esperti dicono che questa diminuzione fa ben sperare". Secondo Berlusconi, "forse siamo già fuori dall'emergenza". "Al momento sono state allestite 106 tendopoli - ha proseguito. - In queste ci sono tutti i servizi garantiti: riscaldamento, pasti caldi, assistenza sanitaria, televisioni. Certo, se si spigola su alcuni centri più piccoli è possibile trovarne qualcuno in cui tutte le opere non sono ancora lì, ma sono in corso accelerato di completamento. Soltanto tra due mesi avremo tutti i certificati di abitabilità: potremo però sapere quanto sono le persone che possono rientrare nelle proprie case e quante quelle che hanno bisogno di un'altra abitazione". "A questo punto, la prima missione del governo - ha concluso - è la ricostruzione. Il primo Cdm sul decreto Abruzzo lo faremo qui".

 

 

FINI - Anche Gianfranco Fini è arrivato in visita in Abruzzo: il presidente della Camera è giunto nell'ospedale da campo allestito a L'Aquila. "Grazie per tutto quello che state facendo - ha detto ai volontari impegnati a preparare il pranzo di Pasqua. - L'Italia è orgogliosa di voi". Poi, parlando con gli sfollati, ha aggiunto: "Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche, noi prendiamo l’impegno di non dimenticarvi". Sui tempi di ricostruzione, ha aggiunto: "È difficile da prevedere, dalle tende passeremo ai prefabbricati. I tempi sono medio-lunghi - ha affermato - ma l'impegno è di fare tutto nell'arco di qualche anno. Per il centro storico dell’Aquila il tempo sarà più lungo e difficile".

SOLIDARIETA' - I vigili del fuoco sabato sera hanno regalato un momento di serenità ai bambini che si trovano nel campo degli sfollati di Bazzano: hanno anticipato di un giorno la festa portando ai bambini un uovo alto quattro metri che è stato poi rotto con i martelli. Da molte parti d'Italia c'è poi stata una gara di solidarietà per far arrivare nei campi, soprattutto ai bambini, uova di Pasqua e colombe. Il Papa ha mandato alla diocesi un'offerta in denaro, 500 uova per i bambini, calici e paramenti per la celebrazione delle Messe. Mille uova di Pasqua per i bambini dei campi sono stati regalati dalla Polizia.

 

12 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

cento mila fedeli presenti in piazza San Pietro per la messa di Pasqua

Il Papa: "Ricostruiamo il futuro"

Gli inviti di Benedetto XVI: solidarietà agli sfollati, giustizia in Africa e pace in Israele

(Ansa)

(Ansa)

ROMA - Solidarietà agli sfollati. E un invito: ricostruiamo il futuro con coraggio. I primi auguri di Pasqua del Papa sono stati, come sempre, in italiano. E quest'anno "in particolare per quanti soffrono a causa del terremoto. Il Cristo risuscitato - ha detto - guidi tutti su sentieri di giustizia, di solidarietà e di pace e ispiri a ciascuno la saggezza e il coraggio necessari per proseguire uniti nella costruzione di un futuro aperto alla speranza". Le parole del Papa sono state accolte da un grande applauso.

MORTE E RESURREZIONE - "Apriamo l'animo a Cristo morto e risuscitato perché ci rinnovi, perché elimini dal nostro cuore il veleno del peccato e della morte e vi infonda la linfa vitale dello Spirito Santo: la vita divina ed eterna". Lo ha chiesto il Papa alla grande folla dei fedeli presenti in piazza San Pietro per la messa di Pasqua: all'inizio del rito circa 100 mila persone. Decine di migliaia di fedeli dalle prime ore del mattino si erano infatti radunate in piazza San Pietro. Come è tradizione dal 1985 la piazza più nota della cristianità è adornata dagli addobbi dei fioristi olandesi. Il giallo domina. Molte composizioni consistono in fioriture, piante da bulbo e fiori bianchi.

RESURREZIONE - "Sappiamo - ha ricordato Ratzinger - che Cristo è veramente risorto dai morti. Sì, proprio questo il nucleo fondamentale della nostra professione di fede; è questo il grido di vittoria che tutti oggi ci unisce. E se Gesù è risorto, e dunque è vivo, chi mai potrà separarci da lui? Chi mai potrà privarci del suo amore che ha vinto l'odio e ha sconfitto la morte?". "L'annuncio della Pasqua - ha continuato il Papa - si espanda nel mondo con il gioioso canto dell'Alleluia. Cantiamolo con le labbra, cantiamolo soprattutto con il cuore e con la vita, con uno stile di vita 'azzimò, cioè semplice, umile, e fecondo di azioni buone. Il Risorto ci precede e ci accompagna per le strade del mondo. Lui la nostra speranza, è Lui la pace vera del mondo".

GIUSTIZIA - "Giustizia" per l'Africa, e basta "conflitti", "povertà", "malattia" e fame nel grande continente ha poi chiesto il Papa nel messaggio "Urbi et orbi" al termine della messa di Pasqua, ricordando il suo recente viaggio in Camerun e Angola. Sempre sulla scena internazionale, il Pontefice ha ricordato che tra israeliani e palestinesi la "riconciliazione" è "difficile", ma "indispensabile", ed è "premessa per un futuro di sicurezza comune e di pacifica convivenza". Per questo il Papa esorta a "sforzi rinnovati, perseveranti e sinceri, per la composizione del conflitto israelo-palestinese". "Materialismo e nichilismo" diffondono un "senso del nulla che tende ad intossicare l'umanità". Ma il nulla non è "il definitivo approdo dell'esistenza umana" ha aggiunto il Papa.

OMELIA - Nella messa pasquale il papa ha introdotto una innovazione: ha pronunciato l'omelia, che invece solitamente i papi non tenevano in questa particolare messa, dopo la lunga veglia della notte. "Eliminare ciò che è vecchio per fare spazio al nuovo" è questo, ha spiegato tra l'altro il papa - il significato degli "azzimi", il pane senza lievito che ricorda la fuga degli ebrei dall'Egitto. Prima della messa Benedetto XVI ha rispettato l'antica tradizione del Resurrexit, invocando la risurrezione di Cristo davanti all'icona del volto del Signore conservata nel Santuario della Scala Santa a Roma. Una immagine "acherotipa", cioè non dipinta da mano umana.

 

12 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Prima notte tranquilla per gli sfollati: solo una scossa

Pasqua in mezzo alle tende

Mentre si celebra la messa, con le visite di Berlusconi e Fini, è iniziato lo sgombero dei detriti

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L'AQUILA - Dopo una notte tranquilla, per quanto può esserla per i terremotati dell'Abruzzo, gli sfollati vivono il giorno di Pasqua nelle tendopoli o negli alberghi sul litorale Adriatico nei quali sono alloggiati. Secondo la Protezione civile si è registrata solamente una scossa alle 5.29 del mattino, di magnitudo 3.1 sulla scala Richter. Alle 11 si celebrerà presso la scuola della Guardia di Finanza a Coppito la messa di Pasqua presieduta dall’arcivescovo Monsignor Giuseppe Molinari; sarà presente anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. In visita nelle tendopoli, per fare insieme agli ospiti il pranzo nei campi, ci sarà anche il presidente della Camera Gianfranco Fini.

STOP ALLE RICERCHE, VIA ALLO SGOMBERO DEI DETRITI - Le ruspe hanno iniziato a portare via le macerie e i detriti dalla zone terremotate dell’Abruzzo, mentre andranno avanti le rilevazioni dei tecnici sui danni e l’agibilità degli edifici. Sabato, infatti, sono terminati gli scavi per cercare eventuali corpi: il bilancio delle vittime si è fermato a 293 morti e non ci sono ulteriori dispersi, hanno fatto sapere i soccorritori.

SOLIDARIETA' - I vigili del fuoco già sabato sera avevano regalato un momento di serenità ai bambini che si trovano nel campo degli sfollati di Bazzano: hanno anticipato di un giorno la festa portando ai bambini un uovo alto quattro metri che è stato poi rotto con i martelli. Da molte parti d'Italia c'è poi stata una gara di solidarietà per far arrivare nei campi, soprattutto ai bambini, uova di Pasqua e colombe. Il Papa ha mandato alla diocesi un'offerta in denaro, 500 uova per i bambini, calici e paramenti per la celebrazione delle Messe. Mille uova di Pasqua per i bambini dei campi sono stati regalati dalla Polizia.

12 aprile 2009

 

 

 

IL TERREMOTO IN ABRUZZO

L'inchiesta: 22 mila edifici irregolari

Il procuratore e i crolli: "Nessun indagato, per i responsabili subito l'arresto"

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

L'AQUILA — C'erano anomalie gravi nella struttura della Casa dello Studente e dell'ospedale San Salvatore. Le verifiche effettuate ieri dai periti nominati dai magistrati fanno scoprire che le colonne portanti erano fabbricate con una quantità di ferro inferiore alla normativa. E dunque non hanno retto alla scossa che la notte di domenica scorsa ha devastato l'Abruzzo. I sospetti dei primi giorni trovano dunque un'inquietante e clamorosa conferma. Anche perché analoghe carenze riguardano moltissimi altri edifici. La polizia sta verificando una segnalazione del Genio Civile sulla prefettura che risale ad alcuni anni fa: gli esperti avrebbero dichiarato l'edificio pericolante, ma nonostante questo non sarebbe stato pianificato alcun intervento per metterlo in sicurezza.

I sopralluoghi per stabilire se l'effetto del sisma sia stato aggravato dalla fragilità dei palazzi, sono stati avviati. E avvalorano l'ipotesi che, se le regole antisismiche fossero state rispettate, il bilancio dei crolli — ma soprattutto quello delle vittime — avrebbe potuto essere inferiore. L'indagine coordinata dal procuratore Alfredo Rossini e dal pm Antonio Picuti si concentra sui progetti e sui materiali utilizzati per individuare le responsabilità dei costruttori, ma anche quelle degli amministratori pubblici che hanno concesso licenze e affidato gli appalti. Saranno due ingegneri dell'Università dell'Aquila a dover consegnare una relazione che "stabilisca le cause dei crolli avvenuti in città e nei comuni del circondario e accerti se sono collegate a violazioni della normativa", proprio per trovare i colpevoli perché, come sottolinea Rossini, "se ci saranno illegalità chi le ha commesse non sarà indagato ma subito arrestato". Lavoreranno insieme alla squadra di poliziotti e carabinieri che, oltre ad effettuare le ispezioni, sta acquisendo i documenti relativi a tutti gli stabili. La lista delle priorità è stata stabilita: si comincia dagli edifici pubblici dove ci sono stati morti e feriti, si prosegue con quelli dove il crollo non ha causato alcun problema alle persone. Poi si passa — nello stesso ordine — agli stabili privati. Questura, Comando dei carabinieri, Procura della Repubblica, Comune: è lungo l'elenco degli edifici dichiarati inagibili che comprende anche le scuole, il catasto, numerosi comandi delle forze dell'ordine, il teatro, le sedi delle soprintendenze e l'archivio di Stato.

Tra gli atti acquisiti dai magistrati c'è la "scheda di valutazione del danno" della Protezione Civile che attraverso un sofisticato sistema informatico consente di stabilire le conseguenze di un terremoto. Secondo questa relazione il sisma aveva un'intensità tale da far crollare o rendere inagibili 38.000 edifici. Se la cifra reale si rivelerà più alta, come del resto dicono le prime stime effettuate che parlano di almeno 60.000, vuol dire che i palazzi avevano gravi carenze strutturali. Ed è proprio questo il dato inquietante che emerge dai primi controlli. Tanto da far ipotizzare che pure la documentazione depositata presso gli uffici pubblici e relativa alla costruzione e alla ristrutturazione degli stabili — in particolare quelli occupati da organismi statali — possa essere stata alterata. Secondo la normativa, la gabbia di ferro che costituisce l'ossatura delle colonne di cemento armato deve essere composta da almeno sedici tubi. Durante la costruzione della Casa dello studente e dell'ospedale questo criterio non sarebbe stato rispettato. Nel palazzo di via XX settembre c'erano 40 persone. Sono morti otto ragazzi oltre a un signora che si trovava di fronte ed è stata travolta dalle macerie.

Quando la scossa ha devastato la città e decine di paesini della provincia, nel nosocomio si sono stati diversi crolli tanto da rendere necessaria l'evacuazione. Nonostante questo provvedimento i medici hanno continuato ad operare e a soccorrere i primi feriti con un rischio altissimo. E soprattutto non riuscendo a credere che la struttura, costruita prima che l'Abruzzo fosse dichiarata area a rischio sismico, ma poi sottoposta a numerosi interventi di ammodernamento, non avesse retto. Gli accertamenti che vengono svolti in questi giorni riguardano anche la composizione dei materiali utilizzati per ottenere il calcestruzzo, con l'esame chimico che sarà affidato alla polizia scientifica per stabilire se sia stato ottenuto mescolando la giusta dose di sabbia, ghiaia, pietrisco, acqua e cemento. Se uno di questi elementi prevale in maniera anomala sugli altri, la sostanza finale non regge infatti a sollecitazioni forti come può essere un terremoto di magnitudo 5.8.

Fiorenza Sarzanini

12 aprile 2009

 

 

 

 

<< IL SISTEMA é MARCIO"

E ora i costruttori fanno autocritica: avventurieri tra di noi

"Un terzo degli impresari qui ha lavorato senza scrupoli, attratti dalla febbre del mattone"

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

L'AQUILA - È stato l'appello del presidente della Repubblica, l'altro giorno, a fargli cambiare idea, a convincerlo a parlare. Il costruttore Giovanni Frattale, 60 anni, occhi chiari e Mercedes nera, ha deciso che è il momento di alzare il sipario sul sacco di L'Aquila e i barbari del mattone: "Napolitano ha ragione. I costruttori aquilani dovrebbero mettersi tutti una mano sulla coscienza. E parlo anche per me". Finora lui ha taciuto — spiega — ma finora non c'erano stati 293 morti e quarantamila sfollati. La categoria, insomma, per anni ha chiuso gli occhi. Invece di denunciare pubblicamente le gravi anomalie, ha preferito tirare avanti in nome del profitto e del quieto vivere. "Dopo il disastro — racconta Frattale — ho fatto un giro della città: Pettino, Torrione, Porta Napoli, XX Settembre, Campo di Fossa. Gli edifici crollati sono la prova regina che il sistema è marcio". Che vuol dire? "Il 90% delle case private di L'Aquila — continua — è stato costruito da "palazzinari". Niente di strano, accade dappertutto. Ma, qui da noi, almeno un terzo è gente senza scrupoli, io li chiamo avventurieri, pirati dell'edilizia. Attratti solo dalla bolla speculativa, dalla febbre del mattone, ex macellai, falegnami, agricoltori, si sono improvvisati costruttori pagando 10 mila euro alla Camera di Commercio e poi con una Srl qualunque si son messi a tirar su palazzi, affidandosi però a semplici cottimisti, muratori e carpentieri dai capelli bianchi che in nome di una non meglio precisata competenza hanno realizzato le opere. Ma le case non si costruiscono con i capelli bianchi... Andate a Pettino, andate a vedere, davanti alla macerie trovate i cartelli "Vendesi"...".

Ora tutti, a L'Aquila, si riempiono la bocca parlando di calcestruzzo armato, analisi geologiche, nodi strutturali, curve granulometriche degli impasti. Ma la Casa dello Studente... "La Casa dello Studente, dove sono morti tutti quei ragazzi — dice Frattale — è un'altra storia strana". La costruì Antonio Miconi che oggi è morto (progettisti Botta e Portelli) e l'affittò alla Farmaceutica Angelini, che poi comprò la struttura per trasformarla in residenza convenzionata con la Regione. Insomma, un discreto affare. "Un deposito di medicinali che diventa albergo? — si chiede ora perplesso il costruttore —. Saranno state fatte le giuste prove di carico sui solai? Spesso i collaudi qui avvengono sulla carta, non serve la bustarella, basta un perito amico...". Frattale è un nome che conta, nell'edilizia locale. Suo padre costruì il primo condominio di L'Aquila del Dopoguerra, nel '46: sorge in via Campo di Fossa, dove un altro palazzo lunedì è crollato, facendo 26 vittime. Quello di suo padre, invece, è ancora là. "Perché negli anni '80 arrivarono i pirati — aggiunge —. E per armare i calcestruzzi importavano gli acciai stellari dalla Grecia al posto di quelli ad aderenza migliorata che costavano il doppio ma erano sicuri. Per questo tanti pilastri hanno ceduto. Non c'entra la sabbia del mare. La sabbia dei pilastri viene tutta dalle cave qua intorno. Ne siamo pieni". Anche Aldo Irti, che oggi ha 80 anni, figlio del cavaliere Iniseo che ricostruì l'Abruzzo dopo il terremoto-monstre del 1915, punta l'indice sui nuovi improvvisatori. È dello stesso parere il geometra Giuseppe Barattelli, ottantenne anche lui, che a L'Aquila nella sua lunga carriera di appaltatore costruì parecchio, dalla Banca d'Italia alla caserma dei carabinieri (lesionata oggi dalla faglia). Suo figlio Ettore, 42 anni, vicepresidente dell'Ance provinciale, l'associazione dei costruttori, conclude amaro: "Ha ragione il presidente Napolitano e ha ragione anche Frattale. Ma l'esame di coscienza sono molti a doverlo fare. È tutta la filiera. Dove stavano il Genio Civile, gli ispettorati, la Asl, quando venivano su queste case di burro? Perché la verità è che se non ci sono i controlli, ecco poi che succede: comprare la casa è sempre stato il sogno di tante persone. Ma la gente comune bada al colore delle piastrelle, sceglie le porte, gl'infissi. Non si preoccupa di cosa c'è sotto terra. Non lo dovrebbe fare".

Fabrizio Caccia

12 aprile 2009

 

2009-04-11

L'INCHIESTA SUL TERREMOTO

"Arresteremo responsabili dei crolli"

Via ai primi rilievi. Nel mirino i materiali degli edifici. Il procuratore: "Si cerchi la verità"

Macerie in Abruzzo (Ap)

Macerie in Abruzzo (Ap)

L'AQUILA - Il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Adriano Rossini, che ha aperto un'inchiesta sui crolli e le morti del terremoto, assicura: "Molto probabilmente non ci saranno indagati, perché gli indagati saranno anche arrestati". E conferma che s'indaga anche sull'ipotesi che sia stata usata in qualche caso sabbia marina mescolata al cemento: "se dovesse risultare - afferma - avremmo già avuto un risultato quasi definitivo, perché è notorio che la sabbia marina corrode il cemento che non regge per niente". Dopo l'apertura formale dei fascicoli, sabato è stato dato il via alle verifiche condotte dai carabinieri. L'inchiesta del procuratore Rossini e dei suoi sostituti muove i primi passi sulle macerie provocate dal sisma: pezzi di intonaco, sassi, mattoni, che verranno sequestrati perché potrebbero contribuire all'accertamento delle eventuali responsabilità dell'accaduto. Il procuratore dell'Aquila spiega di voler "indagare fino in fondo, procedendo con tutto il rigore che questa insostenibile situazione comporta".

Oggetto dell'inchiesta, spiega Rossini, è "accertare i motivi per cui sono crollati questi palazzi, per cui di conseguenza sono morte tutte queste persone. E vedere naturalmente se questo dipende solamente dal terremoto oppure dipende dalle manine degli uomini che hanno costruito male, hanno usato cattivi materiali, hanno fatto cattive progettazioni e magari hanno anche speculato sul cemento, mettendoci del cemento che non avrebbe mai potuto reggere". Il procuratore ha intanto affidato ai carabinieri la delega per compiere, insieme ad alcuni tecnici, le prime acquisizioni di documenti e le prime verifiche su alcuni edifici. Tra questi vi sarebbero la casa dello studente, l'ospedale e la Prefettura, diventati luoghi simbolo del sisma, ma anche lo stabile dello stesso tribunale.

La priorità dovrebbe essere data agli edifici pubblici, poi si passerà agli stabili privati, a cominciare da quelli completamente crollati e in cui si sono avuti più morti, come alcuni palazzi di via XX Settembre. Gli accertamenti, secondo quanto è stato possibile apprendere, riguarderanno tutto l'iter della costruzione: dall'assegnazione degli appalti alla progettazione, dall'edificazione dell'immobile ai controlli successivi, con particolare riguardo alla verifica della rispondenza alle leggi antisismiche. Particolare attenzione sarà riservata ai materiali utilizzati, come cemento, sabbia, materiale edilizio.

L'indagine si annuncia, dunque, come particolarmente complessa, anche perché in gran parte basata sul materiale documentario - come progetti e autorizzazioni - di immobili che, come nel caso della casa dello studente, sono stati costruiti tra gli anni Sessanta e Settanta. Più recente, anche se è durata molti anni, la realizzazione dell'ospedale San Salvatore che è stato gravemente lesionato ed è inagibile. Oltre all'acquisizione di tutti i verbali dei sopralluoghi, potrebbero anche essere sequestrati campioni delle macerie dei palazzi; e non è escluso che presto si proceda al sequestro di aree o di fabbricati per verificare quali sono stati i materiali usati per la costruzione dei fabbricati crollati. Il fascicolo aperto dalla procura è contro ignoti, cioè senza iscrizioni, finora, nel registro degli indagati. Tra i reati ipotizzati dagli inquirenti quello di disastro colposo.

(Ansa)

11 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

Appello del Prefetto: "Non venite all'Aquila". In arrivo i tecnici ue

Notte di tregua, poi la terra trema ancora

Trovati i corpi di altre due vittime

Nuove scosse in mattinata. Rinvenuto il cadavere di una donna: i morti salgono a 293, ma si scava ancora

Una delle tendopoli allestite nell'Aquilano (LaPresse)

Una delle tendopoli allestite nell'Aquilano (LaPresse)

L'AQUILA - "Non venite all'Aquila, è teatro di operazioni. Lasciate le strade libere". È l'appello lanciato da Franco Gabrielli, prefetto del capoluogo abruzzese, rivolto alle persone che magari a Pasqua hanno intenzione di andare nell'Aquilano ""per turismo solidale o perché vogliono vedere di persona i luoghi del sisma". "Il tempo ci sta favorendo", ha proseguito il prefetto, "ma non è ora di gite fuori porta. Preghiamo queste persone di non venire all'Aquila, perché qui il lavoro non è finito. Tutte le forze impegnate nel soccorso hanno bisogno di spazio e anche i mezzi non devono avere intralci sul sistema viario".

 

 

LE SCOSSE - Intanto, dopo una prima notte trascorsa tranquilla, intorno alle 7,39 il terremoto è tornato a farsi sentire in Abruzzo. Il nuovo sisma è stato nettamente avvertito dalla popolazione. La nuova scossa, secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata di magnitudo 3,3, seguita alle 8,57 e alle 9,04 da altre due scosse di 3,2. Il Dipartimento della Protezione civile fa sapere che le località prossime all'epicentro sono L'Aquila, Pizzoli e Fossa.

 

 

BILANCIO - E purtroppo sale ancora il numero delle vittime: ora sono 293 (qui la lista provvisoria). All'Aquila sono stati ritrovati i cadaveri di due donne e di un ragazzo di 17 anni. Sono stati recuperati in un edificio in via XX Settembre, di fronte alla Casa dello studente. Si è scavato per tutta la notte anche tra le macerie di via Gabriele D'Annunzio, dove un ticchettio rilevato dai geomicrofoni ha fatto credere alla possibilità di trovare qualcuno ancora in vita. Ma il lavoro da fare è ancora molto, fanno notare i vigili del fuoco, che confessano anche di non farsi troppe illusioni. Sono trascorsi ormai cinque giorni dal primo devastante terremoto e le speranze di poter trovare persone ancora in vita si riducono sempre più, tenuto conto sia delle ulteriori scosse che si sono susseguite sia del freddo, ancora intenso nelle ore notturne.

VERSO LA PASQUA - Archiviato il giorno del dolore, quello dei funerali solenni, i circa 18mila sfollati dell'Aquila e provincia (guarda il video) tornano a fare i conti con la quotidianità. E nelle 32 tendopoli sono iniziati i preparativi per la celebrazione dei riti religiosi legati alla Pasqua. Sotto il coordinamento della Curia arcivescovile dell'Aquila e con l'aiuto degli uomini e dei volontari della Protezione Civile, si stanno allestendo piccoli altari di fortuna per consentire le celebrazioni delle messe. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sarà di nuovo nell'Abruzzo straziato dal sisma. È previsto che domenica in mattinata il premier assista ai riti pasquali assieme ai terremotati all'Aquila.

TECNICI UE - Intanto l'Unione europea ha risposto prontamente alle richieste dell'Italia per l'invio di tecnici esperti nella valutazione della stabilità degli edifici danneggiati dal terremoto. Entro poche ore, dopo aver diramato la richiesta attraverso il Meccanismo europeo della protezione civile, Grecia, Germania, Francia, Spagna e Svezia, hanno offerto dieci esperti specializzati nella valutazione dei danni subiti dagli edifici dopo i terremoti. Gli esperti, ha reso noto la Commissione europea, sono attesi a Roma all'inizio della prossima settimana. "Siamo alle prese con un grande disastro umano. L'Europa - ha detto il commissario Ue all'ambiente Stavros Dimas - manifesta la sua solidarietà e risponderà rapidamente alla richiesta di assistenza dell'Italia. Desidero ringraziare gli Stati membri che faranno fronte all'assistenza tecnica supportando così le autorità italiane e in particolare il dipartimento della protezione civile sotto la guida di Guido Bertolaso".

11 aprile 2009

 

 

 

 

Lo show di santoro sul terremoto

Zizzania in tv

Ancora una volta Santoro ha fatto il Santoro. Dietro il paravento della libertà d’informazione, di cui è rappresentante unico per l’Italia, isole comprese, ha allestito una trasmissione all’insegna del più frusto slogan politico "piove, governo ladro". Non di pioggia si trattava, ma di un terremoto che finora ha fatto 290 vittime e quarantamila sfollati, raso al suolo paesi, buttato giù case, seminato distruzione.

Ma i morti non lo fermano, la commozione non lo trattiene. Se ha in mente una tesi, che tesi sia. La tesi era che bisognava comunque attaccare la Protezione civile, specialmente Guido Bertolaso, i Vigili del Fuoco, la comunità scientifica che non ha dato ascolto agli avvertimenti di Giampaolo Giuliani, gli amministratori locali, il ponte sullo Stretto, Berlusconi, il governo. A dargli manforte in studio ha chiamato l’ex magistrato Luigi De Magistris, candidato alle Europee con l’Italia dei Valori (che acquisto per la politica!) e l’esponente di Sinistra e Libertà Claudio Fava. Contro aveva, e hanno fatto un figurone, Guido Crosetto del Pdl e Mario Giordano.

Il giornalismo di Santoro funziona così: con l’aiuto delle poderose inchieste di Sandro Ruotolo e Greta Mauro ha intervistato una signora che si lamentava di un ritardo di un paio d’ore dei soccorsi, un signore che diceva di aver freddo, di un altro ancora che cercava riparo in tende non ancora montate, una studentessa che preoccupata aveva lasciato l’Abruzzo per tempo, un medico che denunciava la mancanza di bottigliette d’acqua nel suo reparto. Ne è uscito così un quadro di devastazione organizzativa da aggiungersi alla devastazione reale. Da un punto di vista simbolico, se un dottore chiede aiuto per la mancanza di qualcosa significa il fallimento dei soccorsi, l’impreparazione della Protezione civile, lo sfascio.

Di fronte a una simile tragedia, ma soprattutto di fronte al meraviglioso e commovente impegno dei Vigili del fuoco, dei volontari, della Protezione civile, dei militari, di tutte le organizzazioni che hanno passato notti insonni per salvare il salvabile, Santoro si è sentito in dovere di metterci in guardia dalla speculazione incombente, di seminare zizzania con i morti ancora sotto le macerie, di descrivere l’Italia come il solito Paese di furbi, incapaci di rispettare ogni legge scritta e morale. Santoro la chiama libertà d’informazione. Esistono gli abusi edilizi, ma forse anche gli abusi di libertà.

Aldo Grasso

11 aprile 2009

 

 

 

IL PROCURATORE: "le indagini proseguono nonostante i disagi"

Inchiesta sul sisma, via alle perizie

Nel mirino i materiali degli edifici crollati

L'AQUILA - La Procura ha effettuato le prime perizie sul crollo di una serie di edifici in seguito al sisma che nella notte tra domenica e lunedì ha provocato 293 morti. Lo ha affermato il procuratore capo dell'Aquila Alfredo Rossini. "Abbiamo aperto un'indagine appena dopo gli eventi. Quindi abbiamo chiesto degli elementi di conoscenza su questo genere di fenomeni. Sono già state effettuate le perizie e le indagini proseguono tutt'ora nonostante i disagi", ha detto Rossini. Tra le varie iniziatiive ci potrebbe essere anche quella del il prelievo di campioni delle macerie dei palazzi, ma non è escluso che si proceda al sequestro di aree o di fabbricati. Tra quelli più sotto l'attenzione vi sarebbero la casa dello studente e l'ospedale, diventati luoghi simbolo del sisma.

L'INCHIESTA AL VIA - "Garantisco che porteremo a conclusione questa grande inchiesta per accertare, qualora ci fossero, i responsabili dei crolli degli edifici. E' evidente che indagheremo su tutte quelle strutture crollate che evidenziano la necessità di ulteriori approfondimenti conoscitivi", ha detto il procuratore capo dell'Aquila. Visto che gli uffici della Procura sono distrutti, i magistrati dell'Aquila si stanno organizzando in alcune stanze messe a disposizione dalla Guardia di Finanza, e il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha riservato loro l'utilizzo di un palazzetto della Procura dei minori, che è accessibile. "I soccorritori presto entreranno (nella Procura) con attrezzature speciali per salvare la memoria delle nostre indagini", ha precisato Rossini, e ha aggiunto che nonostante le difficoltà del momento è comunque garantito "il minimo della funzionalità dell'attività giudiziaria con tutte le garanzie anche rispetto ai fatti in corso in questi giorni". Venerdì è stato infatti celebrato il processo a quattro romeni accusati di atti di sciacallaggio: "Abbiamo dato dimostrazione di un'attività giudiziaria funzionante garantendo i legali agli imputati e chiamando i testimoni. La sentenza non ha risentito del clima particolare che caratterizza lo stato attuale, e in maniera imparziale ha condannato a sei mesi solo uno degli accusati, poiché è stato accertato che gli altri non avevano responsabilità, erano andati ad accompagnare una badante a prelevare degli oggetti personali".

11 aprile 2009

 

 

 

Magistrati al lavoro anche per prevenire le infiltrazioni malavitose nella ricostruzione

Ora la procura indaga sui materiali edilizi

Sotto esame il cemento, i mattoni e le procedure utilizzate per la costruzione degli edifici danneggiati dal sisma

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Abitazioni distrutte dal sisma a Onna (Eidon)

Abitazioni distrutte dal sisma a Onna (Eidon)

L'AQUILA - Materiali usati per la costruzione, cemento, sabbia, mattoni, ma anche le procedure seguite nella realizzazione degli edifici lesionati dal terremoto: si occuperà di tutto questo l'inchiesta aperta dalla procura dell'Aquila dopo il sisma che ha sconvolto l'intera città.

LE INDAGINI - Il fascicolo c'è e per ora non ci sono nomi. Ed il procuratore della repubblica del'Aquila non ha voluto precisare le ipotesi di reato formulate dagli inquirenti, ma quella di disastro colposo sembra scontata. Di certo c'è che la procura dovrà acquisire gran parte del materiale contenuto negli archivi. "Per ora non ci è stato chiesto niente - ha detto all'Ansa il sindaco Massimo Cialente - ma tutti i documenti sono ovviamente a disposizione". Uno degli aspetti su cui si potrebbe soffermare l'attenzione degli inquirenti è anche il motivo per cui lesioni e crolli si sono verificati nelle stesse zone in cui altri edifici sono rimasti - almeno apparentemente - integri, anche se saranno le verifiche tecniche ad accertare il grado di agibilità di questi ultimi.

INFILTRAZIONI MALAVITOSE - Ma la procura aquilana è impegnata anche su un altro fronte che non guarda solo al passato, al costruito, ma anche a ciò che dovrà essere nuovamente realizzato. I magistrati della città abruzzese si occuperanno infatti anche del rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle operazioni di ricostruzione. "Siamo in contatto con la procura nazionale antimafia - ha detto il procuratore distrettuale della repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini - poiché la ricostruzione potrebbe attirare gli appetiti mafiosi che vedono nella ricostruzione la possibilità di sviluppare i propri affari". Intanto le stesse strutture della amministrazione della giustizia devono fare i conti con il terremoto: le sedi giudiziarie sono danneggiate. "Ho parlato con il ministro della giustizia Angelino Alfano che è stato molto cortese - dice Rossini - Per ora ci è stata messa a disposizione una struttura del tribunale per i minori, ma pensiamo di utilizzare soprattutto la scuola della guardia di finanza che è l'unica struttura agibile e che ospita anche il coordinamento dei soccorsi". E già oggi, con il processo a quattro presunti sciacalli (poi assolti), la grande caserma nel cui piazzale sono stati celebrati i funerali delle vittime del sisma ha assunto anche questa sua nuova funzione.

10 aprile 2009

 

 

 

 

Le vittime

Elenco provvisorio identificazione vittime

(Ultimo aggiornamento: 9 aprile 2009, ore 21)

n./cognome/nome/data di nascita/sesso

 

1 Abdija Nurije 1968 F

2 Airulai Alena 07/02/1998 F

3 Alessandri Carmine 55/65 anni M

4 Alloggia Silvana 09/11/1942 F

5 Alviani Marco 11/08/1967 M

6 Andreassi Irma 27/09/1936 F

7 Andreassi Maria Antonella 03/11/1958 F

8 Andreassi Loreto 22/04/1931 M

9 Antonacci Giuseppa 31/01/1924 F

10 Antonini Giusy 09/07/1984 F

11 Antonini Maurizio 02/03/1971 M

12 Antonini Genny 17/11/1986 F

13 Antonini Stefano 11/08/1999 M

14 Antonucci Maria Assunta 16/09/1947 F

15 Bafile Vittorio 22/02/1928 M

16 Balassone Silvana 17/07/1936 F

17 Basile Anna 24/11/1960 F

18 Bassi Agata 06/12/1940 F

19 Battista Ines 31/01/1933 F

20 Battista Martina Benedetta 14/08/1987 F

21 Belfatto Angela 02/10/1919 F

22 Berardi Achille F

23 Bernardi Maria 16/06/1949 F

24 Bernardi Gaetano 26/10/1928 M

25 Bernardini Giovanna 28/09/1978 F

26 Berti Valentina 11/02/1975 F

27 Bianchi Nicola 08/08/1986 M

28 Biasini Giovanni 1946 M

29 Biondi Elisabetta 19/07/1936 F

30 Bobu Darinca Mirandoli 29/09/1973 F

31 Bonanni Anna Bernardina 16/11/1936 F

32 Bortoletti Daniela 09/01/1987 F

33 Bronico Sara 06/07/1997 F

34 Brunelli Giulio 10/01/1937 M

35 Bruno Filippo Maria 10/11/1992 F

36 Bruno Berardino 23/04/1982 M

37 Brusco Luisa 28/02/1913 F

38 Calvi Bolognese Angela 04/05/1976 F

39 Calvisi Maria 31/05/1926 F

40 Calvitti Massimo 08/06/1959 M

41 Canu Antonika 27/01/1931 F

42 Capasso Iolanda 15/02/1963 F

43 Capuano Luciana Pia 25/07/1989 F

44 Carletto Lidia 30/01/1933 F

45Carli Anna Maria 18/01/1944 F

46 Carli Augusto 03/01/1931 M

47 Carnevale Giulia 10/07/1986 F

48 Carosi Claudia 25/05/1979 F

49 Carpente Giovannino 01/01/1953 M

50 Cellini Luigi 17/11/1993 M

51 Centi Ludovica 28/09/2008 F

52 Centi Antonio 21/06/1947 M

53 Centi Pizzutilli Rocco M

54 Centofanti Davide 12/09/1989 M

55 Cepparulo Teresa 08/05/1948 F

56 Cervo Francesca 06/08/1945 F

57 Chernova Marija 07/01/2001 F

58 Chiarelli Achille 17/07/1934 M

59 Cialone Katia 09/06/1975 F

60 Ciancarella Elvezia 13/12/1958 F

61 Cicchetti Adalgisa 08/05/1932 F

62 Cimini Anna 27/04/1928 F

63 Cimorroni Concetta 28/11/1945 F

64 Cinì Lorenzo 01/06/1986 M

65 Cinque Matteo 05/08/1999 M

66 Cinque Davide 22/10/1997 M

67 Ciocca Elena 03/10/1919 F

68 Ciolfi Loris M

69 Ciolli Danilo 25/10/1983 M

70 Cirella Chiarina 16/04/1921 F

71 Ciuffini Dario 16/04/1983 M

72 Ciuffini Nadia 21/09/1952 F

73 Ciuffoletti Fernanda 09/03/1919 F

74 Cocco Anna 15/08/1928 F

75 Colaianni Ada Emma 11/12/1926 F

76 Colaianni Antonina 30/09/1926 F

77 Colaianni Daniele 1933 M

78 Colaianni Elisa 10/10/1933 F

79 Compagni Giovanni 11/03/1982 M

80 Cora Alessandra 08/01/1986 F

81 Corridore Rocco 05/04/1946 M

82 Cosenza Giovanni 20/12/1926 M

83 Costantini Luigia 07/01/1932 F

84 Cristiani Armando 24 anni M

85 Cruciano Angela Antonia 13/06/1987 F

86 Cupillari Andrea 11/01/1978 M

87 Dal Brollo Alice 24/12/1988 F

88 Damiani Giovanna 04/04/1923 F

89 D'amore Osvaldo 22/05/1951 M

90 D'Andrea Vinicio 14/06/1926 M

91 D'Antonio Giannina 60/70 anni F

92 De Angelis Lisa 03/02/1939 F

93 De Angelis Jenny 18/03/1983 F

94 De Felice Fabio 09/08/1987 M

95 De Felice Antonio 14/01/1966 M

96 De Felice Alexandro 30/01/2005 M

97 De Felice Lorenzo 14/01/2006 M

98 De Iulis Luigi 05/02/1927 M

99 De La Cruz Cursina Roberta 04/02/1952 F

100 De Nuntiis Maria Giuseppa 01/01/1925 F

101 De Paolis Anna Maria 17/04/1949 F

102 De Santis Angelina 20/04/1927 F

103 De Vecchis Panfilo 25/10/1922 M

104 De Vecchis Sara 01/02/1987 F

105 De Vecchis Pasquale 12/12/1938 M

106 Del Beato Maria Laura 08/03/1933 F

107 Del Beato Marisa 04/07/1935 F

108 Deli Serafina 18/11/1925 F

109 Della Loggia Lorenzo 02/12/1983 M

110 D'Ercole Alfredo 17/05/1942 M

111 D'Ercole Simona 23/05/1979 F

112 Di Battista Giuliana 04/03/1932 F

113 Di Cesare Luca 50 anni M

114 Di Filippo Rosina 26/02/1924 F

115 Di Giacobbe Maria 01/11/1947 F

116 Di Marco Stefania 12/02/1952 F

117 Di Marco Paolo 30/03/1987 M

118 Di Pasquale Alessio 14/10/1988 M

119 Di Pasquale Alessia 10/08/1986 F

120 Di Silvestre Gabriele 10/08/1989 M

121 Di Simone Alessio 13/09/1984 M

122 Di Stefano Domenica 23/01/1943 F

123 Di Stefano Odolinda 05/07/1937 F

124 Di Vincenzo Caterina 55/65 anni F

125 D'Ignazio Assunta 11/11/1937 F

126 Dottore Corrado 03/04/1963 M

127 El Sajet Boshti 09/12/2005 M

128 Elleboro Liliana 17/02/1933 F

129 Enesoiu Adriana 11/05/1961 F

130 Esposito Andrea 12/04/2006 M

131 Esposito Francesco Maria 16/02/1985 M

132 Fabi Domenica 12/02/1934 F

133 Ferella Delia Solidea 05/05/1928 F

134 Ferrauto Filippo 19/04/1932 M

135 Fioravanti Claudio 28/03/1943 M

136 Fiorentini Liliana 12/07/1931 F

137 Fiorenza Elpidio 26/10/1983 M

138 Franco Rosalba F

139 Fratì Mauran 13/01/1997 F

140 Gasperini Wilma 29/08/1926 F

141 Germinelli Giuseppina 2002 F

142 Germinelli Chiara 1998 F

143 Germinelli Micaela 16/08/1995 F

144 Germinelli Rosa 29/03/1992 F

145 Ghiroceanu Laurentiu Costant 19/12/1968 M

146 Ghiroceanu Antonio Ioavan 12/11/2008 M

147 Giallonardo Aurelio 16/06/1930 M

148 Giannangeli Salvatore 25/09/1934 M

149 Giannangeli Vincenzo 09/10/1973 M

150 Giannangeli Riccardo 13/05/1977 M

151 Gioia Piervincenzo 07/06/1963 M

152 Giugno Luigi 01/08/1974 M

153 Giugno Francesco 20/09/2007 M

154 Giustiniani Armando 30/04/1916 M

155 Grec Kristina o Marina 3-5 anni F

156 Guercioni Alberto 16/08/1973 M

157 Hasani Demal 15/12/1967 M

158 Hasani Refik 01/05/1965 M

159 Husein Hamade 28/07/1987 M

160 Ianni Franca 17/03/1948 F

161 Iavagnilio Michele 20/09/1983 M

162 Iberis Maria Incoronata 02/04/1927 F

163 Innocenzi Pierina 03/09/1952 F

164 Iovine Carmelina 15/12/1986 F

165 Italia Giuseppe 02/08/1963 M

166 Koufolias Vassilis 08/09/1981 M

167 Lannutti Ivana 03/07/1986 F

168 Leonetti Maria 21/03/1928 F

169 Liberati Vezio 12/06/1946 M

170 Liberati Vincenzo 06/11/1941 M

171 Lippi Giovanna 01/01/1955 F

172 Lippi Giuseppe 03/12/1918 M

173 Lisi Pasqualina 03/03/1950 F

174 Longhi Laura 10/05/1935 F

175 Lopardi Lidia 18/03/1917 F

176 Lunari Luca 15/03/1989 M

177 Magno Ada 05/10/1916 F

178 Marchione Francesca 08/08/1984 F

179 Marcotullio Elide 11/02/1939 F

180 Marcotullio Maria 06/11/1939 F

181 Marcotullio Bruno 13/05/1942 M

182 Marotta Carmine 13/01/1962 M

183 Marrone Maria Gilda 24/07/1920 F

184 Marrone Lina Loreta 15/04/1927 F

185 Marrone Maria Fina 29/10/1923 F

186 Marzolo Giuseppe 11/04/1976 M

187 Massimino Patrizia 19/08/1954 F

188 Mastracci Luana 05/12/1961 F

189 Mastropietro Luisa 16/01/1935 F

190 Mazzarella Anna 06/09/1929 F

191 Mazzeschi Valeria 23/09/1924 F

192 Miconi Giuseppe 19/03/1920

193 Migliarini Roberto 06/12/1966 M

194 Mignano Maria Civita 20/08/1984 F

195 Milani Francesca 10/01/2000 F

196 Monti Vicentini Erminia 11/11/1945 F

197 Moscardelli Federica 19/04/1984 F

198 Muntean Silviu Daniel 22/11/2002 M

199 Muzi Liberio 26/04/1920 M

200 Muzi Lucilla 13/12/1961 F

201 Nardis Cesira Pietrina 03/04/1934 F

202 Natale Maurizio 07/12/1987 M

203 Negrini Vincenza 25/02/1929 F

204 Nouzovsky Ondrey 25/05/1991 M

205 Olivieri Francesca 03/08/1986 F

206 Olivieri Francesco 19/02/1951 M

207 Orlandi Argenis Valentina 01/01/1986 F

208 Osmani Valbona 13/04/1996 F

209 Pacini Arianna 30/07/1982 F

210 Palumbo Anna 09/06/1947 F

211 Paolucci Maria Gabriella 03/03/1959 F

212 Papola Arturo 09/05/1942 M

213 Papola Elena 24/02/1935 F

214 Parisse Maria Paola 10/05/1993 F

215 Parisse Domenico jr 07/08/1991 M

216 Parisse Domenico sr 31/10/1934 M

217 Parobok Anna 25/07/1990 F

218 Passamonti Fabiana Andrea 06/07/1970 F

219 Pastorelli Sonia 18/07/1964 F

220 Pastorelli Aleandro 19/07/1921 M

221 Persichetti Sara 02/01/1986 F

222 Pezzopane Tommaso 05/02/1928 M

223 Pezzopane Iole 13/06/1918 F

224 Pezzopane Susanna M. Celes 04/10/1983 F

225 Pezzopane Benedetta 16/08/1982 F

226 Placentino Ilaria 10/11/1989 F

227 Puglisi Paola 18/12/1940 F

228 Puliti Andrea 30-40 anni M

229 Rambaldi Ilaria 24/01/1984 F

230 Ranalletta Rossella 22/10/1984 F

231 Ranieri Oreste 24/04/1932 M

232 Romano Carmen 24/05/1988 F

233 Romano Giustino 06/09/1984 M

234 Romano Elvio 31/08/1984 M

235 Romualdo Maurizio Rocco 06/10/1920 M

236 Rosa Antonina 07/12/1925 F

237 Rossi Michela 27/04/1971 F

238 Rossi Valentina 22/04/1975 F

239 Rotellini Silvana 11/19/1933 F

240 Russo Annamaria 24/01/1970 F

241 Sabatini Serenella 07/09/1960 F

242 Salcuni Martina 31/03/1988 F

243 Salvatore Antonio 10/02/1931 M

244 Santilli Anna 09/07/1934 F

245 Santosuosso Marco 05/09/1988 M

246 Sbroglia Edvige 45/50 anni F

247 Scimia Maria Santa 12/01/1935 F

248 Scipione Serena 05/05/1984 F

249 Sebastiani Lorenzo 28/09/1988 M

250 Semperlotti Maria Grazia 17/09/1965 F

251 Sferra Ernesto 26/10/1925 M

252 Sidoni Emidio 08/01/1922 M

253 Sidoni Emanuele 10/06/1948 M

254 Silvestrone Vittoria 20/11/1917 F

255 Smargiassi Francesco 26/02/1944 M

256 Spagnoli Flavia 04/04/1989 F

257 Spagnoli Sandro 25/12/1957 M

258 Spagnoli Assunta 04/02/1949 F

259 Spaziani Claudia 1963 F

260 Sponta Aurora 25/02/1936 F

261 Strazzella Michele 22/01/1981 M

262 Suor Lucia Ricci Rosina 03/11/1926 F

263 Tagliente Vittorio 11/07/1983 M

264 Tamburro Marino 18/12/1930 M

265 Tamburro Giuliana 09/01/1963 F

266 Terzini Enza 02/02/1988 F

267 Testa Ivana 06/10/1930 F

268 Testa Evandro 07/06/1913 M

269 Tiberio Noemi 02/02/1975 F

270 Tomei Paola 28/05/1960 F

271 Troiani Raffaele 19/01/1975 M

272 Turco Giuliana 55-65 anni F

273 Urbano Maria 23/03/1989 F

274 Valente Mario 26/03/1926 M

275 Vannucci Matteo 21/06/1986 M

276 Vasarelli Vittoria 01/01/1924 F

277 Vasarelli Giuseppina 02/09/1929 F

278 Verzilli Paolo 11/04/1982 M

279 Visione Daniela 20/03/1966 F

280 Vittorini Fabrizia F

281 Zaccagno Armedio 07/09/1923 M

282 Zaninotto Sergio 04/09/1940 M

283 Zavarella Roberta 23/12/1983 F

284 Zelena Marta 15/07/1992 F

285 Zingari Guido 17/01/1949 M

286 Zugaro Giuseppina 17/06/1956 F

3 Non identificate

TOTALE VITTIME 287

10 aprile 2009

 

 

2009-04-09

Recuperati i corpi di altri studenti, i morti salgono a 278. Oggi arriva Napolitano

Nuove scosse, sale il bilancio delle vittime

All'Aquila arriva anche Napolitano

Nuova notte di paura, la terra torna a tremare. I sismografi fanno registrare i 5.2 di magnitudo

MILANO - È stato recuperato poco dopo le 6 di questa mattina, dai vigili del fuoco, l'ultimo corpo di uno studente universitario che con altri cinque ragazzi - tutti ritrovati morti - alloggiava nella Casa dello studente al momento del terremoto. L'edificio è stato completamente distrutto dal sisma che ha colpito l'Abruzzo nella notte tra domenica e lunedì. . Anche il corpo di quest'ultimo studente è stato portato alla scuola della Guardia di finanza per il riconoscimento. Il numero aggiornato delle vittime è salito prima a 275 e poi, secondo un aggiornamento diffuso dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, a 278.

NUOVE SCOSSE - Quella appena trascorsa è stata un'altra notte di forte paura a L'Aquila e negli altri centri già devastati dal terremoto. Altre forti scosse sono state registrate in diversi orari. Tre in particolare: le prime due si sono infatti verificate alle 0,55 e alle 2,52, e hanno avuto magnitudo rispettivamente di 4.3, e 5.2, con epicentro L'Aquila, Pizzoli e Barete. Poi una terza replica, della stessa intensità circa della prima, si è avuta alle 5.14. Il movimento tellurico è stato avvertito anche nella Marche, in particolare ad Ascoli Piceno, al confine con l'Abruzzo, e nella zona di Roma. Secondo le prime informazioni, nuovi crolli sono avvenuti nelle zone già colpire del centro dell'Aquila e zone limitrofe. Verifiche sono in corso a Pizzoli e Barete, che fino a oggi erano stati interessati solo marginalmente dal terremoto. Il fronte del terremoto si sta quindi spostando più a nord ed i geologi stanno ora cercando di interpretare questo fenomeno e di capirne la portata.

LA VISITA DI NAPOLITANO - Nel frattempo all'Aquila è arrivato anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che domani mattina parteciperà anche ai funerali di Stato per le vittime sin qui recuperate. La cerimonia si svolgerà nel piazzale della caserma della Scuola della Guardia di Finanza all'Aquila. Oggi il capo dello Stato incontrerà le autorità e la popolazione per rendersi conto personalmente dell'entità del disastro.

09 aprile 2009

 

 

 

 

"Non ci spostiamo, ci sono i nostri gatti"

Le ultime due donne della città distrutta

Elvira e Caterina, madre e figlia, due delle irriducibili che non vogliono andarsene: la nostra vita è qui

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NOTIZIE CORRELATE

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Nuove scosse nella notte, sale il bilancio delle vittime (9 aprile 2009)

Da uno dei nostri inviati MARCO IMARISIO

Madre e figlia guardano la tv nel gazebo di un bar che i gestori hanno lasciato a loro disposizione (Sestini)

Madre e figlia guardano la tv nel gazebo di un bar che i gestori hanno lasciato a loro disposizione (Sestini)

L’AQUILA—"Chi, io? Ma non è vero. Cioè, insomma. Diciamo che sono salita solo per dare da mangiare ai gatti, prendere le medicine di mamma, la mozzarella e la Simmenthal dal frigo, lo zucchero dal ripiano, qualche vestito dall’armadio, innaffiare le piante, già che c’ero mi sono lavata, poi sono scesa qui sotto. Tutto di fretta, si capisce". Il finanziere con il casco da minatore scuote la testa, sconsolato. Allarga le braccia e torna sui suoi passi. Davanti alla faccia da monella di Caterina l’unica cosa da fare è arrendersi.

Ogni mattina le chiedono di andare in tenda, lei e sua madre Elvira. La risposta non cambia, non cambierà. "Grazie, ma non vogliamo allontanarci. Se esci non rientri, lo dice anche un proverbio abruzzese. E poi senza sistemazione per Leone, Coccolino, Fuffetto, Miciotto e Tarchiatello, i nostri gatti, non possiamo muoverci. Gradisce un caffè?". Sono rimaste. Gli unici due esseri umani che ancora vivono nel centro di L’Aquila, due chilometri quadrati di macerie e rovine, che loro guardano dall’alto di piazza San Bernardino, il punto più alto della città vecchia. Tutti gli altri sono stati sfollati. Elvira e Caterina Marzoli non ne hanno neppure parlato. Non è stata una decisione, ma un gesto naturale e necessario, come respirare. Rimaniamo qui. La casa che si affaccia sulla scalinata di San Bernardino, l’appartamento al piano terra, le cornici con le foto di Piero, marito e papà amatissimo, le finestre affacciate sulla basilica, i loro gatti, il cane Chicco, trovato sette anni fa nella piazza su cui da 45 anni si dipana la loro esistenza. Le loro radici, i loro oggetti. Quello per cui sentono valga la pena di vivere.

Madre e figlia si guardano con tenerezza, quasi a confessare una marachella. Tecnicamente sono inattaccabili. La casa è diventata una dépendance dalla quale si entra e si esce, loro "abitano " il gazebo di legno del bar di fronte alla basilica a dieci metri dal portone. Il proprietario ha lasciato le chiavi del bagno e al mattino passa per fare il caffè. Dormono nella Panda grigia parcheggiata sotto casa, a distanza di sicurezza. Quando ce n’è bisogno, Caterina sale in casa. Non hanno bisogno di altro, di nessuno. Si fanno compagnia, si bastano. Elvira si muove con fatica, due ernie all’anca non operabili, ha 82 anni e uno sguardo pieno di tenerezza. Ancora si commuove nel ricordare il suo Piero, che faceva il portiere di notte al Gran Panorama, un albergo che non c’è più. Se n’è andato nel 1992, tradito da un male incurabile. Riesce a mettersi in piedi reggendosi su un bastone, poi lo solleva per disegnare un cerchio intorno alla piazza.

"Mio padre era il barbiere di via Roma, abitavamo sopra al negozio. In quella strada ho conosciuto mio marito. Ci siamo sposati nella chiesa di San Pietro, a metà della via, dove sono stata battezzata, comunicata e cresimata, e poi ho battezzato e cresimato Caterina. Quarantacinque anni fa ci siamo trasferiti in questa casa, a cento metri da quella dove vivevo prima. Ho sempre fatto la sarta per la gente del quartiere. Non mi sono mai allontanata. Dove vuole che vada, adesso, alla mia età?".

Gli abruzzesi hanno un rapporto forte con le loro case, con la "roba" che ci sta dentro, considerata il riassunto di una vita. "Volontà ferma, persistenza e resistenza", incarnate nell’amore per la propria abitazione. Benedetto Croce considerava questo attaccamento come una conseguenza dell’emigrazione, di una vita stentata che rendeva ancora più necessario e idealizzato il sogno di un nido a cui ritornare. È un tratto distintivo antico e bellissimo, ma oggi è soprattutto un problema, uno strazio ulteriore. Secondo la Croce rossa, nei piccoli paesi intorno a L’Aquila ci sono almeno un migliaio di persone, in prevalenza anziani, che non vogliono abbandonare la loro dimora. Alcuni si sono accampati davanti alle macerie, per vegliarle.

A San Pio delle Camere, Enrichetta, 86 anni, ha preso a bastonate i volontari della Protezione civile. Cercavano di farla uscire da una casa con una parete crollata per metà. "Se ne occupi la forza pubblica", hanno detto siglando la resa. Ce ne sono tante di storie come queste, piccole ribellioni che sembrano incoscienza ma rappresentano anche un tentativo di sopravvivenza. Quassù in piazza San Bernardino, la famiglia Marzoli si prepara per la notte. Nel gazebo adibito a salotto c’è anche la televisione. Elvira lo ha visto al tg, che via Roma e la chiesa di San Pietro sono state cancellate, solo detriti e calcinacci. Ma non è vero che il suo mondo è stato cancellato, il suo mondo vive negli oggetti che stipano questo appartamento, anche nelle sue mura umide. Una parete è crepata, l’armadio con i vestiti ha attraversato la stanza da letto per schiantarsi sulla parete opposta. Caterina è nata nel giugno del 1958, durante l’ennesimo terremoto che ha colpito L’Aquila. "Abbiamo paura, certo. Martedì si sono spaventati anche i gatti, non hanno toccato le ciotole. Adesso gli do il latte. Ma faccio presto, prometto". Dopo cinque minuti, esce dal portone tenendo in mano un libro di Forattini e i ferri da uncinetto per la copertina che sta facendo per la figlia di una sua amica. "Così faccio passare il tempo". E il suo sorriso non sembra un segno di incoscienza, ma di speranza.

Marco Imarisio

09 aprile 2009

 

 

 

2009-04-08

Berlusconi: All'inizio pensavamo ci fossero mille vittime. maroni: scaveremo fino a pasqua

Abruzzo in ginocchio, i morti sono 260 Ancora scosse. Venerdì i funerali di Stato

Napolitano atteso giovedì nelle zone colpite dal sisma.

Il Papa agli abruzzesi: "Appena possibile verrò da voi"

L'AQUILA - Il terremoto fa ancora paura in Abruzzo, mentre si aggrava il bilancio del violento sisma che lunedì scorso ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi. I morti sono 260, di cui sedici bambini, ma all'inizio, come ha confessato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, "pensavamo che le vittime potessero essere mille". I feriti sono 1.179, secondo le cifre fornite dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Incerto il numero dei dispersi: undici secondo Vito, 20-30 secondo il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Antonio Gambardella. Nove le salme non ancora identificate, allineate nello stabilimento ex Cristal Carni, nel capoluogo abruzzese.

BERLUSCONI: "SFORZO STRAORDINARIO" - In una conferenza stampa dalla caserma della Guardia di finanza di Coppito all'Aquila, Berlusconi ha definito i soccorsi "soddisfacenti". Sono al lavoro 8.500 persone, organizzate in cinque centri operativi. A breve, ha detto il premier, ne sarà aggiunto un sesto per operare anche fuori dalla zona di 600 km quadrati dove finora si sono concentrate le operazioni. La scossa di martedì sera ha prodotto infatti ulteriori danni. Berlusconi ha detto che si è fatto uno "sforzo straordinario" per le tendopoli: 2.962 tende hanno accolto 17.772 persone. Le attrezzature, ha aggiunto, sono sufficienti. Le tendopoli sono 31, le cucine da campo 24 e gli ambulatori operativi 14. "Abbiamo completato l'opera richiesta" ha detto il premier, aggiungendo che sono iniziate le verifiche per l'agibilità degli edifici e giovedì i tecnici al lavoro saranno mille. "Il problema più grande sono i 28mila senza casa - ha aggiunto -. Dovremo farci carico dei costi delle attrezzature alberghiere per portare le famiglie con anziani e bambini". Per la ricostruzione della Casa dello studente sono pronti 16 milioni di euro.

"MANDATE SOLDI, NON MERCI" - "C'è stata una straordinaria gara di generosità - ha detto Berlusconi -, si rischia anzi di essere congestionati dall'arrivo di merce. La richiesta è di trasformare le offerte in soldi, magari vendendo i beni che si intendeva inviare". Il premier ha fornito il numero di conto corrente postale aperto dalla regione Abruzzo: numero 10400000, causale "pro terremotati". Comunque per una valutazione definitiva della spesa necessaria a coprire i danni serviranno 1-2 mesi. Parlando dello sciacallaggio Berlusconi ha detto che è stato messo a punto in questo senso un nuovo reato da parte del ministro della Giustizia Alfano e che le pene saranno "molto severe". Per quanto riguarda i carcerati: "Abbiamo trasferito con 70 mezzi, di cui 40 blindati, 140 detenuti di cui 81 in regime di 41 bis. Li abbiamo trasferiti a Rebibbia, Spoleto e Pescara per non farli sentire come topi in gabbia". Infine Berlusconi ha confermato che i "funerali solenni" delle vittime del sisma si terranno venerdì alle 11.

NAPOLITANO E IL PAPA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà in Abruzzo giovedì mattina alle 9,30: probabilmente parteciperà ai funerali di Stato, fissati appunto per venerdì nella Scuola ispettori della Guardia di finanza (per quel giorno è stato proclamato il lutto nazionale). Anche il Papa, nel corso dell'udienza a San Pietro, ha manifestato l'intenzione di recarsi in Abruzzo, probabilmente all'inizio della prossima settimana. "Carissimi - ha detto Ratzinger rivolgendosi alle comunità colpite dal sisma, - appena possibile spero di venire a trovarvi".

TELEFONATA AL VESCOVO - Benedetto XVI ha annunciato la sua visita durante una telefonata al vescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, per "esprimere ancora una volta e personalmente la propria partecipazione al dolore e chiedendo informazioni sullo svolgimento degli eventi", ha riferito il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "Il Papa - ha aggiunto - ha anche espresso direttamente la sua intenzione di recarsi al più presto". Sulla data della visita del Pontefice ai terremotati, padre Lombardi ha ribadito che "sicuramente non andrà prima di Pasqua, e nei prossimi giorni si verificherà la disponibilità anche in accordo con le autorità italiane e la Protezione civile". "Il Papa potrebbe arrivare già nella prima metà della settimana prossima, fra lunedì e mercoledì, tuttavia bisogna vedere come sarà la situazione, la preoccupazione è quella di non creare intralcio" ha detto don Claudio Tracanna, portavoce dell'arcidiocesi dell'Aquila. È probabile che fra i fattori che hanno indotto a una maggiore prudenza ci sia il succedersi nel corso della notte di altre scosse di intensità medio-alta e la situazione ancora complessa dei soccorsi.

NUOVE SCOSSE - Come è accaduto per tutta la giornata di martedì (una violenta scossa di magnitudo 5,3 è stata registrata alle 19,42), nuove scosse si sono registrate nella notte tra martedì e mercoledì. Una, di magnitudo 3,8 è stata avvertita intorno alle 23,30 e un'altra, di pari intensità, è stata registrata alle 6,27 nella zona dell'Aquilano. Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali - ha reso noto la Protezione civile - una alle 5 con magnitudo 3,5. Attimi di paura per i 25 mila sfollati del capoluogo abruzzese, costretti sotto le tende all'ennesima notte di angoscia. E di freddo: la temperatura è calata fino a 4-5 gradi. Dall'inizio del sisma sono oltre 350 le scosse, comprese quelle impercettibili, rilevate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: circa 60 hanno avuto una magnitudo superiore a 3.

"SCAVEREMO FINO A PASQUA" - Intanto si scava ancora tra le macerie: nella notte sono stati estratti i corpi di due donne che abitavano in una palazzina crollata in via Sturzo. Il ministro dell'Interno Maroni ha assicurato che "fino al giorno di Pasqua continuerà incessante l'azione di ricerca di superstiti sotto le macerie, poi si procederà alla messa in sicurezza degli edifici e inizierà il lavoro di ricostruzione che non sarà né facile né breve".

EVACUATO IL CARCERE - Nella notte è cominciata l'evacuazione del carcere dell'Aquila, con circa 140 detenuti di cui un'ottantina in regime di 41 bis (il cosiddetto carcere duro). Dopo l'ultima violenta scossa di terremoto di martedì sera, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha preferito trasferire i detenuti. Tra questi, Salvatore Madonia, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Libero Grassi, e Nadia Desdemona Lioce (la brigatista sarebbe già a Roma). I detenuti comuni saranno trasferiti in altre carceri della regione mentre quelli in 41 bis in strutture ad hoc.

FRANCESCHINI E DI PIETRO - A sorpresa prima di Berlusconi nelle zone colpite dal sisma sono giunti separatamente anche Dario Franceschini e Antonio Di Pietro. Il segretario del Pd ha fatto sapere che il Partito democratico è pronto a collaborare in Parlamento quando il governo presenterà provvedimenti legislativi e finanziari per affrontare l'emergenza terremoto in Abruzzo. "Non dobbiamo perdere un minuto nel recriminare su ciò che si deve fare e che non si è fatto", ha detto il leader di Italia dei valori.

RICOSTRUZIONE - Nel frattempo, parlando a RaiNews24, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ha inquadrato la situazione in Abruzzo. "Prima bisogna terminare gli scavi tra le macerie, completare l'opera di soccorso, subito dopo si ragionerà sugli interventi per la ricostruzione e sugli aiuti" ha detto Bonaiuti, sottolineando che "non è il momento delle polemiche", ma "dell'azione". "Ogni regione - ha spiegato poi - prenderà in affidamento un Comune. Ad esempio, l'Umbria avrà in carico il Comune di Paganica" ha aggiunto Bonaiuti, facendo riferimento all'esito della riunione di martedì tra governo e Regioni, a Palazzo Chigi. Nella conferenza stampa all'Aquila, Berlusconi ha invece parlato di "cento progetti per le ricostruzioni affidati a ognuna delle province italiane". Da parte sua, il ministro della Difesa La Russa ha fatto sapere che i militari impegnati in questo momento in Abruzzo sono 1.500, ai quali si sono aggiunti 2 mila carabinieri, quasi tutti impegnati nella zona del sisma. I soldati, ha sottolineato il ministro, saranno in campo nella regione anche nella fase della ricostruzione dopo-sisma. Complessivamente il contributo Ue potrebbe arrivare a 400-500 milioni. La stima è del vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani.

08 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

L'indagine dei pm:

verso il disastro colposo

Accertamenti sui palazzi più nuovi. Il procuratore: raccogliamo carte per valutare il reato

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

L'AQUILA — Era stato costruito ufficialmente con criteri antisismici, ma non ha retto alla scossa di domenica notte ed è stato dichiarato inagibile. Anche la Casa dello studente era un edificio moderno, avrebbe dovuto rispettare le norme di sicurezza relative ai terremoti. E invece è venuto giù seppellendo i ragazzi che ci abitavano. Si concentra soprattutto sugli stabili progettati negli ultimi anni l'inchiesta avviata dalla procura dell'Aquila sul disastro di tre giorni fa. "Non c'è ancora alcun reato ipotizzato — chiarisce il capo dell'ufficio Alfredo Rossini —, stiamo raccogliendo la documentazione dalla Protezione civile e dagli altri enti che hanno una mappatura dei crolli. Solo quando avremo un quadro chiaro potremo valutare eventuali ipotesi di disastro colposo".

L'obiettivo dei magistrati è verificare se ci siano stati illeciti nella concessione dei permessi per la ristrutturazione dei palazzi e dunque accertare possibili omissioni o abusi da parte di amministratori e funzionari pubblici. Pure lo stabile dove si trovano gli uffici giudiziari è pericolante: il procuratore e l'altro magistrato in servizio in questi giorni si sono visti nella sede della Guardia di Finanza che ospita la sala operativa allestita dopo la scossa di domenica. Rossini ne ha parlato con Guido Bertolaso perché nella valutazione dei pm rientrerà certamente il parere dei tecnici chiamati a stabilire se i metodi utilizzati per l'allestimento e la costruzione degli appartamenti, così come dei locali destinati all'assistenza sanitaria dei cittadini, siano conformi alla legge. L'indagine riguarda non solo L'Aquila, ma anche le frazioni dove il terremoto ha fatto crollare la maggior parte delle case e quelle rimaste in piedi sono ormai inagibili.

Esistono molte norme, anche regionali, che impongono il rispetto di criteri particolari nelle zone sismiche e l'Abruzzo lo è certamente. Tanto che in alcuni piccoli paesi, qualche vecchia dimora era stata abbandonata e le famiglie si erano trasferite in case tirate su in cemento armato e con una "protezione" particolare che mette al riparo dalle scosse. Sono comunque poche e anche questo ha contribuito a rendere pesantissimo il bilancio della tragedia. Tutte le frazioni del capoluogo, da Paganica a Onna, da San Gregorio a Tempera, arrivando a Fossa e a Poggio Picente, dovranno essere censite per stabilire l'entità dei danni e degli eventuali illeciti compiuti. Capitolo a parte riguarda invece gli allarmi lanciati nei giorni precedenti il sisma di domenica e quelli che arrivano in continuazione nelle ultime ore provocando panico nei cittadini che anche ieri si sono riversati in strada dopo aver ricevuto sms che annunciavano l'arrivo di nuove forti scosse. "Sciacalli", secondo la Protezione civile, nonostante in serata la scossa forte sia arrivata davvero.

F.Sar.

08 aprile 2009

 

 

Berlusconi: All'inizio pensavamo ci fossero mille vittime. maroni: scaveremo fino a pasqua

Abruzzo in ginocchio, i morti sono 260 Ancora scosse. Venerdì i funerali di Stato

Napolitano atteso giovedì nelle zone colpite dal sisma.

Il Papa agli abruzzesi: "Appena possibile verrò da voi"

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(Ap)

(Ap)

L'AQUILA - Il terremoto fa ancora paura in Abruzzo, mentre si aggrava il bilancio del violento sisma che lunedì scorso ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi. I morti sono 260, di cui sedici bambini, ma all'inizio, come ha confessato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, "pensavamo che le vittime potessero essere mille". I feriti sono 1.179, secondo le cifre fornite dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Incerto il numero dei dispersi: undici secondo Vito, 20-30 secondo il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Antonio Gambardella. Nove le salme non ancora identificate, allineate nello stabilimento ex Cristal Carni, nel capoluogo abruzzese.

BERLUSCONI: "SFORZO STRAORDINARIO" - In una conferenza stampa dalla caserma della Guardia di finanza di Coppito all'Aquila, Berlusconi ha definito i soccorsi "soddisfacenti". Sono al lavoro 8.500 persone, organizzate in cinque centri operativi. A breve, ha detto il premier, ne sarà aggiunto un sesto per operare anche fuori dalla zona di 600 km quadrati dove finora si sono concentrate le operazioni. La scossa di martedì sera ha prodotto infatti ulteriori danni. Berlusconi ha detto che si è fatto uno "sforzo straordinario" per le tendopoli: 2.962 tende hanno accolto 17.772 persone. Le attrezzature, ha aggiunto, sono sufficienti. Le tendopoli sono 31, le cucine da campo 24 e gli ambulatori operativi 14. "Abbiamo completato l'opera richiesta" ha detto il premier, aggiungendo che sono iniziate le verifiche per l'agibilità degli edifici e giovedì i tecnici al lavoro saranno mille. "Il problema più grande sono i 28mila senza casa - ha aggiunto -. Dovremo farci carico dei costi delle attrezzature alberghiere per portare le famiglie con anziani e bambini". Per la ricostruzione della Casa dello studente sono pronti 16 milioni di euro.

"MANDATE SOLDI, NON MERCI" - "C'è stata una straordinaria gara di generosità - ha detto Berlusconi -, si rischia anzi di essere congestionati dall'arrivo di merce. La richiesta è di trasformare le offerte in soldi, magari vendendo i beni che si intendeva inviare". Il premier ha fornito il numero di conto corrente postale aperto dalla regione Abruzzo: numero 10400000, causale "pro terremotati". Comunque per una valutazione definitiva della spesa necessaria a coprire i danni serviranno 1-2 mesi. Parlando dello sciacallaggio Berlusconi ha detto che è stato messo a punto in questo senso un nuovo reato da parte del ministro della Giustizia Alfano e che le pene saranno "molto severe". Per quanto riguarda i carcerati: "Abbiamo trasferito con 70 mezzi, di cui 40 blindati, 140 detenuti di cui 81 in regime di 41 bis. Li abbiamo trasferiti a Rebibbia, Spoleto e Pescara per non farli sentire come topi in gabbia". Infine Berlusconi ha confermato che i "funerali solenni" delle vittime del sisma si terranno venerdì alle 11.

NAPOLITANO E IL PAPA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà in Abruzzo giovedì mattina alle 9,30: probabilmente parteciperà ai funerali di Stato, fissati appunto per venerdì nella Scuola ispettori della Guardia di finanza (per quel giorno è stato proclamato il lutto nazionale). Anche il Papa, nel corso dell'udienza a San Pietro, ha manifestato l'intenzione di recarsi in Abruzzo, probabilmente all'inizio della prossima settimana. "Carissimi - ha detto Ratzinger rivolgendosi alle comunità colpite dal sisma, - appena possibile spero di venire a trovarvi".

TELEFONATA AL VESCOVO - Benedetto XVI ha annunciato la sua visita durante una telefonata al vescovo dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, per "esprimere ancora una volta e personalmente la propria partecipazione al dolore e chiedendo informazioni sullo svolgimento degli eventi", ha riferito il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "Il Papa - ha aggiunto - ha anche espresso direttamente la sua intenzione di recarsi al più presto". Sulla data della visita del Pontefice ai terremotati, padre Lombardi ha ribadito che "sicuramente non andrà prima di Pasqua, e nei prossimi giorni si verificherà la disponibilità anche in accordo con le autorità italiane e la Protezione civile". "Il Papa potrebbe arrivare già nella prima metà della settimana prossima, fra lunedì e mercoledì, tuttavia bisogna vedere come sarà la situazione, la preoccupazione è quella di non creare intralcio" ha detto don Claudio Tracanna, portavoce dell'arcidiocesi dell'Aquila. È probabile che fra i fattori che hanno indotto a una maggiore prudenza ci sia il succedersi nel corso della notte di altre scosse di intensità medio-alta e la situazione ancora complessa dei soccorsi.

NUOVE SCOSSE - Come è accaduto per tutta la giornata di martedì (una violenta scossa di magnitudo 5,3 è stata registrata alle 19,42), nuove scosse si sono registrate nella notte tra martedì e mercoledì. Una, di magnitudo 3,8 è stata avvertita intorno alle 23,30 e un'altra, di pari intensità, è stata registrata alle 6,27 nella zona dell'Aquilano. Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali - ha reso noto la Protezione civile - una alle 5 con magnitudo 3,5. Attimi di paura per i 25 mila sfollati del capoluogo abruzzese, costretti sotto le tende all'ennesima notte di angoscia. E di freddo: la temperatura è calata fino a 4-5 gradi. Dall'inizio del sisma sono oltre 350 le scosse, comprese quelle impercettibili, rilevate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: circa 60 hanno avuto una magnitudo superiore a 3.

"SCAVEREMO FINO A PASQUA" - Intanto si scava ancora tra le macerie: nella notte sono stati estratti i corpi di due donne che abitavano in una palazzina crollata in via Sturzo. Il ministro dell'Interno Maroni ha assicurato che "fino al giorno di Pasqua continuerà incessante l'azione di ricerca di superstiti sotto le macerie, poi si procederà alla messa in sicurezza degli edifici e inizierà il lavoro di ricostruzione che non sarà né facile né breve".

EVACUATO IL CARCERE - Nella notte è cominciata l'evacuazione del carcere dell'Aquila, con circa 140 detenuti di cui un'ottantina in regime di 41 bis (il cosiddetto carcere duro). Dopo l'ultima violenta scossa di terremoto di martedì sera, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha preferito trasferire i detenuti. Tra questi, Salvatore Madonia, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Libero Grassi, e Nadia Desdemona Lioce (la brigatista sarebbe già a Roma). I detenuti comuni saranno trasferiti in altre carceri della regione mentre quelli in 41 bis in strutture ad hoc.

FRANCESCHINI E DI PIETRO - A sorpresa prima di Berlusconi nelle zone colpite dal sisma sono giunti separatamente anche Dario Franceschini e Antonio Di Pietro. Il segretario del Pd ha fatto sapere che il Partito democratico è pronto a collaborare in Parlamento quando il governo presenterà provvedimenti legislativi e finanziari per affrontare l'emergenza terremoto in Abruzzo. "Non dobbiamo perdere un minuto nel recriminare su ciò che si deve fare e che non si è fatto", ha detto il leader di Italia dei valori.

RICOSTRUZIONE - Nel frattempo, parlando a RaiNews24, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, ha inquadrato la situazione in Abruzzo. "Prima bisogna terminare gli scavi tra le macerie, completare l'opera di soccorso, subito dopo si ragionerà sugli interventi per la ricostruzione e sugli aiuti" ha detto Bonaiuti, sottolineando che "non è il momento delle polemiche", ma "dell'azione". "Ogni regione - ha spiegato poi - prenderà in affidamento un Comune. Ad esempio, l'Umbria avrà in carico il Comune di Paganica" ha aggiunto Bonaiuti, facendo riferimento all'esito della riunione di martedì tra governo e Regioni, a Palazzo Chigi. Nella conferenza stampa all'Aquila, Berlusconi ha invece parlato di "cento progetti per le ricostruzioni affidati a ognuna delle province italiane". Da parte sua, il ministro della Difesa La Russa ha fatto sapere che i militari impegnati in questo momento in Abruzzo sono 1.500, ai quali si sono aggiunti 2 mila carabinieri, quasi tutti impegnati nella zona del sisma. I soldati, ha sottolineato il ministro, saranno in campo nella regione anche nella fase della ricostruzione dopo-sisma. Complessivamente il contributo Ue potrebbe arrivare a 400-500 milioni. La stima è del vice presidente della Commissione europea, Antonio Tajani.

 

08 aprile 2009

 

 

 

Il caso Il dossier del Parlamento: materiali scadenti e struttura irrazionale

I ventisette anni di sprechi

per l'ospedale che crolla

Costò 9 volte più del previsto. Il progettista: colpa dell'incuria

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

L'AQUILA — C'è tutto scritto, nero su bianco, in un libro che è agli atti del Senato. Sono le conclusioni della Commissione d'inchiesta parlamentare "sugli ospedali incompiuti", pubblicato nel 2000. Stronca senza pietà il San Salvatore dell'Aquila, l'ospedale evacuato e dichiarato inagibile dopo il disastro. Ospedale anti-sismico? I pilastri di Farmacia sono stati tagliati dalle scosse e il cemento si è sgretolato come creta. Il vicepresidente di quella commissione d'inchiesta, Ferdinando Di Orio, 60 anni, ex senatore Ds e oggi magnifico rettore dell'università aquilana, è chiaro: "Il San Salvatore è stato uno scandalo di questo Paese".

Il libro è una condanna: "Spazi di degenza angusti", "irrazionalità e obsolescenza dell'impianto costruttivo", "scarsa qualità dei materiali impiegati". Ma l'ex senatore Di Orio aggiunge: "La Guardia di Finanza ha calcolato che l'ospedale è costato nove volte di più del necessario". Basta leggere il testo del 2000: la costruzione iniziò nel 1972, spesa prevista 11.395 milioni di lire, per 1.100 posti letto (oggi sono 350, cioè un terzo). Passarono vent'anni da allora, prima che l'ospedale, nel 1992, incominciasse a funzionare con i poliambulatori. Ma a colpire di più sono i finanziamenti: quasi 200 miliardi di lire, stanziati in 20 anni da Cassa del Mezzogiorno, Regione Abruzzo, ministero dei Lavori pubblici, ministero dell'Università e Ricerca.

Così oggi Mauro Tursini, ingegnere civile e direttore dell'Ufficio tecnico della Asl, dice: "L'ospedale è stato per anni il Pozzo di San Patrizio dove buttare i soldi". Appalti dopo appalti, imprese che ottenevano i fondi e subito dopo fallivano, lasciando fermi i cantieri, in quegli anni di giunte democristiane. "Un direttore dei lavori diventò direttore generale in Comune", chiosa il sindaco oggi in carica Massimo Cialente, del centrosinistra. "Fino almeno al '93 — incalza Di Orio — l'ospedale rimase un rustico, con i pilastri abbandonati. Sarebbero bastati tre-quattro anni per completarlo e invece...". Un'avanzata a singhiozzo, a piccoli lotti, da un taglio di nastro all'altro, prima il laboratorio d'analisi, poi la Farmacia, infine le sale operatorie nel '98 e l'inaugurazione finale nell'agosto '99. Ma l'avventura iniziò nel 1967 quando l'architetto Marcello Vittorini, oggi ottantaduenne, presentò il progetto definitivo. Ora dalla sua casa romana racconta: "Ho visto che l'ospedale in alcuni punti era inagibile, ma in altri no. Non capisco cosa possa essere successo. Non so se l'incuria possa aver compromesso i pilastri. Quando con l'ingegner Gaspare Squadrilli presentammo il progetto, L'Aquila era classificata dal ministero dei Lavori pubblici come zona sismica di seconda categoria. E noi superammo tutti i collaudi".

Ma nel frattempo la classificazione è cambiata. Da almeno due anni — dice l'ingegner Tursini — L'Aquila è diventata "zona sismica di prima categoria". E infatti si fanno spesso le prove di evacuazione. Ma i controlli di stabilità? "Questo però non è giusto dirlo perché il coefficiente di sicurezza di un ospedale resta inalterato. Il San Salvatore l'altra notte non è crollato come hanno scritto i giornali. Sono venuti giù solo i pannelli, le tamponature, parlerei perciò d'imperizia...". Eppure l'ospedale continua a tremare a ogni scossa e le pareti a sbriciolarsi. Ieri sono venuti il premier Berlusconi e il ministro del Welfare Sacconi. Hanno dato un'occhiata alle strutture, hanno preso tempo: "Aspettiamo quel che ci diranno i tecnici della Commissione Grandi Rischi, già al lavoro", ha detto Sacconi. Intanto, due giorni fa, un medico oncologo dell'ospedale, Gianpiero Porzio, ricordava la battuta sinistra che gli fece l'ex ministro della Sanità, De Lorenzo, alludendo a chissà quali affari roteanti intorno al San Salvatore. "De Lorenzo?", s'indigna l'architetto Vittorini. "Se sapeva davvero qualcosa, perché non fu lui il primo ad intervenire?".

Fabrizio Caccia

08 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

2009-04-07

ALTRe forti scosse nella notte e in mattinata: la gente ha ancora paura

Terremoto in Abruzzo: 207 morti

e 15 dispersi. Il dramma degli sfollati

Almeno 17 vittime non ancora identificate. Si scava sotto le macerie per tentare di salvare i superstiti

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MULTIMEDIA: Foto, audio, video della tragedia in Abruzzo

L'AQUILA - Il bilancio si aggrava. Sono 207 i morti accertati nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo la notte tra domenica e lunedì. Almeno 17 delle vittime non sono state ancora identificate. I dispersi sono 15 e circa 1.000 i feriti, di cui 100 gravi. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, di cui 10.000 a L'Aquila e 7.120 nella provincia. Lo ha dichiarato il premier Silvio Berlusconi.

NUOVE SCOSSE - E la terra non sembra dare requie a vittime e soccorritori: una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 della scala di Richter è stata registrata intorno alle 11.28 a L'Aquila. Dagli edifici già lesionati si sono staccati calcinacci provocando ulteriore panico nella popolazione. Molti si sono allontanati dalle vicinanze dei palazzi velocemente temendo crolli che potessero investirli. La scossa è stata sentita anche a Roma.

E proprio quest'ultima scossa avrebbe provocato il crollo di due edifici a Pettino, nei pressi della scuola della Guardia di finanza che è la sede del centro di coordinamento soccorsi per l’emergenza terremoto. Da quanto riferiscono fonti dei vigili del fuoco non risulta che vi fossero persone nelle due palazzine crollate.

CORSA CONTRO IL TEMPO - Per gli uomini dei soccorsi, è ancora una volta una corsa contro il tempo: con il passare delle ore si affievolisce infatti la speranza di trovare qualcuno ancora in vita sotto le macerie. Fino ad ora oltre 150 persone sono state estratte vive dalle macerie. Così si è scavato per tutta la notte sia all'Aquila che nei comuni limitrofi; operazioni mai interrotte nonostante le decine di scosse che si sono succedute nel corso della notte, la più violenta della quali alle 1.15 con una magnitudo di 4.8 della scala Richter. All'Aquila, alle 2, dopo 23 ore dal sisma è stata tirata fuori viva dalle macerie Marta, una studentessa di 24 anni della provincia di Teramo. La giovane, estratta dagli speleologi del soccorso alpino deve la propria vita a un colpo di fortuna: era a letto quando il palazzo di quattro piani dove viveva si è sbriciolato e le travi di cemento armato che sono cadute le si sono fermate a pochi centimetri dal corpo.

Il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, dopo un sopralluogo tra le rovine della Casa dello Studente, in via XX Settembre, ha detto che sotto le macerie potrebbero ancora esserci cinque persone. Intanto stato trovato morto lo studente greco - di cui si conosce solo il nome, Vassili - che risultava disperso da lunedì. Lo hanno annunciato le autorità greche, citate dai media ellenici. Altri tre studenti greci (tra cui la sorella di Vassili) sono rimasti feriti leggermente, uno dei quali estratto dalle macerie dai soccorritori da ciò che restava della casa.

ONNA - Si è scavato anche a Onna, il "paese che non c'è più". Due corpi sono stati estratti dai vigili del fuoco, nelle prime ore della mattina, dalle macerie di Onna, paesino alle porte dell'Aquila, uno dei più colpiti dal terremoto. Salgono così a 39 le vittime nel paese che conta circa 250 abitanti. Il bilancio dovrebbe fermarsi qua. Altre due persone che ieri sera risultavano disperse, avevano infatti lasciato il paese senza che gli altri abitanti lo sapessero. In mattinata i vigili del fuoco faranno una nuova ricerca, seguendo anche i consigli della gente del luogo, per cercare di capire se ci sono altre persone sotto le macerie, ma l'ipotesi pare poco probabile. Una volta terminata questa fase ci sarà da capire l'entità dei danni alle strutture. Secondo le prime stime sommarie praticamente la totalità delle case è inagibile: il 60-70% sono completamente crollate. Le altre hanno comunque profonde lesioni.

LA NOTTE DEGLI SFOLLATI - Nella tendopoli, intanto, la notte è trascorsa al freddo e in molti hanno preferito dormire in auto, mentre sono proseguiti i trasferimenti verso gli alberghi della costa. Molte delle persone che hanno perso la casa hanno trovato ricovero chi in auto, chi sotto l'unica tensostruttura montata, creandosi un giaciglio con guanciali e coperte fra le panche e i tavolini. Sono stati 250, invece, i posti in tenda messi a disposizione nel campo sportivo di Paganica. Non sufficienti tuttavia per ospitare tutti gli sfollati di un paese dove metà degli abitanti hanno perso la casa. Per la prima notte è stata data la preferenza ai bambini e agli anziani, mentre gli altri sono rimasti a dormire in macchina o sui pullman dell'Azienda regionale dei trasporti. Nella notte sono poi arrivati altri tir con tende fornite dalla Protezione civile che andranno ad aumentare la disponibilità di questo e altri campi. Con la collaborazione dell'Associazione nazionale Alpini, ieri fra le 20 e mezzanotte, sono stati serviti anche 1.400 pasti.

Per oggi "sono in arrivo altre 3.000 tende" per gli sfollati di L’Aquila e "c’è sempre la possibilità di trasferirsi lungo la costa, dove sono stati requisiti 5.000 posti letto" in alcuni hotel del luogo ha confermato il sindaco del capoluogo abruzzese, manifestando la speranza che si possa "assicurare ai cittadini una notte migliore di quella appena trascorsa. Molti cittadini hanno dormito in automobile e solo in parte nelle tende già allestite", ha infatti precisato Cialente che anche lui ha dormito questa notte in macchina.

IN 5.100 AL LAVORO - Attualmente, fanno sapere invece dal quartier generale della Protezione civile, sono 5.100 le persone impegnate nell'ambito del sistema nazionale di soccorso e assistenza alla popolazione nazionale (oltre al personale del dipartimento e ai volontari arrivati da numerose regioni, vigili del fuoco, croce rossa, soccorso alpino e forze dell'ordine). Si aggiungono oltre 1.300 militari (300 dei quali di supporto non sul campo, come a esempio quelli addetti alle rilevazioni meteo).

E, purtroppo, proprio tra i soccorrittori va segnalata una vittima. Si tratta di un vigile del fuoco che è morto nella notte a L’Aquila durante le operazioni di soccorso per un infarto o un aneurisma cerebrale: è in corso l’autopsia.

07 aprile 2009

 

 

 

Barberi: danni irragionevoli. Gli architetti: serve un piano urgente

"Cadute anche le case nuove"

Il bluff dei palazzi anti-sismici

Il presidente della Commissione grandi rischi: "Si pone il problema della qualità delle costruzioni"

L'AQUILA - Le parole che fanno più male: "Un terremo­to così in California non avrebbe provocato nemmeno un morto". Le pronuncia Franco Barberi, presidente della Commissione grandi ri­schi. Poco prima il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialen­te, ha lanciato il suo allarme: "Qui sono cadute anche le ca­se nuove". E allora Barberi passa all’attacco: "Se è vero che anche edifici che avrebbe­ro dovuto essere costruiti in base alle normative antisismi­che hanno subito danni irra­gionevoli — spiega —, allora si pone il problema del con­trollo della qualità delle co­struzioni. In particolare per le strutture pubbliche e strategi­che: ospedali, scuole, edifici del governo". E invece: l’ospe­dale, un presidio che non do­vrebbe solo restare in piedi ma anche funzionare in emer­genza, è stato evacuato e di­chiarato inagibile. La Casa del­lo Studente, costruita a metà degli anni Sessanta è crollata. Come l’hotel "Duca degli Abruzzi", che non era in un palazzo di pietra antica ed è collassato, si è accartocciato su se stesso. O la chiesa di Tempera, a sette chilometri dall’Aquila, che era un edifi­cio moderno. E i tanti palazzi dei quartieri periferici, case da edilizia popolare, non abi­tazioni vecchie di secoli: con i muri crepati, gli androni in marmo sventrati.

Insomma, a L’Aquila non sono crollate sol­tanto le vecchie case in pietra del centro storico: il terremo­to ha distrutto o danneggiato in modo tale da renderli inabi­tabili anche palazzi moderni. Non è solo un problema del­l’Aquila né dell’Abruzzo, che pure è zona ad elevato rischio sismico. Secondo le ultime stime, in Italia ci sarebbero al­meno 75-80 mila edifici pub­blici da consolidare: 22 mila edifici scolastici sono in zone sismiche, 16 mila in zone ad alto rischio. Circa 9 mila non sono costruiti con criteri anti­sismici moderni. Gian Miche­le Calvi, ordinario di Costru­zione in zona sismica dell’Uni­versità di Pavia e presidente del Centro europeo di ricerca e formazione in ingegneria si­smica: "Se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici, continueremo ad ave­re morti. È scandaloso". Il Consiglio nazionale degli architetti invoca un piano ur­gente di messa in sicurezza di ampie parti delle nostre cit­tà. Il presidente degli inge­gneri, Paolo Stefanelli, spiega che "tutti gli edifici costruiti negli anni 50-60, a causa del tipo di cemento armato usa­to, sono a rischio sismico in un tempo che va dai 5 ai 30 anni. Lo abbiamo detto tante volte, inascoltati. A oggi man­ca ancora una norma che ren­da obbligatorio il monitorag­gio sul tempo di vita delle co­struzioni ".

Però manca dav­vero solo quella, perché di norme sull’edilizia antisismi­ca l’Italia ne ha quattro, tutte contemporaneamente in vi­gore. Il decreto ministeriale 16 gennaio 1996, intitolato "Norme tecniche per le co­struzioni in zona sismica" e seguito, dopo il terremoto del 2003 in Molise, dall’ordi­nanza della Protezione civile numero 3274, che ha rimap­pato e riqualificato il territo­rio nazionale, aggiungendo zone sismiche o elevandone la classe. E poi da altri due de­creti, uno del 2005, l’ultimo del 2008, che si chiama "Nuo­ve norme tecniche per le co­struzioni in zona sismica". Leggi tecniche, moderne. Poi ci sono le costruzioni. I progetti, i materiali usati, le strutture. Nelle case in cemen­to armato degli anni Sessanta si usavano i tondini a barra li­scia, oggi esistono quelli con barre ad aderenza migliorata, che legano meglio con il cal­cestruzzo. Chissà com’erano quelli della casa di via XX Set­tembre, nel centro dell’Aqui­la, che adesso è un mucchio di rovine alto due metri e mezzo.

Mario Porqueddu

07 aprile 2009

 

 

 

DEVASTATO DAL FORTISSIMO SISMA NELLA NOTTE

Caos all'ospedale de L'Aquila

"Ma solo un reparto è stato chiuso"

Non è stato evacuato: "Le richieste di soccorso e ricovero sono elevatissime". Funzionario Asl: "Inagibile al 90%"

L'AQUILA - L'ospedale dell'Aquila è inagibile al 90%. A dirlo è un funzionario dell'Asl locale. La struttura è stata evacuata solo parzialmente. "Solo un reparto è stato chiuso, ma il resto della struttura è attiva - dice il portavoce della Protezione civile Luca Spoletini -. Ovviamente il numero delle richieste di soccorso e ricovero è elevatissimo e stiamo cercando di far fronte a questa situazione con le strutture nelle vicinanze".

INAGIBILE - "Mentre all'interno medici e personale continuano a lavorare, la terra trema sotto i loro piedi. Il bilancio è pesante, davvero pesante" spiega il manager dell'Asl de L'Aquila Roberto Marzetti, sottolineando appunto che il nosocomio "è quasi completamente inagibile". "I pazienti vengono curati nel cortile tra i due edifici che compongono l'ospedale e nel piazzale antistante - riferisce -. Ci sono lettini e barelle, mentre abbiamo problemi anche col servizio di mensa e ora stiamo attendendo che i pasti arrivino da fuori. È una situazione davvero drammatica. Ci vorrà qualche giorno per quantificare con precisione i danni per l'ospedale".

ELICOTTERI - Al Pronto soccorso è il caos. Personale medico e uomini della Protezione civile lavorano senza sosta per soccorrere i feriti e cercare di salvare le vittime del fortissimo sisma che ha colpito nella notte l'Aquila e i dintorni. Due elicotteri hanno portato in altre città della regione e anche del Lazio i feriti più gravi perché alcune sale operatorie sono inagibili. Centinaia di persone arrivano davanti all'ospedale in attesa di soccorsi.

06 aprie 2009

 

 

2009-04-06

Suituazione caotica all'ospedale dell'Aquila, una sola sala operatoria agibile

Terremoto in Abruzzo: 27 morti accertati, migliaia di sfollati e centinaia di feriti

Crollati molti edifici: 45-50 mila sfollati. Il sisma, di 5,8 gradi Richter, avvertito alle 3,32 in tutto il Centro Italia

Una via dell'Aquila sommersa dalle macerie (Ansa)

Una via dell'Aquila sommersa dalle macerie (Ansa)

L'AQUILA - Un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 con epicentro in Abruzzo, a circa 1o km dall'Aquila. La scossa è stata nettamente avvertita in tutto il centro Italia dalla Romagna a Napoli. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di 5,8 gradi è considerato "moderato, con un'intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l'Irpinia". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha firmato lo stato d'emergenza nazionale (mobilitando anche l'Esercito) affidando la gestione a Guido Bertolaso e ha deciso di recarsi subito all'Aquila per accertarsi di persona della situazione, così come il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Il capo della Protezione Civile, che è giunto all'Aquila, ha parlato di una "situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo inizio millenio".

DATI SISMA - Il terremoto di 5,8 gradi Richter è avvenuto alle 3,32 a una profondita di 8,8 km. Lo afferma in un comunicato l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. "Le coordinate epicentrali risultano: 42,33 gradi di latitudine Nord e 13,33 gradi di longitudine Est. Il terremoto è caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica)". Secondo Selvaggi "il fenomeno sismico è ancora in atto. Dalla prima scossa si sono verificate decine di repliche".

BILANCIO - Drammatico il bilancio, peraltro provvisorio e certamente destinato ad aumentare: 27 morti accertati, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Tra le vittime ci sono almeno cinque bambini. Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, migliaia quelli lesionati e inagibili. Gli sfollati potrebbero essere 45-50 mila. I soccorsi sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare gli edifici lesionati.

PAESI VICINI - Ma è dai paesi vicini all'Aquila, raggiunti solo nelle prime ore della mattina, che stanno iniziando ad arrivare notizie di danni ingenti. Una delle situazioni più drammatiche è a Onna, dove il 50% delle case è crollato, e a Paganica. Una situazione "bruttissima" la definiscono i soccorritori giunti sul posto, che ricorda quella del terremoto dell'Umbria. Diversi edifici lesionati anche a Sulmona.

SOCCORSI - Già alle prime luci dell'alba la situazione nel capoluogo si è presentata drammatica. Sono state date indicazioni agli sfollati di raggiungere la zona dello stadio dove sarà allestito un campo di accoglienza ma molte persone sono in strada e stanno però ostacolando la gestione organizzata dei soccorsi. La Protezione civile ha invitato la popolazione a lasciare libere le strade per consentire ai soccorsi di operare al meglio. All'ospedale (rimasto senza acqua potabile) si sono effettuati i primi interventi anche in pericolo di inagibilità, tanto che numerosi medici medicano i feriti all'aperto di fronte alla entrata principale del pronto soccorso. C'è un'unica sala operatoria in funzione e che quindi è necessario il montaggio di un ospedale da campo che, stando a fonti ospedaliere, sta arrivando dalle Marche. Una parte dei feriti più gravi che non possono essere trattati in ospedale, vengono trasferiti in elicottero in altri centri abruzzesi e a Rieti. Tutto intorno regna il caos e mentre continuano ad arrivate feriti sia con ambulanze che con auto private e di tanto in tanto sfilano barelle con i morti che vengono accompagnati al vicino obitorio.

EDIFICI CROLLATI E INAGIBILI - Secondo una prima stima della Protezione civile, gli edifici inagibili potrebbero essere 10-15 mila. Quattro palazzi sono interamente crollati: la casa dello Studente, uno in via Sant'Andrea e due in via XX Settembre. E anche nelle altre zone della città vi sono diversi edifici danneggiati e porzioni crollate. L'hotel Duca degli Abruzzi è completamente crollato. Poco di fronte alla Casa dello studente si cerca di raggiungere una famiglia di quattro persone intrappolata in una piccola abitazione crollata. Una donna di circa 50 anni è stata estratta viva dalle macerie di un edificio di tre piani presso piazza della Repubblica, proprio accanto a quella che era la prefettura che è andata completamente distrutta. Un ragazzo è stato estratto dalla Casa dello studente ma altri sette sono ancora sotto: i soccorritori stanno scavando con le mani perché il posto è inaccessibile ai mezzi meccanici. In piazza Duomo sono crollate parti della facciata e dell'abside della chiesa di Santa Maria del Suffragio.

ALTRI DANNI - Crolli di cornicioni e lesioni vengono segnalati anche in provincia di Pescara, ma non si evidenziano casi più gravi. Una palazzina con gravi lesioni è stata evacuata a Sora, in provincia di Frosinone. Danni anche in alcuni centri della provincia di Rieti.

COLLEGAMENTI - La rete della telefonia mobile e fissa nelle zone colpite dal terremoto è stata rimessa in funzione. L'80% delle 15 mila utenze di energia elettrica saltate è stata ripristinata già entro le 9. Le linee ferroviarie principali sono tutte operative, mentre sono in atto gli accertamenti sulle linee regionali. In corso verifiche sui tratti autostradali. In corso lavori di riparazione sugli acquedotti nel Teramano e a Pescara.

AIUTI - Oltre che da tutte le regioni italiane, offerte di aiuto stanno arrivando da molti Paesi e dalla Commissione europea. "In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze", ha detto Agostino Miozzo, dirigente della Protezione civile. "Se nel corso delle operazioni dovessimo avere problemi, i nostri amici sarebbero pronti a intervenire". Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha lanciato un appello urgente a tutti i cittadini per donare sangue.

06 aprile 2009

 

 

 

 

 

Duramente ripreso dal capo della Protezione civile Bertolaso

L'esperto denunciato per il suo allarme

"Confermo: lo si poteva prevedere"

Giampaolo Giuliani aveva detto: "Ci sarà un sisma disastroso". Ora ribadisce: "Loro sapevano"

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"Prevedo un terremoto". E un ricercatore scatena la psicosi tra l’Aquila e Sulmona (1° aprile 2009)

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Intervista a Giampaolo Giuliani (da Donnedemocratiche.it)

MILANO - Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, inviperito martedì 31 marzo si era scagliato contro "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false", chiedendo una punizione. Tra gli "imbecilli" c'era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l'Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l'allarme: la regione sarà colpita domenica 29 marzo da un terremoto "disastroso". Giuliani è stato denunciato per procurato allarme. E Bertolaso ha ripetuto che "lo sanno tutti che i terremoti non si possono prevedere". Invece Giuliani ora dopo il dramma conferma: "Non è vero, noi l'avevamo previsto"

Audio - Giuliani: "Loro sapevano, si poteva prevedere"

LA DENUNCIA: "SI POTEVA CAPIRE" - Oggi, dopo la tragedia, Giuliani parla con amarezza: "C'è il rischio che domani mi mettano in galera - dice - ma confermo: non è vero, è falso, che i terremoti non si possono preveder. Sono 10 anni che noi riusciamo a prevedere eventi di questo tipo in una distanza di 100-150 chilometri da noi. Da tre giorni - continua- vedevamo un forte aumento di radon, al di fuori della soglia di sicurezza. E forti aumenti di radon segnalano forti terremoti. Questa notte il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l'avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l'hanno osservato. Poteva essere visto ce ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato. Abbiamo vissuto la notte più terribile della nostra vita, sono sfollato anche io... Questi scienziati canonici, loro lo sapevano che i terremoti possono essere previSti"

ALLARME - Nella notte del 29 marzo c'era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter. Questo e la "profezia" aveva fatto scattare il panico tra i cittadini di Sulmona e dintorni. L'analisi di Giuliani era basata sull'analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie. Giuliani aveva dato anche un'indicazione precisa dell'allarme: da lì a poche ore. Il sisma però non era avvenuto. Ma la terra si è scatenata circa una settimana dopo. E ora le polemiche divampano. Anche se, per onestà, occorre dire che un conto è dire "ci sarà un terremoto", un altro è dire con precisione in quale zona colpirà e soprattutto quando. Per evitare di far evacuare migliaia di persone per settimane intere prima che succeda effettivamente qualcosa.

06 aprile 2009

 

 

 

 

 

aveva previsto un evento "disastroso"

"Prevedo un terremoto". E un ricercatore scatena la psicosi tra l’Aquila e Sulmona

La profezia di Giampaolo Giuliani, tecnico che fa ricerca ai Laboratori del Gran Sasso provoca il panico

 

Il grafico di un sismografo (Ap)

Il grafico di un sismografo (Ap)

L’AQUILA — Non bastasse lo sciame sismico che da metà febbraio ha trasformato questo angolo d’Abruzzo in una pista di rock and roll, con oltre 30 scosse di magnitudo superiori ai 2 gradi, scuole chiuse, malori, tetti pericolanti e gente sull’orlo di una crisi di nervi, a fare danni ci si è messo anche "il terremoto che non c’è": o meglio, che sarebbe dovuto arrivare e per fortuna non c’è stato.

Annunciata con toni quasi profetici da Gioacchino, Giampaolo Giuliani, tecnico che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso e che da anni sostiene di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici, la notizia del terremoto, che nelle previsioni di Giuliani avrebbe dovuto essere "disastroso", ha scatenato tra domenica e lunedì una psicosi collettiva, che ha mandato in tilt Sulmona e dintorni. Tale il vespaio, da costringere ieri la commissione Grandi Rischi della Protezione civile a riunirsi in fretta e furia "per rassicurare la popolazione che non c’è alcun pericolo in corso", che "la situazione è monitorata ora per ora" e che "non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un sisma". Con un diavolo per capello, il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, si è scagliato contro "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false", chiedendo una punizione esemplare.

E così è stato: Giuliani, che basa le sue previsioni sull’analisi di un gas (il Radon) sprigionato dalla crosta terrestre e che ha costruito enormi cubi in piombo per monitorare il suolo, ora si ritrova addosso una denuncia per procurato allarme. "È stato terribile". Il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, ancora non si è ripreso. Domenica era a Roma, al congresso del Pdl. In mattinata, una scossa di magnitudo 4 aveva squassato il suo paese. "I vigili urbani— ha raccontato—mi hanno messo telefonicamente in contatto con questo signore (Giuliani, ndr.), che mi ha annunciato l’arrivo, da lì a poche ore, di un sisma devastante. Non sapevo che fare: far scattare il piano d’evacuazione o fare finta di niente?". A Sulmona intanto tutti già sapevano. Ed è stato il panico: gente in strada con i materassi, parroci che hanno svuotato le chiese, famiglie radunate nelle palestre. Poi è passata la domenica. E pure il lunedì. La terra ha tremato ancora. Ma piccole scosse. Niente al confronto del "terremoto che non c’è".

Francesco Alberti

01 aprile 2009

 

 

 

firmato lo stato di emergenza nazionale. il premier va all'aquila

Bertolaso: "Era impossibile prevederlo"

Berlusconi firma lo stato d'emergenza

"Non avremmo mai immaginato di dover evacuare una intera regione senza sapere quello che sarebbe accaduto"

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Terremoto in Abruzzo: decine di morti, migliaia di sfollati e centinaia di feriti (6 aprile 2009)

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MULTIMEDIA: video, audio, foto

Guido Bertolaso (Fotogramma)

Guido Bertolaso (Fotogramma)

L'AQUILA - Una scossa di questa intensità "era impossibile da prevedere". Lo dice il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, rispondendo alle polemiche per l'allarme lanciato giorni fa da un ricercatore dei laboratori del Gran Sasso.

STATO D'EMERGENZA - Silvio Berlusconi ha firmato un decreto per lo stato d'emergenza nazionale. Bertolaso è nominato automaticamente commissario straordinario del governo per la gestione della situazione in Abruzzo. È subito andato a L'Aquila dove sta sorvolando in elicottero le zone devastate. Il premier ha annullato un viaggio in Russia previsto per oggi e anche lui è partito per l'Abruzzo. "La situazione non ha precedenti in questo duemila - ha detto Berlusconi -. Ci sono questi due o tre edifici e anche abitazioni importanti che sono crollati e lì temiamo veramente che ci siano altri morti in aggiunta a quelli che conosciamo. Il nostro Paese è sottoposto a queste scosse". Il ministro delle Infrastrutture Matteoli ha convocato un vertice operativo per mettere a punto i provvedimenti più urgenti.

PREVISIONI IMPOSSIBILI - Bertolaso ha spiegato così l'impossibilità di prevedere il sisma: "La commissione grandi rischi presieduta da Franco Barberi si è riunita a L’Aquila con tutti i tecnici locali, con il prefetto vicario e l’assessore regionale della Protezione civile, c’erano tutti i più importanti sismologi compreso Enzo Boschi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Li ho mandati lì proprio perché a seguito di queste continue scosse nella zona avevo bisogno di avere elementi. E le conclusioni della commissione nazionale, massimo organo tecnico-scientifico d’Italia, erano che non si poteva assolutamente prevedere che cosa sarebbe accaduto nei giorni successivi. Mi aspetto che di ovviamente questo se ne parlerà a lungo. È ben evidente che non avremmo mai immaginato di dover evacuare una intera regione come l’Abruzzo senza sapere quello che sarebbe accaduto successivamente. Purtroppo, aldilà di tenere tutta la struttura allertata e dopo cinque minuti eravamo già in sala operativa a lavorare, non potevamo fare altro".

COLLABORAZIONE DI TUTTI - "È la peggiore tragedia dall'inizio di questo millennio - ha aggiunto Bertolaso -. Siamo ai primi numeri, abbiamo delle segnalazioni molto serie sul centro storico dell’Aquila e il numero delle zone colpite, soprattutto i piccoli centri, sta crescendo. Molte zone risultano interessate da questa drammatica vicenda". Mobilitate colonne mobili dei vigili del fuoco di tutta Italia e le protezioni civili di tutta Italia stanno convergendo a L’Aquila. "Chiediamo la collaborazione degli italiani - ha aggiunto - per stare vicini a questa tragedia ed evitare di intasare le strade".

06 aprile 2009

 

 

REPUBBLICA

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2009-05-02

Il premier fa il punto sulla situazione del post-terremoto: "E' stata una mission impossible"

Entro maggio riapre l'ospedale. Poi ironizza: "Io speriamo che me la cavo"

Berlusconi: "Entro settembre

le prime case agli sfollati"

dall'inviato PAOLO G. BRERA

Berlusconi: "Entro settembre le prime case agli sfollati"

Silvio Berlusconi mostra il piano case per gli sfollati in Abruzzo

ROMA - "Io speriamo che me la cavo", dice il premier Silvio Berlusconi usando le parole dei bambini di Arzano, quelli delle case "sgarrupate"; ma lo dice con postilla: "E che Dio ci aiuti!". Se il Padreterno non lesinerà una mano, a fine maggio l'ospedale San Salvatore devastato dalla frustata notturna del sisma riaprirà gran parte dei suoi reparti. E dal dieci settembre arriveranno le prime case hi-tech per resistere all'inverno.

Sono alcune delle "buone notizie" che il presidente del Consiglio - parlando al termine di un vertice a palazzo Chigi con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso - assicura si stiano per realizzare tra le tende diacce dell'Aquilano. Il San Salvatore, che s'è sgarrupato per davvero pur essendo un edificio strategico per eccellenza, del terremoto che ha sconvolto il capoluogo abruzzese è uno dei simboli: "Vi do una buona notizia - dice Berlusconi - abbiamo verificato che lo potremo riaprire entro fine maggio". L'ospedale potrà funzionare tra il 60 e il 70 per cento.

"Stiamo lavorando, l'organizzazione procede bene", sostiene il premier ricordando i numeri giganteschi dell'emergenza: "Stiamo gestendo una comunità di oltre 66mila persone più i soccorritori, fornendo tutti i giorni pasti caldi e dando alloggio in alberghi e case private. Abbiamo 169 campi con tende, cento centri sanitari, duecento moduli di servizi igienici da tre bagni ciascuno, sterilizzati quattro volte al giorno. In più, tremila bagni chimici, 31 centri medici avanzati e cento cucine da campo".

Ma la vera sfida, quella per cui più occorre l'aiutino dall'alto, sono i quattordici quartieri nuovi in cui tredicimila persone dovrebbero riuscire a trovare un tetto sicuro e caldo prima che il freddo costate delle notti dell'Aquila si trasformi in gelo. "Entro duecento giorni - dice Berlusconi - consegneremo a 13mila persone appartamenti completamente funzionanti e arredati: è questo l'obiettivo del progetto Case del governo. Secondo il nostro piano cominceremo a consegnarle il 10 settembre. Cerchiamo di abbreviare i tempi, quindi, ma mettiamo in conto anche possibili ritardi".

Le cinquantamila persone che oggi non possono o non vogliono rientrare nelle loro case, secondo Berlusconi cominceranno a farlo - ristrutturandole, se occorre - quando il terremoto darà una tregua di almeno una settimana. Per ora non c'è giorno in cui la terra non ti tremi sotto i piedi, e nessuno si fida più di un tetto in muratura. "Stiamo facendo i sopralluoghi con 160 squadre di volontari. Riescono a farne mille al giorno - spiega il premier - e ne abbiamo già effettuati 22.700: il 53,7 per cento delle abitazioni sono già abitabili, il 15,8 per cento lo sarebbero entro 30 giorni con pochi interventi, ma le popolazioni non entrano perché le scosse continuano". E ci sono anche 300 chiese inagibili.

Intanto, dopo una giornata di proteste nere di rabbia dei trentamila pendolari aquilani alloggiati sulla costa e infuriati per il ritorno a sorpresa dei pedaggi sulla A24 e sulla A25, premier e protezione civile sono dovuti intervenire con la società Strada dei Parchi imponendo un dietro front, con tante scuse e restituzione dei pedaggi versati. Domani Bertolaso sarà all'Aquila, a chiarire definitivamente come vada interpretato l'ennesimo decreto un po' troppo sibillino.

(2 maggio 2009) Tutti gli articoli di cronaca

 

 

 

 

 

2009-05-01

Primo maggio frenetico per Berlusconi, che nel pomeriggio torna nelle zone terremotate

"Nessuna new town, case nuove da ottobre. Bene che vengano i Grandi del mondo"

Il premier da Napoli all'Aquila

"Preoccupato, oggi un'altra scossa"

dal nostro invito GIANLUCA LUZI

L'AQUILA - "Siamo preoccupati, perché anche oggi c'è stata una forte scossa del grado 3,8 della scala Richter. E le famiglie, anche quelle che hanno una casa agibile cioè il 57 per cento delle case, non se la sente di rientrare ed è comprensibile. Dobbiamo sperare che le scosse smettano. Anche il tempo inclemente non ci ha dato una mano. Ora stiamo mettendo le tv nelle tende, ma certo, quando piove non è bello stare in una tendopoli".

Primo maggio frenetico per il premier: la mattina a Napoli per il concerto dei Berliner diretti da Muti al San Carlo, poi pranzo in prefettura, quindi in elicottero a L'Aquila per la decima visita. Prima la tendopoli della Croce rossa, poi la piazza del Duomo con la bellissima chiesa barocca dalla cupola distrutta. La città è spettrale, in giro soltanto uomini e donne dei soccorsi, mezzi militari, camion dei pompieri e mezzi della Protezione civile. Cani orfani dei padroni che si aggirano tra le macerie. Berlusconi si ferma vicino ai camion dei vigili del fuoco.

Le case per i terremotati. "Quando torno a Roma firmo l'ordinanza per nominare i sindaci dei 49 comuni colpiti dal sisma soggetti attuatori delle direttive del Commissario. Loro dovranno individuare le famiglie da mettere negli appartamenti già esistenti e sfitti che pagheremo noi e le famiglie da mettere nei nuovi appartamenti che siamo determinati a costruire prima dell'inverno, con lavori accelerati su tre turni, entro ottobre".

Il G8. "Sarà un bene che i protagonisti più importanti del mondo potranno vedere da vicino cosa è successo e sicuramente saranno più motivati a lasciare un segno della propria solidarietà contribuendo al restauro dei monumenti. Già abbiamo fatto i primi sopralluoghi nella cittadella della Guardia di Finanza dove saranno ospitati i Grandi della terra e dove si svolgerà il summit. Architetti e mobilieri faranno in modo da rendere meno spartana la cittadella che ha tutti gli spazi per ospitare il vertice".

Le new town. "All'inizio avevo parlato del progetto delle new town ma riferendomi a qualcosa di valido in tutti i capoluoghi per andare incontro alle esigenze dei giovani che vogliono farsi una famiglia e non trovano case alla loro portata. Ma qui non ci sarà nessuna new town. Abbiamo individuato 14 aree dove costruiremo case di due o tre piani che non altereranno il profilo architettonico della città. Per le case distrutte intendiamo ricostruirle e infatti è stata varata una misura nel decreto per il terremoto che destina 150 mila euro a chi intende riscostruire completamente la propria casa. Per le case lesionate ma non distrutte il contributo è di 80 mila euro".

Nuovi ministri? "La prossima settimana incontrerò il presidente Napolitano, ma le nomine non sposteranno il numero dei ministri che rimane di 60 perché sono nomine di sottosegretari che diventano viceministri. Del resto a volte si trovano male nelle riunioni internazionali perché da sottosegretari devono trattare con ministri di altri Paesi. Comunque ripeto non sarà aumentato il numero delle persone del governo che resta di 60".

Fiat-Chrysler. "Ho avuto assicurazioni dall'azienda che non sarà chiuso nessuno stabilimento in Italia. Penso che l'accordo sia una cosa positiva sia per la Fiat che per tutti noi, di buon auspicio per il miglioramento della situazione di cui ci sono tanti segnali. Per esempio sono stato al Salone del mobile e ci sono più ordinativi anche internazionali dell'anno scorso. Adesso non c'è più nessuno che parla di crollo, a parte qualcuno che conosciamo bene".

La crisi è soprattutto psicologica. "Abbiamo commissionato un'indagine tra i dipendenti pubblici che hanno più soldi dell'anno scorso e non rischiano il posto di lavoro. Volevamo sapere quanti avevano intenzione di cambiare la macchina e il 76 per cento ha detto che non comprerà una auto nuova, senza una motivazione economica ma solo per la paura di una crisi economica che non li toccherà per niente".

Gradimento del governo. "Il governo è apprezzato perché sa fare cose concrete e non solo parole come è capitato con governi che ci hanno preceduto.

Anche oggi che mi hanno chiesto di dire i numeri della mia popolarità, io l'ho detto ridendo. Poi certo i numeri sono questi e la mia popolarità è al 75,1 per cento. Poi non è che io abbia una fiducia illimitata nei numeri dei sondaggi. Dipende da chi li fa e comunque l'ho detto ridendo e con assoluta ironia. Come mia zia Marina che diceva a se stessa come sei bella come sei bella e noi le chiedevamo, ma perché lo dici. E lei rispondeva:

perché non me lo dice nessuno".

(1 maggio 2009)

 

 

 

 

 

2009-04-29

TESTO DEL DL39/2009 DECRETO LEGGE TERREMOTO

 

Benedetto XVI visita l'Aquila e Onna sotto la pioggia: "Vorrei abbracciarvi uno ad uno"

"Serve un serio esame di coscienza, affinché il livello delle responsabilità mai venga meno"

Il Papa all'Aquila: "Ora case solide"

Tornano agibili oltre 300 edifici

Un miliardo e 100 entro dicembre. Il resto dei finanziamenti spalmato nei prossimi 20 anni

Il Papa all'Aquila: "Ora case solide" Tornano agibili oltre 300 edifici

Benedetto XVI a Onna

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Multimedia

* LE INMMAGINI

* IL VIDEO

L'AQUILA - "Gli abruzzesi, anche a nome delle persone morte sotto le macerie, attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide. Dopo quanto accaduto in Abruzzo, la comunità civile deve fare un serio esame di coscienza, affinchè il livello delle responsabilità, in ogni momento, mai venga meno". Lo ha detto Benedetto XVI durante la visita alle zone colpite dal sisma. Giunto in auto e non in elicottero a causa del maltempo, accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta e dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il Papa ha stretto le mani di tanti cittadini, ha accarezzato i bambini e ha visitato l'area che accoglie migliaia di sfollati.

"Vorrei abbracciarvi uno a uno". "Sono finalmente con voi, in questa terra splendida e ferita - ha detto il Pontefice - che sta vivendo giorni di grande dolore e precarietà. Vi sono stato accanto fin dal primo momento, ho seguito con apprensione le notizie condividendo il vostro sgomento e le vostre lacrime... Vorrei abbracciarvi con affetto ad uno ad uno". Parole non convenzionali dunque quelle del Papa. Che ha poi continuato: "La Chiesa tutta è accanto alle vostre sofferenze, desiderosa di aiutarvi nel ricostruire case, chiese, aziende crollate o danneggiate dal sisma. Ho ammirato il coraggio, la dignità e la fede con cui avete affrontato anche questa dura prova. Ora, come in passato, non vi siete arresi; non vi siete persi d'animo. C'è in voi una forza d'animo che suscita speranza".

Autorizzato il rientro in 300 edifici. Un segno di ritorno alla normalità è giunto dal sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che proprio oggi, poco dopo la visita del Papa, ha emanato un avviso con cui rende noti i primi 307 edifici della città dichiarati agibili. "Non è obbligatorio rientrare nelle case - ha spiegato il sindaco sapendo bene che gran parte della popolazione ancora non è riuscita a cancellare la paura di altri crolli - ma la scelta è lasciato alle decisioni di ciascun cittadino". L'elenco delle case agibili è stato compilato sulla scorta dei rilievi effettuati dalle squadre di tecnici, coordinate dal dipartimento della Protezione civile. Nei prossimi giorni verranno pubblicati gli elenchi degli altri edifici in cui è possibile ritornare a vivere.

Un miliardo e 100 entro dicembre. L'opera di ricostruzione, è scritto nel decreto legge varato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri, sarà sostenuta con un finanziamento entro l'anno di 1,152 miliardi di euro. Il resto dei finanziamenti sarà spalmato fino al 2032, mentre a decorrere dal 2033 si prevedono provvedimenti economici per altri 2,9 milioni di euro.

In preghiera davanti alla Casa dello studente. Continuando la visita, Papa Ratzinger ha visitato anche l'Aquila dove ha pregato nella basilica di Collemaggio davanti all'urna di Celestino V sulla quale ha lasciato in dono il pallio, la stola indossata il giorno della sua proclamazione a pontefice. E davanti alle macerie della Casa dello studente, Benedetto XVI ha tenuto a lungo la mano ad un gruppo di ragazzi scampati alla tragedia in cui hanno perso la vita otto universitari. Il Pontefice si è intrattenuto anche coi vigili del fuoco, ringraziandoli per il lavoro svolto, e si è poi congedato dall'Aquila non prima però di incontrare per un'ultima volta i terremotati nella caserma della guardia di Finanza.

(28 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-28

La visita in un martedì di maltempo. Il trasferimento dal Vaticano

previsto in elicottero, ma a causa di nebbia e pioggia è avvenuto in auto

Il papa alla tendopoli di Onna

"Ora si costruiscano case solide"

Il papa alla tendopoli di Onna "Ora si costruiscano case solide"

L'AQUILA - Gli abruzzesi, anche in nome delle persone morte sotto le macerie, "attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide". Lo Benedetto XVI nel suo discorso alla tendopoli di Onna (L'Aquila), prima tappa della sua visita alle zone colpite dal sisma. Il Papa ha stretto le mani di tanti cittadini, ha accarezzato i bambini e ha visitato la tendopoli, che accoglie centinaia di sfollati; dopo un breve saluto, è stato il momento della preghiera per tutti i defunti.

"Sono finalmente con voi, in questa terra splendida e ferita - ha detto - che sta vivendo giorni di grande dolore e precarietà. Vi sono stato accanto fin dal primo momento", "ho seguito con apprensione le notizie condividendo il vostro sgomento e le vostre lacrime...", "vorrei abbracciarvi con affetto ad uno ad uno". Parole non convenzionali dunque quelle del Papa. Che ha poi continuato: "La Chiesa tutta è qui con me, accanto alle vostre sofferenze, partecipe del vostro dolore per la perdita di familiari ed amici, desiderosa di aiutarvi nel ricostruire case, chiese, aziende crollate o gravemente danneggiate dal sisma. Ho ammirato il coraggio, la dignità e la fede con cui avete affrontato anche questa dura prova. Ora, come in passato, non vi siete arresi; non vi siete persi d'animo. C'è in voi una forza d'animo che suscita speranza".

Le strade intorno all'Aquile sono state tutte bloccate per la visita di Benedetto XVI, e nelle zone del suo passaggio è dispiegato un grande numero di militari e uomini della protezione civile. Alcune aree sono state transennate.

Il Pontefice ha lasciato intorno alle 9 il Vaticano. Il trasferimento doveva avvenire in elicottero, ma poi non è stato possibile per il maltempo e la nebbia: e così il viaggio è stato compiuto via auto. Al suo fianco, il sottosegretario Gianni Letta.

Dalle prime luci dell'alba, tutta l'area dell'Aquila e dintorni è invasa da una forte nebbia. La zona rossa interdetta ai cittadini dove sono avvenuti i maggiori crolli è sotto la vigilanza delle forze dell'ordine. All'interno della scuola sottufficiali della guardia di finanza sono in corso di distribuzione i pasti per le centinaia di giornalisti che sono al seguito della visita di Benedetto XVI. Nelle zone di Onna, Paganica e Bazzano la nebbia fitta ha creato problemi anche alla normale transitabilità delle auto. E da ieri piove ininterrottamente, con smottamenti alle periferie dell'Aquila e di Teramo.

(28 aprile 2009)

 

 

 

2009-04-26

Dopo una notte tranquilla, ancora movimenti dello sciame sismico e paura

Ritardo per la firma del sindaco: "Un lavoro complesso, incrociamo dati delicati"

L'Aquila, stasera l'ordinanza per i rientri

agibile il 54,8% degli edifici verificati

L'Aquila, stasera l'ordinanza per i rientri agibile il 54,8% degli edifici verificati

La tendopoli di Onna

L'AQUILA - Per la prima volta, da quella tragica notte del 6 aprile, gli abitanti delle aree colpite dal sisma hanno dormito senza sentire scosse. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, infatti, non ha rilevato nella notte significativi movimenti legati allo sciame sismico nella zona terremotata. Il terremoto, tuttavia, è tornato a farsi sentire in mattinata fra Teramo e l'Aquila.

Tre le scosse che nel giro di un'ora hanno creato allarme tra le popolazioni. La prima, pochi minuti dopo le 11, di gradi 1.5 Richter con epicentro Valnerina, la seconda alle 11.37, di gradi 2.1 Richter nell'aquilano, la terza dello stesso grado alle 12.35, con epicentro Velino-Silente. Quest'ultima è stata sentita anche a Montorio, comune a ridosso del Gran Sasso dove, dal 6 aprile, circa 700 persone vivono in tende di fortuna o all'interno delle auto.

Intanto, è attesa per questa sera la firma dell'ordinanza del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che consetirà a migliaia di cittadini aquilani il rientro nelle case dichiarate agibili. La firma era prevista per ieri ma il ritardo, spiegano dal gabinetto del sindaaco, è dovuto alla complessità del lavoro di incrocio dei dati della Protezione civile e dell'anagrafe comunale. " Se si sbaglia un solo numero civico - dicono dagli uffici comunali - si rischia di far rientrare i cittadini in abitazioni che agibili non sono".

Dopo 15.006 verifiche effettuate dalla Protezione civile sugli edifici pubblici e privati, ne è risultato agibile - al 25 aprile - il 54,8%; agibile con piccole modifiche il 16,1%; temporanenamente inagibile il 3,4%; inagibile il 21,3%; con rischio esterno il 2,8%. Ispezionati 13.190 edifici privati (abitazioni), 468 pubblici, 36 ospedali, 1001 caserme e 403 scuole.

L'ordinanza del sindaco dovrà stabilire, fra l'altro, le modalità per contattare gli sfollati. E prima di rientrare, i residenti dovranno comunque far controllare gli impianti del gas per riattivare gli allacci. Si tratterà quindi di un ritorno graduale, non in massa. Questo, per l'immediato. Quanto al futuro, Cialente intende chiedere al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di riflettere su quanto previsto nel decreto Abruzzo in merito alla somma da destinare alla ricostruzione delle singole abitazioni nel centro storico: "Non vogliamo niente di più del dovuto, ma dobbiamo capire che con somme insufficienti rischiamo lo spopolamento dei centri storici, non solo in città, ma anche nei borghi".

Ha assunto infatti le proporzioni di una diaspora lo spostamento degli aquilani, dopo il sisma che ha cambiato la prospettiva di vita di intere famiglie, ora inserite nell'elenco dei 64.768 sfollati: in 29.136 alloggiano in hotel e case private della costa, gli altri sono sparsi fra le 173 tendopoli allestite in prossimità delle aree devastate dal sisma e presso parenti o amici fuori regione.

Intanto a Onna sono in corso i preparativi per la visita di Papa Benedetto XVI, in programma mercoledì 28. Ratzinger visiterà alcuni campi dove sono ospitati i terremotati e poi si recherà nella scuola della Guardia di finanza.

(26 aprile 2009)

 

 

 

 

2009-04-25

Il responsabile della protezione civile spiega i motivi

che hanno convinto il governo a traslocare il meeting

"Sarà un vertice più sobrio e sicuro

e risparmieremo oltre 200 milioni"

Bertolaso: in Sardegna solo la sicurezza ne sarebbe costata 118. A L'Aquila spenderemo tra i 10 e i 30 milioni

dal nostro inviato CARLO BONINI

"Sarà un vertice più sobrio e sicuro e risparmieremo oltre 200 milioni"

Guido Bertolaso capo della Protezione civile

L'AQUILA - Sostiene il capo della protezione civile Guido Bertolaso che, al netto delle considerazioni politiche ("Non mi riguardano", dice), siano state almeno "due ottime ragioni" a convincerlo a lasciare la Maddalena. "Una - me lo lasci dire da medico che ha vissuto una vita intera accanto a chi sta male davvero - etica, che renderà questo G8 molto più sobrio e più serio". E "una economica".

Quanto è costata sin qui la Maddalena?

"La cifra che abbiamo impegnato fino ad oggi è stata di 500 milioni di euro. Denaro che abbiamo attinto dai fondi speciali per la Sardegna e che verrà saldato alle imprese tra la fine di maggio e giugno, quando le opere saranno consegnate. Risorse indubbiamente importanti, che abbiamo speso in 10 mesi piuttosto che in 10 anni, e che resteranno ai sardi. Un lavoro magnifico. Che in qualche modo credo saldi il debito verso quella terra e la renderà pronta, magari in un prossimo futuro, a eventi importanti. Posso dire che abbiamo portato a termine forse la più grande opera di bonifica ambientale e di rilancio turistico ed economico di quel territorio: alberghi, un centro congressi, una bonifica imponente su amianto, idrocarburi esausti, un depuratore. E, da velista, dico anche un centro nautico con una darsena per 700 barche. Un gioiello come è difficile trovarne nel Mediterraneo".

I cantieri avevano rispettato i tempi?

"E' vero che Andreotti dice che a pensar male spesso si indovina, ma questa volta i cantieri erano addirittura in anticipo. Anche perché se fosse stato il contrario mi sarei impegnato in prima persona. I cantieri hanno lavorato nei tempi previsti. E le opere verranno consegnate alla Sardegna nei tempi previsti. A fine maggio. Anche perché non c'è nulla di più detestabile che lasciare i lavori a metà".

Torniamo ai conti. Cinquecento milioni di euro erano dunque già impegnati. Quanti ne restavano da spendere?

"Per la sola organizzazione avremmo dovuto tirare fuori altri 260 milioni di euro".

Giustificati da che cosa?

"Le racconto della voce di spesa più importante. Agli atti del mio ufficio c'è una lettera del ministero dell'Interno dove il solo costo per la sicurezza dei grandi era quantificato in 118 milioni di euro. Per carità, una cifra assolutamente congrua e legittima, su cui non c'è nulla da eccepire, ma che dà la misura della complessità delle risorse e del numero di uomini che si sarebbero dovute mettere in campo per assicurare la prevenzione in mare - dagli accorgimenti subacquei, ai mezzi navali - nel cielo e sulla terraferma".

Era previsto anche un affitto di navi?

"Sì. Due navi. Destinate ad ospitare i 3 mila giornalisti accreditati. Ci sarebbero costate altri 10 milioni di euro. Credo sia chiaro che con il trasferimento all'Aquila, queste cifre vengono se non proprio azzerate, come nel caso delle navi, ricondotte a numeri risibili".

Perché, all'Aquila quanto spenderete?

"I conti esatti ancora non li abbiamo fatti, ma, a spanne, posso dire che le spese che dovremo affrontare saranno quelle degli interpreti, dei mezzi di trasporto, delle opere leggere per l'adattamento della caserma Vincenzo Giudice. Parliamo dunque di una somma che dovrebbe oscillare tra i 10 e i 30 milioni di euro".

La caserma della Guardia di Finanza "Giudice" sarà l'unica struttura che impegnerete?

"Sostanzialmente si. Anche perché ogni giorno, questo complesso riserva felici sorprese. Oltre ai 2500 posti letto in stanze da 4, abbiamo ad esempio scoperto anche la disponibilità di appartamenti, che consentiranno l'accoglienza anche dei capi di Stato, se la riterranno di loro gradimento. Aggiungo: un'accoglienza dignitosa e coerente con il luogo".

Duemila e cinquecento posti letto non sono troppo pochi per fare fronte ai numeri delle delegazioni?

"Ho saputo con piacere che i francesi sono pronti a ridurre la loro delegazione. E' una decisione perfetta. Perché va esattamente nella direzione di ciò che auspichiamo. Numeri più ridotti. Anche perché credo che riuscire ad assicurare, come faremo, una media di 50 posti a delegazione per oltre 20 delegazioni, dimostri già, compatibilmente con il luogo, un'ospitalità importante. E aggiungo: un'ospitalità importante in un luogo sicuro da tutti i punti di vista. Della solidità delle strutture, della permanenza e della sorveglianza. Visto che già oggi, in questo complesso, sono custoditi alcuni dei caveau della banca d'Italia".

Dunque, davvero nessuna altra struttura?

"Se ci sarà l'esigenza di trovare un castello o un'abbazia di cui l'Abruzzo è pieno per un pranzo o una cena ufficiale, la scelta sarà fatta dal presidente del Consiglio. E mi raccomando, l'aggettivo. "Ufficiale", non di "gala", perché di gala, in questo G8 non ci sarà nulla. Si ritornerà, se vogliamo, allo spirito originario del G8, quando si chiamava G5 e i Grandi si riunivano intorno a un caminetto".

(25 aprile 2009)

 

 

 

 

Tendopoli allagate, temperature scese fino a 3 gradi

Arrivato il procuratore antimafia Grasso. Il pm dell'Aquila: "Nessun maxiprocesso"

Abruzzo, operaio muore durante una demolizione

Altre scosse, non c'è tregua per i terremotati

Trovate tracce di amianto nei calcinacci dei palazzi in piazza D'Armi, lavori sospesi

Fiocco azzurro in tendopoli: il primo nato tra gli sfollati è Angelo, figlio di una coppia di romeni

Abruzzo, operaio muore durante una demolizione Altre scosse, non c'è tregua per i terremotati

Il campo di Pianola

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Multimedia

* FOTO: Tendopoli allagate

L'AQUILA - Il terremoto in Abruzzo ha un'altra vittima, si tratta di un operaio morto a Cagnano Amiterno, travolto dal crollo di un fabbricato che stava demolendo. Tullio Di Giacomo, 43 anni, aquilano, lavorava a bordo di un escavatore in un cementificio lesionato dal sisma. Sceso dal mezzo, è stato travolto dalle macerie.

Pioggia e freddo. Pioggia e freddo hanno messo a dura prova la resistenza degli sfollati ospitati nelle tendopoli. La scorsa notte nell'aquilano le temperature sono scese fino a 3 gradi. In diversi campi il terreno si è allagato e l'acqua è penetrata nelle tende. Oggi, dopo un miglioramento nella mattinata, sono tornate le precipitazioni sulle aree colpite dal sisma. Domani - secondo le previsioni della Protezione Civile - il cielo sarà ancora nuvoloso, anche se non sono previste piogge.

Smottamenti e frane. Le situazioni più difficili si registrano nei comuni a più alta quota. La Protezione civile ha fatto sapere che nei 150 accampamenti sono al lavoro 250 unità che cercano di "urbanizzare" le tendopoli. Problemi anche nel Teramano dove le abbondanti piogge hanno fatto ingrossare quasi tutti i fiumi e sono stati segnalati almeno 80 smottamenti e frane sulla rete stradale. Per l'esondazione del fiume Tordino è crollato un tratto di 60 metri della superstrada Teramo-Mare.

Fiocco azzurro. Una buona notizia dalla tendopoli di piazza d'Armi all'Aquila. Sulla tenda numero 17 è comparso un fiocco azzurro: il primo nato tra gli sfollati è Angelo Augustino, figlio di una coppia di romeni, Marus e Nita. E' nato nell'ospedale di Atri ma da ieri è arrivato nella tenda con i genitori e i nonni.

Continuano le scosse. Alle 23.49 di ieri ne è stata avvertita una di magnitudo 4 (epicentro prossimo a Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e San Panfilo d'Ocre). Questa mattina, alle 7.46, i sismografi ne hanno registrata un'altra di 2.5 gradi (epicentro nella valle dell'Aterno tra Fagnano, Fontecchio e Fossa). Dal 6 al 22 aprile, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato più di 3.500 scosse inferiori ai 3 gradi e quasi 150 di magnitudo superiore a 3. Una scossa anche a Palazzo dell'Emiciclo, nel corso della seduta odierna dell'Assemblea regionale abruzzese. Il presidente Nazario Pagano ha invitato i colleghi a non preoccuparsi e a continuare i lavori: "Calma, si tratta di una piccola scossa, è sciame sismico, nulla di più". I lavori del Consiglio sono ripresi dopo pochi minuti.

Grasso: "Puntare sugli abruzzesi". Su come evitare possibili infiltrazioni mafiose nell'opera di ricostruzione, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso ha incontrato stamane il procuratore della repubblica dell'Aquila Alfredo Rossini. "Credo che per ostacolare l'intromissione della mafia nelle opere post-terremoto - ha detto Grasso - sia utile coinvolgere gli abruzzesi. Così si avvia uno sviluppo che per ora è fermo e, in secondo luogo, le imprese abruzzesi hanno un interesse maggiore per la loro terra e per ricostruirla a regola d'arte e quindi per evitare che queste cose succedano di nuovo. Io punterei proprio sugli abruzzesi".

Il pm dell'Aquila: "Niente maxiprocesso". Per quanto riguarda invece le responsabilità civili e penali relative ai danni procurati dal terremoto, il procuratore dell'Aquila Rossini ha precisato che "non ci sarà un maxiprocesso sul terremoto: ogni crollo avrà un suo procedimento".

Sale il numero delle vittime: 297. Si aggrava il bilancio delle vittime. Ieri all'ospedale di Avezzano è morto un anziano di Onna, Mario Papola, ferito nel crollo della sua abitazione. Sono 297 le persone che hanno perso la vita a causa del sisma.

(24 aprile 2009)

 

 

 

 

 

INZIATIVA REPUBBLICA.IT-WWF

Ambiente e ricostruzione

l'esperto risponde ai quesiti

Dopo il sisma in Abruzzo, il consueto filo diretto con i lettori è dedicato questo mese ai temi della pianificazione e progettazione ambientale con le risposte dell'architetto Paolella

Veduta aerea di Onna

ROMA - Pianti i morti e rimosse le macerie non si può far altro che guardare avanti. E parlando di terremoto guardare avanti significa iniziare a pensare alla ricostruzione. La voglia di uscire al più presto dall'emergenza e la fretta di ritornare quanto prima alla normalità non devono però far perdere di vista un aspetto importante: il sisma che ha sconvolto l'Abruzzo, malgrado il suo carico di dolore e disperazione, può essere trasformato in un'occasione.

Un'occasione per ripensare un modello di sviluppo urbanistico e un impatto paesaggistico diverso da quello troppo spesso seguito sino ad oggi, a maggior ragione se si pensa che il drammatico evento ha conciso tra l'altro con il varo da parte del governo del "piano casa". E' importante quindi che tutti, non solo gli abruzzesi, vigilino sui criteri che saranno alla base della ricostruzione, facendo attenzione perché non si ripetano gli scempi del passato. Non solo con lo spreco di denaro pubblico, ma anche con un vecchio atteggiamento incapace di tenere conto dell'importanza di armonizzare le infrastrutture necessarie a una moderna società con il rispetto del territorio e di un patrimonio tanto prezioso quanto fragile qual è lo speciale paesaggio italiano.

Per questo Wwf e Repubblica.it, aggiornando la scaletta già programmata nel filo diretto con gli esperti ambientali, hanno deciso di dedicare il prossimo appuntamento con i quesiti dei lettori al tema della ricostruzione e alla sua corretta interazione con l'ambiente. A rispondere alle vostre domande sarà l'architetto Adriano Paolella, esperto del Wwf in pianificazione e progettazione ambientale, nonché autore di diversi libri e saggi sulla materia.

Spedendo le vostre domande all'indirizzo di posta elettronica v.gualerzi@repubblica.it sarà possibile interrogare Paolella, sfruttando le sue grandi competenze per capire insieme quale percorso va seguito per voltare pagina ed evitare che a tragedie inevitabili come il terremoto se ne aggiungano altre decisamente più prevedibili come il rischio di dissesto idrogeologico, l'eccesso di sfruttamento dei suoli, la cementificazione selvaggia e il deturpamento del paesaggio. Regole valide innanzitutto per la ricostruzione abruzzese, ma che come detto il "piano casa" del governo riporta di attualità in tutta Italia.

(24 aprile 2009)

 

 

 

 

 

Dopo Londra e Washington, anche la Bruxelles e il governo tedesco approvano il trasferimento

Pd: "Iniziativa seria o propaganda?". Il premier promette: "Nessuno stop ai cantieri sull'isola"

G8, sì all'Aquila anche da Ue e Berlino

Berlusconi: "No opere incompiute in Sardegna"

G8, sì all'Aquila anche da Ue e Berlino Berlusconi: "No opere incompiute in Sardegna"

Silvio Berlusconi durante il Cdm all'Aquila

ROMA - Dopo Londra e Washington, anche la Ue e Berlino hanno detto sì al trasferimento del G8 all'Aquila. "E' un gesto simbolico forte", ha detto la portavoce della Commissione europea a cui il governo tedesco si è mostrato favorevole: "Facciamo affidamento sui partner italiani perché creino le condizioni logistiche per un vertice di successo".

Bersani: "Una scelta di propaganda?". Qualche preoccupazione giunge invece dall'opposizione che, seppur convinta che l'iniziativa di trasferire il summit "contribuirà a tenere accesa l'attenzione sull'Abruzzo" - parole del segretario del Pd Dario Franceschini -, si domanda se la scelta annunciata dal governo sia "un'iniziativa seria o solo propaganda". L'interrogativo è di Pier Luigi Bersani, responsabile economico del Pd, preoccupato sia per "le risorse già impegnate in Sardegna, sia per la funzionalità che si può garantire ad un appuntamento internazionale di quel rilievo". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Massimo D'Alema che si domanda se la gente d'Abruzzo non abbia più bisogno di stufette nelle tende piuttosto che di un summit: "Non so se porterà più benefici o problemi vista la complessità degli spostamenti, il tipo di ospiti e la presenza delle forze dell'ordine".

Una prima rassicurazione sugli investimenti in Sardegna giunge dal presidente del Consiglio. Al governatore dell'isola, incontrato a Palazzo Grazioli, Silvio Berlusconi ha promesso che lo spostamento del G8 dalla Maddalena all'Aquila non determinerà l'abbandono dei lavori già avviati. Riferendo il contenuto del colloquio con il premier, il presidente della Regione Ugo Castellacci ha detto che il premier ha garantito che le opere in costruzione saranno tutte completate e non saranno lasciati cantieri aperti incompiuti. Anche la realizzazione della Sassari-Olbia sarà consegnata nei tempi previsti. La Maddalena sarà la sede operativa permanente di tutti gli eventi internazionali".

(24 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-22

 

Una lavatrice, tracce di normalità:

ma quando finirà la pioggia?

L'AQUILA - "Siamo allagati. Siamo affogati. Siamo depressi". Rita, la mamma di Cristina, è dentro la tenda 16, fila 2, nell'"accampamento blu" di piazza d'Armi. "Anche la passerella che porta verso la mensa è piena d'acqua. Mio marito Claudio è fuori, cerca di scavare una piccola canaletta per fare girare l'acqua attorno alla tenda ed evitare che qui ci sia una mezza alluvione". E' arrivata la pioggia pesante, sulle tendopoli. Cade da lunedì e non si sa quando finirà.

"Vivere nel fango - dice Fabiana, la sorella di Cristina - non fa bene. Ti fa venire in testa i pensieri più cupi. Già ieri, lunedì, era stato un giorno terribile. Mio papà si è sentito male quando gli ingegneri giapponesi gli hanno detto che la sua casa era da buttare giù, e poi anch'io ho saputo che il mio negozio - faccio la parrucchiera - non ha retto al terremoto. Per fortuna la casa dove abito, a Scoppito, sembra agibile. Mi manca solo l'ok dei vigili del fuoco, poi potrò rientrare".

Cristina e Diego, con Asia e Crystal, sono ancora nella casa prestata dall'amico a Pescara. "Io resto qui - dice Fabiana - perché i miei genitori non possono essere lasciati soli. Appena avrò il permesso di rientrare a casa, me ne andrò e porterò con me papà e mamma. Non possono aspettare la ricostruzione della loro abitazione vivendo in una tenda". Maila, la figlia tredicenne, è contenta. "La mamma ha recuperato il mio computer e adesso la corrente c'è tutto il giorno. Riesco a "parlare" con tanti amici". Bisogna farsi coraggio, quando l'acqua che scende dal cielo o scivola sulla terra sembra bagnarti anche le ossa. "Ci sono anche le cose belle. Qui in piazza d'Armi adesso ci sono due mense con cucina autonoma. Le gestiscono volontari di Avellino e altri arrivati dalla Romagna. Ogni giorno fanno a gara per servire i pasti più buoni. Oggi sono stata dagli avellinesi: pasta con pomodoro e basilico, scaloppine, pomodori, frutta. Tutto caldo e tutto buono. Stasera andrò dai romagnoli. Anche le docce, adesso, funzionano bene: c'è acqua calda tutto il giorno".

Un comunicato annuncia che venerdì 24 saranno aperte due scuole. I bimbi nati fra il 1998 e il 2005 potranno frequentare la scuola elementare o quella materna. "L'importante - dice la signora Rita - è che questa pioggia finisca al più presto. Ci sono tensioni, nelle tende. Almeno noi facciamo parte della stessa famiglia ma in altre tende ci sono persone che fino a due settimane fa nemmeno si conoscevano. Si sentono urla, ci sono litigi... Non si può vivere in 30 metri quadri e per di più bagnati come pulcini".

Anche per Cristina e Dario ci sono novità. "Domani - racconta Cristina - ci spostiamo in una stanza di albergo, quella che ci avevano assegnata già la settimana scorsa, a Tortoreto. Saremo vicini ai miei nonni e ai cugini. Oggi ho fatto la casalinga. Ho preparato la lavatrice, ho asciugato, stirato... Tutte cose che a casa mia facevo sempre con fatica e che oggi invece ho fatto con gioia. Per qualche ora, infatti, mi sono sentita "normale"".

(21 aprile 2009)

 

 

 

 

2009-04-20

Abruzzo, la terra continua a tremare

Pool antimafia controllerà ricostruzione

Registrate altre quattro scosse, due nella notte. Prosegue l'inchiesta della procura sulle eventuali responsabilità nei crolli: "Risultati entro 4 mesi". Gli investigatori hanno ascoltato anche il manager dell'Asl responsabile dell'ospedale crollato all'Aquila, e il sindaco della città che ha portato al magistrato il telegramma di allarme inviato 5 giorni prima del sisma. Riprendono le lezioni negli edifici abbbandonati ma a Pratola Peligna e Lanciano i genitori protestano: "La scuola non è ancora sicura". Berlusconi promette: "Case nuove entro sei mesi". L'annuncio del procuratore Grasso: "Quattro magistrati contro le infiltrazioni mafiose"

 

16:27 In pool magistrati esperti 'ndrangheta e camorra

Tre uomini e una donna, tutti esperti di indagini sulla criminalità organizzata. I magistrati Vincenzo Macrì, Alberto Cisterna, Gianfranco Donadio e Olga Capasso sono i componenti del pool di magistrati istituito questa mattina dal Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso per monitorare gli appalti sulla ricostruzione del terremoto ed evitare così le infiltrazioni delle organizzazioni mafiose

16:24 Allarme per false voci su presunto sisma a Catanzaro

La sala operativa della Protezione civile della Calabria è stata tempestata da decine di telefonate di persone allarmate per un presunto terremoto che avrebbe dovuto colpire la Calabria alle 13 di oggi. Telefonate sono giunte anche alla Prefettura, a caserme dei carabinieri della provincia e al 115 dei vigili del fuoco. La Protezione civile della Calabria, pertanto, "consiglia di non dare credito a notizie di fantomatiche previsioni di terremoti, fatte circolare da qualcuno al solo scopo di creare panico e psicosi o per tentare di dimostrare fantasiose doti di preveggenza"

16:21 A Roma iniziativa su prevenzione terremoti 1908-2008

"Dopo il terremoto dell'Aquila e a cento anni dalla tragedia del 1908, per un'Italia più sicura. Le vie dimenticate della prevenzione" è il tema di un convegno promosso da "Amici della terra" e dall'Istituto per le scelte ambientali e tecnologiche (Isat) con il patrocinio della Regione Calabria e della Regione Sicilia, che si terrà a Roma mercoledì 22 aprile nella sala di Confcooperative. Nel corso del convegno sarà presentato il dossier "Per un'Italia più sicura" da Leonello Serva dell'Istituto superiore per protezione e la ricerca ambientale (Ispra)

16:17 Germania, presto aiuteremo a ricostruire Onna

"Aiuteremo a ricostruire Onna e spero di cominciare presto". Così il ministro federale degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha confermato l'aiuto da parte della Germania per la ricostruzione di Onna, uno dei paesi più colpiti dal sisma e che fu, tra l'altro teatro di un eccidio nazista alla fine della II Guerra Mondiale. "Ne ho parlato anche oggi" con Frattini, ha detto Steimeier confermando che da parte statale la Germania si occuperà della chiesa di Onna, mentre ci saranno poi altri aiuti "da parte delle imprese tedesche in modo tale da contribuire a un'opera di ricostruzione più ampia della sola chiesa"

16:11 Maroni, in Cdm ipotesi rinvio elezioni Abruzzo

Il ministro dell'interno Roberto Maroni porterà in consiglio dei ministri l'ipotesi di rinviare le elezioni nei comuni colpiti dal terremoto. "Domani incontrerò i rappresentanti della conferenza Stato-Città che mi chiederanno lo slittamento delle elezioni amministrative per la provincia dell'Aquila e per i Comuni, e altre richieste di intervento a sostegno dei comuni colpiti - ha detto il ministro a Varese -. Dopo di che, queste proposte le valuterò e le porterò in Consiglio dei ministri per inserirle nel decreto Abruzzo"

15:59 Chiuse per precauzione due aule del tribunale di Lanciano

Due aule d'udienza al terzo piano del tribunale di Lanciano, in provincia di Chieti, sono state chiuse per precauzione, dopo la comparsa di alcune crepe nei muri e nel pavimento, oltre ad infiltrazioni d'acqua dal soffitto

15:39 Laurea per 27 in tenda

Ventisette studenti di fisioterapia si sono laureati in una tenda della Protezione civile, al polo didattico di Coppito. Laurea ad honorem per Lorenzo Cinì, della squadra di pallavolo Montorio Volley, morto nel crollo di una abitazione

15:32 Manager Asl: "Nelle colonne portanti ospedale mancavano staffe"

Roberto Marzetti, manager della Asl dell'Aquila, dopo l'incontro con il pm ha detto: "Scoprire dopo trent'anni che mancavano le staffe amareggia molto. Nel maggio del 1980 - spiega Marzetti - è stato rilasciato il certificato di collaudo. Invece ho visto che alcune colonne di sostegno dell'edificio non avevano le staffe trasversali di collegamento tra i ferri"

15:27 Tenta il suicidio dalla sua casa distrutta dal terremoto

Presa dallo sconforto, una donna di 40 anni dell'Aquila è salita al terzo piano della sua abitazione abbandonata per i danni del terremototo, con l'intenzione di suicidarsi. Fortunatamente ciò che voleva mettere in atto lo aveva confidato con il telefonino ad un amico che ha subito avvisato la polizia. L'arrivo degli agenti ha scongiurato la tragedia

15:21 In arrivo temporali sull'Abruzzo

I meteorologi annunciano da domani piogge sui paesi terremotati dell'Abruzzo

15:17 Allarme igiene nell'ospedale da campo dell'Aquila

Scatta l'allarme igiene all'ospedale da campo dell'Aquila. "Le condizioni igieniche non sono più sostenibili", afferma Vittorio Festuccia, primario del reparto di medicina generale. "Abbiamo 22 ricoverati che non sono nelle condizioni di utilizzare i bagni chimici posti all'esterno delle tende. C'è quindi un passaggio continuo di liquidi organici che mette a forte rischio le condizioni di igiene nelle tende"

14:58 Anche i genitori di Lanciano non mandano i figli a scuola

Dopo la protesta di Pratola Peligna, anche i genitori degli alunni della scuola primaria "Bellisario" di Lanciano hanno deciso di non mandare in aula i loro figli nonostante le autorità sostengano che l'istituto è agibile

14:50 All'Aquila più della metà delle scuole sono agibili

Il 51% delle scuole dell'Aquila e provincia è agibile; il 27% è agibile con semplici lavori mentre la restante parte è inagibile

14:48 Code chilometri ai caselli dell'Aquila

Anche quattro ore per attraversare il casello. Lo denuncia Rifondazione Comunista che in una nota del consigliere regionale Maurizio Acerbo denuncia che "anche stamattina si sono registrate code chilometriche ai caselli autostradali di Aquila Est e Ovest a causa delle procedure farraginose messe in atto dalla società concessionaria" per autocertificare la propria condizione di terremotato"

14:45 Sindaco dell'Aquila al pm: "Ho parlato del telegramma che invia 5 giorni prima del sisma"

Il telegramma con cui veniva chiesto lo stato di emergenza per la città dell'Aquila cinque giorni prima del distruttivo sisma del 6 aprile è stato l'oggetto della deposizione del sindaco del capoluogo abruzzese Massimo Cialente davanti ai magistrati

14:32 Nuova scossa magnitudo 3

Una nuova scossa, questa volta di magnitudo 3, è stata registrata alle 13.43 nel distretto sismico Valle dell'Aterno, in Abruzzo. Oggi le precedenti sono state registrate, tutte con epicentro Aquilano, alle 3.20 con magnitudo 2,9; alle 4.22 con magnitudo 3, e alle 9.13 con magnitudo 3,1

14:17 Oltre 26.500 aquilani ospiti negli alberghi

Ha raggiunto quota 26.581 il numero degli aquilani scampati al sisma che sono ospitati nelle strutture ricettive e negli appartamenti delle province abruzzesi

13:58 Smascherata truffa online

La Polizia Postale di Campobasso, in collaborazione con quella di Catania, ha smascherato una truffa on line basata sulla richiesta di aiuti alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Denunciato il responsabile della truffa, 27 anni di Modica (Ragusa)

 

13:22 Ecco i nomi del pool

I quattro magistrati che costituiranno il pool per vigilare sulla ricostruzione delle zone terremotate sono Vincenzo Macrì, Gianfranco Donadio, Olga Capasso e Alberto Cisterna

13:12 Grasso: "Costituito pool per controllare la ricostruzione"

Un pool di quattro magistrati che lavorerà in stretto contatto con il Viminale e avrà l'obiettivo di effettuare analisi preventive e accertamenti per evitare infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. L'organismo, ha annunciato il Procuratore Antimafia Piero Grasso è stato costituito questa mattina e diverrà immediatamente operativo.

"Non c'è ancora un allarme ma una legittima attenzione - ha detto Grasso - perchè vogliamo evitare che gli sciacalli delle case si trasformino in sciacalli delle casse dello Stato. Vogliamo che i soldi della ricostruzione vadano a chi ha diritto"

13:04 Brunetta: "Magistratura avrebbe potuto agire prima"

Sulle responsabilità della devastazione causata dal terremoto "c'è l'obbligatorietà dell'azione penale, la quale prevede che la magistratura faccia tutto quello che deve fare per trovare le responsabilità. Magari sarebbe stato opportuno che lo avesse fatto prima e non solo dopo. Ma questo fa parte dell'umana impotenza". Lo ha detto il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta, a margine della presentazione di un progetto sull'introduzione del pc a scuola. Ora, secondo il ministro, ciascuno "deve fare il suo mestiere: il governo deve governare, il presidente del Consiglio deve dare risposte sui finanziamenti e sulla ricostruzione, e la magistratura deve indagare sulle responsabilità"

13:00 Anche il sindaco in Procura

Il sindaco de L'Aquila, Massimo Cialente, è giunto pochi minuti fa alla Procura del capoluogo abruzzese. "Avevamo già stabilito un incontro", ha detto ai cronisti prima di entrare negli uffici.

12:43 Di Pietro: "Sfido Berlusconi in tv"

Antonio Di Pietro lancia una sfida al presidente del Consiglio per un confronto in tv sul dopo terremoto. Il leader di Idv dal suo blog afferma: "L'allergia alla magistratura del presidente del Consiglio non è stagionale, è permanente. I riflettori sul terremoto dell'informazione, quella alternativa ovviamente, e le indagini avviate dalla magistratura disturbano la campagna elettorale permanente di Silvio Berlusconi in Abruzzo. Oltre gli scatti con bambini ed anziani usati come oggetti della miglior propaganda del Ventennio e il dispiegamento operoso della Protezione civile, oltre questo, i fatti sono a zero. E questo imbarazzo lo spinge a visitare continuamente l'Abruzzo"

12:20 Alfano auspica "indagini serie e rapide"

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha detto: "Speriamo che le indagini siano serie e rapide e che i colpevoli vengano immediatamente individuati"

12:17 Manager Asl dell'Aquila interrogato dal pm

Il manager della Asl dell'Aquila, Roberto Marzetti, è stato ascoltato dai pm come persona informata dei fatti. Al centro del colloquio, l'ospedale San Salvatore, inaugurato nel 2000, e crollato

12:07 Berlusconi: "Case nuove entro sei mesi"

"Nuove case entro cinque o sei mesi al massimo": lo ha promesso il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una intervista alla Radio Vaticana. "La permanenza in tenda non può prolungarsi troppo"

12:04 Salve le opere del museo nazionale d'Abruzzo

Sono in salvo le opere del museo nazionale d'Abruzzo ospitate nel Forte Spagnolo. Il materiale è stato inviato nel deposito individuato nel museo nazionale di Preistoria d'Abruzzo di Celano-Paludi. La sezione d'arte sacra contenevano opere datate dal XII al XVIII secolo. Nella sezione d'arte moderna erano esposte opere che vanno dagli inizi del secolo XX ai giorni nostri (Brindisi, Cascella ,Spoltore)

11:51 Chiodi: "La gente non torna nelle case perché ha ancora paura"

Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, ha detto: ''Il 70% delle case è agibile o agibile con piccoli interventi, ma temiamo che nessuno vi torni perché la gente ha ancora paura''

11:49 Inps, pensioni pagate in anticipo

L'Inps pagherà in anticipo le pensioni di maggio per gli oltre 22.000 pensionati delle aree interessate dal sisma

11:30 Continua la protesta davanti alla scuola di Pratola Peligna

Nella scuola in piazza Indipendenze a Pratola Peligna, i genitori continuano a tenere i loro figli fuori dalle aule che giudicano ancora non sicure. A nulla sono valse le rassicurazioni del sindaco. Situazione diversa negli altri due edifici scolastici del paese, quello di Valle Madonna e l'altro nei pressi del municipio dove c'è stata una buona affluenza degli alunni. "Capisco l'atteggiamento di alcune mamme - ha spiegato il sindaco di Pratola Antonio De Crescentis - però non è giusto che si cerchi di enfatizzare una situazione affermando che ci sono pericoli che invece non ci sono. I miei figli sono entrati regolarmente a scuola. Bisogna ricominciare"

11:20 Aperte altre scuole

Le scuole di Raiano, Vittorito, Corfinio, Roccacasale e Prezza, ha riaperto solo la scuola materna e primaria di Prezza. A Vittorito invece, sono stati i genitori insieme agli insegnanti a trovare dei locali alternativi all'edificio scolastico inagibile

11:14 Scuole aperte a Sulmona ma solo per gli insegnanti

Scuole aperte a Sulmona ma solo per insegnanti e personale amministrativo. Le attività didattiche rimarranno sospese fino a mercoledì

11:12 "Nessun documento della Ragioneria su risorse"

Nessun documento relativo a risorse per il terremoto è stato messo a punto dalla Ragioneria generale dello stato. Lo ha precisato il ragioniere generale dello stato, Mario Canzio. "Smentisco di aver predisposto quel documento - ha affermato Canzio - quel documento non è della ragioneria". Nei giorni scorsi indiscrezioni di stampa avevano riferito di un documento secondo il quale la ragioneria aveva reperito 7 miliardi di euro da destinare ai fondi per la ricostruzione attraverso rimodulazioni di spesa

11:00 L'Aquila, riprende l'attività all'agenzia delle dogane

Riapre oggi la Sezione Operativa Territoriale dell'Agenzia delle Dogane dell'Aquila, rimasta chiusa dallo scorso 6 aprile. A seguito dei sopralluoghi del Servizio Sismico Nazionale del 14 aprile, l'immobile occupato dalla Dogana è stato considerato agibile.

10:30 Procuratore Rossini: "Risultati entro 4 mesi"

'E' un lavoro molto difficile ma abbiamo cominciato a muoverci già dalla mattina successiva ai crolli e da allora non ci siamo fermati un attimo. Penso che nel giro di quattro mesi potremmo arrivare a dei primi risultati". Lo ha detto in un'intervista a 'Epolis' il procuratore capo della Repubblica dell'Aquila Alfredo Rossini.

10:29 Pratola Peligna, gli alunni non entrano a scuola

Momenti di tensione questa mattina alla riapertura delle scuole a Pratola Peligna. Nella scuola di Piazza Indipendenza, i genitori non hanno mandato i loro figli a scuola ritenendo che la scuola non sia sicura.

10:07 Cento negozi alzano le saracinesche

Sono circa 100, dei 2700 presenti sul territorio, i negozi che questa mattina riapriranno i battenti. Una lenta rispresa dell'attivita' commerciale che si registra a L'Aquila dopo il sisma che due settimane fa ha devastato l'Abruzzo.

10:06 Matteoli: "Meno norme più controlli"

"Oggi ci sono dei sistemi per costruire case sicure dal punto di vista antisismico e con risparmio energetico enorme. E allora cominciamolo a fare. E poi bisogna essere certi che ci siano i controlli nel momento in cui si costruisce". Lo ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli.

10:04 Riaprono alcune scuole

Oggi, intanto riaprono le scuole dopo la pausa di Pasqua durata in Abruzzo forzatamente più a lungo, ma tra mille difficoltà. Per i più piccoli sono state allestite aule-tende, mentre per gli studenti delle medie sfollati in seguito al sisma dovrebbero unirsi ai loro compagni di città ritenute più sicure, dove però le paure non mancano. Stamani, al suono della campanella, davanti ad alcune scuole ci saranno anche i tecnici della protezione civile per rassicurare, insegnanti, allievi e genitori.

10:03 L'inchiesta va avanti

La giornata di oggi si annuncia importante soprattutto per l'inchiesta della procura dell'Aquila sulle eventuali responsabilita nei crolli. Gli investigatori dovrebbero ascoltare alcuni dei responsabili delle strutture e tecnici.

09:59 Nuove scosse nell'aquilano

Nell'ambito dello sciame sismico in corso nell'aquilano una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione. Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile. Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Barete e L'Aquila. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 9.13 con magnitudo 3.1.

 

 

 

 

 

 

2009-04-19

Fini: "Giusto accertare responsabilità"

Nuove scosse di assestamento

Terremoto anche in Piemonte

L'intervento del presidente della Camera, dopo le frasi di ieri di Napolitano ("C'è stato sprezzo delle regole") e del Cavaliere ("Giornali smettano di riempire pagine con le inchieste, ora si deve ricostruire"). Seconda domenica in tendopoli sotto la pioggia. Alle 6.52, nuova scossa di assestamento; nel pomeriggio altre due. Arrestato uno "sciacallo": rubava il rame dalle case abbandonate. Dopo quasi 6.000 verifiche, dichiarati agibili il 57% degli stabili. Tremonti: "Non ci saranno nuove tasse". Colletta della Cei in 26.000 parrocchie. E nel cuneese scossa di magnitudo 3,9

 

18:22 Il vescovo dell'Aquila: "Bene inchiesta, ma non fermi ricostruzione"

Monsignor Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila, ha detto: "Vanno bene le inchieste ed è giusto che se ci sono delle responsabilità vengano accertate, ma l'importante è che questa attività non ostacoli o, peggio ancora, blocchi la ricostruzione, che è la cosa più importante per l'Aquila e per i suoi abitanti"

18:17 Napolitano: "Una dura prova attende la popolazione dell'Abruzzo"

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della giornata delle oasi Wwf, ha detto: "Sappiamo quanto sia dura la prova che attende le popolazioni abruzzesi e chi ama la meravigliosa natura dell'Abruzzo"

18:12 Recuperate dalla macerie, tornano a suonare campane ad Onna

Tornano a suonare le campane di Onna. Le due campane sono state recuperate tra le macerie dai militari e dai vigili del fuoco e sono state sistemate su un traliccio di legno che sostituisce ora il campanile crollato. Stamane la Messa di domenica è stata celebrata dal parroco del paese, don Cesare Cardozo, sotto una tenda

17:53 Macerie sequestrate dal pm

In un capannone nella zona industriale di Bazzano, a pochi chilometri dall'Aquila, sono raccolte alcune macerie della case crollate. Serviranno ai periti del tribunale per condurre gli esami utili ad individuare possibili responsabilità dei costruttori nella tragedia. Il capannone è recintato e costantemente sorvegliato dalle forze dell'ordine

17:40 All'Aquila tecnici dal Giappone e dalla California

Per studiare gli effetti del terremoto, sono giunte all'Aquila alcune squadre di tecnici e ingegneri dal Giappone e dalla California

17:24 Boschi: "Probabili altre scosse in Piemonte nelle prossime ore"

"La scossa di terremoto registrata in Piemonte non desta allarme", dichiara il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi. "Anche nel passato quella zona ha avuto piccole scosse di piccola intensità, ma il Piemonte ha una bassa pericolosità sismica. E' probabile che seguiranno nelle prossime ore altre scosse di intensità pari o minore"

17:15 Abruzzo, due scosse nel pomeriggio

Due nuove scosse sismiche, entrambe di magnitudo 2.7, sono state avvertite nel pomeriggio dalla popolazione nella provincia dell'Aquila. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia il primo evento è stato registrato alle 16.09. Località prossime all'epicentro L'Aquila, Pizzoli e Collimento. Dalle verifiche effettuate dalla Protezione civile non risultano al momento danni a persone o cose. Il secondo evento è stato registrato pochi minuti dopo, alle 16.24

17:12 Ad Asti la scossa avvertita ai piani alti

La scossa di teremoto in Piemonte, ad Asti è stata avvertita soprattutto nei piani alti delle case. Una cinquantina sono state le chiamate a carabinieri e vigili del fuoco da parte dei cittadini preoccupati

16:37 Piove sull'Aquila

Sull'Aquila sta piovendo e aumentano i disagi tra gli sfollati ricoverati nelle tendopoli

16:21 Nessun danno in Piemonte

La scossa di terremoto avvertita in Piemonte non ha provocato danni

15:35 Paura a Torino: "Vibrava tutto"

Paura tra i torinesi che hanno avvertito la scossa di terremoto. "Stavo seduta sulla sedia - dice un'impiegata della centralissima stazione ferroviaria di Porta Nuova - quando, all'improvviso, mi sono sentita come scrollare". Una donna, nella zona del lungo Po, ha spiegato di aver sentito "vibrare violentemente le tapparelle" e di avere udito "un rumore come se qualcuno stesse cercando di entrare in casa". La scossa è stata sentita anche ad Asti e ad Alba (Cuneo), dove un residente racconta: "stavo lavorando al computer seduto a uno sgabello. All'improvviso mi sono sentito spingere in avanti, verso il bancone. E' durata un paio di secondi"

15:32 Nas chiudono cucina hotel sfollati

I carabinieri hanno chiuso la cucina dell'hotel Antagos di Montesilvano (Pescara), che ospita 141 terremotati dell'Aquila. Nella cucina sarebbero state riscontrate delle carenze igienico-sanitarie

15:01 Piemonte, scossa di terremoto

Scossa di terremoto avvertita nel torinese. E' stata registrata alle 14.39, magnitudo 3.9. Conivolti i comuni di Bra, Sanfrè e Pocapaglia, tutti in provincia di Cuneo. Il terremoto è stato avvertito anche a Torino

14:49 Tremonti: "Sposteremo voci di spesa pubblica"

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha detto: "Gli aiuti ai terremotati verranno finanziati con rimodulazioni della spesa pubblica"

14:37 Tremonti: "Non ci saranno nuove tasse"

Anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti conferma ciò che ieri aveva detto il premier Silvio Berlusconi: "Non ci saranno nuove tasse" per finanziare la ricostruzione. "Esclusa anche l'una tantum"

14:31 Quasi 6.000 verifiche. Agibile il 57% degli stabili

Resta fissa al 57% la percentuale delle case agibili nelle aree interessate dal sisma. Finora sono state fatte 5.945 verifiche sulla stabilità degli edifici da 545 squadre composte da tecnici e da Vigili del Fuoco

13:51 Casini: "Subito un contributo dai redditi alti"

Pier Ferdinando Casini chiede al governo di imporre un contributo di solidarietà per l'Abruzzo da chiedere ai redditi più alti, a partire da quelli dei parlamentari, cioè circa 120mila euro

13:49 Bersani: "Così il Sud senza risorse per 7 anni"

"Se i soldi per il post terremoto verranno presi dai fondi accantonati presso la presidenza del consiglio, le risorse nazionali destinate per i prossimi sette anni al Mezzogiorno scompariranno totalmente". E' l'allarme lanciato da Pier Luigi Bersani, responsabile economia del Pd

13:09 Censimento degli sfollati ospiti nelle tendopoli

I carabinieri, in collaborazione con la protezione civile, hanno avviato all'Aquila un censimento di tutte le persone che vivono nelle tendopoli

13:03 Ascoltati altri universitari sopravvissuti a crollo Casa dello studente

I magistrati continuano ad ascoltare i testi, in modo particolare gli studenti che risiedevano nella Casa dello Studente dove sono morti otto giovani universitari

13:00 Progettisti Abruzzo: "Ricostruzione rispetti la memoria"

Alcune associazioni di progettisti e architetti locali hanno inviato una lettera aperta ai responsabili del governo locale abruzzese perchè la ricostruzione "abbia inizio velocemente e nel migliore dei modi", ma soprattutto "rispetti la memoria"

12:34 Colletta in tutte le 26.000 parrocchie

Nella seconda domenica dopo il terremoto, la Conferenza episcopale italiana organizza una colletta nazionale in tutte le 26mila parrocchie

12:31 Arresto per sciacallaggio vicino all'Aquila

Un italiano è stato arrestato ieri sera in una frazione dell'Aquila per sciacallaggio: l'uomo è stato fermato dalla polizia in una casa disabitata. Rubava le grondaie di rame. Sul suo furgone, trovati 30 chilogrammi di rame

12:30 Truffa la Vodafone fingendo beneficenza

Denunciato il titolare di una società che lavora nel campo dell'informatica e dell'elettronica, che fingendo di avere un mandato dalla Protezione Civile, aveva tentato di truffare la Vodafone Italia chiedendo, a titolo gratuito, 1.000 telefoni cellulari con altrettante sim card da destinare alle popolazioni abruzzesi vittime del terremoto

12:29 Il procuratore: "Le battute del premier non ci toccano"

Il procuratore capo della Repubblica dell'Aquila Alfredo Rossini, replica alle dichiarazioni del premier preoccupato che l'inchiesta rallenti, in qualche modo, la ricostruzione. "Non credo che Silvio Berlusconi volesse attaccare il nostro lavoro" ha detto il magistrato. "Le battute del premier non ci toccano. L'inchiesta sul terremoto non è certo una perdita di tempo"

12:22 Nuova scossa di magnitudo 2,8

Nuova scossa di magnitudo 2.8 alle 6.52. Le località prossime all'epicentro, ha reso noto il Dipartimento della Protezione Civile, sono Fossa, San Panfilo D'Ocre e Poggio Picenze. Dalle verifiche effettuate non risultano danni a persone e a cose

12:19 Fini: "Giusto accertare responsabilità"

Gianfranco Fini considera "giusto il sentimento che si accertino eventuali responsabilità" dei danni provocati dal terremoto in Abruzzo. "Non transigere nel rispetto delle regole"

 

 

 

 

 

Il terremoto è stato avvertito nelle province di Torino e Cuneo

L'epicentro nella zona di Bra, decine di chiamate ai vigili del fuoco

Scossa sismica di magnitudo 3,9

Paura in Piemonte, nessun danno

Scossa sismica di magnitudo 3,9 Paura in Piemonte, nessun danno

I controlli dei pompieri dopo il sisma

TORINO - Una scossa di terremoto di magnitudo di 3,9 è stata nettamente avvertita alle 14.39 dalla popolazione del Torinese e della zona di Alba, in provincia di Cuneo. L'epicentro è stato localizzato tra Asti e Torino, nella zona di Bra. Secondo i primi dati forniti dalla Protezione civile, i comuni maggiormente interessati sono Bra, Sanfrè e Pocapaglia, tutti in provincia di Cuneo. Dalle prime rilevazioni non risultano danni. Tanta però la paura e numerosissime le chiamate ai vigili del fuoco.

A Torino la scossa è stata avvertita in vari punti della città. Nella periferia meridionale parecchie persone sono scese in strada. "Stavo seduta sulla sedia - ha raccontato un'impiegata della centralissima stazione ferroviaria di Porta Nuova - quando, all'improvviso, mi sono sentita come scrollare". Una donna, nella zona del lungo Po, ha spiegato di aver sentito "vibrare violentemente le tapparelle" e di avere udito "un rumore come se qualcuno stesse cercando di entrare in casa".

Ai vigili del fuoco del capoluogo piemontese è arrivata una sola richiesta di verifica statica di edificio, da Carmagnola, cittadina a pochi chilometri dal punto in cui è stato localizzato l'epicentro. Una seconda è giunta da Lanzo (Torino), un centro che però si trova nelle montagne verso la parte nord-occidentale della provincia. Molto numerose sono state le telefonate dei cittadini ai vigili urbani. "Alla luce dei primi dati - spiegano alla centrale - abbiamo cercato di essere rassicuranti il più possibile. Noi non abbiamo invitato nessuno a uscire di casa, ma nemmeno lo abbiamo sconsigliato".

La scossa è stata sentita anche ad Asti e ad Alba (Cuneo), dove un abitante ha raccontato: "Stavo lavorando al computer seduto a uno sgabello. All'improvviso mi sono sentito spingere in avanti, verso il bancone. E' durata un paio di secondi".

Il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi ha tenuto a sottolineare che il Piemonte è una delle zone a "più bassa pericolosità sismica in Italia, ma è molto probabile che alla scossa avvertita nella zone di Bra alle 14.39 seguiranno nelle prossime ore altre scosse di intensità pari o minore". Boschi ha precisato che si è trattato di un evento "mille volte più piccolo rispetto a quello verificatosi in Abruzzo lo scorso 6 aprile" e ha anche esortato ad "evitare la psicosi".

(19 aprile 2009)

 

 

 

 

Protestano amministrazioni e abitanti dell'area al confine con Lazio e Marche

"Dicono che non hanno visto le crepe, a dire il vero noi non abbiamo visto loro"

La rabbia dei Comuni esclusi dai benefici

"Venga Bertolaso a fare il sindaco qui"

"Come al solito si sono dimenticati di noi paesi di montagna, siamo sempre gli ultimi"

dal nostro inviato PAOLO G. BRERA

La rabbia dei Comuni esclusi dai benefici "Venga Bertolaso a fare il sindaco qui"

Lo sciame sismico nell'area di Capitignano

(immagine dell'Ingv)

CAPITIGNANO (L'Aquila) - "Avevamo tre chiese, non c'è n'è rimasta in piedi e sicura nemmeno una in cui pregare Dio che ci scampi, e Bertolaso che ci ripensi". Capitignano non c'è, nella lista dei 49; e non ci sono nemmeno Cagnano Amiterno e Montereale, gli altri due paesi del distretto al confine con Lazio e Marche esclusi dai benefici previsti dal governo. Niente sovvenzioni, nessun fondo speciale, nemmeno un euro per assistere i 600 paesani stremati da due settimane di balletti sulla faglia.

Maurizio Pelosi, il sindaco, indica le torri faro che illuminano il campo sportivo in cui ospita mezzo paese, tutti quelli che non sono fuggiti e non sono già al sicuro negli alberghi sul mare: "Ballavano così, di un metro in qua e in là. La gente fuggiva dalle tende urlando, ma si vede che ci siamo sbagliati tutti. Abbiamo decine di case con crepe lunghe così, ma loro dicono che non le hanno viste. A dire il vero siamo noi che non abbiamo visto loro, gli esperti che dicono di essere venuti a fare i rilievi ma non hanno nemmeno una carta da mostrarci".

"La verità è che come al solito si sono dimenticati di noi paesi di montagna. Siamo sempre gli ultimi, gli esclusi", dice serrando le spalle nel giaccone. Fa freddo. Agita in mano due fogli di stampata evidenziati in giallo: "Guardi qui - dice il sindaco - sono le scosse che hanno avuto per epicentro il mio paese. Sono trenta, mica una. Trenta scosse partite sotto i nostri piedi, sotto le nostre case. Lo sanno anche quelli della protezione civile che il nuovo sciame sismico si è spostato su questa faglia, che l'epicentro siamo diventati noi. Lo sanno che rischiamo una scossa devastante come quelle dell'Aquila, che nessuno può lavorare, che nessuno più può dormire in casa senza rischiare la pelle".

Capitignano trema ogni giorno, anche oggi. I ragazzi e gli adulti del paese ciondolano nel campo senza poter fare nulla: molti sono muratori, ma nessuno costruisce o ripara più nulla; i negozi sono chiusi, l'ufficio postale per ritirare la pensione non c'è. Ci sono solo le montagne e il silenzio, le vette innevate del Terminillo, quelle del Gran Sasso e le alte sorgenti dell'Aterno che cullano il paese. Anche il sindaco non lavora: "Sono guardia giurata, ma sono in permesso per il terremoto. Ora però mi dovrò mettere in ferie, perché noi ufficialmente non siamo più terremotati".

Come tutti i compaesani, è d'umore nero e niente affatto disposto a incassare la sconfitta. "Hanno detto che verranno a rivedere i danni, li aspettiamo con tutte le foto che vogliono. Se non cambiano idea, se non ammettono di essersi sbagliati e confermano che non siamo terremotati, se insistono che qui stiamo solo giocando, allora cancello le ordinanze di sgombero e li rimando tutti a casa, i miei concittadini. I soldi per ospitarli nelle tende a spese del comune non ce l'ho. Poi naturalmente mi dimetto: ci venisse Bertolaso a fare il sindaco al posto mio... Se la prendesse lui la responsabilità di quello che può succedere con queste scosse continue".

Stesso tenore, stesso furore nelle parole del sindaco di Montereale, Lucia Pandolfi. "Siamo da giorni l'epicentro di un sisma continuo, avremmo voluto che ci spiegassero cosa vuol dire ma non importa, la gente ha preso coscienza da sola della situazione e del pericolo. Se domani Bertolaso non ammette che la nostra esclusione è un disguido tecnico, io gli porto tutto il paese davanti all'ufficio. Così vediamo come glielo spiegano, lui e il prefetto, perché non hanno diritto a niente".

Non sono gli unici comuni a protestare per l'esclusione, e a premere per rientrare in un prossimo decreto che estenda i benefici allargando il cratere. Tra gli esclusi eccellenti c'è anche Sulmona, e il sindaco Fabio Federico ha detto a Sky di essere assolutamente convinto che nuovi accertamenti riapriranno la partita per i suoi concittadini. Ieri il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, aveva annunciato una visita proprio a Sulmona, poi saltata per impegni con il premier Silvio Berlusconi, tornato all'Aquila per la settima volta. E lo ha detto anche Berlusconi che l'ipotesi di un'estensione della lista basata sui danni (rientrano solo i comuni che li hanno subiti pari o superiori al sesto grado sulla scala Mercalli) è concreta: "Potremmo introdurre anche altri comuni - ha detto il presidente del Consiglio - ma solo dopo aver inventariato i danni".

Il varco c'è, insomma, ma è stretto: "E' inevitabile - dice il presidente della Regione, Gianni Chiodi - che ci siano lamentele. Non è un decreto definitivo, gli accertamenti continueranno dal punto di vista tecnico-scientifico. Ma bisogna tener conto che ci sono territori più danneggiati di altri: non si può allargare solo per esigenze di tipo politico".

(19 aprile 2009)

 

 

2009-04-18

Il premier chiede che i giornali smettano di riempire pagine su questo argomento

"Se ci sono responsabilità emergeranno, ma ora pensiamo alla ricostruzione"

Inchieste, il procuratore a Berlusconi

"Inchieste non sono perdita di tempo"

Napolitano: "Il bilancio del sisma aggravato dallo sprezzo delle regole"

Franceschini: "Basta insulti dal capo del governo, smetta di attaccare le toghe"

Inchieste, il procuratore a Berlusconi "Inchieste non sono perdita di tempo"

L'AQUILA - "Per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute". E' l'ennesimo attacco del presidente del Consiglio ai media e alla magistratura, e in particolare a chi dopo il terremoto sta mettendo in luce le tante zone d'ombra del sistema edilizio abruzzese. Più di una semplice tirata d'orecchie, poco meno di una censura, dunque, tanto che il premier si spinge a un vero e proprio "invito" alla stampa: "Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno, ma per favore non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste".

"Quando ci sono questi eventi - insiste dall'Aquila il Cavaliere - c'è chi si rimbocca le maniche e chi invece si prodiga a ricercare responsabilità. Io sono diverso, non è nel mio dna. E poi, per indicare responsabilità ci devono essere prove consistenti".

"A me sembra inverosimile - continua il presidente del Consiglio - un costruttore che costruisce su una zona sismica e risparmia sul ferro e sul cemento può essere solo un pazzo o un delinquente". E comunque, conclude, se ci sono state responsabilità nei controlli non sono della mia parte politica, in quanto negli anni passati questa regione e questa provincia sono state amministrate dalla sinistra".

La replica della magistratura. L'inchiesta sui crolli a L'Aquila ''non e' una perdita di tempo''. Così il procuratore del capoluogo abruzzese, Alfredo Rossini, ha commentato le dichiarazioni di Berlusconi. ''Non vedo che nesso possa esserci tra la ricostruzione e l'accertamento delle eventuali responsabilita''.

Dura anche la reazione di Luca Palamara, presidente dell'Associazione nazionale magistrati: "Sono inaccettabili gli insulti e le denigrazioni, soprattutto se provengono da chi riveste una delle massime cariche istituzionali. Il rilevante lavoro dei pm non può essere messo in discussione". "Noi siamo e vogliamo essere vicini ai colleghi chiamati a accertare e verificare eventuali responsabilità in relazione ai disastri conseguenti al terremoto", premette innanzitutto Palamara. E al premier che ha citato la frase di suo padre sui pm che hanno piacere a far del male, replica: "Mio padre mi ha insegnato una cosa: il rispetto delle regole e la fiducia in chi è chiamato a accertare se le regole sono state violate o meno e quindi in chi è chiamato a svolgere il controllo di legalità". Si tratta del controllo "che la nostra Costituzione attribuisce ai pubblici ministeri, il cui rilevante e quotidiano lavoro non può né essere denigrato né essere messo in discussione. Per questo chiediamo rispetto".

L'accusa di Napolitano. Sui devastanti effetti del sisma interviene anche il capo dello Stato, che punta l'indice contro il "disprezzo per il bene comune e per le regole" che emerge dalle inchieste sulla costruzione di tanti palazzi crollati con il terremoto in Abruzzo.

Il presidente parla di comportamenti "dettati dall'avidità, dalla sete di ricchezza e di potere, dal disprezzo per l'interesse generale e dall'ignoranza dei valori elementari di giustizia e solidarietà". "E - continua - persino quando oggi pensiamo all'Abruzzo, e soffriamo per le vittime dei danni provocati dal terremoto non possiamo non ritenere che anche qui abbia contato in modo pesante, abbiamo contribuito alla gravità del danno e del dolore umano da esso provocato, anche questi comportamenti: sprezzo delle regole, disprezzo dell'interesse generale e dell'interesse dei cittadini".

Il Pd: "Il premier smetta di insultare". Il presidente del Consiglio pensi all'emergenza e alla ricostruzione e provi ad usare, se ci riesce, un po' di senso di responsabilità, come stanno facendo tutti: l'opposizione, gli enti locali e la magistratura". Così il segretario del Pd Dario Franceschini replica alle affermazioni del premier. Contrattaccando: "E' un insulto dire che sono un intralcio all'emergenza e alla ricostruzione quelle inchieste che sono invece dovute in base alla legge e che cercano di accertare le responsabilità di abusi e violazioni di norme nelle costruzione di edifici che, con il loro crollo, hanno causato la morte di tante persone. Berlusconi la smetta anche di giocare a scaricabarile, tentando di coinvolgere l'attuale gestione degli enti locali in responsabilità che, se accertate, vanno indietro negli anni e coinvolgono molti livelli dello Stato".

Di Pietro: "Per Berlusconi criminale chi indaga". Secondo il leader dell'Idv le parole del premier sono "la riprova di quel che l'Italia dei Valori sostiene da tempo: per Berlusconi sono criminali coloro che indagano su chi commette i reati e non chi li commette". "Oggi Berlusconi con queste dichiarazioni - sostiene il leader dell' Idv - ha offeso le vittime del terremoto in Abruzzo. Queste bare chiedono giustizia soprattutto per i crolli degli edifici pubblici per i quali sono stati sottovalutati tutti i preavvisi. Inoltre, è bene ricordare che i fondi per la protezione civile nelle ultime finanziarie del governo Berlusconi sono stati notevolmente ridotti".

(18 aprile 2009)

 

 

 

 

Il premier chiede che i giornali smettano di riempire pagine su questo argomento

"Se ci sono responsabilità emergeranno, ma ora pensiamo alla ricostruzione"

Inchieste, il procuratore a Berlusconi

"Inchieste non sono perdita di tempo"

Napolitano: "Il bilancio del sisma aggravato dallo sprezzo delle regole"

Franceschini: "Basta insulti dal capo del governo, smetta di attaccare le toghe"

Inchieste, il procuratore a Berlusconi "Inchieste non sono perdita di tempo"

L'AQUILA - "Per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute". E' l'ennesimo attacco del presidente del Consiglio ai media e alla magistratura, e in particolare a chi dopo il terremoto sta mettendo in luce le tante zone d'ombra del sistema edilizio abruzzese. Più di una semplice tirata d'orecchie, poco meno di una censura, dunque, tanto che il premier si spinge a un vero e proprio "invito" alla stampa: "Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno, ma per favore non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste".

"Quando ci sono questi eventi - insiste dall'Aquila il Cavaliere - c'è chi si rimbocca le maniche e chi invece si prodiga a ricercare responsabilità. Io sono diverso, non è nel mio dna. E poi, per indicare responsabilità ci devono essere prove consistenti".

"A me sembra inverosimile - continua il presidente del Consiglio - un costruttore che costruisce su una zona sismica e risparmia sul ferro e sul cemento può essere solo un pazzo o un delinquente". E comunque, conclude, se ci sono state responsabilità nei controlli non sono della mia parte politica, in quanto negli anni passati questa regione e questa provincia sono state amministrate dalla sinistra".

La replica della magistratura. L'inchiesta sui crolli a L'Aquila ''non e' una perdita di tempo''. Così il procuratore del capoluogo abruzzese, Alfredo Rossini, ha commentato le dichiarazioni di Berlusconi. ''Non vedo che nesso possa esserci tra la ricostruzione e l'accertamento delle eventuali responsabilita''.

Dura anche la reazione di Luca Palamara, presidente dell'Associazione nazionale magistrati: "Sono inaccettabili gli insulti e le denigrazioni, soprattutto se provengono da chi riveste una delle massime cariche istituzionali. Il rilevante lavoro dei pm non può essere messo in discussione". "Noi siamo e vogliamo essere vicini ai colleghi chiamati a accertare e verificare eventuali responsabilità in relazione ai disastri conseguenti al terremoto", premette innanzitutto Palamara. E al premier che ha citato la frase di suo padre sui pm che hanno piacere a far del male, replica: "Mio padre mi ha insegnato una cosa: il rispetto delle regole e la fiducia in chi è chiamato a accertare se le regole sono state violate o meno e quindi in chi è chiamato a svolgere il controllo di legalità". Si tratta del controllo "che la nostra Costituzione attribuisce ai pubblici ministeri, il cui rilevante e quotidiano lavoro non può né essere denigrato né essere messo in discussione. Per questo chiediamo rispetto".

L'accusa di Napolitano. Sui devastanti effetti del sisma interviene anche il capo dello Stato, che punta l'indice contro il "disprezzo per il bene comune e per le regole" che emerge dalle inchieste sulla costruzione di tanti palazzi crollati con il terremoto in Abruzzo.

Il presidente parla di comportamenti "dettati dall'avidità, dalla sete di ricchezza e di potere, dal disprezzo per l'interesse generale e dall'ignoranza dei valori elementari di giustizia e solidarietà". "E - continua - persino quando oggi pensiamo all'Abruzzo, e soffriamo per le vittime dei danni provocati dal terremoto non possiamo non ritenere che anche qui abbia contato in modo pesante, abbiamo contribuito alla gravità del danno e del dolore umano da esso provocato, anche questi comportamenti: sprezzo delle regole, disprezzo dell'interesse generale e dell'interesse dei cittadini".

Il Pd: "Il premier smetta di insultare". Il presidente del Consiglio pensi all'emergenza e alla ricostruzione e provi ad usare, se ci riesce, un po' di senso di responsabilità, come stanno facendo tutti: l'opposizione, gli enti locali e la magistratura". Così il segretario del Pd Dario Franceschini replica alle affermazioni del premier. Contrattaccando: "E' un insulto dire che sono un intralcio all'emergenza e alla ricostruzione quelle inchieste che sono invece dovute in base alla legge e che cercano di accertare le responsabilità di abusi e violazioni di norme nelle costruzione di edifici che, con il loro crollo, hanno causato la morte di tante persone. Berlusconi la smetta anche di giocare a scaricabarile, tentando di coinvolgere l'attuale gestione degli enti locali in responsabilità che, se accertate, vanno indietro negli anni e coinvolgono molti livelli dello Stato".

Di Pietro: "Per Berlusconi criminale chi indaga". Secondo il leader dell'Idv le parole del premier sono "la riprova di quel che l'Italia dei Valori sostiene da tempo: per Berlusconi sono criminali coloro che indagano su chi commette i reati e non chi li commette". "Oggi Berlusconi con queste dichiarazioni - sostiene il leader dell' Idv - ha offeso le vittime del terremoto in Abruzzo. Queste bare chiedono giustizia soprattutto per i crolli degli edifici pubblici per i quali sono stati sottovalutati tutti i preavvisi. Inoltre, è bene ricordare che i fondi per la protezione civile nelle ultime finanziarie del governo Berlusconi sono stati notevolmente ridotti".

(18 aprile 2009)

 

 

 

Il premier è tornato per la settima volta in tredici giorni nelle zone colpite dal sisma

"Lo Stato ricostruirà il 100% delle abitazioni e non ci saranno nuove tasse"

Berlusconi, nuova visita all'Aquila

"Sono agibili tre case su quattro"

Le new town: "Case tecnologicamente avanzate che a emergenza finita saranno campus per studenti"

Controlli: "Le responsabilità non sono del governo né della mia parte politica. Qui c'è stata la sinistra"

Berlusconi, nuova visita all'Aquila "Sono agibili tre case su quattro"

Silvio Berlusconi e la piccola Melissa

L'AQUILA - "Abbiamo la buona sorpresa di avere il 76% delle case agibile immediatamente, o entro un mese". La notizia è stata portata dal premier Silvio Berlusconi in Abruzzo per la settima visita in tredici giorni. Nella tendopoli di Pianola il presidente del Consiglio ha poi fatto sapere che il governo varerà venerdì prossimo, in un Consiglio dei ministri all'Aquila, il piano per la ricostruzione. E ha assicurato che non ci saranno nuove tasse: "Le risorse ci sono", ha affermato.

Ma Berlusconi ha aperto anche un altro fronte, confessando forti dubbi sulle inchieste e sulla possibilità che ci siano state responsabilità dei costruttori alla base dei numerosi crolli. "Le responsabilità di controllo non sono del governo né della mia parte politica perché questa Regione è stata amministrata dalla sinistra".

Le cifre. Come al solito, il premier in conferenza stampa ha elencato cifre e citato dati per mostrare l'efficienza della macchina organizzativa dopo il sisma: tre quarti degli edifici saranno agibili in trenta giorni, sostiene Berlusconi, il 57% addirittura non hanno subito danni strutturali. Quarantamila sfollati sono assistiti in 161 campi capaci di ospitare 6mila tende, 41 posti medici e 69 cucine. In 373 alberghi, invece, sono alloggiate 26mila persone.

Alloggi per gli sfollati. Sempre parlando della seconda fase dell'emergenza, quella cioè che prevede la sistemazione degli sfollati in luoghi diversi dalle tendopoli, Berlusconi ha aggiunto: "Abbiamo individuato altri 1.500 appartamenti liberi. Stiamo trattando per l'affitto o l'acquisto. Sistemeremo così altre 4.500 persone che hanno perso, definitivamente o momentaneamente, la propria casa".

New town. Parlando poi delle new town che "hanno spaventato qualcuno", il presidente del Consiglio ha sottolineato come non ci sia nulla di cui preoccuparsi: "Stiamo lavorando sulla possibilità di realizzare nuovi quartieri edificabili in cinque mesi. Puntiamo a costruire case tecnologicamente avanzate che non saranno, a emergenza finita, delle mostruosità inutili ma che potranno diventare dei campus per gli studenti". L'intenzione è quella di raddoppiare il numero degli studenti a L'Aquila "che troveranno non case di fortuna ma veri e propri appartamenti da 50 metri quadrati".

Ricostruzione. "Voglio innanzitutto chiarire che lo Stato ricostruirà il cento per cento delle case sia che siano distrutte e sia che siano lesionate", ha detto il premier, tornando su un punto che è stato oggetto di qualche polemica. "Se qualche cittadino volesse, invece, realizzare per se stesso una casa altrove, in questo caso lo Stato continuerà a ricostruire totalmente, a proprie spese, l'abitazione lesionata o distrutta". "Ma farà qualcosa di più", ha aggiunto precisando che coprirà le spese di costruzione di un'eventuale nuova casa dal 33% al 50%. Il contributo dello Stato, spiega, "potrà essere coperto da un mutuo trentennale. Questa è una cosa aggiuntiva e non diminutiva. Non è che questo 33% vada a diminuire il cento per cento garantito dallo Stato".

Nessuna nuova tassa. I fondi per il decreto per l'Abruzzo "sono già stati individuati": il provvedimento sarà varato venerdì prossimo nella riunione di governo che si terrà a L'Aquila. "Ma nessuna nuova tassa", è l'impegno del presidente del Consiglio, perché "questa è la nostra filosofia".

Berlusconi e Melissa. Nella tendopoli di Pianola il premier si è fermato a conversare con giovani e anziani.Ha 'duettato' in particolare con Melissa, una bambina di otto anni. Mentre lui parlava, lei lo ascoltava attentamente. "Prendi appunti?", le ha chiesto il premier. "No, ma ricordo tutto", è stata la replica. Berlusconi, a quel punto, le ha proposto la conduzione di un programma tv. "L'ho già fatto", ha replicato la bimba. Poi il Cavaliere ha scherzato sull'avanzare degli anni e lei lo ha confortato: "Non sei vecchio". "Ora ti faccio assumere per davvero", è stato il saluto di Berlusconi.

Il cdm all'Aquila. Il premier tornerà di nuovo la settimana prossima in Abruzzo per il Consiglio dei ministri. E forse ci sarà anche il 28 aprile, prima della partenza per la Polonia, per accogliere papa Benedetto XVI che oggi ha ufficializzato la data della sua visita ai terremotati. "Verrà a portare solidarietà e speranza", hanno detto l'arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, e il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone.

(18 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

Diretta - CRONACA

Berlusconi: "3 case su 4 agibili in 30 giorni"

Il Papa andrà in Abruzzo il 28 aprile

Benedetto XVI sarà all'Aquila per incontrare le popolazioni vittime del terremoto. Berlusconi: "Nessuna tassa per la ricostruzione". E poi annuncia: "Rinviate le amministrative nei comuni terremotati". "Lo Stato ricostruirà il 100% delle case". "Responsabilità nei controlli non riguardano la mia parte politica". Prime nozze dopo il sisma: troppi fotografi, funzione a porte chiuse e tensione. Interrogatori sulla Casa dello studente

 

17:31 Berlusconi: "Per 40mila sfollati 161 campi"

Ad oggi, la Protezione civile ha allestito in Abruzzo 161 campi con 6mila tende, 59 cucine da campo e 91 presidi medici nelle zone terremotate dell'Abruzzo. I dati sono stati resi noti oggi dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Abbiamo stabilizzato - ha detto il premier - il numero delle persone che stiamo assistendo e che sono 40mila nelle tendopoli e 26mila nelle strutture alberghiere della costa abruzzese. Stiamo gestendo - ha sottolineato Berlusconi - una città diffusa di 70mila persone alle quali stiamo fornendo tutti i servizi necessari".

17:22 Caritas: "Stranieri vittime invisibili"

''La politica deve dare una risposta alle esigenze di tanti immigrati colpiti dal terremoto, con un permesso di soggiorno in scadenza o la pratica per un ricongiungimento familiare aperta''. A lanciare l'appello è il responsabile dell'ufficio immigrati della Caritas aquilana, Gioacchino Masciovecchio, che affronta il problema dello ''status'' degli stranieri che, a causa delle scosse, hanno perso casa e lavoro, condizioni imprescindibili - secondo la legislazione vigente - per restare in Italia.

17:21 Casini: "Solo io evito passerella"

Nonostante l'appello del premier a evitare 'passerelle' in Abruzzo, ''è una processione giornaliera di esponenti della maggioranza soprattutto e anche dell'opposizione. Non credo sia un fatto serio e mi dispiace che questo invito sia stato seguito solo da me''. Lo ha detto il leader dell'Udc Pierferdinando Casini a Firenze.

17:17 Berlusconi: "Responsabilità dei controlli non nostre"

"Se ci sono state eventuali responsabilità nei controlli, queste non riguardano certo la mia parte politica". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa all'Aquila, ricordando che "negli anni passati questa Regione e questa Provincia sono state amministrate dalla sinistra".

17:10 Calderoli: "Sciacalli usano Abruzzo per affossare democrazia"

"Si godano gli ultimi giorni di ruota libera gli sciacalli e gli avvoltoi che, da Roma e da l'Aquila, hanno giocato con il sangue, con le morti e con le distruzioni conseguenti al terremoto in Abruzzo per potersi così giocare una partita che è soltanto politica, in vista delle elezioni Europee o del referendum". E' quanto afferma il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli puntando l'indice contro chi punta solo ai rimborsi elettorali e "affossa la democrazia".

17:05 Problemi per immediato ripristino erogazione gas

Un ulteriore ostacolo al ritorno in tempi stretti alla normalità nelle abitazioni private è rappresentata dall'erogazione del gas, sospesa dopo la scossa nella notte tra il 5 e il 6 aprile scorso. Un'operazione che - stimano i tecnici - potrebbe durare almeno un mese.

17:04 Lunedì presentazione accordo con associazione albergatori

L'accordo tra Regione Abruzzo, Protezione civile e associazioni albergatori sarà al centro, lunedì prossimo, di una conferenza stampa con l'assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio e l'assessore alla Protezione civile, Daniela Stati. La conferenza stampa si terrà alle ore 12 presso la sala stampa della "Cittadella istituzionale" nella sede della Guardia di Finanza di Coppito. Alla conferenza stampa parteciperanno anche i responsabili delle associazioni albergatori che hanno sottoscritto l'accordo.

17:02 Sindaco Aquila: "Crollate le case della medio borghesia"

"Sono 12 le case che non dovevano crollare e che sono cadute provocando morti". Lo afferma il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. "La gente in queste case stava tranquilla. Quella di mia cognata, che è crollata e la famiglia è salva per miracolo, era una casa della medio borghesia aquilana tra le più prestigiose". E conclude: "Sono crollate proprio le case più prestigiose della città: appartamenti rifiniti bene, bei palazzi, splendidi panorami".

16:59 Berlusconi: "Reperiti 1.500 appartamenti per gli sfollati"

"Intanto abbiamo reperito più di 1.500 appartamenti liberi per locazione o per acquisto. Stiamo trattando con le proprietà per acquisirli o prenderli in affitto in modo da offrire una dimora a più di 1.500 famiglie, quindi normalmente 4.500 persone in tutto". Ad annunciarlo è stato il premier Silvio Berlusconi.

16:58 Ingv: "Nessun rischio che sisma si sposti verso le Marche"

Non c'è "alcun rischio" per il territorio di Ascoli Piceno in relazione al terremoto che ha colpito il vicino Abruzzo e la provincia dell'Aquila. Il sisma insomma, "non si sta spostando verso nord, e verso le Marche". E' quanto ha affermato il professor Giancarlo Cattaneo, dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

16:49 Berlusconi: "Chi ha risparmiato su materiali è pazzo e delinquente"

"Chi ha risparmiato sul cemento e il ferro può essere solo un pazzo e un delinquente - ha detto Berlusconi - Io ho visto le case distrutte del terremoto, ho guardato le rovine di alcune di esse con la mia piccola esperienza di costruttore. Ho notato che il cemento era quello che si usava negli anni '70 e i ferri erano assolutamente lisci. Quindi, ben vengano le inchieste. Tuttavia, bisogna mettere l'accento sulla ricostruzione. Se le responsabilità ci saranno, ci saranno. Tutto qui".

16:41 Bondi: "Da Saviano giusta apprensione ma lettura ingenerosa"

"Ho letto con giusta apprensione l'articolo di Roberto Saviano, pubblicato sul quotidiano belga Le Soir, riguardo i pericoli del dopo terremoto. In questi casi, c'è sempre il rischio che alcuni appalti possano essere gestiti dalla malavita organizzata o che la giusta tensione a ricostruire il più veloce possibile possa sfociare in speculazione". Lo afferma il ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi, che aggiunge: "Credo tuttavia che la lettura data da Saviano sia ingenerosa e non dia credito a uno sforzo comunitario che ha coinvolto le popolazioni colpite dal sisma e più latamente l'Italia intera".

16:37 Berlusconi: "Non riempiamo giornali con inchieste"

"Ben vengano le inchieste, ma per favore non perdiamo tempo, impieghiamo il nostro tempo nella ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono successe. Se qualcuno è colpevole pagherà. Ma per favore non riempiano le pagine dei giornali di inchieste". Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, al termine della conferenza stampa all'Aquila.

16:33 Berlusconi: "Se serve sarà più lunga la lista dei comuni colpiti"

Sono 49 i comuni che hanno subito danni a causa del sisma che ha colpito l'abruzzo, secondo quanto stabilito dal decreto della protezione civile. Tuttavia, nulla impedisce che nuovi centri, qualora dimostrassero i danni, possano essere aggiunti nella lista. Lo assicura il premier: "Abbiamo iniziato gli inventari in quattro comparti, abbiamo con un'ordinanza indicato i comuni su cui si interviene: sono 49. Se emergeranno altri comuni che avranno da dimostrare di avere subito dei danni o delle lesioni, nessuna difficoltà: eseminaremo le richieste e saranno via via aggregati, nessun problema".

16:32 Usa, iniziative di attori ed atleti per donazioni

L'attore italo-americano Danny Aiello ha organizzato un evento nel New Jersey per raccogliere fondi per i terremotati in Abruzzo.

Si tratta di una cena di tema italiano: il ricavato andrà alla sottoscrizione aperta negli Usa dalla NIAF, la più importante organizzazione degli italiani d'America, per aiutare le vittime della sciagura. Tra i primi a rispondere all'appello della NIAF è stato il giocare di basket Brandon Jennings, che ha donato 50 mila dollari.

16:28 Berlusconi: "Case in 6 mesi, poi diventeranno campus"

"Dal male dobbiamo tirar fuori un bene" e per questo il presidente del consiglio Berlusconi annuncia che "costruiremo delle case tecnologicamente molto avanzate" che potranno "essere pronte in 5 o 6 mesi" e che "verranno affidate" agli sfollati fino alla ricostruzione delle loro abitazioni. "Quando le lasceranno - prosegue il premier - non ci ritroveremo delle mostruosità o delle baraccopoli che poi costerebbe ancor di più smantellare", ma "delle case sismicamente sicure che potranno essere trasformate in campus univeristari", per ricostruire quel "polo d'eccellenza" che era l'università dell'aquila.

16:26 Berlusconi: "Consiglio dei ministri all'Aquila il 24 aprile"

"Venerdì 24 terremo nella Scuola Ispettori della Guardia di Finanza il consiglio dei ministri". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa.

16:25 Berlusconi: "Lista di 38 beni artistici. Chiamerò premier amici"

Sono 38 gli edifici inseriti nella lista dei beni artistici da ricostruire dopo il terremoto di lunedì 6 aprile. "L'elenco - ha detto Berlusconi - mi verrà consegnato dal ministro Bondi al prossimo Consiglio dei ministri. Avrò modo di inviare, come ho detto scherzosamente come una lista di nozze, a tutti i miei colleghi che si erano fatti avanti per aiutarci". "La prossima settimana - aggiunge Berlusconi - posso così fare le telefonate necessarie e inviare ai miei colleghi l'elenco dei beni artistici. Mentre su interventi pubblici interverrà direttamente il ministro Matteoli".

16:20 Berlusconi: "Lo Stato ricostruirà il 100% delle case"

"Lo Stato ricostruirà il 100% delle case che sono state distrutte o lesionate dal terremoto". Lo ha detto Silvio Berlusconi. "Se qualche cittadino, poi, volesse costruire per se stesso la casa altrove - ha chiarito Berlusconi - lo Stato ricostruirà ovunque la sua casa distrutta ma farà anche di più: darà a quel cittadino un contributi tra il 33 e il 50% e la possibilità di coprire la restante parte con un mutuo trentennale. In sostanza - ha chiarito Berlusconi - farà una cosa aggiuntiva, cioè quel cittadino manterrebbe comunque la proprietà della casa precedente, lesionata o distrutta e ricostruita".

16:15 Berlusconi: "Tre case su 4 agibili in 30 giorni"

"Tre case su quattro saranno agibili in 30 giorni". Lo ha detto il premier Sivio Berlusconi, durante la sua settima visita in Abruzzo. Il premier spiega che "il 57%. Delle case è immediatamente agibile, la popolazione non ci rientra perchè ha paura e preferisce stare in una tenda o in albergo piuttosto che affrontare una situazione che non è finita con la fine delle scosse. Queste case hanno resistito bene e possono resistere ad altre case". "Il 19% delle case - ha aggiunto Berlusconi - saranno rese agibili con un intervento veloce, quindi abbiamo la bella sorpresa che il 76% delle case sono agibili entro 30 giorni. Il restante 30% è inagibile".

16:09 Indagine su declassamento pericolosità sismica

Il presidente della Commissione di vigilanza del consiglio regionale dell'Abruzzo, Gino Milano (Idv), ha deciso di convocare una riunione della Commissione per avviare una indagine conoscitiva diretta ad accertare le motivazioni tecnico-politiche che determinarono alcuni anni fa il declassamento del territorio della città dell'Aquila da zona ad altissima pericolosità sismica (A1) ad area di minore intensità (A2). Saranno interpellati tutti gli uffici competenti per acquisire la necessaria documentazione.

15:55 Berlusconi: "Non conoscevo telegramma del sindaco dell'Aquila"

Il premier Silvio Berlusconi spiega la posizione del governo dopo la notizia di un telegramma che era stato inviato alla protezione civile, al prefetto e al governo dal comune dell'Aquila alcuni giorni prima del sisma e nel quale si chiedeva lo stato di emergenza per le aree sottoposte da mesi a movimenti tellurici. "Ho letto anch'io questa cosa, ne ho parlato con Bertolaso e mi ha fatto vedere che la protezione civile riceve ogni giorno decine di telegrammi di tanti comuni che chiedono l'emergenza per una cosa o un'altra. Ma l'emergenza si dichiara solo dopo l'accadimento. Tra l'altro il governo prima della data del telegramma, ha riunito la commissione grandi rischi che dichiarò l'impossibilità scientifica di prevedere il sisma"

15:36 Berlusconi: "Il 50% delle case sono agibili"

Berlusconi in visita all'Aquila ha detto: "Il 50% delle case danneggiate dal terremoto sono agibili mentre il 20% lo potranno diventare a breve con pochi interventi"

15:16 Berlusconi: "Dopo l'inventario dei danni, altri comuni nella lista dei 49"

Il presidente del Consiglio ha spiegato che solo quando sarà completato un inventario dei danni sarà possibile inserire altri comuni nella lista dei 49 quelli che potranno beneficiare degli aiuti.

"L'inventario - garantisce il leader del Pdl - sta andando meglio di quello che si pensava"

15:11 Berlusconi: "Rinviate le amministrative nei comuni terremotati"

Il premier Silvio Berlusconi ha detto: "Le elezioni amministrative nei comuni colpiti dal terremoto saranno riviate"

14:43 Interrogati nuovi testimoni

Altri quattro testimoni sono stati ascoltati stamane nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica sui crolli provocati, all'Aquila, dal terremoto del 6 aprile scorso. Si tratta di due studentesse della Casa dello studente che ieri erano state chiamate in causa da Carmela Tomassetti, la giovane, che quattro giorni prima del crollo aveva denunciato crepe profonde e infiltrazioni d'acqua ad un pilastro in cemento armato della mensa dell'edificio.

14:42 Parente vittime denuncia costruttori

Un uomo, parente di alcune persone morte nel crollo di un'abitazione dell'Aquila in seguito al terremoto, ha presentato oggi una denuncia contro i costruttori dell'immobile.

14:39 Disponibile un miliardo di mutui "dormienti"

La Cassa Depositi e Prestiti potrebbe mettere a disposizione dello Stato, impegnato a trovare risorse per l'Abruzzo, un finanziamento a tasso agevolato di poco meno di 1 miliardo di euro proveniente da 'mutui dormienti', ovvero mutui di opere pubbliche poi non realizzate. E' quanto ha spiegato il presidente della Cassa Franco Bassanini a margine dell'Aspen Institute di Berlino

14:38 Slitta visita Bertolaso a Sulmona

Slitta a domani la visita di Guido Bertolaso a Sulmona: un improvviso contrattempo e la presenza di Silvio Berlusconi con il quale deve fare il punto della situazione, hanno costretto il sottosegretario alla Protezione civile a rinviare la sua visita nel capoluogo peligno.

14:27 Chiodi: "Conseguenze negative per il turismo"

'Purtroppo temo che la pubblicita' negativa che ha avuto l'Abruzzo a livello mondiale determini una forte flessione del turismo". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi

14:04 Pezzopane: "Realtà diversa da quello che viene trasmesso""

"La realtà in Abruzzo è diversa da ciò che viene trasmesso da chi, con cinismo, ha trovato il terreno per gravi speculazioni politiche". E' questo l'atto d'accusa del presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, che ha sollevato pesanti dubbi sulla prevenzione del terremoto nei giorni e nelle ore immediatamente precedenti alla scossa del 6 aprile.

14:00 Berlusconi: "Niente tasse sulla ricostruzione"

Berlusconi assicura che il governo ha individuato "i finanziamenti" per la ricostruzione e ha aggiunto che il governo "terrà la settimana prossima all'aquila il cdm in cui stabiliremo questi finanziamenti". Ma, ha aggiunto berlusconi, "non faremo una tassa".

13:41 Tremonti: "Infondata cifra presa dal fondo imprese"

"La cifra di quattro miliardi provenienti dal fondo imprese e destinati alla ricostruzione delle aree distrutte dal terremoto in abruzzo, circolata su alcuni organi di stampa, è "infondata". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti

13:37 L'Aquila, nuova scossa

Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita all'Aquila alle 13:07. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la magnitudo registrata è stata di 3.2 con epicentro Valle dell'Aterno.

13:30 Berlusconi nella tendopoli

Silvio Berlusconi sta visitando la tendopoli di Pianola

13:29 Sindaco L'Aquila: "Controlli sulle opere pubbliche"

Controlli a tappeto sui cantieri delle opere pubbliche in tutta Italia. A suggerirlo è, dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente in un'intervista a Skytg24.

13:06 Franceschini: "No alle new town"

"Devono essere gli amministratori e i cittadini abruzzesi a decidere come ricostruire i paesi e le città, evitando modelli importati da Roma, come le "new town". Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, intervenendo all'assemblea dei candidati sindaci del Pd.

12:48 Errani: "Decreto casa ancora da concordare"

Il decreto del governo sulla semplificazione in edilizia "deve essere concordato con le Regioni e questo non è ancora avvenuto". Così si è espresso il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani intervenuto alla trasmissione di Raidue "Quello che".

12:46 Messaggio del Papa ai francescani

Benedetto XVI ha chiesto oggi a tutte le famiglie francescane uno speciale impegno per la ricostruzione delle chiese dell'Aquila e dei centri limitrofi distrutte dal terremoto del 6 maggio, esortandoli a seguire l'esempio del poverello di Assisi che iniziò la sua missione riaprando la chiesetta di San Damiano.

12:26 Pezzopane: "La notte del sisma c'erano solo 15 vigili del fuoco"

La notte del terremoto "all'Aquila, città dove da tre mesi vivevamo nell'emergenza, c'erano quindici vigili del fuoco. Dopo sono arrivati i soccorsi, ma quando la gente era intrappolata nelle macerie c'erano 15 vigili del fuoco". E' quanto ha affermato il presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane

12:25 Primo matrimonio senza fotografi

Il primo matrimonio dopo la devastazione de L'Aquila provocata dal terremoto si è celebrato senza la presenza dei fotografi e dei giornalisti. Lo sposo si è arrabbiato quando ha visto la sposa, Maria Chiara Aio, presa d'assalto dai fotografi. Ha quindi chiesto e ottenuto che la cerimonia avvenisse rigorosamente alla presenza soltanto dei parenti e degli amici.

12:11 Cisl: "Primo Maggio con sobrietà"

"Il primo maggio saremo all'Aquila non per fare una grande manifestazione, ma con sobrieta', perche' non vogliamo intralciare i lavori in atto e per dare un segno di solidarieta' e di vicinanza ai lavoratori e alle popolazioni colpite dal terremoto". Lo ha detto il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni,

11:43 Il Papa pregherà davanti alla casa dello studente

"Benedetto XVI - ha detto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi - si recherà in Abruzzo per incontrare le popolazioni vittime del terremoto, secondo il proposito da lui da tempo manifestato. Raggiungerà la tendopoli di Onna verso le 9.30 del mattino, successivamente passerà all'Aquila, dove sosterà presso la Casa dello Studente e la Basilica di Collemaggio".

Al termine della mattinata, "presso la Caserma della Guardia di Finanza avrà luogo un incontro con rappresentanze della popolazione e delle persone impegnate nelle operazioni di soccorso". La partenza è prevista intorno alle 12.30". Ai giornalisti, padre Lombardi ha anche precisato che "durante gli spostamenti in elicottero il Papa sorvolerà alcune delle località più colpite dal sisma".

11:39 Chiodi: "Non costruiremo baracche"

'Di certo non costruiremo le solite baracche che sono state fatte negli anni precedenti, ne' abbiamo intenzione di offrire cointaners alla popolazione''. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, nel campo di accoglienza di Poggio Picenze.

11:38 La Cgil si costituisce parte civile

La Cgil si costituirà parte civile, con l'auspicio che le responsabilità per gli effetti prodotti dal terremoto "siano tempestivamente chiarite dalla magistratura".

11:31 Nuova scossa del 3.8

Alle 11.05 in Abruzzo è stata avvertita una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.8. L'epicentro è tra Pizzoli, Barete e L'Aquila

11:31 Il Papa andrà in Abruzzo il 28 aprile

Il Papa andrà in Abruzzo il 28 aprile.

11:14 Berlusconi andrà nella tendopoli di Pianola

Silvio Berlusconi, e' atteso alla tendopoli di Pianola, prima tappa della sua visita di questa mattina nelle aree colpite dal sisma in Abruzzo

10:21 L'Aquila, il sindaco chiese aiuto

Un telegramma in cui il Comune dell'Aquila cinque giorni prima del terremoto del 6 aprile, chiede aiuto. Destinatari: la presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento della Protezione civile), il governatore della regione Abruzzo Gianni Chiodi, l'assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati e la Prefettura. A darne notizia è 'La Repubblica', che ha riportato il testo del telegramma recuperato tra le macerie degli uffici comunali.

10:03 Due nuove scosse

Prosegue lo sciame sismico a L'Aquila. Dopo quella delle 24.51 di ieri sera di magnitudo 2.5, sono stati registrati dall'Ingv altri due terremoti avvertiti stamani dalla popolazione: uno alle 05.05 di magnitudo 2.8, l'altro alle 06.58 di magnitudo 2.7

09:39 Prosegue l'inchesta della Procura

Prosegue l'inchiesta della procura dell'Aquila con la prosecuzione di accertamenti ed interrogatori. Ieri sono stati ascoltati i primi testimoni, tra cui un professionista che ha perso la moglie e le due figlie nel crollo di un palazzo nel centro storico. Altri interrogatori di testimoni hanno riguardato anche le situazioni della casa dello studente e dell'ospedale San Salvatore.

09:36 Effettuati più di 4mila sopralluoghi

Sono 4.300 i sopralluoghi fatti ad oggi dalle squadre di ricognizione nelle abitazioni dell'Aquila e dei paesi limitrofi danneggiati dal terremoto. Dai controlli di agibilità, ritenuti necessari per verificare le condizioni strutturali degli immobili dopo le forti scosse di terremoto dei giorni scorsi, è emerso che la quota degli edifici risultati agibili è passata dal 52% (15 aprile) al 57%; il 20% degli edifici è risultato temporaneamente inagibile "ma agibile con provvedimenti di pronto intervento"; il 3% è risultato parzialmente inagibile, il 2% è stato dichiarato temporaneamente inagibile "da rivedere con approfondimento".

Infine, il 17% degli edifici risulta inagibile. Sono 495 le squadre in azione, con 1.150 rilevatori. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni.

09:35 Scuole a rischio sisma

La minaccia del terremoto aleggia sopra il 46% delle scuole italiane. Quasi la metà dei 42.000 edifici scolastici, per una "popolazione" totale di quasi 9 milioni di ragazzi, si ritrova su un'area a rischio sismico dichiarato. Non solo: secondo l'indagine di legambiente "ecosistema scuola 2009" (i dati si riferiscono al 2008) il 55,63% delle strutture scolastiche risale a prima del 1974, quando entrò in vigore la legge n.62 Sui provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.

09:33 Indennità per i lavoratori autonomi

Ieri è stata decisa l'indenntità di disoccupazione anche per i lavoratori autonomi e la disponibilità di 55 milioni per gli ammortizzatori sociali.

09:32 Berlusconi all'Aquila

Silvio Berlusconi, sarà oggi in mattinata all'Aquila. Quella di oggi è la settima visita del premier nelle zone colpite dal terremoto.

 

 

 

 

2009-04-17

Il caso. Vertice della Protezione civile. Bertolaso: ma non siamo

preoccupati. Individuata una faglia sismica sotto l'impianto

Le dighe di Campotosto

"osservate speciali"

Barberi: servono verifiche e un piano d'emergenza

di GIUSEPPE CAPORALE

Le dighe di Campotosto "osservate speciali"

La diga di Campotosto

L'AQUILA - Le dighe del lago di Campotosto sono sotto i riflettori della Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile. Una riunione riservata si è tenuta ieri pomeriggio a Roma tra gli esperti e l'Enel, l'ente gestore. La verifica riguarda una faglia che si trova proprio lì, sotto uno degli impianti. Una "ferita" della crosta terreste che adesso si muove, con scosse frequenti e continuate. Guido Bertolaso, responsabile della Protezione Civile, rassicura: "È stata una riunione di routine, non abbiamo una reale preoccupazione. Naturalmente in quell'area c'è un lago, con tre dighe: è un'area sensibile. Perciò ho disposto tutte le verifiche necessarie, anche quelle sulle condizioni costruttive degli impianti, visto quello che è accaduto con il sisma agli edifici dell'Aquila". E una nota della Protezione civile, ieri sera, specificava: "A oggi non si è verificato il minimo indizio di comportamento anomalo delle strutture o delle sponde del lago".

Ieri, durante il summit romano nella sede di via Ulpiano, è emerso però un problema: nessuno sa quello che potrebbe accadere nel caso si localizzasse proprio sotto la diga l'epicentro di un forte sisma. Non esiste, per quel che è dato sapere, una simulazione di rischio sia dell'impatto sia delle conseguenze di un'eventuale rottura. Le simulazioni tecniche spetterebbero all'Enel, ma quando l'ente rilevò l'impianto, intorno agli anni Sessanta, non era a conoscenza della presenza della faglia.

Franco Barberi, presidente vicario della commissione Grandi rischi, racconta l'esito della riunione: "Abbiamo preso due iniziative. La prima: occorre subito un piano di simulazione di impatto. In sintesi, non possiamo non sapere ciò che potrebbe accadere qualora una forte scossa attivasse gravemente la faglia e questa impattasse a sua volta sulla diga. La risposta nel giro di 48 ore arriverà dall'istituto Eucentre di Pavia diretto dal professor Michele Calvi, che si baserà sui dati forniti dall'Ingv che sta monitorando la frequenza delle scosse. Secondo: l'Enel deve predisporre subito un piano di simulazione del danno. Ovvero, un tracciato per capire dove andrebbe a confluire l'acqua della diga, in caso di rottura. Ad onor del vero, un piano di questo tipo l'Enel ce l'ha, ma è degli anni settanta. Va subito aggiornato. Un dato però è certo - continua Barberi - e ci permette di essere tranquilli: la diga è progettata per reggere il terremoto. Anche una forte scossa. Il punto è che oggi costruire sulle faglie è vietato dalla legge, figuriamoci costruirvi sopra una diga ...".

Conclude Bertolaso: "Evitiamo gli allarmismi. A mio giudizio, e a parere degli esperti, le scosse nell'area rappresentano la conclusione naturale del fenomeno. Siamo in presenza di un lento assestamento e un rientro nella normalità. Non ho indicatori che giustifichino scenari più gravi". Perché la "prevedibilità" di cui si è tanto discusso dopo il caso Giuliani continua a non convincerlo: "Non si può né prevedere né prevenire il comportamento della terra". E non ci si può basare su valutazioni aleatorie per "imporre interventi drastici". In ogni caso - assicura - "restiamo pronti a ogni evenienza".

(17 aprile 2009)

 

 

 

La polemica. In campo periti e 007: crolli causati da errori dei costruttori

Prelevati reperti dall'ospedale e da altre strutture alla ricerca di eventuali anomalie

L'indagine-bis delle assicurazioni

"A rischio i risarcimenti dei danni"

di ATTILIO BOLZONI

L'indagine-bis delle assicurazioni "A rischio i risarcimenti dei danni"

ROMA - Per il terremoto d'Abruzzo è cominciata la battaglia delle assicurazioni. Le grandi compagnie si stanno muovendo, stanno cercando una verità sulla città dell'Aquila che è venuta giù di colpo. E hanno ingaggiato squadre intere di periti e di ingegneri e di architetti. Anche di investigatori privati. Fanno in segreto le loro indagini, parallele a quelle della magistratura ma "autonome", indipendenti. Le grandi compagnie di assicurazione italiane vogliono scoprire quali sono i danni del terremoto e quali i danni del cemento che non è cemento.

Sono arrivati da un paio di giorni per i sopralluoghi, per chiedere ai vigili del fuoco e ai magistrati l'accesso fra le macerie. Edifici pubblici e palazzi privati. Uno di quei periti ieri mattina ha iniziato con i "carotaggi", i prelievi del calcestruzzo su pilastri e colonne portanti dell'ospedale dello scandalo, il San Salvatore, quello rotto, evacuato, abusivo e sconosciuto al Catasto. Otto sono stati gli ampliamenti dell'ospedale dell'Aquila dal 1972 al 2003, cinque lotti e trentuno anni. Il perito ha prelevato il calcestruzzo al di sotto di ogni sospetto in otto punti diversi della struttura - appunto: tanti quanti i diversi lavori eseguiti nel tempo - "per accertare eventuali anomalie e la consistenza dei materiali utilizzati". E le eventuali responsabilità di chi ha costruito, padiglione dopo padiglione, l'ospedale dell'Aquila. Fra oggi e domani tutti i reperti saranno portati a Milano, probabilmente verranno esaminati nei laboratori del Politecnico. Prove di "carico" e di "rottura", analisi chimiche e fisiche.

Ricordava qualche giorno fa a Repubblica l'ingegnere Alessandro Martelli, responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell'Enea e professore di Scienza delle costruzioni in zona sismica all'università di Ferrara: "Un buon cemento deve essere in grado di sostenere un carico che oscilli almeno tra i 250 e i 300 chilogrammi per centimetro quadrato. Questa è la regola che dovrebbe valere anche per edifici non proprio recenti. Diciamo dal 1970 in poi". Sotto i 250 il calcestruzzo è come il burro.

Quali saranno i valori che si riveleranno per l'ospedale San Salvatore? E per il palazzo dove c'era la casa dello studente in via XX Settembre? E per quell'altro edificio in via Campo di Fossa numero 6, dove i vigili del fuoco ne hanno tirati fuori ventisei morti e tre vivi? I risultati dei "carotaggi" eseguiti ieri all'Aquila si conosceranno a breve, ci vorranno soltanto pochi giorni per scoprire come molte costruzioni della città sono diventate trappole mortali. Per capire se sono venuti giù solo per il terremoto o anche per la sabbia che avevano dentro. Le compagnie di assicurazione si sono mosse con rapidità, in attesa delle richieste stratosferiche di risarcimento che riceveranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi da enti pubblici e privati.

I periti che sono stati spediti in Abruzzo lavorano per più compagnie, ricevono più incarichi. E si aggirano nei luoghi della tragedia cercando di fare presto: di entrare subito in mezzo ai palazzi a pezzi e di prelevare in fretta i loro reperti. "Noi abbiamo un perito all'Aquila ma fino all'altra sera non sapevo se era riuscito o meno ad avere l'autorizzazione per i carotaggi", dice Fabrizio Moscone, direttore generale della Rsa, la Royal & Sun Alliance Assicurazioni con sede a Genova. La Rsa ha assicurato l'Asl dell'Aquila dal 2005, una mezza dozzina di edifici fra i quali c'è l'ospedale San Salvatore. Racconta ancora il direttore Fabrizio Moscone: "Un perito che abbiamo in città è rimasto senza casa, abbiamo mandato aiuti e anche un camper per riorganizzare la nostra assicurazione. L'altro perito è invece al lavoro. Ci troviamo di fronte a un evento eccezionale, non c'è alcuna prassi da seguire, aspettiamo soltanto le indagini della magistratura ma intanto vediamo".

Il primo compito dei periti è quello di accertare i danni, quantificarli, capire se è meglio abbattere una struttura lesionata e pericolante oppure ricostruirla. L'altro compito - ecco l'indagine parallela a quella della magistratura - è verificare se gli edifici assicurati erano costruiti come vuole davvero la legge, con tutti i criteri antisismici, con tutto il cemento che ci deve stare in un pilastro o sotto un palazzo. Tutte le compagnie hanno lì in Abruzzo i loro uomini. C'è chi cerca "prove" di edilizia taroccata e chi cerca carte. Come una mezza dozzina di investigatori privati e "informatori" arrivati all'Aquila per cercare documentazione. Su progetti e collaudi, su materiali trasportati in alcuni cantieri, su mappe catastali. È il lavoro di intelligence dopo il terremoto delle assicurazioni. Per non risarcire gli sciacalli del partito del cemento marcio.

(17 aprile 2009)

 

 

 

 

 

2009-04-16

Sesta visita del premier all'Aquila: domani vertice per trovare le risorse, escluso il 5 per mille

Il Papa atteso il 1 maggio ma il Vaticano frena: "Ipotesi da confermare"

Berlusconi agli sfollati: "Nelle case entro l'estate"

I bambini tornano a scuola sotto le tende

Un giovane rimasto ferito è morto oggi in ospedale a Roma: le vittime sono 295

Berlusconi agli sfollati: "Nelle case entro l'estate" I bambini tornano a scuola sotto le tende

L'AQUILA - A dieci giorni dal devastante terremoto si registrano i primi segni di ripresa, a cominciare dalla scuola: a Poggio Picenze, a pochi chilometri dall'Aquila, si è inaugurata la prima aula-tenda alla presenza del premier Silvio Berlusconi e del ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini. Ma non è ancora terminata la conta delle vittime: un ragazzo di 19 anni è morto in ospedale a Roma per le ferite riportate. Il bilancio sale a 295 morti.

Il premier ha visitato per la sesta volta L'Aquila e le tendopoli che ospitano gli sfollati, assicurando che saranno fuori di lì entro la fine dell'estate. Secondo alcune anticipazioni il Papa avrebbe invece deciso di andare nelle zone colpite dal sisma il 1 maggio, anche se il Vaticano parla di "ipotesi da confermare". Si tratterebbe però di una "visita lampo". Intanto la procura procede nell'inchiesta sugli edifici crollati, i magistrati sono pronti ad ascoltare i costruttori.

A scuola nelle tendopoli. Sotto le tende la popolazione, che alle 7.44 ha dovuto fare i conti con una nuova scossa di magnitudo 3.2, sta cercando di tornare a una vita quanto possibile normale: in città si è celebrato il primo matrimonio e nel paesino di Poggio Picenze sono state allestite le aule in tre tende per 30 bambini. "La riapertura della scuola - ha detto il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini - è un piccolo segnale fortemente positivo di ritorno alla normalità. Da lunedì riapriranno tutte le scuole risultate agibili".

Bilancio a 295 vittime. E' stata resa nota oggi la morte all'ospedale Forlanini di Roma di Tonino Colonna, 19 anni, che era stato trasportato con elisoccorso nelle ore successive al sisma. Il giovane è morto per la gravità delle lesioni riportate. Salgono così a 295 le vittime del terremoto.

Berlusconi, sesta visita all'Aquila. Prosegue intanto il dibattito politico sulle risorse per la ricostruzione. Il premier replica alle critiche sul mancato accordo sull'election day definendole "polemiche fuori luogo" e si dichiara sereno sulla disponibilità dei fondi. Il premier scherza sulla scaramanzia e annuncia "domani venerdì 17 alle 17 si farà la riunione per decidere. Di ipotesi per reperire i fondi ce ne sono 17: ma quella sul 5 per mille la casso adesso, così ne restano 16".

"Nessuna passerella per il Consiglio dei ministri all'Aquila, ma l'impegno nei confronti della popolazione" aggiunge Berlusconi, che ribadisce di aver preso quell'impegno "davanti alle bare". Poi assicura che le nuove "case saranno super sicure" e promette di chiudere le tendopoli entro al fine dell'estate. E trova anche il tempo per scherzare con i bambini e scambiare battute con gli sfollati.

Inchiesta su edifici crollati. Saranno sentiti "nelle prossime ore" i costruttori di alcuni degli edifici crollati in seguito al terremoto, a partire da quelli - finora una dozzina - già posti sotto sequestro per ordine della magistratura dell'Aquila che ha aperto un'inchiesta.

Intanto la Guardia di finanza si sta predisponendo a un monitoraggio delle società che potrebbero essere interessate alla ricostruzione del patrimonio immobiliare lesionato, soprattutto al fine della individuazione degli effettivi titolari delle società in questione e delle loro caratteristiche. Sugli interventi edilizi e infrastrutturali, il procuratore antimafia Piero Grasso ha annunciato la costituzione di una task-force in seno alla procura nazionale antimafia per aiutare la procura dell'Aquila a evitare i rischi di infiltrazioni mafiose.

La visita lampo del Papa. Se la visita ipotizzata per il primo maggio verrà effettuata, il Papa, appena arrivato nel capoluogo abruzzese, dovrebbe fare subito una sosta alla Caserma della Guardia di Finanza dove incontrerà le autorità, i volontari e quanti stanno partecipando attivamente ai soccorsi. Quindi dovrebbe visitare l'ospedale da campo o uno dei campi attrezzati dove sono stati raccolti parte degli sfollati. Non è previsto invece che celebri una messa alla quale parteciperebbe una moltitudine di persone e che dovrebbe essere supportata di conseguenza da un forte impegno organizzativo.

(16 aprile 2009)

 

 

 

 

 

2009-04-16

Il Papa atteso in Abruzzo il 1 maggio

L'Aquila, riapre la prima scuola

Morto un giovane ferito, 295 vittime

Secondo una anticipazione del "Centro" Benedetto XVI dovrebbe visitare le zone terremotate il primo maggio. Il Vaticano: "Ipotesi da confermare". Un ragazzo muore in ospedale a Roma, bilancio delle vittime sale a 295. Il governo prepara il decreto per reperire i soldi. Nuove scosse in Abruzzo. Il presidente del Consiglio e il ministro Gelmini inaugurano la prima aula di fortuna. Oggi sarà definito il perimetro dell'area colpita dal sisma. Prosegue l'inchiesta della procura, a breve saranno ascoltati i costruttori delle case crollate

 

16:31 Chiodi, prima necessità dare un tetto a tutti

"Prima necessità inderogabile è dare un tetto a tutti coloro che sono nelle tende. Si tratta di 58 mila persone e credo che una cosa del genere non sia mai accaduta nella storia italiana dei disastri naturali". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che insieme con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini

16:27 Berlusconi, "lista di nozze" per restauro opere d'arte

Per il restauro dei beni culturali danneggiati dal terremoto "c'è una lista di nozze" da sottoporre agli "amici" che si sono offerti di aiutare l'Italia. Lo annuncia il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che nel pomeriggio all'Aquila si è recato a visionare di persona la chiesa di San Bernardino duramente colpita dal terremoto. Berlusconi ha avuto una riunione operativa seduto sulle scale della chiesa con il ministro Bondi, Guido Bertolaso; il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi; il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente; la sovrintendente ai beni artistici dell'Abruzzo Anna Maria Reggiani. Al termine della riunione il presidente del consiglio ha spiegato che si farà un inventario che preveda l'entita dei lavori, la spesa per compierli e il tempo necessario per effettuarli. "Entro la prossima settimana - dice Berlusconi - ci sarà l'elenco dei 38 beni artistici con le indicazioni di spesa e tempo. Quindi sottoporrò quest'elenco agli amici che si erano offerti di assisterci nel restauro dei beni culturali"

16:16 Pronti 700 uomini dell'esercito per anti-sciacallaggio

Settecento militari del IX Alpini dell'Aquila sono pronti per entrare in azione nella zona terremotata in funzione anti sciacallaggio. Non appena operativo il decreto legge del governo, i soldati pattuglieranno L'Aquila e gli altri centri terremotati. Gli uomini sono comandati dal generale Giuseppe Valotto, del comando operativo di vertice interforze

16:06 Ragazzo muore a Roma, bilancio sale a 295 vittime

E' morto al Forlanini di Roma in seguito alle lesioni riportate in occasione del sisma del 6 aprile Tonino Colonna, di 19 anni. A comunicarlo è stata la questura dell'Aquila. Il bilancio delle vittime sale a 295

16:01 Berlusconi, Cdm all'Aquila non è passerella

Nessuna passerella per il Consiglio dei ministri a L'Aquila, ma "impegno nei confronti della popolazione". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, davanti alla chiesa di San Bernardino, dopo un incontro con il ministro della Cultura, Bondi, precisa: "Hanno detto 'fate la passerella dei ministri'. Non è vero. Il Consiglio dei ministri all'Aquila significa l'impegno di tutta la squadra di governo nei confronti dell'Abruzzo. Io ho assunto quell'impegno davanti alle bare. Ora i ministri saranno qui e assicureranno anche fisicamente l'impegno a lavorare per la popolazione"

15:52 Investigatori sentono costruttori case crollate

Saranno sentiti a breve i costruttori degli edifici crollati all'Aquila nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla locale procura che ha ipotizzato i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. L'accertamento, che sarà svolto anche dagli uomini della guardia di finanza, da quanto si apprende, è un atto dovuto alla luce delle numerose denunce pervenute alla attenzione degli inquirenti dai cittadini. Gli esposti riguardano sia edifici lesionati che quelli il cui crollo ha causato delle vittime

15:51 Monitoraggio detenuti 41bis Abruzzo per evitare infiltrazioni mafiose

Un monitoraggio dei detenuti in Abruzzo al 41 bis, il regime di carcere duro, è in atto da parte degli investigatori nell'ambito degli accertamenti sui rischi di infiltrazioni mafiose legate alla ricostruzione post terremoto. Il sospetto, affermano gli investigatori, è infatti che i detenuti per mafia possano costituire un "punto di riferimento" sul territorio per le organizzazioni criminali di appartenenza e che possano veicolare informazioni e direttive anche attraverso i colloqui con i familiari

15:46 Berlusconi scherza con una signora - 3

Prima di lasciare la tenda ha salutato i bambini con alcuni pizzicotti, e poco prima di salire in auto per lasciare il campo scuola, Berlusconi ha incoraggiato, abbracciandola, una signora. Le ha chiesto quanti anni avesse. "Presidente, ho 76 anni, ma mi raccomando, pensate ai giovani, che noi il nostro tempo lo abbiamo fatto", ha detto la donna. Parole a cui il premier ha replicato scherzando: "Signora, parli per lei..."

15:44 Berlusconi scherza con i bambini - 2

Poco prima, visitando il campo scuola di Poggio Picenze, Berlusconi era salito in cattedra e aveva chiesto ai bambini "Chi sono io?", e ha recitato la poesia "Rio Bo" di Aldo Palazzeschi. Quindi ha concesso degli autografi ai piccoli alunni, e rivolgendosi ad alcuni bambini macedoni di Poggio Picenze, ha detto: "Questi autografi non rivendeteli a meno di 20 euro"

15:43 Berlusconi nelle tendopoli scherza con gli sfollati - 1

Il premier Silvio Berlusconi cerca di tirare su il morale degli sfollati, facendo ricorso alle sue battute. Rivolgendosi a un parroco di colore ha affermato sorridendo: "Complimenti, lei è molto abbronzato". A un'altra ragazza di colore, il presidente del Consiglio ha detto sempre scherzando: "Vorremmo avere tutti il tempo di prendere il sole come te". Poi ha chiosato: "Stringimi forte, chiamami papà"

15:31 Recuperati atti processo Vajont in archivio Stato

Ci sono anche gli atti del processo per la strage del Vajont e quelli notarili dal '400 in poi tra l'importante documentazione recuperata all'archivio di Stato dell'Aquila. A parlarne è il direttore generale per gli archivi Luciano Scala intervenuto oggi alla presentazione alla stampa della Settimana della Cultura. L'archivio storico conservato nel capoluogo abruzzese è stato messo in salvo con l'aiuto dei pompieri. Preziosa la raccolta di tutte le pergamene dell'archivio, mentre la documentazione del Vajont riguarda il processo di primo grado e quello d'Appello, che si svolsero nella città tra il 1968 e il 1970

15:29 Bondi, Colle Maggio tra priorità restauri

Priorità per la splendida basilica di Colle Maggio nel restauro dei monumenti distrutti all'Aquila dal terremoto. Lo assicura il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi uscendo commosso dal sopralluogo tra i calcinacci della basilica, fortemente danneggiata. "E' uno dei simboli dell'arte italiana - dice Bondi al rettore della basilica - uno dei simboli dell'Aquila, penso che sarà uno dei monumenti che sarà restaurato per primo"

15:27 Berlusconi regala maglie a bambini

Il premier Silvio Berlusconi, visitando il campo scuola allestito a Poggio Picenze, è entrato in un'aula allestita in una tenda e ha distribuito ai piccoli sfollati magliette della Juventus e del Milan. Al termine della distribuzione delle maglie è rimasto stupito per un piccolo 'inconveniente': gliene sono avanzate due del Milan perché i bambini hanno preferito 5 magliette della Juve. Il premier ha regalato ai bambini una palla ovale da football americano, e il pallone originale della finale di Champions League in programma a Roma il 27 maggio. Quindi il presidente del Consiglio ha scherzato con il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che l'accompagnava nella visita: "Tu che maglia vuoi?". Alla risposta del ministro che optava per la maglia bianconera, il premier ha esclamato: "Espulsa dal governo..."

15:23 Incassi Duomo Firenze per restauro cattedrale L'Aquila

"L'incasso dei biglietti per l'ingresso al Battistero e al museo del Duomo di Firenze nell'apertura straordinaria di domenica prossima saranno devoluti per finanziare un restauro nella la cattedrale di San Massimo all'Aquila". Lo ha annunciato la presidente dell'Opera di Santa Maria del Fiore Anna Mitrano

15:13 Berlusconi, 12 miliardi? Non si possono dare cifre

"Adesso nessuno può ragionevolmente fare cifre". Questa la risposta del premier Silvio Berlusconi, ai giornalisti che mentre lasciava la tendopoli di Picenze gli chiedevano se la cifra di 12 miliardi circolata in merito alla ricostruzione sia attendibile

15:01 Berlusconi, tornerò quasi tutti i giorni

Dopo la visita e l'inaugurazione della scuola da campo a Poggio Picenze, il sopralluogo del premier Silvio Berlusconi prosegue, perché come ha spiegato lo stesso presidente del Consiglio "starò tutto il giorno qui e tornerò quasi tutti i giorni"

14:56 Berlusconi: dallo Stato 33% a chi ricostruisce casa da sé

"Se volete fare rifare la casa da voi, la potrete ristrutturare o rifarla completamente e il governo vi sosterrà". Così il premier Silvio Berlusconi, rivolgendosi agli sfollati di Poggio Picenze, spiega una delle misure che l'esecutivo prenderà per la ricostruzione. Si tratta del meccanismo "dell'un terzo, un terzo e un terzo - afferma il premier -. Un terzo della cifra ve lo dà lo Stato, un terzo ce lo mettete voi e un terzo attraverso mutui che saranno agevolati, con tassi massimi al 4% e con la possibilità di finanziare fino al 50% del valore dell'immobile"

14:44 Berlusconi, le nuove case saranno super sicure

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al termine della sua visita a Poggio Picenze, ha voluto rassicurare la popolazione sul ritorno nelle case per esorcizzare la paura di nuove scosse di terremoto, e parlando della ricostruzione spiega: "Costruiremo case tecnologicamente avanzate e super-sicure, perché saranno costruite su una piastra che le separa dal terreno e può arrivare qualsiasi tipo di scossa e non succede niente". Il premier aggiunge che le nuove abitazioni saranno dotate di pannelli solari per il risparmio dell'energia, e gli appartamenti saranno dai 50 ai 102-104 metri quadri

14:43 Protezione civile, nuove disposizioni per sfollati

Il dipartimento della Protezione Civile ha emanato le nuove disposizioni che regolano l'assistenza alla popolazione proveniente dai luoghi del terremoto e ospitata sia nelle strutture alberghiere che presso abitazioni private. Tutti saranno seguiti, per le varie necessità, dal Comune dove sono ospitati. Ricordiamo che per tutte le problematiche sanitarie la Asl di Pescara ha attivato il numero 085/4289499 (8 - 20 dal lunedì al venerdì, 8 - 14 del sabato e dei prefestivi), nelle restanti ore le prestazioni dovranno essere richieste alla Guardia medica competente per territorio. Per situazioni di emergenza rivolgersi al 118

14:40 Berlusconi, domani 17 alle 17 decideremo misure finanziamenti

"Questa tassa qualcuno l'ha evocata come ipotesi. Io assolutamente ho detto che non c'è stata nessuna decisione" ha detto il premier a proposito del 5 per mille parlando a Poggio Picenze. Il premier, facendosi scaramantico, ha spiegato che "domani 17 alle ore 17 si farà la riunione per decidere". "Complessivamente le proposte sono 17 ma io ne ho cassata una, quella relativa al 5 per mille che toglierebbe finanziamenti al volontariato, quindi discuteremo delle altre 16. Ne discuteremo proprio venerdì 17 per far vedere che noi siamo più forti..."

14:36 Berlusconi, controlli rigidi contro speculazioni e mafie

La ricostruzione post-terremoto "avverrà con controlli rigidissimi contro le speculazioni e contro la mafia". Lo ha detto il presidente del Consiglio oggi a Poggio Picenze. Poi, a un cittadino che gli chiedeva come avverrà la ricostruzione, il premier ha ricordato la sua "esperienza di costruttore di città. Ne ho fatte diverse e faremo delle case anche esteticamente apprezzabili, dove la speculazione non sarà possibile, perché le dovremo fare in sei mesi e faremo un bando a cui dovranno partecipare in tantissimi". Poi Berlusconi ha ribadito: "Niente speculazioni, niente mafie.

Siamo lì sul pezzo"

14:34 Ingegneri L'Aquila, no a strumentalizzazioni

L'Ordine degli ingegneri della provincia dell'Aquila "stigmatizza e rifiuta ogni strumentalizzazione sulle capacità professionali dei propri iscritti che pur tante vite hanno contribuito a salvare e ribadisce altresì che l'evento è stato di caratteristiche superiori a quanto ipotizzabile in fase di progetto conformemente alla normativa sismica di riferimento e a ogni esperienza nel settore"

14:08 Bondi, per primi interventi opere d'arte servono 50 milioni di euro

Per mettere in sicurezza e portare i primi interventi per il patrimonio artistico dell'Aquila servono 50 milioni di euro. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, nel corso di un incontro con la stampa, nella caserma della Guardia di finanza, a Coppito. "Intanto il nostro ministero ha stanziato prima somma di 10 milioni e poi altri 5, grazie a un accordo con il ministero dello Sviluppo economico in favore del polo museale dell'Aquila"

14:01 Le monde, Bertolaso icona della solidarietà

Guido Bertolaso, 'the italian doctor', "fa l'angelo custode all'Aquila". Lo scrive Le Monde, facendo un ritratto del capo della protezione civile italiana, definito "una icona della solidarietà". "Non si impara a fare questo mestiere - dice Bertolaso al corrispondente del quotidiano francese - non c'è università per questo. Bisogna essere un leader e nello stesso tempo condividere". Medico, specialista di malattie tropicali, Bertolaso ha scoperto l' emergenza - scrive Le Monde - alle frontiere della Cambogia e della Thailandia. All'Aquila Bertolaso ha autorità - sottolinea Le Monde - su tutti i corpi: polizia, pompieri, ponti e strade, esercito, cioè 12.052 persone esattamente

13:32 Berlusconi, orgogliosi di essere italiani

"Credo si possa essere soddisfatti di come si è reagito a questa emergenza del terremoto in Abruzzo" ha detto il presidente del Consiglio. "C'è stata una gara di generosità, con punte di coraggio non indifferenti - ha detto il premier - che ha dato a noi l'orgoglio di essere italiani". "Ora - ha aggiunto Berlusconi - dobbiamo tornare al più presto alla vita normale. Il traguardo deve essere di giungere a fine estate con una situazione che è tornata alla normalità"

13:29 Berlusconi: no a baraccopoli, siamo sereni su fondi

"Gli edifici da ricostruire sono circa il 50%. Il governo non vuole costruire baraccopoli o tendopoli. Stiamo lavorando per togliere le persone dalle tende, sia sul piano della ricostruzione, sia sul piano della ricerca dei fondi, come abbiamo fatto ieri" ha detto il premier. "Stiamo lavorando, direi con esiti che lasciano ben sperare, sia sul piano della ricostruzione, sia sul piano dei fondi. Ieri abbiamo individuato la disponibilità dei fondi: siamo sereni al riguardo" ha detto ancora Berlusconi

13:24 Berlusconi, polemiche su referendum sono fuori luogo

"Queste polemiche sul referendum sono fuori luogo. Non c'è stata alcuna debolezza né mia né del Pdl. Non ho ceduto alla Lega. Bisognava scegliere, perché la Lega avrebbe fatto cadere il governo" ha detto il premier. "Abbiamo rinunciato alla scelta bipartitica che era nel nostro programma, in favore di quella bipolare", ha aggiunto

13:22 Berlusconi, entro fine estate chiudere tendopoli

''Prima dell'autunno toglieremo tutti dalle tendopoli''. E' l'impegno che il premier Silvio Berlusconi ha preso arrivando alla tendopoli di Poggio Picenze. Il premier ha assicurato che ''il governo non vuole costruire delle baraccopoli'' e che ''si procederà in tempi stretti con una regia nazionale e tante singole responsabilità locali legate ai cantieri''

13:19 Berlusconi, poche vittime rispetto entità sisma

"In confronto all'entità del sisma le vittime sono state poche, potevano essere molte di più. Nel male c'è stata comunque una parte di fortuna" ha detto il premier Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti a Poggio Picenze per l'apertura della prima scuola in una tendopoli

13:14 Sindacati valutano ipotesi celebrare 1 maggio all'Aquila

Primo maggio all'Aquila. E' l'ipotesi che starebbero valutando i sindacati che - secondo indiscrezioni - ne avrebbero parlato ieri sera, in occasione della firma della riforma del modello contrattuale (siglato da Cisl e Uil ma non da Cgil). I leader delle tre confederazioni, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti stanno esaminando la possibilità di spostare la manifestazione, prevista a Siracusa, nel capoluogo abruzzese colpito dal sisma, per portare la solidarietà alla popolazione

13:12 La scuola riparte da tre tende e 30 bambini, arriva Berlusconi

Tre tende blu con dentro una trentina di banchi e sedie tipiche delle materne ed elementari, e disegni appesi fuori con scritto "Asilo nido" e "Scuola dell'infanzia". Da qui riparte la scuola in Abruzzo dopo il terremoto: dai trenta scolari di Poggio Picenze che studiano, ma soprattutto giocano tra loro per ritrovare un po' di normalità. I genitori a pochi metri da loro, nella tendopoli, si trovano adesso nello spazio adibito a mensa. Nel frattempo è appena arrivato il premier Silvio Berlusconi, per un sopralluogo nel piccolo centro dell'Aquilano

13:11 Tremonti terrà lezioni in università dell'Aquila

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sarà all'università dell'Aquila per tenere un ciclo di lezioni agli studenti. Lo rende noto un comunicato del ministero nel quale si legge che in un incontro avuto oggi tra Tremonti e il rettore Ferdinando Di Orio, si è parlato "oltre che di finanziamenti pubblici - come doveroso - anche dell'interesse per l'università". "In questa logica e a titolo personale - conclude - alla ripresa dell'anno accademico Tremonti terrà agli studenti dell'Aquila un ciclo di lezioni"

12:55 Bondi all'Aquila per sopralluogo tesori d'arte

Riunione operativa e sopralluogo nei beni culturali colpiti del centro dell'Aquila, oggi, per il ministro Sandro Bondi, arrivato pochi minuti fa a Coppito nella scuola della Guardia di finanza dove è stato allestito il Centro operativo per l'emergenza. Poi il sopralluogo all'Aquila che dovrebbe partire dalla basilica di Collemaggio e toccare quindi la fortezza, dove è il museo nazionale, la chiesa di San Bernardino e il Duomo

12:52 Sfollato contesta Gelmini per il no della Lega a election day

Piccola contestazione, da parte di un cittadino sfollato, durante il discorso del ministro Gelmini a Poggio Picenze per partecipare all'apertura della scuola-tenda. "Ci dovete dare i 440 milioni di euro del referendum. Invece per colpa della Lega, vergognatevi", ha urlato l'uomo mentre l'esponente del governo confermava che la settimana prossima l'esecutivo varerà un nuovo provvedimento per gli stanziamenti dei terremotati dell'Abruzzo

12:49 Fedeli vogliono donare fondi festa, no del parroco

I cittadini di Piane d'Archi, frazione di Archi, piccolo centro del Chietino, avevano raccolto 10.000 euro per una festa religiosa in programma a Pasqua, poi annullata causa terremoto; hanno proposto al parroco di devolvere la somma agli sfollati, ma lui, don Michele, si è opposto. Quando il comitato organizzatore ha illustrato la proposta, il parroco ha detto che su quei soldi i cittadini non hanno più alcun diritto, anche perché la chiesa stessa ha già aiutato i terremotati. Il comitato invita la popolazione a "disertare tutte le funzioni e a dire basta a questa arroganza e cattiveria", invitando don Michele ad "andarsene via". "Sgarbata, falsa e disonesta" replica don Michele, spiegando che è contrario a dirottare i soldi raccolti perché già destinati alla festa del Cristo Salvatore

12:35 Riaprono negozio ottica e supermercato

Per andare incontro alle numerose richieste da parte delle persone che sono nei vari campi dell'Aquila l'Ottica Lao riapre domani. L'esercizio si trova in via Corrado Quarto nei pressi del bar Barbarossa. Si tratta del primo negozio di ottica riaperto in città. Atteso domani inoltre la riapertura del supermercato Gallucci nei pressi dell'ospedale san Salvatore a Coppito

12:34 Gelmini, riapertura scuola primo ritorno alla normalità

"La speranza si riaccende. La possibilità di un ritorno, certo lento ma pur sempre un ritorno, alla normalità oggi diventa più forte". Così il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, che ha distribuito libri ai bambini, ha commentato la riapertura delle tende-scuola a Poggio Picenze che ospiteranno 30 bambini di primarie ed elementari. Il ministro ha poi annunciato che "da lunedì apriremo le scuole agibili, dopo i dovuti sopralluoghi, nelle zone non direttamente colpite dal sisma". Per tornare alla normalità per il ministro "i bambini hanno bisogno di una scuola dove studiare e giocare con i propri coetanei per superare i traumi del terremoto"

12:28 Aquila calcio chiede promozione d'ufficio

L'Aquila calcio ha chiesto al comitato regionale abruzzese della Federazione italiana gioco calcio la possibilità di non continuare a disputare la stagione in corso a causa delle enormi difficoltà logistiche che i giocatori e lo staff tecnico stanno avendo per allenarsi a causa del sisma e la promozione d'ufficio. Al termine del campionato mancano solo due giornate e la squadra del capoluogo, che milita in Eccellenza, è attualmente prima in lizza quindi per la promozione in categoria superiore. I dirigenti chiedono dunque una promozione d'ufficio considerato anche che la prossima partita di campionato in programma domenica sarebbe da disputarsi nello stadio comunale di Sulmona, una zona anche questa interessata dal terremoto

12:26 Gelmini, nei disegni il trauma dei bambini

"Ho visto nei quaderni dei bambini colpiti dal terremoto disegni che rappresentano i loro ricordi dei due compagni di scuola scomparsi; sono bambini traumatizzati. La riapertura della scuola avrà anche la funzione di fare superare il trauma agli scolari e farli tornare alla normalità". Così il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, parlando a Poggio Picenze durante la riapertura della scuola elementare nella tendopoli del paese

12:20 Riapre la cassa di risparmio dell'Aquila

Ha riaperto oggi all'Aquila la Carispaq, la Cassa di risparmio della provincia dell'Aquila, il maggior istituto di credito della zona. La sede centrale della banca, in corso Vittorio Emanuele, è stata gravemente lesionata dal sisma ed è inagibile: la Carispaq ha riaperto i battenti in via Strinella, in un complesso di nuova costruzione che ha retto al sisma

12:19 Gelmini a Poggio Picenze per riavvio prima scuola

Il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, è arrivata a Poggio Picenze, uno dei Comuni dell'Aquilano, più colpiti dal sisma. In attesa dell'arrivo del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il ministro ha visitato le tre tende che accolgono i 30 bambini del paese nella prima scuola che riprende a funzionare da oggi nelle aree terremotate

12:18 Casini, contributo da redditi sopra 100mila euro

"Nello spirito della necessaria collaborazione istituzionale tra maggioranza e opposizione chiediamo al presidente Berlusconi di valutare la possibilità di un contributo di solidarietà a favore della provincia dell'Aquila che gravi sui redditi superiori a 100mila euro. Nei momenti di difficoltà è giusto chiedere i sacrifici a chi più è in condizione di farli, a partire dai parlamentari che debbono dare il buon esempio". Lo afferma il leader dell'Unione di Centro, Pier Ferdinando Casini

12:02 Pezzotta, non c'è alternativa ad aumento tasse

''Non c'e' alternativa all'inasprimento fiscale in questa fase''. E' quanto ha affermato questa mattina a Omnibus, in onda su La7, Savino Pezzotta (Udc) a proposito del reperimento dei 12 miliardi di euro per la ricostruzione post terremoto. Pezzotta ha poi aggiunto: ''Con la situazione economica e il debito pubblico attuali non abbiamo molte vie di uscita; o si taglia la spesa sociale, ma credo sia improponibile, o si entra nella logica che bisogna aumentare le tasse''

11:54 Cei, colletta nazionale domenica nelle parrocchie

Domenica 19 aprile si terrà in tutte le chiese d'Italia la colletta straordinaria indetta dalla presidenza della Conferenza episcopale italiana a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo: lo ricorda un comunicato della Cei

11:46 Vaticano, la data del 1 maggio è ipotesi da confermare

La data del 1 maggio per la visita del Papa nei luoghi del terremoto "è un'ipotesi da confermare". Lo afferma la Sala Stampa della Santa Sede in merito alle notizie che annunciano tale data. Anche un'altra data era stata presa in considerazione per il viaggio di Benedetto XVI: il 6 maggio, a un mese esatto dal sisma che ha devastato la provincia dell'Aquila

11:43 Chiodi a Bruxelles il 20 e 21 aprile

Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sarà a Bruxelles il 20 e 21 aprile prossimi per partecipare al comitato delle regioni d'Europa. In questa sede Chiodi chiederà che l'area colpita dal terremoto venga reinserita nell'obiettivo strategico 87.3A che consente maggiori finanziamenti, nell'ambito dei fondi strutturali, per le zone svantaggiate. Attualmente l'area colpita dal sisma è inserita nell'obiettivo 87.3C che consente solo finanziamenti europei per la cultura, la formazione e i servizi, ma non interventi diretti per l'economia

11:41 Csm accelera nomina presidente appello dell'Aquila

Il Consiglio superiore della magistratura accelera le procedure per la nomina del nuovo presidente della Corte d'appello dell'Aquila, proprio in considerazione delle necessità degli uffici giudiziari abruzzesi dopo il terremoto. Oggi la Quinta Commissione del Csm, dando la precedenza alla copertura di questo incarico direttivo ha proposto all' unanimità la nomina di Giovanni Canzio, attualmente direttore del Massimario della Corte di Cassazione. La proposta è stata inviata al ministro della Giustizia Angelino Alfano, che secondo la legge deve esprimere o negare il suo consenso. La parola definitiva toccherà al plenum del Csm, forse già nelle prossime settimane

11:40 Marcegaglia, contrari ad aumento tasse

"Aspettiamo di vedere se l'ipotesi è vera ma in generale siamo contrari a un aumento delle tasse in un paese che ha già un livello molto alto" ha detto il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, a proposito dell'ipotesi allo studio del governo di varare una una tantum sui redditi medio-alti per reperire risorse da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. "Aumentare le tasse non è mai positivo bisogna prima capire se ci sono altri modi di trovare risorse. Tutti noi ci siamo mobilitati per i terremotati", conclude

11:36 Penna sant'Andrea, sindaco emette ordinanza di sgombero

La chiesa madre di Penna sant'Andrea, santa Maria del Soccorso, rischia di crollare, come altre del paese, per le lesioni provocate dal sisma del 6 aprile. Il sindaco ha quindi emanato diverse ordinanze di sgombero che riguardano 7 abitazioni e un'attività artigianale, minacciate dal campanile del principale luogo di culto, altre 2 per abitazioni nelle vicinanze della chiesa di Santa Giusta; altre 7 abitazioni risultano danneggiate. Delle abitazioni sgomberate alcune sono disabitate, in quanto seconde case; dalle altre sono state allontanate 32 persone, in parte sistemate presso il centro visite della Riserva naturale

11:29 Oggi definizione perimetro area colpita

Sarà definito oggi il perimetro dell'area colpita dal terremoto dell'Aquila. La definizione dell'area sarà stabilita dal responsabile della Protezione civile, Guido Bertolaso, sentito il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, secondo quanto reso noto dallo stesso presidente della Regione, Gianni Chiodi. "I Comuni che rientrano nella perimetrazione - ha spiegato Chiodi - saranno quelli che hanno subito una intensità del sisma pari o maggiore al sesto grado della scala Mercalli (Mcs)"

11:24 Chiodi, Abruzzo né di cartapesta né mafioso

L'Abruzzo "non è una regione di cartapesta e non è una regione mafiosa. Bisogna ristabilire in fretta questa verità se vogliamo che gli effetti già pesantissimi del terremoto non aggravino la situazione dal punto di vista sociale ed economico" ha detto il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi, parlando con i giornalisti nella "cittadella delle istituzioni" dell'Aquila

11:17 Il Papa all'Aquila il primo maggio

Bendetto XVI dovrebbe recarsi all'Aquila il primo maggio. Secondo una anticipazione del "Centro" il Papa avrebbe deciso la data della sua visita, annunciata da tempo

10:36 Capezzone: "Il Pd non faccia polemiche"

Daniele Capezzone invita il Pd a non polemizzare sull'Abruzzo. "Spiace che, dopo una settimana di comportamento ineccepibile, ieri il Pd, con lo stesso segretario Franceschini, abbia aperto una polemica sull'Abruzzo, e sulla possibilità che il governo tenga un Cdm nei luoghi della tragedia", dice il portavoce del Pdl. "Mi permetto di dire agli uomini del Pd: fate polemica su tutto, ma non sul terremoto. Rispetto a quella vicenda è necessaria una coesione forte e visibile tra le forze politiche"

10:24 Sabato il primo matrimonio all'Aquila dopo il sisma

Primo matrimonio dopo il sisma per una coppia dell'Aquila, sabato 18 alle 12. Massimo Marinelli, 33 anni, ingegnere e Mariachiara Aio, 32 anni, cassaintegrata Transcom si sposeranno con rito civile davanti al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, nella nella scuola materna "Collodi" di via Aldo Moro

10:23 Opere d'arte recuperate restano in Abruzzo

Tutte le opere d'arte che sono state recuperate o che verranno recuperate nei prossimi giorni nelle chiese e negli edifici dell'Aquila danneggiati dal terremoto resteranno in Abruzzo. Lo ha reso noto l'assessore regionale alla cultura, Dalmazio Di Dalmazio, che questa mattina ha incontrato il sovrintendente ai beni culturali dell'Abruzzo. Uno dei luoghi dove queste opere verranno custodite è il castello di Celano dove è ubicato un museo.

10:21 Geologo: "Inspiegabile declassamento sismico dell'Aquila"

La città dell'Aquila, indicata dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ad alta pericolosità sismica, è stata invece "inspiegabilmente" classificata nella zona due, cioè di media pericolosità, nella Carta della classificazione sismica: "Qualcuno dovrà spiegare agli abruzzesi perchè". Emanuele Tondi, geologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Camerino, ne ha parlato in un seminario tenuto agli studenti di Scienze geologiche sul sisma dell'Aquila. "Inspiegabilmente, la Carta posiziona L'Aquila in zona due quando in realtà la pericolosità è elevata. Questo ha fatto sì che lì per costruire edifici siano state e vengano tuttora utilizzate le stesse norme tecniche applicate in città nelle quali il terremoto non rappresenta un grave pericolo", ha detto il geologo.

10:07 Frattini: "Rifiutati aiuti stranieri? E' falso"

L'Italia "non ha detto di no" agli aiuti stranieri per il terremoto, "chi lo sostiene dice una cosa falsa". Lo assicura il ministro degli esteri Franco Frattini spiegando che è stato immediatamente attivato il meccanismo del finanziamento europeo, "che potrà portare dai 300-400 milioni di euro vista l'entità immane di questo disastro". Ma non solo: Frattini ha ricordato le offerte, accolte dall'Italia, giunte dagli Stati Uniti e dalla Germania, "pronti ad intervenire per la ricostruzione di una chiesa o di un monumento".

10:00 Trulli: "Chiederò alla Formula 1 impegno per la ricostruzione"

Il pescarese Jarno Trulli cercherà di mobilitare anche il mondo della Formula 1 nella corsa alla solidarietà verso i terremotati dell' Abruzzo. "Ci sono centomila persone che hanno perso tutto", ha ricordato il pilota della Toyota in una conferenza stampa a Shanghai, dove domenica si correrà il terzo Gran Premio. "Certo, chiederò di intervenire agli sponsor, prima di tutto ai miei sponsor, di fare qualcosa, ma anche agli altri piloti e a tutto il mondo della Formula 1", ha detto Trulli. "Naturalmente chiederò soldi ma anche altre forme di impegno per la ricostruzione, c'è tutto da fare".

09:37 Grasso: "Creare lista di aziende 'pulite' per la ricostruzione"

Grasso propone anche la creazione di una lista di aziende "pulite" che dovranno avere il ruolo di organizzatori di quanto c'è da fare per la ricostruzione delle zone terremotate. Nella lista "potranno entrare anche piccole aziende e quindi non c'è il rischio di discriminazioni - ha spiegato intervenendo al programma 'Panorama del giorno' - bisogna partire dagli accertamenti sul territorio per cominciare a distinguere cosa va abbattuto e ricostruito, cosa va ristrutturato o puntellato. E' questa la parte più importante per la creazione di una mappa di massima che poi consenta di stabilire la necessità dei finanziamenti e i tempi delle varie ricostruzioni".

09:27 Grasso: "Una task force contro i rischi infiltrazione criminalità"

Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso sta pensando di creare una "task force" che sarà possibile consultare e darà tutto l'aiuto necessario al procuratore dell'Aquila per evitare i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata nella ricostruzione delle zone terremotate. Intervenendo al programma 'Panorama del giorno' su Canale 5, Grasso ha anche chiarito, riferendosi alle sue dichiarazioni dei giorni scorsi: ''Non volevo dare nessun allarme'' circa possibili infiltrazioni della criminalità organizzata dell'opera di riscostruzione in Abruzzo dopo il terremoto, anche perche' ''non ci sono condizioni di allarme''. Occorre però mantenere un'attenzione vigile, ha aggiunto.

09:18 Nuova scossa nell'Aquilano, magnitudo 3,2

Nuovo evento sismico avvertito dalla popolazione nell'Aquilano. La scossa, informa un comunicato del Dipartimento protezione civile, è stata registrata sulla base dei rilievi dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle ore 7.44, con una magnitudo locale di 3.2. Le località prossime all'epicentro sono Collimento, San Panfilo d'Ocre e Fossa.

08:57 L'Aquila, tornano in onda radio e tv

Anche una radio e una tv locale hanno ripreso le trasmissioni dall'Aquila. Una cinquantina di esercizi commerciali, sugli oltre 2700, ha ripreso da ieri l'attività e molti aquilani stanno poco a poco tornando in città anche se solo per i sopralluoghi nelle abitazioni colpite dal sisma

08:48 Berlusconi inaugura scuola da campo

Questa mattina a Poggio Picenze, piccolo centro ad una decina di chilometri dall'Aquila, Silvio Berlusconi, e il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, inaugureranno la prima scuola da campo per i bambini della scuola dell'infanzia e delle scuole elementari, allestita grazie al contributo operativo della colonna mobile della Regione Campania

08:45 Lievi scosse fino alla provincia di Parma

Due lievi scosse di terremoto nella notte nelle province dell'Aquila e di Parma. La prima, di magnitudo 3.8, è stata segnalata a mezzanotte e 53 in provincia dell'Aquila, con epicentro nei comuni di Capitignano, Montereale e Campotosto. La seconda, di magnitudo 2.7, è stata avvertita in provincia di Parma, con epicentro nei comuni di Calestano, Terenzo e Tizzano Val di Parma. Non vengono segnalati danni

 

 

 

 

2009-04-14

Chi ottiene l'attestato di agibilità torna lentamente al suo lavoro

Per il rilascio dei certificati corsia preferenziale alle attività economiche

Tra le scosse l'Aquila prova a ripartire

E fuori dal centro i negozi riaprono

La terra continua a tremare, è un calvario anche per i nervi

di PAOLO G. BRERA

Tra le scosse l'Aquila prova a ripartire E fuori dal centro i negozi riaprono

L'AQUILA - Insieme al sole (passeggero, avvertono i meteorologi) è tornato anche il traffico, tra le strade dell'Aquila. Non sono i turisti e i parenti in visita ai quali la prefettura ha ripetutamente chiesto di restare lontano dalle zone terremotate per non ostacolare i soccorsi. Sono gli aquilani che con la terra che ancora trema in continuazione provano comunque a ripartire. Sono i commercianti, gli artigiani, gli agricoltori e gli impiegati di quegli uffici che cominciano a riaprire i battenti nonostante la paura, sebbene quelle maledette scosse cancellino il sonno e minaccino la stabilità di ciò è rimasto in piedi. L'ultima, la più forte da giorni, è arrivata ieri alle 23,14 scaricando una potenza di 4,9 gradi Richeter che ha fatto tremare le case del centro Italia: persino a Rieti e ad Ascoli sono in corso verifiche di piccole lesioni.

Fuori dai centri storici devastati dal sisma, all'Aquila e nella sua provincia terremotata si alzano le saracinesche dei negozi e si riaprono i capannoni per verificare in che condizioni siano e quando si potrà riavviare l'impresa: alcune centinaia di attività economiche lo hanno già fatto. "Abbiamo consegnato più di 500 attestati di agibilità - dice il direttore generale del comune dell'Aquila, Massimiliano Cordeschi - e hanno già riaperto più di 150 attività. Soprattutto i distributori di benzina, molti bar e gli alimentari". Hanno riaperto i panifici storici come 'Il forno di San Biagiò e il 'Pane di Prata', e hanno ricominciato ad accogliere clienti anche le attività più grandi come il centro commerciale 'Leclerc'. E sono aperti negozi strategici come 'Brico Io', una catena di bricolage in cui gli aquilani si stanno rifornendo per piccoli lavoretti essenziali come cambiare una serratura o aggiustare una porta o una finestra.

"La ricostruzione dell'Aquila - dice il sindaco, Massimo Cialente - parte riavviando il nostro sistema economico. Per noi è essenziale ottenere, anche solo temporaneamente, misure come la dichiarazione di zona franca, la defiscalizzazione, il credito d'imposta e l'inserimento nell'Obiettivo 1. In questo momento abbiamo azzerato l'economia trainata dall'università, che genera il venti per cento della ricchezza dell'Aquila, e dal turismo, compreso quello congressuale, che vale un altro 15 per cento".

Per riaprire bottega occorre ottenere la dichiarazione di agibilità firmata dal sindaco: "Le attività economiche hanno un canale preferenziale - spiega ancora Cordeschi - e la riusciamo a dare in giornata".

La domanda va posta nel centro allestito nella scuola Collodi, un edificio rosa in via Aldo Moro. Nello stesso luogo di passa anche per fare richiesta delle visite di "staticità e agibilità" nelle case private. L'Aquila è stata divisa in 7 quadranti, con un calendario che prevede un giorno per ogni zona. Si richiede la visita che verrà effettuata da personale dei vigili del fuoco o della protezione civile, e sulla base del loro giudizio si chiede poi la firma definitiva al sindaco. Ai proprietari di casa tutto ciò serve per avviare le procedure di ricostruzione e per accedere ai contributi che il governo varerà.

I giudizi di stabilità sono di tre tipi: "A" corrisponde all'agibilità immediata; "B" alla prescrizione di lavori leggeri; "C" è la non agibilità divisa in tre sottospecie: "1" e "2" per necessità di consolidamento strutturali leggeri o importanti, "3" per l'ordine di demolizione.

"Ancora non è stato emanato il decreto, ma con la dichiarazione di inagibilità si potrà ottenere il contributo alla ricostruzione, che dovrebbe essere del 70% - spiega Cordeschi - o provvedere direttamente alla perizia giurata e all'acquisizione dei preventivi, avviando i lavori e chiedendo in seguito il rimborso". Al momento, tuttavia, nessuno è ancora disposto a tornare a dormire sotto un tetto, nemmeno se ha egregiamente resistito allo shock di domenica 5. Lo sciame sismico continua a tenere in tensione e a preoccupare non solo gli aquilani ma le migliaia di persone che partecipano alla gestione dell'emergenza.

Ieri alle 21,09 una scossa di magnitudo 3.8, alle 21,17 di 3.5, alle 22,08 di 3.0: un antipasto della potente strattonata arrivata alle 23,14, con 4.9 Richter; e oggi alle 11,08 la terra ha tremato di nuovo, con magnitudo 3.2. Insomma, un calvario anche per i nervi sempre tesi, e per l'umore che pure con il carattere e la forza d'animo incredibile degli abruzzesi fatica a non essere nero. Oggi è venuto a trovarli il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, lanciando domenica prossima "una colletta straordinaria in tutta Italia a favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo" e ribadendo che verrà in visita anche papa Benedetto XVI. Per questo, però, la data "credo non sia ancora stata fissata".

(14 aprile 2009)

 

 

 

 

 

Diretta - CRONACA

Ancora scosse e freddo in Abruzzo

riaprono primi uffici in sedi provvisorie

All'Aquila la terra continua a tremare con diverse scosse la più intensa delle quali, ieri sera alle 23.14, ha raggiunto magnitudo 4.9. Ma il maltempo è l'ostacolo più grande da superare, freddo e pioggia hanno infatti accresciuto i disagi delle 33 mila persone ospitate nelle cento tendopoli in Abruzzo. Lentamente tornano al lavoro i dipendenti del Comune e della Regione mentre sono attivi dieci uffici postali nelle tendopoli. Sono state effettuate verifiche su un migliaio di abitazioni ed è risultato inagibile il 30% degli edifici. Il premier Berlusconi ha annunciato che il prossimo Consiglio dei ministri si riunirà nel capoluogo abruzzese per approvare un decreto con fondi adeguati e un pacchetto di misure che dovrebbe toccare settori diversi. Mentre il segretario del Pd Franceschini chiede che l'attenzione si mantenga alta anche sulla fase della ricostruzione

 

15:41 Molte le tendopoli sorte spontaneamente

A otto giorni dal sisma si va normalizzando la situazione nelle 106 tendopoli organizzate dalla Protezione civile e gestite attraverso sette Comitati operativi misti (Com). In quasi tutti i campi sono stati attivati i servizi igienici, istallati i gruppi docce e le stufe per il riscaldamento. Le uniche criticità, spiegano dalla Protezione civile, sono rappresentate da una serie di microtendopoli che sono sorte e stanno nascendo spontaneamente vicino a piccoli nuclei abitati. Si tratta di persone che vogliono restare vicine alle loro abitazioni, magari utilizzandone i servizi nelle ore diurne. "Sono realtà - spiegano - difficili da individuare e da gestire. Abbiamo fornito loro le tende ma è più difficile far arrivare gli altri servizi essenziali". Di qui, l'invito della Protezione civile affinché questi cittadini avvicinino le loro tendopoli ai campi organizzati e gestiti dai Com in modo da poter ricevere assistenza e servizi

15:40 Blocchi di roccia si staccano da Gran Sasso

La scossa di terremoto registrata ieri sera sera alle 23.15 ha provocato il distacco di blocchi di roccia, finiti sul greto del torrente che divide in due il borgo montano di Pietracamela che fortunatamente non hanno provocato danni alle abitazioni. Ma il sindaco, Antonio Di Giustino, non esclude la possibilità di dover disporre l'evecuazione delle abitazioni a rischio. Per farlo, è in attesa delle conclusioni a cui perverranno i tecnici e la protezione civile

15:38 Regione, riattivati servizio Bilancio e Ragioneria

Sono stati riattivati, questa mattina, i sevizi di Bilancio, Affari finanziari e Ragioneria della Giunta regionale. A comunicarlo è l'assessore al Bilancio, Carlo Masci. Ai dipendenti, che stanno operando in una situazione di oggettiva difficoltà, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l'assessore Masci esprimono il loro personale ringraziamento e quello dell'intero governo regionale per ''l'attaccamento al lavoro e lo spirito di sacrificio mostrati in un momento cosi' difficile''

15:34 Bel tempo sull'Abruzzo, pioggia e freddo nel weekend

Si prospetta un week end con cielo nuvoloso, piogge e temperature in ribasso sulle zone terremotate dell'Abruzzo. Dopo il ritorno dell'alta pressione che da oggi a giovedì porterà il bel tempo con temperature decisamente miti soprattutto nelle ore centrali del giorno, venerdì torneranno un po' di nuvole, ma con basso rischio di pioggia. Nel fine settimana - afferma il meteorologo del centro Epson Meteo, Andrea Giuliacci - il tempo in tutta la regione sarà nuvoloso, con il rischio di piogge intermittenti soprattutto nella giornata di domenica e con il ritorno di un po' di freddo mattutino

15:33 Salvati dai vigili affreschi di Raffaello

Affreschi della scuola di Raffaello, e forse alcuni di questi hanno anche la sua mano, sono stati messi in salvo dai vigili del fuoco. L'intervento è stato effettuato dalle squadre Saf (Nucleo speleo alpino fluviali) dei vigili del fuoco di Reggio Calabria, Napoli e Caserta nella Casina delle delizie Branconio, nel centro storico dell'Aquila. L'edificio ha subito seri danni, però l'intervento dei vigili del fuoco è riuscito nell'operazione di puntellatura, e peraltro è stata la prima opera di puntellatura in chiave tutela del patrimonio artistico fatta in questi giorni nel capoluogo abruzzese. L'operazione è stata coordinata da Giuseppe Del Brocco, dei vigili del fuoco, e dall'architetto Antonio Di Stefano, soprintendente de L'Aquila, con gran sospiro di sollievo di Maria Luisa Vicentini, proprietaria dell'immobile

15:32 Del Turco: noi siamo intervenuti sul san Salvatore

E' stata la precedente amministrazione regionale a intervenire per mettere in regola l'ospedale di san Salvatore dell'Aquila, registrandolo al catasto e avviando le procedure per l'agibilità. A sottolinearlo all'ApCom è l'ex presidente dell'Abruzzo, Ottaviano Del Turco, spiegando che "è toccato a noi fare cose che non aveva fatto nessun'altra amministrazione". A verificare le carte, infatti, è stato nel 2007 Roberto Marzetti, direttore generale dell'Asl dell'Aquila, nominato proprio dall'amministrazione di centrosinistra. "Fino a due anni fa - puntualizza Del Turco - nessuno aveva provveduto a registrarlo, l'abbiamo fatto noi"

15:24 Pm, ospedale uno dei punti principali inchiesta

L'ospedale dell'Aquila, nuovo e ora del tutto inagibile, "è uno dei punti principali" dell'inchiesta aperta dal procuratore Alfredo Rossini. Lo ha detto lo stesso magistrato, parlando con i giornalisti al termine di una riunione operativa con i suoi sostituti. "A prescindere da ciò che è già emerso, e cioè la mancanza del certificato di agibilità", la centralità dell'ospedale nell'indagine, spiega il magistrato, è dovuta al fatto che "la nostra priorità è data ai grandi edifici nuovi che però sono crollati lo stesso. L'ospedale - aggiunge Rossini - è stato oggetto di un'inchiesta parlamentare: noi abbiamo già acquisito tutti i risultati di quella inchiesta"

15:22 Prosegue impegno esercito in Abruzzo

Prosegue l'impegno dell'esercito in Abruzzo per l'emergenza terremoto, al fianco della Protezione civile nelle zone colpite dall'evento sismico. L'esercito è presente nell'area con circa 1.300 uomini e con mezzi e materiali di sostegno logistico tra cui 6 ambulanze, 31 shelter di varie tipologie (frigo, docce, bagni), 5 generatori di corrente elettrica di alta capacità, 20 torri di illuminazione e un nucleo per la panificazione, provenienti da tutto il territorio nazionale

15:12 Sfollati a san Benedetto, servono abiti

E' ancora invariato a circa 200 il numero di terremotati abruzzesi ospitati a San Benedetto del Tronto presso hotel, residence, o appartamenti messi a disposizione da singoli cittadini. Da tale numero sono esclusi coloro che hanno raggiunto la Riviera privatamente. Prosegue la raccolta di beni di prima necessità presso la sede del gruppo comunale dei volontari di Protezione civile al palazzetto dello Sport: secondo i responsabili i generi alimentari coprono le esigenze, mentre c'è urgente bisogno di abbigliamento. Il Comune ha attivato due numeri per una serie di necessità, come ad esempio la riscossione della pensione: il numero verde 800861016, oppure lo 0862.318603

14:56 Procuratore, non ci sono ancora indagati

Non ci sono ancora indagati nell'inchiesta sul disastro provocato dal terremoto aperta dalla procura dell'Aquila ha detto il procuratore Adriano Rossini. E' un "lavoro immenso", ha sottolineato Rossini, quello che stanno svolgendo le forze di polizia e i periti per recuperare tutti gli elementi utili alle indagini che sono raccolti, via via catalogati e poi custoditi in un capannone dove sono a disposizione dei tecnici e della magistratura. "L'indagine tecnica è basilare", ha spiegato il procuratore: "è la cosa centrale"

14:42 Boschi, i precari all'Ingv sono 231

"Il reale numero di precari dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) è 231" precisa Enzo Boschi, presidente dell'Ingv, in risposta al problema sui precari dell'Istituto. "Per precari - ha precisato Boschi - intendiamo i ricercatori considerati 'stabilizzandi', che dovrebbero essere mandati via il 31 dicembre 2009 se non sono stati assunti. L'intervento del ministro Brunetta - ha continuato - consentirebbe di accelerare le procedure di concorso e garantirebbe, agli aventi diritto, la riserva del 40% dei posti per il triennio 2009 - 2011". "Purtroppo - ha sottolineato Boschi - la pianta organica dell'Ingv è già piena pertanto è necessario un ampliamento. In questa direzione da parte del governo c'è un impegno formale. Inoltre - ha concluso il presidente dell'Ingv - abbiamo ricevuto un forte sostegno finanziario dal ministro Gelmini"

14:29 Cominciano a riaprire i supermercati all'Aquila

Riapre domani il supermercato Coop di Torrione all'Aquila. Il punto vendita, immediatamente chiuso dopo le prime forti scosse di terremoto, non ha riportato danni e dopo una attenta verifica e sistemazione è stato dichiarato agibile. Il supermercato effettuerà orario continuato da lunedì a sabato dalle 8.30 alle 20

14:18 Boschi, in zona sisma crosta si è allargata

"Adesso abbiamo una visione chiara di quanto è accaduto": per il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, ci sono ormai dati sufficienti per ricostruire il meccanismo del terremoto che il 6 aprile scorso ha sconvolto l'Abruzzo. E' solo un bilancio preliminare, perché la squadra di circa 400 geologi dell'Ingv sta continuando a lavorare a ritmo serrato per analizzare i numerosissimi dati. "Abbiamo ricostruito il processo di liberazione dell'energia che per secoli si era immagazzinata nel suolo", dice Boschi all'Ansa. "Il meccanismo che ha scatenato il sisma è di tipo distensivo". E' come se la crosta terrestre si fosse allargata, secondo una forza esercitata in senso perpendicolare rispetto all'Appennino. "Un fenomeno - aggiunge - rimasto circoscritto alla zona dell'epicentro", ma non nuovo nella zona degli Appennini: "questo comportamento può verificarsi dall'Emilia Romagna alla Calabria, lungo tutta la catena dell'Appennino"

14:06 Operativa sede Confcommercio l'Aquila

Da oggi "è pienamente operativa la sede provvisoria" della Confcommercio L'Aquila, ubicata in un camper attrezzato posizionato in via Caldora, presso il terminal Lorenzo Natali - località Collemaggio. E' stato attivato inoltre il numero verde: 800-037748

14:05 Governo lavora a decreto e disegno di legge per Cdm

Un decreto legge e un disegno di legge in materia di urbanistica e edilizia: il governo è al lavoro per mettere a punto il cosiddetto piano casa in vista del prossimo Consiglio dei ministri. Al momento però non è ancora stata convocata alcuna riunione del Cdm. Domani intanto si riunirà il pre-Consiglio che fra i punti all'ordine del giorno, secondo quanto si apprende, ha i due provvedimenti sulla casa. Non compare invece, per ora, il decreto legge Abruzzo, quello con il quale il governo punta a stanziare risorse per l'emergenza del terremoto

14:04 Prosegue messa in sicurezza di opere d'arte

E' in corso l'attività di recupero delle opere d'arte e di messa in sicurezza degli edifici che, allo stato attuale, sono stati maggiormente danneggiati dal sisma. Dopo il salvataggio della reliquia di Celestino V sono stati recuperati i quattro confessionali e i preziosi dipinti a olio su tela di Carl Ruther di Danzica, allievo di Rubens, che erano collocati sempre nella basilica di santa Maria di Collemaggio

13:45 Procuratore, siamo quattro gatti in un mare di carte

Non sarà un'inchiesta breve quella della magistratura dell'Aquila per accertare eventuali responsabilità nei crolli di edifici in seguito alle scosse sismiche, "il lavoro è tanto, riprenderemo tutte le carte con molta pazienza e faremo le verifiche. Dobbiamo dividerci il compito tra noi, abbiamo fatto un pool, abbiamo chiesto che ci mandino anche qualcun'altro. Siamo quattro gatti, dobbiamo muoverci in un mare di carte". Lo ha detto il procuratore capo Alfredo Rossini, prima di una riunione con i suoi sostituti negli uffici giudiziari temporaneamente allestiti presso la scuola della guardia di finanza a Coppito

13:34 Udc: "Destinare il 5 o l'8 per mille al terremoto è un errore"

Destinare il 5 per mille o l'8 per mille alle popolazione colpite dal terremoto in Abruzzo "è un errore" Questa la posizione dell'Udc sull'ipotesi avanzata da Giulio Tremonti di inserire le popolazioni abruzzesi tra i destinatari del 5 per mille. "E' una proposta che non ci piace - ha detto il segretario centrista Lorenzo Cesa - perché finirebbe per penalizzare quel volontariato che si è immediatamente attivato per fronteggiare l'emergenza ed è stato fin dall'inizio presente sul territorio"

13:24 Procuratore: "fiume di soldi" per ricostruzione appetibile per mafia

Il "fiume di soldi" che arriverà all'Aquila per la ricostruzione è appetibile per gli interessi mafiosi, che non sono estranei all'Abruzzo: e dunque la Procura dell'Aquila, che ha aperto un'inchiesta sui crolli provocati dal terremoto, vigilerà anche su quest'aspetto. Lo ha detto, parlando con i giornalisti, il procuratore della Repubblica presso di tribunale dell'Aquila Alfredo Rossini

13:17 I dipendenti della Transcom protestano per il trasferimento

Con un sit-in di protesta i dipendenti della Transcom (gruppo svedese con alcuni call center in Italia) dicono no all'ipotesi di un loro trasferimento dall'Aquila presso altre sedi produttive. A informarli di questa intenzione dell'azienda è stata la responsabile di zona, Marianna Giacobbe. Tale scelta, spiegano i vertici Transcom, consentirebbe l'immediata ripresa del comparto produttivo. La decisione, però, trova contrari gli oltre 400 lavoratori aquilani, tutti con famiglia. "Dopo una tragedia così grande come il terremoto - dichiarano davanti allo stabilimento in via Antica Arischia, nella frazione di Pettino - l'azienda viene a chiederci perfino di rinunciare volontariamente a un posto di lavoro qui all'Aquila. Noi non ci stiamo".

13:10 Recuperata la targa della prefettura dell'Aquila

La targa ufficiale della prefettura dell'Aquila è stata recuperata dai vigili del fuoco che hanno dovuto scavare le macerie del palazzo crollato per il terremoto. Si è trattato di una operazione simbolica per poter consegnare la targa con su scritto "Prefettura" e con lo stemma della Repubblica italiana, al neo prefetto, Franco Gabrielli, che si è insediato il giorno prima del sisma.

13:05 Franceschini: "Attenzione si mantenga anche su ricostruzione"

Un appello affinchè dopo l'attenzione dovuta all'emergenza in Abruzzo non venga dimenticato il dramma e le necessità della popolazione, arriva da Dario Franceschini, segretario del Pd, in visita a Mantova. "Affronteremo la fase della ricostruzione con lo stesso senso di responsabilità con cui abbiamo affrontato l'emergenza - ha detto - davanti al dolore e alla sofferenza non possono esserci polemiche politiche, adesso sappiamo che un'opposizione in un paese democratico deve controllare soprattutto quando i riflettori si spegneranno perchè le promesse non vengano tradite e gli impegni vengano rispettati".

12:54 Inpdap: pagamento pensione anticipato al 21

L'Inpdap garantirà, a partire da martedì 21, il pagamento anticipato della rata delle pensioni di competenza del mese di maggio 2009. L'iniziativa, in attuazione dell'ordinanza del presidente del Consiglio, in corso di pubblicazione, è stata assunta dal commissario straordinario dell'Istituto, Paolo Crescimbeni, che, oltre ad aver deliberato l'erogazione di un sussidio straordinario ai dipendenti di 3.000

euro per l'inagibilità dell'abitazione di residenza, ha messo in atto una serie di iniziative per cercare di contribuire ad alleviare gli enormi disagi degli iscritti e dei pensionati coinvolti nel tragico sisma abruzzese.

12:31 Gente chiede recupero medicine e documenti dalle case

Sono abiti e medicinali ma anche documenti necessari per la ripresa dell'attività degli uffici gli oggetti che la popolazione colpita dal terremoto dell'Aquila chiede di recuperare ai vigili del fuoco dalle case danneggiate dal sisma. "La gente è scappata di notte, spesso con neanche i vestiti indosso e nelle case troviamo i letti disfatti" racconta Francesco Santucci, funzionario di collegamento referente per i vigili del fuoco dell'Umbria al lavoro in Abruzzo. "La gente è discreta - aggiunge - e le richieste che ci vengono fatte sono tutte compatibili con la situazione attuale. Se poi capita di riuscire a portare fuori oggetti importanti anche da un punto di vista affettivo non ci tiriamo indietro"

12:30 Nas sequestra cibo scaduto in hotel sfollati a Vasto

Centocinquanta chili di prodotti alimentari di vario genere, scaduti o privi di etichettatura e tracciabilità, sono stati sequestrati dai carabinieri del Nas di Pescara in un albergo di Vasto (Chieti), in cui erano ospitati circa 50 sfollati dopo il terremoto che ha colpito l'Abruzzo. L'operazione compiuta nell'albergo di Vasto rientra nell'ambito di una serie di controlli in cui i militari del comando carabinieri per la tutela della salute sono impegnati fin dall'8 aprile nelle aree colpite dal sisma

12:15 Commercianti L'Aquila protestano per strada chiusa

Proteste da parte dei commercianti di viale Gran Sasso, che costeggia lo stadio Fattori dell'Aquila, per la mancata riapertura della strada al traffico veicolare. Secondo gli esercenti, finchè non sarà permesso ai mezzi di transitare, le imprese commerciali non possono lavorare regolarmente. Nella strada ci sono due distributori di benzina regolarmente aperti, segnalano, che però registrano clienti "con il contagocce". Dei due bar sulla via il più grande è ancora in attesa della certificazione di agibilità

12:08 Bagnasco, da 8 per mille altri fondi per Abruzzo

Dall'8 per mille arriveranno altri fondi della Cei alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo ha preannunciato il cardinal Angelo Bagnasco. Il presidente della Cei ha sottolineato che esiste già da tempo "un capitolo specifico relativo alle calamità naturali in Italia, e dunque è evidente e prevedibile che ci saranno altri sostegni derivanti dall'8 per mille destinati all'Abruzzo"

11:56 Bagnasco, domenica grande colletta di solidarietà

"Domenica prossima promuoveremo una colletta straordinaria in tutta Italia a favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo" ha annunciato il cardinale Angelo Bagnasco. "I soldi che raccoglieremo - ha spiegato - andranno a incrementare il contributo di cinque milioni di euro già deciso per la costruzione di un centro di accoglienza per la diocesi dell'Aquila, nonché per la ricostruzione della sede e degli uffici del Vicariato, che sono stati completamente distrutti"

11:55 Nuova scossa alle 11.08, magnitido 3.2

Una nuova scossa è stata avvertita quasta mattina dalla popolazione in Abruzzo. Le località prossime all'epicentro sono Rocca di Cambio, Villa S. Angelo e San Panfilo D'Ocre. Secondo i rilievi dell'Ingv l'evento sismico è stato registrato alle 11.08 con magnitudo 3.2

11:54 Cialente, problema ospedale è come è stato fatto

Il problema dell'ospedale dell' Aquila, reso completamente inagibile dal terremoto, non è l'agibilità o l'accatastamento - "che sono questioni burocratiche" - ma "come è stato fatto" ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, parlando con i giornalisti. "L'ospedale non sarebbe crollato se fosse stato fatto come doveva essere fatto", ha affermato Cialente. "Il problema è come è stato fatto il lavoro" ha detto citando per esempio i pilastri. "Io li ho visti e non c'era la staffatura, il ferro uscito fuori è tutto storto", ha risposto. "Questo per dire - ha aggiunto Cialente - che anche se l'agibilità ci fosse stata, e non ci sarebbe stato problema a ottenerla, l'ospedale sarebbe crollato lo stesso"

11:49 Bagnasco, Papa verrà ma non si sa quando

"Benedetto XVI ha promesso che farà visita alle popolazioni delle zone terremotate. E non ho dubbi che manterrà la sua promessa". Così, il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, oggi all'Aquila, ha risposto alla domanda dei cronisti circa l'annunciata visita del papa. "Non so ancora la data, credo debba essere ancora decisa", ha aggiunto

11:42 5 per mille agli sfollati, allarme delle associazioni no profit

''Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha attivato le procedure per introdurre il terremoto dell'Abruzzo nell'elenco delle causali di destinazione del 5 per mille. La notizia allarma il mondo delle associazioni no profit spesso di piccole dimensioni, cui il 5 per mille è un supporto importante e indispensabile per proseguire la propria attività, in Italia e nel mondo''. Lo dichiara in una nota l'associazione La Gabbianella Onlus. ''Chiediamo al ministro Tremonti - prosegue l'associazione - di considerare la ricaduta negativa che avrebbe la sua attuale proposta e di ritirarla. Invitiamo tutte le associazioni che condividono la nostra preoccupazione a far proprio questo appello, a sottoscriverlo e a diffonderlo attraverso tutti i canali possibili"

11:22 Cialente, gravissimi errori per lavoro ospedale

"Gravissimi errori nell' esecuzione dei lavori dell'ospedale dell'Aquila". E' quanto ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente - che è anche medico ospedaliero - intervistato da Corradino Mineo su Rainews24. "L'ospedale non era agibile, è vero - ha affermato il sindaco -, ma l'agibilità viene certificata al completamento dei lavori". "Al mio insediamento, due anni fa, la struttura non era ancora accatastata e i lavori, iniziati negli anni 70, non sono ancora terminati. Si tratta di un cantiere in itinere, ma in questo caso, come negli altri, stiamo pagando pesantemente errori, anche piccoli, dovuti a una carenza di rigore nella costruzione degli edifici. Ricordando anche il cedimento della Casa dello studente, costruita negli anni 70, Cialente ha chiesto un "giro di vite" sulle norme edilizie e maggiore responsabilità

11:20 Verifiche edifici anche a Roma, nessun danno

Sono una decina le verifiche compiute in mattinata a Roma dai vigili del fuoco a palazzi e condomini durante i quali non sono emersi danni alla staticità. I vigili del fuoco sono intervenuti per controllare la stabilità di alcuni edifici su sollecitazione di cittadini anche in seguito alla scossa registrata ieri alle 23.14, avvertita nella Capitale soprattutto nelle zone del centro storico e fino alla periferia nord

11:17 Riprese verifiche tecniche, gente attende in strada

Sono riprese nell'area urbana dell'Aquila le verifiche strutturali delle abitazioni, operazione per la quale sono stati designati circa 1.500 tecnici. Questa mattina le squadre passeranno in rassegna i quartieri di Torrione e Acquasanta, indicati come zona 2. Al momento centinaia di persone in strada occupano incroci e piazze di questi quartieri, per cercare di capire quando toccherà alla loro casa, visto che, per ragioni tecniche, non è possibile stilare un programma di interventi e che ai residenti è stato chiesto di rimanere a disposizione nell'arco della giornata

11:11 Da mezzanotte 9 scosse tra 2.5 e 3.0

Sono già nove le scosse di magnitudo fra 2.5 e 3.0 registrate in Abruzzo dalla mezzanotte in cinque distretti sismici diversi: Aquilano, Valle dell'Aterno, Gran Sasso, Monti della Laga, Velino-Sirente. La profondità, secondo dati dell'Ingv, varia dai 2 ai 10,1 chilometri. L'evento sismico di intensità maggiore è stato registrato alle 9.36 con epicentro nel distretto Gran Sasso, a sud del lago di Campotosto. Ieri erano state 11 le scosse di terremoto più importanti registrate dall'Ingv: l'ultima, la più forte, alle 23.14 con magnitudo 4.9, le altre fra 2.7 e 3.8

11:04 Ad Assergi 100 in tendopoli, manca cucina

Alcune sono lesionate, ma la maggior parte intatte, le abitazioni di Assergi, la frazione dell'Aquila a 900 metri di quota, sulle pendici del Gran Sasso. Gli abitanti hanno comunque paura a dormire dentro quattro mura e, nonostante la temperatura si avvicini allo zero, preferiscono trascorrere la notte in tenda. Nella tendopoli da 300 posti ci sono un centinaio di persone, tanti hanno infatti lasciato L'Aquila per rifugiarsi da parenti e amici in località della costa abruzzese. Sono molte le provviste alimentari arrivate per vie diverse, ma non è ancora disponibile una cucina da campo e gli sfollati lamentano che non ci siano materassi e brande per tutti

11:02 Ronchi all'Aquila, azione in Europa per fare presto

Ora "la priorità è fare presto" e "a livello europeo già ci stiamo attivando, ci sono i tavoli di lavoro per accelerare i tempi della ricostruzione, per fare più in fretta possibile". Lo ha detto il ministro per le Politiche Comunitarie, Andrea Ronchi, oggi in visita all'Aquila. Il ministro ha detto che sarà "in Europa la prossima settimana con i responsabili della protezione civile proprio per affrontare concretamente questa emergenza, perché migliaia di persone non possono aspettare troppo a lungo"

10:57 Bagnasco, qui tanta gente che vuole ricominciare

"Vedo tra il popolo aquilano tanta gente che ha la voglia, la forza e la determinazione di ricominciare". E' la prima impressione del presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, espressa al termine della sua visita all'ospedale da campo dell'Aquila. "Ho notato, oltre alla grande efficienza di questa struttura provvisoria, dovuta al lavoro e all'abnegazione della protezione civile, dei volontari e del personale ospedaliero - ha continuato Bagnasco - soprattutto, tra la gente e tra i malati, la grande forza 'aquilana' di resistere e di superare questo tragico momento. Una volontà - ha concluso - all'insegna di un'energia interiore e anche di una grande ispirazione di fede, di religiosità che sprigiona dalle loro parole e dai loro volti"

10:47 Accatastamento ospedale dell'Aquila era in corso

I tecnici stavano lavorando da un anno e mezzo all'accatastamento dell'ospedale de L'Aquila, dichiarato inagibile in conseguenza dei crolli provocati dal terremoto. L'incarico era stato dato dalla Asl allo studio tecnico di Mauro Pace. La predisposizione delle planimetrie e delle relazioni catastali era pronta al 70% ma la pratica di accatastamento non era stata ancora formalizzata e quindi presentata. Pertanto, l'ospedale non poteva avere l'agibilità in mancanza di accatastamento

10:45 Raccolti finora 8 milioni con donazioni tramite sms

Ammonta già a 8 milioni di euro la raccolta di donazioni a favore delle popolazioni terremotate attraverso l'invio di sms a un numero dedicato - 48580 - lanciato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. Il dato è riferito agli sms pervenuti fino a ieri sera, trascorsa una settimana dal sisma, ed è ovviamente in continua evoluzione. Come si sa, con un sms tramite cellulare la donazione è di 1 euro, mentre raddoppia se da telefono fisso

10:31 Bagnasco, dalla Cei altri due milioni

La Cei, Conferenza episcopale italiana, destinerà ulteriori due milioni di euro all'emergenza terremoto in Abruzzo. Lo ha annunciato il presidente, cardinale Angelo Bagnasco, in visita presso l'ospedale da campo dell'Aquila. I due milioni annunciati oggi vanno ad aggiungersi ai tre milioni già destinati all'emergenza sisma dalla stessa Cei

10:30 Un'edicola aperta fra le macerie: si ricomincia

"Si ricomincia". Con queste parole Gianfranco Aromatario, un edicolante, ha voluto dare il segnale che il terremoto non ha fermato lui, la frazione di Gignano, dove vive e lavora e ha quindi ripreso l'attività con i quotidiani in bella vista messi per terra, e i settimanali e dvd invece sul banchetto. Gignano per fortuna non conta vittime, ma il centro del piccolo borgo mostra tutti i segni della devastazione

10:15 Bagnasco arrivato nell'ospedale da campo

Il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, è arrivato all'ospedale da campo realizzato all'Aquila davanti alla struttura sanitaria del San Salvatore, resa inagibile dal sisma del 6 aprile. Appena sceso dall'auto ha scambiato alcune parole con i vigili del fuoco in servizio sul posto. "Complimenti a voi - ha detto Bagnasco - siete sempre i primi nelle situazioni peggiori per cercare di renderle migliori"

09:50 Cialente, finché ci sarò io camorra non arriverà

La camorra sta cercando di mettere le mani sulla ricostruzione? ''Finché ci sarò io, finché ci sara' il presidente della Regione Chiodi, non succederà". Parola del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente intervenuto a Radio Anch'io. ''Ho gia chiesto al prefetto - ha aggiunto - una commissione di controllo che ci aiuti a non sbagliare. E' una sfida non solo per l'Abruzzo, ma per il sistema Paese: non possiamo permetterci di spendere male un solo centesimo''

09:48 Chiodi, prima dell'inverno via alle tende

L'obiettivo è di "portare via dalle tende e dagli alberghi le persone che vi sono rifugiate": ad annunciarlo è il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, intervistato da Maurizio Belpietro nel corso di Panorama del giorno su Canale 5. "E' un intervento - ha spiegato Chiodi - che deve essere assolutamente compiuto prima dell'inizio dell'inverno, che qui è molto rigido"

09:47 A Coppito dalla prossima settimana la cittadella delle istituzioni

Gli uffici pubblici dell'Aquila danneggiati dal terremoto torneranno presto a funzionare. All'interno della scuola della Guardia di finanza di Coppito sorgerà infatti una ''cittadella delle istituzioni'' dove troveranno una nuova sede la prefettura, la prima ad aprire la prossima settimana, la questura, il Comune, l'Inps e altre sedi pubbliche. La ''cittadella delle istituzioni'' occuperà un'intera ala della Scuola della Guardia di Finanza e avrà un accesso diretto all'esterno quando i vari uffici saranno aperti al pubblico

09:44 Al via prima ricognizione su danni

Prosegue senza sosta da parte della Protezione civile e del Comune dell'Aquila, il programma di rilevamento dei danni provocati dal terremoto della scorsa settimana. A seguito delle numerose richieste pervenute all'amministrazione comunale è stato congiuntamente stabilito che il rilevamento degli immobili privati (residenze, uffici, negozi in condomini) verrà condotto senza la necessità di specifiche richieste da parte dei cittadini

09:30 Alle 8.15 nuova scossa di magnitudo 2.7

Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 2.7, è stata avvertita all'Aquila alle 8.15, dopo le cinque registrate questa notte fra 2.5 e 2.9 che hanno seguito l'evento di magnitudo 4.9 delle 23.14 di ieri. La scossa, la sesta di oggi di magnitudo superiore a 2.0, è stata localizzata dalla Rete Sismica Nazionale dell'Ingv nel distretto sismico Valle dell'Aterno, a sud del capoluogo abruzzese

09:29 Dieci uffici postali nelle tendopoli

Dieci uffici postali mobili sono presenti nei pressi dei campi di accoglienza: a piazza d'Armi, Centi Colella, Campo sportivo Acquasanta, tendopoli basilica di Collemaggio, Paganica, tendopoli di Pagliare a Sassa, multisala Garden di Monticchio e a San Demetrio ne' Vestini. Nell'ufficio mobile di Paganica, e in altri all'Aquila, sono state pagate le prime pensioni. A Centi Colella è presente la sede temporanea della filiale di Poste. Qui è garantita la disponibilità di contante. Presso questi sportelli d'emergenza è possibile effettuare operazioni di prelievo e versamento, pagamento di bollettini, invio o ritiro di bonifici

09:26 Da oggi al lavoro dipendenti del Comune dell'Aquila

E' stato disposto il rientro in servizio di tutti i dipendenti del Comune dell'Aquila a partire da oggi, eccezion fatta che per coloro che hanno subito dei lutti familiari entro il quarto grado. Il personale dovrà mettersi a disposizione dei dirigenti di riferimento e presentarsi presso il comando di polizia municipale, in via Scarfoglio

09:25 Domani apre scuola elementare da campo a Poggio Picenze

Sarà inaugurata domani nel campo accoglienza di Poggio Picenze la prima scuola da campo per i bambini (scuola per l'infanzia ed elementari) delle famiglie colpite dal forte sisma e ospitati nelle strutture ricettive realizzate dalla Protezione civile. A presentare l'apertura di questa scuola da campo sarà il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e il sindaco di Poggio Picenze, Nicola Menna

09:23 Oggi torna al lavoro Consiglio regionale

Riprenderanno, sia pure lentamente, questa mattina le attività del Consiglio regionale abruzzese. E' la risposta decisa e convinta che si intende dare per assicurare non solo la continuità politico amministrativa presso le sedi aquilane dell'Assemblea regionale ma anche per affrontare esigenze operative urgenti che in questa fase drammatica del terremoto si rendono necessarie garantire

09:22 Ultimo bilancio, 294 morti e 55mila sfollati

E' di 294 morti, 1.500 feriti, 55mila sfollati l'ultimo bilancio del terremoto in Abruzzo. A una settimana dalla violenta scossa del 6 aprile sono state interrotte le ricerche di dispersi tra le macerie

09:21 Verso slittamento elezioni amministrative

Sembrano destinate a slittare le elezioni provinciali e le amministrative nella provincia dell'Aquila. Su questa richiesta bipartisan sta lavorando il ministero dell'Interno. Le consultazioni provinciali e amministrative sono in programma il 6 e il 7 giugno prossimo. Difficile invece che possano slittare le europee. L'Aquila e la sua provincia sono inserite nella circoscrizione sud e un eventuale rinvio nelle zone colpite dal sisma potrebbe impedire la proclamazione degli eletti. Si deciderà comunque nell'arco di qualche giorno

09:20 Bertolaso in mattinata a Sulmona

Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sarà in mattinata a Sulmona, dove la gente è preoccupata per quanto dichiarato dai geologi, che ipotizzano un sisma devastante nella Valle Peligna entro i prossimi dieci anni

09:18 Oggi attesi Bagnasco e il direttore generale Abi

In giornata sono attesi il presidente della Cei, Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, che incontrerà gli sfollati, e il direttore generale dell'Abi, Giuseppe Zadra, per illustrare alla stampa le misure adottate dalle banche per aiutare le famiglie colpite dal terremoto

09:12 La scossa delle 23.14 tra le più forti dal 6 aprile

Secondo le rilevazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa di terremoto di ieri alle 23.14, calcolata di magnitudo 4.9, è la più forte dopo quella distruttiva della notte del 6 aprile, di magnitudo 5.8, e quelle delle del 7 aprile e del 9 aprile, rispettivamente di magnitudo 5.3 e 5.1

 

 

 

 

Le associazioni contestano l'utilità dell'iniziativa del ministro dell'Economia

Toglierebbe fondi a tante piccole realtà peraltro già attive nelle zone terremotate

Abruzzo, il 5 per mille che non serve

Il volontariato contro l'idea di Tremonti

di RANIERI SALVADORINI

Abruzzo, il 5 per mille che non serve Il volontariato contro l'idea di Tremonti

Volontari nelle zone terremotate

L'iniziativa del ministro dell'Economia Giulio Tremonti di devolvere il 5 per mille ai terremotati abruzzesi, rischia di essere controproducente perché metterebbe in crisi tante piccole associazioni di volontariato, molte delle quali peraltro già attive nelle zone colpite dal sisma. A sostenerlo sono in tanti, dal consulente di Emergency Gianpaolo Concari al Forum del terzo settore, dal presidente del Coordinamento dei centri di servizio per il volontariato Marco Granelli all'Aduc.

Iniziativa demagogica. "Devolvere il 5 per mille per gli abruzzesi, come annunciato da Tremonti, potrebbe essere inutile e potenzialmente dannoso, mentre i fondi già ci sarebbero". Concari, commercialista esperto di enti no profit, parla di inizativa "inquietante e demagogica".

L'idea di Tremonti è potenzialmente dannosa perché colpirebbe quell'arcipelago di associazioni che costituiscono la spina dorsale del servizio di Protezione civile nazionale e che ora e per molto tempo ancora saranno impegnate nell'attività di assistenza ai terremotati. Tutte associazioni che sono potenziali destinatarie del 5 per mille e che, nell'ipotesi che si crei un unico canale "abruzzese", rischiano grosso. "Infatti - spiega Concari - la campagna dichiarazione dei redditi 2008 è in avanzato corso di lavorazione e questo fa pensare che l'unico modo di intervenire sia la creazione di un codice fiscale "ad hoc" che funga da collettore per l'Abruzzo, senza possibilità per il contribuente di poter segnalare le singole associazioni a cui devolvere la quota".

"Soldi per il terremoto in realtà ce ne sono già adesso - dice Concari - si possono infatti anticipare e quindi smobilizzare i soldi dell'8 per mille". La legge già prevede, all'art. 2 comma 1 del d. P. R. 10/03/1998, che, qualora l'8 per mille sia devoluto allo Stato, questo li utilizzi "per calamità naturali". "Quindi basterebbe 'blindare' i fondi dell'8 per mille per indirizzare nuove risorse alla popolazione abruzzese", prosegue Concari.

Ma perché "blindare" se la legge prevede con molta precisione dove indirizzare il fondo dell'8 per mille (fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione beni culturali, ndr)? "Perché il fondo, in questi anni, è stato depauperato per tappare falle di bilancio, oppure, e questo è incontrovertibile, per finanziare azioni di guerra in Afghanistan. E al contrario del 5 per mille non ha un tetto massimo, se non nell'ammontare globale dell'Irpef".

L'iniziativa di Tremonti presenta anche un altro inconveniente, quello dei tempi in cui il denaro sarebbe utilizzabile. "I soldi servono adesso e non nel 2012, perché con il 5 per mille prima di due/tre anni è difficile che si veda qualcosa. Purtoppo questa è l'esperienza di ogni associazione del terzo settore". Un terzo settore verso cui lo Stato è già debitore, secondo una stima recente de Il Sole24Ore, di circa 25 miliardi di euro.

Così si torna indietro. Andrea Olivero, presidente delle Acli e portavoce del Forum del terzo settore, sostiene che sulle risorse del 5 per mille non bisogna "tornare indietro". Va ribadito il principio di sussidiarietà alla base del fondo, secondo il quale "è il cittadino che sceglie a quale organizzazione dare i propri soldi per specifici interventi. E fra queste non può esserci lo Stato, altrimenti si torna agli aiuti del pubblico".

"Il ministro Tremonti ci chieda invece un impegno per l'Abruzzo, lo daremo anche per iscritto ma non cancelli la logica della sussidiarietà", suggerisce Olivero.

Guerra tra poveri. Per Marco Granelli, presidente del Csvnet (Coordinamento dei centri di servizio per il volontariato, strutture create dalla legge sul volontariato a servizio delle associazioni) con la destinazione del 5 per mille alle popolazioni terremotate "si fa una guerra fra poveri".

"Ricordo - spiega - che sul 5 per mille lo Stato ha fissato un tetto, 380 milioni di euro. Se questo tetto si conferma, vuol dire che Tremonti non allarga gli interventi ma toglie i soldi ad attività di assistenza svolte dal non profit. Si tratta di fabbisogni che comunque continuano ad essere presenti, mi riferisco ai disabili, ai tossicodipendenti, all'assistenza domiciliare per gli anziani e così via". Così come è stata annunciata la misura "non aggiunge nulla. Tremonti - precisa Granelli - interviene su soldi già destinati dallo Stato ad altro. Mi sembra un intervento inopportuno". Diverso sarebbe, a suo avviso, se invece il ministro intendesse ampliare il tetto e di conseguenza gli interventi.

Sudditanza al Vaticano. Secondo l'Aduc la proposta di Tremonti è "sintomatica perché conferma la sudditanza del nostro governo al Vaticano". L'associazione dei consumatori ricorda che "tre senatori Radicali-Pd hanno proposto, con una interrogazione parlamentare, che lo Stato promuova la devoluzione del proprio otto per mille. Niente di particolarmente rivoluzionario visto che la devoluzione di questi fondi per casi del genere è già previsto dalla legge". "Si tratterebbe - spiega l'Aduc - solo di incrementare più di quanto già avviene questo tipo di scelta: tra le confessioni religiose e lo Stato la gara, sempre in teoria, dovrebbe esserci per definizione. Certo è anomalo che lo Stato si metta a gareggiare con le confessioni religiose per questo tipo di finanziamenti".

(13 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

Il San Salvatore, evacuato poche ore dopo il sisma, non ha mai avuto il certificato di agibilità

La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro e omicidio colposo plurimo

"L'ospedale a L'Aquila?

Sconosciuto al catasto"

di GIUSEPPE CAPORALE e MEO PONTE

"L'ospedale a L'Aquila? Sconosciuto al catasto"

L'ospedale dopo il sisma

L'AQUILA - Per il procuratore Alfredo Rossini l'indagine sul terremoto abruzzese sarà "la madre di tutte le inchieste". "Sono oltre ventimila gli edifici da controllare ma procederemo spediti", assicura. E nel giorno in cui periti e carabinieri analizzano i primi mille immobili - stimando solo il 30 per cento ancora agibile - si scopre che l'ospedale San Salvatore (quello dove si erano rivolti oltre mille feriti il giorno del terremoto e poche ore dopo evacuato a causa di cedimenti strutturali) è abusivo. Non poteva essere aperto. Non dispone del certificato di agibilità (l'atto che attesta la sicurezza, l'igiene e la salubrità dell'edificio).

Non l'ha mai avuto. Non solo, l'ospedale - inaugurato nove anni fa - non risulta nemmeno nelle mappe catastali. L'immobile per lo Stato, dunque, non esiste. E' tutto scritto in una relazione che il direttore generale della Asl aquilana, Roberto Marzetti, ha inviato alla Regione e al ministero della Salute. Una relazione nella quale Marzetti ricostruisce la storia del nosocomio, dal 1972 (quando partì il cantiere) ad oggi. Una costruzione travagliata al centro di dibattiti parlamentari, esposti e polemiche.

Fino al giorno di una delle ultime inaugurazioni (ce ne furono cinque, una per ogni lotto) quando, nel 2000, l'allora direttore generale Paolo Menduni decise di aprire lo stesso. Il progetto dell'ospedale porta la data 1967. Spesa inizialmente prevista 11.395 milioni di lire. Alla fine è costata duecento miliardi. I finanziamenti? Cassa del Mezzogiorno, Regione Abruzzo, Ministero della Salute, ministero dell'Università e della Ricerca.

La parte che, con il terremoto, è crollata (reparti di degenza, laboratori e sale operatorie) fu la prima ad essere inaugurata. E proprio Menduni - il manager pubblico che aprì l'ospedale senza richiedere l'agibilità - venti giorni fa è stato nominato dal presidente della Regione Gianni Chiodi (eletto a dicembre con la vittoria del centrodestra) come consulente per l'Agenzia Regionale Sanitaria.

Ma non è tutto. La Procura dell'Aquila, da diversi mesi, ha avviato indagini sull'ospedale, riguardo alcuni affidamenti diretti per lavori di manutenzione (con una spesa di sedici milioni di euro di fondi pubblici). Lavori affidati senza gara per "l'urgenza di dover procedere alla messa in sicurezza della struttura". Urgenza che non termina mai, specie se non arriva il certificato di agibilità.

L'ospedale è proprio uno dei primi edifici su cui la Procura intende indagare. E per oggi è previsto un vertice tra il procuratore Rossini e i magistrati del suo ufficio. E' probabile che venga costituito un pool per l'attività inquirente. Intanto, quaranta consulenti tra geologi, sismologi, geometri, chimici ed esperti di costruzioni sono già al lavoro da giorni con carabinieri e squadra mobile per verificare le strutture e sequestrare atti utili all'inchiesta. "Le responsabilità - assicura il procuratore Rossini - saranno verificate in modo rigoroso dal materiale a tutta la filiera, dall'appalto all'acquisto di materiale, alla progettazione, al collaudo".

(14 aprile 2009)

 

 

 

 

All'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia circa il 40% del personale è precario

ora rischiano il posto per gli effetti della legge Brunetta. Boschi: "Evento catastrofico"

Terremoto, emergenza tra i sismologi

in centinaia rischiano il posto all'Ingv

"L'istituto ha un budget ricco, ma l'organico è al completo e non possiamo assumere"

I sindacati: "Sono fondamentali. La rete di monitoraggio funziona grazie a loro"

di GIOVANNI GAGLIARDI

Terremoto, emergenza tra i sismologi in centinaia rischiano il posto all'Ingv

La sede dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

ROMA - In questi giorni 400 precari rischiano il posto di lavoro. Persone che svolgono un lavoro realmente "atipico", visto che non sono poi molti quelli in grado di spiegarci cosa accade quando la terra trema sotto i nostri piedi. E dove la forza della natura si è scatenata con maggiore intensità e quali potrebbero essere le zone maggiormente a rischio sismico. Parliamo dei precari dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che rischiano di perdere il posto di lavoro per effetto della legge Brunetta. Quattrocento persone che negli ultimi giorni stanno facendo turni massacranti e che hanno sospeso ogni forma di agitazione, dopo il dramma dell'Abruzzo. Tenuto conto che, in totale, i dipendenti dell'Ingv sono 1.000, si tratta del 40% del personale che rischia di venire spazzato via da una norma di legge.

"Sono fondamentali, non voglio neanche prendere in considerazione l'ipotesi di dover fare a meno di loro - dice il presidente dell'Ingv, Enzo Boschi - parliamo di persone che conoscono due o tre lingue, che si sono laureate in maniera brillante. E io ho già dovuto rinunciare ad una ventina di loro perché sono andati a lavorare all'estero".

I precari del professor Boschi sono centinaia di persone, in prima linea ogni volta che la terra trema assieme ai colleghi regolarmente assunti: l'istituto opera, infatti, con turni che coprono le 24 ore e fornisce alla Protezione civile servizi e consulenza. Ora tutti, precari e non, stanno facendo turni massacranti dalla notte di domenica scorsa. C'è chi è partito immediatamente, alle cinque del mattino, per installare la rete di monitoraggio, e chi ha lavorato dalla sede. Tutti a disposizione, anche oltre l'orario di lavoro, per fronteggiare l'emergenza.

In totale sono 284 i dipendenti con un contratto a tempo determinato. Di questi, 224 sono "stabilizzandi", cioè praticamente assunti, avendo acquisito con oltre tre anni di contratto a tempo determinato il diritto all'assunzione in base alle precedenti finanziarie. E 60 sono "non stabilizzandi": potevano almeno contare sul rinnovo del contratto, ma con la nuova legge non ne avrebbero più diritto. Inoltre, ci sono circa 60 assegni di ricerca e 60 tra borsisti e dottorandi.

"So che in un momento di emergenza come questo, con cinquantamila sfollati, potrebbe sembrare fuori luogo affrontare questo argomento", spiega Boschi. Il geofisico, che alcuni mesi fa aveva inviato una lettera al governo per richiamare l'attenzione sulla questione, sottolinea che non vuole fare polemica di alcun tipo, in particolare con Brunetta: "Ha fatto meglio di altri", chiarisce. Ma teme che possa accadere l'irreparabile: "L'Istituto è ricco e virtuoso, grazie ai finanziamenti e ai concorsi che vinciamo, poi spendiamo solo il 60% del nostro budget. Potrei assumere, ma poiché abbiamo la pianta organica al completo, non si può".

Ma come mai tanti precari? "Quando nel 2000 arrivò Bertolaso alla Protezione civile, con lui iniziammo un discorso nuovo - racconta Boschi - volle il massimo della tecnologia per il monitoraggio dei fenomeni sismici e dei vulcani. Così, siamo passati da 80 a 400 stazioni. Tutti e sette i vulcani principali sono sotto controllo. Abbiamo tre sale di sorveglianza attive 24 ore al giorno. Una solo dedicata al Vesuvio, il problema di protezione civile più grande del mondo". Insomma un team di esperti impegnato ai massimi livelli, che sta dando il meglio di sé proprio in questi drammatici giorni. "Abbiamo anche ricevuto i complimenti dalla pubblica amministrazione", dice Boschi con orgoglio.

Complimenti al personale dell'Ingv anche dai sindacati. "Si tratta di lavoratori che, come hanno dimostrato anche con il terremoto in Abruzzo, possono dare un contributo importante. Sono stati i primi che si sono mossi per raggiungere le aeree colpite", sottolinea il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo. Il punto, secondo il sindacalista, "non è trovare i cavilli burocratici, ma capire se questi ricercatori servono o meno. A nostro avviso, servono. Riteniamo sbagliato e ipocrita licenziarli".

Sulla stessa linea il segretario nazionale della Uilpa-Ur, Alberto Civica, che parla di una situazione "allucinante". "I precari della ricerca - osserva - svolgono funzioni fondamentali. La rete sismologica viene garantita soprattutto grazie a loro perché l'Ingv è un ente che ha una pianta organica molto ridotta. La Protezione civile gli dà i soldi con il contagocce, il bilancio non è mai consolidato per cui non possono fare assunzioni, non possono aumentare la pianta organica, e dal punto di vista del controllo sismologico sta tutto in mano ai precari".

Per il segretario confederale della Cisl, Claudio Santini, quindi, "la vicenda dell'Abruzzo non fa che rafforzare, purtroppo, la necessità di battersi per la stabilizzazione di questi lavoratori". Ed è per questo, aggiunge, che il sindacato chiede che "il decreto (Brunetta, ndr) venga prorogato o si facciano immediatamente i concorsi per la stabilizzazione".

(13 aprile 2009)

 

 

2009-04-13

Le cattive condizioni meteorologiche creano enormi problemi

I soccorsi si concentrano sui paesi di montagna intorno a L'Aquila

Vento e temperature a picco

emergenza nei comuni montani

dal nostro inviato PAOLO G. BRERA

Vento e temperature a picco emergenza nei comuni montani

La devastazione a Onna

L'AQUILA - Sono i comuni di montagna la nuova emergenza della Protezione civile: tira un vento gelido che ti ghiaccia le mani, e quando piove - lo ha fatto a lungo stanotte e stamattina - non vedi a venti metri dai piedi ghiacciati. Condizioni estreme, con temperature vicine allo zero, che stanno mettendo in grande difficoltà le migliaia di persone che trascorrono la notte nelle tendopoli o nelle tende private sui monti intorno al capoluogo. Da stamattina la macchina dei soccorsi si concentra sui paesini del Velino, sull'altopiano delle Rocche e su tutti i campi realizzati in montagna, da Rocca di Mezzo a Ovindoli, da Fontecchio a Faiano. E il capo della Protezione civile Guido Bertolaso ha visitato proprio questi comuni.

In molti di questi campi le tende sono state tirate su senza stendere la ghiaia, e con la pioggia di stanotte s'è creato un pantano impraticabile che rende più difficile anche solo andare in bagno. Decine di camion di ghiaia bianca sono partiti o stanno partendo verso quei campi, mentre la logistica ha spostato in quella direzione anche il flusso principale delle stufe da campo che devono riscaldare le tende: spesso ci sono già, ma non sono sufficienti per resistere al gran freddo di queste ore e soprattutto di queste notti.

Intanto continua a crescere il numero dei campi organizzati: sono diventati più di cento, spiega la Protezione civile. Si sono triplicati in pochi giorni perché molti di coloro che hanno affrontato le prime notti in auto vicino alle proprie case hanno desistito, o stanno desistendo. Nello stesso modo sono cresciuti moltiplicandosi all'infinito gli accampamenti privati parzialmente assistiti dai soccorsi organizzati, con le grandi tende blu montate dai volontari nei terreni degli abitanti che solo di giorno, soprattutto per lavarsi, provano a usare la loro casa rimasta in piedi.

In diversi campi stanno lentamente arrivando i gruppi doccia riscaldati: container che devono essere collegati all'acqua corrente in ingresso e alle fogne bianche in uscita, oltreché alla corrente elettrica per azionare il boiler che riscalda l'acqua. Un sistema un po' più complesso rispetto a quello dei bagni chimici da campo, che sono completamente autonomi e devono solo essere svuotati e igienizzati di tanto in tanto. Nel campo davanti alla Basilica di Collemaggio, a poche decine di metri dalla splendida facciata ingabbiata dai tubi innocenti per un restauro in corso già prima del terremoto, stamattina gli ospiti si sono finalmente potuti lavare sotto la doccia calda. In altri campi il primo container doccia è arrivato, ma deve ancora essere realizzato l'allaccio. Negli ultimi giorni la Protezione civile ha concentrato ad Avezzano le attrezzature in arrivo da tutta Italia: i container doccia e le stufe ci sono in abbondanza, assicurano, e stanno partendo a flusso continuo verso i cento campi con la nuova priorità degli insediamenti di montagna.

All'Aquila, intanto, continua il lavoro di recupero dei beni privati di prima necessità dalle case, svolto dai vigili del fuoco con centinaia di mezzi: "Da stamattina abbiamo accompagnato più di mille persone", dice un alpino che raccoglie le prenotazioni nel posto di blocco del principale accesso al centro, sotto via Venti Settembre. Nel frattempo, decine di squadre stanno invece effettuando i controlli di stabilità "nelle zone semi periferiche dell'Aquila. Siamo arrivati a 1.500 - dice la Protezione civile a metà giornata - con un bilancio di trenta case inagibili ogni cento visitate, più altre venti agibili solo con interventi di messa in sicurezza".

Nel capoluogo per fortuna non piove più da ore, anche se i nuvoloni minacciano, e il freddo non è così insopportabile. Stanotte, però, le tende del campo di Onna in cui vivono i sopravvissuti del paesino completamente devastato dal sisma si sono allagate: erano state usate nei campi militari all'estero, e avevano perso impermeabilizzazione. Le stanno sostituendo tutte.

(13 aprile 2009) Tutti gli articoli di cronaca

 

 

 

 

 

 

 

Diretta - CRONACA

Vento e pioggia nelle tendopoli

Cresce l'emergenza per gli sfollati

Ad una settimana dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo, le condizioni degli sfollati sono rese più gravi dal maltempo che ha colpito la regione e l'Aquila. Forti venti e rovesci interessano la zona. Protezione civile e volontari stanno accelerando le operazioni di completamento delle strutture e la distribuzione di coperte e stufe da riscaldamento. Celebrati i funerali delle ultime due vittime recuperate dalle macerie. La fase dell'emergenza è terminata, ha detto ieri il premier Silvio Berlusconi: ora inizia quella dell'assistenza e della ricostruzione. Ieri sera altre due scosse nell'Aquilano, di magnitudo 3 e 3.4.

 

 

12:24 Su mille edifici censiti, il 30 per cento è inagibile

Su mille edifici controllati, il 30 per cento risulta inagibile. E' il primo dato che emerge dalle operazioni di inventariato, come tecnicamente vengono definite, per accertare la stabilità degli edifici. Sono finora poco più di un migliaio le verifiche già effettuate, e il 50% degli edifici è risultato agibile, e questo viene definito dalla Protezione Civile un "dato molto confortante". Il restante 20% è fatto di edifici o abitazioni recuperabili "con provvedimento", cioè con piccoli interventi, e anche questo è un dato ritenuto altrettanto confortante anche se va interpretato. Stiamo parlando però solo di un migliaio di verifiche, manca l'esame nei centri storici, ha spiegato Titti Postiglione, uno dei funzionari di primo livello della Protezione Civile. Le verifiche infatti hanno riguardato finora le aree perifiche o semiperiferiche dell'Aquila e degli altri centri abitati interessati dal terremoto.

12:21 Da domani L'Aquila città più fredda d'Italia

Previsioni meteorologiche negative per gli sfollati, oltre alla pioggia, soprattutto per quanto riguarda il continuo abbassamento della temperatura: secondo Meteo Italia il capoluogo abruzzese sarà nei prossimi giorni la città più fredda d'Italia. Stanotte la temperatura è scesa intorno ai cinque gradi, mentre per domani dovrebbe arrivare a 2,8 gradi e dopodomani a tre gradi. Oggi la massima non dovrebbe superare gli 8,4 gradi.

12:20 Berlusconi in Sardegna, in contatto con l'Abruzzo

Dopo il tour de force dei giorni scorsi Silvio Berlusconi si è concesso una pausa per la Pasquetta. Ieri il presidente del Consiglio, al termine della nuova visita in Abruzzo, è direttamente partito per la Sardegna, dove resterà qualche giorno per un breve periodo di riposo. Berlusconi rimarrà però in contatto con i responsabili della Protezione Civile e sarà aggiornato sulla situazione nelle zone del sisma.

12:18 Chiedeva soldi per i terremotati, polizia denuncia truffatore

Chiedeva soldi per i terremotati dell'Abruzzo nelle strade del centro di Roma, esibendo una borsa e un tesserino di 'Emergency', ma non aveva alcun rapporto con l'organizzazione umanitaria. Gli agenti della polizia del Commissariato Trevi hanno fermato il truffatore, A.V., 32 anni, di Pescara, nel corso di controlli effettuati nel pomeriggio di ieri nelle zone del centro maggiormente frequentate da turisti. L'uomo è stato denunciato per tentata truffa, con l'aggravante dei motivi abbietti e futili per la motivazione del gesto.

11:58 Brunetta: "Proporrò assicurazione obbligatoria"

Introdurre anche in Italia, come già accade in altri Paesi europei, un'assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali, terremoti, inondazioni o frane che siano. E' la proposta che il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, porterà al tavolo del prossimo consiglio dei ministri, che si occuperà delle misure per far fronte all'emergenza terremoto.

11:41 Brunetta: "Scuola riprenderà a brevissimo"

"L'anno scolastico riprenderà in brevissimo tempo", grazie anche alla tecnologia e all'utilizzo di lavagne "telematiche" in grado di far seguire le lezioni anche nelle zone terremotate dell'aquilano. A garantirlo è stato il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, intervenuto ieri ai microfoni di Rtl 102.5. Lo Stato mira ad assicurare "la continuità dell'azione educativa" e lo farà grazie ad un progetto comune tra la Funzione Pubblica e il ministero dell'Istruzione. Con le lavagne elettroniche sarà possibile "mettere in contatto le classi e le scuole che si costituiranno in via straordinaria con il resto d'Italia". In questo modo, ha sottolineato Brunetta, "l'approccio formativo è sotto controllo".

11:28 Brunetta: "Possibili risorse anche da scudo fiscale"

Per far fronte all'emergenza terremoto e per cominciare a ricostruire "servono risorse e le risorse le troviamo": lo ha assicurato il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, spiegando che allo studio del Tesoro c'è anche la possibilità di destinare alle zone terremotate dell'Abruzzo i proventi dello scudo che potrebbe essere concesso per i capitali che rientrano dai paradisi fiscali (aboliti dal G20 di Londra).

11:27 In corso funerali delle ultime due vittime

Sono in corso i funerali delle ultime due vittime recuperate dai soccorritori tra le macerie delle abitazioni de L'Aquila. I corpi erano stati trovati venerdì e sabato. La cerimonia funebre è slittata a questa mattina, ancora una volta presso la Scuola per soprintendenti e ispettori della Guardia di Finanza a Coppito.

11:26 Spoglie di Celestino V salve grazie alla teca blindata

Le spoglie di Celestino V si sono salvate grazie alla speciale teca blindata in cui erano custodite, realizzata 21 anni fa dalla ex Società italiana vetro (oggi Pilkington) di S. Salvo (Ch). La reliquia del 'Papa del gran rifiuto' si salvò miracolosamente da terremoto del 1703, a seguito del crollo del soffitto dell'edificio costruito nel 1287. Una settimana fa, invece, i resti del Papa sono stati sepolti dalle pietre cadute dalla cupola, ma sono rimasti intatti perchè protetti dallo speciale 'sarcofago' nel quale si trova il transetto. Venerdì scorso la teca è stata estratta dalla macerie per essere depositata nel Torrione della basilica. In attesa della ricostruzione della chiesa, il Molise si è fatto avanti per ospitare le spoglie del Papa.

11:23 Scossa nel messinese questa mattina

Terremoto di magnitudo 2.8, questa mattina, alle 7.10, nel distretto sismico dei Monti Peloritani, nel messinese. Il sisma, registrato dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia a una profondità di 10 chilometri, ha avuto come epicentro il territorio compreso tra i Comuni di Basicò, Falcone, Furnari, Fondachelli, Mazzarrà, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Oliveri e Tripi.

11:22 Partito il secondo contingente volontari dall'Umbria

E' partito stamani alle 9,30 dall'aviosuperficie di Terni il secondo contingente di volontari dall'Umbria alla volta delle zone terremotate dell'Abruzzo: lo rende noto la Protezione civile regionale, spiegando che del contingente fanno parte 105 persone e 20 mezzi. Appartengono alle organizzazioni di volontariato di Città di Castello, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Corciano, Città della Pieve, Umbertide, Gubbio, Sigillo, Spoleto, Foligno, Terni ed Orvieto.

11:21 Giovedì riprende attività didattica per le elementari

Giovedì riprenderà l'attività didattica nelle elementari. A fare da battistrada sarà Poggio Picenze, dove è allestita una delle tendopoli della protezione civile e dove un'area è stata destinata ad ospitare i bambini e gli insegnanti. L'annuncio è stato dato ieri dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della giornata di Pasqua.

11:19 Danneggiate migliaia di abitazioni di edilizia pubblica

Nella provincia di L'Aquila 6.870 abitazioni di edilizia residenziale pubblica gestite dall'Ater-ex-Iacp e dai comuni sono state costruite dagli anni '70 in poi in zone sismiche, afferma in una nota il movimento "Cittá per Vivere e Mia Casa d'Abruzzo. "Di tali abitazioni 'pubbliche' - prosegue la nota - circa 4.000 sono rimaste danneggiate, lesionate ed in parte irrimediabilmente distrutte a seguito del terremoto, nella gran parte ubicate nel Comune di L'Aquila e in diversi altri Comuni vicini all'epicentro del sisma. 5.800 abitazioni realizzate da Cooperative, Consorzi, Enti previdenziali e professionali, Banche ed Istituti di credito, hanno subito la stessa drammatica sorte.

11:10 Ieri due scosse in Calabria

Due scosse di terremoto sono state registrate ieri mattina nel teritorio a cavallo tra le province di Catanzaro e Crotone. La prima scossa pari a 2.5 della scala Richter è stata registrata intorno alle 10,11 con l'epicentro individuato tra i comuni di Belcastro ed Andali (Catanzaro) e Mesoraca (Crotone). Il secondo movimento tellurico, con una magnitudo pari a 1.8, è avvenuto alle 11.23. Le due scosse non hanno provocato danni a persone ocose, pur essendo state avvertite dalla popolazione. Le due scosse, registrate dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, hanno comunque causato attimi di panico e motivi di apprensione, rintrati in poco tempo.

10:54 Ieri ancora sei scosse in Abruzzo

Sei scosse sono state registrate in Abruzzo nella giornata di ieri. Le scosse registrate si sono verificate alle 11.48, con magnitudo 3.2, località prossime all'epicentro L'Aquila, Pizzoli e Collimento; alle 15.40, con magnitudo 2.8, località prossime all'epicentro L'Aquila, Pizzoli e Collimento; alle 16.41, con magnitudo 2.9, località prossime al'epicentro Pizzoli e L'Aquila; alle 18.35, con magnitudo 3.2, località prossime all'epicentro L'Aquila, Campotosto e Capitignano nell'aquilano e Nerito nel teramano; doppia scossa, infine, alle 20.05 e alle 20.09, con magnitudo rispettivamente 3.4 e 3, località prossime all'epicentro L'Aquila, Pizzoli e Barete, Fossa, Villa San Giovanni e San Demetrio.

10:30 Terni, verifiche su edifici da parte dei vigili del fuoco

Sono anche oggi impegnati nelle verifiche di eventuali danni del terremoto, i vigili del fuoco a Terni, dopo le decine di richieste di intervento arrivate al comando ternano dei pompieri nei giorni scorsi, a seguito delle scosse sismiche nell'aquilano. Molte delle richieste d'intervento erano arrivate già dopo la forte scossa della notte tra il 5 ed il 6 aprile scorso, e numerose altre erano state inoltrate ai vigili dopo quella della sera del 7 aprile. Danni sono già stati riscontrati in alcuni edifici della città di Terni.

10:27 Funivie di Champorcher devolvono 10% incassi di Pasqua

Le funivie di Champorcher, in Val d'Aosta, hanno deciso di devolvere a favore delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo il 10% dei proventi di Pasqua e Pasquetta. Ad Ayas gli operatori turistici offrono per gli sfollati 250 posti letto per una vacanza la prossima estate. Sono alcune delle iniziative di solidarietà avviate in Valle d'Aosta a favore delle comunità colpite dal sisma. Inoltre oggi il gruppo Giovani Cogne raccoglierà materiale nella piazza centrale della nota località turistica che sarà poi consegnato alla protezione civile e inviato in Abruzzo.

10:23 Coperte e stufe per gli sfollati, si parte dai comuni montani

Priorità per i comuni montani nella distribuzione di stufe e coperte, dove la situazione è più difficile per il maltempo che da ieri sta battendo la zona dell'Aquila e dintorni. Si sta anche provvedendo a portare della ghiaia nei campi in modo da limitare i problemi creati dalla pioggia e dal fango. Verranno anche sostituite le tende più vecchie che in due campi hanno avuto problemi di infiltrazione d'acqua.

10:15 Forse salvo il dipinto di Patini "Bestie da Soma"

Il capolavoro di Teofilo Patini (1840-1906), "Bestie da soma", un dipinto ad olio su pala che ritrae il sacrificio delle donne abruzzesi alla fine dell'800, esposto nella sala delle conferenze della Prefettura dell'Aquila, forse di è salvato. Nella stessa sala si trova anche un'altra opera del pittore abruzzese "Pulsazioni e Palpiti". Il crollo della cupola della chiesa di Sant'Agostino, precipitata sulla Prefettura dell'Aquila, è avvenuto nella parte anteriore del Palazzo del Governo distruggendola completamente, risparmiando la parte dove si trova la sala in cui si riuniva il consiglio provinciale; proprio in questa sala è esposta l'opera.

10:00 Inzia l'operazione di recupero delle opere d'arte

Inizia l'operazione di recupero delle opere d'arte. A Goriano Sicoli i carabinieri sono entrati nella chiesa e hanno portato fuori una pregevole tela di Teofilo Patini. All'Aquila i militari si accingono a entrare nel Duomo per recuperare le reliquie.

09:42 Una settimana fa la scossa che ha colpito l'Aquila

E' passata una settimana esatta: lunedì scorso L'Aquila ha cambiato volto per sempre e 294 tra uomini donne e bambini hanno smesso di vivere. La scossa di terremoto ha colpito alle 3:32 in punto: un boato violentissimo che ha sbriciolato decine di edifici all'Aquila ma anche in Provincia. Onna è stata completamente distrutta, decine di case sono crollate a Paganica, San Demetrio, Fossa. In briciole anche diversi edifici pubblici: la Prefettura, la chiesa delle Anime Sante, mentre l'ospedale Civile ha riportato solo lesioni ma sarà evacuato. Viene giù anche la Casa dello Studente così come anche altre abitazioni del centro storico dell'Aquila dove vivevano decine di ragazzi. I sismografi registrano un sisma di magnitudo 5.8 seguito da un'infinità di repliche, che una settimana dopo hanno superato le 900. I numeri della tragedia sono impressionanti: 294 morti, 1.500 feriti, 55 mila sfollati.

09:29 Maltempo in Abruzzo, emergenza sfollati

Da questa mattina un forte vento, con pioggia a tratti, sta interessando gran parte dell'area disastrata dal terremoto all'Aquila. Questo rende necessario, per gli uomini della Protezione Civile e i volontari, accelerare le operazioni di completamento delle strutture con la fornitura di tutte le attrezzature che le rendano sufficientemente autonome. In particolare, la prima emergenza riguarda il completamento e la fornitura di coperte e di stufe da riscaldamento per far fronte all'emergenza freddo.

 

 

 

 

 

 

Anche nel giorno di Pasqua va avanti l'indagine sui crolli

Si procede per tappe. Fra i primi, l'ospedale e la Casa dello studente

L'inchiesta sui crolli non si ferma

Si comincia dagli edifici pubblici

di GIUSEPPE CAPORALE

L'inchiesta sui crolli non si ferma Si comincia dagli edifici pubblici

L'AQUILA - L'inchiesta sulla vergogna delle case dell'Abruzzo terremotato non si ferma neanche nel giorno di Pasqua. "Noi andiamo avanti senza sosta, anche in queste ore. Non possiamo perdere tempo", dichiara nel primo pomeriggio il procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini e conferma che ha già firmato le deleghe per affidare ad un pool di periti le "verifiche" sui materiali utilizzati per costruire tutti quei palazzi che - esattamente una settimana fa - sono crollati.

L'indagine sarà breve. L'obiettivo è quello di accertare come e perché molti edifici del capoluogo abruzzese si siano sfarinati nonostante le norme antisismiche, previste dalla legge. "Lo Stato deve dare risposte alle vittime e ai loro parenti. Chi ha speculato provocando questa tragedia, con ormai quasi 300 morti, sarà assicurato alla giustizia" aggiunge ancora il procuratore capo.

L'inchiesta, per il momento, è avvolta dal segreto. Filtrano solo piccole indiscrezioni. Si procederà per tappe. Punto di partenza delle investigazioni, gli edifici pubblici. A cominciare dall'ospedale e dalla casa dello studente. In quest'ultimo palazzo i vigili del fuoco hanno estratto sette cadaveri. Ma verifiche saranno attivate anche sul Municipio, la Questura e la Provincia. Elenco lunghissimo invece quello che riguarda gli edifici privati ora sotto la lente investigativa.

Intanto, il quartier generale delle indagini si trova in quattro appartamenti in una caserma della Guardia di Finanza, poco distante dal centro storico. Ma tra qualche giorno la Procura avrà a sua disposizione nuovi locali, seppure sempre provvisori (dato che anche il tribunale è inagibile). "Il ministero di Grazia e Giustizia ha messo a disposizione del nostro ufficio una sede nei locali del tribunale per i minori. Faremo presto" conclude il magistrato.

(12 aprile 2009)

 

 

 

 

Polemica dopo la puntata che Santoro ha dedicato al terremoto

Fini: "Semplicemente indecente, una nota stonata nella tragedia"

Il Pdl all'attacco di "Annozero"

Berlusconi: "Non è da tv pubblica"

Rai, presidenza e direzione generale avviano "approfondimenti" sul caso

Di Pietro: "L'unica indecenza è pretendere di mettere il bavaglio all'informazione"

Il Pdl all'attacco di "Annozero" Berlusconi: "Non è da tv pubblica"

Michele Santoro

ROMA - "La tv pubblica non può comportarsi in questo modo". E' polemica sulla puntata di Annozero dedicata al terremoto e Silvio Berlusconi, in visita alla tendopoli di Monticchio, dice la sua. "Non parlo più di questo - precisa - ma mi sembra che i fatti mi abbiano dato ragione". Le parole del presidente del Consiglio seguono a stretto giro quelle di Gianfranco Fini che aveva bollato la puntata del programma di Michele Santoro come "semplicemente indecente". Andata in onda il 9 aprile, e dedicata alla tragedia abruzzese, è stata definita dal presidente della Camera "l'unica cosa stonata in questa tragedia".

Motivo dell'indignazione, gli attacchi che - a giudizio degli esponenti del Pdl - sarebbero stati mossi alla Protezione civile e in generale alla macchina dei soccorsi sulla cui efficienza Santoro, e i suoi inviati nelle aree colpite dal sisma, hanno sollevato dubbi. "Non si può speculare sulla tragedia per trarre vantaggio per l'audience. Qui tutti hanno fatto tutto quello che potevano, più del loro dovere".

Replica Antonio Di Pietro (fra gli ospiti della puntata c'era anche l'ex magistrato Luigi De Magistris, candidato alle europee per l'Idv): "L'unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di pilotare l'informazione al fine di descrivere una realtà che non esiste e far credere che ciò che è accaduto in Abruzzo sia solo colpa del destino. Pretendere di mettere il bavaglio a un giornalismo che approfondisce la verità dello svolgimento degli avvenimenti è da criminali". Giorgio Merlo (Pd) e Giorgio Lainati (Pdl), entrambi vicepresidenti della Vigilanza Rai, concordano nel chiedere un intervento dei nuovi vertici dell'azienda, mentre Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti, esponenti di Articolo21 e del Pd, ritengono "grave" l'attacco del premier.

Il presidente e il direttore generale della Rai, Paolo Garimberti e Mauro Masi, hanno avviato "tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti aziendali" sulla puntata. E in una nota ribadiscono "pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione civile".

Tema della puntata, intitolata "Resurrezione", il modo in cui sono state edificate le città, i luoghi pubblici, gli ospedali e le scuole, la "questione morale che riguarda gli amministratori pubblici ma anche i singoli cittadini quando vogliono costruire le proprie case". E poi il destino degli sfollati, i tempi della ricostruzione. Ospiti in studio Guido Crosetto del Pdl, l'ex magistrato Luigi De Magistris, l'esponente di Sinistra e Libertà Claudio Fava, il direttore del Giornale Mauro Giordano e il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica Enzo Boschi.

Pur riconoscendo in apertura di puntata "lo straordinario impegno di tutti" e precisando che "non vogliamo mettere in discussione che si stia facendo tutto il possibile, e più del possibile per aiutare le popolazioni", Santoro si è concentrato sull'efficienza della macchina dei soccorsi. "Siamo nel Comitato operativo misto - ha detto in collegamento dall'Aquila l'inviato Sandro Ruotolo - e a quattro giorni non c'è ancora un coordinatore, un responsabile. Le tende ci sono, ma alcuni paesi non hanno ancora tendopoli e in alcune tendopoli mancano i bagni chimici, le cucine, l'acqua. E' una macchina che si deve mettere ancora in moto, non è a punto" ha aggiunto Ruotolo, e ha fatto l'esempio di un paese, Isola di Gran Sasso, "in cui a mezzogiorno non c'erano ancora le tende". "Il grosso è stato fatto - ha concluso - ma ci sono paesi in cui la gente continua a dormire in macchina".

A questo, agli altri interventi e al dibattito in studio si sono aggiunte le vignette di Vauro, anch'esse contestate da più parti. Fra le reazioni, lo "sdegno" del vescovo dell'Aquila che ha espresso il proprio giudizio anche sul resto della trasmissione: "E' vergognoso che si permetta sulla televisione pubblica un dileggio così incivile su un dolore tanto grande affrontato dagli aquilani con molta dignità e un così evidente disprezzo di tutti i soccorritori e i volontari che hanno contribuito con meravigliosa generosità e affrontando gravi rischi a salvare moltissime vite umane".

Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha raccontato che Ignazio La Russa, invitato da Santoro ma impossibilitato a partecipare, gli aveva chiesto di andare al suo posto ma lui ha declinato l'invito "perché non ho alcuna stima né di Santoro, né di Travaglio né di Vauro, persone con le quali non ho alcun interesse a confrontarmi perché so come fanno le trasmissioni". Però definisce il programma e i suoi animatori "utili" perché "la capacità di faziosità e di stravolgimento della realtà di Santoro e dei suoi sodali motiva e mobilita i nostri elettori. Grazie a gente come quella noi saremo al governo per sempre. Vauro e Travaglio sono anche peggio di Santoro. Santoro, e i bassifondi delle città ad alto rischio - conclude Gasparri - sono i soli posti che evito".

(12 aprile 2009)

 

 

 

 

 

I sopralluoghi degli ingegneri che garantiscono la sicurezza di alcuni edifici

Ma gli abitanti hanno ancora paura: "Preferiamo aspettare ancora un po'"

"Meno danneggiati" o "inagibili"

con i tecnici nei palazzi ancora in piedi

dal nostro inviato MEO PONTE

"Meno danneggiati" o "inagibili" con i tecnici nei palazzi ancora in piedi

L'AQUILA - Il signor Luigi Niro, 51 anni, informatore medico, non se la sente proprio di salire sino al quarto piano. Porge le chiavi del suo appartamento e dice: "Andate voi, vi aspetto qui". Gli ingegneri Antonio Criscione e Vincenzo Iacono, del dipartimento di Protezione Civile della Provincia di Ragusa non si sorprendono. Sono in pochi in una città scossa ancora dallo sciame sismico ad avere il coraggio di entrare in un palazzo. Succede in via Pescara, civico 25, quartiere residenziale ai margini del centro dell'Aquila, per i due ingegneri "aggregato abitabile 4888" venerdì mattina.

Inizia qui il lavoro di ispezioni dei "gruppi di rilevamento" istituiti il 6 aprile da un'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Presso ciascuno dei comuni interessati dagli eventi sismici possono essere costituiti gruppi di rilevamento per censire, utilizzando la scheda allegata alla presente ordinanza, gli edifici pubblici e privati risultati totalmente o parzialmente inagibili ovvero da demolire perché non più recuperabili..." recita l'articolo 2 dell'ordinanza.

I gruppi sono formati da due esperti della Protezione Civile e da almeno un vigile del fuoco. I loro rapporti saranno poi analizzati dalla commissione di cui fanno obbligatoriamente parte un funzionario dell'amministrazione pubblica, uno dei vigili del fuoco e un docente universitario. Il geometra Domenico Cincis, del settore urbanistico del comune aquilano, coordina questa prima giornata di ispezioni e spiega: "Sono almeno venti i gruppi che hanno iniziato i controlli". E Roberto Riga, vicesindaco e assessore alla Protezione Civile e all'Urbanistica sottolinea: "Abbiamo già fatto ispezioni ai centri commerciali per ridare un minimo di vita alla città e ora iniziamo i controlli nei quartieri meno danneggiati".

Il "meno danneggiati" da queste parti è un eufemismo. Via Pescara e via Strinella, considerati tali, sono a pochi passi dalla questura, giudicata completamente inagibile. E i condomini dell'aggregato abitabile 4888 se da lontano appaiono integri rivelano da vicino crepe inquietanti.

Gli ingegneri Criscione e Iacono sono accompagnati dai due vigili di Bergamo, Antonio e Walter, che hanno perso un collega, stroncato dalla fatica mentre cercava di sottrarre un ragazzo alle macerie, lunedì scorso, qualche ora dopo essere arrivato in Abruzzo con la sua squadra. Nel portone di via Pescara 25 li attende una crepa che svirgola da un capo all'altro del muro. L'ingegner Criscione estrae una martellina dal manico in gomma, ne infila la punta aguzza nella crepa poi la gira e batte qualche colpo sulla parete. Sorride soddisfatto quando conclude: "Niente di preoccupante, intonaco crepato, nessun danno strutturale".

Si sale al primo piano: alloggio dei coniugi Gino Della Cagna e Francesca Carducci, 32 anni entrambi, sposi dal 2007. Fuggiti in mutande domenica notte da quei cinque vani e mezzo comprati a suon di sacrifici. La maschera atzeca che era appesa nell'ingresso ora penzola sghemba appesa al mobile su cui un tempo era il telefono finito in fondo al corridoio. Criscione e Iacono entrano in uno dei tre bagni, esaminano il taglio in fondo alla camera da letto, battono il muro con il manico di gomma della martellina.

La diagnosi è buona. "Potete entrare anche ora, quest'alloggio è sicuro" dicono mostrando i piloni che rovinano l'estetica del corridoio ma che rivelano che l'alloggio è stato costruito a norma. Antisismica naturalmente. I coniugi Della Cagna guardano i vetri spezzati sul fondo del lavandino e rispondono: "Preferiamo aspettare ancora un po'".

Si cambia palazzo. Civico 43. Al primo piano c'è l'alloggio di Iole Pacitti, 97 anni. Il figlio Ugo è corso qui domenica notte, sfidando il terremoto, per portarla in salvo. Il palazzo conta cinque piani. Sei se si aggiungono le soffitte. "In alto di solito si trovano mobili a pezzi e arredi da buttare perché i piani superiori durante il sisma ondeggiano come alberi scossi dal vento. Ci sono però meno danni strutturali - spiega Iacono - quelli di solito li troviamo nei piani inferiori".

Anche l'alloggio della signora Iole se l'è cavata a buon mercato: un po' di intonaco crollato, qualche sbrecciaturA. Lei però, lo ha detto al figlio, preferisce restare sulla costa. I due ingegneri e i due vigili continuano così, alloggio per alloggio. Hanno cominciato alle 9 del mattino e tirano avanti sino alle sette di sera. "Abbiamo compilato dieci schede, il che significa che abbiamo ispezionato 10 aggregati abitabili - spiega l'ingegner Criscione - in parole povere cento alloggi. Tutti a nostro parere in buone condizioni. Tranne uno che abbiamo dichiarato completamente inagibile".

Gli inquilini degli appartamenti interessati hanno appreso che possono sperare in un risarcimento. Soltanto sperare, però, perché qui la maggior parte degli aquilani la casa non ce l'ha più e quindi è chiaro che i soldi di un'eventuale risarcimento toccheranno prima a loro. Gli ingegneri Criscione e Iacono però non possono farci niente. Il responso della loro martellina è inequivocabile. Aprono la cartina cittadina e osservano i punti rossi segnati. Domani tocca a via Chieti.

(12 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-12

 

 

Diretta - CRONACA

Pasqua nelle tendopoli

Non si scava più: 293 i morti

Si è smesso di scavare tra le macerie, non ci sono più dispersi. Il bilancio definitivo del terremoto è di 293 morti. Silvio Berlusconi torna in Abruzzo per celebrare la Pasqua con i terremotati. Oggi anche i funerali delle sei vittime estratte dalle macerie negli ultimi due giorni

 

09:59 Notte tranquilla, solo una scossa magnitudo 3.1

Notte tranquilla per i terremotati della zona dell'Aquila. Secondo quanto riferisce la protezione civile si è registrata solamente una scossa alle 5.29 del mattino, di magnitudo 3.1 sulla scala Richter. La protezione civile ha comunque deciso di segnalare con comunicati solamente le scosse che superino magnitudo 3.2

09:58 Pioggia in arrivo sulle zone terremotate

E' in arrivo per questa mattina il maltempo sulle zone terremotate dell'Abruzzo, secondo quanto specificato ieri in un allerta meteo della protezione civile. Sono previste piogge

09:52 Messa di Pasqua al comando dei vigili del fuoco

Oltre a quella nel centro operativo allestito presso la Guardia di finanza, anche al comando dei Vigili del Fuoco dell'Aquila si terrà la messa di Pasqua. Alla celebrazione, in programma alle 11.30, parteciperanno il capo del dipartimento dei Vigili del fuoco, il prefetto Tronca, e il comandante dei Vigili del fuoco dell'Aquila, Roberto Lupica. Per questi uomini sarà una Pasqua particolare: quando domenica scorsa c'è stata la scossa sono stati i primi a intervenire sulle macerie nonostante fossero loro stessi terremotati e molti di loro avessero perso parenti e amici nei crolli

09:47 Berlusconi torna all'Aquila

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tornerà oggi in Abruzzo tra la popolazione terremotata. Il premier parteciperà all'Aquila alla messa pasquale alle 11 celebrata dal arcivescovo Molinari presso la scuola della guardia di finanza. Poi si dovrebbe fermare a pranzo in una tendopoli

09:45 Ospedale da campo attivo al 100%

Sono tutti volontari i medici e gli infermieri che 24 ore su 24 stanno presidiando l'ospedale da campo all'Aquila, l'unico attrezzato e allestito dopo il terremoto che lunedì ha piegato in due l'Abruzzo. Predisposto e organizzato dalla protezione civile e dalla regione Marche, funziona come un vero e proprio ospedale: una sala operatoria, il pronto soccorso, la sala degenza e ricovero, la farmacia. E poi, in tenda, tutti i reparti specializzati: dalla psichiatria alla cardiologia, dall'oncologia medica alle malattie infettive, dalla ginecologia alla pediatria

09:44 Non si scava più tra le macerie

Non si scaverà più tra le macerie, a meno che non arrivi qualche altra segnalazione. Per i vigili del fuoco e i carabinieri il bilancio di 293 morti è quello definitivo. Nei loro elenchi non c'è più nessuno da cercare, non ci sono più dispersi perché non ci sono altre segnalazioni: tutte le persone di cui qualcuno aveva segnalato la mancanza sono state ritrovate, vive, o sono stati recuperati i loro corpi. L'ultimo era il ragazzo di 17 anni, il cui corpo è stato estratto ieri pomeriggio dalle macerie della palazzina di via XX settembre. Anche in via D'Annunzio non si cerca più, non c'era nessuno là sotto, dove due sere fa un ticchettio o un indumento lasciato aveva fatto scattare geofoni e cani

09:40 Proseguono le verifiche di stabilità

Proseguiranno anche oggi le rilevazioni dei tecnici sui danni e l'agibilità degli edifici dell'Aquila danneggiati dal terremoto. E il procuratore del capoluogo assicura: se si troveranno responsabilità nei crolli scatteranno gli arresti

09:39 Oggi i funerali di altre sei vittime

Oggi alle 15.30 nella Scuola della Guardia di finanza, in località Coppito, saranno celebrati i funerali di altre sei vittime del terremoto, estratte dalle macerie negli ultimi due giorni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I sopralluoghi degli ingegneri che garantiscono la sicurezza di alcuni edifici

Ma gli abitanti hanno ancora paura: "Preferiamo aspettare ancora un po'"

"Meno danneggiati" o "inagibili"

con i tecnici nei palazzi ancora in piedi

dal nostro inviato MEO PONTE

"Meno danneggiati" o "inagibili" con i tecnici nei palazzi ancora in piedi

L'AQUILA - Il signor Luigi Niro, 51 anni, informatore medico, non se la sente proprio di salire sino al quarto piano. Porge le chiavi del suo appartamento e dice: "Andate voi, vi aspetto qui". Gli ingegneri Antonio Criscione e Vincenzo Iacono, del dipartimento di Protezione Civile della Provincia di Ragusa non si sorprendono. Sono in pochi in una città scossa ancora dallo sciame sismico ad avere il coraggio di entrare in un palazzo. Succede in via Pescara, civico 25, quartiere residenziale ai margini del centro dell'Aquila, per i due ingegneri "aggregato abitabile 4888" venerdì mattina.

Inizia qui il lavoro di ispezioni dei "gruppi di rilevamento" istituiti il 6 aprile da un'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Presso ciascuno dei comuni interessati dagli eventi sismici possono essere costituiti gruppi di rilevamento per censire, utilizzando la scheda allegata alla presente ordinanza, gli edifici pubblici e privati risultati totalmente o parzialmente inagibili ovvero da demolire perché non più recuperabili..." recita l'articolo 2 dell'ordinanza.

I gruppi sono formati da due esperti della Protezione Civile e da almeno un vigile del fuoco. I loro rapporti saranno poi analizzati dalla commissione di cui fanno obbligatoriamente parte un funzionario dell'amministrazione pubblica, uno dei vigili del fuoco e un docente universitario. Il geometra Domenico Cincis, del settore urbanistico del comune aquilano, coordina questa prima giornata di ispezioni e spiega: "Sono almeno venti i gruppi che hanno iniziato i controlli". E Roberto Riga, vicesindaco e assessore alla Protezione Civile e all'Urbanistica sottolinea: "Abbiamo già fatto ispezioni ai centri commerciali per ridare un minimo di vita alla città e ora iniziamo i controlli nei quartieri meno danneggiati".

Il "meno danneggiati" da queste parti è un eufemismo. Via Pescara e via Strinella, considerati tali, sono a pochi passi dalla questura, giudicata completamente inagibile. E i condomini dell'aggregato abitabile 4888 se da lontano appaiono integri rivelano da vicino crepe inquietanti.

Gli ingegneri Criscione e Iacono sono accompagnati dai due vigili di Bergamo, Antonio e Walter, che hanno perso un collega, stroncato dalla fatica mentre cercava di sottrarre un ragazzo alle macerie, lunedì scorso, qualche ora dopo essere arrivato in Abruzzo con la sua squadra. Nel portone di via Pescara 25 li attende una crepa che svirgola da un capo all'altro del muro. L'ingegner Criscione estrae una martellina dal manico in gomma, ne infila la punta aguzza nella crepa poi la gira e batte qualche colpo sulla parete. Sorride soddisfatto quando conclude: "Niente di preoccupante, intonaco crepato, nessun danno strutturale".

Si sale al primo piano: alloggio dei coniugi Gino Della Cagna e Francesca Carducci, 32 anni entrambi, sposi dal 2007. Fuggiti in mutande domenica notte da quei cinque vani e mezzo comprati a suon di sacrifici. La maschera atzeca che era appesa nell'ingresso ora penzola sghemba appesa al mobile su cui un tempo era il telefono finito in fondo al corridoio. Criscione e Iacono entrano in uno dei tre bagni, esaminano il taglio in fondo alla camera da letto, battono il muro con il manico di gomma della martellina.

La diagnosi è buona. "Potete entrare anche ora, quest'alloggio è sicuro" dicono mostrando i piloni che rovinano l'estetica del corridoio ma che rivelano che l'alloggio è stato costruito a norma. Antisismica naturalmente. I coniugi Della Cagna guardano i vetri spezzati sul fondo del lavandino e rispondono: "Preferiamo aspettare ancora un po'".

Si cambia palazzo. Civico 43. Al primo piano c'è l'alloggio di Iole Pacitti, 97 anni. Il figlio Ugo è corso qui domenica notte, sfidando il terremoto, per portarla in salvo. Il palazzo conta cinque piani. Sei se si aggiungono le soffitte. "In alto di solito si trovano mobili a pezzi e arredi da buttare perché i piani superiori durante il sisma ondeggiano come alberi scossi dal vento. Ci sono però meno danni strutturali - spiega Iacono - quelli di solito li troviamo nei piani inferiori".

Anche l'alloggio della signora Iole se l'è cavata a buon mercato: un po' di intonaco crollato, qualche sbrecciaturA. Lei però, lo ha detto al figlio, preferisce restare sulla costa. I due ingegneri e i due vigili continuano così, alloggio per alloggio. Hanno cominciato alle 9 del mattino e tirano avanti sino alle sette di sera. "Abbiamo compilato dieci schede, il che significa che abbiamo ispezionato 10 aggregati abitabili - spiega l'ingegner Criscione - in parole povere cento alloggi. Tutti a nostro parere in buone condizioni. Tranne uno che abbiamo dichiarato completamente inagibile".

Gli inquilini degli appartamenti interessati hanno appreso che possono sperare in un risarcimento. Soltanto sperare, però, perché qui la maggior parte degli aquilani la casa non ce l'ha più e quindi è chiaro che i soldi di un'eventuale risarcimento toccheranno prima a loro. Gli ingegneri Criscione e Iacono però non possono farci niente. Il responso della loro martellina è inequivocabile. Aprono la cartina cittadina e osservano i punti rossi segnati. Domani tocca a via Chieti.

(12 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-11

Inchiesta sul terremoto, al via le verifiche dei carabinieri

Il procuratore dell'Aquila: "Se ci saranno indagati, finiranno in manette"

Cemento e sabbia, monito della Procura

"Se responsabili, saranno arrestati"

Cemento e sabbia, monito della Procura "Se responsabili, saranno arrestati"

Macerie in una strada

nel centro dell'Aquila

ROMA - "Molto probabilmente non ci saranno indagati, perché gli indagati saranno anche arrestati". Così, ai microfoni del Tg1, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dell'Aquila, Adriano Rossini, a proposito dell'inchiesta avviata per accertare eventuali responsabilità per i crolli seguìti al terremoto in Abruzzo. In un'intervista a Repubblica, Rossini si era detto pronto a sequestrare le macerie e ad avviare controlli sulla ricostruzione, contro il rischio di infiltrazioni della criminalità.

Dopo l'apertura formale dei fascicoli, oggi è stato dato il via alle verifiche condotte dai carabinieri. L'inchiesta muove i primi passi sulle macerie provocate dal sisma: pezzi di intonaco, sassi, mattoni, che verranno sequestrati perché potrebbero contribuire all'accertamento delle eventuali responsabilità dell'accaduto. Il capo della Procura dell'Aquila conferma che si indaga anche sull'ipotesi che sia stata usata, in qualche caso, sabbia marina mescolata al cemento: "Se così dovessere essere - dice - avremmo già avuto un risultato quasi definitivo perché è notorio che la sabbia marina corrode il cemento che non regge per niente".

Oggetto dell'inchiesta, spiega Rossini, è quello di "accertare i motivi per cui sono crollati questi palazzi, per cui di conseguenza sono morte tutte queste persone. E vedere naturalmente se questo dipende solamente dal terremoto oppure dipende dalle manine degli uomini che hanno costruito male, hanno usato cattivi materiali, hanno fatto cattive progettazioni e magari hanno anche speculato, usando del cemento che non avrebbe mai potuto reggere".

Il procuratore ha affidato ai carabinieri la delega per compiere, insieme a dei tecnici, le prime acquisizioni di documenti e le prime verifiche su alcuni edifici. Tra questi vi sarebbero la casa dello studente, l'ospedale e la Prefettura, diventati luoghi simbolo del sisma, ma anche lo stabile dello stesso tribunale. La priorità dovrebbe essere data agli edifici pubblici, poi si passerà agli stabili privati, a cominciare da quelli completamente crollati e in cui si sono avuti più morti, come alcuni palazzi di via XX Settembre.

Gli accertamenti riguarderanno tutto l'iter della costruzione: dall'assegnazione degli appalti alla progettazione, dall'edificazione dell'immobile ai controlli successivi, con particolare riguardo alla verifica della rispondenza alle leggi antisismiche. Particolare attenzione sarà riservata ai materiali utilizzati, come cemento, sabbia, materiale edilizio.

L'indagine si annuncia, dunque, particolarmente complessa, anche perché in gran parte basata sul materiale documentario - come progetti e autorizzazioni - di immobili che, come nel caso della Casa dello studente, sono stati costruiti tra gli anni Sessanta e Settanta. Più recente, anche se è durata molti anni, la realizzazione dell'ospedale San Salvatore che è stato gravemente lesionato ed è inagibile.

Oltre all'acquisizione di tutti i verbali dei sopralluoghi, potrebbero anche essere sequestrati campioni delle macerie dei palazzi; e non è escluso che presto si proceda al sequestro di aree o di fabbricati per verificare quali sono stati i materiali usati per la costruzione dei fabbricati crollati. Il fascicolo aperto dalla procura è contro ignoti, cioè senza iscrizioni, finora, nel registro degli indagati. Tra i reati ipotizzati dagli inquirenti quello di disastro colposo.

(11 aprile 2009)

 

 

 

Il procuratore dell'Aquila: "Pronti a sequestrare le macerie e a sigillare le strutture

In casi come quello dell'ospedale scatta l'obbligatorietà dell'azione penale"

"La verità è un dovere verso le vittime

e ora controlli sulla ricostruzione"

Sarà ascoltata la giovane che per paura aveva abbandonato lo studentato

"Occorre vigilare sulle infiltrazioni della mafia nella ricostruzione"

di GIUSEPPE CAPORALE

"La verità è un dovere verso le vittime e ora controlli sulla ricostruzione"

Ciò che resta della Prefettura dell'Aquila

L'AQUILA - "Di certo abbiamo il dovere di verificare se alcune palazzine siano davvero state costruite utilizzando sabbia marina, come ci viene segnalato da più parti. O in altri casi ancora senza ferro", dice il procuratore capo Alfredo Rossini. Si lavora in Procura, anche se gli uffici sono diroccati. Anche se non c'è un computer disponibile e il procuratore è stato costretto a scrivere la convalida dei primi 205 morti su un foglietto, a mano. Anche se i magistrati si riuniscono in piazza per evitare pericoli e alcuni agenti della polizia giudiziaria di giorno indagano e di notte dormono in auto. "Lo dobbiamo alle vittime e ai loro parenti - dice il procuratore - oggi finalmente abbiamo trovato anche un ufficio dove sistemarci provvisoriamente".

Procuratore, sarà un'inchiesta complicata.

"Sicuramente. Siamo di fronte ad una vasta tragedia che ha colpito 290 vittime accertate, per ora. Non sappiamo quando si fermerà questo drammatico elenco. Poi l'area coinvolta dal sisma è molto vasta. Ma tutto questo non ci spaventa, focalizzeremo l'attenzione su alcuni palazzi piuttosto che su altri, in base a degli accertamenti preliminari".

Come la casa dello studente, edificio di cui la Regione è proprietaria senza sapere nemmeno di esserlo...

"Certo, ma non mi faccia fare l'elenco, sono elementi sensibili coperti da segreto istruttorio".

Indagherete anche sull'ospedale, inagibile per le scosse dopo meno di nove anni dalla sua inaugurazione?

"Non le posso dire di no, mi sembra scontato che in casi come questi scatti l'obbligatorietà dell'azione penale".

Certo, anche il tribunale...

"Lasciamo perdere, non andiamo oltre".

Le macerie, in questi casi, sono il corpo del reato. Le sequestrerete?

"Certo, anche se dobbiamo decidere se prelevare dei campioni o porre i sigilli alle intere strutture. Vedremo, è ancora prematuro parlarne".

Lei, in qualità di capo della direzione distrettuale antimafia per l'Abruzzo, avvierà anche un controllo sul rischio d'infiltrazione della criminalità organizzata sulla gestione dei fondi della ricostruzione.

"Purtroppo la nostra esperienza ci dice che questo è un altro degli aspetti fondamentali che dovremo verificare. Occorre vigilare prima, magari analizzando a fondo tutte le ditte che parteciperanno alle gare d'appalto, piuttosto che aspettare che si compiano altri reati".

Fino a ieri le riunioni della Procura si sono svolte in piazza Duomo, davanti ad una montagna di detriti. È qui che il capo della Procura ha firmato i documenti necessari per richiedere le prime perizie tecniche. Perizie anche sulle macerie del terremoto che sono il corpo del reato e saranno sequestrate. Dovranno essere analizzate. Ma non subito. Solo dopo che gli inquirenti avranno acquisito agli atti, tutti i documenti utili a ricostruire la storia degli edifici che sono all'attenzione degli investigatori. L'elenco per ora è coperto da segreto, ma alcune sembrano certe: la casa dello studente, il tribunale, l'ospedale e una lunga serie di palazzine divenute - con il terremoto - trappole mortali. La procura probabilmente ascolterà come testimone anche Carmela Tomassetti, studentessa di Celano, che dice di aver abbandonato la "casa dello studente" dopo le scosse del 31 marzo, allarmata da una profonda crepa al secondo piano, più volte segnalata agli organi tecnici dell'azienda del diritto allo studio.

Ad operare le verifiche sui palazzi saranno diversi team composti da tre tecnici, uno della protezione civile, uno dei vigili del fuoco e un perito civile. Man mano che emergeranno elementi di sospetto, sulla qualità dei materiali, sulle tecniche di costruzione, sul rispetto dei progetti e sulla compatibilità geomorfologica, i vigili del fuoco riferiranno agli inquirenti.

(11 aprile 2009)

 

 

 

 

Il procuratore dell'Aquila: "Pronti a sequestrare le macerie e a sigillare le strutture

In casi come quello dell'ospedale scatta l'obbligatorietà dell'azione penale"

"La verità è un dovere verso le vittime

e ora controlli sulla ricostruzione"

Sarà ascoltata la giovane che per paura aveva abbandonato lo studentato

"Occorre vigilare sulle infiltrazioni della mafia nella ricostruzione"

di GIUSEPPE CAPORALE

"La verità è un dovere verso le vittime e ora controlli sulla ricostruzione"

Ciò che resta della Prefettura dell'Aquila

L'AQUILA - "Di certo abbiamo il dovere di verificare se alcune palazzine siano davvero state costruite utilizzando sabbia marina, come ci viene segnalato da più parti. O in altri casi ancora senza ferro", dice il procuratore capo Alfredo Rossini. Si lavora in Procura, anche se gli uffici sono diroccati. Anche se non c'è un computer disponibile e il procuratore è stato costretto a scrivere la convalida dei primi 205 morti su un foglietto, a mano. Anche se i magistrati si riuniscono in piazza per evitare pericoli e alcuni agenti della polizia giudiziaria di giorno indagano e di notte dormono in auto. "Lo dobbiamo alle vittime e ai loro parenti - dice il procuratore - oggi finalmente abbiamo trovato anche un ufficio dove sistemarci provvisoriamente".

Procuratore, sarà un'inchiesta complicata.

"Sicuramente. Siamo di fronte ad una vasta tragedia che ha colpito 290 vittime accertate, per ora. Non sappiamo quando si fermerà questo drammatico elenco. Poi l'area coinvolta dal sisma è molto vasta. Ma tutto questo non ci spaventa, focalizzeremo l'attenzione su alcuni palazzi piuttosto che su altri, in base a degli accertamenti preliminari".

Come la casa dello studente, edificio di cui la Regione è proprietaria senza sapere nemmeno di esserlo...

"Certo, ma non mi faccia fare l'elenco, sono elementi sensibili coperti da segreto istruttorio".

Indagherete anche sull'ospedale, inagibile per le scosse dopo meno di nove anni dalla sua inaugurazione?

"Non le posso dire di no, mi sembra scontato che in casi come questi scatti l'obbligatorietà dell'azione penale".

Certo, anche il tribunale...

"Lasciamo perdere, non andiamo oltre".

Le macerie, in questi casi, sono il corpo del reato. Le sequestrerete?

"Certo, anche se dobbiamo decidere se prelevare dei campioni o porre i sigilli alle intere strutture. Vedremo, è ancora prematuro parlarne".

Lei, in qualità di capo della direzione distrettuale antimafia per l'Abruzzo, avvierà anche un controllo sul rischio d'infiltrazione della criminalità organizzata sulla gestione dei fondi della ricostruzione.

"Purtroppo la nostra esperienza ci dice che questo è un altro degli aspetti fondamentali che dovremo verificare. Occorre vigilare prima, magari analizzando a fondo tutte le ditte che parteciperanno alle gare d'appalto, piuttosto che aspettare che si compiano altri reati".

Fino a ieri le riunioni della Procura si sono svolte in piazza Duomo, davanti ad una montagna di detriti. È qui che il capo della Procura ha firmato i documenti necessari per richiedere le prime perizie tecniche. Perizie anche sulle macerie del terremoto che sono il corpo del reato e saranno sequestrate. Dovranno essere analizzate. Ma non subito. Solo dopo che gli inquirenti avranno acquisito agli atti, tutti i documenti utili a ricostruire la storia degli edifici che sono all'attenzione degli investigatori. L'elenco per ora è coperto da segreto, ma alcune sembrano certe: la casa dello studente, il tribunale, l'ospedale e una lunga serie di palazzine divenute - con il terremoto - trappole mortali. La procura probabilmente ascolterà come testimone anche Carmela Tomassetti, studentessa di Celano, che dice di aver abbandonato la "casa dello studente" dopo le scosse del 31 marzo, allarmata da una profonda crepa al secondo piano, più volte segnalata agli organi tecnici dell'azienda del diritto allo studio.

Ad operare le verifiche sui palazzi saranno diversi team composti da tre tecnici, uno della protezione civile, uno dei vigili del fuoco e un perito civile. Man mano che emergeranno elementi di sospetto, sulla qualità dei materiali, sulle tecniche di costruzione, sul rispetto dei progetti e sulla compatibilità geomorfologica, i vigili del fuoco riferiranno agli inquirenti.

(11 aprile 2009)

 

 

 

Un tecnico: avrebbe dovuto resistere il 40% in più. L'edificio costruito come un hotel

è di proprietà privata. Una firma in Comune ne cambiò la destinazione d'uso

Il Catasto col timbro antisisma

"E invece si è schiantato subito"

dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI

Il Catasto col timbro antisisma "E invece si è schiantato subito"

L'edificio del catasto dell'Aquila prima del terremoto

L'AQUILA - È storto, messo di traverso su un dosso. Dietro è come scoppiato, le pareti sputate fuori, l'edificio tagliato a pezzi. Dicono che l'hanno costruito a norma antisismica, alla prima botta si è rotto. Finirà che l'abbatteranno. E tutti i suoi archivi, le cartine, tutte le sue mappe saranno custodite in una tendopoli.

Anche il Catasto, la memoria edilizia della città, ha chiuso per terremoto.

E meno male che aveva quel "marchio di qualità" il fabbricato sghembo e in bilico sulla collina di Villa Gioia, meno male che il palazzo dell'Agenzia del Territorio dell'Aquila l'avevano tirato su dopo il 1974 quando tutti - da quel momento - dovevano rispettare certe regole. L'"armatura" giusta, il calcestruzzo precompresso, le barre di acciaio o di carbonio "interconnesse fra loro". Meno male, se è andata davvero così. Altrimenti cosa sarebbe successo mai in mezzo a questo budello che sale dalla stazione ferroviaria abbandonata fino alla cima del poggio? Altrimenti cosa sarebbe rimasto oggi del Catasto dell'Aquila?

E' sempre più tortuoso il racconto di come hanno costruito questa città e di come hanno scelto certi luoghi per ospitare gli edifici pubblici, ci sono troppi piccoli segreti gelosamente protetti fino a quando il terremoto ha spazzato via tutto. Una storia somiglia all'altra e all'altra ancora, in un groviglio di nomi e di delibere e di "autorizzazioni" che si sono perdute nel tempo e nel silenzio. Questa del Catasto ricorda tanto quella della Casa dello studente dove sono morti sette ragazzi e altri quattro li stanno ancora cercando. Vi ricordate, cos'era inizialmente quel palazzo dove hanno portato gli universitari che vengono qui da ogni parte d'Italia? Era all'origine un deposito di medicinali. Poi, con qualche variante e con qualche firma negli uffici tecnici del Comune, è diventata la Casa dello studente.

Così è avvenuto anche per il Catasto, che una trentina di anni fa era dentro Palazzo Centi dove ora c'è la Presidenza della Regione lesionata. Qualcuno però ha voluto trasferirlo vicino alla stazione ferroviaria. Il fabbricato era già pronto. Cinque piani, un giardino davanti e un piccolo parcheggio alle spalle. Avevano costruito per farci un albergo, poi i fratelli Angelo e Giampiero Ricci, mobilieri dell'Aquila, hanno affittato allo Stato il loro immobile. Un'altra firmetta in Comune, il "cambio di destinazione d'uso" e l'hotel a cinque stelle si è trasformato nel Catasto.

Sono tante le mutazioni improvvise nella vicenda edilizia abruzzese, trasformazioni in corso d'opera che stanno affiorando sospette nei giorni del terremoto.

Un edificio privato non è come un edificio pubblico. A cominciare dalle norme antisismiche. "Quelli pubblici devono avere un coefficiente di protezione per i terremoti del 40% in più rispetto agli altri palazzi" racconta Pietro Di Stefano, funzionario del Provveditorato delle Opere pubbliche dell'Aquila.

E' stato costruito così anche il palazzo sgangherato del catasto? "E' fuori asse, tutto sconnesso, chissà", risponde Antonio Perrotti, dirigente generale dell'assessorato Territorio e Ambiente della Regione. E assicura dopo un'ispezione: "Staticamente, è andato".

Al Catasto non c'è anima viva dalla notte di domenica. Il tesoro che c'è lì dentro - planimetrie, tabelle su superfici di terreni, particelle, spessori di muri - bene che andrà finirà in una tenda. A meno che tutto crolli alla prossima scossa. Il palazzo è là, ondeggiante e pronto a scivolare.

Per farvi capire come è stata disegnata L'Aquila, come i suoi ingegneri e gli architetti e i suoi urbanisti hanno impostato l'"organizzazione della città", bisogna salire dalla stazione ferroviaria e vedere da vicino dove c'è il Catasto. E' dentro il budello che porta il nome di via Francesco Filomusi Guelfi e che si arrampica, a destra e a sinistra ci sono scuole medie e scuole d'arte, un istituto magistrale, l'Inps, uno degli ingressi del Tribunale, gli uffici finanziari e l'assessorato all'Ambiente della provincia. Si entra e si esce solo da quel budello, si passa per forza sotto un arco di pietra che fa parte delle mura medievali crollate e rotolate sull'asfalto. "E' una follia avere portato qui il Catasto e tutte quelle altre e quegli altri uffici", dice ancora Di Stefano, il funzionario del Provveditorato delle Opere Pubbliche.

Una delle follie edilizie dell'Aquila, una delle tante. Sentite cosa fa sapere il presidente provinciale dell'Associazione costruttori Filiberto Cicchetti: "All'Aquila esistono due città. Un'antica costruita all'interno delle mura e che è crollata, l'altra fuori dalle cinta dove su 12 mila palazzi ne sono venuti giù soltanto due". E annuncia: "Fra due settimane, quando sarà passata la grande paura, dopo i sopralluoghi si accerterà che il novanta per cento delle costruzioni fuori dalle mura sono tutti agibili". E assicura: "In quelle abitazioni sono cadute solo alcuni ninnoli, soprammobli, intonaci". Ninnoli, soprammobili, intonaci. E duecentonovanta morti e quarantamila sfollati.

(11 aprile 2009)

 

 

 

 

In Abruzzo un terremoto simile a quello umbro del 1997

E a Colfiorito la sequenza di scosse andò avanti per 12 mesi

Lo sciame sismico durerà un anno

L'Aquila spostata di 15 centimetri

di LUIGI BIGNAMI

Lo sciame sismico durerà un anno L'Aquila spostata di 15 centimetri

ROMA - Il terremoto di domenica notte ha spostato L'Aquila di 15 centimetri. Lo rivelano i satelliti dell'Agenzia spaziale italiana. Ma l'attenzione dei geologi è concentrata sui movimenti delle faglie e sullo sciame sismico che producono. Ieri la terra abruzzese è sembrata più calma. È diminuita sia la frequenza dei sismi sia la loro intensità. Dal 6 aprile comunque si sono contate oltre 8 mila scosse. Solo un migliaio, tuttavia, sono state localizzate con precisione, le altre verranno studiate in seguito.

Lo studio delle onde sismiche di questi giorni ha permesso agli esperti di stabilire che la struttura geologica che sta producendo i terremoti si allunga per circa 40 chilometri, con L'Aquila più o meno al centro. Secondo le prime analisi è possibile paragonare il terremoto principale e la prima fase delle scosse di assestamento al sisma umbro-marchigiano del 1997. Per questo c'è da aspettarsi un lungo periodo di repliche. Allora, infatti, le scia di scosse durò un anno intero. La sequenza di Colfiorito, in particolare, fu quella che più di tutte mostrò una forte tenuta nel tempo: varie scosse, con un'intensità che più di una volta superarono il quinto grado Richter, si ripeterono a più riprese. In quel caso si registrò anche un tortuoso fenomeno di migrazione degli epicentri, che dalla faglia principale passarono a faglie contigue.

Ma conosciamo davvero il fenomeno delle scosse di assestamento? Secondo Karen Felzer dell'U. S. Geological Survey (Usa), che ha pubblicato una ricerca a tal proposito su Nature, non lo conosciamo affatto. "Analizzando decine di terremoti in prossimità della Faglia di San Andreas - ha detto - abbiamo scoperto che scosse di assestamento avvengono anche a distanze ritenute fino a oggi improbabili. Ne abbiamo viste alcune che si sono originate anche a 50 chilometri dall'epicentro del sisma principale che si è verificato all'interno di faglie di pochi chilometri di lunghezza".

Quindi l'idea che le scosse di assestamento possono avvenire in un'area non superiore al doppio della lunghezza della faglia che ha originato il sisma non può essere ritenuta valida. "In realtà per fare una previsione bisogna guardare al modo con cui le onde sprigionate dal terremoto principale si attutiscono con la distanza. Ma questo è un lavoro complesso che richiede anche una grande quantità di sismografi sul territorio", ha spiegato Felzer.

L'incertezza, dunque, resta. Lo dimostra anche la varietà di situazioni prodotte dai più violenti sismi italiani. Dal lungo sciame del terremoto del 1997 alla sorpresa di una scossa di assestamento a distanza di 4 mesi, che, dopo il sisma principale del Friuli del mese di maggio del 1976, si ripresentò con un'intensità di poco inferiore.

(11 aprile 2009)

 

 

 

 

Nei campi degli sfollati fervono i preparativi per la celebrazione

Chef famosi per il pranzo mentre la Chiesa organizza le funzioni

Vigilia di Pasqua nelle tendopoli

cercando uno squarcio di serenità

dal nostro inviato PAOLO G. BRERA

Vigilia di Pasqua nelle tendopoli cercando uno squarcio di serenità

Distribuzione di uova di Pasqua

nella tendopoli di piazza d'Armi

L'AQUILA - Migliaia di agnelli offerti dagli allevatori abruzzesi e dalla Coldiretti, cucinati tra le tende dalle grandi firme della cucina italiana. E poi uova di cioccolata, colombe e solenni messe pasquali. Così nelle 32 tendopoli del terremoto si cercherà di aprire uno spiraglio di serenità, di alleggerire per un giorno almeno il peso insostenibile del dramma. Dal primo giorno gli psicologi volontari di mezza Italia sono al lavoro tra le tende per alleviare la disperazione, l'ansia e l'angoscia con cui un po' tutti gli aquilani fanno i conti. Tamponata l'emergenza, ora si cerca di riconquistare un sorriso, di ritrovare il senso di pace sbriciolato insieme ai muri delle case.

La Protezione civile sta provando a realizzare concretamente l'idea di offrire nei campi un pranzo di Pasqua doc, cucinato dai grandi cuochi come Gianfranco Vissani che stanno offrendo la loro disponibilita. Una bella iniziativa non semplice da attivare: tutte le energie sono indirizzate alla logistica zoppicante che non è ancora riuscita a distribuire in ogni campo le attrezzature indispensabili: migliaia di pannolini, per esempio, sono arrivati in un campo con pochissimi bambini piccoli nel quale tuttavia, in cinque giorni, non è ancora giunto un solo gruppo doccia. "Siamo andate tutte insieme in mezzo a un prato con una pentola di acqua calda, sapone e spugna, per lavarci l'una con l'altra", racconta una donna davanti a una tenda blu della protezione civile. Per questo il prefetto dell'Aquila ha lanciato un appello a non andare nelle zone terremotate in questi giorni, lasciando libere le strade per i mezzi pesanti che attraverseranno l'area redistribuendo le attrezzature in eccesso in un campo e assenti in un altro, mentre arriveranno nuovi servizi con doccia calda e stufe per riscaldare le tende nelle notti ancora troppo diacce.

Intanto, da stamattina si lavora per l'organizzazione dei riti religiosi per le migliaia di sfollati. La curia arcivescovile dell'Aquila sta allestendo piccoli altari in ogni campo, e un centinaio di sacerdoti delle diocesi officeranno la messa di Pasqua. Da Chiavari sono arrivate diecimila ostie per la celebrazione dell'eucarestia. Ma è in ogni singolo campo che si percepisce lo sforzo collettivo dei volontari per donare serenità agli ospiti: in quello di San Gregorio, gestito con abnegazione davvero esemplare dai volontari della Croce rossa, "i bambini giocheranno tutto il giorno con i nostri clown - racconta il capo campo, Alessio Rosi - e il parroco di San Gregorio verrà a dire messa. Distribuiremo le cento uova di Pasqua che ci hanno donato i vigili del fuoco. Abbiamo ricevuto anche tremila ovetti di cioccolata per i bambini e quattromila colombe, decisamente troppe: le stiamo smistando negli altri campi".

(11 aprile 2009)

 

 

 

La Procura affida le perizie sugli edifici

All'Aquila si scava ancora, 293 le vittime

Proseguono le ricerche tra le macerie in via D'Annunzio. Recuperati tre cadaveri in via XX settembre di fronte alla Casa dello studente. Schifani visita la città: "L'Aquila soffre ma sarà ricostruita". Preoccupazione per il maltempo in arrivo sulle zone disastrate. Domani atteso Berlusconi

 

18:22 Tremonti: "Possibile destinare il 5 per mille ai terremotati"

Il 5 per mille potrà essere devoluto anche ai terremotati d'Abruzzo. Il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, informa una nota, ha infatti "attivato presso il ministero le procedure per introdurre il terremoto dell'Abruzzo nell'elenco delle causali di destinazione per il 5 per mille.

18:05 L'Aquila, un numero di emergenza per gli animali

Per informazioni sugli animali domestici, l'Azione veterinaria della Protezione civile nazionale comunica i recapiti telefonici dove ci si può rivolgere: Numero verde 800082280 (da numeri fissi e da cellulari Tim), 0861-315500 (altri operatori telefonici), 0861-332310 (Fax), mentre la posta elettronica è la seguente: terremotovet@izs.it

18:03 Bassolino: "Rassegnazione e rabbia non vinceranno"

"E' una Pasqua difficile, segnata dagli effetti della crisi internazionale e, in Italia, dal cordoglio di un Paese intero che si stringe intorno alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Una Pasqua che però vede prevalere la voglia di ricominciare, di ricostruire, di rimboccarsi le maniche e affrontare i problemi.

A vincere non sono nè la rabbia cieca, nè la rassegnazione, nè la polemica, ma piuttosto la speranza caparbia e il desiderio di lavorare uniti". Lo afferma, nel suo blog, il presidente della Giunta regionale della Campania, Antonio Bassolino.

17:50 Lunghe attese per recupero oggetti personali

Lunghe attese per gli sfollati che intendono recuperare i loro oggetti negli edifici lesionati dell'Aquila. Lo segnala il Comune nel suo "Notiziario Terremoto" consigliando di dotarsi di ombrelli, cibo e acqua poiché le richieste sono numerose. Allo scopo, i Vigili del Fuoco hanno istituito tre punti di riferimento mobili situati alla Fontana Luminosa, in via XX settembre (all'altezza di palazzo di Giustizia) e alla villa comunale

17:28 Barberi, individuati segmenti faglie a rischio

"Abbiamo individuato quali sono i segmenti di faglie ulteriormente attivabili e abbiamo raccomandato che su queste zone si facciano intanto le verifiche del livello di preparazione all'emergenza nell'ipotesi deprecabile, ma che non possiamo escludere, che ci sia una ulteriore attivazione". E' quanto ha detto ai microfoni di SkyTg24, Franco Barberi, presidente della Commissione grandi rischi, la cui commissione oggi si è riunita all'Aquila

17:25 Bilancio delle vittime sale a 293

Sale a 293 il numero delle vittime accertate dopo il ritrovamento del cadavere del ragazzo

17:23 Recuperato corpo del ragazzo in via XX settembre

E' stato recuperato dai vigili del fuoco il corpo del ragazzo 17 anni sepolto dalle macerie nel palazzo crollato in via XX Settembre davanti alla casa dello studente. Si tratterebbe del figlio della donna il cui corpo è stato recuperato stamani e di un uomo il cui cadavere è stato trovato ieri. Stamani, dalle macerie dello stesso stabile, era stato estratto anche il corpo di un'altra donna più anziana

16:57 Scossa Aquila tra le più disastrose nel mondo da inizio 2009

La scossa di terremoto che il 6 aprile ha devastato l'Abruzzo è stata la più forte registrata quel giorno in tutto il mondo. Inoltre, dall'inizio del 2009, nessun terremoto nel mondo ha provocato un numero così alto di vittime (292, secondo l'ultimo bilancio). E' quanto risulta dai dati forniti dal Centro di sismologia europeo, che ha sede in Francia e che registra tutte le scosse che avvengono nel mondo. Dall'inizio del 2009 si sono verificati 32 terremoti di intensità uguale o superiore al sisma che ha colpito l'Italia centrale. Il più forte, con magnitudo pari a 7.9, è stato registrato il 19 marzo al largo dell'Isola di Tonga, ma non ha provocato danni né alle persone né all'ambiente. Una scossa di magnitudo di poco inferiore a quella abruzzese è stata registrata l'8 gennaio in una zona centrale del Costa Rica, a 30 chilometri dalla capitale. Giudicato il terremoto più forte nella zona degli ultimi 150 anni, ha provocato 34 vittime. L'area più colpita nel mondo in questo inizio 2009 è stata il Pacifico, tra Indonesia e Nuova Zelanda, con più della metà delle scosse registrate in totale

16:45 In arrivo pioggia, difficoltà per i campi base

Le previsioni meteo non promettono nulla di buono nelle zone terremotate. Già per domani si annuncia tempo cattivo, ancor peggio lunedì, quando sono preannunciati temporali. Significa che le difficoltà e i disagi per i terremotati aumenteranno in maniera sensibile, nei campi base allestiti, tutto è destinato a diventare più complicato perché il cattivo tempo limiterà le operazioni di messa a regime di una situazione di per sè già pesante

16:44 I consigli del sindaco di Assisi: no ai container

Evitare il passaggio dei container e procedere subito alla consegna delle casette di legno ai terremotati abruzzesi: è uno dei consigli del sindaco di Assisi, Claudio Ricci, in visita all'Aquila. "Forti purtroppo della nostra esperienza, ci siamo messi a disposizione del sindaco del capoluogo abruzzese - ha spiegato Ricci - per offrire aiuti non solo come risorse umane, ma tecniche, per una veloce ricostruzione". Tra gli altri consigli del sindaco di Assisi, quello che all'inizio della ricostruzione si proceda per piccole unità di interventi, "il che consentirebbe tempi più celeri, oltre a ridurre la conflittualità tra proprietari"

16:28 Verifiche tecniche in corso, città divisa in 7 zone

Le verifiche tecniche sulle condizioni degli edifici all'Aquila sono in corso e sono cominciate dalla zona di via Strinella, a ridosso del centro storico, dove molte sono le case edificate negli anni Settanta. Il lavoro di verifica, condotto da vigili del fuoco e tecnici, proseguirà poi lunedì nella più centrale zona del Torrione. Ancora presto, tuttavia, per tracciare un bilancio anche provvisorio dell'andamento degli accertamenti: per pianificare le verifiche tecniche la città è stata divisa in sette aree, in ognuna delle quali abitano dalle 3 alle 4mila persone

16:20 Anziani truffati nelle zone del sisma

Le Forze dell'ordine hanno reso noto che nelle zone terremotate ci sono state delle truffe, prevalentemente ai danni di anziani. A tale riguardo si precisa che non esistono persone autorizzate per conto di banche o di Poste italiane incaricate della raccolta di fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma. Eventuali attività di questo tipo dovranno essere comunicate alle autorità competenti: carabinieri 112, polizia 113, Guardia di ginanza 117

16:10 Prenotazioni per recupero cose nelle abitazioni

I vigili del fuoco hanno istituito all'Aquila tre punti di riferimento mobili per le persone interessate al recupero di masserizie all'interno delle loro abitazioni o di locali. I punti in questione sono situati alla Fontana luminosa, a via XX settembre (all'altezza di palazzo di Giustizia) e alla villa comunale. Le richieste sono numerose e sono possibili lunghe attese. Pertanto è consigliato di dotarsi di ombrelli, cibo e acqua

16:03 Ospedale L'Aquila, dateci struttura del G8

L'ospedale da campo allestito all'Aquila davanti alle strutture inagibili del San Salvatore non potrà reggere per più di due o tre mesi. "Adesso è quasi tutto a posto e tra poche settimane avremo una piena funzionalità, ma L'Aquila - sottolinea il direttore generale della Asl, Roberto Marzetti - è una città molto fredda e già da settembre ci sarà impossibile tenere i malati sotto le tende". Di qui la proposta, già avanzata alla Protezione civile: finito il G8, destinate all'Aquila l'ospedale da campo che si sta allestendo per il vertice della Maddalena e che soddisferebbe in pieno le esigenze della città. "Una soluzione di questo tipo - conclude Marzetti - ci consentirebbe di attendere con relativa tranquillità, anche per due o tre anni, la ristrutturazione degli edifici esistenti o la costruzione di un nuovo ospedale"

16:01 Schifani, L'Aquila tornerà a vivere dov'è

"L'Aquila tornerà a vivere dov'è" assicura il presidente del Senato, Renato Schifani, a una donna che incontra durante la sua visita alla tendopoli in piazza d'Armi. "Dovete chiedere a noi aquilani come ricostruire L'Aquila" gli dice la donna. "Su questo - risponde Schifani - potete stare tranquilli. Ho parlato con gli esperti, ci si sta già muovendo per programmare la ricostruzione"

15:48 Schifani, L'Aquila soffre ma sarà ricostruita

"L'Aquila, piange, ma è una città che verrà ricostruita" ha detto Renato Schifani dopo aver incontrato Bertolaso, alla scuola dei sottufficiali della Guardia di finanza. "Ho visto un impegno straordinario - sottolinea Schifani - da parte di tutti in tutte le forze dell'ordine, la Protezione civile, i volontari: tutta gente che si adopera anche mettendo a rischio la propria vita. E mi ha anche colpito la grande forza della popolazione abruzzese"

15:46 Domani Berlusconi atteso in Abruzzo

Domani Silvio Berlusconi potrebbe tornare in Abruzzo. Il presidente del Consiglio, a quanto si apprende, salvo cambi di programma dell'ultima ora dovrebbe essere a Coppito per partecipare alla messa pasquale che si terrà nella sede della scuola della Guardia di finanza prevista per le 11

15:44 Schifani, turisti vadano altrove

"Va assolutamente scongiurata ogni forma di turismo del dolore. I turisti vadano a fare il turismo altrove. Venire all'Aquila in questo momento, significa ostacolare il lavoro che si sta compiendo" ha detto Schifani. "L'Aquila - ha aggiunto - è un luogo pericoloso in questo momento. Ci sarà tempo per visitarla, una volta che sarà stata restaurata e ricostruita"

15:42 Riunita commissione grandi rischi all'Aquila

Conclusa all'Aquila, nella Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza, una riunione della commissione nazionale Grandi Rischi, cominciata in mattinata. La commissione si era già riunita in città qualche giorno prima della scossa devastante dello 6 aprile scorso

15:22 Schifani mangia con gli sfollati nella tendopoli

Il presidente del Senato Renato Schifani si è unito agli sfollati della tendopoli di piazza d'Armi, all'Aquila, per consumare insieme il pranzo. Schifani è rimasto con qualche decina di sfollati, senza telecamere intorno, né giornalisti al seguito. "Questa gente - ha riferito al termine dell'incontro - ha soprattutto paura di essere lasciata da sola e chiede certezze per il domani. Ma questa gente avverte anche che il Paese si sta stringendo intorno a loro"

15:19 Nelle tendopoli schermi per vedere le partite

Alcuni schermi sono stati portati nella tendopoli allestita all'Aquila per permettere agli sfollati dal terremoto di seguire le partite di calcio della 31esima giornata del campionato di Serie A. Novanta minuti di svago per dimenticare, almeno per un po', la tragedia che ha colpito il capoluogo abruzzese

15:17 Dal 6 aprile oltre mille scosse

Dal 6 aprile a oggi sono state 1096 le scosse di terremoto registrate nella zona dell'aquilano. Nove di queste hanno fatto segnare un magnitudo superiore a 4, solo 3 quelle superiori a magnitudo 5. Dal 1 ottobre 2008 al 5 aprile 2009 le scosse registrate erano state 418

15:16 Schifani visita centro L'Aquila: sconvolgente

"E' una città devastata, è sconvolgente". Queste le parole di Renato Schifani, presidente del Senato, di ritorno da una visita al centro dell'Aquila. "E' un effetto visivo impressionante vedere tutti quegli edifici sbriciolati. E' una città muta, ma ho anche visto il grandissimo impegno dei vigili del fuoco, e di tutto l'apparato istituzionale. Ho visto che si sta facendo il massimo. Tutto il Paese fa sentire alla popolazione abruzzese una vicinanza totale, quasi che la disgrazia sia di tutto il popolo italiano. Con immagini che porterò per sempre negli occhi e che comunicherò al Senato. Ora si tratta di garantire la sopravvivenza di questa gente durante l'emergenza. Molti mi chiedono di non essere lasciati soli e io rispondo che nessuno sarà abbandonato, perché lo Stato c'è"

15:15 Molise pronto a ospitare spoglie Celestino V

Il Molise è disponibile a ospitare le spoglie di papa Celestino V e ad "adottare" la basilica di Collemaggio all'Aquila dove erano custoditi i resti. Lo ha annunciato il presidente della Giunta regionale del Molise, Michele Iorio (Pdl). "Per il Molise che ha dato i natali a questo illustre pontefice sarebbe un privilegio poter ospitare le spoglie di Celestino V per il periodo necessario a ristrutturare la basilica aquilana"

15:06 Osservato un minuto di silenzio sui campi di calcio

Un minuto di silenzio è stato osservato su tutti i campi di serie A, prima dell'inizio delle partite della 31esima giornata, in omaggio alle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Le squadre del massimo campionato sono scese in campo con il lutto al braccio

15:02 Su A24 circolazione consentita solo se necessaria

Per quanto riguarda la viabilità la società Autostrade ricorda che sulla A24 Roma-Teramo e A25 Roma-Pescara la circolazione è consentita sull'intero percorso ma si sottolinea che Protezione civile e polizia stradale invitano a mettersi in marcia in direzione dell'Aquila solo se strettamente necessario per non intralciare l'arrivo dei mezzi di soccorso

14:54 Schifani ai senatori: "Mille euro non bastano"

"Dopo questa mia visita di oggi in Abruzzo, rivolgo un appello accorato ai senatori perchè occorre fare di più. Ai miei colleghi dico: mille euro non bastano, ne servono molti di più". Ad affermarlo dall'Abruzzo, dove ha pranzato con i terremotati, è il presidente del Senato, Renato Schifani, in collegamento con la trasmissione di Rai Uno Effetto sabato. All'indomani del sisma Schifani aveva invitato ogni senatore a "prevedere un contributo di almeno 1000 euro" per le vittime del terremoto.

14:53 Appello Cri: "Coordinate gli aiuti con noi"

La Croce rossa italiana lancia un appello a quanti si recano con furgoni, camion, autoarticolati nei magazzini Cri senza coordinarsi precedentemente con le sedi dell'associazione. In particolare, Croce Rossa chiede che la movimentazione di grandi quantità di materiali, soprattutto verso depositi della Cri di Roma e di Avezzano, sia concordata con il coordinamento della Sala Urp Nazionale, telefonando al numero verde: 800 166 666 o (preferibile) inviando una e-mail all'indirizzo materiali.sismaabruzzo@cri.it

14:51 Sui campi un minuto di silenzio, a Roma maxistriscione

Uno striscione lungo 70 metri che attraverserà tutta la Curva Sud: "Una festa senza gioia e colore è la dimostrazione del nostro dolore, che la terra scuota l'animo umano, aiutiamo tutti il popolo aquilano". Questo il tributo dei tifosi giallorossi alla catastrofe naturale che ha colpito l'Abruzzo. Uno striscione firmato dalla curva sud che sarà esibito durante i primi 5 minuti del derby, quelli in cui sia i laziali sia i romanisti saranno uniti in un tifo silenzioso. Ad aprire il derby un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto, così come sugli altri campi.

14:37 A Onna nasce primo comitato cittadino per la ricostruzione

Nel paese più devastato dal sisma, Onna, nasce il primo comitato cittadino per la ricostruziome. Lo guida un abitante del paese che si chiama Pasquale Angelone: fa da interfaccia tra gli aiuti che arrivano da fuori e i suoi concittadini superstiti.

14:27 Schifani abbraccia una sfollata: "Non vi lasceremo soli"

Il presidente del Senato, Renato Schifani, dopo la visita al centro storico dell'Aquila, è tornato al campo dei senzatetto di piazza d'Armi. Ad attenderlo, una donna, Jolanda Andreassi, che lo avvicina con una bimba di 10 anni al fianco. "Non lasciateci soli -dice lei - fate qualcosa: tra poco vi dimenticherete di noi". "No, non vi lasceremo soli - assicura Schifani - l'Italia intera si sta mobilitando". E abbraccia la donna che in lacrime torna dai suoi cari, con il pane appena preso dalla lunga fila della Croce rossa italiana.

14:15 Si scava ancora anche in via D'Annunzio

Proseguono le ricerche anche in via Gabriele D'Annunzio, nel centro storico dell'aquila. Al lavoro sono due squadre di vigili del fuoco, una ventina di operatori in tutto, che stanno continuando a scavare da ieri sera. Tutta la zona è stata interdetta all'accesso, sul posto solo i vigili del fuoco

14:14 Bilancio delle vitime sale a 292

Dopo il recupero della donna in via XX settembre il bilancio delle vittime sale a 292 ma è destinato ad aumentare. I pompieri sono ancora al lavoro perché tra le macerie dovrebbe essere sepolto ancora un ragazzo di 17 anni che sarebbe il figlio della donna il cui corpo è stato estratto poco fa e di un uomo il cui cadavere è stato trovato ieri

14:11 Estratto altro cadavere in via XX settembre

Un altro cadavere è stato estratto dalle macerie del palazzo di via XX Settembre, di fronte alla Casa dello studente dell'Aquila. Si tratta del corpo di una donna che dovrebbe avere circa 40 anni. I vigili del fuoco l'hanno trovato nei pressi del punto dove stamane era già stato tirato fuori il corpo di una donna di circa 70 anni

13:58 Identificate tutte le vittime del terremoto

Sono state identificate tutte le 291 vittime del terremoto

13:57 Operativi due punti di stoccaggio all'Aquila

Il Comune dell'Aquila ha attivato due centri dove conferire tutto il materiale (derrate alimentari, vestiti e quant'altro) destinati ai senza tetto e dove verrà effettuato lo smistamento. I due punti di riferimento sono il capannone dell'Asm a Bazzano - per chi esce dal casello autostradale dell'Aquila Est - e lo stabilimento Icra, nel nucleo industriale di Pile, per i mezzi che escono all'Aquila ovest

13:54 Comune L'Aquila riunito in seduta permanente

Il Consiglio comunale dell'Aquila è riunito in seduta permanente nei locali dell'ottava circoscrizione, in via Edoardo Scarfoglio, dove il presidente, Carlo Benedetti, ha stabilito la sede ufficiale e dove ha provveduto a ricostituire l'ufficio di presidenza. Tra le altre cose il Consiglio ha stabilito di richiedere alle autorità competenti un rafforzamento della vigilanza per combattere lo sciacallaggio e ha invitato gli operatori economici a riprendere le attività, ovviamente nelle condizioni di massima sicurezza, cioè laddove gli stabili siano idonei al lavoro

13:49 Coldiretti, almeno 100 milioni danni al settore

Dai primi accertamenti della Coldiretti emerge che i danni causati dal terremoto al settore agricolo ammontano ad almeno 100 milioni di euro. Le aziende coinvolte sono oltre 400. Trenta milioni di danni sarebbero dovuti al mancato reddito nel lungo periodo, almeno 12 mesi; 20 milioni per danni strutturali ad allevamenti, aziende agricole e di agriturismo; 30 milioni legati alla viabilità rurale e gli ultimi 20 milioni per risarcire le imprese che, al danno aziendale, devono registrare anche decessi e feriti

13:47 Aumentata portata sorgenti Giardino e Tavo

Subito dopo la devastante scossa sismica del 6 aprile è aumentata di 40 litri al secondo la portata della sorgente Giardino che alimenta tutta la Val Pescara e che attualmente ammonta a circa 1.060 litri al secondo. Le analisi hanno confermato che l'acqua è assolutamente potabile e che non ha variato le proprie caratteristiche. Un aumento della portata idrica è stato registrato, seppure con caratteristiche minori, anche per la sorgente del Tavo, dove, però, si sta tornando alla normalità

13:33 Intesa SanPaolo, stop rate mutui fino a 12 mesi

Il gruppo Intesa SanPaolo sospende le rate dei mutui per famiglie e imprese colpite dal terremoto. In una nota si spiega, infatti, che "i clienti residenti o che esercitano attività lavorativa nelle zone colpite dal sisma potranno richiedere la sospensione fino a 12 mesi del pagamento delle rate dei finanziamenti a medio/lungo termine, che verranno allungati senza oneri finanziari alcuni e senza spese di qualunque natura. Tale agevolazione è prevista anche alle imprese che operano sul territorio interessato dal sisma. Ai clienti titolari di un conto corrente presso le filiali del Gruppo della provincia dell'Aquila saranno inoltre esentate le commissioni su tutti i prelevamenti effettuati presso qualunque sportello Bancomat o direttamente presso le filiali". E' stato infine attivato il numero verde 800.303.302 e un servizio internet segnalazioniemergenza@intesasanpaolo.com per fornire alla clientela informazioni e assistenza

13:27 Non ci sono più segnali dalle macerie in via D'Annunzio

A quanto apprende l'AdnKronos, non ci sarebbero più segnali dalla casa in via d'Annunzio dove si continua a scavare da ieri pomeriggio nel tentativo di trovare tracce di vita. I vigili del fuoco assicurano che scaveranno fino in fondo, ma dalle strumentazioni tecniche non vengono più registrati segnali. Per tutta la notte hanno continuato a rimuovere macerie dall'edificio, e sono stati impiegati i cani nella speranza dell'ultimo miracolo possibile all'Aquila

13:13 La Ue risponde alla richiesta di tecnici civili

Pronta risposta dell'Unione europea alle richieste dell'Italia per tecnici esperti nella valutazione della stabilità degli edifici danneggiati dal terremoto. Entro poche ore, dopo aver diramato la richiesta attraverso il meccanismo europeo della protezione civile, Grecia, Germania, Francia, Spagna e Svezia, hanno offerto dieci esperti specializzati nella valutazione dei danni subiti dagli edifici dopo i terremoti. Gli esperti, ha reso noto la Commissione europea, sono attesi a Roma all'inizio della prossima settimana.

12:37 Dal Papa grossa donazione in contanti

Le 500 uova pasquali fatte recapitare questa mattina da Benedetto XVI ai bambini senzatetto sono state precedute, nella giornata di ieri, da una donazione in denaro che la Curia diocesana, pur non dando cifre, definisce "veramente importante e in contanti". La donazione di Papa Ratzinger è stata portata direttamente dal cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano e del segretario particolare del Pontefice.

12:26 Dottoressa volontaria contesta Schifani

Al suo arrivo a piazza d'Armi, all'Aquila, il presidente del Senato Renato Schifani ha avuto una garbata ma ferma contestazione da parte di una dottoressa volontaria, nella struttura sanitaria allestita nella tendopoli. "Sono cinque giorni che stiamo qui - gli ha detto Federica Fabiocchi - e abbiamo visto tanta gente venire a stringerci le mani. Mi scusi se glielo dico, ma di queste strette di mano non sappiamo che farcene. Qui si lavora in condizioni disperate, senza riscaldamento, i bagni che non funzionano e con i pazienti che vanno dai bambini di 18 giorni agli anziani di 90 anni. Servono fatti concreti, aiuti materiali".

12:12 Evacuato l'ex ospedale di Orte

E' stato evacuato l'ex ospedale di Orte, in provincia di Viterbo, nel quale sono allestiti la guardia medica, il 118 e alcuni ambulatori. La decisione è stata presa dalla direzione generale della Asl dopo che il personale in servizio, nella tarda serata di ieri, ha notato delle crepe e caduta di calcinacci al secondo piano del vecchio edificio, che si trova nel centro storico di Orte.

11:57 Schifani: "Da politica prova di grande coesione sociale"

"Stiamo registrando mai come in questi giorni un momento di grandissima solidarietà nazionale. Tutte le istituzioni e le forze politiche stanno dando grande prova di maturità e di coesione sociale, quella coesione alla quale si è appellato il capo dello Stato". Lo ha dichiarato il presidente del Senato Renato Schifani, arrivando in visita alla tendopoli di piazza d'Armi a L'Aquila.

11:54 Miur attiva conti correnti per scuole e università L'Aquila

Il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca ha attivato due conti correnti per raccogliere contributi per la ricostruzione delle scuole e dell'università distrutte dal sisma. I codici iban sono i seguenti:

Ministero Istruzione - La scuola per l'Abruzzo Iban: it-06-s-07601-03200-000095897930.

Miur pro università de L'Aquila Iban:

it-42-n-07601-03200-000095897989.

11:19 Agli sfollati 100 euro per ogni componente famiglia

Gli sfollati riceveranno un contributo di 400 euro mensili, solo se la famiglia è composta da 4 persone oppure in presenza di handicappati o ultra65enni. Lo stabilisce l'ordinanza del presidente del Consiglio pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. L'ordinanza autorizza "un contributo per l'autonoma sistemazione fino ad un massimo di 400 euro mensili, e, comunque, nel limite di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell'abitazione.

Ove si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo medesimo è stabilito in 200 euro.

11:17 Arcivescovo: sì agli sponsor stranieri per le chiese

I paesi esteri che si sono offerti per aiutare la ricostruzione dell'Aquila potrebbero "prendersi in carico" ciascuno un monumento o una chiesa storica da restaurare. La proposta del premier Berlusconi è fatta propria dall'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari. "Abbiamo quasi tutte le chiese storiche distrutte o danneggiate - spiega - a partire dalla Cattedrale e dalla basilica di Collemaggio. Sarebbe importante l'aiuto anche di qualche sponsor dall'estero". Nel frattempo, in assenza di un luogo di culto adeguato, la solenne messa di domani per la Pasqua verrà celebrata in piazza d'Armi, la grande tendopoli alle porte dell'Aquila.

11:07 Schifani in visita all'Aquila

E' arrivato poco fa all'Aquila il presidente del Senato, Renato Schifani, che trascorrerà gran parte della giornata nelle zone disastrate dal terremoto. Alle 11 è previsto l'incontro con l'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari, mentre alle 11,30 Schifani si recherà alla grande tendopoli di piazza d'Armi, alle porte dell'Aquila, dove incontrerà gli sfollati e si fermerà con loro a pranzo. Alle 15 è in programma la visita del centro storico del capoluogo abruzzese, a seguire il presidente del Senato si recherà all'ospedale da campo. Infine, la visita a Onna.

10:14 Il prefetto: "Non venite all'Aquila"

Questa mattina il prefetto ha lanciato un appello: "Non venite all'Aquila". Un invito rivolto a tutti coloro che "per turismo solidale o perchè vogliono vedere di persona i luoghi del sisma" intendono recarsi nella città abruzzese devastata dal terremoto. "Il tempo ci sta favorendo - spiega il prefetto - ma non è ora di gite fuori porta. Preghiamo queste persone di non venire a L'Aquila, perchè qui il lavoro non è finito. Stiamo potenziando e completando le tendopoli, tutte le forze impegnate nel soccorso hanno bisogno di spazio e anche i mezzi non devono avere intralci sul sistema viario".

10:09 Inchiesta della Procura, via alle perizie

La procura della Repubblica dell'Aquila, che ha disposto l'apertura di un'inchiesta per il crollo di edifici pubblici all'Aquila, come l'ospedale, la Casa dello studente e lo stesso tribunale, ha affidato a tre tecnici l'incarico di compiere perizie sui materiali di costruzione. Si tratta di tecnici della Protezione civile, dei vigili del fuoco e di un tecnico civile. Già la prossima settimana cominceranno a essere esaminate le macerie poste sotto sequestro e i documenti relativi alla progettazione degli edifici.

09:55 Pericolo crolli, la Rai sloggiata da Piazza Duomo

Le troupe della Rai che fin dal primo giorno dopo il sisma si erano installate con tutte le apparecchiature in Piazza Duomo all'Aquila, luogo simbolo della potenza distruttrice del terremoto, sono state costrette dalle autorità a smantellare gli strumenti di ripresa e le parabole. Questo perché la piazza non sarebbe sicura, c'è il pericolo i altri crolli.

09:53 Recuperato il cadavere di una donna

Il cadavere di una donna è stato recuperato stamani di fronte alla Casa dello studente, all'Aquila. Lo riferiscono fonti dei Carabinieri. A questo punto, il bilancio ufficiale dei morti sale a 291.

08:35 Si scava ancora in via D'Annunzio

E' proseguita per tutta la notte la verifica su una eventuale segnale di vita che era stato fiutato ieri dai cani tra le macerie di un'abitazione di via Gabriele D'Annunzio, a L'Aquila. Si continua a scavare ma dal cumulo di macerie causate dal sisma che ha messo in ginocchio l'Abruzzo, al momento non è emersa alcuna novità.

08:35 Nuova scossa: 3,3 Richter

Dopo una prima notte trascorsa tranquilla, intorno alle 7,39 il terremoto è tornato a farsi sentire. Il nuovo sisma è stato nettamente avvertito dalla popolazione. La magnitudo è stata definita del grado 3.3 Richter

08:33 Le vittime sono 290

Il numero dei morti accertati, che era continuato a salire anche nella giornata di ieri, stamani è ancora fermo sulla cifra di 290. Incertezza sui dispersi. Dovrebbero essere alcune decine. Nelle 32 tendopoli che circondano il capoluogo abruzzese i circa 18mila sfollati che le popolano osano pensare che siano 'piccoli' segnali di speranza, dopo la triste giornata di ieri, quando è stato tributato l'ultimo doloroso saluto alle vittime di questa tragedia.

08:32 Notte tranquilla all'Aquila

E' la prima volta che le popolazioni dell'Aquila e provincia non vengono svegliate nel cuore della notte dallo sciame sismico che le perseguita, senza sosta, da quella tragica notte tra domenica e lunedì scorsi. L'ultima scossa di rilievo risale alle 21:07 di ieri sera, di magnitudo 3.1. La 'sveglia', comunque, è arrivata alle 5:25 di questa mattina, sempre nell'ordine dei tre punti circa, ma questa volta si è avvertita anche sulla costa.

 

 

 

 

 

Dossier, l'inchiesta sul terremoto

Perché sono crollati certi palazzi?

Dossier, l'inchiesta sul terremoto Perché sono crollati certi palazzi?

L'AQUILA - La Procura dell'Aquila ha deciso di aprire un'inchiesta sui crolli di alcuni edifici in seguito al terremoto che ha sfigurato l'Abruzzo. Emergono elementi che fanno pensare all'uso di cemento impastato con sabbia marina, di ferri non a norma. Ma ci sono anche pratiche burocratiche singolarmente "svelte" che hanno permesso (come nel caso del catasto) di trasformare la destinazione d'uso di un edificio (da privato a pubblico) con un timbro e senza molti controlli.

Il procuratore capo, Alfredo Rossini ha detto che verrà fatta chiarezza: "Lo dobbiamo alle vittime e ai loro parenti" e sono partite le prime perizie per capire cosa è davvero accaduto di fronte a un sisma di portata decisamente "moderata" rispetto ad altri che colpiscono (con meno perdite di vite umane e meno danni) altre parti del mondo.

Ecco, di seguito, i link agli articoli degli inviati di Repubblica che hanno scoperto e fatto emergere il problema. Di seguito, è aperta la possibilità di commento da parte dei navigatori"

 

"La verità è un dovere verso le vittime

e ora controlli sulla ricostruzione"

di GIUSEPPE CAPORALE

11 APRILE 2009

Il Catasto col timbro antisisma

"E invece si è schiantato subito"

di ATTILIO BOLZONI

11 aprile 2009

"Inchiesta sul cemento con sabbia marina"

La procura indaga sugli edifici crollati

di GIUSEPPE CAPORALE

10 APRILE 2009

Il fragile cemento delle case d'Abruzzo

"Lo hanno riempito di sabbia del mare"

di CARLO BONINI

10 APRILE 2009

Pilastri marci e acciaio liscio

Viaggio nel palazzo della morte

di ATTILIO BOLZONI

10 APRILE 2009

(11 aprile 2009)

 

 

 

 

Il procuratore dell'Aquila: "Pronti a sequestrare le macerie e a sigillare le strutture

In casi come quello dell'ospedale scatta l'obbligatorietà dell'azione penale"

"La verità è un dovere verso le vittime

e ora controlli sulla ricostruzione"

Sarà ascoltata la giovane che per paura aveva abbandonato lo studentato

"Occorre vigilare sulle infiltrazioni della mafia nella ricostruzione"

di GIUSEPPE CAPORALE

"La verità è un dovere verso le vittime e ora controlli sulla ricostruzione"

Ciò che resta della Prefettura dell'Aquila

L'AQUILA - "Di certo abbiamo il dovere di verificare se alcune palazzine siano davvero state costruite utilizzando sabbia marina, come ci viene segnalato da più parti. O in altri casi ancora senza ferro", dice il procuratore capo Alfredo Rossini. Si lavora in Procura, anche se gli uffici sono diroccati. Anche se non c'è un computer disponibile e il procuratore è stato costretto a scrivere la convalida dei primi 205 morti su un foglietto, a mano. Anche se i magistrati si riuniscono in piazza per evitare pericoli e alcuni agenti della polizia giudiziaria di giorno indagano e di notte dormono in auto. "Lo dobbiamo alle vittime e ai loro parenti - dice il procuratore - oggi finalmente abbiamo trovato anche un ufficio dove sistemarci provvisoriamente".

Procuratore, sarà un'inchiesta complicata.

"Sicuramente. Siamo di fronte ad una vasta tragedia che ha colpito 290 vittime accertate, per ora. Non sappiamo quando si fermerà questo drammatico elenco. Poi l'area coinvolta dal sisma è molto vasta. Ma tutto questo non ci spaventa, focalizzeremo l'attenzione su alcuni palazzi piuttosto che su altri, in base a degli accertamenti preliminari".

Come la casa dello studente, edificio di cui la Regione è proprietaria senza sapere nemmeno di esserlo...

"Certo, ma non mi faccia fare l'elenco, sono elementi sensibili coperti da segreto istruttorio".

Indagherete anche sull'ospedale, inagibile per le scosse dopo meno di nove anni dalla sua inaugurazione?

"Non le posso dire di no, mi sembra scontato che in casi come questi scatti l'obbligatorietà dell'azione penale".

Certo, anche il tribunale...

"Lasciamo perdere, non andiamo oltre".

Le macerie, in questi casi, sono il corpo del reato. Le sequestrerete?

"Certo, anche se dobbiamo decidere se prelevare dei campioni o porre i sigilli alle intere strutture. Vedremo, è ancora prematuro parlarne".

Lei, in qualità di capo della direzione distrettuale antimafia per l'Abruzzo, avvierà anche un controllo sul rischio d'infiltrazione della criminalità organizzata sulla gestione dei fondi della ricostruzione.

"Purtroppo la nostra esperienza ci dice che questo è un altro degli aspetti fondamentali che dovremo verificare. Occorre vigilare prima, magari analizzando a fondo tutte le ditte che parteciperanno alle gare d'appalto, piuttosto che aspettare che si compiano altri reati".

Fino a ieri le riunioni della Procura si sono svolte in piazza Duomo, davanti ad una montagna di detriti. È qui che il capo della Procura ha firmato i documenti necessari per richiedere le prime perizie tecniche. Perizie anche sulle macerie del terremoto che sono il corpo del reato e saranno sequestrate. Dovranno essere analizzate. Ma non subito. Solo dopo che gli inquirenti avranno acquisito agli atti, tutti i documenti utili a ricostruire la storia degli edifici che sono all'attenzione degli investigatori. L'elenco per ora è coperto da segreto, ma alcune sembrano certe: la casa dello studente, il tribunale, l'ospedale e una lunga serie di palazzine divenute - con il terremoto - trappole mortali. La procura probabilmente ascolterà come testimone anche Carmela Tomassetti, studentessa di Celano, che dice di aver abbandonato la "casa dello studente" dopo le scosse del 31 marzo, allarmata da una profonda crepa al secondo piano, più volte segnalata agli organi tecnici dell'azienda del diritto allo studio.

Ad operare le verifiche sui palazzi saranno diversi team composti da tre tecnici, uno della protezione civile, uno dei vigili del fuoco e un perito civile. Man mano che emergeranno elementi di sospetto, sulla qualità dei materiali, sulle tecniche di costruzione, sul rispetto dei progetti e sulla compatibilità geomorfologica, i vigili del fuoco riferiranno agli inquirenti.

(11 aprile 2009)

 

 

 

 

Dopo gli articioli di denuncia su Repubblica, interviene il pg Alfredo Rossini

"Lo dobbiamo alle vittime e ai loro parenti". Partono le perizie sui palazzi venuti giù

"Inchiesta sul cemento con la sabbia marina"

La procura dell'Aquila indaga sugli edifici crollati

di GIUSEPPE CAPORALE

"Inchiesta sul cemento con la sabbia marina" La procura dell'Aquila indaga sugli edifici crollati

L'edificio dell'ospedale crollato

L'AQUILA - "Indagheremo sugli edifici costruiti sulla sabbia marina". Alfredo Rossini, procuratore generale dell'Aquila ha deciso di aprire un'inchiesta sui materiali e sui metodi di costruzione usati per diversi edifici del capoluogo abruzzese crollati come castelli di carte alla prima scossa della notte tra domenica e lunedì. Cemento impastato con sabbia marina e metodi sbagliati, come ha dimostrato l'inchiesta pubblicata oggi da Repubblica con gli articoli di Attilio Bolzoni e Carlo Bonini.

"Dobbiamo dare una risposta immediata alle vittime e ai loro parenti" spiega Rossini che, fin dal giorno dopo il sisma ha aperto un inchiesta per disastro e omicidio colposi. Un'inchiesta, all'inizio, contro ignoti. L'indagine che comincia oggi potrebbe finire per individuare le persone da imputare di quei reati.

Un'indagine che Rossini intende iniziare con una serie di perizie su alcuni dei crolli più impressionanti e più inaspettati. La casa dello Studente, il Tribunale e l'Ospedale San Salvatore sono solo alcuni degli edifici che verranno sottoposti ad attenta verifica per capire come possano aver offerto così poca resistenza alle scossa di magnitudo 5.8 Richter.

(10 aprile 2009)

 

 

 

 

L'INCHIESTA. In via Campo di Fassa due palazzi gemelli. Uno è

andato giù, e ha fatto 27 morti. L'altro è ancora in piedi. Perché?

Pilastri marci e acciaio liscio

Viaggio nel palazzo della morte

dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI

Pilastri marci e acciaio liscio Viaggio nel palazzo della morte

L'AQUILA - Uno è ancora in piedi, l'altro è polvere. In uno si sono salvati tutti, nell'altro ne hanno tirati fuori ventinove: ventisei morti e tre vivi. Erano apparentemente attaccati, due palazzi gemelli. Il primo ha qualche crepa, il secondo è avvolto da un fumo di calcinacci che segna i confini del luogo più fatale dell'Abruzzo terremotato. Via Campo di Fossa numero 6 b, eccolo il piccolo grande cimitero della città dell'Aquila.

Il terreno è in pendenza, pericolosamente in pendenza. Qui hanno costruito sulle montagne russe. Dal giardino pubblico sono sessantacinque scalini a scendere, poi soltanto le pietre che hanno restituito quei corpi. Un salto e un palazzo, un altro salto e un altro palazzo. Da fuori sembrava un edificio solido quello che non c'è più, ben piantato nel suolo. Ma nel suo ventre c'era forse terra marcia, era appoggiato su una roccia troppo dura o troppo fragile. È quello che i tecnici definiscono "terreno incoerente", significa che un crollo non è malasorte ma probabilità. Il palazzo di via Campo di Fossa numero 6 b non si è sfarinato sotto i colpi del terremoto: si è abbattuto su se stesso. Aveva sei piani, ventiquattro appartamenti, due scale, un terrazzo. Aveva la stessa forma a elle dell'altro accanto, lo stesso colore marroncino, le ringhiere dei balconi colorate di azzurro pastello anche quelle. Dicono che anche questo era fatto di cemento armato.

Ma quale cemento? E armato come? Dalle macerie affiorano "staffe" metalliche in fila sui pilastri, mezzo metro lontane una dall'altra. Ci sono ferri lisci che non sembrano ferri. Ci sono piloni portanti che erano posati quasi per caso sopra o sotto altri piloni portanti "Guarda qua", indica l'assessore comunale ai Lavori pubblici Ermanno Lisi che ci accompagna nelle viscere della sciagura. Qua, dove ci sono i resti, c'è la soluzione del mistero di un palazzo che aveva una tara dentro. Ci abitavano in settantacinque, più di un terzo di loro sono dentro le bare allineate in un hangar che è diventata la morgue dell'Abruzzo.

Cemento? Armato? "O hanno sbagliato i calcoli nella progettazione o hanno costruito male la struttura in un'area insicura, una terza ipotesi non c'è e non ci può essere: l'altro palazzo non è venuto giù e questo invece sì", spiega l'architetto Antonio Perrotti, dirigente generale dell'assessorato Territorio e Ambiente della Regione. Parla di travi che probabilmente non stavano alla distanza giusta, di pilastri "da 30 centimetri per 60 e non da 80 centimetri per 80", di fondamenta molli. E sempre in discesa. "Questa è una zona morfologicamente disgraziata", ripete il funzionario regionale ricordando come hanno scelto di far crescere la città dell'Aquila alla fine degli Anni Sessanta.

Fuori dalle mura antiche c'erano solo orti, sotto c'era il fiume. E proprio lì hanno costruito e costruito e ancora costruito. Proprio dove passa la faglia. Una delle cause di questa tragedia può ricercarsi nell'errata valutazione di quella che gli esperti chiamano la "giacimentologia", ovvero la natura del terreno dove la città nuova doveva sorgere. L'hanno progettata nel posto sbagliato. Nel posto più infame è capitato il palazzo dove in ventisei sono rimasti schiacciati o soffocati...

Il piano regolatore dell'Aquila è stato elaborato nel 1972 e approvato sette anni dopo, alla fine del 1979. E hanno cominciato subito a tirare su questi palazzi. In via Campo di Fossa e più in alto, in via XX Settembre. Gli appaltatori erano sempre gli stessi, poco meno di una mezza dozzina. I Barattelli, gli Irti, i Martella, i Tiberi, appena qualche anno dopo anche gli Ianni. Come hanno edificato quella nuova città? "Alcuni bene e altri no", risponde l'architetto della Regione che per la sua "fissazione" sulle regole urbanistiche è stato spostato qualche mese fa in un ufficio regionale che fa contabilità di routine.

Un piano regolatore vecchio trentasette anni e spazzato via in meno di venti secondi. Una scossa di terremoto che ha scoperto gli abbagli di pianificazione urbanistica degli amministratori. Di sicuro lì, fra via Campo di Fossa e via Pasquale Paoli e via Vincenzo De Bartolomeis, non dovevano innalzare palazzi ma continuare a coltivare pomodori e patate. "Valutare le scelte di allora con il senno del poi è difficile, ma adesso il piano regolatore non l'abbiamo più e siamo costretti a ridisegnare tutta la città", racconta l'assessore ai Lavori Pubblici mentre si aggira in questa grande tomba a cielo aperto.

Cemento armato. È una parola magica che spiega tutto e spiega niente. Bisogna scoprirlo che cos'è quel cemento armato che è servito a innalzare il palazzo di cartapesta di via Campo di Fossa numero 6 b. C'era più malta nei suoi pilastri o c'era più ghiaia o c'era più sabbia? E come li hanno rinforzati quei pilastri? "Dopo un esame di tutti i materiali si capirà come e perché il terremoto ha travolto certi palazzi in certi quartieri e ha lasciato altri intatti", prevede l'architetto Perrotti. Le macerie dell'Aquila saranno i corpi di reato di questa tragedia.

(10 aprile 2009)

 

 

 

I sopralluoghi dei tecnici: "Fondamenta sono state corrose dal sale"

L'Ance: "Cacceremo i colpevoli". A rischio gran parte della edilizia del sud

Il fragile cemento delle case d'Abruzzo

"Lo hanno riempito di sabbia del mare"

di CARLO BONINI

Il fragile cemento delle case d'Abruzzo "Lo hanno riempito di sabbia del mare"

CI hanno raccontato della furia del terremoto e non ci hanno spiegato che l'Abruzzo, come una parte consistente del Paese, soprattutto nel centro-sud, è seduto su un letto di cemento impastato con sabbia di mare. Imbracato da un'anima di ferro che il sale di quella sabbia si è mangiato con il tempo, rendendolo sottile e fragile come uno stuzzicadenti.

Un portavoce di "Impregilo" (già gruppo Fiat e oggi gruppo Benetton-Gavio-Ligresti) ha spiegato ieri che quella che è oggi tra le principali imprese di costruzione del Paese (è capofila per la costruzione per il ponte sullo stretto di Messina) si aggiudicò è vero nel 1991 la gara per la messa in funzione dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, ma è "estranea alla realizzazione delle opere di cemento armato". Che non fu lei, ma "altri, nei primi anni '80", ad impastare il calcestruzzo di quello che, dall'alba di lunedì, è il simbolo accartocciato della vergogna. Ma, evidentemente, c'è di più del San Salvatore nella catastrofe abruzzese. Racconta oggi Paolo Clemente, ingegnere della task force Enea-Protezione civile al lavoro tra le macerie dell'Aquila, che gli edifici di nuova costruzione - e per "nuova" è da intendersi fino a trent'anni - sono implosi tutti allo stesso modo. Si sono prima "seduti" sulle proprie fondamenta per poi accartocciarsi al suolo sotto il proprio peso. Di più. "Per quello che è stato sin qui possibile vedere attraverso la ricognizione tra le macerie - spiega - il collasso dei piani bassi è stato prodotto dallo schianto dei pilastri in cemento".

Perché? Paolo Buzzetti, presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), è persona seria. E la mette così. "Se parliamo di sollecitazioni di grado e accelerazione pari a quelle registrate all'Aquila, il cemento armato, se fatto a regola d'arte, deve reggere. Non si discute". Dunque, non è neppure un problema di rispetto di norme antisismiche. È un problema di cemento. Paolo Clemente è d'accordo. "Purtroppo è così - dice - Quel cemento non era di qualità". Incapace di assorbire e disperdere energia, si è sfarinato come pasta frolla non appena investito da una forza di accelerazione che - spiegano gli addetti - è stata, domenica notte, tutt'altro che irresistibile. "Un buon cemento - dice l'ingegnere Alessandro Martelli, responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell'Enea, professore di Scienza delle costruzioni in zona sismica all'università di Ferrara - deve essere in grado di sostenere un carico che oscilli almeno tra i 250 e i 300 chilogrammi per centimetro quadrato. Questa è la regola che dovrebbe valere anche per edifici non proprio recenti. Diciamo dal '70 in poi".

Non è sempre così. Anzi, molto spesso non è così. Qualche nome. Qualche luogo. Nel 2003, dopo il terremoto che nell'anno precedente ha devastato Molise, diverse regioni e comuni italiani sottopongono a verifiche statiche gli edifici scolastici. In Molise, il cemento del liceo "Romita" di Campobasso non regge più di 46 chilogrammi per centimetro quadrato (è sei volte sotto la norma). In Sicilia, a Collesano, nell'entroterra di Cefalù, i pilastri della scuola superiore non vanno oltre i 68 chilogrammi per centimetro quadrato. L'asilo, i 12 chilogrammi per centimetro quadro. Il cemento - ricorda oggi chi condusse l'ispezione - si bucava con la semplice pressione dell'indice. Ciò che restava della sua anima di ferro era uno sfilaccio rugginoso e corroso.Cosa aveva messo in quel cemento chi aveva giocato con le impastatrici e le vite degli altri? E cosa hanno messo in questi anni nel cemento delle nostre case, delle nostre scuole, dei nostri uffici? E quanto ci hanno guadagnato?

Paolo Clemente risponde da ingegnere, con la rassegnazione di chi, purtroppo, sembra sveli un segreto di Pulcinella. "Normalmente, i cattivi costruttori utilizzano sabbia di mare. Costa niente, rispetto alla sabbia da cava. Il problema è che, oltre alle molte impurità, è piena di cloruro di sodio. E quei cloruri, con il tempo, si mangiano il ferro. I margini di guadagno sono alti. Diciamo che fatto 100 il costo della costruzione, chi gioca con la qualità del cemento arriva a guadagnare fino a 50, 60. Chi costruisce a regola d'arte è al 30".

Paolo Buzzetti, mercoledì sarà all'Aquila con una propria commissione tecnica dell'Ance. L'associazione, oltre ad essersi offerta per la ricostruzione della Casa dello Studente, promette un'accelerazione: "Io non amo i processi sommari. Ma deve essere chiaro che non vogliamo difendere tutti. Che chi ha sbagliato, pagherà. Perché per questi signori non c'è spazio nell'Associazione. Chiederemo che venga reintrodotta una figura di controllo che accompagni la costruzione di un edificio dall'inizio alla fine. Evitando che i subappalti, da strumento necessario di duttilità, diventino il ricettacolo di furbizie e illegalità. Ma ci batteremo anche perché il Paese esca dalla logica del ribasso. Quella che spinge molti, pur di stare nel mercato, a costruire a prezzi impossibili. Ad abdicare alla qualità e alla sicurezza".

(10 aprile 2009)

 

 

L'INCHIESTA. In via Campo di Fassa due palazzi gemelli. Uno è

andato giù, e ha fatto 27 morti. L'altro è ancora in piedi. Perché?

Pilastri marci e acciaio liscio

Viaggio nel palazzo della morte

dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI

Pilastri marci e acciaio liscio Viaggio nel palazzo della morte

L'AQUILA - Uno è ancora in piedi, l'altro è polvere. In uno si sono salvati tutti, nell'altro ne hanno tirati fuori ventinove: ventisei morti e tre vivi. Erano apparentemente attaccati, due palazzi gemelli. Il primo ha qualche crepa, il secondo è avvolto da un fumo di calcinacci che segna i confini del luogo più fatale dell'Abruzzo terremotato. Via Campo di Fossa numero 6 b, eccolo il piccolo grande cimitero della città dell'Aquila.

Il terreno è in pendenza, pericolosamente in pendenza. Qui hanno costruito sulle montagne russe. Dal giardino pubblico sono sessantacinque scalini a scendere, poi soltanto le pietre che hanno restituito quei corpi. Un salto e un palazzo, un altro salto e un altro palazzo. Da fuori sembrava un edificio solido quello che non c'è più, ben piantato nel suolo. Ma nel suo ventre c'era forse terra marcia, era appoggiato su una roccia troppo dura o troppo fragile. È quello che i tecnici definiscono "terreno incoerente", significa che un crollo non è malasorte ma probabilità. Il palazzo di via Campo di Fossa numero 6 b non si è sfarinato sotto i colpi del terremoto: si è abbattuto su se stesso. Aveva sei piani, ventiquattro appartamenti, due scale, un terrazzo. Aveva la stessa forma a elle dell'altro accanto, lo stesso colore marroncino, le ringhiere dei balconi colorate di azzurro pastello anche quelle. Dicono che anche questo era fatto di cemento armato.

Ma quale cemento? E armato come? Dalle macerie affiorano "staffe" metalliche in fila sui pilastri, mezzo metro lontane una dall'altra. Ci sono ferri lisci che non sembrano ferri. Ci sono piloni portanti che erano posati quasi per caso sopra o sotto altri piloni portanti "Guarda qua", indica l'assessore comunale ai Lavori pubblici Ermanno Lisi che ci accompagna nelle viscere della sciagura. Qua, dove ci sono i resti, c'è la soluzione del mistero di un palazzo che aveva una tara dentro. Ci abitavano in settantacinque, più di un terzo di loro sono dentro le bare allineate in un hangar che è diventata la morgue dell'Abruzzo.

Cemento? Armato? "O hanno sbagliato i calcoli nella progettazione o hanno costruito male la struttura in un'area insicura, una terza ipotesi non c'è e non ci può essere: l'altro palazzo non è venuto giù e questo invece sì", spiega l'architetto Antonio Perrotti, dirigente generale dell'assessorato Territorio e Ambiente della Regione. Parla di travi che probabilmente non stavano alla distanza giusta, di pilastri "da 30 centimetri per 60 e non da 80 centimetri per 80", di fondamenta molli. E sempre in discesa. "Questa è una zona morfologicamente disgraziata", ripete il funzionario regionale ricordando come hanno scelto di far crescere la città dell'Aquila alla fine degli Anni Sessanta.

Fuori dalle mura antiche c'erano solo orti, sotto c'era il fiume. E proprio lì hanno costruito e costruito e ancora costruito. Proprio dove passa la faglia. Una delle cause di questa tragedia può ricercarsi nell'errata valutazione di quella che gli esperti chiamano la "giacimentologia", ovvero la natura del terreno dove la città nuova doveva sorgere. L'hanno progettata nel posto sbagliato. Nel posto più infame è capitato il palazzo dove in ventisei sono rimasti schiacciati o soffocati...

Il piano regolatore dell'Aquila è stato elaborato nel 1972 e approvato sette anni dopo, alla fine del 1979. E hanno cominciato subito a tirare su questi palazzi. In via Campo di Fossa e più in alto, in via XX Settembre. Gli appaltatori erano sempre gli stessi, poco meno di una mezza dozzina. I Barattelli, gli Irti, i Martella, i Tiberi, appena qualche anno dopo anche gli Ianni. Come hanno edificato quella nuova città? "Alcuni bene e altri no", risponde l'architetto della Regione che per la sua "fissazione" sulle regole urbanistiche è stato spostato qualche mese fa in un ufficio regionale che fa contabilità di routine.

Un piano regolatore vecchio trentasette anni e spazzato via in meno di venti secondi. Una scossa di terremoto che ha scoperto gli abbagli di pianificazione urbanistica degli amministratori. Di sicuro lì, fra via Campo di Fossa e via Pasquale Paoli e via Vincenzo De Bartolomeis, non dovevano innalzare palazzi ma continuare a coltivare pomodori e patate. "Valutare le scelte di allora con il senno del poi è difficile, ma adesso il piano regolatore non l'abbiamo più e siamo costretti a ridisegnare tutta la città", racconta l'assessore ai Lavori Pubblici mentre si aggira in questa grande tomba a cielo aperto.

Cemento armato. È una parola magica che spiega tutto e spiega niente. Bisogna scoprirlo che cos'è quel cemento armato che è servito a innalzare il palazzo di cartapesta di via Campo di Fossa numero 6 b. C'era più malta nei suoi pilastri o c'era più ghiaia o c'era più sabbia? E come li hanno rinforzati quei pilastri? "Dopo un esame di tutti i materiali si capirà come e perché il terremoto ha travolto certi palazzi in certi quartieri e ha lasciato altri intatti", prevede l'architetto Perrotti. Le macerie dell'Aquila saranno i corpi di reato di questa tragedia.

(10 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

Diretta - CRONACA

All'Aquila il giorno del dolore

Si scava ancora tra le macerie

Grande commozione per le esequie. Migliaia hanno assistito alla solenne cerimonia intorno a 205 bare disposte in quattro lunghe file: su ognuna il nome, il cognome, la data di nascita e dei fiori. Tra la gente molti uomini delle forze dell'ordine, della Protezione civile, dei vigili del fuoco. Presenti le più alte cariche dello Stato. I morti accertati sono 290. Quasi 40mila gli sfollati. Ma potrebbe esserci un sopravvissuto, si sta scavando all'Aquila in via D'Annunzio sotto le macerie. In serata recuperato un corpo in via XX settembre. A Onna presi quattro sciacalli, processati per direttissima e assolti

 

23:51 Berlusconi: usciremo dalla crisi, ricostruiremo l'Abruzzo

Silvio Berlusconi, collegato telefonicamente con 'Matrix', indica le direttrici dell'azione del governo garantendo che l'Italia uscirà dalla crisi economica e che le aree terremotate dell'Abruzzo saranno ricostruite. "Non c'è problema per il reperimento dei fondi", ha ribadito il premier tornando nuovamente sull'idea delle 'new town' che, ha spiegato ancora, non ha nulla a che fare con l'opera di ricostruzione delle città colpite dal sisma. Si tratta, ha detto, di un progetto che rientra nel quadro del piano casa. "Certo - ha aggiunto - sarebbe bello farlo partire proprio dall'Aquila, venendo incontro alle esigenze dei giovani che sono in cerca di un alloggio".

23:36 Berlusconi: Rifiuto aiuti internazionali non altezzoso, è necessità

Il rifiuto degli aiuti internazionali "non è altezzoso, ma una necessità perchè noi siamo stati sufficienti a noi stessi": Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con 'Matrix', ha spiegato che il no alle offerte di aiuto giunte dall'Europa e dall'estero si è reso necessario anche per evitare una "congestione" della macchina dei soccorsi.

23:34 Berlusconi: non so a cosa si riferisse Napolitano

Esame di coscienza? Nessuno senza colpa? "Non so a cosa si riferisse Napolitano - commenta il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - ho visto le case crollate con il cemento armato degli anni '70, quando non erano cognite le tecnologie odierne. Erano ferri lisci senza capacita' di aderenza al cemento. Ovviamente le indagini sono aperte e la magistratura le porterà avanti. Chi si comportò non a dovere, si troverà di fronte alla proprie responsabilità".

23:33 Berlusconi: tempi lunghi solo per il centro storico

"La ricostruzione avrà tempi lunghi solo per il centro storico de L'Aquila, dove servirà un lavoro certosino. Non ci saranno tempi lunghi per chi vorrà ricostruire in proprio la casa ed otterrà il sostegno dello Stato o per chi vorrà riedificare le case distrutte nei paesi vicini. In ogni caso i tempi non saranno assolutamente paragonabili al passato". Lo afferma a 'Matrix' il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

23:09 Berlusconi: metto a disposizione tre mie case

"Sì, metto a disposizione della Protezione Civile tre case per fare quello che già hanno fatto molti italiani che hanno offerto 1600 abitazioni, soprattutto case di vacanza, a disposizione delle famiglie dei terremotati": così il premier Silvio Berlusconi in un collegamento telefonico con 'Mixer' ha confermato la sua offerta di aiuto ai terremotati dell'Abruzzo

22:56 Papa: il volto di Gesù illumini i terremotati

"Preghiamo con tutti i sofferenti della terra terremotata dell'Aquila, preghiamo perchè appaia anche a loro la luce del Risorto". Con queste parole Benedetto XVI ha concluso la tradizionale Via Crucis del Colosseo, che ha ripercorso "la vicenda tragica di un Uomo unico nella storia di tutti i tempi, che ha cambiato il mondo non uccidendo gli altri, ma lasciandosi uccidere appeso ad una croce". "Il volto sfigurato di Gesù - ha detto con commozione l'anziano Pontefice - si riflette in quello di ogni persona umiliata ed offesa, ammalata e sofferente, sola, abbandonata e disprezzata".

22:53 No global soccorritori scambiati per sciacalli

Portavano aiuti alle persone sfollate a causa del terremoto, ma sono stati sospettati di essere degli sciacalli. Poi dopo gli accertamenti sono stati lasciati andare dai carabinieri che li avevano bloccati nei pressi di San Demetrio, ad una quindicina di chilometri dall'Aquila. La vicenda è stata resa nota da uno dei no global napoletani che fa parte del gruppo, Antonio Musella. I militari hanno confermato che dopo le verifiche, il gruppo bloccato è stato lasciato libero di portare a termine l'operazione di soccorso. "Con quattro mezzi carichi di aiuti - racconta Musella - siamo stati fermati dai carabinieri e controllati per due ore sulla strada. Poi ci hanno portati all'Aquila per ulteriori accertamenti". Dalle verifiche, racconta ancora Musella, "è emerso che avevamo avvisato le autorità di Napoli, da dove siamo partiti, che a loro volta avevano avvisato quelle dell'Aquila del nostro arrivo".

22:06 In casa a dormire nonostante inviti ad andarsene

Malgrado i ripetuti avvertimenti da parte dei Vigili del Fuoco, nella frazione aquilana di San Gregorio due uomini continuano a dormire la notte nelle rispettive abitazioni. Si tratta di due appartamenti in un complesso del quartiere delle case popolari che, almeno esternamente non risulta danneggiato. Le case di questa zona, al contrario, hanno subito ingenti danni strutturali. Dei due, uno è un fabbro del luogo, Giovanni Paolucci; l'altro uno straniero. Sin da lunedì i carabinieri ed i vigili del fuoco stanno tentando, invano, di dissuaderli. Per mangiare i due escono dalle loro case e raggiungono il campo allestito dalla protezione civile all'ingresso del paese.

21:55 Romeni assolti anche da violazione domicilio

Il giudice monocratico ha anche deciso di non doversi procedere per violazione di domicilio nei confronti della badante romena dell'anziano, anche lei imputata e sospettata di aver aperto la porta dell'abitazione ai complici, perché il reato è procedibile a querela di parte: e l'uomo ha deciso di non presentare querela

21:52 Tutti assolti romeni accusati di sciacallaggio

Tutti assolti dall'accusa del tentativo di furto, perché il fatto non sussiste, i quattro romeni arrestati oggi con l'accusa di essere "sciacalli" e di aver tentato di rubare in casa di un anziano sfollato. Il giudice ha condannato solo uno dei quattro accusati, Daniel Vicu, 29 anni, a sei mesi (pensa sospesa) per la detenzione di arnesi da scasso rinvenuti nella sua auto

21:43 Ancora una scossa alle 21.07 magnitudo 3.1

Una scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 21.07 dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'epicentro del sisma è stato localizzato, ha reso noto il dipartimento della Protezione civile, nei comuni dell'Aquila, Popoli e Collimento

21:30 Federalberghi, accoglienza solo per periodo d'emergenza

Alcuni albergatori avrebbero comunicato agli sfollati di poterli ospitare fino alla fine del mese di aprile, ma la Federalberghi abruzzese smentisce tale circostanza, confermando che saranno seguite alla lettera le indicazioni della Protezione civile per il periodo dell'emergenza. Lo ha spiegato presidente di Federalberghi-Confcommercio, Emilio Schirato. Secondo Federalberghi i posti letto ancora liberi sulla costa abruzzese sono complessivamente circa 2.500, visto che sono occupati, al momento, 8.273 sui 10.859 disponibili

21:28 A Lanciano truffatori in azione per raccolta fondi

Alcuni truffatori sarebbero in azione a Lanciano secondo quanto emerge da alcune segnalazioni da parte dei cittadini arrivate al comando di polizia municipale: in città vi sarebbero persone che attraverso il porta a porta richiedono contributi in denaro a favore dei terremotati abruzzesi

21:07 Sciacallaggio, difesa: la badante stava riprendendo le sue cose

Al termine del dibattimento l'avvocato difensore, Gianluca Totani, ha riferito che i quattro stavano ripartendo dall'Abruzzo dopo che la badante dell'anziano, Elena Vicu, aveva deciso di ripartire. La donna, ha spiegato il legale, stava riprendendo le sue cose in casa prima di andarsene. "Stiamo facendo tutti il nostro dovere, l'arresto è stato tempestivo e immediato - ha commentato l'avvocato Totani - questo è il messaggio che emerge prima della sentenza"

20:52 Sciacallaggio, sentenza attesa a minuti

Cadono le accuse di sciacallaggio per i quattro romeni accusati di tentato furto in una casa sfollata. Al termine del processo per direttissima, il primo all'Aquila, è lo stesso pubblico ministero Fabio Picuti a chiedere l'assoluzione da tutte le accuse per tre dei quattro accusati, Jan e Stefania Popa ed Elena Vicu, mentre per il figlio di quest'ultima, Daniel Vicu, la richiesta dell'accusa è di otto mesi per il possesso ingiustificato degli arnesi da scasso trovati nella sua auto. Soddisfatto, anche se manca la sentenza del giudice Giuseppe Romano Gargarella, il legale dei quattro romeni Gian Luca Totani: "tutti hanno fatto il proprio dovere fino in fondo". Il giudice è ora in camera di consiglio, e si attende la sentenza a minuti

20:49 Sciacallaggio, la testimonianza del soccorritore

"Abbiamo deciso di seguirli quando l'infermiera del campo di accoglienza ci ha avvisati di tenerli d'occhio, perché la badante dell'anziano, che peraltro aveva deciso di andare via, gli aveva chiesto le chiavi dell'appartamento". E' la testimonianza dell'operatore della Protezione civile Alessandro Lazzarini che insieme ad altri tre colleghi ha portato all'arresto dei quattro romeni sospettati di aver tentato di rubare in una casa di San Panfilo d'Ocre. Lazzarini ha parlato con i giornalisti prima di essere ascoltato dal giudice. "Quando sono partiti in macchina li ho seguiti a piedi - ha continuato -, in tre erano sulle scale della casa del signor Luigi. E la badante era all'interno. Sono intervenuto dicendo che, per motivi di sicurezza, dovevano uscire. Sono usciti, mi sono allontanato per non essere visto, per telefonare ai carabinieri che poi li hanno fermati"

20:47 Pm chiede 8 mesi per uno dei romeni

Il pubblico ministero Fabio Picuti ha chiesto l'assoluzione per l'accusa di tentato furto aggravato, in pratica atti di sciacallaggio. Solo per uno dei 4 è stata chiesta la pena dell'arresto di 8 mesi per ingiustificato possesso di oggetti atti a offendere, in pratica una chiave e un bastone. Si attende ora la decisione del giudice

 

20:43 Pm chiede assoluzione per quattro romeni

Al primo processo per sciacallaggio in corso all'Aquila il pubblico ministero Fabio Picuti ha chiesto l'assoluzione per i 4 romeni arrestati questa mattina con l'accusa di tentato furto aggravato. Poco prima il legale dei quattro accusati, avvocato Tofani, aveva tentato un'ultima carta: la richiesta del rito abbreviato condizionato, cioè subordinato all'ascolto di un altro testimone. Nel corso dell'udienza era stato ascoltato solo Alessandro Lazzarini, della Protezione civile di Bergamo, l'uomo che ha scoperto una dei quattro accusati dentro la casa del denunciante e gli altri tre in attesa fuori, chiamando immediatamente i carabinieri

20:32 Sky sospende addebito importi ad abbonati Abruzzo

Sky Italia ha deciso di sospendere l'addebito degli importi dovuti dai suoi abbonati residenti nei comuni abruzzesi colpiti dal terremoto del 6 aprile scorso. Lo ha reso noto, con un comunicato, la stessa azienda

20:22 Procura apre inchiesta per disastro colposo

La procura dell'Aquila ha aperto una inchiesta per disastro colposo e ha chiesto al Comune tutti i progetti di chi ha costruito le case negli ultimi anni. Lo ha reso noto il sindaco, Massimo Cialente, questa sera. "Non ci si spiega - ha detto Cialente - come alcune case crollino e altre no. Sono crollate case che non dovevano cadere. Dobbiamo capire se sono state costruite male. Ci sono state palazzine cadute e altre vicine no, come è successo in via Sturzo"

20:01 Comandante vigili: su sopravvissuto nessuna illusione

Il comandante generale dei vigili del fuoco, Antonio Gambardella, mette in guardia dal non farsi troppe illusioni sulla presenza sotto le macerie della palazzina di quattro piani, crollata in via D'Annunzio, all'Aquila, di un sopravvissuto. "Secondo le nostre informazioni - ha detto - non ci dovevano essere sopravvissuti. Durante il pomeriggio di oggi alcuni strumenti geofoni hanno segnalato un ticchettio; abbiamo assunto informazioni e sembra che in questa casa, saltuariamente, venisse anche una donna filippina. Abbiamo approfondito le ricerche e abbiamo appreso che la donna è stata ritrovata altrove, viva, e quindi non era presente in questo edificio. Tuttavia quattro, cinque cani hanno segnalato qualcosa sotto le macerie. Non voglio dare false illusioni. Sotto le macerie vi sono ancora materassi e indumenti che possono emettere odori e quindi confondere il fiuto dei cani". "Per quanto riguarda il ticchettio - ha aggiunto Gambardella - è diventato ritmico e potrebbe trattarsi anche di una goccia d'acqua; troppo ritmico per essere una persona. Comunque - ha concluso - abbiamo il dovere di andare a verificare". Pertanto le ricerche andranno avanti anche durante la notte fino a raggiungere il punto dell'edificio dove i cani avrebbero segnalato la presenza di qualcuno

19:58 Arresto convalidato per romeni accusati di sciacallaggio

Il giudice monocratico Giuseppe Romano Gargarella ha convalidato l'arresto dei quattro romeni accusati di aver tentato di rubare in una casa di San Felice d'Ocre, di proprietà di un anziano del quale una delle due donne, Elena Vicu, era badante. I quattro saranno giudicati con rito abbreviato per il quale si stanno preparando gli atti. Il processo avverrà nella struttura della scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza. I quattro sono stati fermati dai carabinieri che hanno trovato nella loro macchina un piede di porco, un grosso martello e delle catene di ferro. I carabinieri sono arrivati a fermare i quattro dopo essere stati avvertiti da un operatore della protezione civile di Belluno che si trovava nel campo di accoglienza di San Panfilo d'Ocre che, insospettito dai quattro, ha deciso di seguirli fino al centro del paese nelle vicinanze della casa in cui, secondo l'accusa, avevano intenzione di rubare. Sembra che l'anziano in casa custodisse una somma di danaro di circa 100 mila euro

19:38 In via D'Annunzio le ricerche con una scavatrice

I soccorritori stanno scavando in via D'Annunzio cercando un varco nei locali delle cantine e nel garage dopo aver setacciato tra le macerie della palazzina completamente crollata: è da lì che sono arrivati i segnali. Intanto è entrata in funzione una scavatrice con una enorme tenaglia per facilitare il passaggio, la stessa usata per distruggere i resti della casa dello studente

19:32 Palazzina crollata in via D'Annunzio nel racconto di un testimone

Nei giorni scorsi alcuni testimoni avevano raccontato le condizioni della palazzina in via D'Annunzio dove vigili del fuoco e uomini della protezione civile continuavano a scavare per cercare di aprire dei passaggi per poter entrare tra le macerie a cercare le vittime rimaste incastrate. "E' scoppiato il piano terra del palazzo -ha raccontato un testimone - e si vede soltanto il tetto. Si è accartocciato su se stesso. E' una scena infernale. In questa zona è tutto raso al suolo, solo una palazzina, terminata quattro mesi fa è rimasta in piedi, senza subire alcun danno"

19:29 Tra gli sfollati muore donna di 102 anni e nasce una bimba

Una donna di 102 anni dell'Aquila, sfollata a Montesilvano (Pescara), è morta stanotte nell'albergo dove aveva trovato un alloggio. Inutili, per lei, i soccorsi. Proprio mentre i carabinieri si stavano occupando delle pratiche da un albergo vicinissimo è arrivata la richiesta di aiuto per un parto imminente. Una donna dell'Aquila, anche lei sfollata a Montesilvano, ha sollecitato l'arrivo di un'ambulanza, avendo rotto le acque. E così mentre la donna veniva trasportata dal 118 all'ospedale di Pescara, i carabinieri della compagnia di Montesilvano hanno accompagnato il marito. Questa mattina è nata la loro bimba

19:17 Un altro cane segnala presenza in via D'Annunzio

Un altro cane ha segnalato la presenza di qualcuno tra le macerie della palazzina crollata in via D'Annunzio. Un nuovo tentativo è stato effettuato da un Golden Retriever di nome Alex guidato dal suo addestratore che ha definito la segnalazione "un'impresa da manuale". Lo stesso cane, in azione dal primo giorno, nella stessa palazzina aveva segnalato la presenza di una persona viva e di nove corpi

19:14 Recuperato un corpo in via XX settembre, si scava ancora

E' stato estratto un corpo dalle macerie di una palazzina in via XX Settembre all'Aquila. Nello stesso punto i vigili del fuoco scavano ancora per il timore che il cadavere trovato sia quello del componente di una famiglia che potrebbe essere rimasta interamente coinvolta nel crollo. Con questo il numero delle vittime sale a 290

19:10 Si scava con le mani come se ci fosse qualcuno vivo

Vigili del fuoco e speleologi stanno scavando a mani nude tra le macerie in via D'Annunzio come se ci fosse qualcuno ancora vivo lì sotto la palazzina crollata anche se ci sono pochissime speranze che sia così

18:57 Un cane ha segnalato la presenza di un essere vivente

E' stato un cane Collie appartenente all'unità cinofila della Regione Ligura a segnalare la presenza di unessere vivente tra le macerie in via D'Annunzio. Guidato dal suo addestratore il cane è entrato e uscito da un cunicolo marcando in modo chiaro il segnale di qualcuno in vita. Non si sa però se si tratti di una persona o un animale

18:33 Ancora una scossa alle 17.46 magnitudo 3.3

Ancora una scossa in Abruzzo, avvertita dalla popolazione. Le località prossime all'epicentro sono L'Aquila, Lucoli e Tornimparte. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle ore 17.46 con magnitudo 3.3

18:30 Strumenti indicano vita sotto le macerie in via D'Annunzio

Intorno all'abitazione in via D'Annunzio i tecnici hanno chiesto il silenzio assoluto per captare eventuali segnali. Sia il geofono, uno degli strumenti usati per individuare presenze sotto le macerie, sia i cani utilizzati per la ricerca di dispersi, hanno infatti individuato cenni di vita tra i resti di una palazzina in via D'Annunzio nei pressi della villa Comunale dell'Aquila. Potrebbe trattarsi però anche di un falso allarme, sottolineano gli operatori, o di animali rimasti intrappolati

18:02 Onna, nella tendopoli mancano docce e stufe

A Onna, la frazione dell'Aquila rasa al suolo dal terremoto di lunedì scorso e che ha pagato il più alto tributo in termini di vite umane, sono oltre 200 le persone attualmente ospitate nella tendopoli, ma mancano ancora le docce e non c'è il riscaldamento.

17:52 Accusati di sciacallaggio, tra pochi minuti il processo

Sono appena arrivati alla caserma della guardia di finanza di Coppito i quattro rumeni, due uomini e due donne, accusati di avere rubato in un'abitazione colpita dal terremoto nell'Aquilano, e arrestati oggi dalle forze dell'ordine. Tra pochi minuti saranno giudicati per direttissima. Entrando nella caserma delle fiamme gialle, i quattro arrestati hanno proclamato urlando la loro innocenza: "Non c'entriamo".

17:49 Ricerca sopravvissuto in palazzina crollata

Due colpi: sono stati la risposta che da sotto le macerie è giunta ai richiami dei vigili del fuoco che stanno operando per verificare se ci sia un sopravvissuto sotto la palazzina crollata in via D'Annunzio. Con un'apparecchiatura sofisticata un vigile ha percepito nitidamente due colpi in risposta ai richiami. Inoltre le unità cinofile della polizia continuano ad abbaiare sopra le macerie

17:41 Inpdap, ritiro pensione in qualasiasi ufficio postale

"Pagamento delle pensioni in circolarità consentendone la riscossione presso qualsiasi ufficio postale italiano ed ulteriori 2 postazioni mobili in sinergia con Inps e in collaborazione con Poste italiane". Sono le iniziative messe in atto dal Commissario straordinario dell'Inpdap (l'Istituto di previdenza dei dipendenti pubblici), Paolo Crescimbeni, che si aggiungono a quelle già previste nei giorni scorsi. L'Istituto ha infatti deliberato anche l'erogazione di un sussidio straordinario ai dipendenti di tremila euro per l'inagibilità dell'abitazione di residenza e sospeso sino al 31 dicembre 2009 le rate per prestiti e mutui

17:38 Nuova scossa alle 17.07 magnitudo 2.9

E' stata di magnitudo di 2.9 della scala Ritcher la nuova scossa di terremoto chiaramente avvertita nell'area dell'Aquila alle 17.07. L'epicentro, riferisce la Protezione civile, è situato tra il capoluogo abruzzese, Scoppito e Villa Grande

17:37 Berlusconi, L'Aquila città morta

"L'Aquila è una citta morta, una città di fantasmi, tutti gli uffici pubblici sono fuori gioco" ha detto il premier Berlusconi in una intervista alla Vita in diretta, in onda su RaiUno. "Dobbiamo lavorarci sopra e prendere provvedimenti", ha aggiunto. "La città dell'Aquila è stata costruita in decenni, ci sono monumenti e importanti palazzi che hanno subito danni rilevanti: ci vorranno anni per curarli e soprattutto per guarire le ferite", ha sottolineato il premier, dicendosi tuttavia "più ottimista per le abitazioni dei vari quartieri e dei comuni vicini"

17:26 Berlusconi, mi assumo responsabilità ricostruzione

"Mi prendo personalmente la responsabilità di una ricostruzione sicura e trasparente". Silvio Berlusconi, nel corso di una intervista telefonica con una televisione franco-canadese, ribadisce che il governo intende verificare la spesa delle risorse per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. "Lo Stato - ha detto Berlusconi al telefono con il canale del Quebec - sarà accanto a tutti i cittadini" colpiti dal sisma e "nessuno sarà lasciato indietro"

17:23 Si cerca sopravvissuto in palazzina crollata

Decine di vigili del fuoco sono impegnate in via D'Annunzio, all'Aquila, alla ricerca di un sopravvissuto tra le macerie di una palazzina. La sonda dei vigili del fuoco avrebbe percepito, durante lo scandaglio sotto i ruderi, movimenti che potrebbero essere stati provocati da una persona ancora in vita. Naturalmente c'è molta incertezza e comunque sul posto si stanno riversando ambulanze e mezzi di soccorso

17:19 Berlusconi, Zapatero potrebbe ricostruire forte spagnolo

Il premier Silvio Berlusconi è tornato a parlare della questione degli aiuti dall'estero e in particolare degli aiuti nella ricostruzione dei beni culturali, lanciando una proposta: "Per esempio, qui vicino all'Aquila c'è un bellissimo forte spagnolo, e sarebbe bello, potrebbe essere un'idea, se il premier spagnolo Zapatero si occupasse di una parte della ricostruzione"

17:15 Berlusconi risponde al centralino della caserma

Prima della conferenza stampa nella caserma della guardia di finanza a Coppito, Silvio Berlusconi è passato dal centro di coordinamento dei soccorsi per l'emergenza terremoto allestito nella struttura delle fiamme gialle. Arrivando allo stand del numero verde si è dedicato alle telefonate, facendo il centralinista. Un operatore ha risposto alla telefonata di una cittadina dicendo "Le passo il premier". Quindi il presidente del Consiglio e la signora hanno parlato per alcuni minuti

17:12 Bonino: 8 per mille a vittime sisma, la chiesa non si lamenti

"La chiesa cattolica non si lamenterà più di tanto se si destina l'8 per mille in favore delle vittime del sisma d'Abruzzo". Ne è convinta il vicepresidente del Senato Emma Bonino che è tornata a battere il tasto sull'utilità di tale iniziativa durante la registrazione di "Otto e mezzo". "La chiesa cattolica - ha aggiunto - ha già lanciato anche lei delle sottoscrizioni per i terremotati. E poi ufficialmente l'8 per mille è già destinabile per cose civili"

17:00 Berlusconi, pubblico e privato lavorino insieme

"Il braccio pubblico e quello privato devono lavorare insieme" ha detto il premier a proposito della ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. I privati, ha aggiunto, potranno avere un ruolo "molto utile, sia come messa a disposizione di case per il periodo transitorio, sia come aiuto economico per la ricostruzione di case". Ma anche, ha sottolineato, "per la vicinanza alla persone, perché sentirsi al centro della solidarietà nazionale credo sia un sentimento positivo"

16:57 Berlusconi, sarà indicata data inizio e fine lavori

Tra le ipotesi in campo per la ricostruzione in Abruzzo, ha detto ancora Berlusconi, c'è anche quella della "parcellizzazione" delle diverse zone e dei progetti da assegnare alle province italiane. La parcellizzazione consentirà "una grande trasparenza delle operazioni" perché sarà indicata "la data di inizio e di fine dei lavori e l'importo", e poi ci sarà "una specie di gara tra l'una e l'altra provincia". Il premier ha inoltre sottolineato che "sarà esposto a critica pubblica chi non rispettasse i termini"

16:55 Salve le 99 cannelle, simbolo dell'Aquila

La fontana delle 99 Cannelle, uno dei simboli della città dell'Aquila, situata al margine del centro storico nei pressi di Porta Rivera - crollata - sembra essersi salvata dalla furia devastatrice del terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese il 6 aprile scorso

16:54 Berlusconi: non vado in talk show, ho troppo da fare

"Non mi sono sentito di dire no a chi ha chiesto un intervento di 5 o 10 minuti, non vado ai talk show non per mancanza di buona volontà, ma perché abbiamo tanto da fare, sono stati giorni di una intensità operativa straordinaria" ha detto Berlusconi al termine della conferenza stampa

16:50 Berlusconi, abruzzesi esempio per gli italiani

"Gli abruzzesi sono un popolo forte e gentile che anche in questa occasione ha dato prova di compostezza e di civiltà, un esempio a portare a tutti i cittadini d'Italia" ha affermato il presidente del Consiglio

16:49 Berlusconi, evitare rabbia e disperazione

"Le precedenti esperienze ci dicono che questi sono i giorni dello scampato pericolo, poi subentra la disperazione e infine la rabbia" e bisogna "evitare di entrare in questa atmosfera" ha detto il premier. Il governo, ha promesso, "farà di tutto per allocare in situazioni degne le persone" senza casa

16:44 Berlusconi, sarò qui anche a Pasqua

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto che sarà in Abruzzo anche il giorno di Pasqua. Un impegno ribadito anche di fronte alle insistenze del sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso che lo invitava a prendersi qualche giorno di riposo

16:43 Berlusconi, 100 psicologi per gli sfollati

Da oggi sono in campo 100 psicologi per assistere le popolazioni terremotate dell'Abruzzo e 200 tecnici per i rilievi di stabilità degli edifici ha detto ancora il presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa. "Da oggi - ha detto Berlusconi - 100 psicologi messi a disposizione dalle Asl e dalle associazioni di volontariato aiuteranno i cittadini a tenere alto il morale, superare lo shock del terremoto e a pensare alla fase successiva, quella della ripresa"

16:40 Berlusconi: 441 sopralluoghi tecnici, la diga è ok

''Siamo entrati già nella prospettiva del cosa fare dopo l'emergenza e gli inventari sono la prima cosa: ieri c'erano in campo 150 tecnici rilevatori, e cioè 62 squadre, che hanno effettuato 241 sopralluoghi. Oggi abbiamo in effettuazione altri 200 sopralluoghi e il numero dei tecnici è aumentato a 200, le squadre sono 80'' ha detto il presidente del Consiglio, spiegando che ''i sopralluoghi sono stati fatti a 187 abitazioni, a 12 scuole, 5 supermercati, 2 industrie e 4 infrastrutture stradali. I siti di rilievo - ha aggiunto - sono stati L'Aquila città, più le sue frazioni, e altri 10 comuni''. Inoltre, Berlusconi ha puntualizzato che ''anche per quanto riguarda la diga, su cui qualcuno aveva avanzato preoccupazioni, è stato fatto un rilievo. La risposta è stata che non corre nessun pericolo''

16:37 Berlusconi: promesso davanti alle bare, non vi lasceremo soli

"Ho promesso davanti alle bare che il governo assumerà su di sé la responsabilità di portare aiuto a chi è stato colpito da questa tragedia'', ha detto Berlusconi. ''Non lasceremo nessuno da solo'', ha aggiunto il premier, sottolineando che la ricostruzione ''procederà in tempi effettivamete brevi per limitare al massimo le sofferenze"

16:35 Berlusconi, aiuti ai privati che ricostruiscono casa

"Se ci fossero dei privati che ritengono di poter ricostruire o ristrutturare la loro casa di abitazione a loro spese, si può pensare di dare a queste persone un sostegno economico da parte dello Stato" ha detto il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa

16:32 Berlusconi, in campo 12.131 uomini per quasi 40mila assistiti

Sono, al momento, 12.131 gli uomini in campo per gli aiuti agli sfollati dell'Aquila e "non ne servono altri". Il dato è stato fornito dal premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa presso la caserma di Coppito. "Il totale della popolazione assistita è di quasi 40 mila persone, di cui 15.350 in case e 24.138 in sedi ricovero con tende. Tutte persone assistite sia dal punto di vista medico che con pasti caldi" ha detto

16:28 Berlusconi, processo per direttissima ai 4 sciacalli

Saranno processati per direttissima i 4 romeni, due uomini e due donne, che questa mattina sono stati arrestati per sciacallaggio in provincia dell'Aquila. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. "Si tratta di un primo risultato - ha detto - della offensiva contro lo sciacallaggio". Il premier ha inoltre ricordato che gli uomini delle forze dell'ordine impiegati contro lo sciacallaggio sono in tutto 700

16:25 Berlusconi, finora 806 scosse

Dal 6 aprile a oggi si sono verificate 806 scosse, di cui 9 di magnitudo tra 4 e 5 e questo "è qualcosa che non dà tregua e non può non preoccupare" ha detto ancora Berlusconi. Solo ieri sono state registrate 186 scosse. Gli sfollati sono 39.500, gli uomini sono 12.131, 700 anti sciacallaggio

16:22 Berlusconi, ricostruzione con privati in tempi brevi

"Per la ricostruzione delle singole case, se ci saranno i privati i tempi saranno solo di mesi" ha detto il premier. "La costruzione parcellizzata - ha aggiunto - dovrebbe essere un sistema veloce perché ho avuto l'idea di mettere una data di inizio e una data finale"

16:21 Berlusconi, siamo ancora in fase di emergenza

Il lavoro continua ma siamo ancora in "fase di emergenza" ha detto il presidente del Consiglio che ha però esordito parlando dei funerali, un evento che "non dimenticheremo più, toccante e lancinante per tutte le storie che ci hanno intrattenuto e commosso"

16:20 Berlusconi, 1680 privati hanno offerto case

Sono 1680 i privati che hanno offerto case agli sfollati. Lo comunica Silvio Berlusconi nel cosro di una conferenza stampa a Coppito

16:17 Berlusconi, crollate case senza criteri antisismici

"Tutte le case che sono venute giù, anche quelle non antiche, erano costruite senza criteri antisismici" ha affermato Silvio Berlusconi. Per il presidente del Consiglio, tra quelle abbattute dal terremoto, c'erano case "costruite negli anni 70 e 80. Fatte con cementi che non si usano più, con ferri che non si usano più, senza meccanismi di aderenza e legate alle tecnologie di allora"

16:10 Tra i dispersi anche una cittadina spagnola

Tra i dispersi c'è anche una cittadina spagnola. A riferirlo è stato il console spagnolo in Italia, Luis Gomez de Aranda, secondo cui la donna dispersa è sposata a un italiano e vive nel nostro Paese da molti anni. Al momento non si hanno sue notizie, il suo nome non figura né nella lista dei feriti né in quella dei morti

16:03 Esperto, conclusa fase intensa del sisma

Ipotizza che con la forte scossa di ieri sera alle 21.40 possa essersi conclusa la fase più intensa del terremoto abruzzese padre Martino Siciliani, direttore dell'osservatorio sismologico Andrea Bina di Perugia. Grazie alle stazioni della rete presente in Umbria e a quelle dell'Istituto nazionale di geofisica il religioso sta seguendo l'evoluzione delle scosse nella zona dell'Aquila. Padre Siciliani ha quindi spiegato di ritenere che si sia "ormai attivata" tutta la sezione della faglia dalla quale hanno avuto origine

15:54 Danni gravi anche abbazia san Clemente a Casauria

Danni gravi anche all'abbazia di san Clemente a Casauria (Pescara), uno dei gioielli del romanico italiano. La chiesa ha subito il crollo del muro sopra l'ambone sono inagibili tutti gli uffici per le volte pericolanti. E' a rischio anche la cupola. San Clemente a Casauria, uno dei monumenti più visitati dagli stranieri in Abruzzo - costruita nell'847 dall'imperatore Ludovico II, è monumento nazionale e rappresenta una delle più importanti dell'alto medioevo della regione

15:52 Domani attivo numero verde per assistenza farmaceutica

Dalle 12 di domani, sabato 11 aprile, presso la regione Abruzzo sarà attivo il numero verde 800 719 270 per garantire le informazioni in materia di assistenza farmaceutica destinata alla popolazione colpita dal sisma. Verranno fornite sia indicazioni in materia di esenzione dalle prestazioni farmaceutiche, sia specifiche richieste di medici prescrittori riguardanti le terapie in atto per singoli pazienti, affetti da patologie croniche, che necessitano di prosecuzione di cure. Il numero verde sarà attivo con i seguenti orari: sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 (10-13; 15-18); da martedì 14 in poi (9-18)

15:50 Continua sciame sismico, nuova scossa 3.1

Prosegue lo sciame sismico nella provincia dell'Aquila: alle 13.53 una replica di magnitudo 3.1 è stata registrata dall'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia; la scossa è stata "lievemente avvertita dalla popolazione". Lo rende noto la Protezione civile. Le località prossime all'epicentro sono Rocca di Cambio, San Panfilo d'Ocre e Villa S. Angelo

15:49 Oscurati due falsi siti della Croce rossa

Sequestrati dalla polizia postale e delle comunicazioni di Bologna due url www.jpg-online.com, quindi non più raggiungibili, il cui dominio è registrato a nome di società con sede in Usa e www.989965.com/crocerossa.it, attraverso i quali venivano richiesti versamenti di denaro a scopo benefico da destinare ai terremotati dell'Abruzzo. Un fenomeno, quello di promuovere iniziative di solidarietà in favore delle vittime riconducibile al cosiddetto "phishing" e i conti verso cui sono destinati i versamenti sono sicuramente di persone estranee alla Croce Rossa Italiana

15:47 Codacons, servono roulotte per gli sfollati

"Invitiamo tutti i cittadini italiani che dispongono di roulotte e camper inutilizzati a mettere tali mezzi a disposizione degli sfollati" dichiara Carlo Rienzi, presidente Codacons, che insieme al Codacons Abruzzo, lancia oggi una campagna in favore dei terremotati, per reperire roulotte da collocare nelle zone colpite dal sisma, in sostituzione delle tende attualmente allestite. "I cittadini possono inviarci una mail con i propri dati e le informazioni relative al mezzo all'indirizzo codacons.info@tiscali.it. Una volta raccolte le adesioni provvederemo, assieme alla Protezione civile e alle altre organizzazioni di soccorso, a individuare gli insediamenti più adatti dopo poter collocare le roulotte" conclude Rienzi

15:38 Iniziato il censimento degli animali

Cominciato questa mattina nelle aree colpite dal sisma il censimento degli animali. Lo annuncia in una nota l'Ente nazionale protezione animali (Enpa), spiegando che si parte dalle tendopoli, e a iniziare il lavoro sono le guardie zoofile del nucleo Enpa di Caserta, che saranno sostituite nei prossimi giorni dalle guardie di Torino, Roma, Civitavecchia e da esperti della sezione Enpa di Pistoia

15:33 Berlusconi, new town come Milano2

La new town, ha aggiunto il premier, "è un quartiere nuovo per giovani che non hanno casa, da costruire a fianco all'Aquila e che sarà concepito con il linguaggio architettonico locale". Ma non è che ci ghettizzerete?, gli chiede il giovane ingegnere. "Macché ghettizzare, sarà perfettamente integrato; vada a vedere Milano2 o Milano3 e poi ditemi se sono ghettizzati", ha risposto Berlusconi

15:31 Ancora un corpo senza nome

Mentre si cercano ancora una ventina di dispersi c'è ancora un corpo senza nome tra le vittime, è un uomo anziano che forse viveva da solo. Il suo corpo è stato trovato sotto le macerie di una casa all'Aquila. Ancora nessuno è venuto a cercarlo e la salma resta in una cella frigorifero nella fabbrica dismessa di macellazione delle carni dove i corpi in attesa di riconoscimento vengono conservati. Il "senza nome" non ha ancora avuto un funerale, la protezione civile, sta continuando a effettuare visite per un'eventuale riconoscimento. Se la salma non verrà identificata sarà trasportata in un loculo speciale del cimitero dell'Aquila

15:26 Berlusconi, la new town non sarà un ghetto

Silvio Berlusconi rassicura un giovane ingegnere dell'Aquila sul fatto che la new town da costruire a fianco della vecchia città non sarà un ghetto, ma anzi sarà una città da costruire "con il linguaggio architettonico locale", sul modello di Milano2 e Milano3. "La new town è richiesta dal vostro sindaco", ha detto il presidente del Consiglio, rispondendo alle preoccupazioni del giovane ingegnere

15:24 Berlusconi, pieno di biglietti di familiari e sfollati

Berlusconi ha raccontato che "è pieno di foglietti e lettere dei familiari delle vittime e anche di chi ha perso casa e lavoro". Il premier porta come esempio un biglietto che gli è stato recapitato che tratta la storia di una mamma "che si sente colpevole della morte della figlia, studentessa universitaria, perché l'ha costretta lei a venire a studiare all'Aquila, anche contro il suo volere"

15:13 Berlusconi, ho sofferto davvero

"Lo dico da padre che capisce che tipo di dolore può essere", ha aggiunto Berlusconi, definendo ciò che ha vissuto delle "situazioni terribili, angoscianti e lancinanti". "Stamattina - ha proseguito - ho sofferto davvero: c'è una signora che ho incontrato che si voleva ammazzare", dicendo di sentirsi responsabile per aver quasi costretto la figlia a venire qui a studiare: "Non sono riuscito a non piangere"

15:08 Denunciati furti nelle tende in un campo all'Aquila

Una serie di furti si è registrata nel campo di accoglienza di piazza D'Armi, il più grande allestito all'Aquila. A denunciare i fatti agli uomini della Protezione civile sono state alcune famiglie che si sono accorte che nella loro tenda non c'erano più viveri e indumenti

15:06 Berlusconi, un dolore lancinante

"Stamattina ho provato un dolore veramente lancinante e lacerante. Tutte le storie che ho ascoltato in questi giorni mi sono venute addosso e sono drammatiche; la sfilata di bare credo sia stato uno spettacolo terribile". Silvio Berlusconi trattiene a stento l'emozione nel rivivere le immagini più toccanti dei funerali. "Una cosa che non dimenticherò mai", ha aggiunto il presidente del Consiglio parlando con i giornalisti nella sede operativa della Protezione civile

15:03 All'Aquila riparte sistema giustizia

Stamattina è ripartito il servizio giustizia a L'Aquila. Lo afferma una nota dell'ufficio stampa del ministero della Giustizia. Su disposizione del ministro Alfano è stato attivato con decorrenza dalle ore 12 di oggi, il presidio per gli Affari urgenti penali e civili presso il locale tribunale per i Minorenni. Nella stessa mattinata è stata istituita l'unità di crisi, composta da due magistrati e quattro funzionari dell'amministrazione, che sarà coadiuvata dal personale dell'ufficio tecnico comunale, dai vigili del fuoco e della protezione civile

15:00 Roma è sicura, fuori dalla fascia sismica

"Roma è fuori dalla fascia sismica che si estende lungo la dorsale dell'appennino e che è interessata dai terremoti di questi giorni". Dunque subisce "sollecitazioni di riflesso" dai sismi che scuotono la terra abruzzese. A chiarirlo è il dipartimento della Protezione civile del Campidoglio, che ha sentito il bisogno di diffondere una nota per chiarire le diverse opinioni sul rischio terremoto a Roma

14:59 Berlusconi, non faremo baraccopoli ma case sicure

"Il governo farà di tutto per allocare persone in strutture degne" ha detto il premier. "Non costruiremo né baraccopoli né tendopoli né strutture provvisorie ma case sicure". Il presidente del Consiglio ha fatto il punto sulla situazione degli sfollati riferendo che 14mila sono già stati sistemati negli alberghi: "C'è una generosa offerta di case da parte di tutti i cittadini italiani" ha detto prima di offrire anche le sue

14:47 Schifani anche domani nelle zone colpite dal sisma

"Oggi è il giorno del silenzio e del dolore": è il commento lapidario fatto dal presidente del Senato, Renato Schifani, al termine dei solenni funerali di Stato delle vittime. "Torneremo domani - ha aggiunto Schifani - per passare la vigilia di Pasqua assieme alle popolazioni colpite dal sisma"

14:45 Berlusconi, pronto a offrire le mie case

"Già molte persone hanno offerto le proprie case per aiutare gli sfollati del terremoto, e anche io farò quello che potrò offrendo delle mie case" ha affermato il premier Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti a margine della sua visita all'Aquila

14:43 Berlusconi, indispensabile clima unità politica

"Di fronte a un accadimento come questo il clima di unità politica non è solo necessario ma indispensabile" ha affermato il premier Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti nella sede operativa della Protezione civile

14:40 Sfollati assistiti da psicologi

Giorno e notte, negli obitori, nelle tendopoli, nei campi base, nelle aree di accoglienza: una squadra infaticabile di psicologi è a fianco degli sfollati che vivono il trauma del sisma, che hanno perso tutto, la casa e speso anche i propri cari. Sono gli psicologi delle unità di sostegno di emergenza della Federazione nazionale psicologi per i popoli, attivate immediatamente dopo il primo distruttivo sisma dalla Protezione civile. La loro azione è a 360 gradi, con particolare attenzione ai bisogni emotivi di bambini, anziani, famiglie, e dando un contributo volontario intenso e tecnicamente specializzato alle operazioni di soccorso e ripristino della normalità. Questa attività di assistenza, assicurano, sarà garantita anche nelle prossime settimane

14:37 I carri funebri al cimitero

A gruppi di 15 per volta uno dopo l'altro i carri funebri entrano nel piazzale del cimitero. Il personale della Croce Rossa, delegazioni di alpini, dei Vigili del fuoco, di carabinieri e polizia trasportano i feretri all'interno dell'edificio mortuario che ospita i loculi dove saranno sistemati in maniera provvisoria. All'interno del cimitero un'area è stata riservata ai parenti delle vittime che piano piano stanno raggiungendo il posto

14:17 Di Pietro: "Accertare le responsabilità"

"Io non voglio nessuna polemica, voglio solo giustizia per la mia gente". E' quanto scrive sul suo blog Antonio Di Pietro. "Io voglio sapere - scrive Di Pietro - Lo Stato ha il dovere di sostenere nella tragedia gli abruzzesi, deve affiancare la celerità nell'individuare e non distogliere le eventuali responsabilità in gioco".

14:09 La terra si è spostata di 15 millimetri

A causa del terremoto in Abruzzo, la superficie terrestre si è spostata di 15 millimetri. Grazie alle immagini satellitari catturate da Cosmo-SkyMed, il sistema satellitare dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) e del ministero della Difesa, è stato possibile il primo interferogramma da cui è risultato uno spostamento della Terra in seguito al sisma.

13:57 Prima bara nel cimitero

E' di Rosa Antonini la prima bara che è stata portata all'interno del sacrario del cimitero dell'Aquila, dove saranno custodite momentaneamente le 150 bare delle persone morte nel sisma che ha devastato il capoluogo abruzzese.

13:42 Croce Rossa: stop aiuti senza coordinamento

Croce Rossa Italiana ringrazia per la grande risposta di solidarietà alla popolazione colpita dal terremoto, grazie alla quale si sono riempiti di materiali i magazzini, gestiti nelle zone terremotate unitamente alla Protezione Civile. Allo stesso tempo, però, invita a non inviare più aiuti senza coordinamento

13:41 Franceschini: "Oggi solo il silenzio"

"I funerali sono momenti di raccoglimento e preghiera. Di fronte a un dolore così straziante non si cercano inquadrature e non si fanno dichiarazioni, tanto meno dichiarazioni politiche". Così ha risposto ai giornalisti il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, al termine dei funerali solenni per le vittime del terremoto in Abruzzo.

13:00 Chiusi i funerali, le bare portate via a spalla

Sono terminati i funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo. La gente che ha affollato la piazza d'Armi della Scuola Ispettori della Guardia di Finanza di Coppito, all'Aquila, sta lasciando il luogo della cerimonia, dopo un ultimo saluto commosso ai feretri.

Le bare vengono portate via a spalla, da militari, volontari, vigili del fuoco, forze dell'ordine, uomini della Protezione civile, formando un lungo corteo

12:48 La preghiera dell'Imam chiude la cerimonia

Prima che la messa si concludesse un Imam ha preso la parola leggendo una preghiera islamica ''nel nome del Dio unico e misericordioso'' ricordando le sei vittime di fede islamica. Un saluto accolto da un lungo applauso da parte dei fedeli, ma anche delle autorita' presenti e dei vescovi.

12:43 Lievi scosse durante il funerale

Le scosse sismiche in Abruzzo sono continuate anche durante il funerale: mentre era in corso il rito, ne sono state registrate alcune decine, quasi tutte strumentali. La più significativa ha avuto una magnitudo di 2.5

11:34 Bertone ricorda Marco Cavagna

Il cardinale Tarcisio Bertone ha ricordato "Marco Cavagna, il pompiere-papà di Treviolo - ha sottolineato - venuto da Bergamo e qui colpito da un infarto mentre cercava di salvare altre vite".

11:31 Bertone: "L'Italia intorno a queste bare"

L'Italia intera è oggi raccolta attorno alle bare delle vittime del terremoto, e mostra di credere nei valori della solidarietà e fraternità. Questi sono valori saldi nel popolo italiano. Lo ha detto il cardinale Tarcisio Bertone, invitando all'"omaggio alle vittime", al "compianto e alla preghiera", "stretti idealmente attorno alle bare" e accanto alle "autorità civile e militari che testimoniano la solidale presenza dell'intero popolo italiano".

11:19 Enel: "Diga Camposto è sicura"

"La diga di Campotosto è solida e sicura" e quindi "non c'è alcun motivo di allarme". A precisarlo in una nota è l'Enel in merito alle notizie di stampa relative alla tenuta dei bacini idroelettrici della Regione Abruzzo ed in particolare quello di Campotosto.

11:08 Berlusconi si siede tra i parenti delle vittime

Berlusconi ha scelto di prendere posto tra i parenti e non tra le autorità.

11:06 Il messaggio del Papa: "Continuare a sperare"

Monsignor George Gaenswein, segretario personale di Benedetto XVI, sta leggendo il messaggio del Santo Padre: "Sono certo che con l'impegno di tutti si può far fronte alle necessità più impellenti". Il Papa è "spiritualmente vicino" "in queste ore drammatiche" alle persone colpite dalla "immane tragedia del terremoto", implora "da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa dei feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto". Benedetto XVI ha assicurato che "la Santa Sede intende fare la sua parte, unitamente alle parrocchie, agli istituti religiosi e alle aggregazioni laicali. Questo è il momento dell'impegno, in sintonia con gli organismi dello Stato, che già stanno lodevolmente operando...".

10:56 La cerimonia è iniziata

La cerimonia è iniziata, è arrivato anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano

10:53 E' arrivato Berlusconi

Il premier Silvio Berlusconi è arrivato a L'Aquila e sta camminando tra i familiari delle vittime.

10:47 Sciacallaggio, 5 fermati

Sono 5 i romeni sospettati di scacallaggi e fermati dai Carabinieri a Piano d'Orce. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata una badante romena ad organizzare il furto. La donna non avrebbe restituito le chiavi dell'abitazione dell'anziano che assisteva ed avrebbe chiamato tre suoi connazionali: insieme sarebbero entrati nella casa, rubando oro e denaro contante.

Stavano per scappare, quando sono stati bloccati dai carabinieri che li hanno arrestati.

10:45 Vista del Papa "appena possibile"

"Appena sarà possibile il Papa verrà all'Aquila. Stiamo valutando la situazione e lo sviluppo degli eventi": lo ha detto monsignor George Gaenswein, segretario personale di Benedetto XVI

10:43 In piazza 205 bare

Duecentocinque bare (in cinque casi si tratta di feretri di madri e figli vicini) disposte su quattro file da cinquanta ognuna. E' il numero ufficiale delle vittime del terremoto per le quali si celebreranno i funerali solenni nella piazza d'armi della caserma della Guardia di Finanza all'Aquila.

10:25 Cardinale Bertone: "Giorno del dolore e della speranza"

"E' il giorno del dolore ma anche della speranza". Sono poche parole quelle che il cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, pronuncia prima di entrare nel grande cortile della guardia di finanza che alle 11 ospiterà i funerali solenni per le vittime del terremoto.

10:23 Il bilancio delel vittime sale a quota 289

Il bilancio delle vittime del terremoto sale a 289. Sono stati ritrovati, infatti, altri due corpi sotto le macerie di un palazzo in via Roma, a L'Aquila. Il decesso, secondo la Guardia di Finanza, è seguito alla forte scossa registrata dopo le 22 di ieri. Le vittime erano entrate in casa per recuperare dei vestiti.

10:20 Quattro pullman partiti da Onna

Quattro pullman sono partiti in mattinata da Onna per andare ad assistere ai funerali di Stato delle vittime del terremoto.

10:15 Pezzopane: "Dolore immenso"

"Non trattiene le lacrime la presidente della provincia de L'Aquila Stefania Pezzopane, arrivata a Coppito per i funerali solenni delle vittime del terremoto. "Oggi è il momento del lutto e del dolore - ha detto - un dolore immenso, quelle bare bianche mi sconvolgono"

10:06 Berlusconi: "Commissari per la ricostruzione"

"Abbiamo diviso l'area in sei zone, e per ora si sta lavorando all'inventario. Dopo ci sarà la fase della ricostruzione che sarà affidata a dei commissari che coordineranno i lavori" afferma Berlusconi, collegato telefonicamente con Radiouno

10:05 Berlusconi: "Felice se opposizione collabora"

L'opposizione "non diminuirà in alcun modo l'operato del governo. Spero che l'Italia possa dotarsi di un'opposizione democratica e collaborativa. Se questo dovesse accadere io sarò il primo ad esserne felice" dice Berlusconi

10:02 Berlusconi: "Le case saranno ricostruite"

"Visto che è stata fatta confusione voglio chiarire ancora una volta che la New Town non ha nulla a che vedere con la ricostruzione. Le case distrutte saranno tutte ricostruite così come gli edifici pubblici che sono considerati beni artistici". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi

10:00 Rocca di Cambio, mancano le stufette

A Rocca di Cambio (L'Aquila), le 216 persone sfollate sono al freddo ormai da cinque giorni, in attesa di ricevere le stufette ad aria per riscaldare le tende: a segnalarlo è il sindaco del Comune più alto dell'Appennino - si trova a 1.434 metri di quota - Antonio Pace. La scorsa notte la temperatura è scesa a tre gradi sotto lo zero. "Il fatto che non si parli del nostro disagio - ha spiegato - ci lascia interdetti"

09:48 cardinale Bertone vista tendopoli

Il segretario di Stato Vaticano, Cardinal Tarcisio Bertone, che celebrerà questa mattina i funerali, visiterà prima della cerimonia l'ospedale da campo allestito dalla regione Marche, la tendopoli di Collemaggio quindi si soffermerà per alcuni minuti in Piazza Duomo davanti alla basilica e pregherà davanti alle macerie della casa dello studente.

09:43 Fermati 4 presunti sciacalli

Neanche la giornata di lutto nazionale, che coincide con i funerali solenni delle vittime del terremoto, ha fermato 4 presunti sciacalli: quattro romeni sono stati sorpresi dai carabinieri a San Panfilo d'Ocra, a un passo da Onna, con delle quantità di oro ed alcuni piedi di porco.

09:41 Lunga fila verso il piazzale della scuola della Gdf

La strada che porta alle bare, all'incirca un chilometro e mezzo di dritta che separa i campi della valle in due tronconi, è completamente intasata. Nemmeno i servizi navetta - allestiti dal comune pescando tra i mezzi pubblici e privati - riescono a trasportare la disperazione di tanta gente venuta per la maggioranza dal centro-sud del paese. Persino i marciapiedi sono traboccanti di gente.

09:35 Germania pronta a ricostruire la chiesa di Onna

La Germania è pronta a dare il proprio sostegno all'Italia occupandosi della ricostruzione della chiesa settecentesca di Onna, distrutta dal terremoto. Il Ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier, in un colloquio telefonico con il collega italiano Franco Frattini, ha voluto dare così il segno "della vicinanza e della partecipazione" del paese alla tragedia che ha colpito l'Italia.

09:22 Berlusconi: "Pene severe per gli sciacalli"

"Lo sciacallaggio è un disvalore assoluto. Con il decreto legge introdurremo norme che prevedranno pene molto alte". Lo assicura il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi

09:19 Sindaco L'Aquila: "Tanti amici in quelle bare"

"Ho tanti amici in quelle bare, colleghi e vicini di casa". Così il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha commentato questa giornata di grande dolore per la città e per tutto l'Abruzzo.

09:14 Berlusconi: "Troveremo i fondi"

Il governo troverà "tutti i fondi necessari" per i danni del terremoto abruzzese. Lo assicura Berlusconi che spiega che "dal fondo Ue per le calamità naturali arriveranno 400-500 milioni di euro in tre anni. Già ora abbiamo stanziato 100 milioni di euro come governo italiano. Il ministero dell'Istruzione ha stanziato altri 16 milioni per ricostruire la casa dello studente. Dopo Pasqua vareremo un decreto legge con altri fondi. Poi stabiliremo l'entità del fabbisogno complessivo da ripartire in più anni".

09:13 Berlusconi: "Due mesi per l'inventario dei danni"

Per fare l'inventario dei danni del terremoto serviranno "almeno 2 mesi". Lo afferma il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi

09:11 Un fiore su ogni bara

Le bare con le vittime del terremoto sono già allineate nel grande piazzale della scuola della guardia di finanza all'Aqulia, in attesa della cerimonia funebre che inizierà alle ore 11. Sono già presenti, dalle prime ore del mattino, i parenti delle vittime. Su ogni bara c'è un orchidea, gialla, bianca, o rossa. Dietro alle bare è stato allestito l'altare dove sarà officiato il rito funebre che sarà presiduto dal cardinale tarcisio bertone e dall'arcivescovo dell'aquila, Giuseppe Molinari, alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

I funerali solenni si svolgeranno nel piazzale delle armi nella caserma della gdf dove ha sede anche il centro di coordinamento dei soccorsi della protezione civile.

 

09:09 Berlusconi: "Il Ponte si farà"

"Per coprire gli investimenti necessari alla ricostruzione in Abruzzo potremo anche fare ritardare la realizzazione di qualche grande opera gia' pianificata, ma non il Ponte sullo Stretto, che e' un'opera fondamentale di cui la Sicilia ha bisogno". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi

09:05 Berlusconi: "Dolore lancinante"

'Sono stato toccato in modo incredibile da tutti questi casi, sia di chi ha perso la casa e sia dalle persone che hanno perso dei figli. E' un'esperienza lancinante che non potrò mai dimenticare. Il governo si impegna davanti agli italiani per far rinascere il territorio" dice Berlusconi

08:52 Le nuove scosse

Nuova scossa alle 5,22 di questa mattina (magnitudo 3.7) nell'aquilano. La scossa, avvertita dalla popolazione, rientra nell'ambito dello sciame sismico in corso nell'area. Le localita' prossime all'epicentro sono Pizzoli, Capitignano, Barete. Ieri sera una forte scossa di magnitudo 4.9 e' stata registrata intorno alle 21.40 con epicentro a nord dell'Aquila, a 3 chilometri dal comune di Capitignano, in un'area compresa tra Barete, Capitignano e Campotosto, a una profondita' di 17 chilometri. Oltre che in Abruzzo, e' stata avvertita a Roma, nelle Marche e in quasi tutta l'Umbria

08:50 Code verso l'Aquila

Sono migliaia le macchine che stanno affluendo presso la scuola della Guardia di Finanza. Una lunghissima colonna di auto si snoda dall'uscita dell'autostrada A24

08:49 Celebra Bertone, in arrivo Berlusconi e i vertici del Parlamento

I funerali saranno officiati dal Segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, e saranno trasmessi in diretta tv da numerosi network. Sara' presente il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, numerosi ministri, i vertici di Camera e Senato, numerosi esponenti di maggioranza e opposizione, oltre che ai rappresentanti di tutti i Comuni abruzzesi.

08:47 Oggi alle undici i funerali

Sta cominciando in questi minuti l'affluenza dei parenti delle vittime, di politici, rappresentati delle istituzioni e giornalisti alla grande caserma della Guardia di Finanza di Coppito, piccolo centro alle porte dell'Aquila, dove questa mattina si terranno i funerali di Stato per le vittime del terremoto.

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-09

Abruzzo, ancora paura nella notte

Napolitano arrivato all'Aquila

I morti sono 278, 28 mila senza casa

Due cadaveri recuperati nella notte dalle macerie della Casa dello studente dell'Aquila. Le vittime sono 278. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni: si continuerà a scavare fino a Pasqua. Nella notte altre scosse, crolli e paura. Un migliaio i feriti, 28 mila i senza casa, quasi 18 mila nelle tendopoli. Domani all'Aquila i funerali di Stato. Il Consiglio dei ministri varerà oggi un decreto per l'emergenza

 

09:53 Consiglio dei ministri slitta alle 10.15

Il Consiglio dei ministri, convocato in un primo momento alle 9.30, slitterà alle 10.15. E' quanto si legge sul sito internet del governo. Al primo punto all'ordine del giorno figura un decreto presidenziale con il regolamento che prevede disposizioni in materia di anagrafe e stato civile. Al centro della riunione ci sarà la discussione sui fondi da destinare all'Abruzzo

09:46 Napolitano rende omaggio alle salme

Napolitano ha reso omaggio alle vittime del terremoto nell'autorimessa adibita a obitorio. Subito dopo avrà un primo briefing sull'emergenza. Con il Capo dello Stato ci sono anche il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso e il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi

09:32 Napolitano è arrivato all'Aquila

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è appena arrivato in macchina da Roma all'Aquila presso la caserma della Guardia di finanza di Coppito, al centro di coordinamento dei soccorsi. Il Capo dello Stato dovrebbe effettuare alcuni sopralluoghi nel centro della città e incontrare la popolazione colpita dal sisma nelle frazioni e nei paesi intorno al capoluogo abruzzese. Intorno alle 12 è previsto un incontro con la stampa sempre presso la caserma di Coppito

09:30 Chiodi: le vittime sono 278, dieci i dispersi

Le vittime della terremoto che ha messo in ginocchio l'Abruzzo sono al momento 278, 10 persone risultano disperse. Lo ha riferito ai cronisti il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi spiegando anche che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non parteciperà domani ai funerali delle vittime all''Aquila

09:29 Boschi, nuove scosse rientrano nella normalità

La forte scossa di magnitudo 5.1 registrata questa notte intorno alle 2.52 nell'aquilano "è da considerarsi nella normalità del processo in atto". Lo ha detto Enzo Boschi, presidente dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) sottolineando che "per alcune settimane, senz'altro, questo sciame sismico ci sarà ancora"

09:27 Domani giornata di lutto nazionale

Domani, in occasione dei funerali delle vittime, è stato indetto dal governo una giornata di lutto nazionale. La cerimonia funebre si terrà nel piazzale antistante la caserma della Scuola della guardia di finanza. L'omelia sarà tenuta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato del Vaticano, che rappresenterà il Papa, mentre il rito verrà celebrato da Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila. Il rito è stato autorizzato dal Pontefice derogando a quanto è previsto per il venerdì santo l'unico giorno dell'anno liturgico nel quale non si celebra l'eucarestia

09:23 Ancora scosse questa mattina

Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione in provincia dell'Aquila. Le località prossime all'epicentro sono L'Aquila, Pizzoli, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 6.32 con magnitudo 4.0. Una nuova scossa è poi stata registrata alle 6.43 con magnitudo 3.7. Le località prossime all'epicentro sono Campotosto, Capitignano, Barete

09:22 Contro gli sciacalli spuntano le ronde

Ronde di cittadini contro gli sciacalli. E' quello che comincia a verificarsi in alcune frazioni dell'Aquilano colpite dal sisma, dove gli abitanti - tutti sfollati - temono di essere derubati degli oggetti di qualche valore abbandonati nelle loro case incustodite. Gli stessi carabinieri, che anche la scorsa notte hanno battuto tutto il territorio danneggiato dal terremoto, hanno potuto constatare questo fenomeno. L'allarme-sciacalli è infatti ormai molto diffuso e, nonostante il capillare controllo delle forze di polizia, c'è chi pensa che sia necessaria una vigilanza ulteriore e continua. Da qui la formazione spontanea di ronde, in alcuni casi nate dopo episodi specifici che hanno fatto crescere la paura

08:51 Ancora 40 dispersi

Sono circa 40 le persone che ancora mancano all'appello delle ricerce dopo il terremoto che nella note fra domenica e lunedi ha messo in ginocchio l'Abruzzo

08:30 Nuovo bilancio: le vittime sono 278

Sono 278 le vittime accertate fino a questo momento del terremoto in Abruzzo, 8 delle quali ancora da identificare. Lo riferiscono i carabinieri

07:44 Recuperati i corpi di altri due giovani

Sono stati recuperati dai Vigili del fuoco i corpi degli altri due giovani che figuravano tra i dispersi nel crollo della Casa dello studente all'Aquila. Si tratta di un ragazzo e una ragazza, gli ultimi che mancavano all'appello, almeno in base alle segnalazioni giunte. Si continuerà a scavare, dicono i Vigili del fuoco, poiché non può essere esclusa la presenza di altri corpi sotto le macerie dell'edificio

07:00 Nuove scosse nella notte

Tre le scosse più forti, avvertite anche, oltre che in tutto l'Abruzzo, in gran parte del centro Italia, da Roma a Napoli. Alle 0,55 la prima, di magnitudo 4.3; alle 2,52 quella più forte, di 5.2; alle 5.14 la terza, di magnitudo 4.6

06:59 Oggi in Cdm decreto emergenza

Il Consiglio dei ministri varerà oggi un decreto per affrontare l'emergenza. Previsti sospensione dei pagamenti di tasse e mutui, introduzione del reato di sciacallaggio, 110 milioni per le scuole e 30 per gli sfollati. La ricostruzione sarà affrontata probabilmente in un disegno di legge successivo.

06:59 Maroni: si scaverà fino a Pasqua

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha annunciato che si continuerà a scavare fino a Pasqua

06:58 Trovati altri due corpi, bilancio a 275

Due cadaveri sono stati recuperati nella notte dalle macerie della Casa dello studente dell'Aquila, portando il bilancio delle vittime a 275. I feriti sono un migliaio, 28 mila i senza casa. Di questi, quasi 18 mila sono nelle tendopoli

 

 

 

 

 

 

L'indagine su eventuali responsabilità nella tragedia abruzzese

Le eventuali irregolarità negli edifici costruiti dopo le norme antisismiche

Nel mirino della Procura

le case costruite dopo il '74

DAI nostri inviati MEO PONTE e MASSIMO LUGLI

Nel mirino della Procura le case costruite dopo il '74

L'ospedale S. Salvatore

L'AQUILA - Un lavoro che durerà mesi. Prima le verifiche tecniche, poi l'esame delle carte e, in seguito, la nomina dei periti. Sarà un'indagine lunga e difficile quella aperta martedì dal procuratore capo Achille Rossini su eventuali responsabilità penali nella tragedia abruzzese. Un fascicolo che, per ora, non ha alcuna intestazione né tantomeno indagati. La dicitura è quella generica "atti relativi", formula che significa solo l'apertura formale delle indagini. Nel mirino ci sono eventuali irregolarità nella costruzione degli edifici tirati su dopo le norme antisismiche del 1974.

"Per adesso siamo ancora all'emergenza, anche palazzo di giustizia è inagibile. Gli accertamenti cominceranno più tardi, forse nella prossima settimana" è l'unica, laconica, spiegazione che viene dalla procura dove, assieme alla protezione civile, si sta cercando una nuova sede provvisoria di palazzo di giustizia. Tutti gli agenti e i carabinieri disponibili, inoltre, sono impiegati full time nella difficilissima fase dell'emergenza.

I primi accertamenti riguarderanno, ovviamente, gli edifici pubblici: l'ospedale San Salvatore, la Prefettura e anche la caserma del comando provinciale dei carabinieri, rimasta, in parte, lesionata. In seguito toccherà alle case private.

Il primo passo saranno alcuni rilievi fotografici degli edifici o di quello che ne resta, un'operazione da concludere più in fretta possibile visto che la rimozione dei detriti modifica sensibilmente la scena. Successivamente il magistrato dovrà cercare di acquisire tutta la documentazione tecnica possibile, oltre ai nomi dei progettisti e dei costruttori e stabilire se, durante gli anni, sono state apportate modifiche sostanziali che potrebbero aver minato la stabilità degli edifici.

E il presidente della commissione parlamentare sul servizio sanitario pubblico, Ignazio Marino ha annunciato un'indagine sull'ospedale San Salvatore, inaugurato nel 2000 e reso inagibile dal sisma. L'ospedale, iniziato nel 1972, prevedeva una spesa di 11 miliardi, lievitati a 164 e arrivati a 200.

"Abbiamo deciso all'unanimità di avviare un'indagine sul processo costruttivo dell'ospedale richiedendo la documentazione per accertare eventuali illeciti - spiega Marino - procederemo senza intralciare le operazioni di soccorso". E Daniela Melchiorre (Liberal democratici) si augura l'apertura di un'indagine parlamentare su tutti i crolli provocati del terremoto.

(9 aprile 2009)

 

 

 

Il retroscena. In febbraio l'ingegner Carlo Martelli dell'Enea

aveva chiesto a Matteoli di applicare subito la nuova legge

L'allarme inascoltato dal ministro

"Norme antisismiche, basta rinvii"

"E' stata una furbata che ha consentito ai nostri costruttori

di continuare con tecniche oblsolete e restare fermi a 16 anni fa"

di CARLO BONINI

L'allarme inascoltato dal ministro "Norme antisismiche, basta rinvii"

Matteoli all'Aquila con Bertolaso

ROMA - Si sente ripetere dall'alba di lunedì che, in fondo, nella catastrofe abruzzese non ci sono innocenti. Che, dunque, la colpa è un po' di tutti. Un buon modo per dire che la colpa, in fondo, è di nessuno.

Eppure, solo a fare qualche domanda, è storia di ieri. Il 12 febbraio, sette settimane prima che il terremoto uccidesse, Alessandro Martelli, ingegnere di vaglia che il mondo ci invidia, prende carta e penna per scrivere al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli che il suo governo sta spensieratamente rinviando un atto di civiltà e responsabilità verso il Paese: l'entrata in vigore delle nuove norme antisismiche di standard europeo. Martelli non è esattamente un passante. E' responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell'Enea, insegna scienza delle costruzioni in zona sismica all'università di Ferrara, presiede il "Gruppo di lavoro isolamento sismico" (Glis), associazione che raccoglie 300 tra i migliori esperti di settore. Scrive dunque Martelli a Matteoli: "Signor ministro, come lei sa, è dal 2001 che il settore delle norme tecniche per le costruzioni antisismiche è di fatto in regime di proroga (...) Francamente, ci stiamo sempre più convincendo che le nuove norme non entreranno mai in vigore". E ancora: "A seguito del terremoto del Molise e della Puglia del 2002, furono emanate nell'emergenza nuove norme per le costruzioni in zona sismica. Ma da allora si è consentito di continuare ad applicare norme tecniche obsolete, vecchie di 16 anni. Se per un breve periodo questo aveva una giustificazione (dar modo ai progettisti di abituarsi alle nuove regole), ora, anzi, da un pezzo, non ne ha più, salvo non si voglia favorire chi vuole limitare i costi a scapito della sicurezza. Confidiamo dunque nella sua sensibilità".

Matteoli non ha avuto modo di rispondere pubblicamente a quella lettera. Se non in conversari privati con lo stesso Martelli. Per dirsi d'accordo con lui (racconta l'ingegnere), ma, evidentemente, impotente con la sua maggioranza. Che, del resto, il pasticcio lo aveva dissimulato con una di quelle acrobazie utili a rendere incomprensibili al Paese le proprie decisioni. Era il 30 dicembre del 2008 e all'articolo 29 di quel mostro chiamato "Decreto mille proroghe" (guazzabuglio che interveniva su scadenze fiscali, disciplina delle patenti, infortuni sul lavoro, contrasto al terrorismo internazionale) si leggeva: "Al comma 1 dell'articolo 20 del decreto 31 dicembre 2007, n.248 le parole "30 giugno 2009" sono sostituite dalle seguenti: "30 giugno 2010"". Tradotto: l'entrata in vigore delle nuove norme antisismiche slittava di un anno.

"Una furbata", dice ora al telefono da Bologna lo stesso Martelli. Che, certo, non avrebbe potuto impedire la catastrofe abruzzese. Eppure cruciale nell'illuminare la catena di "furbate" e inerzie che per lustri hanno accompagnato la nostra edilizia civile e nello spiegare perché, all'Aquila, se ne sono venuti giù come castelli di carta edifici con non più di 25-30 anni di vita. Una "furbata" di cui si è avuta del resto prova ieri sera. I 272 morti abruzzesi hanno convinto il governo ad impegnarsi perché le nuove norme non attendano il giugno 2010.

(9 aprile 2009)

 

 

 

La disperazione del presidente dell'Azienda per il diritto agli studi universitari

"In questi tre mesi nessun controllo della Regione o della Protezione civile"

Quelle 400 scosse ignorate

che hanno piegato la Casa dello studente

dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI

Quelle 400 scosse ignorate che hanno piegato la Casa dello studente

Quello che resta

della Casa dello studente

L'AQUILA - I nomi dei colpevoli forse sono sepolti con le vittime, quei sette o nove o undici ragazzi morti. Sono nascosti fra le macerie, nei fascicoli inghiottiti come i cadaveri, nelle carte che raccontano la storia di questi cinque piani che non ci sono più: la casa dello studente dell'Aquila, un palazzo che ora non ha più nemmeno un padrone.

È una delle fosse comuni dell'Abruzzo squarciato, una delle vergogne della città fatta con la sabbia.

Ricordatevi questo indirizzo: via XX Settembre 46. Ricordatevi il numero civico e anche la strada. E' quello del primo palazzo di una strage annunciata. Quattrocento sono state le scosse dal mese di gennaio alla maledetta notte di domenica e nessuno ha mai mandato un tecnico, un ispettore, un geometra a fare una perizia in quelle camerate che in pochi secondi sono cadute giù.

Quattrocento scosse e neanche un sopralluogo, una foto dei luoghi, la ricerca di una crepa, di un muro storto. "In questi tre mesi non abbiamo mai visto nessuno della Regione e nessuno della Protezione civile o dei vigili del fuoco", dice Luca D'Innocenzo, il presidente dell'Asdu, l'Azienda per il diritto agli studi universitari che fino a tre giorni fa gestiva la "casa" dell'Aquila e oggi piange Davide, Angela, Luciana, Michelon, Alessio, Chiara, Francesco e forse altri quattro degli studenti che abitavano lì.

Il palazzo è un cumulo di pietre. Era alto una ventina di metri, aveva una cinquantina di stanze e centodiciannove posti letto, una mensa, una sala per i computer e un'altra per le riunioni, gli uffici amministrativi, i locali dello sportello per il pubblico. Una parete è scivolata trascinandosi tutto il resto. Una fatalità? Una sventura che si sarebbe potuta evitare? "Da due giorni e due notti mi chiedo perché non ho fatto chiudere tutto e mandato via gli studenti, ma non potevo mai immaginare e poi, poi - lo ripeto - non c'è stato nessuno che ci aveva messo in allarme", spiega ancora Luca D'Innocenzo mentre ricorda uno per uno i suoi ragazzi morti.

La casa dello studente è uno scandalo dell'Abruzzo terremotato per quello è accaduto prima e per quello che sta accadendo dopo.

Prima, per i "controlli" che non ci sono stati. Dopo, per quel palazzo che ora nessuno riconosce come suo. "E' di proprietà della Regione", assicura il presidente della casa dello studente. "E' dell'Asdu", ribatte l'assessore regionale ai Lavori Pubblici Angelo Di Paolo. E precisa ancora l'assessore: "Mi sono appena informato con il dirigente generale del demanio, è sicuro al cento per cento: la casa dello studente non è della Regione ma di quell'ente".

Nessuno vuole le macerie con i suoi morti.

In verità, anche se non lo sa, è la Regione Abruzzo che da quindici anni è la sola proprietaria del palazzo che è diventato una tomba. La legge è la numero 91 del 6 dicembre 1994, quella che scioglie le Opere universitarie e trasferisce le competenze alla Regione. All'articolo 16 c'è scritto tutto: "alle aziende che gestiscono le case dello studente in Abruzzo è concesso l'uso gratuito dei beni immobili di proprietà della Regione". E' uno dei tanti paradossi di questo terremoto, ancora tanto da svelarsi per i danni che ha provocato. Così smisurati, così facilmente.

E' però tutta la storia del palazzo che non c'è più e di quegli altri che aveva attorno a custodire dentro di sè il mistero dei crolli totali, di quei cinque o sei edifici che si sono sfarinati in uno spazio di ottocento metri, che sono caduti come birilli. In quella via XX Settembre, in via Iacobucci, all'angolo fra via Rossi e via Sant'Andrea, giù a Villa Poggio. Una linea, la direttrice della morte. Il terremoto ha ucciso lì, nella città dell'Aquila.

Sono tutti "a norma" quei palazzi. Così rispondono in tanti: tecnici, ingegneri, funzionari del Comune."A norma", a norma di sparire in un attimo, di diventare detriti in un colpo.

Cinque o sei si sono frantumati, altri otto o nove hanno subito danni strutturali importanti. Lì, soltanto lì dove c'è anche la casa dello studente, il terremoto è stato assassino.

Zona lottizzata nei primi Anni Sessanta, destinata a edilizia residenziale, ha fatto la fortuna di molti palazzinari. Hanno costruito dappertutto su quella montagnetta. Il palazzo dove poi è finita nel 1980 la casa dello studente è stato ultimato nel 1965, usato come deposito di medicinali dagli Angelini - solo omonimi da quell'Enzo Angelini delle cliniche che un anno fa se l'è cantata sulle tangenti della Sanità e sull'ex governatore Ottaviano Del Turco - e poi sistemato per farci dormire i ragazzi. Chiuso dal 1998 per una ristrutturazione interna, nel settembre del 2001 ha riaperto. E' rimasto in piedi fino a quando è arrivata la notte fra domenica 5 e lunedì 6 aprile 2009.

"Io penso che tutta la tragedia sia probabilmente da ricercare in quella lontana lottizzazione", dice ancora il presidente della casa dello studente Luca D'Innocenzo. Parla di piloni che affondano a livelli diversi del terreno, di leggi antisismiche che al tempo dei lavori non c'erano, di segnali premonitori mai avvertiti. E ancora: "Quelli della Regione non si sono fatti sentire neanche due giorni dopo il terremoto e dopo tutti quei morti". L'unica ispezione che è agli atti - ma anche quelle relazioni sono scivolate tra le pietre - è stata eseguita dall'architetto Pietro Sebastiani, il capo dell'ufficio tecnico interno alla casa dello studente dell'Aquila.

Ammette lui, candidamente: "Ma io di queste cose non ne capisco niente, mi sono limitato a fare un giro per la struttura e mi è sembrato tutto a posto".

L'ufficio tecnico interno sovrintende in effetti alla "piccola manutenzione": il cambio di una lampadina, la riparazione dello scarico di un cesso, una parete da ridipingere. Dopo quelle quattrocento scosse non poteva essere l'architetto Pietro Sebastiani a scoprire un pericolo piccolo o grande nel palazzo. Dopo quelle quattrocento scosse, altri sarebbero dovuti entrare nella casa dello studente dell'Aquila e perlustrare una per una le cinquanta stanze.

Ma nessuno l'ha fatto. Nessuno. Poi è venuto giù tutto. E anche venti metri più avanti, anche cento metri più indietro. Ricordatevi questo indirizzo: citta dell'Aquila, via XX Settembre.

(9 aprile 2009)

 

 

 

 

 

2009-04-08

Abruzzo, 260 le vittime, funerali venerdì

Berlusconi: "No a nuovi aiuti, servono soldi"

Maroni. "Si scaverà fino a domenica"

Nuova scossa stamane alle 6.25, meno intensa di quella (5,3 Richter) di ieri sera. Tra le vittime 16 bambini. Cento feriti gravi. 28.000 gli sfollati. Ancora "venti o trenta" dispersi. Notte di angoscia e di freddo. Domani Napolitano in Abruzzo. Visita di Benedetto XVI alle popolazioni terremotate nella seconda metà del mese. Il ministro dell'Interno: "Domenica sospenderemo le ricerche dei dispersi". Berlusconi: "Cento progetti di ricostruzione saranno affidati ad altrettante province". A disposizione 16 milioni per la ricostruzione della Casa dello studente. Sarà introdotto il reato di sciacallaggio

 

15:29 Donazioni sul conto corrente della Regione Abruzzo

Il premier ha ricordato che le donazioni devono essere indirizzate sul conto corrente attivato dalla Regione Abruzzo: conto corrente postale 10400000 o conto corrente bancario IT69L0300215300000410000000, presso Unicredit Banca di Roma, con codice swift B R O M I T R 1 7 7 5, quest'ultimo per consentire aiuti economici anche dall'estero. La causale è Regione Abruzzo - donazione per il sisma

15:22 Vaticano: "Ogni laboratorio di restauro adotti un'opera d'arte"

Il Vaticano "benedisce" l'offerta avanzata dal presidente Usa Barack Obama di restaurare le chiese danneggiate dal terremoto e propone: "Ogni laboratorio di restauro adotti un'opera d'arte"

15:16 Tajani: "400-500 milioni di contributi Ue"

Complessivamente il contributo Ue per far fronte ai danni provocati dal terremoto in Abruzzo potrebbe arrivare fino a 400-500 milioni. La stima è del vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani

14:35 Berlusconi: "Crollo ospedale: se ci sono responsabilità, emergeranno"

Berlusconi ha detto: "Se ci sono responsabilità per il crollo dell'ospedale dell'Aquila, emergeranno"

14:27 Berlusconi: "Sedici vittime sono bambini"

Berlusconi ha detto: "Tra le vittime 16 sono bambini"

14:26 Berlusconi: "Oltre 100 feriti gravi"

Berlusconi ha detto: "Oltre 100 feriti gravi"

14:24 Carne venduta a 80 euro al chilo

Sono arrivati con un furgoncino pieno di carne chiedendo ai cittadini di Pizzoli 80 euro per un chilo. Indignate alcune persone hanno avvertito i carabinieri

14:21 Berlusconi: "Alle Province italiane la responsabilità della ricostruzione"

Berlusconi ha detto: "Dividere in 100 progetti la ricostruzione e affidare la responsabilità dei cantieri ad ognuna delle 100 Province italiane"

14:17 Berlusconi: "Gli edifici artistici ricostruiti dai paesi stranieri"

Berlusconi ha detto: "Gli edifici di valore artistico saranno ricostruiti grazie alla generosità dei paesi stranieri"

14:14 Berlusconi: "Sedici milioni per ricostruire la Casa dello studente"

Berlusconi ha detto: "Nel pomeriggio arriverà il ministro dell'Istruzione Gelmini. Annuncerà di aver trovato 16 milioni per dare il via alla ricostruzione della Casa dello studente"

14:12 Berlusconi: "Rilievi fotografici aerei della zona colpita"

Berlusconi ha detto: "Rilevata con fotografie aeree tutta la zona colpita dal terremoto. Servirà per determinare i danni e programmare la ricostruzione"

14:09 Berlusconi: "Decise pene più severe contro lo sciacallaggio"

Berlusconi ha detto: "Contro lo sciacallaggio, deciso con il ministro della giustizia un nuovo reato che sarà sanzionato molto severamente"

14:06 Berlusconi: "Gli sfollati sono 28.000"

Berlusconi ha detto: "Gli sfollati sono 28.000"

14:04 Berlusconi: "Basta alimentari, dateci soldi"

Berlusconi ha detto: "Basta inviare generi alimentati, vestiti o altro. Trasformate le vostre domazioni in soldi"

14:03 Berlusconi: "Le vittime sono 260"

Berlusconi ha detto: "Le vittime sono 260"

14:02 Berlusconi: "Accolti oltre 17 mila sfollati"

Berlusconi ha detto: "Accolti sotto le tende oltre 17 mila sfollati. In totale funzionano 31 tendopoli. Installate 24 cucnie da campo e 14 ambulatori medici"

14:00 Berlusconi: "Più di 8.500 soccorritori in Abruzzo"

Berlusconi all'Aquila ha detto: "Operativi i tecnici della Regione per la verifica dei danni. Domani saranno oltre i mille. In totale lavorano più di 8.500 soccorittori in Abruzzo"

13:58 Ai funerali la Cei rappresentata da monsignor Crociata

Sarà monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, a rappresentare i vescovi italiani, venerdì mattina ai funerali

13:48 Schifani visita i feriti al Gemelli

Il presidente del Senato Renato Schifani ha visitato questa mattina i feriti - una quindicina - provenienti dalle zone terremotate di Abruzzo ricoverati al Policlinico Gemelli di Roma

13:37 Riaprono i negozi all'Aquila

Domani dovrebbe riaprire qualche supermercato all'Aquila. Già in funzione alcuni panifici ed edicole. In funzione le farmacie comunali e gli sportelli bancomat

13:35 Un altro funerale a San Nicandro Garganico

I funerali di un'altra vittima, Angela Pia Cruciano, ragazza di San Nicandro Garganico morta nel crollo della Casa dello Studente, si svolgeranno nel pomeriggio nella chiesa del Carmine. Il sindaco del piccolo centro garganico ha disposto una giornata di lutto cittadino

13:21 I 41 bis Lioce e Madonia, a Rebibbia e Spoleto

La brigatista Nadia Desdemona Lioce, è stata trasferita dal carcere dell'Aquila, sgomberato, a Roma, presso il Rebibbia. Salvatore Madonia, anch'egli incarcerato sotto regime del 41 bis, ha raggiunto il supercarcere di Spoleto

13:07 Franceschini: "Pd pronto a votare misure ad hoc"

Il segretario del Pd Dario Franceschini, ha detto: "Di fronte all'emergenza-terremoto "le divisioni debbono essere messe da parte" e il Pd offre al governo la propria disponibilità a "collaborare" ad eventuali provvedimenti legislativi "specifici" per aiutare l'Abruzzo

13:02 Il Papa telefona all'arcivescovo dell'Aquila

Il Papa ha telefonato all'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari, esprimendo tutto il suo dolore

12:56 La Russa a Onna: "Sono orgoglioso del lavoro dei militari"

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa a Onna: "Sono orgoglioso del lavoro dei militari"

12:54 Madonna dona 500.000 dollari ai terremotati

Madonna dona 500.000 dollari ai terremotati di Pacentro paese d'origine dei nonni paterni della pop star

12:48 Oggi i funerali di un'altra vittima

Si svolgeranno oggi pomeriggio alle 16.30 a San Giovanni Rotondo i funerali di un'altra vittima del terremoto, Ilaria Piacentino, la ventenne morta sotto le macerie della sua abitazione di Paganica, in provincia de L'Aquila

12:42 A Roma nessun danno ai siti archeologici

"A Roma, le scosse sismiche non hanno causato danni a strutture, musei e siti archeologici di competenza della Sovraintendenza ai beni Culturali di Roma". Lo dichiara il Sovraintendente ai Beni Culturali di Roma Umberto Broccoli

12:38 Napolitano domani all'Aquila e ad Onna

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà all'Aquila domani intorno alle 9.30. Dopo un sopralluogo nel capoluogo, il Capo dello Stato dovrebbe visitare alcuni dei luoghi più colpiti, tra i quali probabilmente anche Onna, per poi tornare all'Aquila e forse incontrare i giornalisti

12:36 350 scosse dal sisma di domenica notte

La Protezione civile ha contato 350 scosse dal sisma di domenica notte

12:19 Chiuso tratto A24: danni al cavalcavia

Il tratto dell'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo compreso tra i caselli di L'Aquila Ovest e L'Aquila Est è stato chiuso a causa dei giunti rialzati del cavalcavia. La chiusura è stata disposta dalla Protezione Civile. Nel tratto interessato sono ammessi solo alcuni mezzi di soccorso dal peso non eccessivo con l'indicazione da parte della Polstrada di tenere una velocità moderata

12:09 Berlusconi in volo per L'Aquila

Il premier Silvio Berlusconi è partito da Roma per L'Aquila. Ritornerà in Abruzzo venerdì per i funerali

12:07 Funerale oggi a Raiano

Si svolgerà oggi pomeriggio a Raiano (L'Aquila) il funerale di una delle vittime del terremoto, Carmelina Iovine, 22 anni. La ragazza - studentessa universitaria, si era laureata nel novembre scorso in psicologia e stava frequentando il corso di specializzazione - è rimasta sotto le macerie in una casa presa in affitto. I funerali si svolgeranno all'aperto, in piazzale sant'Onofrio, perchè tutte le chiese di Raiano sono state dichiarate inagibili. I genitori della ragazza sono originari di Pratola Peligna, la madre insegnante, mentre il padre fa il barbiere a Raiano

12:01 Totti: "Il mondo del calcio farà la sua parte"

Francesco Totti, capitano della Roma, si è detto "sicuro che il mondo del calcio farà la sua parte" nella gara di solidarietà alle popolazioni terremotate

11:56 Vigili del Fuoco: "Mancano all'appello 20-30 persone"

Il capo dei vigili del fuoco Antonio Gambardella ha detto: "Restano da recuperare 20-30 persone che mancano all'appello. Quattro-cinque persone sono probabilmente nei sotterranei della Casa dello Studente crollata a L'Aquila. E' un edificio molto pericoloso per i soccorritori e stiamo cercando di demolirlo pezzo per pezzo"

11:54 Maroni: "Cercheremo superstiti fino a domenica"

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha detto: "Continueremo la ricerca dei superstiti sotto le macerie fino a domenica. Poi si procederà alla messa in sicurezza degli edifici e inizierà il lavoro di ricostruzione"

11:48 Il Papa in Abruzzo nella seconda metà del mese

In udienza generale, Benedetto XVI ha detto: "Esprimo la visinanza spirituale alla comunità dell'Aquila duramente colpita dal terremoto. Condivido la pena e le preoccupazioni di quella cara popolazione. Appena possibile spero di venire a trovarvi". Secondo voci accreditate la visita papale potrebbe avvenire nella seconda metà del mese

11:43 Coldiretti: "Quattrocento aziende agricole danneggiate"

La Coldiretti stima che almeno 400 sono le aziende agricole danneggiate, ortofrutticole, agriturismi, ma sono soprattutto gli allevamenti da latte ad essere colpiti dal sisma con difficolta' per l'approvvigionamento di fieno e mangimi per l'alimentazione del bestiame e le consegne di latte

11:40 Oltre 17mila assistiti dalla Protezione civile

Oltre 17.000 le persone che hanno ricevuto assistenza dal personale della Protezione civile nelle tendopoli. Sono state allestito nelle tendopoli 24 cucine da campo: alcune di queste sono in grado di fornire fino a 5.000 pasti l'ora. L'attivita' delle cucine da campo è stata affiancata ieri, da servizi di catering che hanno fornito più di 15.000 pasti

11:38 Benedetto XVI: "Appena possibile spero di venire a trovarvi"

"Carissimi - ha detto Papa Ratzinger rivolgendosi alle comunità abruzzesi - appena possibile spero di venire a trovarvi. Sappiate che il Papa prega per tutti"

11:32 Benedetto XVI: "Appena possibile andrò all'Aquila"

La voce di una visita in Abruzzo del Papa è stata confermata dal Papa stesso che, durante l'udienza generale a San Pietro, ha annunciato che "appena possibile" si recherà all'Aquila

11:31 Voci di una visita del Papa

Voci non confermate annunciano una prossima visita del Papa alla gente terremotata

11:29 Zaia: "Sgravi fiscali all'agricoltura"

Il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia, ha annunciato operazioni finanziarie per oltre 40 milioni di euro che renderanno più leggeri il fisco e i mutui degli agricoltori e allevatori terremotati. Richiederà inoltre alle regioni di rinunciare a favore dell'Abruzzo una parte della loro quota dei 4 miliardi assicurati dalla Pac

11:24 Ai funerali di Stato un rappresentante del Papa

Ai funerali di Stato, sarà presente anche un rappresentane del Papa insieme ai vescovi delle diocesi di Abruzzo e Molise

11:20 Il numero delle vittime è salito a 251

"Il numero delle vittime è salito a 251". Lo ha riferito il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi

11:19 Protesta degli sfollati: "Sulla A25 i mezzi di soccorsi pagano il pedaggio"

Alcuni sfollati dell'Aquilano e dei paesi della Piana di Navelli lamentano che questa mattina i casellanti della A25, stazione di Bussi, hanno chiesto il pagamento del pedaggio a mezzi di soccorso e delle forze di polizia. La Società Autostrada dei Parchi smentisce

11:13 Carla Sarkozy scrive a Chiodi: "Voglio farvi un dono"

Il governatore dell'Abruzzo Gianni Chiodi, ha ricevuto una lettera dalla consorte del presidente francese. Carla Sarkozy si è detta "profondamente emozionata e afflitta" per la tragedia e ha aggiunto di "desiderare di contribuire personalmente allo slancio di solidarietà con un personale dono all'ospedale dell'Aquila"

11:09 Franceschini visita sede Protezione civile all'Aquila

Il segretario del Pd Dario Franceschini, ha visitato il centro operativo della Protezione civile nella scuola della Guardia di Finanza a Coppito

10:54 Commissione per le verifiche su edifici e patrimonio artistico

E' stata costituita una commissione mista chiamata a svolgere l'analisi e la stima dei danni provocata dal sisma in Abruzzo che si avvarrà del contributo di fino a 1500 tecnici specializzati, compresi quelli provenienti dal ministero dei Beni culturali, visti i danni al patrimonio artistico provocati dal terremoto. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito nell'informativa al Senato.

10:52 Epifani all'Aquila, le tende della Cgil

Il segretario della Cgil Guglielmo Epifani è arrivato questa mattina all'Aquila. La Cgil ha organizzato un campo di accoglienza a Coppito, e ha inoltre allestito alcune tende per permettere alle organizzazioni del sindacato confederale locale di continuare a lavorare nonostante i danni alle loro sedi.

10:47 Sacconi: le misure di sostegno

Misure di sostegno al reddito anche per i lavoratori autonomi che hanno perso un'attività commerciale o artigianale. Posticipo per il pagamento delle rate dei mutui e dei contributi previdenziali. Queste, ha spiegato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, alcune misure del "pacchetto sociale" per le popolazioni colpite dal terremoto a cui il governo sta lavorando.

10:42 Alfano all'Aquila

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è in viaggio verso L'Aquila per verificare di persona lo stato degli uffici giudiziari.

10:39 Contributo di almeno mille euro a senatore per i bambini

"I capigruppo hanno poco fa convenuto con la proposta da me avanzata di prevedere un contributo di almeno 1000 euro a senatore, più eventuali somme aggiuntive che il Gruppo vorrà mettere a disposizione, da destinare ai bambini vittime di questa tragedia". Lo ha annunciato il presidente del Senato Renato Schifani, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama. I senatori a vita Carlo Azeglio Ciampi ed Emilio Colombo, ha aggiunto il presidente del Senato, "mi hanno informato di voler destinare i propri emolumenti parlamentari del mese di aprile alla sottoscrizione. Analoga sottoscrizione sarà organizzata dall'Amministrazione del Senato".

10:36 Il governo dichiarerà il lutto nazionale

Il governo dichiarerà nei prossimi giorni una giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto in Abruzzo. Lo ha annunciato nell'Aula del Senato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, nella sua informativa sullo stato dei soccorsi. "Data la gravità della situazione e il sentimento diffuso - ha spiegato Vito - il governo si appresta a fissare una giornata di lutto nazionale".

10:34 Il segretario del Pd all'Aquila

Dario Franceschini si è recato questa mattina nelle zone colpite dal terremoto

10:28 Venerdì mattina i funerali nello stadio

E' stato confermato che i funerali delle vittime del terremoto si terranno venerdì mattina intorno alle 10,30 nello stadio dell'Aquila

10:21 Undici le persone ancora disperse

Ancora un aggiornamento dei dati ufficiali sul terremoto. Lo ha fornito al Senato il ministro ai Rapporti con il Parlamento Elio Vito: 250 le vittime, di cui 17 ancora da identificare, 11 i dispersi e 1.179 i feriti.

10:19 Protezione Civile: "Sciacalli in arrivo da tutta Italia"

"Sciacalli" in arrivo da diverse parti d'Italia. Lo segnala la Protezione Civile in un comunicato. Sembra che diversi malviventi specializzati in furti negli appartamenti si stiano concentrando in Abruzzo attirati dalla possibilità di "colpi" facili nelle case e nei negozi abbandonati

10:16 Sono ottomila gli operatori della Protezione Civile in Abruzzo

Sono tra i 7.500-8.000 gli uomini e le donne che dalle prime ore del 6 aprile sono impegnate nelle operazioni di soccorso in Abruzzo nell'area della provincia dell'Aquila colpita dal terremoto. Tra i soccorritori, il cui numero è in evoluzione, ci sono 3.000 volontari tra regionali e nazionali, 1.500 forze armate, 1.200 forze dell'ordine, 800 della Croce Rossa Italiana.

10:06 L'Aquila, crollato un muro nella caserma degli alpini

Una parte del muro perimetrale della caserma 'Rossi', sede della Brigata degli Alpini Taurinense, è crollata in seguito alle scosse di terremoto di ieri sera e questa mattina. La struttura esterna era stata già gravemente lesionata dalla prima forte scossa. La strada che costeggia la caserma, via Parrozzani, secondo quanto si è appreso, è stata chiusa per precauzione.

10:03 Senato, seduta sospesa in segno di lutto

Seduta sospesa al Senato per dieci minuti in segno di lutto. Lo ha comunicato il presidente, Renato Schifani, dopo un breve discorso in cui ha fatto il punto della situazione all'Aquila e ha esternato la partecipazione di Palazzo Madama

10:00 Sfollato il carcere dell'Aquila, trasferiti i 41 bis

Il carcere dell'Aquila, con circa 140 detenuti di cui un'ottantina in 41 bis (il cosidetto carcere duro), è stato sfollato in nottata. Dopo l'ultima violenta scossa di terremoto di ieri sera, secondo quanto si è appreso, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha preferito trasferire i detenuti. Tra i 41 bis più noti nel carcere dell'Aquila vi sono Salvatore Madonia, condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'imprenditore Libero Grassi, e la br Nadia Desdemona Lioce.

 

09:29 Domani Napolitano in visita all'Aquila

Domani sarà all'Aquila il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La visita del Presidente, secondo quanto appreso da fonti qualificate in Abruzzo, è stata decisa in queste ore e il programma viene stilato nel corso di una riunione ancora in atto all'Aquila con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso.

08:50 Venerdì i funerali delle vittime

Il nuovo bilancio ufficiale parla dunque di 250 vittime, un migliaio di feriti di cui un centinaio in gravi condizioni. Venticinquemila gli sfollati. Quasi quindicimila persone ospitate negli alberghi sulla costa, altrettante nelle venti tendopoli. I funerali delle vittime dovrebbero tenersi venerdì. Si attende solo l'autorizzazione da parte della Protezione civile. A celebrare il rito funebre saranno Giuseppe Molinari, arcivescovo dell'Aquila, e tutti i sacerdoti della diocesi del capoluogo abruzzese.

08:27 Bonaiuti: "Il progettista dell'Aquila respinge le critiche"

"L'ospedale de L'Aquila è costituito da una serie di costruzioni realizzate dagli anni 60 fino ad oggi. Il primo progettista respinge le critiche perchè dice che sono state fatte delle aggiunte. Comunque non è il momento delle polemiche perchè dobbiamo terminare prima gli scavi tra le macerie". Lo ha affermato a RaiNews24 il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti.

08:22 La Protezione civile: le vittime sono 250

L'ultimo bilancio della Protezione civile parla di 250 morti accertati.. Si tratta di un numero non definitivo. Undici corpi non sono stati ancora identificati.

07:58 Magnitudo 3,7 per la scossa di questa mattina

La scossa avvertita nell'Aquilano intorno alle 6.25 è stata registrata - ha precisato la Protezione civile - alle 6.27 e, secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha avuto una magnitudo di 3.7.

07:57 Il calciatore, il rugbista, il pallavolista: le vittime dello sport

Anche lo sport paga il suo tragico tributo al sisma di lunedì notte. Oltre alla probabile morte del rugbista dell'Aquila rugby Lorenzo Sebastiani, che risulta ancora tra i dispersi, non ce l'hanno fatta il giovane calciatore del Loreto Aprutino (Eccellenza) Giuseppe Chiavaroli e il giovane pallavolista Lorenzo Cini, 23 anni, di Montorio al Vomano (Teramo) che era palleggiatore nella squadra di serie B del suo paese. Cini, studente universitario, è rimasto sotto le maceria della casa aquilana insieme alla fidanzata. Il mediano Chiavaroli, 24 anni, invece è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Teramo per le ferite riportate durante il crollo della abitazione dove viveva a L'Aquila insieme alla fidanzata.

07:37 Le vittime sono 245, di cui 16 non identificate

Sono 245 i morti di cui 16 non ancora identificati. Il dato è stato fornito dal sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.

07:17 Altre due vittime estratte dalle macerie

E' destinato ad aumentare il numero delle vittime del terremoto a L'Aquila. Adesso sono 237: i corpi di due donne sono stati infatti estratti dalle macerie la notte scorsa dai vigili del fuoco in via Don Sturzo. Abitavano in una palazzina crollata con il sisma di lunedì notte.

07:01 Notte di angoscia e di freddo

Freddo e paura nelle tendopoli abruzzesi. La temepratura è scesa di 4-5 gradi rendendo più difficile il sonno dei terremotati. Grande lavoro dei volontari del soccorso. Ieri sera trovata ancora in vita una ragazza ventenne, Eleonora Calesini

06:58 Altra scossa alle 6,25. Diverse nella notte

Un'altra scossa di terremoto piuttosto forte è stata avvertita stamani intorno alle 6.25 all'Aquila e negli altri comuni dell'Abruzzo colpiti dal sisma. Il movimento tellurico è durato circa una decina di secondi e ha fatto tremare strade ed edifici. Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali - ha reso noto la Protezione civile - una alle 5 con magnitudo 3.5.

 

 

 

 

2009-04-07

Abruzzo, nuova forte scossa

Si scava ancora, 17 mila sfollati

Dopo il terremoto di domenica notte decine di movimenti di assestamento nella provincia dell'Aquila. Berlusconi: "190 vittime identificate, 17 non ancora identificate e 15 dispersi". Si è scavato per tutta la notte alla ricerca di sopravvissuti, 150 finora salvati. Intorno alle 11.30 una scossa forte, avvertita anche a Roma, ha provocato nuovi crolli. Berlusconi è tornato nelle zone colpite. Il Cdm stanzia 30 milioni per la prima emergenza. Appello di Franceschini: "Il governo accetti gli aiuti offerti dagli altri Paesi"

 

14:34 Incasso Catania-Sampdoria a famiglie colpite

Il Calcio Catania devolverà l'intero incasso della prossima partita casalinga di campionato, in programma il 19 aprile prossimo contro la Sampdoria, alle famiglie colpite dal terremoto in Abruzzo. L'annuncio stato fatto in mattinata dall'amministratore delegato della società rossazzurra, Pietro Lo Monaco.

14:17 Onna, forse ancora persone sotto le macerie

Sono due i cani delle unità cinofile che hanno segnalato a Onna, frazione dell'Aquila, la possibile presenza di persone sotto le macerie di una casa all'ingresso della zona abitata. La verifica era stata richiesta dalla Protezione civile: vi è infatti l'ipotesi della presenza di qualcuno in quell'edificio, che ai residenti risulta disabitato. "Tuttavia - ha spiegato uno degli operatori della Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe di Trento - bisogna tenere presente che i cani sono al lavoro ininterrottamente da oltre 24 ore, possono esserci anche motivi diversi, dalla stanchezza alla presenza di vestiti, o anche cibo, frigoriferi aperti".

14:15 Finte telefonate e panico a Teramo

Uno sconosciuto questa mattina ha telefonato ai centralini dell'Ospedale, del Comune, dell'Istituto Zooprofilattico e di altri uffici di Teramo spacciandosi per un carabiniere e dicendo che i locali andavano evacuati perchè era in arrivo una forte scossa di terremoto. Sull'episodio sono in corso indagini delle forze dell'ordine mentre il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, ha invitato a non tenere conto di queste voci che creano soltanto dannosi allarmismi.

14:13 Procura dell'Aquila apre inchiesta per disastro e omicidio colposo

La procura dell'Aquila ha aperto un'inchiesta nei confronti di ignoti per disastro e omicidio colposo per le 207 vittime ipotizzando responsabilità nella costruzione degli edifici crollati. Si tratta, viene specificato, di un atto dovuto.

14:12 Rocca di Mezzo, arrivano tende ma mancano bagni

A Rocca di Mezzo (L'Aquila) sono arrivate stamani 127 tende della Protezione Civile del Veneto per circa 200 posti letto, mentre si segnala la mancanza di bagni chimici e il problema del riscaldamento, visto che stanotte la temperatura è scesa un grado sotto lo zero: il Comune, che ospita circa 1.300 abitanti, dei quali il 60% ultrasessantenne, si trova a 1.300 metri. A segnalarlo è il sindaco di Rocca di Mezzo, Emilio Nusca.

14:10 Berlusconi: "Ricostruzione in tempi rapidi e certi"

Tempi "rapidi e certi" per la ricostruzione delle case danneggiate dal terremoto in Abruzzo. E' quanto ha garantito Silvio Berlusconi, intervenuto a L'Aquila in una conferenza presso la caserma della Guardia di finanza che ospita il centro di coordinamento della Protezione civile. L'obiettivo, ha spiegato, è "dare inizio alle ricostruzioni non appena possibile. Il governo ha probabilmente quattro anni di lavoro davanti a se, garantisco per le mie esperienze precedenti ricostruzioni in tempi rapidi e certi".

14:09 Falso allarme a Rieti

Il prefetto di Rieti, Silvana Riccio, ha reso noto che alcune telefonate di persone che si sono spacciate per funzionari prefettizi o della protezione civile stanno creando un allarme ingiustificato tra la popolazione del capoluogo reatino annunciando l'imminenza di una forte scossa di terremoto. Molte persone, in preda al panico, sono uscite in strada da case, uffici pubblici, banche, negozi in seguito ad un passaparola che sta coinvolgendo tutta la città.

L'assessore comunale Daniele Fabbro, convocato presso la prefettura di Rieti, ha dichiarato che "queste notizie sono prive di fondamento e faremo tra poco un comunicato per tranquillizzare la cittadinanza".

14:09 Tornati in patria i primi studenti israeliani

Lacrime di gioia e ricordi di paura, oggi, all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, per i primi 11 studenti israeliani rientrati in patria dopo essere sopravvissuti l'altra notte al crollo dell'ostello universitario dell'Aquila nel sisma che ha colpito l'Abruzzo. Accolti delle famiglie fra abbracci e pianti liberatori, sono arrivati con il primo volo utile da Roma dopo essere stati evacuati dal capoluogo abruzzese. Dietro di loro - raccontano - hanno lasciato distruzioni e 40 altri studenti israeliani, in parte della minoranza araba: iscritti come loro all'ateneo aquilano e al momento ancora ospiti di alloggi provvisori messi a disposizione della autorità italiane.

14:07 bertolaso ribadisce: "Impossibile prevedere sisma"

"Sento dire di un allarme diffuso in Abruzzo circa la possibilità che si verifichi un nuovo evento sismico. Ribadisco quanto detto ieri, ovvero l'attuale impossibilità di prevedere un nuovo evento sismico. Questa è scienza, il resto potete decidere voi". Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, a conclusione della conferenza stampa tenuta con il premier Silvio Berlusconi e il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

14:07 Berlusconi: "1500 tecnici per esaminare le case"

"Da domani inizierà la fase più delicata perchè ci sarà l'intervento sulle abitazioni per visionare i danni. Sarà fatto un sopralluogo stanza per stanza e quindi ci saranno migliaia di case da esaminare. Di questo se ne occuperanno 1500 tecnici molto qualificati". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa dopo il sopralluogo nelle zone colpite dal sisma.

14:06 Tornimparte, si attendono ancora le tende

Gli abitanti di Tornimparte (L'Aquila) attendono ancora l'approntamento da parte della Protezione civile di tende per circa 500 persone: stanotte si sono arrangiati con tende private montate in alcuni campi sportivi delle venti frazioni. Alcune persone, nonostante il timore di nuove scosse, hanno trascorso la notte dentro le loro abitazioni. Gli edifici lesionati nel Comune sarebbero alcune decine.

14:05 Incasso di Napoli-Atalanta alle famiglie delle vittime

L'incasso di Napoli-Atalanta verrà devoluto alle famiglie delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Lo ha deciso, "come atto di solidarieretà", il presidente del club azzurro, Aurelio De Laurentiis "profondamente colpito da questa immane tragedia".

14:04 Messaggio di solidarietà del presidente cinese Hu Jintao

Il leader cinese Hu Jintao ha espresso le sue condoglianze per le vittime del terremoto dell' Abruzzo al presidente Giorgio Napolitano. Lo afferma l' agenzia Nuova Cina. L'agenzia aggiunge che messaggi di condoglianze e di solidarietà sono stati inviati anche dal presidente del Parlamento cinese Wu Banguo al presidente del Senato Renato Schifani e dal primo ministro Wen Jiabao al presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

14:03 Berlusconi: "Nessun ripensamento al Ponte sullo stretto"

"Il Ponte sullo Stretto e' un'opera prioritaria. Perche' grazie al Ponte finalmente i siciliani saranno italiani al cento per cento. E' stata interrotta dalle sinistre e noi la manderemo avanti nei tempi piu' veloci possibile. Non ci sono problemi sui fondi, ho avuto una riunione ieri sera". Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi.

14:01 Avezzano, panico per finti sms

Scene di panico sono avvenute all'interno di alcuni supermercati, negozi e abitazioni di Avezzano a causa di numerose false telefonate e sms di persone che si spacciano per funzionari della protezione civile, invitando la gente ad abbandonare le case per imminenti nuove scosse di terremoto. Il sindaco di Avezzano, Antonio Floris, invita la popolazione a non dare ascolto a queste voci totalmente destituite di fondamento in quanto nessuno, né dalla protezione civile, né dal Comune di Avezzano, ha diramato disposizioni a riguardo.

14:00 Berlusconi: "Sarò qui ogni giorno"

"Sarò qui ogni giorno e mi metterò a disposizione per quello che serve. Fa parte della mia attività ed è il mio dovere". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa per spiegare la situazione in Abruzzo dopo il terremoto.

13:59 Berlusconi: "Ricostruzioni in tempi rapidi e certi"

"Io garantisco che le ricostruzioni saranno fatti in tempi rapidi e certi. E saranno annunciate pubblicamente all'inizio dei lavori per ogni opera di ricostruzione". Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, parlando in conferenza stampa nella sede della Guardia di Finanza a Coppito, frazione di L'Aquila, per fare il punto sull'emergenza terremoto.

13:58 Berlusconi: "Mi piacerebbe si costruisse qui la prima new town"

"Mi piacerebbe che si costruisse qui la prima new town". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa. "Ci saranno investimenti dei privati - prosegue - e insieme con la disponibilità delle banche si potrà arrivare ad avere rapidi mutui inferiori o pari al canone di locazione". Per quanto riguarda da ricostruzione Berlusconi ribadisce "la possibilità di utilizzare il fondo catastrofi dell'Europa e poi - aggiunge - saranno messi a disposizione tutti i soldi necessari".

13:57 Cgil, Cisl, Uil: Donare 1 ora lavoro da busta paga

Le Segreterie Nazionali di Cgil, Cisl, Uil ''esprimono dolore e cordoglio per le vittime del catastrofico sisma che ha colpito la regione Abruzzo e hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta di aiuto alle popolazioni delle zone terremotate che sia efficace e tempestiva''. I sindacati, in una nota congiunta, spiegano che prenderanno contatto con le Associazioni datoriali per favorire la raccolta della sottoscrizione volontaria di 1 ora di lavoro tramite apposita delega.

13:54 Meterologo: "In arrivo piogge su zone sisma"

Anche il maltempo ci si mette ad ostacolare l'opera dei soccorritori e a rendere più difficile la vita nelle zone colpite dal terremoto dell'aquilano. "Nelle prossime ore - afferma il meterologo del centro Epson Meteo, Andrea Giuliacci - il tempo rimarrà bello in gran parte della Penisola ma, un pò com'è successo già nella giornata di ieri, brevi e improvvisi temporali si formeranno sull'Appennino Centrale e quindi anche sull'interno dell'Abruzzo".

13:52 Berlusconi: "In Cdm proroga dei termini per le scadenze fiscali"

"Nel Consiglio dei ministri di giovedì decideremo la proroga dei termini per le scadenze fiscali". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa per spiegare la situazione in Abruzzo.

 

13:50 Berlusconi: Per beni culturali inventario e poi interventi

Prima verrà effettuato un inventario dei beni culturali danneggiati dal terremoto che ha colpito L'Aquila e le zone limtrofe e poi verrà messo a punto un piano degli interventi. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. ''Ho chiesto a Bondi (ministro dei beni culturali, ndr) di non venire subito per non congestionare gli interventi di soccorso - ha detto il premier -. Quando Bertolaso darà il via faremo un inventario e poi metteremo a punto il piano degli interventi'' per il patrimonio artistico danneggiato dal sisma.

13:48 Berlusconi: aiuti per lavoratori autonomi

Il governo con il ministro Sacconi sta studiando misure di aiuto ovvero ammortizzatori sociali anche per i lavoratori autonomi delle zone colpite dal terremoto. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi ribadendo che l'azione del governo è guidata dalla filosofia: "People first" sia per quel che riguarda l'emergenza terremoto sia quella determinata dalla crisi economica. "Saremo vicini - ha detto Berlusconi - a tutti i cittadini in stato di bisogno".

13:47 Ancora decine di scosse di assestamento

Ancora decine di scosse di assestamento si sono susseguite per tutta la mattinata nell'Aquilano. "Proseguono al ritmo di una ogni minuto, alcune sono state molto forti, ma complessivamente le repliche stanno seguendo il normale sviluppo di una sequenza sismica", dicono gli esperti dalla sala sismica del'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La replica più forte, di magnitudo 4.5, è avvenuta alle 11,26. Due minuti prima era stata registrata una scossa di magnitudo 3,5 e poi, sulla coda della replica più violenta, un'altra scossa di magnitudo 3,5.

13:46 Ministero Esteri Francia, morta una giovane turista francese

Il Ministero degli Esteri francese ha reso noto che, tra le vittime del terremoto in Abruzzo, c'è anche una giovane turista francese. Lo ha detto uno dei portavoce del Ministero nell'abituale punto stampa del martedì.

13:44 Berlusconi: "Grazie ma non servono aiuti stranieri"

"Ringraziamo i paesi stranieri per la loro solidarietà ma invitiamo a non inviare qui i loro aiuti. Siamo in grado di rispondere da soli alle esigenze, siamo un popolo fiero e di benessere e li ringrazio ma bastiamo da soli". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa sulla situazione in Abruzzo.

13:43 Ucoii mette a disposizione moschea

La moschea della Fratellanza di Ancona è stata allestita da ieri per l'accoglienza degli sfollati della provincia dell'Aquila. Lo sottolinea una nota dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (Ucoii) che ricorda anche la disponibilità di uno staff di medici pronti a prestare i soccorsi in caso di necessità, coordinata dallo stesso presidente dell'Ucoii, Dachan Mohamed Nour, che è medico.

13:42 Berlusconi: "Alberghi in ottime condizioni"

Gli alberghi della costa abruzzese ''sono in ottime condizioni di effecienza''. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in risposta ad alcuni articoli apparsi sulla stampa straniera, precisando che le autorita' stanno trattando il prezzo delle camere di tali alberghi per potervi sistemare gli sfollati provocati dal terremoto.

13:41 A Sulmona centro di raccolta per animali dall'Enpa. Appello per gli aiuti

L'emergenza terremoto riguarda anche gli animali. Secondo l'Ente nazionale protezione animali, infatti, migliaia di animali da compagnia e da reddito hanno bisogno di aiuto: servono mangime, cibo per cani e gatti, fieno, trasportini, gabbiette. Per far fronte a questa emergenza, Enpa ha allestito un centro operativo di raccolta del materiale a Sulmona. Si invitano quindi gli italiani che vogliono aiutare gli animali a inviare mangime, cibo per cani e gatti, fieno, trasportini, gabbiette al seguente indirizzo: Ente nazionale protezione animali onlus - centro operativo raccolta aiuti per animali - c/o ambiente - viale dell'industria n. 30 - 67039 Sulmona (Aq).

13:39 Berlusconi: Allestite 20 tendopoli

In soccorso degli sfollati in Abruzzo sono state allestite, o sono in via di allestimento, 20 tendopoli. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi facendo il punto sul terremoto che ha colpito l'Abruzzo nella notte tra domenica e lunedi'. Le 20 tendopoli, ha precisato il premier, sono dotate di 16 cucine da campo "che potranno ospitare 14 mila e 500 persone".

13:38 Berlusconi: Nessun albergo è stato confiscato

Nessun albergo della costa abruzzese è stato confiscato e le autorità della Protezione civile stanno definendo con i proprietari delle strutture i prezzi per l'ospitalità degli sfollati dalle zone del terremoto. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

13:37 Berlusconi: "Si lavora per 4 ragazzi nella Casa dello studente"

"Una delle operazioni che ci sta più a cuore è quella che riguarda 4 ragazzi, presso la casa dello studente dove ci sono moltissimi soccorritori al lavoro". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa per fare il punto sulla situazione in Abruzzo.

13:36 Berlusconi: "In totale abbiamo oltre 7 mila soccorritori"

"Ci sono al momento al lavoro circa 4 mila unità, a cui si aggiungono 2 mila volontari. Più 130 dipendenti della Regione Abruzzo e i volontari abruzzesi. In totale abbiamo oltre 7 mila soccorritori. C'è stata una gara tempestiva di solidarietà da tutte le Regioni". Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, parlando in conferenza stampa nella sede della Guardia di Finanza a Coppito, frazione di L'Aquila, per fare il punto sull'emergenza terremoto.

13:35 Rdb vigili del fuoco: "Lavoriamo con meno di 15mila unità"

I Vigili del Fuoco si trovano a lavorare con meno di 15.000 unità e il 30% di risorse in meno rispetto a due anni fa; il personale lavora nelle zone terremotate da 40 ore senza soste e non è stato sottoposto a visite mediche per l'idoneità al soccorso. Lo denunciano le Rdb-Cub dei vigili del fuoco sottolineando che un loro collega è morto durante le operazioni (Marco Cavagna, 49 anni, era di Bergamo ed ha perso la vita ieri per un infarto).

13:34 Berlusconi: "I feriti sono poco più di mille, 100 in condizioni difficili"

"I feriti sono poco più di mille. E sono stati ospedalizzati in 500. Cento purtroppo sono in condizioni difficili. Tutti sono stati mandati in ospedali abruzzesi per permettere di star loro vicino ai parenti". Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, parlando in conferenza stampa nella sede della Guardia di Finanza a Coppito, frazione di L'Aquila, per fare il punto sull'emergenza terremoto.

13:32 Berlusconi: "190 vittime identificate, 17 non ancora identificate e 15 dispersi"

Sono 207 al momento le vittime del terremoto di cui 17 non ancora identificate.". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, sottolineando che sono invece 150 le persone estratte vive dalle macerie.

13:31 Berlusconi: ''Complimenti ai soccorritori''

''C'è davvero da fare i complimenti ai soccorritori''. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa a L'Aquila, aggiungendo che le attivita' di soccorso ''procede in modo assolutamente soddisfacente''.

13:29 Berlusconi: "150 persone estratte vive dalle macerie"

La ricerca dei supersiti continuerà per le prossime 48 ore. Lo ha detto Silvio Berlusconi, annunciando la notizia positiva del salvataggio di "150 persone estratte vive dalle macerie".

13:29 Berlusconi: "Possibili altre scosse non rientrate a casa"

"Sono possibili altre scosse, il messaggio alla popolazione è quello di non rientrare nelle proprie case". Lo dice il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante una conferenza stampa a L'Aquila.

13:14 Onna, mancano servizi igenici

A Onna si stanno montando le tende ma non ci sono servizi igenici. Una situazione che provoca proteste e disagi tra le persone

13:12 Controlli anti-sciacalli nelle aree più colpite

Forze dell'ordine mobilitate in Abruzzo per prevenire eventuali episodi di sciacallaggio. La vigilanza, affidata a migliaia di operatori della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza - centinaia dei quali inviati appositamente - è concentrata nei luoghi più colpiti dal terremoto. In particolare, capillari controlli sono mirati a tutelare gli edifici del centro dell'Aquila, di otto frazioni del capoluogo, tra cui Onna, Paganica e San Gregorio e di alcuni comuni tra i quali Villa Sant'Angelo e Fossa.

12:53 A Roma evacuati alcuni uffici e un museo

Alcuni uffici pubblici di via Ostiense, a Roma e il museo Pigorini all'Eur sono stati evacuati a scopo precauzionale durante la scossa delle 11.27, avvertita in alcuni quartieri della capitale. Anche gli utenti in fila agli sportelli sono stati invitati ad andare via.

12:50 Franceschini: "Governo accetti aiuti dall'estero"

Dario Franceschini sollecita l'esecutivo ad accettare gli aiuti internazionali. "La linea scelta dal Pd di fronte al dramma dell'Abruzzo è doverosa - dichiara - di fronte all'emergenza non ci deve essere nessuna polemica". Poi aggiunge: "Il governo però valuti con attenzione se non sia urgente accettare le offerte di aiuto che provengono da altri Paesi, che si sono detti pronti a mettere a disposizione le loro strutture di Protezione civile. Non ci sarebbe niente di male: anche l'Italia, in passato, ha mandato i propri uomini a fronteggiare l'emergenza per il terremoto in Turchia, per gli incendi in Spagna, per le alluvioni in Germania".

12:47 Tre palazzine crollate a Pettino

Con la forte scossa di questa mattina, a Pettino, frazione dell'Aquila, sono crollate altre tre palazzine. Nessun danno alle persone, visto che erano state già sgombrate dopo i danni del terremoto dell'altra notte.

12:42 Ascolti alti per i tg e gli speciali televisivi di ieri

Grande attenzione da parte del pubblico televisivo per l'informazione sul terremoto in Abruzzo. Ieri lo speciale Porta a Porta-Tg1 in prima serata è stato seguito da 6 milioni 777 mila spettatori con il 26,93% di share, mentre su Canale 5 lo speciale Matrix-Tg5 ne ha avuti 2 milioni 908 mila pari al 17,38. Da segnalare anche i risultati del Tg1 e Tg5 delle 20, quasi interamente dedicati alla tragedia: il primo ha avuto 8 milioni 695 mila spettatori, con il 33,88 di share; il secondo 6 milioni 676 mila, pari al 26,57.

12:41 L'Aquila, dopo l'ultima scossa chiusa la farmacia

L'unica farmacia aperta in centro storico lungo Corso Federico II è stata chiusa subito dopo la nuova scossa. Il medico, che da questa mattina forniva medicine, non se l'è sentita di rimanere all'interno dello stabile tra l'altro tutto lesionato, anche perchè gli stessi tecnici del centro crisi che stanno effettuando il sopralluogo nel centro storico dell'Aquila hanno invitato il medico a lasciare la farmacia.

12:39 Novantottenne sopravvissuta a tre crolli

Ha 98 anni e, nella sua lunga vita, è sopravvissuta a due terremoti e a un crollo. Ines D'Alessandro l'altra notte, nel suo appartamento all'Aquila ,ha rivissuto le stesse emozioni che provò nel 1915 quando il terremoto della Marsica devastò il suo paese, Castel di Ieri. Scampata al sisma del 1915, vide tre anni dopo morire due sorelline nel crollo improvviso della sua casa che era stata frettolosamente dichiarata agibile dai tecnici all'epoca del sisma.

12:37 Iniziativa di solidarietà di Poste Mobile

Il gestore telefonico Poste Mobile ha attivato il numero di solidarietà 377.2048580 per consentire ai propri clienti di contribuire all'azione di soccorso a favore delle comunità terremotate, donando 1 euro con un Sms. Inoltre, fa sapere Poste italiane, i clienti che hanno associato alla propria Sim Poste Mobile un conto corrente Bancoposta o una carta prepagata Postepay possono donare qualunque importo accedendo ai servizi

Semplifica tramite il menù della propria scheda Sim.

12:21 Falsi sfollati cercano di dormire in hotel

Alcune persone, per lo più nomadi, hanno cercato nelle ultime ore di mescolarsi agli sfollati per poter usufruire dell'accoglienza gratuita negli alberghi

12:18 Tanta paura anche a Roma

La scossa sismica delle 11.26 è stata sentita anche a Roma, prevalentemente nelle zone periferiche di Cinecittà e dell'Ostiense, ma anche nell'hinterland della capitale, in particolare a Monterotondo e Colleferro. Molte le telefonate ai centralini delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco. Nessun danno ma tanta paura tra la popolazione

11:58 Fini andrà all'Aquila il giorno di Pasqua

Il presidente della Camera Gianfranco Fini, si recherà la domenica di Pasqua nelle zone terremotate

11:41 Berlusconi all'Aquila

Il premier Silvio Berlusconi è atterrato all'aeroporto dell'Aquila pochi muiniti dopo le nuove forti scosse di assestamento

11:40 Le nuove scosse di magnitudo 4.5

Le nuove scosse delle 11.26 erano di magnitudo 4.5

11:38 Protezione civile: "Ancora speranza per le persone sotto le macerie"

"C'è ancora speranza per le persone che sono rimaste intrappolate sotto le macerie". Lo ha detto Natale Mazzei, dell'ufficio Emergenze del dipartimento della Protezione Civile

11:34 Seconda scossa

Alla prima scossa, ne è seguita una ancora più forte dopo circa un minuto che ha fatto vibrare per alcuni secondi gli edifici

11:33 Terrore: caduti altri calcinacci

Dagli edifici già lesionati si sono staccati calcinacci provocando ulteriore panico nella popolazione

11:28 Altra forte scossa avvertita anche a Roma

Altra forte scossa di assestamento avvertita anche a Roma

11:22 Città senz'acqua

A causa del terremoto, l'aquedotto che rifornisce acqua alla periferia e al centro storico dell'Aquila, a Castelnuovo e a Paganica è ancora fuori uso. I tecnici hanno garantito che entro le prossime 24 ore il problema dovrebbe essere risolto

11:17 Calcio, domenica minuto di silenzio e lutto al braccio

Un minuto di silenzio e giocatori in campo con il lutto al braccio nel prossimo turno dei campionati di serie A e B e nel torneo Primavera. Lo ha disposto la Lega Calcio "in segno di lutto per le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo"

11:06 Alle 10 nuova scossa all'Aquila

Una nuova scossa sismica di magnitudo 3.2 è stata registrata alle ore 10 con epicentro a L'Aquila, Collimento e Villa Grande. Lo riferisce la Protezione civile.

11:04 Acqua e ferrovie a singhiozzo

Per i centri colpiti dal sisma c'è anche un problema acqua. I tecnici del comune dell'Aquila hanno verificato che l'acquedotto comunale ha subito dei danni: perdite importanti che non hanno permesso e non stanno permettendo al momento di riempire le cisterne che forniscono acqua in particolar modo alla periferia e al centro storico dell'Aquila, a Castelnuovo e a Paganica. Sul fronte ferroviario, ancora interrotta la linea L'Aquila-Sulmona.

10:59 Il governatore Chiodi: "La perfezione è impossibile"

Si lavora in condizioni di grandissima difficoltà, stiamo cercando di organizzare tutto al meglio ma la perfezione è impossibile. L'aspetto piu' importante è che si siano estratte 100 persone vive dalle macerie''. Cosi' il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ai microfoni di Rai News 24.

10:53 Berlusconi, conferenza stampa alle 13

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi terrà intorno alle 13, nella sede della Scuola degli ispettori della Guardia di Finanza di Coppito, una frazione dell'Aquila, una conferenza stampa. Lo si apprende da ambienti governativi.

10:31 Casa dello studente, trovato un cadavere

Il cadavere di un giovane è stato estratto stamani dalle macerie della casa dello studente all'Aquila ed i soccorritori hanno individuato il cadavere di un altro ragazzo. Il lavoro di recupero procede con cautela anche perchè si temono nuovi crolli della parte della struttura rimasta ancora in piedi.

10:26 In Abruzzo c'è il sole

E' sotto il sole che stamani l'Abruzzo - e le zone terremotate in particolare - si è svegliato. Tutto esattamente come ieri, compresa la previsione di un peggioramento pomeridiano nell'aquilano, con piogge localizzate, che si spera non interessino direttamente il capoluogo di regione e le zone limitrofe, e temperature tra i 5 ed i 19 gradi.

10:20 Emanuele Filiberto a L'Aquila

Emanuele Filiberto di Savoia, accompagnato dalla moglie Clotilde, è arrivato alle 8 di questa mattina a L'Aquila per solidarietà con i terremotati.

10:16 In azione 850 militari

Sono 850 i militari dell'Esercito schierati in Abruzzo per far fronte all'emergenza terremoto, secondo un punto di situazione aggiornato a stamani.

10:08 Scossa nella notte, paura ad Ascoli

Ha svegliato anche gli ascolani, nel pieno della notte, la scossa di magnitudo 4.8 registrata alle 1.15 in Abruzzo, con epicentro nei comuni di Pizzoli, Parete, Catipignano, e Cagnano Amiterno (L'Aquila).

10:01 Berlusconi torna all'Aquila

Silvio Berlusconi tornerà all'Aquila nella tarda mattinata (12.30) per compiere un sopralluogo assieme al capo della Protezione civile, Bertolaso. Il premier dovrebbe arrivare nel capoluogo abruzzese intorno a mezzogiorno e, dopo aver incontrato i tecnici per una verifica delle condizioni, potrebbe tenere una conferenza stampa presso la scuola allievi della guardia di finanza a Coppito.

09:56 A24 chiusa ai mezzi pesanti

L'autostrada A24 Roma-L'Aquila resta chiusa ai mezzi pesanti tranne che alle colonne mobili e ai mezzi leggeri. Lo riferisce la Protezione civile.

09:53 L'Aquila, una casa di cura per i ricoverati dell'ospedale

Al posto dell'ospedale dell'Aquila, evacuato ieri a causa dei danni, "chiederemo al ministro del Welfare di poter utilizzare una casa di cura in città, che non ha riportato danni", ha detto il manager dell'Asl dell'Aquila Roberto Marzetti.

09:51 Oltre 40 mila posti letto garantiti nei prossimi giorni

La Protezione civile conta sul posto 7 mila unità, comprese anche le forze armate e le forze dell'ordine. "Entro oggi - ha affermato il vice capo dipartimento Marta Di Gennaro - saranno piantate 7 mila tende e nei prossimi giorni saranno garantiti 40 mila posti letto. I soccorsi nella notte sono proseguiti come nelle previsioni. La Protezione civile sconsiglia l'invio di materiale solidale dal momento che le squadre di assistenza usano del materiale collaudato e consiglia invece di far riferimento ad altri canali di aiuto, già avviati, previsti da associazioni di volontariato o da altri enti.

09:38 Maroni: "Cerchiamo i superstiti sotto le macerie"

Domani ci sarà un'altra riunione del Consiglio dei Ministri per stanziare fondi adeguati" ma "adesso l'emergenza è una sola: cercare di recuperare da sotto le macerie coloro che sono ancora vivi", ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

09:37 Aquila, in 30 all'ospedale da campo

"Nell'ospedale da campo attrezzato e gestito dalla Protezione Civile qui all'Aquila sono ricoverati circa 30 pazienti". A fare il punto della situazione è il manager dell'Asl dell'Aquila Roberto Marzetti, che spiega come al momento e per le prossime ore l'attività nell'ospedale da campo sarà gestita dalla Protezione Civile.

09:29 Rafforzato sistema anti-sciacalli

Il Ministero dell'Interno si sta organizzando, con nuovi uomini, per evitare nei prossimi giorni ogni possibile episodio di sciacallaggio. A dirlo e' il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

09:24 Sfollato un aquilano su sette

Quasi un aquilano su sette è sfollato. Tuttavia si tratta di un numero sensibilmente inferiore a quanto previsto nelle prime ore: 10.000 su un totale di circa 70.000 abitanti, mentre poche ore dopo la scossa di terremoto lo stesso sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente aveva ipotizzato che i senza tetto potevano essere almeno 50.000.

09:18 Casa dello studente, estratto il corpo di un giovane

Il corpo senza vita di un giovane è stato estratto verso le 08,30 dalle rovine della Casa dello studente all'Aquila. Le squadre di soccorso dei Vigili del Fuoco, con l'aiuto di una potente gru, stanno lavorando per recuperare altri corpi che si teme siano rimasti sotto le macerie.

09:16 Dall'Unicef Italia 100 mila per i bambini abruzzesi

Unicef Italia stanzia un contributo di 100 mila euro per le esigenze primarie dei bambini abruzzesi. Lo ha annunciato il presidente della sezione italiana dell'organizzazione delle Nazioni Unite, Vincenzo Spadafora, sottolineando che ''i bambini abruzzesi hanno da subito bisogno dei soccorsi e degli aiuti necessari per sopravvivere in queste prime ore, ma anche di tornare alla loro vita normale, alle loro scuole, al quotidiano".

09:15 Maroni: stanziati 130 milioni di euro

"Per il sistema del ministero dell'Interno, cioè carabinieri, polizia e vigili del fuoco impegnati per i prossimi sei mesi in Abruzzo metteremo a disposizione 130 milioni di euro". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Domani, ha spiegato il ministro, "ci sarà un'altra riunione del Consiglio dei ministri per stanziare altri fondi. Per questa emergenza nazionale saranno trovate tutte le risorse che serviranno".

09:03 Ripristinati gas e luce

Continua lo sforzo per assicurare a tutti gli sfollati un posto per dormire, ha spiegato il vice capo dipartimento della Protezione civile Marta Di Gennaro: "Nella giornata di oggi verranno montate in tutto 7000 tende per mettere a dimora 40mila persone. Sono state ripristinate le linee di gas ed energia ed entro domani sarà tutto avviato ed utilizzabile comprese le tende sociali. Ieri sera inoltre sono stati distribuiti 18mila pasti".

09:02 "Nessuna emergenza sanitaria"

"Non c'è nessuna emergenza sanitaria". Lo ha detto questa mattina Marta Di Gennaro, vice capo dipartimento della protezione civile dalla sede della sala operativa di Roma. "Sono una ventina i dispersi al momento, grandine e pioggia non hanno facilitato le operazioni".

08:35 Diecimila posti letto negli alberghi

La Regione Abruzzo ricorda che sono a disposizione degli sfollati del sisma delle scorsa notte oltre 10 mila posti letto in Abruzzo in strutture alberghiere della costa adriatica. Si sottolinea che il pernottamento gratuito presso una delle strutture alberghiere è in favore dei cittadini dell'Aquila e dei comuni del circondario colpiti dal sisma di ieri.

08:34 In fila per la colazione

Questa mattina, dopo una notte di freddo (il termometro all'Aquila non ha superato i 4 gradi) gli sfollati delle tendopoli di piazza d'Armi si sono messi in fila per fare colazione e ricevere una copia gratuita dei quotidiani.

08:32 Nessun episodio di sciacallaggio nella notte

Nessun episodio di sciacallaggio è stato registrato la notte scorsa a L'Aquila. Lo ha riferito la centrale operativa della Guardia di Finanza, cui il coordinamento delle forze dell'ordine ha affidato l'incarico di controllare il centro della città nel corso della notte.

08:12 Muore uno dei capi dei vigili del fuoco

E' morto ieri per un malore il capo squadra esperto Marco Cavagna, 50 anni, di Bergamo. Era giunto ieri all'Aquila dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bergamo, alla guida di un mezzo per aggiungersi ai soccorritori che stanno lavorando sulla zona del sisma ed è stato colto da un improvviso malore.

Aveva partecipato a numerose operazioni di soccorso, tra l'altro negli eventi sismici della provincia di Brescia del 2004 e negli eventi meteorologici verificatisi in Liguria nel 2002.

08:09 Autostrade, chiusa parte della A24

Per facilitare le operazioni di soccorso, comunica la compagnia Autostrade per l'Italia, è chiuso per tutti i veicoli, sulla A24 Roma-l'Aquila-Teramo il tratto tra Assergi e L'Aquila ovest in entrambe le direzioni. Inoltre, per i soli mezzi pesanti di massa complessiva superiore alle 7 tonnellate e mezza, la A24 è chiusa completamente verso Teramo e da Teramo fino al bivio per l'Autosole verso Roma mentre la A25 è completamente chiusa nei due sensi; in particolare, nel tratto compreso tra Bussi Popoli e Pratola Sulmona, è presente uno scambio di carreggiata, e c'è il limite di velocità di 40 km orari. Su questo tratto è vietato il transito ai veicoli con peso superiore alle 3 tonnellate e mezza. Autostrade sconsiglia di mettersi in viaggio per raggiungere l'Abruzzo. Sono in corso anche controlli alle strutture nei tratti interessati dal sisma.

07:57 L'impegno di vigili del fuoco ed esercito

Sono 1.950 i vigili del fuoco che si trovano in Abruzzo, con una novantina di mezzi a disposizione. Attualmente sono impegnati anche 72 ingegneri e architetti che si stanno occupando di effettuare le prime verifiche di stabilità degli edifici. Sul territorio anche 13 squadre speleo alpine, 40 unità cinofile, 6 squadre speleo alpino fluviale e 6 squadre specialistiche per la ricerca sotto le macerie attrezzate con geofoni e termocamere. Quanto ai mezzi il Dipartimento ha messo in campo 51 mezzi per il movimento terra, 6 autogru, 22 autoscale, 4 elicotteri, 2 mezzi mobili per le trasmissioni via satellite e 3 ponti radio.

07:53 Case presidiate contro gli "sciacalli"

Pattuglie delle forze dell'ordine hanno presidiato le strade dell'Aquila durante la notte per evitare che entrassero in azione ladri negli appartamenti abbandonati.

07:51 In arrivo altre 3.000 tende

Per oggi "sono in arrivo altre 3.000 tende" per gli sfollati dell'Aquila e "c'è sempre la possibilità di trasferirsi lungo la costa, dove sono stati requisiti 5.000 posti letto" in alcuni hotel del luogo. Lo ha confermato il sindaco del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente, al Tg1, manifestando la speranza che si possa "assicurare ai cittadini una notte migliore di quella appena trascorsa".

07:47 Non piove più

Dopo la grandine di ieri, nella notte non è piovuto e per adesso c'è solo un po' di foschia. Le previsioni per oggi indicano "cielo nuvoloso" e "possibili piogge" nel pomeriggio, ma la speranza dei soccorritori è che il tempo conceda una tregua.

07:46 I soccorritori sono oltre cinquemila

Attualmente, fanno sapere dal quartier generale della Protezione civile, sono 5.100 le persone impegnate nell'ambito del sistema nazionale di soccorso e assistenza alla popolazione nazionale (oltre al personale del dipartimento e ai volontari arrivati da numerose regioni, vigili del fuoco, Croce rossa, soccorso alpino e forze dell'ordine). Si aggiungono oltre 1.300 militari (300 dei quali di supporto non sul campo, come a esempio quelli addetti alle rilevazioni meteo).

07:41 Cinque studenti ancora intrappolati nel dormitorio

Dopo un sopralluogo questa mattina tra le rovine della Casa dello Studente dell'Aquila, in via XX Settembre, il sindaco Cialente ha detto che sotto le macerie potrebbero ancora esserci cinque persone.

07:39 Anche il sindaco dell'Aquila trascorre la notte in auto

Anche il sindaco di L'Aquila, Massimo Cialente, come la maggior parte dei 70mila cittadini de L'Aquila, ha trascorso la notte in macchina. "Ho dormito soltanto un'ora", ha raccontato, "Per il resto della notte ho fatto visita ai centri di raccolta per portare solidarietà ai concittadini. Tutte le strutture comunali sono inagibili e momentaneamente la macchina operativa del Comune è ospitata nella scuola della Guardia di finanza".

07:27 Notte nelle auto

Nelle frazioni dell'Aquila colpite dal terremoto, come Onna, Paganica, Castelnuovo, Tempera, in pochi hanno raccolto l'offerta di spostarsi a dormire nelle strutture ricettive della costa messe a disposizione. Quasi tutti hanno preferito rimanere vicino alle proprie cose, chi dormendo in auto, che nei vari campi allestiti in poche ore dalla Protezione civile.

07:25 Onna, mistero sul numero delle vittime tra gli extracomunitari

I coordinatori del soccorso nel piccolo comune abruzzese vicino all'epicentro non escludono che ci possano essere anche altre persone, oltre i quattro dispersi. Ad Onna, infatti, abita una consistente comunità di lavoratori extracomunitari, che non è semplicissimo identificare.

07:24 Berlusconi torna in Abruzzo

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà oggi di nuovo sui luoghi colpiti dal terremoto, dopo aver rinviato il previsto viaggio in Russia.

07:22 Onna, 37 morti

Si continua a scavare ad Onna (L'Aquila), uno dei paesi più colpiti dal terremoto. Poco dopo le 23 i soccorritori hanno estratto da sotto le macerie un'altra vittima, si tratta di un giovane. Il bilancio dei morti è così di 37. Sono ancora quattro invece, i dispersi

07:18 Dopo 23 ore salvata una donna all'Aquila

All'Aquila, alle 2, dopo 23 ore dal sisma, è stata tirata fuori viva dalle macerie Marta, una studentessa di 24 anni della provincia di Teramo. La giovane, estratta dagli speleologi del soccorso alpino deve la propria vita a un colpo di fortuna: era a letto quando il palazzo di quattro piani dove viveva si è sbriciolato e le travi di cemento armato che sono cadute le si sono fermate a pochi centimetri dal corpo.

07:16 Decine di scosse nella notte

Ancora una notte di paura in Abruzzo, dove si è continuato a scavare tra le macerie nonostante le decine di scosse che si sono succedute, la più violenta della quali all'1,15 del mattino con una magnitudo di 4.8. L'epicentro è stato localizzato nei comuni di Pizzoli, Parete, Catipignano e Cagnano Amiterno. Meno di mezz'ora prima alle 00:47 gli strumenti avevano registrato un'altra scossa di magnitudo 3.6 con epicentro i comuni dell'Aquila, Collimenti, Villagrande e Scoppitto.

07:11 Protezione civile: 179 morti

Secondo i dati diffusi dalla Protezione civile, sono 179 i morti accertati nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo la notte tra domenica e lunedì. Quaranta delle vittime non sono state ancora identificate. I dispersi sono 34 e 1.500 i feriti. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, di cui 10.000 a L'Aquila e 7.120

nella provincia

 

 

 

 

L'ANALISI

Le colpe del malpaese

di GIOVANNI VALENTINI

Non è certamente colpa di nessuno, tantomeno del governo in carica, se scoppia un terremoto nel cuore della notte e devasta un'area sismica già censita nelle mappe della paura, provocando una dolorosa catena di rovine, morti e feriti. Quando l'instabilità del territorio si combina purtroppo con la violenza della natura, il cataclisma diviene inarrestabile e l'uomo non può che arrendersi alla fatalità.

È doveroso ora far fronte all'emergenza, soccorrere le vittime, assistere i sopravvissuti, ripristinare al più presto condizioni di vita normali e dignitose per tutti. Ed è senz'altro opportuno accantonare per il momento qualsiasi polemica contingente, per concentrare gli sforzi in un impegno comune di solidarietà. Ma subito dopo sarà necessario anche compilare l'inventario delle responsabilità, remote e recenti, non solo per accertare che sia stato fatto davvero tutto il possibile per prevenire un evento di tale portata, quanto per impedire che possa ripetersi in futuro o perlomeno per contenerne eventualmente l'impatto.

Non vogliamo riferirci qui tanto alla "querelle" fra il tecnico che nei giorni scorsi aveva lanciato l'allarme e l'apparato della Protezione civile, sostenuto dall'establishment del mondo scientifico, secondo cui un terremoto non si può mai prevedere. Sarà pur vero che i sintomi registrati dai sismografi o da altre apparecchiature non consentono di predisporre per tempo un intervento funzionale, cioè un'evacuazione di massa delle case, dei paesi e delle città. È altrettanto vero, però, che in questo caso i segnali sono stati evidentemente trascurati e sottovalutati, fino al punto di mettere sotto inchiesta l'incauto tecnico in virtù di un paradosso giuridico che prende il nome di "procurato allarme".

La questione fondamentale è un'altra e si chiama piuttosto "cultura del territorio". Vale a dire conoscenza e rispetto della natura; sensibilità e cura per l'ambiente; tutela del paesaggio e ancor più della salute, della vita umana, di tanti destini in carne e ossa che in quel territorio incrociano la propria esistenza. Non c'è pietà per le vittime e per i sopravvissuti di questo o di altri terremoti, come di ogni disastro naturale, senza una consapevolezza profonda di un tale contesto e senza una conseguente, concreta, quotidiana assunzione di responsabilità.

Fuori oggi da una sterile polemica politica, non si può fare a meno tuttavia di registrare l'enorme distanza - propriamente culturale - fra un approccio di questo genere e il cosiddetto "piano-casa" recentemente varato dal governo di centrodestra, nel disperato tentativo di rilanciare l'attività edilizia. In un Malpaese che trema distruggendo - insieme a tante speranze e a tante vite - abitazioni, palazzi, ospedali, scuole e chiese, e dove ancora aspettano di essere ricostruiti gli edifici crollati nei precedenti terremoti come quello del Belice di quarant'anni fa, la priorità diventa invece la stanza in più, la mansarda o la veranda da aggiungere alla villa o alla villetta, in funzione di quel consumo del territorio che si configura come un saccheggio privato a danno del bene comune.

Non saranno magari le fughe di gas radon emesse dalla terra in ebollizione - come predica l'inascoltato ricercatore abruzzese - a permetterci di prevedere i terremoti, ma verosimilmente una rigorosa prevenzione anti-sismica può aiutarci a ridurre al minimo i danni e soprattutto le vittime. Tanto più nelle regioni e nelle zone dove il rischio è notoriamente più alto. Ecco una grande occasione per rilanciare l'attività edilizia nell'interesse generale, non già al servizio della speculazione immobiliare ma semmai in funzione di un investimento umano e sociale sul territorio.

Con i 150 morti finora accertati, i mille e cinquecento feriti, i settantamila sfollati, i diecimila edifici crollati o danneggiati, il triste bollettino di guerra che arriva dall'Abruzzo interpella una volta di più le ragioni di un "ambientalismo sostenibile": cioè, pragmatico, costruttivo, effettivamente praticabile. Di fronte al primo cataclisma del nuovo millennio, quello schieramento composito e trasversale che vuole difendere l'immenso patrimonio naturale, storico e artistico dell'Italia dagli egoismi individuali, è chiamato a misurarsi più che mai con la sfida della concretezza. Superata l'era delle vecchie ideologie, rosse o verdi che fossero, ora c'è da impugnare la bandiera del realismo civile.

(7 aprile 2009)

 

 

 

Il San Salvatore è stato evacuato: il sisma lo ha reso inagibile al 90 per cento

I medici hanno dovuto prestare soccorso nello slargo davanti all'ingresso

E per l'ospedale modello è beffa

"Inaugurato nel 2000 è già crollato"

di MASSIMO LUGLI

E per l'ospedale modello è beffa "Inaugurato nel 2000 è già crollato"

L'AQUILA - Letti e barelle allineati davanti al muro del pronto soccorso, i pazienti più anziani ammassati nella cappella di Sant'Alessio come un lazzaretto, un vai e vieni incessante di ambulanze che arrivano e ripartono a sirena spiegata, l'elicottero a volo radente, i medici esausti, la riserva di farmaci che cala di ora in ora, l'obitorio pieno di corpi che non trovano più spazio. L'ospedale di San Salvatore, a circa 4 chilometri dalla città, su una strada perennemente ingolfata di traffico, è un quadro che riassume tutta la tragedia abruzzese: dolore e rassegnazione, dignità e lacrime di speranze e slanci di quotidiano eroismo.

Inaugurato 9 anni fa il nosocomio in cemento armato di concezione modernissima ha pagato un tributo pesantissimo alla scossa delle 3.32: un'intera ala è crollata, una larga fetta dell'edificio è inagibile, nastri bianchi e rossi sbarrano la strada quasi ovunque. "Ci sono arrivati 460 pazienti, li stiamo smistando in ambulanza o elicottero, negli ospedali di Avezzano, Pescara, Teramo. Ancona - spiega un chirurgo, Antonio Famulari - ma spesso li mandiamo anche più lontani, in altre regioni". Come il bambino di un anno, gravissimo, trasportato in volo al Bambin Gesù di Roma. L'evacuazione è finita verso le 18.30, mentre la protezione civile completava l'allestimento di un ospedale da campo nel piazzale di fronte. Per i pazienti rimasti per ore sotto il sole implacabile, con una protezione di teli o di cartoni e spesso la flebo al braccio, è stata la fine di una tortura sopportata, quasi sempre, con incredibile forza d'animo.

"Molti di noi sono corsi qui anche se hanno perso la casa e a volte i parenti - spiega senza enfasi il dottor Maurizio Maltolto, uno psichiatra che si è improvvisato medico di prima emergenza e che fin dalla notte si è dato da fare con garze, disinfettanti, flebo - io ho salvato mia nonna di 94 anni, ho lasciato la mia casa lesionata e sono corso qui. Bisogna fare in fretta perché le medicine scarseggiano, manca praticamente di tutto".

Molti dei ricoverati sono stati presi dal panico quando la scossa di terremoto ha squassato i reparti. "Avevo partorito con un cesareo alle 19.30 e quando ho sentito il terremoto sono scappata con i punti, la flebo attaccata e senza scarpe, mia madre e la bambina - racconterà nel pomeriggio Antonella Ghisleri, 28 anni - mio marito ci ha caricati in macchina e ci ha portati a Teramo... La flebo me l'ha staccata lungo la strada. Che dovevo fare? Fuggivano tutti, anche i medici". Molti pazienti anziani e cardiopatici sono strati costretti a sistemazioni di emergenza mentre l'unica sala operatoria agibile, quella del reparto di ginecologia, lavorava senza un attimo di sosta.

"I medici sono degli angeli, non si sono concessi un istante di riposo da stanotte - dice Stefania 42 anni, il viso ridotto a una maschera di tagli e contusioni mentre accarezza con dolcezza infinita la figlia, Sara Luce, 7 anni - eravamo a casa e siamo rimasti intrappolati al terzo piano. Mio marito Carlo si è rotto parecchie costole e ha una ferita alla testa, lo portano a Teramo, alcuni vicini hanno rischiato la vita per salvarci e poi ci hanno trasportati qui in macchina, nonostante la calca, la confusione, i disagi, sono stata accudiata e curata benissimo".

Privo di vista, malato di Parkinson e colite ulcerosa, sistemato su una brandina nella cappella, Angelo Ascaride, 85 anni, non mostra la stessa gratitudine e riesce solo a lamentarsi debolmente: "Non so quanto mi terranno qui, non so cosa sta succedendo". Un frate con una lunga barba bianca, Luciano Antonelli, si aggira tra i pazienti distribuendo buffetti, carezze, parole di conforto. Ricetrasmittente e cellulare in mano, Fiorenzo Rasone, capo dell Protezione civile della Marche, coordina l'evacuazione dei pazienti, l'arrivo e il decollo degli elicotteri e degli aerei come un generale sul campo di battaglia.

Il cielo che si rannuvola velocemente impone di fare sempre più in fretta. "Ero alla casa dello studente, non mi sono accorto del terremoto - dice Pancrazio Capoccia, 20 anni - un ragazzo magro dei capelli ricci - Sono svenuto e so che mi hanno tirato fuori dopo 8 ore. Ho avuto una fortuna incredibile, niente di rotto e tra poco torno a casa". Anche Delfina Achille, 83 anni, l'ha scampata. Ha un braccio rotto e il viso irriconoscibile. "Mi è crollato il soffitto addosso - geme disperata - sono rimasta coperta dai detriti. Sì, sono viva e ringrazio Dio. Ma quando esco, che faccio? Dove vado?"

(7 aprile 2009)

 

 

 

 

A 36 ore dal terremoto, transitabili la A24 e A25, in funzione aerei e treni

Al buio e al freddo le case risparmiate dal terremoto. E nelle tendopoli mancano i wc

Aperte le strade e le ferrovie

Manca acqua, luce e gas

Aperte le strade e le ferrovie Manca acqua, luce e gas

ROMA - L'autostrada è rimasta aperta; le ferrovie hanno ripreso a funzionare; l'aeroporto non è stato mai chiuso. Per chi può scappare, le strade sono aperte ma chi preferisce restare nelle case risparmiate dal terremoto non ha ancora acqua, né luce né gas. E nelle tendopoli manca l'illuminazione e i wc chimici a Onna non ci sono ancora.

Autostrade. Sono aperte per le solo auto. Il divieto ai mezzi pesanti riguarda tutta la rete dell'Abruzzo. Da Teramo, da Pescara, da Chieti, dall'Aquila: tutte le corsie dirette da e per Roma, sulla A24 a A25, sono interdette ai camion (mezzi pesanti superiori alle 7,5 tonnellate), per concedere ai mezzi di soccorso di muoversi con più facilità. C'è un solo breve tratto tra Assergi e L'Aquila ovest che è chiuso in entrambe le direzioni anche per le auto.

Ferrovie. L'intera linea ferroviaria abruzzese funziona. L'ultimo tratto L'Aquila-Terni, chiuso subito dopo il sisma, è stato riaperto ieri nel tardo pomeriggio. Gli accertamenti tecnici lungo i binari sono stati tutti negativi.

Aeroporto. Lo scalo di Pescara è aperto. Per poter gestire la crescente quantità di traffico giustificato dall'emergenza, da Forlì è giunta una torre di controllo mobile dell'Enav. Una cabina estendibile fino all'altezza di 10 metri, dotata di apparati elettronici capaci di coadiuvare il controllo del traffico.

Acqua potabile. Nonostante quello che ha detto Silvio Berlusconi ieri in conferenza stampa ("Gli acquedotti funzionano e l'acqua è fruibile"), i tecnici del comune dell'Aquila hanno accertato che l'acquedotto comunale ha subito seri danni. Perdite importanti che non hanno permesso e non stanno permettendo di riempire le cisterne che forniscono acqua in particolar modo alla periferia e al centro storico dell'Aquila, a Castelnuovo e a Paganica. I tecnici hanno comunque garantito che entro le prossime 24 ore il problema acquedotto dovrebbe essere risolto in via definitiva.

Luce. Molti dei 15.000 contatori disalimentati subito dopo il terremoto per precauzione, hanno ripreso a funzionare ma sono tante le case rimaste in piedi nella provincia dell'Aquila ancora al buio. Buie anche le strade. Scarsa è l'illuminazione nelle tendopoli allestite per gli sfollati. Finora l'Enel ha inviato nella zona del terremoto 30 gruppi elettrogeni.

Gas. La distribuzione del gas è interrotta all'Aquila e nelle aree più colpite dal terremoto per motivi precauzionali. Prima che il metano ritorni nelle città colpite dal sisma di domenica notte, dovranno terminare le verifiche dei tecnici.

Telefoni. Le infrastrutture telefoniche non hanno subito danni, ma le linee per gli apparecchi fissi e i cellulari sono intasate e la congestione del traffico rende non sempre facile comunicare.

(7 aprile 2009)

 

 

 

 

 

2009-04-06

Diretta - CRONACA

Il terremoto sconvolge l'Abruzzo

Crolli all'Aquila, 27 morti e 40 dispersi

Il sisma, di magnitudo 6,3 Richter, ha colpito la zona intorno al capoluogo abruzzese. L'epicentro a 95 chilometri da Roma. La Protezione civile conferma: decine di morti nei paesi. Lesionati anche edifici in cemento armato. All'Aquila crolla una parte della casa dello studente. Convocato il comitato operativo della protezione civile. Bertolaso: "La peggiore tragedia dall'inzio del millennio". Sarà dichiarato lo stato d'emergenza. La scossa avvertita con forza a Roma

 

10:40 Il Papa: "Prego per le vittime, in particolare per i bimbi"

Il papa esprime "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, prega "per le vittime e in particolare per i bambini" e incoraggia sia i superstiti che "quanti in vario modo si prodigano" nei soccorsi. Benedetto XVI lo afferma in un telegramma all'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari.

10:39 L'Aquila, estratto il cadavere di uno studente

Il cadavere di un giovane studente di cui non si conoscono al momento le generalità è stato estratto dalle macerie di una delle due palazzine di via San'Andrea. Al momento si scava per cercare ancora di recuperare altre nove persone intrappolate dalle macerie. Sul posto sono arrivati anche i genitori degli studenti che sarebbero intrappolati tra le macerie di questi appartamenti.

10:34 Disperso anche uno studente greco

Uno studente greco è dato per disperso in seguito al violento terremoto all'Aquila, secondo quanto ha annunciato il viceministro degli Esteri, Theodoros Kassimis, precisando che si tratta del fratello di una ragazza greca rimasta ferita e ricoverata in ospedale. Secondo la tv statale greca in una corrispondenza dall' Aquila, lo studente sarebbe stato localizzato sotto le macerie di un edificio, sarebbe vivo e in contatto con i soccorritori.

10:32 Epifani: "La Cgil si attiva per integrare i soccorsi"

La Cgil si attiverà immediatamente per integrare i primi soccorsi. Lo ha annunciato il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani intervenuto questa mattina a "Panorama del giorno", la rubrica di Maurizio Belpietro in onda all'interno di Mattino Cinque, su Canale 5. "Esprimo il dolore mio personale e della Cgil - ha detto Epifani - nei confronti delle popolazioni colpite da questa tragedia. Ci attiveremo, come abbiamo fatto in altre occasioni passate, immediatamente con quello che possiamo offrire di integrazione ai soccorsi nella prima fase".

10:01 Gente terrorizzata per le strade dell'Aquila

Centinaia di persone in strada, accampate nelle piazze, nei parcheggi, anche nei campi sportivi. E, purtroppo, anche morti in strada, cadaveri estratti dalle macerie e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Decine di giovani, vecchi e donne, molti con delle coperte sulle spalle, altri ancora in pigiama; i volti tirati, lo sguardo ancora impaurito dopo la scossa, violentissima, di questa notte. E a rendere ancora più difficile le situazione delle migliaia di sfollati, le continue scosse di assestamento

09:52 L'assessore regionale: "Gente viva sotto le macerie"

A l'Aquila e nelle zone limitrofe "ci sono persone vive sotto le macerie che si cerca di soccorrere". Lo spiega l'assessore alla protezione civile della regione Abruzzo, Daniela Stati, dalla sala operativa della protezione civile regionale, spiegando che dopo il terremoto sembra essere il paese di Onna a presentare "il problema più importante". "Vigili del fuoco, unità cinofile, volontari della protezione civile e forze dell'ordine - spiega - stanno effettuando i soccorsi e stanno facendo un ottimo lavoro".

09:48 Il sindaco dell'Aquila: "Onna è rasa al suolo"

Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha detto che Onna è rasa al suolo e che gli sfollati saranno anche settantamila

09:45 L'ospedale dell'Aquila senza acqua potabile

L'ospedale dell'Aquila è senza acqua potabile. Non c'è stato approvvigionamento attraverso la protezione civile, il bar dell'ospedale è inutilizzabile perchè crollato così come il deposito del nosocomio.

09:41 Sette giovani sotto le macerie della casa dello studente

Sono sette gli studenti ancora intrappolati sotto le macerie della casa dello studente in via XX Settembre, una palazzina di quattro piani che è inclinata su un fianco con un'ala completamente distrutta e dove vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile stanno scavando, purtroppo solo con le mani, perchè il posto è inaccessibile ai mezzi di movimento, nel tentativo di strappare alla morte qualcuno degli intrappolati.

09:34 Da Trento in partenza le unità cinofile

Partirà alle ore 10 da Trento il primo contingente della Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento per prestare soccorso alla popolazione abruzzese vittima la notte scorsa del terremoto.

Del primo contingente faranno parte le unità cinofile e i responsabili della logistica. La colonna mobile al completo partirà da Trento alla volta de L'Aquila attorno alle 12. Sono un centinaio le persone mobilitate fra vigili del fuoco permanenti e volontari, più alcuno forestali e i Nu.vo.la.

09:31 In arrivo da tutta Italia squadre di vigili del fuoco

Sono una cinquantina le sezioni operative (ciascuna con 10 uomini e 2-3 mezzi) delle colonne mobili regionali dei Vigili del fuoco partite da tutta Italia per prestare soccorso alla popolazione colpita dal terremoto in Abruzzo. Le prime sette sono partite dal Lazio alle 4,05 e sono tutte già operative nelle aree più colpite dal sisma; alle 4,13 ne sono partite sei dalla Campania, alle 4,20 dieci dalla Toscana, alle 4,30 cinque dalle Marche. Immediato anche il coinvolgimento dei Nuclei cinofili da impegnare nella ricerca dei dispersi: i primi a mettersi in viaggio sono stati quelli di Perugia, Pisa e Campobasso. Con le luci del giorno nella zona sono in azione anche quattro elicotteri dei Vigili con personale Saf (speleo-alpino-fluviale).

09:28 L'Aquila, ancora scosse: l'assestamento continua

Un'altra scossa di terremoto è stata avvertita qualche secondo fa a L'Aquila. Lo sciame sismico va avanti da diverse ore provocando ancor più panico tra la popolazione.

09:25 Da due mesi scosse in Abruzzo

La provincia dell'Aquila è stata interessata da circa due mesi da un'attività sismica, anche se non si erano segnalati danni nè a persone, nè a cose, fino ai primi di aprile quando il comune capoluogo aveva annunciato la richiesta del riconoscimento dello stato di emergenza. Fra le ultime scosse quella del 12 marzo, quando in tarda serata si è registrata una scossa di magnitudo 2,9 con epicentro nella zona dell'Aquila, Pizzoli e Villagrande.

Altra scossa il 17 marzo, questa volta di magnitudo 3,6 con epicentro: Sulmona, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio e Canziano. Una delle scosse di terremoto più forti è stata registrata il 30 marzo sempre in provincia de L'Aquila con magnitudo di 4,0 gradi, ad una profondità di 10,7 km.

09:24 Si scava tra le macerie della casa dello studente

E' una corsa contro il tempo. Decine di volontari, vigili del fuoco, mezzi meccanici, stanno scavando in piazza Pasquale Paoli dove è crollato un palazzo di quattro piani dove si presume ci siano decine di studenti. Fino a questo momento è stato estratto un solo corpo senza vita. Secondo gli studenti che questa notte sono riusciti a mettersi in salvo dopo la scossa che ha distrutto il palazzo, sotto le macerie ci sarebbero molti loro colleghi. All'esterno, nella piazza, si sono radunate decine di persone, parenti ed amici che aspettano. Ogni tanto i soccorritori chiedono di fare silenzio e tutti gridano i nomi dei giovani che si presume stiano sotto le macerie, nella speranza di ricevere una risposta. La scena drammatica è aggravata ancor più dalle continue scosse di assestamento che si ripetono ininterrottamente.

09:14 Una donna e un ragazzo estratti vivi dalle macerie

Una donna di circa 50 anni e un ragazzo sono stati estratti vivi dalle macerie di due diverse abitazioni a L'Aquila. La donna è stata recuperata in un edificio di tre piani a due passi da piazza della Repubblica, proprio accanto a quella che era la prefettura de L'Aquila che è andata completamente distrutta.

09:11 Situazione drammatica a Onna e Paganica

Una delle situazioni più drammatiche, secondo Adnkronos, sarebbe da segnalare a Onna, dove il 50% delle case è crollato, e a Paganica. Una situazione 'bruttissima' la definiscono i soccorritori giunti sul posto, che ricorda quella del terremoto dell'Umbria.

09:01 Il governatore Chiodi: "Situazione davvero drammatica"

"Siamo di fronte ad una situazione veramente drammatica che si sta aggravando di ora in ora. Stiamo cercando di fronteggiare l'emergenza ma la situazione è davvero molto gravè". E' il primo commento del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, alla scossa di terremoto che ha colpito l'Italia centrale".

08:53 Sky: "Berlusconi annulla il viaggio a Mosca e va all'Aquila"

Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annullato la partenza per Mosca e si sta recando all'Aquila. E' quanto riferisce Sky.

08:48 Protezione Civile: "Gli sfollati saranno 45/50 mila"

Potrebbero arrivare a 45-50mila, secondo le stime della Protezione civile, gli sfollati a l'Aquila e nei paesi vicini per i danni provocati dal terremoto che alle 3.32 di questa mattina ha coilpito il capoluogo abruzzese. Gli edifici inagibili potrebbero essere tra i 10 e i 15mila.

08:47 La scossa avvertita anche a Roma; nessun danno

La fortissima scossa di terremoto che ha colpito in maniera devastante questa notte l'Abruzzo è stata avvertita anche a Roma. Nella notte, intorno alle 3,32, hanno tremato anche gli edifici della capitale. La gente in alcuni quartieri è scesa per strada. Ma non risultano edifici lesionati.

08:46 Le vittime sono salite a quota 27

Il numero dei morti, secondo fonti ospedaliere, è salito a 27. La situazione all'ospedale dell'Aquila diventa sempre più drammatica di minuto in minuto. Ci sono intere zone dove si stanno effettuando i primi interventi che sono in reale pericolo di inagibilità, tanto che numerosi medici medicano i feriti all'aperto di fronte alla entrata principale del pronto soccorso.

08:43 Berlusconi firma lo stato d'emergenza

Il premier Silvio Berlusconi ha firmato il decreto che stabilisce lo "stato d'emergenza". Berlusconi sta valutando se rinviare il viaggio in Russia davanti alla drammaticità della situazione in Abruzzo

08:21 Le vittime sono salite a 20

Aumenta il numero delle vittime della scossa di terremoto che ha colpito L'Aquila e le zone limitrofe. Ora i corpi estratti sono 20.

08:06 Protezione civile: "Finora 17 morti e 40 dispersi"

Il bilancio continua purtroppo a peggiorare. Secondo la protezione civile, le vittime sono 17, le persone disperse almeno 40

08:05 Tra i paesi più colpiti c'è Roio Poggio

Tra i paesi più colpiti dal terremoto di questa notte ci sono anche quelli di Roio Poggio (che sarebbe gravemente lesionato), Massa, Paganica e Fossa

08:00 "Sei dispersi alla Casa dello studente"

Una delle strade più colpite dai crolli è via XX Settembre, dove si trova la Casa dello studente. In ospedale sono arrivati due ragazzi, che abitano in una traversa di via XX Settembre, e hanno dichiarato che nel loro palazzo crollato sarebbero dispersi sei giovani studenti.

07:57 Inagibile la struttura ospedaliera dell'Università

La struttura ospedaliera e universitaria del Delta di Medicina è inagibile e i primari dei reparti hanno deciso di trasferire i pazienti lungo il tunnel di collegamenti in cemento armato dove, secondo i tecnici, non ci sono pericoli di crollo.

07:52 Via XX Settembre, trovata una persona viva

Si scava tra le macerie di una palazzina di via XX Settembre. Trovata una donna in vita. E' stata portata subito al'ospedale

07:51 Estratto dalle macerie il corpo di uno studente

Il corpo senza vita, probabilmente di uno studente, è stato estratto in questo momento dallo stabile completamente crollato in piazzale Paoli nei pressi della villa comunale dell'Aquila. Sotto la macerie potrebbero esserci decine di corpi.

07:49 Si scava tra le macerie della casa dello studente

La palazzina che ospita la casa dello studente, un edificio moderno di tre piani, è parzialmente crollato, tutta un'ala della casa si è accasciata al suolo mentre un'altra parte è gravemente lesionata. I vigili del fuoco stanno scavando tra le macerie perchè, secondo alcuni ragazzi che si trovavano all'interno, ci sarebbero ancora delle persone sotto le macerie. Ancora comunque non è possibile tirare un bilancio ci sono stati diversi crolli in vari punti della città.

07:48 Centinaia di persone accampate davanti all'ospedale dell'Aquila

Centinaia di persone sono accampate in attesa di soccorsi davanti all'ospedale dell'Aquila, che non è stato evacuato. Al nosocomio arriva un flusso continuo di persone, alcuni addirittura seminudi, con ferite di vario genere, sotto choc e piangenti.

Fonti dell'ospedale hanno confermato la morte di quattro bambini nel crollo della loro casa. Alla periferie ovest dell'Aquila, in una traversa di via Amiternum, nei pressi di piazza D'Armi, una casa è crollata e alcuni volontari stanno cercando di estrarre una donna che, per il momento non dà segni di vita.

07:41 I carabinieri: "Sedici morti e 30 dispersi"

Il nuovo bilancio dei carabinieri parla di 16 morti accertati, tra cui 5 bambini. Le vittime sono cinque a Castelnuovo, uno a Poggio Picenze, uno a Tormintarte, due a Fossa, uno a Totani e quattro a l'Aquila. Sono inoltre oltre 30 le persone che risultano disperse.

07:40 Crollato il palazzo della Prefettura

Quattro edifici contigui, nei pressi della villa comunale dell'Aquila, sono crollati. I volontari stanno scavando con le mani e con i picconi per cercare di trovare le persone che vi si trovavano dentro al momento del crollo. La scena è agghiacciante: l'edificio in cemento armato si è completamente disintegrato. Tra gli edifici crollati c'è anche quello della Prefettura

07:31 L'Aquila, crollato l'hote Duca degli Abruzzi

L'Hotel Duca degli Abruzzi è completamente crollato. La struttura in cemento armato è praticamente collassata e l'edificio si è accartocciato su se stesso. Sul posto sono giunti le squadre dei soccorsi, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Si scava nella speranza di trovare persone in vita.

07:30 Bertolaso: "Ci sono numerose vittime"

Secondo Guido Bertolaso: "ci sono numerose vittime, molti feriti e parecchie case crollate".

07:28 Diecimila edifici lesionati in Abruzzo

Gli scenari della Protezione civile prevedono fino a 10.000 edifici lesionati per il sisma che questa notte ha colpito l'Abruzzo e quindi gli sfollati potrebbero essere nell'ordine delle decine di migliaia.

07:18 Miozzo (Protezione civile): "Sisma non prevedibile"

'Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, non era possibile prevedere la scossa che ha colpito oggi l'Italia centrale". Lo ha detto il dirigente della Protezione civile Agostino Miozzo. Nelle scorse settimane l'Abruzzo è stato colpito da uno sciame sismico con decine di piccole scosse e qualcuno aveva ipotizzato la possibilità di un evento più consistente. Ma questa previsione, ha sottolineato Miozzo, "non è era fondata su basi scientifiche: purtroppo questi eventi non sono ancora prevedibili".

07:17 Bertolaso: "Berlusconi dichiarerà l'emergenza nazionale"

Guido Bertolaso ha detto di essere continuamente in contatto con il premier Silvio Berlusconi e con il Quirinale: "Palazzo Chigi sta per firmare il decreto che dichiara l'emergenza nazionale"

07:15 Bertolaso: "La peggiore tragedia dall'inizio del millennio"

"E' la peggiore tragedia di questo inizio di millennio". Lo ha detto il sottosegretario con delega alla Protezione civile Guido Bertolaso che ha poi descritto le operazioni di soccorso che sono già a buon punto. Ha chiesto di non recarsi nelle zone terremotate per evitare inutili intasamenti

07:10 All'Aquila allestito un ospedale da campo in Piazza d'Armi

All'Aquila si sta allestendo un ospedale da campo in Piazza d'Armi. L'edificio crollato nel quale sarebbero intrappolati quattro bambini e un'anziana sarebbe in una località tra Paganica e San Gregorio

07:08 L'Aquila, si valuta l'evacuazione dell'ospedale

All'Aquila si valuta l'evacuazione dell'ospedale. L'edificio che ospita la farmacia del "San Salvatore" è crollato. Il presidio ospedaliero ha subito diversi danni e lesioni. Le forze dell'ordine starebbero valutando una possibile evacuazione, anche parziale, della struttura sanitaria.

07:03 Due macedoni e tre italiani le vittime di Castelnuovo

Sono due macedoni e tre italiani le vittime estratte dai primi soccorritori a Castelnuovo. I tre italiani sono un 60enne residente a Roma ma originario del luogo e gli anziani genitori che era venuto a trovare nel fine settimana.

06:53 Castelnuovo: completamente crollato il centro storico

Sono cinque i morti estratti dalle macerie a Castelnuovo, frazione di S.Pio delle Camere in provincia dell'Aquila. Lo conferma un primo bilancio dei carabinieri. Il centro storico del paese è totalmente distrutto, decine le case crollate compresa la chiesa. Le due vittime di Fossa sono una bambina e un'anziana

06:50 Sarebbero nove le vittime accertate

Sarebbero nove le vittime del terremoto nella provincia dell'Aquila secondo un primo provvisorio bilancio dei carabinieri.

Cinque i morti accertati a Castelnuovo, uno a Poggio Picenze, uno a Tormintarte, due a Fossa tra cui una bimba di tre anni.

In questo bilancio non sarebbero compresi i quattro bambini che risulterebbero deceduti all'Aquila

06:45 Crollo nel centro dell'Aquila: sette dispersi

Crollata una palazzina in pieno centro dell'Aquila, in una parallela di via XX Settembre. Ci sarebbero sette persone sotto le macerie tra cui quattro bambini. I vigili del fuoco sono al lavoro

06:43 Bilancio provvisorio: le vittime sarebbero 13

Secondo primi conteggi assolutamente provvisori, le vittime finora accertate ssarebbero 13

06:41 Secondo l'Usgs la magnitudo è 6,3 Richter

Ecco i dati del terremoto in Abruzzo così come forniti dall'Usgs (il centro sismografico americano). L'ora ufficiale sono le 3,32. L'epicentro è stato rilevato alle seguenti coordinate: 42,423 Nord e 13,395 Est. Corrispondono al comune di Arischia pochi chilometri dall'Aquila. Le distanze: 70 km da Pescara, 95 da Roma, 115 da Perugia, 135 da Ancona.

06:33 L'Agi: "Le vittime sarebbero decine"

Secondo l'Agenzia Italia, le vittime in Abruzzo "sarebbero decine"

06:27 Partite due colonne di aiuti da Roma

Due colonne mobili di aiuti del Dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio sono già in viaggio verso le zone colpite dal sisma in Abruzzo in raccordo con il Dipartimento nazionale.

06:24 Morti quattro bambini all'Aquila

Quattro bambini sarebbero morti all'Aquila nel crollo della loro casa.

06:20 Chiuse tutte le scuole in Abruzzo

Il governatore dell'Abruzzo Gianni Chiodi ha tenuto un vertice in Prefettura a Teramo per coordinare gli aiuti. La prima decisione presa è stata la chiusura di tutte le scuole della regione.

All'Aquila gravi lesioni all'Hotel Duca d'Abruzzi e tre palazzine crollate a via Sturzo, sempre nel centro città. Danni intanto a case si registrano anche nel pescarese, tra Penne e Popoli, con lesioni a infrastrutture.

06:17 L'Aquila, crollo in una casa famiglia per bambini

Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente fa sapere che c'è stato un crollo in una casa-famiglia per bambini. Centoventimila persone hanno lasciato le case. Si segnalano altre scosse di assestamento anche abbastanza forti

06:02 Quindicimila abitazioni senza elettricità

L'Enel fa sapere che almeno quindicimila utenze sono state disconnesse. Significa che altrettante abitazioni sono senza luce: 7.500 all'Aquila e altrettante in provincia. Non ci sono invece criticità alla rete ferroviaria ma la "situazione nella zona è critica".

E' stato chiuso per accertamenti e il tratto di autostrada a24 tra Assergi e Tornimparte

05:58 Otto persone disperse a San Demetrio

A San Demetrio ne' Vestini, piccolo comune di 1.605 abitanti in provincia dell'Aquila ci sarebbero otto persone disperse.

05:50 Da diversi comuni notizie di vittime

Purtroppo, da diversi comuni dell'aquilano si segnalano vittime. Impossibile, per ora, un bilancio. La Protezione civile conferma: ci sono morti

05:46 Segnalate le due prime vittime a Fossa

Purtroppo vengono segnalate le prime due vittime nel paese di Fossa un comune di 630 abitanti in provincia dell'Aquila sulle pendici del monte Ocre.

05:42 Protezione civile: scossa 8-9 grado scala Mercalli

Il terremoto che ha colpito l'Abruzzo ha avuto un effetto pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli sugli edifici, provocando diversi crolli. Lo ha detto il portavoce della Protezione civile, Luca Spoletini, nella sede del dipartimento dove è riunito il comitato operativo. Il quadro, ha spiegato Spoletini, "è estremamente critico, ci sono stati diversi crolli".

05:40 Crollata cupola della chiesa Anime sante

E' crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico della città. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. Tetti crollati e case lesionate anche alle porte dell'Aquila, a Prata d'Ansidonia e Torninparte.

05:28 Quindicimila utenze senza elettricità

Sono quindicimila le utenze disalimentate nella provincia de l'Aquila in seguito al terremoto. Lo ha comunicato l'Enel al dipartimento della Protezione civile.

05:26 Chiuso tratto dell'autostrada Roma-l'Aquila

Per verifiche e controlli sui viadotti è stato chiuso il tratto autostradale della Roma-L'Aquila (A24) tra Valle del Salto e Assergi in entrambe le direzioni. Lo si apprende dalla Protezione civile.

05:25 L'Aquila, crollata parte della casa dello studente

Sono molte le case distrutte nel centro storico dell'Aquila. E' confermato il crollo di parte della Casa dello Studente, e alcuni studenti sarebbero all'interno dell'istituto. A via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte macchine sostano con gente ancora sotto choc. A Rovere, sull'Altopiano delle Rocche, è crollato il campanile, mentre danni e case lesionate si riscontrano anche ad Avezzano con telefoni e elettricità in tilt. Nel resto della regione migliaia sono le persone in strada, da Pescara a Sulmona, da Teramo a Chieti.

05:09 Dalle marche pronte a partire 2 colonne mobili

Dalle Marche sono pronte a partire per l'Abruzzo, se il Dipartimento nazionale di Protezione civile lo riterrà opportuno, le due colonne mobili dei vigili del fuoco di Macerata e Ancona. Lo ha reso noto il dirigente della Protezione civile regionale Roberto Oreficini. "La macchina regionale è già operativa, anche per supportare il lavoro di verifica della stabilità e agibilità degli edifici lesionati dal sisma che ha colpito la zona dell'Aquila". La scossa di magnitudo 5.8, ha confermato Oreficini, è stata avvertita in tutte le Marche, ma per fortuna, "salvo qualche piccola lesione in alcuni edifici nella zona dell'Ascolano più vicina al confine con l'Abruzzo, non ci sono stati danni", A parte suppellettili, bicchieri e quadri caduti in varie abitazioni, e tanto spavento fra la gente.

05:06 P. civile: non mettersi in viaggio nella zona del sisma

La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio nella zona colpita dal terremoto. Anche se al momento non vengono segnalati problemi particolari a ferrovie e autostrade, il Dipartimento ribadisce di non mettersi in strada per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila inoltre è stato emesso un Notam, un divieto di sorvolo in tutta l'area.

05:05 L'Aquila, si scava tra le macerie

Ci sono persone intrappolate in una casa del centro storico, in via XX Settembre, crollata e i vigili del fuoco stanno scavando per tirarle fuori dalle macerie. La casa, totalmente rasa a suolo, è vicina al palazzo dell'Anas.

04:59 Sottosegretario Letta in contatto con la Protezione civile

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta segue con attenzione l'evolversi della situazione dopo il terremoto che ha colpito stanotte l'Abruzzo. Palazzo Chigi, secondo quanto si apprende, è in costante contatto con la Protezione civile.

04:56 Bertolaso in contatto con Napolitano e Berlusconi

Il capo della protezione civile Guido Bertolaso, subito dopo la scossa di terremoto che ha colpito l'Abruzzo, ha informato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi, con i quali è in costante contatto per aggiornarli sulla situazione. Bertolaso ha anche parlato con il sindaco dell'Aquila, che ha confermato i crolli verificatisi in città.

04:50 Protezione civile, nessun problema a strade e ferrovie

Non risultano al momento danni alle linee ferroviarie e alle principali strade della zona colpita dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile che è in contatto con Ferrovie e Anas.

04:39 Protezione civile: epicentro a pochi chilomentri dall'Aquila

L'epicentro è stato ulteriormente precisato essere a pochi km dalla città dell'Aquila, nella zona nord, in un triangolo compreso tra la stessa città dell'Aquila e le frazioni di Collimento e Villa Grande.

04:38 Protezione civile conferma crolli a L'aquila, persone sotto le macerie

Conferme di crolli arrivano anche dal comitato operativo della Protezione civile. Sarebbero diverse le persone rimaste sotto le macerie.

04:36 Scossa avvertita nelle Marche, gente in strada

E' stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada, la scossa di terremoto registrata poco dopo le 3:30 nell'Italia centrale, che ha avuto epicentro all'Aquila. Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni.

04:35 L'Aquila, seri danni nel capoluogo e in provincia

Una parte della Casa dello Studente è crollata all'Aquila, moltissimi edifici sono lesionati. Un punto di raccolta dei cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi. Nel centro cittadino sarebbe crollata una chiesa. Seri danni alle abitazioni sono stati segnalati dalla popolazione anche in diverse località della provincia. Nel capoluogo il traffico è in tilt. In alcune zone sono state segnalate interruzione della corrente elettrica e delle linee telefoniche.

04:19 Edifici crollati all'Aquila, si temono vittime

Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati in seguito al violento sisma avvenuto dopo le 3.30 di questa notte. Secondo i carabinieri si teme che possano esserci vittime. Numerose le persone rimaste ferite.

04:18 Roma, rove nti i centralini di vigili del fuoco e dei vigili urbani

Sono state oltre 300 le chiamate dei cittadini della capitale alla sala operativa dei vigili del fuoco, così come alla sala operativa della polizia municipale, nei dieci minuti immediatamente successivi alla scossa sismica chiaramente avvertita anche a Roma. Al momento non si registrano danni a cose o persone ma solo molta preoccupazione da parte dei cittadini.

04:17 Convocato il comitato operativo della protezione civile

Il capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ha convocato il Comitato operativo in seguito alla forte scossa di terremoto in provincia dell'Aquila.

04:17 Protezione civile: scossa di 5.8 all'Aquila

La violenta scossa di terremoto che è stata avvertita in nottata nel centro Italia ha avuto come epicentro L'Aquila ed è stata di magnitudo 5,8. Lo rende noto il Dipartimento della protezione civile, sottolineando che la scossa è avvenuta alle 3.32 a 5 km di profondità.

04:16 L'Aquila, case lesionate e gente in strada

La violenta scossa di terremoto che ha scosso poco le 3.30 il centro Italia e l'Abruzzo ha causato all'Aquila profonde lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città lgli abitanti si sono tutti riversati in strada.

04:01 Scossa nell'Italia centrale di magnuitudo 6.7

La scossa che ha colpito questa notte Roma, l'Abruzzo e il centro Italia è stata di magnitudo 6,7 della scala Richter. E' quanto risulta alla sala operativa dei vigili urbani della Capitale.

03:50 Forte scossa avvertita in Abruzzo

Anche in Abruzzo, da Pescara all'aquila, è stata avvertita in nottata una forte scossa, che ha fatto seguito a quelle di ieri sera, di magnitudo 3,9 e alla replica avvenuta dopo la mezzanotte di magnitudo 3,5.

03:45 Forte scossa di terremoto avveritita a Roma

Una forte scossa sismica è stata avvertita poco dopo le 3.30 di questa notte nella Capitale.

 

 

 

Il tecnico abruzzese, denunciato per procurato allarme, spiega

a un blog il funzionamento del suo "precursore sismico"

"Così posso prevedere i terremoti

In Abruzzo ci sono 5 apparecchi"

"Così posso prevedere i terremoti In Abruzzo ci sono 5 apparecchi"

Giampaolo Giuliani

ROMA - Giampaolo Giuliani, il tecnico denunciato per procurato allarme dopo aver previsto che un terremoto di grande entità avrebbe potuto colpire la zona di L'Aquila, era stato intervistato il 24 marzo anche dal blog DonneDemocratiche.it . Nell'intervista, dopo aver raccontato com'è nato il suo apparecchio, aveva corretto la sua prima previsione, dicendo: "Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini".

In un'altra intervista, rilasciata ad una tv locale, ora visibile su You Tube e sul sito di Repubblica.it, era stato più determinato e aveva detto che una rete di "precursori" potrebbe garantire una capacità predittiva di grande rilevanza umana e sociale.

Sulle sue dichiarazioni, che in queste ore fanno il giro dei mezzi di informazione, si sta scatenando una polemica, se è vero che l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia ribadisce oggi in un comunicato ufficiale: "Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell'istante e della forza dell'evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Una scossa quale quella che si è manifestata oggi viene normalmente seguita da numerose repliche, alcune delle quali probabilmente assai sensibili."

Nell'intervista a DonneDemocratiche, Giuliani specifica che il suo "precursore sismico" arriva ad anticipare il verificarsi di un terremoto fino a 6-24 ore prima.

La tecnica è basata sullo studio del "comportamento" dell'elemento chimico chiamato Radon. Ecco il racconto di Giuliani: "Nel 2001 stavamo osservando il misuratore di particelle cosmiche presso l'Istituto quando, in corrispondenza del terremoto in Turchia, rilevammo una quantità straordinaria, rispetto al solito, di radon. Così ho impiegato quasi 2 anni per realizzare da solo uno strumento in grado di rilevare il radon, iniziai ad osservarlo ed a studiarlo, e con l'aiuto di un sismografo mi resi conto che la concentrazione di radon aumentava in corrispondenza di un evento sismico. Nel 2002, ad esempio, in corrispondenza del terremoto di S. Giuliano, registrammo valori 100 volte maggiori alla norma, ma disponendo di 1 solo precursore sismico eravamo in grado di emanare un allarme per un evento sismico che distava più di 50 km da L'Aquila, senza poter fornire altre informazioni circa la collocazione o la direzione dell'evento stesso. Oggi con 5 precursori saremmo in grado di essere molto più precisi, triangolando i dati ed i segnali di concentrazione del radon"

Dopo aver fornito elementi utili sulle caratteristiche del Radon, Giuliani dice che il suo apparecchio non si trova nel campo della teoria, me ne esistono già cinque esemplari:" "I 5 Precursori sismici si trovano a Coppito, nel Laboratorio del Gran Sasso (ospite dell'INFN), presso la scuola De Amicis, a Fagnano e a Pineto; sono tutti a più di 3 metri sotto terra e in corrispondenza di un evento sismico rilevano nello stesso momento, lo stesso segnale creando un grafico perfettamente sovrapponibile."

Poi Giuliani entra nel merito degli allarmi che si sono verificati in Abruzzo e della sua previsione: "I dati ottenuti in questi 9 anni di studi, ci hanno consentito di rilevare un rischio sismico maggiore nel periodo invernale che va da novembre ad aprile. Senza voler banalizzare, ma per semplificare i concetti, posso aggiungere anche che l'attività sismica è strettamente correlata alle fasi lunari. In particolare quest'anno, il sistema Terra-Luna, si è venuto a trovare al Perielio (punto più vicino al Sole, in inverno) con la Luna nello stesso periodo alla minima distanza dalla Terra, e con il Pianeta Venere allineato, in fase di Venere piena anch'essa vicina. L'attrazione gravitazionale delle masse sulla Terra hanno intensificato l'effetto marea sul nostro pianeta, rendendo gli eventi sismici più rilevanti, rispetto agli altri sciami, cui siamo stati interessati negli anni precedenti. Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini, in quanto lo sciame sismico andrà scemando con la fine di marzo."

Ma evidentemente il metodo non è ancora accettato uniformemente. Giuliani descrive così l'atteggiamento della comunità scientifica: "Mi osserva con interesse ... una parte mi da fiducia, come dimostra anche il Direttore dell'INFN che mi ha messo a disposizione un locale per ospitare uno dei 5 Precursori sismici; una parte è un po' più cauta e scettica."

(6 aprile 2009)

 

L'UNITA'

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.unita.it

2009-05-03

Berlusconi: a settembre le case ai terremotati

"Qualcuno ha scritto un libro: "Io speriamo che me la cavo e che Dio ci aiuti". La mette così Berlusconi, sintetizzando gli sforzi del Governo per dare un alloggio entro l’inverno a 13mila persone. Gli sfollati attualmente sono 66.077.

Ma il premier non si scoraggia e in conferenza stampa dà letteralmente i numeri. Per dire che ci sono "160 squadre di volontari che fanno oltre 1000 sopralluoghi al giorno". "Abbiamo già effettuato 22.700 sopralluoghi: il 53,7% delle abitazioni sono già abitabili, il 15,8% entro 30 giorni con pochi interventi ma le popolazioni non entrano perchè le scosse continuano. Abbiamo bisogno di una settimana senza scosse continue".

Dunque oltre la metà delle abitazioni sono già utilizzabili, per altre bisogna aspettare una mesata. A fine maggio Berlusconi conta anche di rimettere in efficienza il 60-70% dell’ospedale aquilano. E "dal 10 settembre inizieremo a consegnare le case, cercheremo di abbreviare i tempi ma mettiamo in conto possibili ritardi": 13.000 appartamenti pronti e arredati in 200 giorni, a tempi da record. In ogni caso - tranquillizza - le tende hanno già un sistema di riscaldamento. Sulla carta sembra funzionare. E in ogni caso, "io speriamo che me la cavo".

02 maggio 2009

 

 

 

 

2009-05-02

La terra continua a tremare in Abruzzo

L’Abruzzo continua a tremare e continua per le popolazioni colpite dal terremoto la paura. Ieri due nuove scosse hanno colpito le zone già devastate dal sisma del 6 aprile scorso.

"Nell'ambito dello sciame sismico in corso nell'Aquilano una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione con magnitudo 3,8" dice il comunicato ufficiale della Protezione civile.

Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le località prossime all'epicentro della scossa, che ha avuto luogo alle 7:12 di ieri, sono San Panfilo d'Ocre, Fossa e Sant'Eusanio Forconese.

Un’altra scossa di magnitudo 3,3 Richter è stata registrata ieri sera alle 22:34 nell'Aquilano. Le località vicine all’epicentro di quest’ultima scossa sono Poggio Picenze, Fossa e San Panfilo d’Ocre. Anche in questo caso la scossa è stata avvertita dalla popolazione.

Ma un evento sismico è stato avvertito ieri sera anche dalla popolazione delle province di Terni e Perugia. Lo rende noto il Dipartimento nazionale della Protezione civile. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa è stata registrata alle ore 18.34 con una magnitudo locale di 2.1. Le località epicentro sono state Spoleto, Terni, Arrone e Ferentillo. Dalle verifiche effettuate dalla Protezione civile, non risultano al momento danni a persone o cose.

02 maggio 2009

 

 

 

 

Franceschini ironizza sui sondaggi del premier

"Ieri Berlusconi ha preso qualche fischio a Napoli, poi immediatamente un suo collaboratore gli ha portato un

sondaggio che gli dava il 75 per cento delle preferenze, e, si è calmato subito. Se non ha un sondaggio di popolarità al

giorno che gli da un punto in più non si addormenta bene". Il segretario del Pd Dario Franceschini, in un circolo Arci di Bologna, ironizza sugli ultimi numeri diffusi da Berlusconi.

Il leader democratico si è soffermato anche sulle elezioni del prossimo 6-7 giugno. "Non voglio fare polemiche - ha premesso- , ma ci dispiace che Di Pietro abbia fatto la stessa scelta di Berlusconi, di candidarsi alle Europee sapendo che il giorno

dopo dovrà dimettersi. Non c'è un paese europeo - ha aggiunto - nel quale un capo del Governo abbia pensato di candidarsi alle Europee. Fuori dall'Italia questa è infatti una scelta incomprensibile".

Per quanto riguarda la sfida amministrativa di Bologna, Franceschini si è detto convinto che "ci sono tutte le condizioni per

vincere e per governare bene la città". In particolare riferendosi a Flavio Delbono, l'aspirante sindaco del centrosinistra, ha detto: "Mi pare che rappresenti al meglio questa tradizione di città progressista e l'incontro dei riformismi nel Pd e nel campo del

centrosinistra". E ha aggiunto: "Di qua c'è un programma di persone capaci, di là litigano tutto il giorno, sono distratti,

non si occupano dei problemi della città ma di farsi la guerra a vicenda". Infine il segretario del Pd ha escluso che una coalizione ampia come quella che sostiene Debono, sul modello della vecchia Unione, possa essere rischiosa: "Le coalizioni le abbiamo formate in tutt'Italia, e anche a Bologna, sul programma non sono più coalizioni costruite contro l'avversario ma costruite su un programma di cose da fare, concretizzabili che rispetteremo giorno dopo giorno dopo avere vinto".

02 maggio 2009

 

 

 

 

2009-04-29

Arrivano i soldi per il terremoto, dai poveri

di Bianca Di Giovanni

All’Abruzzo per ora arriverà un miliardo e 100 milioni. L’anno prossimo 539 milioni. Il resto degli 8 miliardi annunciati arriverà tra il 2011 al 2033, con stanziamenti progressivi (330 milioni nel 20011; 468 l’anno dopo, 500 nel 2013) che a un certo punto decrescono, fino a toccare 2,9 milioni di euro tra 20 anni. Come dire: chi vivrà vedrà. Non è l’unica beffa contenuta nel decreto per la ricostruzione, firmato martedì dal presidente della Repubblica.

Agli stanziamenti, infatti, si provvede con corrispondenti tagli al Fas (fondo aree sottoutilizzate), al bonus famiglia (300 milioni), alla spesa farmaceutica e grazie a nuove entrate garantite da lotterie e slot machines. Insomma, pagano i poveri e il sud. Il ministro Giulio Tremonti si era vantato che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani. "Nessuna nuova tassa", aveva declamato rassicurando Confindustria. E visto che c’era ha pensato di mettere le mani nelle tasche (semi-vuote) dei più poveri.

C’è un altro combinato disposto, poi, che rischia di trasformare l’operazione Abruzzo in una vera manovra in favore dei "protetti". Presentando le misure, infatti, Tremonti non ha escluso l’eventualità di un’altra sanatoria fiscale: quella sul rientro dei capitali illegalmente esportati. Risorse frutto di riciclaggio, di corruzione e di evasione, "ripulite" con un obolo alleggerito.

È destinato ai più bisognosi, ai nuclei in difficoltà, a chi ha un figlio handicappato a carico, o un anziano. Quello strumento (il primo a considerare il reddito familiare, e non del singolo, e per questo contrabbandato come inizio del quoziente familiare tanto caro alle formazioni cattoliche). Era pensato per una platea di 6,45 milioni di famiglie, che potevano aspirare a un contributo tra i 100 e i mille euro, per una spesa complessiva di quasi due miliardi. Come mai sono "avanzati" 300 milioni? Come mai è bastato un miliardo e 700 milioni invece dei due stimati? Ci sono meno poveri del previsto (anche in tempo di crisi) o hanno sbagliato i calcoli all’inizio? La verità, purtroppo, è un’altra, e somiglia molto alle vicende legate alla social card (ancora i poveri).

Per ottenere quel bonus, infatti, è stato costruito un percorso con tali e tanti ostacoli, che ottenerlo equivale a vincere un terno al lotto. Nel sito www.nelmerito.it l’economista Franco Osculati lo definisce "lunare". Prima di tutto è a richiesta (non automatico). La domanda è a carico del datore di lavoro che "eroga il beneficio, secondo l’ordine di presentazione delle richieste nei limiti del monte ritenute e contributi nel mese di febbraio 2009. - spiega Osculati - Nel caso i sostituti d’imposta non provvedano, per insufficienza di tale "monte", gli interessati potranno ri–presentare istanza entro giugno all’agenzia delle entrate. In aggiunta, a cura dei sostituti, delle domande dovrà rimanere traccia nei modelli 770, dovrà essere data informazione, entro aprile, all’Agenzia delle entrate e dovrà essere conservata copia per tre anni". Una vera gimcana, che dovrebbe essere ancora in corso. ma siccome del bonus non parla più nessuno, si suppone che le richieste termineranno. Senza domande, scompaiono anche i poveri e le emergenze.

Una buona fetta delle risorse da utilizzare subito proviene dai giochi (500 milioni). Anche qui il rischio è che si sfruttino i poveri, di solito dipendenti dal vizio delle scommesse. Il ministero prevede "nuove lotterie ad estrazione istantanea", "ulteriori modalità del gioco del lotto", "l’apertura delle tabaccherie anche nei giorni festivi". Il decreto fa cenno anche all’ipotesi di giochi da attuare nei supermercati. È prevista infatti "l’attivazione di nuovi giochi di sorte legati ai consumi". Ma il grande affare arriverà con le nuove slot machines e con nuove possibilità di poker on line. L’introduzione di macchine di nuova generazione, con il collegamento diretto all’anagrafe, consentirà di incassare per ogni macchinario cambiato una una tantum di 15mila euro: pr attrarre più giocatori, potrebbe abbassarsi la giocata minima a 50 centesimi (oggi è 3 euro) e alzarsi la vincita massima da 10 a 50mila euro.

28 aprile 2009

 

 

Il Papa visita l'Abruzzo: gli sfollati lottano contro pioggia e freddo

Benedetto XVI è arrivato oggi tra i terremotati dell'Abruzzo. "Gli abruzzesi, anche in nome delle persone morte sotto le macerie, attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide". Ha detto il pontefice nel suo discorso alla tendopoli di Onna (L'Aquila), prima tappa della sua visita ai luoghi più colpiti dal sisma del 6 aprile.

Un messaggio di speranza per i vivi e preghiere per i morti da Benedetto XVI in un viaggio che prevedeva la partenza dal Vaticano alle 9 in elicottero dal Vaticano alla volta di Onna, la piccola frazione dell'Aquila distrutta dal terremoto. Ma il maltempo e il forte vento, dopo una laboriosa trattativa con la protezione civile, hanno costretto il Papa a scegliere l'auto. E proprio il maltempo sta rendendo ancora una volta molto difficile la vita dei terremotati con pioggia, vento e freddo: la temperatura è di solo 8 gradi.

Il Papa ha parlato agli sfollati e soprattutto ai più colpiti, a coloro che hanno perso figli, fratelli, genitori: 40 i morti in una comunità di 300 persone. In seguito raggiungerà in auto il capoluogo, facendo sosta alla Basilica trecentesca di Collemaggio, anch'essa gravemente danneggiata dal sisma. Poco dopo si soffermerà davanti alle rovine della Casa dello studente, e incontrerà una rappresentanza dei sopravvissuti. Infine, arriverà al piazzale della Guardia di Finanza di Coppito, dove vedrà i sindaci e i parroci dei Comuni devastati dal sisma, e poi pronuncerà un discorso ai fedeli e alle persone impegnate nei soccorsi.

 

 

 

 

2009-04-28

Il Papa visita l'Abruzzo: gli sfollati lottano contro pioggia e freddo

Benedetto XVI è arrivato oggi tra i terremotati dell'Abruzzo. "Gli abruzzesi, anche in nome delle persone morte sotto le macerie, attendono di veder rinascere questa loro terra, che deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide". Ha detto il pontefice nel suo discorso alla tendopoli di Onna (L'Aquila), prima tappa della sua visita ai luoghi più colpiti dal sisma del 6 aprile.

Un messaggio di speranza per i vivi e preghiere per i morti da Benedetto XVI in un viaggio che prevedeva la partenza dal Vaticano alle 9 in elicottero dal Vaticano alla volta di Onna, la piccola frazione dell'Aquila distrutta dal terremoto. Ma il maltempo e il forte vento, dopo una laboriosa trattativa con la protezione civile, hanno costretto il Papa a scegliere l'auto. E proprio il maltempo sta rendendo ancora una volta molto difficile la vita dei terremotati con pioggia, vento e freddo: la temperatura è di solo 8 gradi.

Il Papa ha parlato agli sfollati e soprattutto ai più colpiti, a coloro che hanno perso figli, fratelli, genitori: 40 i morti in una comunità di 300 persone. In seguito raggiungerà in auto il capoluogo, facendo sosta alla Basilica trecentesca di Collemaggio, anch'essa gravemente danneggiata dal sisma. Poco dopo si soffermerà davanti alle rovine della Casa dello studente, e incontrerà una rappresentanza dei sopravvissuti. Infine, arriverà al piazzale della Guardia di Finanza di Coppito, dove vedrà i sindaci e i parroci dei Comuni devastati dal sisma, e poi pronuncerà un discorso ai fedeli e alle persone impegnate nei soccorsi.

 

 

 

2009-04-26

 

 

 

 

 

 

2009-04-25

Terremoto: confermati dalla Nasa i rilevamenti sul radon di Giuliani

L'aumento di concentrazione di radon, evidenziato dai rivelatori gamma del tecnico aquilano Giampaolo Giuliani nell'imminenza del sisma del 6 aprile, coincide con il picco di radiazioni infrarosse registrato nello stesso periodo da uno scienziato della Nasa, Dimitar Ouzounov.

Quest'ultimo da anni studia, con un team internazionale di colleghi, la possibilità di prevedere terremoti grazie all'osservazione dal satellite di segnali elettromagnetici nell'atmosfera. Proprio una settimana prima dell'evento sismico che ha devastato L'Aquila il gruppo di scienziati, avvalendosi di tecnologie Gps e ionosonde, ha rilevato anomalie termiche e variazioni della ionosfera nell'area vicina all'epicentro.

A raccontarlo è lo stesso Giuliani, contattato il 7 aprile da Sergey Pulinets, vicedirettore del centro di monitoraggio spaziale di Mosca, che da dieci anni lavora con Ouzounov, docente alla Chapman University in California e attivo presso il Goddard Space Flight della Nasa.

Ai due studiosi che gli chiedevano un confronto, Giuliani ha trasmesso ieri i grafici del flusso di radon rilevato, nel corso della settimana precedente il sisma, dalla sua rete installata nell'Aquilano. L'incremento di radon, gas nobile la cui concentrazione negli strati superficiali della crosta terrestre può essere percepita dagli strumenti costruiti da Giuliani, è stato incrociato dai due scienziati russi con i risultati della loro osservazione. Il tutto è stato illustrato a Vienna al congresso della European Geosciences Union.

La complessa ricerca di Ouzounov e Pulinets, racconta Giuliani "tiene conto del radon come precursore sismico, integrato con altri fenomeni osservati prima di un sisma, come la variazione dei parametri dell'atmosfera, l'elettricità nell'atmosfera e nella ionosfera" e secondo i due scienziati russi "dovrebbe dare una risposta a chi dice che i terremoti non si possono prevedere".

Nel 2007, su 25 allarmi generati dallo studio di Pulinets e Ouzounov, 21 sono risultati esatti; negli ultimi dieci anni, anche Giuliani, monitorando il territorio dell'Aquila e dintorni con la sua rete di 3 e poi di 5 rivelatori, ha riscontrato un'affidabilità del suo sistema superiore all'80%. "A questo punto - conclude Giuliani - spero di potere avviare un proficuo scambio di conoscenze e dati con i due studiosi: il mio unico obiettivo è far sì che non si debba più avere paura dei terremoti".

24 aprile 2009

 

 

 

 

 

Il G8 a l'Aquila, quel che il premier non ha detto Già buttati 320 milioni. "La Sardegna è ferita"

La main conference dove i grandi del pianeta avrebbero dovuto confrontarsi è già pronta. Così come l'hotel che aspettava Obama, unico dei capi di Stato che per motivi di sicurezza avrebbe soggiornato sull'isola (per gli altri c'era una lussuosa nave). Entrambe queste strutture sono dentro l'ex arsenale militare. Per bonificarlo sono serviti 30 milioni di euro, per riconvertirlo all'uso civile altri 140. L'utilità di queste opere è stata cancellata dalla decisione del premier di abbandonare la Maddalena. Quei soldi sono stati destinati all'arcipelago dall'Unione europea, come intervento nelle cosiddette aree svantaggiate (fondi Fas). Se non ci fosse stata l'urgenza del G8, questi soldi sarebbero tornati utili per modernizzare la logistica portuale. Quando Berlusconi parla di "risparmio" nel cambio di sede, non conteggia questo spreco.

L’umiliazione

L'arcipelago è stato umiliato, anche se gran parte dei 320 milioni dei fondi Fas sono stati investiti in infrastrutture durature. Prodi e l'allora governatore Renato Soru avevano scelto la Maddalena per ospitare il G8 e conclamare così la rinascita di questa terra incantata, per 35 anni soggiogata dalla presenza dei militari americani nella base di Santo Stefano. Incassata la vittoria elettorale con l'amico Ugo Cappellacci, adesso Berlusconi fa il padrone, toglie la vetrina, i soldi, il lavoro. "Tutta la Sardegna è ferita", contesta Angelo Comiti, sindaco dell'arcipelago, che nei giorni scorsi aveva pure ricevuto le delegazioni dei paesi attesi per il vertice, dall'India alla Cina e anche l'Egitto. Eppure, quando ieri sera ha incrociato Cappellacci, cercando di scuoterlo, ma ha trovato solo accondiscendenza verso la volontà del premier: "Perdiamo questa prestigiosa vetrina, e con essa centinaia di posti di lavoro stagionali. Ma che governatore è uno che non si fa sentire davanti a una vicenda simile?". Risposta: non è un governatore, ma il figlio del commercialista del premier. Il sindaco cerca regole in una vicenda che le ha calpestate: "Vorrei che la Corte dei conti si esprimesse. L'Europa ci ha dato dei soldi destinati a determinati scopi, vincolati a impegni precisi, come si legge sulle ordinanze firmate dallo stesso Berlusconi. Adesso quelle spese sono diventate fasulle: chi ne rende conto?".

Cosa è successo

Per capire quanto accaduto bisogna mettere in fila alcune cose. Anzitutto la ritrosia del presidente del consiglio sul vertice in Sardegna, sito scelto dal precedente governo nazionale e regionale. Voleva il G8 a Napoli, per celebrare la città liberata dalla monnezza. Bertolaso lo sconsigliò, e la conquista dell'Isola lo convinse a sostenere la Maddalena e a fare di persona i sopralluoghi. Questa titubanza ha intralciato i lavori, tanto che vi erano dubbi sulla puntualità delle consegne. Ostacolata anche dalla megalomania di Berlusconi, che aveva dilatato l'appuntamento: non più un G8, ma un G42, tanti sono infatti i Paesi esteri invitati, con ben 24 capi di Stato e 18 delegazioni. Manovrare l'afflusso sull'arcipelago sarebbe stato complicato, ma i sardi non si erano persi d'animo. Così, quando il terremoto dell'Aquila ha offerto una grande occasione mediatica per nascondere i problemi organizzativi da lui stesso creati, e ne ha approfittato. Apparecchiando la notizia: Berlusconi cita lo sventato pericolo dei Black Block, e guarda caso proprio martedì la presenza di esponenti dell'antagonismo anarchico è stata segnalata a Olbia e dintorni dalle forze di polizia. La ha scritto il quotidiano L'Unione Sarda, giornale di Zuncheddu, amico del premier, grande sostenitore di Cappellacci nella corsa contro Soru. Di questi frontisti, in realtà, nessuno sa nulla. Di vero c'è che "Sa Mesa a Fora Su G8", che raccoglie i movimenti indipendentista ed anticolonialista sardo, pensava ad un controvertice "dei Popoli oppressi". Caspita, che minaccia.

24 aprile 2009

 

 

 

Amianto, il nuovo rischio per i terremotati

di Jolanda Bufalini

Non basta il fango e la pioggia per gli sfollati delle tendopoli dell'Aquila, dove piove da tre giorni e gli anziani, per evitare di bagnarsi, evitano la fila e saltano i pasti. Ora si è aggiunto il rischio amianto. È stata appena sospesa la triturazione degli inerti, il materiale recuperato dagli edifici crollati. In piazza d'Armi, non distante dalla tendopoli e dalla caserma della Guardia di Finanzia, il luogo in cui questi calcinacci sono stati trasporti, sono stati scoperti materiali pericolosi e tra questi anche l'amianto. L'amianto è stato comunemente utilizzato nell'edilizia sino a pochi anni fa. La normativa che ne regola le modalità di dismissione è del 1992.

Aumenta, intanto, il numero dei palazzi posti sotto sequestro all'Aquila a causa del terremoto. Il procuratore della Repubblica, Alfredo Rossini, ha detto oggi che oltre ai provvedimenti già effettuati ne sono stati fatti altri, senza però precisare il numero.

A l'Aquila è arrivato il procuratore antimafia Piero Grasso. "Ha espresso il desiderio di venire per dare un supporto alla nostra attività per la parte riferita alle infiltrazioni mafiose", ha detto Rossini che esclude, a proposito delle responsabilità per i crolli, un solo maxi processo: "Lavoreremo più agevolmente portando avanti processi separati".

A proposito di emergenza e ricostruzione, i sindacati temono le delocalizzazioni e chiedono che le attività produttive pubbliche e private restino a l'Aquila.

Un appello per una tensostruttura che consenta di riprendere le attività del conservatorio è venuto dai docenti dell'accademia musicale. Con una sede inagibile - a Collemaggio, nei pressi della Basilica che conservava la teca con le spoglie di Papa Celestino V - il Conservatorio "Alfredo Casella" dell'Aquila attende da giorni che la Protezione Civile gli assegni alcune

tensostrutture dove fare ripartire l'offerta didattica, all'indomani del sisma che ha sconvolto l'Aquilano. I docenti non sono ancora in condizioni di allestire un punto di riferimento per gli studenti sparsi ora in tutto l'Abruzzo. "Sarebbe nostra intenzione - ha aggiunto Gaudieri - attivare quantomeno una segreteria da cui coordinare e programmare le attività didattiche".

24 aprile 2009

 

 

 

2009-04-22

Terremoto, vivere nei campi allagati

di Patrizio Mecacci

"Una cosa indescrivibile", dice Enrico Lulli, idraulico dell’ospedale di Careggi, volontario nel campo di Castel di Ieri –L’Aquila - , dove il PD toscano ha installato uno dei tendoni solitamente utilizzati nelle feste di partito e gestisce una cucina da campo. "La tendopoli è allestita in un campo da calcio. Stamani era tutto allagato, piove ininterrottamente da 36 ore. Guardando il paese la parte sinistra del campo è tutta allagata, ci saranno 15-20 cm di acqua.

I carabinieri, la protezione civile e il sindaco sono continuamente presenti e cercano di risolvere il problema. Per ora Lucio col suo trattore prova a fare i solchi per il deflusso dell’acqua, mentre i vigili urbani insieme a un’idropompa del marito del sindaco cercano di allontanare il pantano. Stanotte tutti gli abitanti della tendopoli sono andati a dormire al bocciodromo vicino, mentre una ventina di persone, le più giovani e i volontari del campo, sono rimasti a dormire nelle tende circondate dall’acqua. Tutto si rallenta, perché l’emergenza principale dell’allagamento ritarda l’arrivo della spesa, la preparazione dei pasti, i rifornimenti, la vita delle persone."

"La tensione sta salendo: noi cerchiamo di fare il massimo, ma la situazione è davvero al limite" – dice Manuela Abate, partita da Morreale, in provincia di Palermo, per gestire la cucina e coordinare il lavoro dei volontari. "Oggi sono arrivati tre volontari di Alessandria della polizia municipale, di supporto al campo, e stanno continuando i turni dei volontari del Partito democratico toscano, anche nel campo di Goriano Sicoli, il paese a 6 km di distanza. Dicono che l’epicentro si stia spostando a Sulmona, dove stanotte tutti hanno dormito in macchina, e a Castel di Ieri non vogliono rientrare nelle case perché si teme una scossa più forte. Finché trema non ci tornano. Gli anziani hanno dormito in macchina e al bocciodromo.

 

I bambini giocano a fare saltare le pietre nel "laghetto" grande mezzo campo di calcio. La farmacia, allestita in una delle tende della protezione civile, è allagata e inagibile: la farmacista è stata portata dentro con la carriola, per tentare di sistemare qualcosa. I tavoli ed i bagni chimici sono stati rovesciati dal vento, la tenda per i pranzi e tutte le tende le abbiamo dovute piantare di nuovo nel terreno, stanotte erano allagate ed erano usciti tutti i picchetti. Almeno il tendone portato dalla Toscana ha garantito un riparo. Mancano gli stivali per le persone, non c’è modo di spostarsi tra le tende. Ora è arrivata una camionetta dei pompieri. Dicono che fino a sabato pioverà: così non sappiamo quanto potremo andare avanti."

22 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-20

2009-04-19

Forte scossa in Piemonte (3,9). Anche Fini sbugiarda Berlusconi: giuste le inchieste

Forte scossa di terremoto a in Piemonte. Alle 14.39 la terra ha tremato nella provincia di Cuneo. Decine di chiamate sono arrivate ai vigili del fuoco. Secondo la Protezione Civile, la scossa è stata di magnitudo 3.9 ed epicentro sono stati i comuni di Bra, Pocapaglia e Sanfrè. Paura anche a Torino, molte chiamate ai vigili del fuoco ma non si registrano danni gravi.

Intanto è la seconda domenica di post-sisma nelle tendopoli dell'Aquila dove la terra ancora trema e dove non hanno però sosta il lavoro dei soccorritori e l'inchiesta giudiziaria sulle responsabilità dei crolli. Dopo la domenica di Pasqua anche questa sarà una giornata con la celebrazione di messe tra gli sfollati. Il rettore della basilica di San Bernardino, resa inagibile dal sisma, la celebrerà al palasport di Pescara, la città dove hanno trovato rifugio molte delle persone rimaste senza casa.

Ieri sono state ancora registrate diverse scosse, la più forte di magnitudo 3.8, nella giornata della settima visita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in Abruzzo, durante la quale ha assicurato che le case distrutte o lesionate saranno ricostruite al 100% e che non ci saranno nuove tasse per finanziare gli interventi. Ma è stata anche la giornata in cui è giunto il richiamo di Napolitano a riflettere su quanto "abbiano contribuito alla gravità del danno umano e del dolore umano comportamenti di disprezzo delle regole".

L'inchiesta della magistratura per l'accertamento delle eventuali responsabilità dell'accaduto ha segnato nuovi passi avani: nuovi sequestri, tra cui quello del Convitto Nazionale, ma anche di documenti, come il telegramma con il quale il sindaco dell'Aquila chiedeva, cinque giorni prima del terremoto, lo stato di emergenza in relazione agli eventi sismici che continuavano a ripetersi. Soprattutto è stato il giorno nel quale sono state raccolte denunce e deposizioni di scampati ai crolli, come i ragazzi della casa dello studente che hanno confermato la presenza di crepe e le rassicurazioni di un tecnico circa il fatto che era tutto a posto.

Proprio all'inchiesta si è riferito Berlusconi chiedendo che si faccia, ma senza frenare la ricostruzione. Un'affermazione alla quale ha reagito il procuratore Adriano Rossini dicendo che gli accertamenti non sono una perdita di tempo, ma che ha suscitato anche le critiche dell'opposizione che ha letto nelle parole del premier un attacco alla magistratura.

19 aprile 2009

 

 

 

Berlusconi deride il parlamento e insulta i giudici

di a.q.

Qualche battuta l’aveva fatta anche nei momenti più critici (per sdrammatizzare, ovvio) ma pochi lo avevano capito. Era roba da intenditori, perle rare in un mare di mediocrità. Così in un Abruzzo martoriato dal sisma, Berlusconi ne aveva già infilate un paio, una sul record del premier che "non dorme da 44 ore" e l’altra sugli sfollati visti come "campeggiatori da fine settimana": ma le chicche erano sfuggite all’attenzione generale, essendo i giornalisti più concentrati su altri temi. Però adesso, che la prima fase dell’emergenza sta passando (almeno pare) Berlusconi non resiste più.

E le ultime lente e faticose ore ci restituiscono il solito incontenibile Silvio. Eccolo, finalmente riposato e di nuovo in forma: prima replica a chi lo accusava di aver sfacciatamente discusso delle nomine Rai con gli altri dirigenti della maggioranza a Palazzo Grazioli (insomma a casa sua, cioè del proprietario di tre tv concorrenti) con un colpo di autentico genio. Intanto, spiega, non era un vertice ma una colazione di lavoro; poi, la scelta di Palazzo Grazioli (e non Palazzo Chigi, sede istituzionale) è nata per far risparmiare allo Stato le telefonate: facciamo lì le riunioni, dice il premier, "perché il presidente Berlusconi ha un grande senso del denaro pubblico. E spesso non lavora a Palazzo Chigi, perché gli capita di fare telefonate che non sono propriamente della Presidenza del Consiglio e non si sente di impiegare soldi pubblici per cose che non siano relative al servizio pubblico che lui svolge". Grazie, davvero.

Non finisce qui, purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista) perché dopo il presidente risparmiatore, torna finalmente il presidente battutista vero e proprio. E son risate grasse, e volute. In Abruzzo, nuovamente, per coordinare gli aiuti e far visita ai terremotati (giusto), Berlusconi (sbilanciato dalle troppe cose giuste fatte finora) si lascia andare all’ironia e attacca, guarda un po’, i giudici: "Mio padre diceva sempre che, se uno nasce per fare del male ha tre scelte o fa il delinquente, o fa il pm o fa il dentista. I dentisti per fortuna si sono emancipati perché c'è l'anestesia...". Fine della conferenza stampa tra le risate. Ridono i giornalisti, ridono i dentisti, ridono meno i pm che devono indagare sulle cause dei crolli. Gli sfollati non ridono per niente, ma chi passa il fine settimana in tenda, si sa, ha poco spirito.

18 aprile 2009

 

 

 

 

Berlusconi: non perdiamo tempo con inchieste. Franceschini e Anm: basta insulti

Ben vengano le inchieste, ma per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute". Sono le parole del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, su come i media stanno trattando la vicenda terremoto in Abruzzo.

Sulle responsabilità della tragedia abruzzese, evidentemente Berlusconi usa un tono diverso da quello del presidente della Repubblica, Napolitano. "Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno - ha concluso Berlusconi - ma, per favore, non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste".

Dura la replica di Dario Franceschini: "Berlusconi aveva detto che sarebbe andato in Abruzzo solo per coordinare i lavori. Mi pare che ci vada ogni due giorni per fare conferenze stampa ed attaccare tutto e tutti. Il presidente del Consiglio pensi all'emergenza e

alla ricostruzione e provi ad usare, se ci riesce, un po' di senso di responsabilità, come stanno facendo tutti: l'opposizione, gli enti locali e la magistratura".

"È un insulto dire - afferma il segretario del Pd - che sono un intralcio all'emergenza e alla ricostruzione quelle inchieste

che sono invece dovute in base alla legge e che cercano di accertare le responsabilità di abusi e violazioni di norme

nelle costruzione di edifici che, con il loro crollo, hanno causato la morte di tante persone. Berlusconi la smetta anche di

giocare a scaricabarile, tentando di coinvolgere l'attuale gestione degli enti locali in responsabilità che, se accertate,

vanno indietro negli anni e coinvolgono molti livelli dello Stato".

Anche l'Associazione nazionale magistrati non ci sta: "Sono inaccettabili gli insulti e le denigrazioni - dice Il presidente dell'Anm Luca Palamara , soprattutto se provengono da chi riveste una delle massime cariche istituzionali. Il rilevante lavoro dei pm non può essere messo in iscussione".

18 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

2009-04-18

Napolitano: "Disprezzo delle regole e avidità dietro alla tragedia Abruzzo e alla crisi economica"

"Quando oggi pensiamo e soffriamo per le vittime e per i danni provocati dal terremoto in Abruzzo non possiamo non ritenere che anche qui abbiano contato in modo pesante e abbiano contribuito alla gravità del danno umano e del dolore umano comportamenti di disprezzo delle regole, disprezzo dell'interesse generale e dell'interesse dei cittadini". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ricevendo nella Tenuta di Castelporziano una delegazione delle famiglie francescane.

"Non sono stati forse questi fenomeni e questi comportamenti" legati "a un indubbio e allarmante decadimento di valori spirituali, umani e morali" a rappresentare "una delle cause della crisi che oggi affligge le nostre economie e le nostre società?". "Parlo di comportamenti dettati da avidità, dalla sete di ricchezza e di potere, dal disprezzo dell'interesse generale e dall'ignoranza di valori elementari di giustizia e di solidarietà".

"E perfino - ha sottolineato Napolitano - quando oggi pensiamo all'Abruzzo e soffriamo per le vittime e per i danni provocati dal terremoto, certamente un evento naturale e imprevedibile, non possiamo non ritenere che anche qui abbiano contato in modo pesante e abbiano contribuito alla gravità del danno umano e del dolore questi comportamenti di disprezzo delle regole, disprezzo dell'interesse generale e dell'interesse dei cittadini".

18 aprile 2009

 

 

 

 

 

Berlusconi deride il parlamento e insulta i giudici

di a.q.

Qualche battuta l’aveva fatta anche nei momenti più critici (per sdrammatizzare, ovvio) ma pochi lo avevano capito. Era roba da intenditori, perle rare in un mare di mediocrità. Così in un Abruzzo martoriato dal sisma, Berlusconi ne aveva già infilate un paio, una sul record del premier che "non dorme da 44 ore" e l’altra sugli sfollati visti come "campeggiatori da fine settimana": ma le chicche erano sfuggite all’attenzione generale, essendo i giornalisti più concentrati su altri temi. Però adesso, che la prima fase dell’emergenza sta passando (almeno pare) Berlusconi non resiste più.

E le ultime lente e faticose ore ci restituiscono il solito incontenibile Silvio. Eccolo, finalmente riposato e di nuovo in forma: prima replica a chi lo accusava di aver sfacciatamente discusso delle nomine Rai con gli altri dirigenti della maggioranza a Palazzo Grazioli (insomma a casa sua, cioè del proprietario di tre tv concorrenti) con un colpo di autentico genio. Intanto, spiega, non era un vertice ma una colazione di lavoro; poi, la scelta di Palazzo Grazioli (e non Palazzo Chigi, sede istituzionale) è nata per far risparmiare allo Stato le telefonate: facciamo lì le riunioni, dice il premier, "perché il presidente Berlusconi ha un grande senso del denaro pubblico. E spesso non lavora a Palazzo Chigi, perché gli capita di fare telefonate che non sono propriamente della Presidenza del Consiglio e non si sente di impiegare soldi pubblici per cose che non siano relative al servizio pubblico che lui svolge". Grazie, davvero.

Non finisce qui, purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista) perché dopo il presidente risparmiatore, torna finalmente il presidente battutista vero e proprio. E son risate grasse, e volute. In Abruzzo, nuovamente, per coordinare gli aiuti e far visita ai terremotati (giusto), Berlusconi (sbilanciato dalle troppe cose giuste fatte finora) si lascia andare all’ironia e attacca, guarda un po’, i giudici: "Mio padre diceva sempre che, se uno nasce per fare del male ha tre scelte o fa il delinquente, o fa il pm o fa il dentista. I dentisti per fortuna si sono emancipati perché c'è l'anestesia...". Fine della conferenza stampa tra le risate. Ridono i giornalisti, ridono i dentisti, ridono meno i pm che devono indagare sulle cause dei crolli. Gli sfollati non ridono per niente, ma chi passa il fine settimana in tenda, si sa, ha poco spirito.

18 aprile 2009

 

 

 

 

Berlusconi: non perdiamo tempo con inchieste. Franceschini e Anm: basta insulti

Ben vengano le inchieste, ma per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute". Sono le parole del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, su come i media stanno trattando la vicenda terremoto in Abruzzo.

Sulle responsabilità della tragedia abruzzese, evidentemente Berlusconi usa un tono diverso da quello del presidente della Repubblica, Napolitano. "Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno - ha concluso Berlusconi - ma, per favore, non riempiamo le pagine dei giornali di inchieste".

Dura la replica di Dario Franceschini: "Berlusconi aveva detto che sarebbe andato in Abruzzo solo per coordinare i lavori. Mi pare che ci vada ogni due giorni per fare conferenze stampa ed attaccare tutto e tutti. Il presidente del Consiglio pensi all'emergenza e

alla ricostruzione e provi ad usare, se ci riesce, un po' di senso di responsabilità, come stanno facendo tutti: l'opposizione, gli enti locali e la magistratura".

"È un insulto dire - afferma il segretario del Pd - che sono un intralcio all'emergenza e alla ricostruzione quelle inchieste

che sono invece dovute in base alla legge e che cercano di accertare le responsabilità di abusi e violazioni di norme

nelle costruzione di edifici che, con il loro crollo, hanno causato la morte di tante persone. Berlusconi la smetta anche di

giocare a scaricabarile, tentando di coinvolgere l'attuale gestione degli enti locali in responsabilità che, se accertate,

vanno indietro negli anni e coinvolgono molti livelli dello Stato".

Anche l'Associazione nazionale magistrati non ci sta: "Sono inaccettabili gli insulti e le denigrazioni - dice Il presidente dell'Anm Luca Palamara , soprattutto se provengono da chi riveste una delle massime cariche istituzionali. Il rilevante lavoro dei pm non può essere messo in iscussione".

18 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

Terremoto: torna Berlusconi, niente tasse per i ricchi. Anche il Papa in Abruzzo il 28 aprile

Settima visita, oggi, del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell'Abruzzo devastato dal terremoto. Il premier continua il suo pellegrinaggio, facendosi vedere in tutte le foto delle tendopoli d'Abruzzo, e si apprende che anche il Papa verrà in visita il 28 aprile. Poi il nuovo proclama: "Non ci sarà una tassa per la ricostruzione delle aree terremotate in Abruzzo", ha detto il presidente del Consiglio.

Non conosce soste, intanto, l'inchiesta della procura dell'Aquila con la prosecuzione di accertamenti ed interrogatori: ieri sono stati ascoltati i primi testimoni, tra cui un professionista che ha perso la moglie e le due figlie nel crollo di un palazzo nel centro storico. Altri interrogatori di testimoni hanno riguardato anche le situazioni della casa dello studente e dell'ospedale San Salvatore. Il procuratore Adriano Rossini che indaga per adesso su reati di natura colposa non ha escluso, fra l'altro, che possa esserci anche una "manina" dolosa nelle eventuali responsabilità.

Proseguono anche le rilevazioni dei tecnici della Protezione civile sull'agibilità degli edifici dell’Aquila e dei paesi limitrofi: finora hanno effettuato e informatizzato 4.300 sopralluoghi, divisi in 495 squadre con 1.150 rilevatori. Secondo gli ultimi aggiornamenti, il 57% degli edifici è agibile; il 20% temporaneamente inagibile (tutto o in parte), ma agibile con provvedimenti di pronto intervento; il 3% è parzialmente inagibile; il 2% temporaneamente inagibile (da rivedere con approfondimento); il 17% è inagibile.

Intanto le prime nozze del dopo-sisma: Massimo Marinelli e Maria Chiara Aio si sono sposati con rito civile in una scuola materna trasformata in questi giorni in centro operativo dei soccorsi. Definiscono il loro matrimonio un segno di rinascita di una città che non si arrende. E dopo il sì sono tornati nella loro tenda.

18 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-16

Annozero sotto attacco, Santoro replica e tornano le vignette di Vauro

di Andrea Carugati

Michele Santoro non fa passi indietro. Niente riparazioni, niente scuse. Ma una sfida aperta contro Silvio Berlusconi e contro tutti i critici del suo Annozero. Con Marco Travaglio mette in scena un tandem che strapazza centrodestra e giornali "allineati". Un incipit molto forte, per la puntata di ieri sera. Che ricorda quando cantò Bella Ciao in diretta, pochi giorni dopo l’editto bulgaro del 2002. Esordisce ringraziando i colleghi che hanno solidarizzato con lui, a partire dal sindacato dei giornalisti e da quello del Tg2. C’è anche il tempo di uno scambio di cortesie con Guido Bertolaso: il capo della protezione civile infatti ha ringraziato tutti i media, compreso Santoro, per i servizi sul terremoto. E il conduttore l’ha ricambiato in diretta: "Non abbiamo mai messo in dubbio l’efficacia dei soccorsi".

Poi parte con un monologo nella forma di una "lettera aperta" ai lettori del Giornale di casa Berlusconi: "Poveretti, ogni giorno vi trovate 4-5 pagine su di me. Lo so, Berlusconi ci divide ma io vi adoro, faccio sforzi per capirvi, anche se a volte non vi capisco. Il vostro Giornale si è battuto come un leone per la pubblicazione delle vignette su Maometto, anche se c’era il rischio di offendere l’Islam. Anche Fini disse che non pubblicarle sarebbe stato un gesto di intolleranza. Ora quel fronte si scioglie e se la prende con Annozero e col nostro Vauro. Ma è un errore dal punto di vista televisivo". Santoro sfida il dg Masi e rassicura il suo vignettista: "Vauro e Annozero sono inseparabili, adesso è in vacanza in Russia ma la prossima settimana torna di sicuro". E infatti poco dopo Francesca Fornario, autrice di satira, mostra in studio nuove vignette dell’epurato Vauro sulla via crucis del precario (che fa subito infuriare Volontè dell’Udc, che accusa Vauro di "blasfemia").

Santoro prosegue: "Date retta a Fede, anche se è un po’ vecchiotto: Berlusconi per vincere ha bisogno di Santoro. Noi siamo il Tg4 fatto bene, dunque lasciateci continuare a vivere e a lavorare. Berlusconi vincerà e tutti vivremo felici e contenti". Stoccate anche per il critico tv del Corriere Aldo Grasso: "Parla di tv come Vespa parla di cavalli". Poi tocca a Travaglio, che legge alcuni articoli del Giornale del 1997, ai tempi del terremoto in Umbria: critiche durissime a governo e protezione civile, ironie sulle lacrime di Prodi ai funerali. Poi legge alcuni articoli sul terremoto abruzzese pubblicati da Stampa e Giornale, col tono di voce da Istituto Luce: elogi a Berlusconi, "uomo del fare", a Letta e a Bertolaso "il vero uomo della Provvidenza". Infine, un brano sul ruolo dell’opposizione "che deve collaborare": è un discorso di Mussolini del 1924, ma assomiglia alle parole di un altro premier.

La Fornario ha poi improvvisato una telefonata con Vauro, in cui ha strapazzato Berlusconi ("Dopo le sue battute sull’Olocausto nessuno l’ha sospeso. E poi quella volta che ha finto di sparare a una giornalista russa…") e il dg Masi: "Ha detto che saranno proibite tutte le battute che non capisce, tranne quelle sul fantasma formaggino". A Sabina Guzzanti tocca la chiusura: vestita da magistrato, con tanto di toga, inscena un processo contro Vauro a nome del "governo Mediaset" in cui, in realtà, prende di mira Berlusconi e le sue tv, "che hanno insegnato agli italiani a stare zitti". "Propongo di condannare Vauro per turbativa della commozione, e per conflitto di interessi: si permette giudicare chi ha un reddito molto più alto del suo e non capisce che è nel suo interesse farsi gli affari suoi…".

Intanto in studio sono scintille tra Niccolò Ghedini, avvocato del premier e parlamentare Pdl, e Antonio Di Pietro sul piano casa. E Santoro torna ancora sul caso Vauro, con una intervista all’arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari, che aveva contestato un’altra vignetta di Vauro, quella con Berlusconi sulle rovine della città che annuncia la new town vestito da imperatore. "Vauro sospeso? Non è colpa mia, ma non è tra i poveracci che non trovano niente da fare…", dice il prelato. Commenta Santoro sarcastico: "Caro direttore generale, abbiamo sbagliato vignetta, l’arcivescovo si è indignato per quella su Berlusconi e ci ha fatto capire qual è il grave errore che abbiamo compiuto". Ghedini a quel punto fa una mossa a sorpresa: "A me non sono piaciute le vignette, ma Vauro non doveva essere sospeso". Poco prima aveva difeso Gianni Letta dalle ironie di Travaglio: "Sbagliato ridicolizzare Gianni Letta, io lo conosco, è un uomo straordinario". Fair play dall’avvocato di Berlusconi. Ma dal centrodestra, che aveva mandato segnali di avvertimento a Santoro per tutta la giornata, arriva a caldo il giudizio secco di Daniele Capezzone: "Da lui e Travaglio squallidi comizietti, siamo all’uso privato del servizio pubblico".

Intanto, dopo l'annuncio di un'apertura di inchiesta interna per "Report" e la sospensione di Vauro dalla trasmissione di Santoro, "Annozero", la nuova preoccupazione che è circolata in Rai, e nello specifico nella redazione di Fabio Fazio di "Che tempo che fa", ha riguardato il possibile annullamento di una puntata speciale per i 100 anni del Nobel Rita Levi Montalcini .

Loris Mazzetti, curatore del programma, aveva annunciato all'associazione Articolo 21 di aver ricevuto una comunicazione informale che avrebbe bloccato la partecipazione della scienziata alla puntata del 26 aprile. Ma la notizia sarebbe stata veramente troppo grossa: così è giunta una tardiva nota in cui la Rai faceva marcia indietro: "Nessuno stop a Rita Levi Montalcini né a "Che tempo che fa", né in nessuna altra trasmissione della Rai", ha fatto sapere Mauro Masi, direttore generale di Viale Mazzini, secondo il quale la presenza dell'illustre scienziata negli studi della radiotelevisione pubblica è sempre un onore.

Eppure, forse qualcosa era accaduto. Altrimenti Mazzetti non avrebbe detto: "C'è una cosa che in questi giorni ci lascia un po' perplessi: circa un mese e mezzo fa avevamo annunciato alla rete di voler festeggiare in trasmissione i cento anni di Rita Levi Montalcini. In un primo momento avevamo ricevuto il benestare: del resto la signora Montalcini, prima di essere senatrice a vita, è soprattutto un'intellettuale e una donna di scienza... ieri invece, ci è stato comunicato in maniera informale che la cosa non era più possibile. Adesso attendiamo una lettera ufficiale e le motivazioni...".

16 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-16

Il Papa sarà in Abruzzo il Primo Maggio. I sindacati: "Anche noi"

di Marco Bucciantini

Nel giorno dei funerali di Stato per le vittime del terremoto, l'11 aprile scorso, è stata decisa la data per il viaggio del Papa in Abruzzo. Alla fine della messa solenne, tenuta presso la Scuola dei finanzieri a Coppito, cinque chilometri dal capoluogo, il cardinale Tarcisio Bertone venne invitato nella sede operativa della Protezione civile.

Il segretario di Stato del Vaticano e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni letta, in quell'occasione in veste di rappresentante del governo italiano e, insieme, di quello del Vaticano, entrano sottobraccio nelle stanze ai piani superiori della scuola.

Una volta arrivati nella sala operativa, Bertone spara: "Avevamo pensato a due date: il 17 aprile o il primo maggio....". Davanti a lui il capo delle emergenze Guido Bertolaso rimane perplesso.

Ci pensa su e poi risponde: "Il 17 mi pare un po' presto, saremo ancora troppo impegnati nei lavori... ma il primo maggio...mah... è un giorno già "occupato" dalla Festa del Lavoro". A Gianni Letta invece pare proprio un giorno perfetto in questi tempi di

malessere sociale... Meglio proporre un diversivo ai media. Bertone insiste su quel venerdì.

"Ci faremo trovare pronti", assicura Bertolaso, che ha un problema in più da risolvere, ma ci sarà tempo. Prima c'è da organizzare la conferenza stampa di Berlusconi, che ri-parla, "sono pronto ad ospitare gli sfollati nelle mie case". Poi una strizzata d'occhio: "Se ricostruiscono i privati, si farà più in fretta". "I funerali sono momenti di raccoglimento e preghiera. Non si cercano inquadrature".

Intanto anche i sindacati starebbero valutando di celebrare la festa dei lavoratori a L'Aquila. Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti ne avrebbero parlato ieri dopo l'incontro con Confindustria.

16 aprile 2009

 

 

Il procuratore: "Mandateci video e foto dei crolli per l'inchiesta"

Mandate alla procura della Repubblica i video e le foto dei crolli, in questo modo potranno essere analizzati i materiali usati per la costruzione dei palazzi crollati. È l'appello del procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini che ha già ricevuto dagli Alpini un filmato dal quale potrà trarre alcuni dati importanti sulla consistenza dei materiali utilizzati. Rossini ha incontrato i giornalisti nella sede della Scuola della Guardia di Finanza e ha rivelato che alcuni consulenti hanno fatto già degli esami sui materiali.

"Qualcosa - ha spiegato - da questi materiali verrà certamente fuori". "È un'indagine complessa - ha aggiunto - dalle dimensioni enormi, basti pensare a quanti palazzi sono crollati e ai morti che ci sono stati. Per questo l'abbiamo definita la madre di tutte le inchieste. Avremo dovuto fare un processo per ogni palazzo dove sono morte le persone e vedere chi erano i responsabili, sarebbe stato un lavoro immenso e contraddittorio. Invece, abbiamo cercato di farlo unitario per stabilire dei criteri uniformi".

Quindi il procuratore ricorda le difficoltà logistiche, visto che il tribunale è inagibile ed è confinato in poche stanze dove accumula documenti ma si celebrano anche dei processi. Il procuratore dice inoltre che non sono stati ancora sentiti i testimoni e che è prestissimo per parlare di indagati. "Pensiamo - ha spiegato - di avere risultati in tempi ragionevolmente brevi". Le priorità saranno date agli edifici come l'ospedale, la Casa dello Studente, la Prefettura, palazzi costruiti quando la normativa antisismica esisteva e che sono comunque crollati.

"Cerchiamo di fare un lavoro serio - ha detto ancora Rossini - ricostruendo tutta la filiera, dal momento dell'appalto fino ad arrivare alle responsabilità, quelle individuali". A chi gli faceva notare che alcuni quartieri della città sono stati costruiti proprio sopra le faglie sismiche il procuratore ha sottolineato che tutta questa zona è sismica, "quindi bisogna costruire in maniera adeguata". Ma il magistrato ammette anche che ora c'è grande difficoltà nel reperire alcuni documenti fondamentali per l'inchiesta visto che gli edifici pubblici sono in gran parte crollati.

Ai cronisti che lo incalzavano per capire se c'è stata una sottovalutazione del rischio Rossini ha risposto: "Vedremo ma dobbiamo tenere conto che questa è zona sismica. Ci sono sempre state piccole scosse di terremoto e non possiamo dire che siccome ci sono state un paio di scosse bisognava svuotare la città".

15 aprile 2009

 

 

 

2009-04-14

La Regione Abruzzo infiltrata dalla mafia

di C. Fusani e R. Rossi

Le mani della Mafia sul terremoto de L’Aquila. È questo l’allarme che lancia la Procura della Repubblica della città e la Direzione nazionale antimafia. Secondo il rapporto della magistratura, la Mafia potrebbe avere un ruolo di primo piano nella gestione degli appalti per la ricostruzione del capoluogo.

Per gli investigatori Cosa Nostra è già presente nel territorio. Aveva iniziato a infiltrarsi nella pubblica amministrazione regionale da alcuni mesi. Il settore di riferimento è quello "degli appalti e dello smaltimento dei rifiuti attraverso la costituzione e il trasferimento in Abruzzo di società che potrebbero servire da un lato come serbatoio per il riciclaggio di denaro sporco e dall’altro per ottenere finanziamenti pubblici e appalti per lo smaltimento dei rifiuti". In particolare la prova di un legame tra amministrazione pubblica e criminalità organizzata sarebbe in un’indagine su un’impresa costituita da alcuni anni, i cui movimenti societari hanno portato a ritenere "che serva ad operazioni di riciclaggio o altre attività illecite che richiedano la copertura di esponenti politici".

Ora, dopo il sisma, il timore di ulteriori infiltrazioni mafiose cresce in maniera esponenziale. "L’esperienza del passato - dice il Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso - per le ricostruzioni del dopo terremoto dell’Irpinia ci serve da esperienza per valutare e prevenire quello che può accadere in Abruzzo. L’esperienza - aggiunge il procuratore - impone di rendere più trasparenti gli appalti del dopo terremoto facendo anche attenzione a come vengono gestiti i fondi milionari e a quali imprese vengono affidati i lavori con trattativa privata".

Anche per questo, per una questione di trasparenza, l’inchiesta sul terremoto che la Procura de L’Aquila sta portando avanti contro ignoti diventa di importanza fondamentale. Sarà "la madre di tutte le inchieste", spiega il procuratore Alfredo Rossini, "troveremo i responsabili. Sarà un lavoro lungo ma lo faremo". I reati per i quali si indaga saranno quelli di "disastro colposo e omicidio plurimo". Il lavoro della magistratura, affiancata da un pool di tecnici, inizierà con gli edifici pubblici strategici, come la prefettura, il comune, il tribunale e l’ospedale. Un immobile, quest’ultimo, con un’anomalia sorprendente emersa nelle ultime ore: la struttura era priva di agibilità.

Quando la notizia è filtrata il direttore generale dell’Asl Roberto Marzetti si è affrettato a dare all’Ansa una precisazione tecnica che conferma la notizia. L’agibilità non c’era. L’edificio era "dotato di un’agibilità parziale, cioè reparto per reparto", ma senza risultare accreditato in maniera definitiva. Il problema, come spiega l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Ermanno Lisi, potrebbe essere solo formale, legato alle procedure di accatastamento. Ma di fronte a una città intera venuta giù, può essere che la forma diventi sostanza.

La prima cosa che la magistratura intende verificare è la qualità dei materiali e la loro resistenza. In gergo si chiamano indagini granulometriche. Che verranno fatte anche negli edifici privati. Come la Casa dello studente, crollata alla prima scossa. Al momento sembra esclusa la pista dell’utilizzo della sabbia marina nell’impasto del cemento, in quanto quattro volte più costosa rispetto a quella di cava. Il problema è un altro. Per risparmiare sui costi una parte del materiale utilizzato sembrerebbe non essere stato trattato bene. Come la ghiaia, che non sarebbe stata ripulita. E poi il ferro, con il quale si salda il cemento, non sembrerebbe avere le caratteristiche giuste. Quello ritrovato nella Casa dello studente era liscio e non zigrinato. I pilastri erano attaccati alle travi, poi, con quattro ferri, mentre di solito pilastri e travi sono costruiti in un unico blocco.

Ma c’è anche un altro capitolo da verificare: eventuali violazioni nella definizione del rischio. L’Aquila, secondo i geologi, ha una grado di sismicità massimo, di I° grado. Per la Regione, invece, il rischio era più basso (II° grado). Con un tratto di penna si è risparmiato sul cemento. Ma non sulla sicurezza.

14 aprile 2009

 

 

 

 

"Tutto da ricostruire". Sull’ospedale le mire dei cementificatori

di Bianca Di Giovanni

Un sotterraneo (per ora) braccio di ferro divide anche il governo sui destini dell’ospedale San Salvatore. Il ministro Maurizio Sacconi (con lui la Asl abruzzese e il Rettorato aquilano) punta a recuperare l’edificio esistente. Silvio Berlusconi invece, nel vortice del "tutto nuovo" (come la new town), ha già annunciato una nuova struttura, magari finanziata dai francesi. E naturalmente costruita dalle imprese di casa nostra. E nel frattempo? Dove vanno a finire professionisti (già "adescati" dalle offerte di altri ospedali e centri universitari) e soprattutto i malati? Dove va a finire il reticolo di attività dell’Aquila? Lo scontro è destinato a durare. Sul terremoto si muovono pressioni forti quasi quanto le onde sismiche.

In primo piano per ora resta l’emergenza. L’ultimo sopralluogo sul San Salvatore c’è stato prima di Pasqua, alla presenza dell’anziano progettista Marcello Vetturini. Il direttore generale della Asl Roberto Marzetti spiega che un terzo della struttura è gravemente danneggiata (il blocco operatorio costruito tra il ‘78 e l’’85, le medicine, e i laboratori). Sul restante 60% si riscontrano due tipi di danno. Una metà sarebbe recuperabile massimo in un mese e mezzo dal termine delle scosse. L’altro terzo richiederebbe qualche mese: le strutture in cemento hanno retto, ma non le tramezzature. Per l’immediato la Asl pensa di impiantare un ospedale di tipo militare accanto alla struttura lesionata. È stata già chiesto l’impianto destinato al G8 della Maddalena.

La ricostruzione ex novo aprirebbe una nuova fabbrica di San Pietro, già durata oltre 30 anni per l’ospedale danneggiato. La costruzione iniziò nel ‘72 e fu affidata alla ditta Pascali di Lecce, che finisce in bancarotta alla fine dei primi 5 lotti, cioè il corpo centrale dell’edificio. Subentra la Edilirti dell’Aquila, che dovrebbe solo rifinire. Ma anche questa fallisce. A quel punto lo stallo è totale: la struttura resta incompiuta per anni. E obsoleta.

Nel 1991 si assembla una cordata guidata dalla Cogefar Impresit (oggi Impregilo) che completa le finiture, attrezza le sale operatorie, inserisce un asilo nido e una scuola infermieri, mentre Vittorini si dimette per conflitto di interessi (è consulente di Cogefar). Il costo finale passerà dai 5 milioni di euro preventivati a 100 milioni finali (vedi scheda a fianco). Nel ‘97 un’indagine parlamentare guidata da Ferdinando Di Orio (oggi rettore all’Aquila) rileva "l’irrazionalità e l’obsolescenza" e " la scarsa qualità dei materiali impiegati". I senatori puntano il dito sull’architettura dell’opera. "L’enorme dispersione dei percorsi orizzontali - scrivono - fanno ritenere che le spese di gestione del complesso saranno tali da rendere problematico l’equilibrio finanziario dell’azienda". L’opspedale aprirà tre anni dopo l’inchiesta. Tra il 200 e il 2003 si trasferiscono i reparti dalla vecchia sede. "Ho controllato i documenti - aggiunge Marzetti - Sono stati fatti collaudi e aggiornamenti alle strutture in base alle leggi sismiche. Sulla carta era tutto in ordine".

Oggi restano le macerie del corpo centrale, e anche il "buco" finanziario della sanità abruzzese. Si puntava a rastrellare risorse vendendo la vecchia sede del San Salvatore, rimasta miracolosamente integra nonostante risalisse in parte al ‘700 e in altra all’’800. Uno di quei palazzi a cui gli aquilani non avrebbero mai voluto rinunciare. Se non fosse che oggi sono costretti a destinare tutta l’addizionale Irpef e l’aliquota massima di Irap alla voragine sanità. A quel punto la cessione era obbligatoria. "Ma ora chi comprerà un palazzo in un centro fantasma?" si chiede Marzetti.

14 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-13

L'Aquila, nelle tende si combatte contro il freddo

È passata una settimana dal terribile terremoto che ha distrutto L'Aquila e parte dell'Abruzzo. Il freddo e la pioggia rendono sempre più difficili le giornate dei migliaia di sfollati accampati nelle tende della protezione civile. Nella piana delle Rocche il termometro è sceso sotto lo zero, mentre al "Com 2" di S.Demetrio - 1.800 persone e il cui numero continua a crescere - mancano invece i termoconvettori. Attualmente sono 55mila le persone assistite, delle quali 21.899 si trovano negli alberghi della costa, mentre altre 33.306 sono ospitate nelle 106 tendopoli sparse sul territorio: si ignora il numero degli sfollati che vengono ospitati da parenti e privati cittadini.

Intanto, sono cominciate le verifiche di stabilità degli edifici colpiti dal sisma. Secondo un primo bilancio il 30% di edifici sarebbe inagibile, il 50% agibile e il 20% parzialmente inagibile ma su cui si può intervenire con interventi minimi. È il bilancio che emerge da circa un migliaio di verifiche di agibilità e stabilità sugli edifici de L'Aquila e della provincia effettuati in questi giorni. Al momento, ha spiegato il dirigente della Protezione Civile, Titti Postiglione, si è proceduto seguendo un unico criterio: cinturare i centri storici, dell'Aquila e dei paesi della provincia che hanno subito i danni maggiori e rimandare a un secondo momento le verifiche su queste zone, mentre si è iniziato dalle strutture delle zone periferiche e semicentrali del capoluogo abruzzese e degli altri centri. Ed è da queste verifiche che è emerso che il 30% degli edifici non sarà più agibile. Per quanto riguarda invece quel 20% di strutture "agibili con provvedimenti - ha spiegato Postiglione - bisognerà intervenire con degli accorgimenti e degli interventi minimi che potranno consentire il ritorno all'agibilità. Si tratta comunque di interventi che richiederanno "tempi lunghi"".

E mentre nei campi si cerca di riprendere un minimo di normalità, il giorno di Pasqua è stato caratterizzato anche da un mesto esodo di automobili dalla costa, da Roma o da altre province, verso il capoluogo abruzzese: gente silenziosa, attonita, che a una settimana dalla scossa più forte ancora non riesce a farsi una ragione di quanto accaduto. I distributori o le piazzole di sosta delle autostrade sono state l'occasione per incontrare amici o persone che si conoscevano solo di vista, con le quali parlare e scambiarsi informazioni e sensazioni.

13 aprile 2009

 

 

 

La matematica inganna

di Roberto Rossi

Il 30% degli edifici sono inagibili, il 50% agibili e il 20% agibili con interventi. Questi i dati diffusi dalla Protezione civile dopo circa un migliaio di verifiche fatte finora tra L'Aquila e provincia. E’ una notizia buona o una cattiva? Stando alle cifre nude si potrebbe vedere il bicchiere mezzo pieno. Se il 30% degli edifici è inagibile vuol dire che il resto della città ha resistito al sisma, che la situazione non così tragica come la si voleva dipingere.

Purtroppo, alle volte, anche la matematica inganna. Questo è il caso. Perché non ci dice, ad esempio, che i primi edifici ad essere controllati sono quelli in periferia cioè quelli che hanno subito i danni minori. Il primo compito della protezione civile è quello di ridare un tetto agli sfollati. I primi edifici, dunque, ad essere controllati sono quelli con la più alta probabilità di essere sani. Quelli, cioè, che a vista d’occhio non presentano particolari problemi.

In teoria il fatto che il 30% degli edifici controllati - che, lo ripetiamo, dovrebbero essere quelli messi meglio - è inagibile, è invece preoccupante. Questo vuol dire che inevitabilmente la percentuale sarà destinata a crescere una volta che i controlli si avvicineranno al centro storico, la zona più colpita. Senza contare poi quando si andrà a censire le case dei comuni o delle frazioni limitrofi. In quei posti, cioè, dove è stato più alto il numero dei morti e degli sfollati, almeno in proporzione, rispetto alla città. Per le stime complessive ci vorrà tempo, spiega la protezione civile, qualche settimana ancora. E saranno riviste.

Infine, c’è un’ultima considerazione da fare. Gli edifici censiti, in periferia, sono quelli di recente costruzione. Molti dei quali tirati su dopo il terremoto dell’Irpinia e cioè con regole antisismiche precise. E com’è possibile che un scossa come quella di lunedì 6, forte ma non fortissima, abbia danneggiato seriamente il 50% di edifici praticamente nuovi? Ai magistrati la sentenza.

13 aprile 2009

 

 

 

 

 

L'Aquila, è una Pasqua di dolore, ma per Berlusconi la fine dell'emergenza è dietro l'angolo

È una Pasqua di dolore per l’Abruzzo. La regione piange i suoi morti, le sue case ferite, le chiese devastate, la storia violata. Le autorità in visita (il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini) non rendono meno disperata questa giornata che invece dovrebbe essere di festa.

"Stiamo uscendo o, anzi, siamo forse già usciti dalla fase di emergenza" minimizza il presidente del Consiglio, che oggi ha assistito alla messa pasquale a L'Aquila (disertata dai cittadini: c'erano per lo più volontari e soccorritori) sottolineando "la straordinaria gara di solidarietà" che si è aperta nella regione e ricordando che al momento sono assistite 55 mila persone.

Prima promette che presto tutti saranno fuori dalle tende. Poi corregge il tiro: "Entro due mesi pensiamo di poter fare i certificati di abitabilità e solo allora sapremo quanti cittadini non potranno rientrare" nelle proprie abitazioni. E' il tempo che il presidente del Consiglio ha indicato per la conclusione delle verifiche sulle abitazioni colpite dal terremoto all'Aquila e provincia. Interrogato sulla trasmissione di Michele Santoro, che ha cercato di far luce sulle responsabilità diffuse della vicenda terremoto, il premier non ha usato mezze parole: "Non parlo più di questo, ma è chiaro che la tv pubblica non si può comportare così". Anzi, tanto per ribadire il concetto, Berlusconi ha già archiviato il capitolo "indagini", rispondendo ai cronisti di voler "guardare al futuro: io sono qui per fare cose e per farle in fretta. La magistratura farà le sue indagini, ma non dobbiamo concentrarci sempre sul passato, noi dobbiamo guardare al futuro". "Io non riesco a pensare in modo negativo, io guardo al futuro", ha sottolineato il premier, promettendo vagamente che "le norme antisismiche saranno più vigorose" e azzardando l'ennesima visione messianica sulla ricostruzione: "Sono molto più positivo di quanto non fossi una settimana fa".

All'una arriva anche il il presidente della Camera Gianfranco Fini, che si trattiene per il pranzo di Pasqua con i terremotati della tendopoli a Villa Sant'Angelo. La tendopoli ospita gli sfollati di alcuni paesi distrutti dal terremoto. Nella sola Villa Sant'Angelo, distrutta per l'80%, si sono registrati 17 morti. Dopo aver attaccato Santoro ("AnnoZero è semplicemente indecente"), il presidente della Camera ha preso posto in uno dei tavoli del tendone adibito a mensa con il commissario straordinario della Croce Rossa, Francesco Rocca, le autorità locali, il prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli, e monsignor Orlando Antonini, nunzio apostolico in Paraguay.

Lo sciame sismico che continua a interessare l'Abruzzo aquilano non ha dato tregua neppure nella notte di Pasqua. Una scossa di magnitudo 3.1 è stata infatti registrata dall'Istituto nazionale di Geofisica con epicentro Monti della Laga, a circa dieci chilometri di profondità. La scossa, che è stata avvertita anche a Roma, non ha causato danni, secondo i primi rilievi. E un'altra scossa, più lieve, è stata registrata alle 16.41.

Con la chiusura delle ricerche sul cantiere in via D'Annunzio si sono di fatto conclusi gli scavi nel centro dell'Aquila perché tutte le persone che erano state segnalate come disperse sono state ritrovate.

I vigili del fuoco continueranno comunque nella rimozione delle macerie e nelle ricerche di ulteriori eventuali dispersi che però, al momento, viene ribadito, non sono stati segnalati.

Il centro dell’Aquila appare distrutto. Case crollate, macerie, silenzio glaciale, buio, vuoto. Gli abitanti sono sfollati, non c’è più nessuno. Il terremoto ha spezzato storie e persone, anime e corpi, ha cancellato gran parte della vita civile: case, negozi, archivi, locali, bar. Ha spazzato via ricordi, vestiti, libri, opere d’arte. Molte chiese sono venute giù, o sono rimaste segnate. Eppure è Pasqua.

Nelle trentadue tendopoli che ospitano i diciottomila sfollati, si sono allestiti altari di fortuna per aprire uno squarcio di normalità in uno scenario desolante, che le condizioni meteo peggiorano: pioggia e freddo si sommano alla maledizione della terra.

L'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari celebra la messa nel piazzale interno della scuola allievi della Guardia di Finanza, la stessa dove si sono svolti i funerali solenni per 205 delle 294 vittime del terremoto. La caserma di Coppito, diventata il centro direzionale dell'emergenza, si trasforma così, per un giorno, anche nella Cattedrale della città.

Oltre a quella nel centro operativo allestito presso la Guardia Finanza, anche al comando dei Vigili del Fuoco dell'Aquila si tiene la messa di Pasqua. Alla celebrazione, in programma alle 11:30, partecipano il capo del dipartimento dei Vigili del Fuoco, il prefetto Tronca, e il comandante dei Vigili del Fuoco dell'Aquila, Roberto Lupica. Per i Vigili del Fuoco dell'Aquila sara' una Pasqua particolare: quando domenica scorsa c'è stata la scossa sono stati i primi a intervenire sulle macerie nonostante fossero

loro stessi terremotati e molti di loro avessero perso parenti e amici nei crolli.

È dura per gli aquilani, è duro l’adattamento alle nuove condizioni. "Manca tutto, basta strette di mano", dice una signora al presidente del Senato in visita; "Stiamo facendo il massimo" replica Schifani che chiederà poi ai senatori di dare di più.

Il prefetto Gabrielli chiede ai villeggianti di Pasqua di evitare il turismo del dolore. Torna Berlusconi che elargisce promesse agli sfollati ("Presto fuori dalle tende") e arriva anche Gianfranco Fini. Il maltempo rende tutto più tetro. La procura vuol sapere delle responsabilità nei crolli delle case. Si aprono fascicoli, si promuovono indagini, si cercano colpevoli. Una storia già vista mille volte in questo nostro Paese. E' un’Italia ferita quella che esce fuori da questo aprile 2009. Non solo L'Aquila.

12 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-11

Il Comune indaga sui crolli. Il sindaco: "Voglio la verità"

di Claudia Fusani

Un’indagine amministrativa interna, tra i dipendenti del Comune, da avviare il prima possibile per capire chi e come ha truccato le carte all’ospedale S. Salvatore. O alla città giudiziaria, tribunale e procura. E in ogni altro edificio pubblico e scuola dove i tecnici comunali incaricati hanno di volta in volta certificato la congruità dei lavori e dei materiali impiegati. La macchina del comune dell’Aquila rimasta orfana di sede e documentazione, l’archivio di Stato e notarile è perso così come buona parte di tutta la documentazione, sta piano piano ricominciando a funzionare in strutture provvisorie, soprattutto asili, strutture basse, sicure, dove le scosse si fanno sentire ma non fanno danni.

La verità sui crolli

Ma la verità sui crolli è una priorità anche per il sindaco Massimo Cialente e i suoi collaboratori ora tutti suddivisi in "funzioni" essenziali, dai materiali alla logistica, dal censimenti dei danni alla verifica degli stabili, come prevede il Piano anticrisi. Così, lascia trapelare il direttore generale del comune Massimiliano Cordeschi, una delle prime iniziative sarà proprio quella di avviare un’indagine aministrativa sul "rilascio delle congruità dei vari stati di avanzamento dei lavori e dei materiali usati". La città giudiziaria, inagibile e in parte crollata all’interno, risale agli anni settanta e comunque negli anni dovrebbe aver avuto varie verifiche statiche. L’ospedale, storia kafkiana di assurdi e bugie, è iniziato nel ’72, è terminato nel 1996 ed è finito sotto inchiesta più volte per i giri di soldi e i materiali considerati scadenti. "Abbiamo un contenzioso antico con la ditta", spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Lisi "che non abbiamo mai voluto chiudere. Così adesso potremmo rivalerci noi nei loro confronti per i danni subiti". Per la vergogna, invece, non c’è prezzo. L’ospedale è stato evacuato, definito non agibile, sono venuti giù anche i controsoffitti.

Intanto va avanti l’inchiesta della magistratura sui crolli dei palazzi, come ha spiegato ieri all’Unita il procuratore Rossini, ma anche su eventuali sottovalutazioni del rischio sismico. Rossini ha dato incarico ai vigili del fuoco di repertare pezzi di cemento di ogni palazzo crollato e di quelli più gravemente lesionati costruiti di recente. Ogni singolo reperto sarà poi periziato e sottoposto ad indagine granulometrica. Non è tanto un problema di sabbia di mare ("mi sembra strano – dice Livi – per i costruttori da queste parti costa molto meno il materiale inerte che trovano in loco, ad esempio abbondiamo di ghiaia") quanto semmai la composizione del calcestruzzo, la percentuale di acqua, la costituzione granulometrica dell’inerte e il cemento che poi sono le tre componenti del calcestruzzo. E può essere un problema di tipologia del ferro (tondino), il liscio garantisce meno dello zigrinato, e di distanze tra una sbarra e l’altra nel blocco di cemento. Il sindaco Massimo Cialente crede molto nell’inchiesta: "Voglio sapere la verità", dice. "E’ un fatto che interi pezzi di strada, costruti nello stesso periodo e dagli stessi costruttori sono venute giù. Mentre altre, accanto, sono rimaste in piedi". I vigili del fuoco sono al lavoro. Ma anche i cittadini hanno fatto parte del lavoro. Un padre ha raccolto un pezzo di cemento della Casa dello Studente crollata in via XX Settembre. Dove è morto suo figlio.

 

 

 

Senza acqua né luce nei campi degli sfollati

di Roberto Rossi

Rosaria ha solo quattro denti ma un sorriso che ti riempe la vita. Ha 10 mesi, una tuta a strisce rosa, occhi grandi. Con la madre Ivonne Rodriguez, che di anni ne ha ventisei e viene dal Perù, è gentile ospite del "campeggio", secondo una definizione del presidente del Consiglio, di Piazza d'Armi a L'Aquila. Rosaria, nel suo passeggino, ride. Ivonne non ne ha voglia. È preoccupata. Sono cinque giorni che non lava la figlia. "Non c'è ancora l'acqua calda". Eppure Piazza D'Armi è il campo tenda simbolo della tragedia. È stato il primo ad essere allestito ed è quello dove stazionano tutte le tv. Il centro operativo dei soccorsi di Coppito è a cinque chilometri in linea retta. A Piazza d'Armi, che conta oltre 200 tende e 1300 posti, ci sono bagni chimici in abbondanza, psicologi, una pediatria infantile, una farmacia, la posta, le tv al plasma, uova di Pasqua e colombe, ma non c'è ancora elettricità. Non ci sono riscaldamenti. La protezione civile ha messo tre moduli di docce, per un totale di 18 posti, ma non ci sono sono boiler che scaldino l'acqua. Dovrebbe esserci la fila visti i tempi e invece i moduli sono vuoti. Nessuno si azzarda a spogliarsi.

Attorno alla città distrutta i "campeggi" sono sorti come funghi. Ogni frazione ne ha uno, ogni paese ha delle macerie da rimuovere, morti da piangere. Antonio, 53 anni edile per la ditta Frezza, è in quello di San Gregorio. 50 tende circa, trecento ospiti. L'hanno piazzato sotto il paese. Che non c'è più. Ieri è arrivata anche la ludoteca. L'ha creata l'onlus "Happy family". Colori, giochi, e presto Sky. Per tenere alto il morale dei bambini, che comunque corrono dietro a un pallone. Antonio, invece, si lava con la San Bernardo, non ha più soldi con sé e non sa come arrivare a L'Aquila, che dista solo sette chilometri, per andare in banca. "Sono distrutto. Siamo salvi, ma ci hanno abbandonati qui. Senza luce, senza riscaldamenti. Lei lo sa quando ce li portano?".

Nel campo sportivo

A Poggio Picenze ci sono oltre cento tende e quasi settecento posti, in quello che era il campo sportivo. In pratica vi si è trasferito l'intero paese. Non tutto in verità. Da quando il sindaco Nicola Menna ha ordinato lo sgombero oltre mille abitanti sono in strada. "I più anziani li abbiamo sistemati, ma gli altri vivono in auto". La protezione civile ha promesso l'arrivo di altre tende. "Ma io ho chiesto anche bagni chimici, stufe e coperte. La notte fa freddo. Nessuno se lo dimentichi".

Di Villa Sant'Angelo e di Castelnuovo esiste solo il nome. I paesi si sono sbriciolati. Per fortuna non in una volta sola. Sono scomparsi una scossa dietro l'altra. Al loro posto tende blu. Gli sfollati sono quasi seicento. Il sindaco Giovannino Costantini non se la sente di criticare. "La soluzione è provvisoria, ma siamo vivi e le tende ci sono". Non tutte per la verità. Ne mancano una decina per coprire l'intero fabbisogno. E poi aspettano ancora le coperte, le docce, i riscaldamenti e, qui, anche i vestiti. "Non mi vergogno a dirle che sono con lo stesso paio di mutande di lunedì", dice Maria Placido.

Più o meno la stessa sorte di Luigi Berardinangelo, pensionato settantenne, di Sant'Eusanio Forconese. "Ancora non mi sono cambiato. Per tre giorni siamo stati dimenticati da tutti. Abbiamo ottenuto del cibo solo grazie alla bontà di un ristoratore". Poi sono arrivate le tende. "Ma sono rimasti i problemi. Di notte fa freddo, c'è umidità. Molti preferiscono andare dentro le auto. Non abbiamo di che lavarci, non c'è riscaldamento". Quando si arriva a Bazzano sono quasi le quattro del pomeriggio. Dalla radio rimbalza la notizia che aiuti provenienti dalla Toscana sono praticamente bloccati per l'esodo pasquale. Anche qui sono arrivate prima le uova di cioccolato che la corrente elettrica e i riscaldamenti. I bagni chimici sono cinque. Ma gli ospiti dal campo sono fortunati. C'è una fontanella. In cima un cartello scritto a penna. Recita: "È di tutti". Una fila di persone aspetta il proprio turno per lavare le poche cose. Si va con calma. "Non abbiamo da fare altro", dice Costantino poggiato a una stampella.

A Bagno e Monticchio si lavora, invece, di gran lena. Siamo vicini a Onna. Fino a due giorni fa una trentina di sfollati non aveva neanche le tende. Sono arrivate. "Abbiamo dormito in auto", dice Nicola, 30 anni, idraulico, "ma siamo vivi". Il "campeggio" sta per essere montato. Senza acqua, riscaldamenti e corrente elettrica. "Arriveranno, ne sono sicuro".

11 aprile 2009

 

 

 

 

Casa dello studente: un comitato dei familiari delle vittime

Un appello alle famiglie dei ragazzi morti sotto le macerie della Casa dello Studente all'Aquila è stato lanciato oggi dai familiari di una delle vittime. Davide aveva 19 anni ed era iscritto al primo anno di Ingegneria Gestionale. Era rimasto a L'Aquila per studiare", racconta la zia, Antonietta Centofanti, che adesso intende costituire un comitato dei familiari delle vittime del Casa dello Studente.

"Vogliamo riunire tutti i familiari dei ragazzi - ha detto - per avviare un iter legale finalizzato ad accertare le responsabilità ". Davide abitava con la sua famiglia a Vasto e si era iscritto quest'anno all'Università dell'Aquila. "La sera prima del terremoto - racconta la zia - gli avevo detto di tornare a casa perchè tremava tutto, ma lui mi aveva risposto 'Mi servono sei crediti, altrimenti chi mi paga l'Università?' ".

I familiari di Davide sono tra coloro che non hanno accettato i funerali solenni. Come loro, acconta Antonietta Centofanti, altre famiglie di altri ragazzi deceduti nel crollo della Casa dello studente avevano deciso di ritornare nei loro luoghi d'origine per i funerali.

11 aprile 2009

 

 

 

L'Aquila, è una Pasqua di dolore

È una Pasqua di dolore per l’Abruzzo. La regione piange i suoi morti, le sue case ferite, le chiese devastate, la storia violata.

Con la chiusura delle ricerche sul cantiere in via D'Annunzio si sono di fatto conclusi gli scavi nel centro dell'Aquila perché tutte le persone che erano state segnalate come disperse sono state ritrovate.

I vigili del fuoco continueranno comunque nella rimozione delle macerie e nelle ricerche di ulteriori eventuali dispersi che però, al momento, viene ribadito, non sono stati segnalati.

Il centro dell’Aquila appare distrutto. Case crollate, macerie, silenzio glaciale, buio, vuoto. Gli abitanti sono sfollati, non c’è più nessuno. Il terremoto ha spezzato storie e persone, anime e corpi, ha cancellato gran parte della vita civile: case, negozi, archivi, locali, bar. Ha spazzato via ricordi, vestiti, libri, opere d’arte. Molte chiese sono venute giù, o sono rimaste segnate. Eppure è Pasqua.

Nelle trentadue tendopoli che ospitano i diciottomila sfollati, si sono allestiti altari di fortuna per aprire uno squarcio di normalità in uno scenario desolante, che le condizioni meteo peggiorano: pioggia e freddo si sommano alla maledizione della terra.

L'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari celebra la messa nel piazzale interno della scuola allievi della Guardia di Finanza, la stessa dove si sono svolti i funerali solenni per 205 delle 293 vittime del terremoto. La caserma di Coppito, diventata il centro direzionale dell'emergenza, si trasforma così, per un giorno, anche nella Cattedrale della città.

È dura per gli aquilani, è duro l’adattamento alle nuove condizioni. "Manca tutto, basta strette di mano", dice una signora al presidente del Senato in visita; "Stiamo facendo il massimo" replica Schifani che chiederà poi ai senatori di dare di più.

Il prefetto Gabrielli chiede ai villeggianti di Pasqua di evitare il turismo del dolore. Torna Berlusconi, il maltempo rende tutto più tetro. La procura vuol sapere delle responsabilità nei crolli delle case. Si aprono fascicoli, si promuovono indagini, si cercano colpevoli. Una storia già vista mille volte in questo nostro Paese. E' un’Italia ferita quella che esce fuori da questo aprile 2009. Non solo L'Aquila.

11 aprile 2009

 

 

 

 

 

L'Aquila, un lutto infinito. Estratto il corpo di un ragazzo

Archiviato il giorno del dolore, quello dei funerali solenni di 205 delle 291 vittime del terremoto, i circa 18mila sfollati dell'Aquila e provincia si sono svegliati con un "timido" segnale di speranza nella mattina di questo Sabato Santo: per la prima volta da domenica scorsa, non sono stati svegliati nel cuore della notte dallo sciame sismico che li perseguita, ormai senza sosta.

L'ultima scossa di rilievo risale alle 21:07 di ieri sera, di magnitudo 3.1, una forza modesta rispetto allo standard degli ultimi giorni. L'aveva preceduta un'altra scossa di 3.3 alle 17:46. La "sveglia", comunque, è arrivata puntuale alle 5:25 di questa mattina, un'ora ormai diventata "classica" in questi giorni. Fortunatamente siamo sotto i tre punti di magnitudo, 2.9, anche se questa volta, però, contrariamente a quelle di ieri sera, la scossa, con epicentro a L'Aquila, Pizzoli e Coppito, è stata avvertita anche dalle popolazioni lungo la costa, dove hanno trovato sistemazione altri circa 20mila sfollati. Una nuova scossa infine è stata registrata alle 7.39 con magnitudo 3.3 e le località prossime all'epicentro sono: L'Aquila, Pizzoli e Fossa.

Anche il numero dei morti accertati, stamani è salito a 291. I vigili del fuoco hanno appena estratto il corpo di una donna anziana dallo scavo di un edificio in via XX Settembre, di fronte alla Casa dello studente, luogo simbolo della tragedia del terremoto. Nelle operazioni di scavo ieri sera erano stati ritrovati due corpi. Secondo quanto si apprende, erano in cinque in quella palazzina ora ridotta in macerie la notte del terremoto, padre, madre e un figlio di 17 anni. È stato ritrovato anche un dentista. All'appello mancano ancora la madre e il figlio 17enne.

Si è scavato per tutta la notte tra le macerie di via Gabriele D'Annunzio, dove un ticchettio rilevato dai geomicrofoni fa credere alla possibilità di trovare qualcuno ancora in vita. Ma il lavoro da fare è ancora molto, fanno notare i vigili del fuoco, che confessano anche di non farsi troppe illusioni.

Il prefetto Franco Gabrielli lancia un appello: "Non portatevi su L'Aquila, è teatro di operazioni. Lasciate le strade libere".

11 aprile 2009

 

 

 

 

Il dolore de L'Aquila. Celebrati i funerali per 200 vittime

Ore 22.10 Malgrado i ripetuti avvertimenti da parte dei Vigili del Fuoco, nella frazione aquilana di San Gregorio due uomini continuano a dormire la notte nelle rispettive abitazioni. Si tratta di due appartamenti in un complesso del quartiere delle case popolari che, almeno esternamente non risulta danneggiato. Le case di questa zona, al contrario, hanno subito ingenti danni strutturali.

Ore 22.03 La speranza è minima, ammettono gli stessi vigili del fuoco. Ma un filo di speranza, per quanto tenue, comunque c'è: in via D'Annunzio si continuerà a scavare per tutta la notte per verificare se quel rumore che è stato avvertito è un segno di vita. Del resto, sopravvivere cinque giorni sotto le macerie è possibile, dicono i medici.

Ore 21.42 La scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 21.07 dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'epicentro del sisma è stato localizzato, ha reso noto il dipartimento della Protezione Civile, nei comuni dell'Aquila, Popoli e Collimento.

Ore 21.25 Nuova forte scossa di terremoto avvertita in Abruzzo

Ore 21.07"Papa Wojtyla sarebbe andato", suiluoghi del terremoto in Abruzzo. Lo ha detto lo scrittore Erri De Luca, durante la registrazione della puntata di "L'era Glaciale", in onda stasera alle 23.35 su Raidue, commentando così l'assenza di Benedetto XVI a L'Aquila nel giorno dei funerali delle vittime del sisma.

Ore 20.52 "Continueremo a scavare fino a quando non avremo certezze assolute, ma non ci facciamo illusioni". Così il comandante del corpo dei Vigili del Fuoco, Antonio Gambardella, ha spiegato ai giornalisti l'attività che si sta svolgendo sulle macerie di una palazzina in Via D'Annunzio, all'Aquila, dove sia i geofoni sia i cani hanno indicato la presenza di qualche segno di vita.

Ore 20.41 Il Pm chiede l'assoluzione per i presunti sciacalli romeni arrestati questa mattina.

Ore 20.30 Il giudice Giuseppe RomanoGargarella ha convalidato l'arresto dei quattro romeni accusatidi furto e ricettazione ai danni di un abitante di San PanfiloD'Ocre, sfollato dopo il terremoto. A quanto si apprende entro pochi minuti il giudice potrebbe emettere la sentenza, che concluderà di fatto il primo processo per sciacallaggio tenuto a L'Aquila.

Ore 20.15 "Perchè nel terremoto sono crollati tanti palazzi costruiti di recente? Cosa ha indotto a mettere sabbia al posto del cemento?". È quanto si è domandato retoricamente padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, questa sera durante la celebrazione della Passione del Signore presieduta dal Papa nel pomeriggio del Venerdì santo, nella basilica di San Pietro. Come ogni anno il cappuccino ha tenuto la sua predica al Pontefice.

Ore 20.01 Non è da escludere la possibilità che ci sia ancora vita sotto le macerie dell'Aquila. "Le variabili sono molte e importanti, come l'età della persona, una sufficiente quantità di ossigeno, temperature climatiche abbastanza stabili, ma soprattutto se non ci sono lesioni o danni gravi all'organismo. In queste condizioni, è possibile che un essere umano sopravviva, anche in assenza di cibo e acqua, per 7-10 giorni". Lo spiega Dario Manfellotto, presidente della Fadoi Lazio, federazione che riunisce i medici internisti ospedalieri.

Ore 19.55 Il presidente dell'Anci Leonardo Domenici ha scritto al presidente del Comitato delle Regioni europee Luc Van Der Brande per invitare amministratori locali e regionali di tutta Europa a sostenere con donazioni le popolazioni colpite dal terremoto.

Ore 19.45 Dopo una scossa di magnitudo 6 ci sono necessariamente scosse di magnitudo 5 e magnitudo 4, che possono riprodursi a distanza di mesi: "È una sequenza che si ripete". Lo dice il sismologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Thomas Brown, spiegando che "le repliche continuano" che "c'è da aspettarsi altre scosse", e che "per gli Appennini è abbastanza normale ed è un comportamento classico".

Ore 19.39 Il terremoto ha spostato la zona dell'Aquila di 15 centimetri. Risulta dai dati rilevati dai satelliti Cosmo SkyMed, di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e ministero della Difesa, analizzati sia dalla società e-Geos (Asi-Telespazio) sia dall'Istituto per il

Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr).

Ore 19.28 Con il ritrovamento del corpo di un uomo da una palazzina di via XX Settembre, all'Aquila, sale a 290 il numero delle vittime finora accertate del terremoto in Abruzzo.

Ore 19.13 È stato estratto un corpo dalle macerie di una palazzina in via XX Settembre all'Aquila. Nello stesso punto i vigili del fuoco scavano ancora per il timore che il cadavere trovato sia quello del componente di una famiglia che potrebbe essere rimasta interamente coinvolta nel crollo.

Ore 18.53 - Gli sfollati sono quasi 39500: 24138 sono nelle tende; 15350 sulla costa in 139 hotel ed in 1680 abitazioni private. Lo rende noto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Ore 18.41- L'inchiesta è aperta e ci sono i fascicoli, ma per ora nei confronti di ignoti, sui danni causati dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo. A confermarlo è il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, che non ha però voluto precisare le ipotesi di reato formulate dagli inquirenti aquilani. Tra le ipotesi più accreditate, tuttavia, c'è quella che un filone dell'inchiesta possa riguardare le modalità costruttive degli edifici che hanno subito danni a cominciare dai materiali utilizzati e dalle procedure seguite.

Ore 18.20 - "A tutti chiediamo sobrietà. A tutti chiediamo non parole, ma fatti veloci e rapidi". Lo afferma la Presidente della provincia de L'Aquila, Stefania Pezzopane, intervistata da Rainews24. Pezzopane sottolinea che "la prima notte Berlusconi

annunciò 2000 tende. Ne arrivarono solo 120. Ora servono risorse vere".

Ore 18.00 - Sarebbero almeno 8.000, tra cani e gatti, gli animali dispersi o rimasti senza padrone dopo il terremoto dell'Aquila. A riferirlo sono alcuni operatori della Lida Campania, Lega Italiana per i Diritti dell'Animale, intervenuti nel capoluogo abruzzese. Il pericolo più immediato e che si riuniscano in branchi a caccia di cibo.

Ore 17.50 - Altri 120 senzatetto dell'Abruzzo sono giunti questa mattina a San Benedetto del Tronto, per essere ospitati nella città costiera marchigiana. Settanta di loro hanno trovato ospitalità all'hotel Quadrifoglio e 50 all'hotel Maestrale, in via Fosse Ardeatine,

nel quartiere della Sentina.

Ore 17.47 - Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.3 della scala Richter è stata registrata oggi pomeriggio alle 17.46. Il movimento tellurico ha interessato i comuni di L'Aquila, Lucoli e Tornimparte. Lo riferisce la Protezione Civile.

 

Ore 17.40 - A Campotosto tutti hanno lo sguardo puntato sul lago. La paura degli abitanti è che il terremoto, che nelle ultime ore si è fatto sentire sempre più forte, possa lesionare le dighe che contengono le acque del bacino artificiale più grande d'Abruzzo, provocando una catastrofe. Ma il sindaco del piccolo centro dell'alto Abruzzo, Bruno D'Alessio, si mostra tranquillo: le tre dighe, costruite negli anni '40, sono monitorate 24 ore su 24 da una task force di tecnici dell'Enel.

Ore 17.00 - Si cerca un sopravvissuto in una palazzina crollata. Due colpi: sono stati la risposta che da sotto le macerie è giunta ai richiami dei vigili del fuoco che stanno operando per verificare se ci sia un sopravvissuto sotto la palazzina crollata in via D'Annunzio. Con un'apparecchiatura sofisticata un vigile ha percepito nitidamente due colpi in risposta ai richiami. Inoltre le unità cinofile della polizia continuano ad abbaiare sopra le macerie.

Ore 16.35 - "Il problema è quello di non tenere le persone nelle tende. Dodicimila siamo riusciti ad avviarli negli alberghi e ne stiamo cercando altri". Lo ha detto il premier, Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti al termine della cerimonia funebre nella caserma della Guardia di Finanza di Coppito. Berlusconi ha aggiunto: "C'è una generosa offerta di case da parte dei cittadini italiani. E anche io farò quello che potrò fare offrendo delle mie case. Le sistemazioni in albergo che stiamo organizzando sono una sistemazione degna, niente a che vedere con le tende. Il governo farà di tutto per allocare in situazioni degne le persone senza tenerle in tende o costruendo baraccopoli o roulotte che sono cose precarie e drammatiche per i cittadini, i giovani e gli anziani".

Ore 16.09 - Si Ipotizza che con la forte scossa di ieri sera alle 21.40 possa essersi conclusa la fase più intensa del terremoto abruzzese padre Martino Siciliani, direttore dell'osservatorio sismologico Andrea Bina di Perugia. Grazie alle stazioni della rete presente in Umbria, messe a disposizione dalle Regione, ed a quelle dell'Istituto nazionale di geofisica il religioso sta seguendo l'evoluzione delle scosse nella zona di L'Aquila. Padre Siciliani ha quindi spiegato di ritenere che si sia "ormai attivata" tutta la sezione della faglia dalla quale hanno avuto origine. "È ipotizzabile - ha detto oggi - che l'attività sismica prosegua per tre o quattro mesi con terremoti forse consistenti, ma non disastrosi. Cioè di intensità non superiore ai 4.2-4.3 gradi della scala Richter".

Ore 15.29 Nel giorno del lutto nazionale, mentre l'Italia piange le vite spezzate dal terremoto in Abruzzo, anche la televisione abbassa la voce. La Rai ha cancellato gli spot per tutta la giornata e anche Canale 5, La7, Sky Tg24 e Sky Uno non hanno trasmesso interruzioni pubblicitarie durante la diretta dall'Aquila dei funerali solenni delle vittime del sisma. La stessa cosa era avvenuta l'8 aprile 2005, il giorno delle esequie di Papa Giovanni Paolo II trasmesse anche in quella occasione in diretta televisiva. Giornata senza spot per la tv pubblica italiana, e per qualche ora anche per le reti Mediaset, quella del 18 novembre 2003, lutto nazionale per le vittime di Nassiriya. Mentre nel 2005 la Rai aveva devoluto i proventi degli spot pubblicitari di una intera giornata a favore delle vittime dello tsunami in Asia. Una 'censurà contro la pubblicità in senso etico era stata ad esempio anche adottata nel 1997 dalla Rai che trasmise Schindler's list, il film di Steven Spielberg sulla Shoah, in prima serata su Raiuno senza interruzioni.

Ore 15.15 - "Stamattina è stata una cosa... un dolore veramente lancinante e lacerante. Tutte le storie che ho ascoltato in questi giorni mi sono venute addosso e sono drammatiche; la sfilata di bare credo sia stato uno spettacolo terribile". Silvio Berlusconi trattiene a stento l'emozione nel rivivere le immagini più toccanti dei funerali solenni per le vittime del terremoto in Abruzzo. "Una cosa che non dimenticherò mai", ha aggiunto il presidente del Consiglio parlando con i giornalisti nella sede operativa della Protezione civile.

Ore 15.00 - "Già molte persone hanno offerto le proprie case per aiutare gli sfollati del terremoto, e anche io farò quello che potrò offrendo delle mie case". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi conversando con i

giornalisti a margine della sua visita a L'Aquila.

Ore 14.50 - "Di fronte ad un accadimento come questo il clima di unità politica non è solo necessario ma indispensabile". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti nella sede operativa della Protezione Civile.

Ore 14.45 - Bandiere a mezz'asta, dal Tricolore a quelle dell'Ue, sui palazzi delle istituzioni, mezzi pubblici listati a lutto, tanti negozi con le serrande abbassate durante i funerali. Così anche Roma si è unità al lutto nazionale nella giornata in cui all'Aquila si sono svolti i funerali per le vittime del terremoto.

Ore 14.30 - È in salvo, a dispetto dei timori dei primi giorni, gran parte del materiale conservato nell'Archivio di Stato dell'Aquila. Lo annuncia il direttore generale del ministero dei Beni Culturali Giuseppe Proietti, precisando che proprio questa mattina è cominciato il trasferimento di circa quattro chilometri di scaffali di libri. rari, manoscritti e documenti nell'archivio di Stato di Sulmona.

Ore 14.15 - Uno dopo l'altro i carri funebri entrano nel piazzale del cimitero dall'ingresso secondario di via Acquasanta. Ad accoglierli ci sono personale della Croce Rossa, delegazioni di Alpini, dei Vigili del Fuoco, di Carabinieri e Polizia.Alternativamente, i feretri vengono trasportati all'interno dell'edificio mortuario dai diversi gruppi militari, mentre i

volontari di Croce Rossa e Protezione Civile si fanno carico di sistemare le corone mortuarie. L'edificio ospita i loculi che provvisoriamente accoglieranno tutti i feretri.

Ore 14.00 -Croce Rossa Italiana ringrazia per la grande risposta di solidarietà alla popolazione colpita dal terremoto, grazie alla quale si sono riempiti di materiali i magazzini, gestiti nelle zone terremotate unitamente alla

Protezione Civile. Allo stesso tempo, però, invita a non inviare più aiuti senza coordinamento.

Ore 13.51 - A causa dell'impossibilità di poter sistemare subito i feretri nei carri funebri abbinati, tutte le bare - anche quelle destinate a essere tumulate in altre città - verranno provvisoriamente sistemate all'interno del cimitero dell'Aquila. Nelle prossime ore i feretri delle vittime che provenivano da altri Comuni verranno trasferiti a destinazione. In questo momento le ruspe stanno lavorando sul piazzale interno al cimitero per creare maggior spazio per tutte le manovre.

Ore 13.28 - Cinque dei sette feriti nel terremoto che ha devastato L'Aquila ricoverati in Rianimazione all'ospedale di Teramo sono in condizioni critiche. Per quanto riguarda la situazione degli altri due feriti, è stata sciolta la prognosi al paziente al quale è stata ricostruita la faccia con una complessa operazione; sono in miglioramento, anche se ancora in prognosi riservata, le condizioni del paziente con trauma midollare.

Ore 13.10 - 500 uova di Pasqua per i bambin de l'Aquila. È l'iniziativa "Un Dolce sorriso" per far sì che i bambini de l'Aquila possano trascorrere, nonostante tutto, una Pasqua che sia di buon auspicio. Una delegazione di Roma della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica consegnerà domani le uova.

Ore 12.55 - Cattedrale di Santa Maria di Rieti gremita di parenti, conoscenti, amici, gente comune, e tanti manifesti. Tutta la città di Rieti ha così tributato l'ultimo saluto a Luca Lunari, lo studente universitario di Ingegneria Informatica di 20 anni, padre di una bimba di 7 mesi, morto sotto le macerie della Casa dello Studente dell'Aquila. Luca lascia la figlia Marta e Giada, la fidanzata di 17 anni, madre della piccola.

Ore 12.34 - Non sono morte in seguito alla forte scossa di ieri le due donne, madre e figlia, i cui corpi sono stati recuperati oggi in via Roma. Lo si apprende dai carabinieri. Ieri, dopo il terremoto, era stato detto che un'abitazione era crollata in via Roma e che, all'interno, potevano esservi due donne, morte in seguito a quel crollo. In realtà, ricostruiscono ora i carabinieri, il terremoto di ieri ha fatto definitivamente venire giù una casa già in parte crollata la notte della prima scossa, quando le due donne sono morte. La loro scomparsa è stata però segnalata solo ieri da un parente: le ricerche sono state attivate e le donne sono state trovate tra le macerie della casa.

Ore12.15 - Un breve momento finale dei funerali solenni per le vittime è stato riservato ai musulmani, che contano nella tragedia 6 caduti, tra cui due palestinesi. A leggere un breve messaggio di benedizione è stato l'imam Mohammad Nur Dachan, presidente dell'Unione delle Comunità islamiche italiane, intervenuto "nel nome dell'unico Dio", esprimendo "un grandissimo dolore per i fratelli e le sorelle, giovani e bambini rimasti vittime del terremoto. Tutta la nostra solidarietà - ha detto - a sostegno dei parenti e dei sopravvissuti, ci stringiamo a loro in un unico abbraccio, uniti come cittadini e religiosi con valori e ideali comuni". Infine, la benedizione affinché "il Signore altissimo porti l'Abruzzo a essere di nuovo fiorente e vivo, con tutti i profumi e i colori dei suoi abitanti".

Ore 12.13 - Un piccolo gruppo di anziani, una decina, si è riunito in una tenda, nel campo per gli sfollati di Onna, per assistere al funerale in corso a L'Aquila. Con gli occhi lucidi, in silenzio davanti a un piccolo televisore rimediato e fatto funzionare con mezzi di fortuna, hanno ascoltato senza dire una parola l'omelia del cardinale Bertone.

Ore 11.48 - Un applauso della folla che assiste ai funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo è seguito seguito all'omelia del cardinale Tarcisio Bertone, appena conclusa.

Ore 11.37

Sotto le macerie dell'Abruzzo la c'è la voglia di ripartire. Lo ha detto il card.Tarcisio Bertone. nell'omelia dei funerali delle vittime del terremoto. Pur nella tristezza di queste ore, e pensando alle parole bibliche sulla Gerusalemme celeste, il segretario di Stato vaticano ha affermato di sentire "nascere la speranza del cuore perché - ha spiegato - s'avverte già nell'aria la voglia di ricostruire, di tornare a sognare".

Ore 11.11

Dalle prime ore di questa mattina la piazza si è andata riempiendo di persone: parenti, amici delle vittime o semplici concittadini. Un fiume di persone che continua a raggiungere il luogo delle esequie.

Ore 11.06

Le massime autorità dello Stato, esponenti del governo, della maggioranza e dell'opposizione sono presenti ai funerali solenni per le vittime del terremoto in Abruzzo. Con l'arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, accolto da Guido Bertolaso, le sedie del settore autorità predisposto all'interno della caserma della Guardia di Finanza sono al completo. Presenti il presidente del Senato, Renato Schifani, quello della Camera, Gianfranco Fini, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accompagnato dai sottosegretari Gianni Letta, Paolo Bonaiuti e dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

Ore 11.00

- Iniziati i funerali, officia il rito funebre il cardinal Tarcisio Bertone.

Ore 10.34

- Duecentocinque bare disposte su quattro file da cinquanta ognuna. È il numero ufficiale delle vittime del terremoto per le quali si celebreranno i funerali solenni nella piazza d'armi della caserma della Guardia di Finanza all'Aquila. Cinque piccole bare bianche di bambini sopra altrettanti feretri delle madri

Ore 10.17

- Quattro pullman sono partiti in mattinata da Onna per andare ad assistere ai funerali di Stato. Dalla tendopoli allestita ai margini del paese completamente distrutto dal sisma, dove ci sono stati 39 morti, sono andati via quasi tutti. La gente del paese è infatti voluta essere presente in massa alla cerimonia funebre. In paese, oltre ai soccorritori, sono rimasti soprattutto gli anziani e i bambini. Con l'aiuto dei volontari della Protezione civile e delle altre associazioni che lavorano nella tendopoli, si stanno organizzando per cercare di seguire la cerimonia in televisione.

Ore 10.10

- Piangono silenziosamente, si abbracciano e si sostengono l'un l'altro, altri guardano fissi davanti a sé, c'è chi porta fiori e chi cammina lontano dagli altri parenti, per un momento di solitudine. È una lunga fila disperata ma composta quella dei familiari delle vittime, che stanno prendendo posto nella grande piazza D'Armi della scuola della Guardia di finanza, dove alle 11 inizierà la cerimonia solenne. Tra tanti silenzi, l'urlo lacerante di una madre: "Perché non ci sei più, perché l'hai fatto? Ti sei sacrificato per salvare la tua fidanzata". Un urlo represso dall'abbraccio forte del marito, che le bisbiglia "non dire così, lui ha fatto quello che andava fatto": una storia forse di "normale" eroismo, un giovane morto per proteggere la compagna. Molti dei parenti hanno gli stessi vestiti, ormai logori, di quella tragica notte del 6 aprile.

Ore 10.05

- Centinaia di bare allineate sul piazzale della Scuola sovintendenti della Guardia di finanza di Coppito (L'Aquila) dove tra poco più di un'ora e mezza saranno celebrate le esequie solenni delle vittime del terremoto in Abruzzo.

Ore 09.50

- Silvio Berlusconi, appena giunto a L'Aquila: "Vorrei ringraziare gli abruzzesi per la compostezza, la serietà, la straordinaria prova di civiltà, la grandissima dignità con cui stanno affrontando questa calamità. è una grande lezione per tutti gli italiani e credo sia il modo migliore per rendere onore ai loro morti, che sono anche i nostri e sono i morti della nazione". Silvio Berlusconi

Ore 09.00

- Mancano ancora oltre due ore, ma sono già migliaia le persone accorse alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, a un passo dall'Aquila, per i funerali solenni delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Mentre una lunga fila di macchine si incolonna verso l'enorme cortile dove ci celebreranno le esequie, nella caserma tutto è pronto: circa 200 bare allineate (le restanti 80 vittime identificate avranno funerali altrove), installato l'altare, pronte le postazioni di soccorso medico, disposte le 1600 sedie nelle prime file su cui siederanno i parenti delle vittime, 8 per ciascuna salma. Atteso l'arrivo delle autorità: il presidente Napolitano, il premier Berlusconi, i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, il ministro dell'Interno Maroni e il sottosegretario Letta. Si vanno disponendo intanto le decine e decine di gonfaloni dei 305 comuni dell'Abruzzo, delle 4 province e della regione stessa. Un funerale dalle dimensioni imponenti, in diretta televisiva e mentre in tutto il Paese si osserverà il lutto nazionale: a celebrarlo sarà il cardinal Tarcisio Bertone, segretario di stato vaticano, insieme all'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Molinari.

10 aprile 2009

 

 

 

 

L'Aquila, un lutto infinito. Estratto il corpo di un ragazzo

Archiviato il giorno del dolore, quello dei funerali solenni di 205 delle 291 vittime del terremoto, i circa 18mila sfollati dell'Aquila e provincia si sono svegliati con un "timido" segnale di speranza nella mattina di questo Sabato Santo: per la prima volta da domenica scorsa, non sono stati svegliati nel cuore della notte dallo sciame sismico che li perseguita, ormai senza sosta.

L'ultima scossa di rilievo risale alle 21:07 di ieri sera, di magnitudo 3.1, una forza modesta rispetto allo standard degli ultimi giorni. L'aveva preceduta un'altra scossa di 3.3 alle 17:46. La "sveglia", comunque, è arrivata puntuale alle 5:25 di questa mattina, un'ora ormai diventata "classica" in questi giorni. Fortunatamente siamo sotto i tre punti di magnitudo, 2.9, anche se questa volta, però, contrariamente a quelle di ieri sera, la scossa, con epicentro a L'Aquila, Pizzoli e Coppito, è stata avvertita anche dalle popolazioni lungo la costa, dove hanno trovato sistemazione altri circa 20mila sfollati. Una nuova scossa infine è stata registrata alle 7.39 con magnitudo 3.3 e le località prossime all'epicentro sono: L'Aquila, Pizzoli e Fossa.

Anche il numero dei morti accertati, stamani è salito a 291. I vigili del fuoco hanno appena estratto il corpo di una donna anziana dallo scavo di un edificio in via XX Settembre, di fronte alla Casa dello studente, luogo simbolo della tragedia del terremoto. Nelle operazioni di scavo ieri sera erano stati ritrovati due corpi. Secondo quanto si apprende, erano in cinque in quella palazzina ora ridotta in macerie la notte del terremoto, padre, madre e un figlio di 17 anni. È stato ritrovato anche un dentista. All'appello mancano ancora la madre e il figlio 17enne.

Si è scavato per tutta la notte tra le macerie di via Gabriele D'Annunzio, dove un ticchettio rilevato dai geomicrofoni fa credere alla possibilità di trovare qualcuno ancora in vita. Ma il lavoro da fare è ancora molto, fanno notare i vigili del fuoco, che confessano anche di non farsi troppe illusioni.

Il prefetto Franco Gabrielli lancia un appello: "Non portatevi su L'Aquila, è teatro di operazioni. Lasciate le strade libere".

 

 

 

 

 

Il Comune indaga sui crolli. Il sindaco: "Voglio la verità"

di Claudia Fusani

Un’indagine amministrativa interna, tra i dipendenti del Comune, da avviare il prima possibile per capire chi e come ha truccato le carte all’ospedale S. Salvatore. O alla città giudiziaria, tribunale e procura. E in ogni altro edificio pubblico e scuola dove i tecnici comunali incaricati hanno di volta in volta certificato la congruità dei lavori e dei materiali impiegati. La macchina del comune dell’Aquila rimasta orfana di sede e documentazione, l’archivio di Stato e notarile è perso così come buona parte di tutta la documentazione, sta piano piano ricominciando a funzionare in strutture provvisorie, soprattutto asili, strutture basse, sicure, dove le scosse si fanno sentire ma non fanno danni.

La verità sui crolli

Ma la verità sui crolli è una priorità anche per il sindaco Massimo Cialente e i suoi collaboratori ora tutti suddivisi in "funzioni" essenziali, dai materiali alla logistica, dal censimenti dei danni alla verifica degli stabili, come prevede il Piano anticrisi. Così, lascia trapelare il direttore generale del comune Massimiliano Cordeschi, una delle prime iniziative sarà proprio quella di avviare un’indagine aministrativa sul "rilascio delle congruità dei vari stati di avanzamento dei lavori e dei materiali usati". La città giudiziaria, inagibile e in parte crollata all’interno, risale agli anni settanta e comunque negli anni dovrebbe aver avuto varie verifiche statiche. L’ospedale, storia kafkiana di assurdi e bugie, è iniziato nel ’72, è terminato nel 1996 ed è finito sotto inchiesta più volte per i giri di soldi e i materiali considerati scadenti. "Abbiamo un contenzioso antico con la ditta", spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Lisi "che non abbiamo mai voluto chiudere. Così adesso potremmo rivalerci noi nei loro confronti per i danni subiti". Per la vergogna, invece, non c’è prezzo. L’ospedale è stato evacuato, definito non agibile, sono venuti giù anche i controsoffitti.

Intanto va avanti l’inchiesta della magistratura sui crolli dei palazzi, come ha spiegato ieri all’Unita il procuratore Rossini, ma anche su eventuali sottovalutazioni del rischio sismico. Rossini ha dato incarico ai vigili del fuoco di repertare pezzi di cemento di ogni palazzo crollato e di quelli più gravemente lesionati costruiti di recente. Ogni singolo reperto sarà poi periziato e sottoposto ad indagine granulometrica. Non è tanto un problema di sabbia di mare ("mi sembra strano – dice Livi – per i costruttori da queste parti costa molto meno il materiale inerte che trovano in loco, ad esempio abbondiamo di ghiaia") quanto semmai la composizione del calcestruzzo, la percentuale di acqua, la costituzione granulometrica dell’inerte e il cemento che poi sono le tre componenti del calcestruzzo. E può essere un problema di tipologia del ferro (tondino), il liscio garantisce meno dello zigrinato, e di distanze tra una sbarra e l’altra nel blocco di cemento. Il sindaco Massimo Cialente crede molto nell’inchiesta: "Voglio sapere la verità", dice. "E’ un fatto che interi pezzi di strada, costruti nello stesso periodo e dagli stessi costruttori sono venute giù. Mentre altre, accanto, sono rimaste in piedi". I vigili del fuoco sono al lavoro. Ma anche i cittadini hanno fatto parte del lavoro. Un padre ha raccolto un pezzo di cemento della Casa dello Studente crollata in via XX Settembre. Dove è morto suo figlio.

11 aprile 2009

 

 

 

Senza acqua né luce nei campi degli sfollati

di Roberto Rossi

Rosaria ha solo quattro denti ma un sorriso che ti riempe la vita. Ha 10 mesi, una tuta a strisce rosa, occhi grandi. Con la madre Ivonne Rodriguez, che di anni ne ha ventisei e viene dal Perù, è gentile ospite del "campeggio", secondo una definizione del presidente del Consiglio, di Piazza d'Armi a L'Aquila. Rosaria, nel suo passeggino, ride. Ivonne non ne ha voglia. È preoccupata. Sono cinque giorni che non lava la figlia. "Non c'è ancora l'acqua calda". Eppure Piazza D'Armi è il campo tenda simbolo della tragedia. È stato il primo ad essere allestito ed è quello dove stazionano tutte le tv. Il centro operativo dei soccorsi di Coppito è a cinque chilometri in linea retta. A Piazza d'Armi, che conta oltre 200 tende e 1300 posti, ci sono bagni chimici in abbondanza, psicologi, una pediatria infantile, una farmacia, la posta, le tv al plasma, uova di Pasqua e colombe, ma non c'è ancora elettricità. Non ci sono riscaldamenti. La protezione civile ha messo tre moduli di docce, per un totale di 18 posti, ma non ci sono sono boiler che scaldino l'acqua. Dovrebbe esserci la fila visti i tempi e invece i moduli sono vuoti. Nessuno si azzarda a spogliarsi.

Attorno alla città distrutta i "campeggi" sono sorti come funghi. Ogni frazione ne ha uno, ogni paese ha delle macerie da rimuovere, morti da piangere. Antonio, 53 anni edile per la ditta Frezza, è in quello di San Gregorio. 50 tende circa, trecento ospiti. L'hanno piazzato sotto il paese. Che non c'è più. Ieri è arrivata anche la ludoteca. L'ha creata l'onlus "Happy family". Colori, giochi, e presto Sky. Per tenere alto il morale dei bambini, che comunque corrono dietro a un pallone. Antonio, invece, si lava con la San Bernardo, non ha più soldi con sé e non sa come arrivare a L'Aquila, che dista solo sette chilometri, per andare in banca. "Sono distrutto. Siamo salvi, ma ci hanno abbandonati qui. Senza luce, senza riscaldamenti. Lei lo sa quando ce li portano?".

Nel campo sportivo

A Poggio Picenze ci sono oltre cento tende e quasi settecento posti, in quello che era il campo sportivo. In pratica vi si è trasferito l'intero paese. Non tutto in verità. Da quando il sindaco Nicola Menna ha ordinato lo sgombero oltre mille abitanti sono in strada. "I più anziani li abbiamo sistemati, ma gli altri vivono in auto". La protezione civile ha promesso l'arrivo di altre tende. "Ma io ho chiesto anche bagni chimici, stufe e coperte. La notte fa freddo. Nessuno se lo dimentichi".

Di Villa Sant'Angelo e di Castelnuovo esiste solo il nome. I paesi si sono sbriciolati. Per fortuna non in una volta sola. Sono scomparsi una scossa dietro l'altra. Al loro posto tende blu. Gli sfollati sono quasi seicento. Il sindaco Giovannino Costantini non se la sente di criticare. "La soluzione è provvisoria, ma siamo vivi e le tende ci sono". Non tutte per la verità. Ne mancano una decina per coprire l'intero fabbisogno. E poi aspettano ancora le coperte, le docce, i riscaldamenti e, qui, anche i vestiti. "Non mi vergogno a dirle che sono con lo stesso paio di mutande di lunedì", dice Maria Placido.

Più o meno la stessa sorte di Luigi Berardinangelo, pensionato settantenne, di Sant'Eusanio Forconese. "Ancora non mi sono cambiato. Per tre giorni siamo stati dimenticati da tutti. Abbiamo ottenuto del cibo solo grazie alla bontà di un ristoratore". Poi sono arrivate le tende. "Ma sono rimasti i problemi. Di notte fa freddo, c'è umidità. Molti preferiscono andare dentro le auto. Non abbiamo di che lavarci, non c'è riscaldamento". Quando si arriva a Bazzano sono quasi le quattro del pomeriggio. Dalla radio rimbalza la notizia che aiuti provenienti dalla Toscana sono praticamente bloccati per l'esodo pasquale. Anche qui sono arrivate prima le uova di cioccolato che la corrente elettrica e i riscaldamenti. I bagni chimici sono cinque. Ma gli ospiti dal campo sono fortunati. C'è una fontanella. In cima un cartello scritto a penna. Recita: "È di tutti". Una fila di persone aspetta il proprio turno per lavare le poche cose. Si va con calma. "Non abbiamo da fare altro", dice Costantino poggiato a una stampella.

A Bagno e Monticchio si lavora, invece, di gran lena. Siamo vicini a Onna. Fino a due giorni fa una trentina di sfollati non aveva neanche le tende. Sono arrivate. "Abbiamo dormito in auto", dice Nicola, 30 anni, idraulico, "ma siamo vivi". Il "campeggio" sta per essere montato. Senza acqua, riscaldamenti e corrente elettrica. "Arriveranno, ne sono sicuro".

11 aprile 2009

 

 

 

 

Casa dello studente: un comitato dei familiari delle vittime

Un appello alle famiglie dei ragazzi morti sotto le macerie della Casa dello Studente all'Aquila è stato lanciato oggi dai familiari di una delle vittime. Davide aveva 19 anni ed era iscritto al primo anno di Ingegneria Gestionale. Era rimasto a L'Aquila per studiare", racconta la zia, Antonietta Centofanti, che adesso intende costituire un comitato dei familiari delle vittime del Casa dello Studente.

"Vogliamo riunire tutti i familiari dei ragazzi - ha detto - per avviare un iter legale finalizzato ad accertare le responsabilità ". Davide abitava con la sua famiglia a Vasto e si era iscritto quest'anno all'Università dell'Aquila. "La sera prima del terremoto - racconta la zia - gli avevo detto di tornare a casa perchè tremava tutto, ma lui mi aveva risposto 'Mi servono sei crediti, altrimenti chi mi paga l'Università?' ".

I familiari di Davide sono tra coloro che non hanno accettato i funerali solenni. Come loro, acconta Antonietta Centofanti, altre famiglie di altri ragazzi deceduti nel crollo della Casa dello studente avevano deciso di ritornare nei loro luoghi d'origine per i funerali.

11 aprile 2009

 

 

 

 

 

Dorme in macchina il perito dell'inchiesta

La sua casa è stata distrutta dal terremoto e adesso vive in auto. Situazione comune a decine di migliaia di cittadini dell'Aquila, ma per lui ha un significato speciale perchè è stato incaricato di indagare sulla parte relativa alla documentazione sui progetti di costruzione degli edifici pubblici e privati dell'Aquila. Si tratta di un componente della squadra di polizia giudiziaria presso la procura della Repubblica dell'Aquila, che pur non avendo più una sede va comunque avanti nell'inchiesta sui crolli apparentemente inspiegabili e sospetti. La prossima settimana, però, la Procura ed

altri uffici giudiziari protrebbero trovare una collocazione presso il nucleo industriale di Bazzano. La Procura dell'Aquila ha affidato a tre tecnici l'incarico di effettuare le perizie sui materiali di costruzione l'ospedale, la casa dello studente e lo stesso tribunale. Si tratta di tecnici della Protezione civile, dei vigili del fuoco e di un tecnico civile. Già la prossima settimana cominceranno ad esaminate le macerie poste sotto sequestro e i documenti relativi alla progettazione degli edifici in questione.

11 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-09

All'Aquila arrivato il presidente della Repubblica Napolitano

FIRMA L'APPELLO: I 460 MILIONI DEI REFERENDUM VADANO AI TERREMOTATI

Ore 9.41 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato all'Aquila per visitare la zona disastrata dal terremoto. Il capo dello Stato si trova alla Scuola della Guardia di Finanza, quartier generale delle operazioni di soccorso. Ad accoglierlo, tra gli altri, il sindaco Cialente e l'arcivescovo Molinari.

Ore 8.21 Sono 278 le vittime accertate fino a questo momento del terremoto in Abruzzo, 8 delle quali ancora da identificare. Lo riferiscono i carabinieri.

Ore 7,39 Sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco i corpi anche degli altri due giovani che figuravano tra i dispersi nel crollo della Casa dello studente all'Aquila. Il bilancio provvisorio delle vittime accertate sale così a 275.

Ore 6,40 Il fronte del terremoto si sta spostando, e questo impensierisce i geologi: dalla scorsa notte l'epicentro si è spostato sulla direttrice più a nord L'Aquila-Pizzoli-Barete. Le nuove scosse hanno causato nuovi crolli nel centro dell'Aquila e nelle zone già colpite, ma fortunatamente senza coinvolgere persone.

Ore 6,35 Nella notte la terra ha continuato a tremare. Oltre che in tutto l'Abruzzo, le scosse più forti, avvertite anche in gran parte del centro Italia, da Roma a Napoli. Alle 0,55 la prima, di magnitudo 4.3; alle 2,52 quella più forte, di 5.2; alle 5.14 la terza, di magnitudo 4.6.

Ore 22.26 Quasi 150, tutti salvi. Sono gli studenti cilentani scampati al sisma che ha sconvolto l'Abruzzo. Tutti studenti universitari, tutti testimoni oculari della furia del terremoto che ha spazzato via per sempre interi centri, lasciandosi dietro di sè una scia di sangue e disperazione.

Ore 22.00 "Purtroppo non si sono mai fatte prove di evacuazione. Avevamo programmato un'esercitazione a giugno, dopo le elezioni. Ci siamo affidati molto a quello che ci poteva dare la scienza e poi un minimo alla prudenza da parte dei cittadini: chi aveva uno zaino già pronto, chi aveva passato la notte fuori. La maggior parte delle vittime sono tra quelli rimasti in città perchè pensavano di vivere in case sicure".Così il sindaco dell'Aquila, intervenuto alla trasmissione "Exit" su La 7

Ore 21.00 Al termine della visita odierna, il Premier Berlusconi si dice "sgomento". "E' molto peggio di quanto pensassi", ha aggiunto il presidente del consiglio.

Ore 20.45 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriverà nelle prime ore di domani mattina a L'Aquila, alla scuola ispettori della Guardia di Finanza di Coppito. Il capo dello Stato avrà un primo briefing sulla situazione attuale dell'emergenza e sulla gestione dei soccorsi, poi visiterà alcuni dei luoghi simbolo della tragedia.

Ore 20.41 Undici persone sono state identificate dalla polizia e denunciate alla procura di Teramo per procurato allarme, per aver contribuito a diffondere notizie allarmistiche di un imminente evento sismico.

Ore 20.30 Undici persone sono state identificate dalla polizia e denunciate alla procura di Teramo per procurato allarme, per aver contribuito a diffondere notizie allarmistiche di un imminente evento sismico.

Ore 20.25 Il Compartimento della polizia postale e delle comunicazioni di Pescara ha oscurato un sito internet per aver diffuso allarmanti ed infondate notizie su prossime devastanti scosse telluriche in Abruzzo. Il sito è stato segnalato alla Polposte nel pomeriggio sia da utenti privati che da enti istituzionali, compresa la Protezione civile di Teramo.

Ore 20.18 "Chiudiamo tutto il centro storico di L'Aquila per motivi di sicurezza. C'è pericolo di crolli. Ho appena firmato l'ordinanza". Lo dice il sindaco di L'Aquila Massimo Cialente

Ore 19.58 Non erano sciacalli i due fermati a Onna. Non erano stati rubati gli ottantamila euro trovati addosso ai due. Dice la polizia: nell'ambito di operazioni di antisciacallaggio "condotte da personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato sono state sottoposte a controllo numerose persone, tra queste due trovate in possesso dell'ingente somma di 80.000 euro in contanti; questi, al termine di un controllo effettuato in Questura hanno saputo dimostrare la legittima provenienza e disponibilità del denaro".

Ore 19.52 Le vittime finora accertate sono 272, di cui sei in corso di identificazione. Lo si apprende dai carabinieri

Ore 19,29 Non ce l'ha fatta l'amica di Eleonora, la ragazza salvata dai vigili del fuoco rimasta 42 ore sottole macerie. Poco fa il cadavere della giovane è stato estratto dal cumulo di detriti dell'abitazione nella zona di Villa Gioia. Ai soccorritori Eleonora aveva indicato che sotto quelle pietre c'era ancora la sua amica.

Ore 19.13 Sale ancora il numero delle vittime del terremoto che ha devastato l'Abruzzo. Secondo gli ultimi dati appena forniti dalla Guardia di Finanza, le vittime sono 267, di cui 3 ancora da identificare. I soccorritori sono ancora al lavoro per scavare tra le macerie. È una corsa contro il tempo, preparandosi a un'altra lunga notte e al maltempo previsto per domani sulla regione.

Ore 18.00 L'ospedale de L'Aquila è inagibile. La conferma viene dalla commissione grandi rischi e da tecnici della protezione civile

Ore 17,32 A Onna la polizia ferma due sciacalli. Si tratta, secondo quanto si è appreso, di due italiani. Sono in possesso di refurtiva per un valore di 80 mila euro.

Ore 17.31 La salma di Danilo Ciolli, 25 anni, morto tra le macerie della casa dello studente all'Aquila, era tornata a casa, a Carovilli (Isernia), nel pomeriggio, per la celebrazione del funerale. Il carro funebre era giunto scortato dai mezzi della Protezione civile e seguito dalle auto dei suoi familiari e dei suoi più stretti amici. Migliaia di persone attendevano sul sagrato della chiesa di Santa Maria Assunta l'arrivo di Danilo.

Ore 17.21 La Corte Costituzionale istituirà un conto corrente presso la filiale della banca interna a Palazzo della Consulta dove far affluire le offerte che i giudici in carica, gli emeriti e il personale devolveranno a favore delle vittime del terremoto in Abruzzo. Il contributo dei giudici costituzionali in carica - secondo quanto si è appreso - sarà presumibilmente di mille euro a testa

Ore 17.00 Più che di new town si dovrebbe parlare di "eco quartieri" e "da fare subito, al massimo in un anno" in modo da evitare le "tragedie sociali" avvenute nella ricostruzione al sud dopo i sismi del passato. Il suggerimento arriva dall'architetto Mario Cucinella, da sempre legato alla progettazione ambientale e alla sostenibilità in architettura.

Ore 16.05 - Il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, sarà domani all'Aquila per una riunione "operativa" con i vertici delle istituzioni locali e scolastici, per valutare la situazione delle scuole dopo il terremoto. Lo ha annunciato la stessa Gelmini nel corso del Question Time alla Camera. "Abbiamo stanziato risorse per l'immediata ricostruzione della Casa dello studenti. Stiamo con Bertolaso cercando di risolvere il problema dell'Ufficio scolastico regionale, perchè anch'esso non è più agibile. Abbiamo bisogno sul posto di un ufficio che possa coordinare i lavori".

Ore 15.15 "A L'Aquila potrebbe sorgere la prima delle new town che il governo ha in mente di promuovere per dare certezza abitativa a tutti e soprattutto ai giovani". Lo ha detto a L'Aquila il presidente del consiglio Silvio Berlusconi che ha voluto così replicare alle polemiche sorte sull' argomento. "Non si tratta - ha chiarito Berlusconi - di una alternativa, ma di fare case in più, a costi più contenuti e con servizi più avanzati, per rendere più belle le città". Il premier ha spiegato che tali progetti si realizzerebbero con lo sforzo comune di tutte le associazioni dei costruttori, e imprenditoriali in genere, con il concorso dello stato che metterebbe a disposizione i terreni, con gli Enti locali che provvedono a realizzare i servizi e le infrastrutture necessarie. E, infine, ha sottolineato Berlusconi, con l' intervento dei privati e il concorso delle banche "che devono garantire mutui più bassi degli attuali canoni di locazione"

Ore 15.00 - "Noi non abbiamo fatto la struttura dell'ospedale dell'Aquila, l'abbiamo solo messo in funzione". È quanto precisa un portavoce di Impregilo, dopo che il gruppo di costruzioni è stato menzionato da ricostruzioni televisive come l'ultima società ad aver eseguito lavori sull'ospedale dell'Aquila crollato nel terremoto.

Ore 14.55 Mille volontari qualificati inseriti e indirizzati al centro di reclutamento della protezione civile e 25 cucine da campo provenienti da Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana con personale addetto al montaggio e alla preparazione e distribuzione dei pasti (circa 10.000 pasti a turno) sono alcuni tra ipunti forti dell'iniziativa presa dal Partito democratico per il

soccorso alle vittime del terremoto in Abruzzo.

Ore 14.50 La commissione nazionale Grandi Rischi si riunirà oggi per valutare i fenomeni in corso. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, nella conferenza stampa con il premier Silvio Berlusconi, all'Aquila. "Non si è mai detto che non ci sarebbero state altre scosse rispondendo ad una domanda sugli sciami sismici registrati in questi giorni

Ore 14.48"Sono commosso dallo sprezzo del pericolo messo in atto dai vigili del fuoco e dai militari, che hanno messo veramente a rischio la propria vita" per estrarre dalle macerie i sopravvissuti. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Ore 14.41 Il 100% del patrimonio artistico e culturale dell'Aquila e della zona del cratere è lesionato o in gravi condizioni.

Ore 14.30 - "Il governo ha intenzione di introdurre un nuovo reato penale per punire gravemente lo sciacallaggio". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa nella scuola sottufficiali della Gdf a L'Aquila, nella quale ha fatto il punto sulle operazioni in corso.

Ore 14.25 - "Nell'individuare le risorse per i soccorsi alla popolazione colpita dal terremoto dell'Aquila e alla ricostruzione, bisogna cominciare - secondo il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, in visita in Abruzzo - dall'accorpare il referendum elettorale con le elezioni amministrative ed europee, risparmiando così 460 milioni che darebbero subito un po' di respiro".

Ore 14.20 - "Il governo ascolti il senatore Pisanu e il presidente dei deputati Pd Soro e tutti coloro che in queste ore su Internet stanno chiedendo di accorpare il referendum con la tornata elettorale del giugno prossimo per destinare le centinaia di migliaia di euro che verrebbero risparmiate alla ricostruzione dei luoghi e delle comunità colpite dal terremoto". Lo dice Giovanna Melandri, responsabile cultura del Partito democratico. "In un momento tragico come questo - aggiunge Melandri- reso ancor più difficile dalla crisi economica che tutti stiamo attraversando, sarebbe veramente scellerato decidere di buttare al vento tutti quei soldi, solo per misero tatticismo di partito. Da qualche ora, peraltro, un simile appello sta circolando su Internet: è la prova che migliaia di cittadini stanno chiedendo al governo lo stesso gesto di responsabilità".

Ore 13.10 - "Dalle immagini televisive dell'ospedale dell'Aquila qualcosa di 'sospetto' si nota. È solo una percezione a distanza, ma ho visto ad esempio un pilastro dove i ferri venivano fuori. È un segnale che potrebbe esserci stata qualche disattenzione nel corso della costruzione della struttura". Parola di Franco D'Intino, ingegnere tecnico e responsabile del servizio manutenzione e gestione edile dell'Asl di Pescara, con competenza specifica degli ospedali di Pescara e Popoli.

Ore 12.55 - Il ministro dell'Interno Roberto Maroni non ritiene di considerare la proposta de l'Unità di accorpare elezioni e referendum in modo da destinare le risorse così risparmiate agli aiuti per il terremoto in Abruzzo: "Non c'è un problema di risorse legate al terremoto, non saranno infatti lesinati fondi. Di questa opzione, comunque, se ne parlerà non prima del 15 aprile: solo allora infatti il governo potrà decidere su questo".

Ore 12.15 - La fase di ricerca dei superstiti e il recupero dei corpi che si trovano ancora sotto le macerie durerà "fino a Pasqua". Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso della conferenza stampa tenuta al Viminale dopo la sua visita al Centro operativo nazionale dei Vigili del Fuoco del ministero dell'Interno. "Fino a Pasqua ci sarà un'azione incessante h24 di ricerca dei superstiti e di recupero di coloro che hanno perso la vita sotto le macerie", ha spiegato Maroni. Poi, ha aggiunto il ministro, inizierà una seconda fase di messa in sicurezza delle strutture e partirà il lavoro di ricostruzione che, non sarà "né facile né breve".

Ore 12.05 - "Adesso valuteremo i modi attraverso cui postporre le rate dei mutui", la popolazione dell'Abruzzo non deve avere "l'assillo delle scadenze", comprese quelle dei versamenti contributivi: lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, parlando delle "tante misure" che il governo sta adottando in favore dei terremotati.

Ore 11.35 - Il Papa ha annunciato che quando sarà tecnicamente possibile si recherà dalle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto.

Ore 11.03 - Pronte misure di sostegno economico. L'Agenzia delle entrate ha sospeso i pagamenti di tasse locali e nazionali per i comuni coinvolti dal sisma.

Ore 10.05 - Venerdì alle 11 presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza si terranno i funerali solenni delle vittime del terremoto. La proposta era stata lanciata ieri dall'Arcivescovo che ha voluto far coincidere la data con il Venerdì santo. Nella Scuola Sottufficiali, in un hangar, è stato allestito l'obitorio dove arrivano tutte le salme anche in conseguenza dell'inagibilità dell'obitorio dell'Aquila. I funerali saranno collettivi anche se finora sono state riconsegnate ai parenti 87 salme non originarie dell'Aquilano.

Ore 9.15 - Domani sarà all'Aquila il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La visita del Presidente, secondo quanto appreso da fonti qualificate in Abruzzo, è stata decisa in queste ore e il programma viene stilato nel corso di una riunione ancora in atto all'Aquila con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso.

Ore 8.44 - Le salme non ancora identificate delle vittime del terremoto che ha colpito la provincia de L'Aquila saranno a disposizione per l'identificazione nello stabilimento "ex Cristal Carni" de L'Aquila. Lo ha reso noto la Protezione civile. "A quanti devono procedere all'identificazione di persone ad oggi ancora disperse - sottolinea il Dipartimento - si informa che a partire dalle prossime ore, per ragioni igienico-sanitarie, il riconoscimento delle salme non ancora identificate proseguirà a L'Aquila presso lo stabilimento ex Cristal Carni. Di fronte al centro commerciale l'Aquilone in località Campo di Pile".

Ore 8.25 - Sale il bilancio delle vittime del terremoto in Abruzzo: i cadaveri di due donne sono stati estratti, nella notte, dalle macerie di un edificio crollato in via Luigi Sturzo, a L'Aquila.

Ore 8.15 - L'ultimo bilancio della Protezione civile parla di 250 morti accertati per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Si tratta di un numero non definitivo. Undici corpi non sono stati ancora identificati.

Ore 8.05 - Primi autocaravan targati L'Aquila sulla costa adriatica e prime avvisaglie di paura che arriva anche a Pescara. L'evacuazione dal cratere prosegue con ogni mezzo, e sul lungomare della città sono più d'uno i camper provenienti dalle zone terremotate che hanno sostato nella notte sul lungomare: è gente che ha preferito le comodità di un mezzo familiare piuttosto che usufruire dell'ospitalità offerta negli alberghi della costa.

7.52 - Un'altra scossa di terremoto piuttosto forte è stata avvertita stamani intorno alle 6.25 all'Aquila e negli altri comuni dell'Abruzzo colpiti dal sisma di lunedì. Il movimento tellurico è durato circa una decina di secondi e ha fatto tremare strade ed edifici. Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali - ha reso noto la Protezione civile - una alle 5 con magnitudo 3.5. Nonostante le nuove scosse, l'opera delle squadre di soccorso all'Aquila è proseguita ininterrottamente per tutta la notte.

 

 

 

Su un sito de L'Aquila, le ultime ore prima del disastro

di Daniela Amenta

"Speriamo che le scosse finiscano, e che non ne faccia una... veramente forte...". Il messaggio è di Carlo, datato 3 aprile, ore 14.31. Carlo, Selene, Bastian Contrario, Roby, Re Mida, Farfalla.... I soprannomi di sessantasei utenti collegati sul forum de "Ilcapoluogo.com", il giornale on line de L’Aquila. Ne parlavano da giorni, da mesi di quei sussulti della terra. Condividevano sul Web le loro paura, quell’ansia che toglieva il fiato. "Tutte le scossette fino ad oggi" è il titolo del post, l’argomento di discussione. Dal 26 marzo ben 26 scosse, di magnitudo compresa tra il secondo e il terzo grado.

Ne parlavano assieme

Roby, Farfalla e gli altri. Tre aprile, l’ultimo dibattito in Rete sulle "scosse". Anzi, le "scasse", a riderci un po’ su, le "scasse" che rompono e non fanno dormire. Costretti a condividere le giornate con quei tremolii, quei battiti, i lampadari ad oscillare. Lo raccontava Selene: "Ormai a casa si fa un gioco, chi ci azzecca a indovinare l’intensità. E poi segniamo i punti... Io ormai salto al minimo movimento e non sono la sola avverto tensione dappertutto. Capisco che bisogna tenere la testa sulle spalle essere calmi e razionali e quant’altro ma quando appena hai aperto gli occhi come questa mattina e ti senti l’ormai familiare rollio ti si drizzano i capelli .........un bel buongiorno non c’è che dire!". Buongiorno, appunto. Carlo, Selene, Farfalla. Chissà dove sono, ora. Buongiorno. Svegliarsi e precipitarsi sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica, l’Ingv, per scoprire quanti sussulti quella notte, quanti brontolii della terra. Da mesi così, senza che l’allarme scattasse per davvero, senza che arrivasse un piano di evacuazione come si fa in Irpinia o nel Vesuviano. Nulla, silenzio. Solo i tonfi sordi del cuore per una "scassa" più pesante delle altre, una crepa sul soffitto. Lasciati soli, Roby, Carlo e gli altri quando era evidente l’allarme. Una catastrofe annunciata e inascoltata. "Speriamo che finiscano al più presto perché non possiamo avere una palpitazione ad ogni rumore! Stamattina si è sentito proprio bene! La messa del vescovo non è stata molto efficace!". Nevebianca ci scherzava. Gli altri della comunità un po’ a sdrammatizzare, un po’ a confortarsi l’un l’altro ("L’Aquila è una città sismica, si sa"), un po’ a studiare da "geologi fai da te" discutendo di scala Richter e di magnitudo.

Però le "scasse" continuavano

Quel tre aprile, 48 ore prima la tragedia, l’aria doveva essere più pesante del solito. Così Lilli a un certo punto scrive: "Dopo le due "trettecate" di stamani ho telefonato all’ufficio del sindaco per suggerire la chiusura anticipata delle scuole per la vacanze pasquali. Mi è stato risposto che il ns sindaco era già in riunione per valutare la cosa dato che altre persone avevano chiamato e fatto la stessa richiesta. Così chi ha da partì, parta per rinfrancarsi la mente ed il cuore, mi dispiace per chi deve rimanere!!!".

Partire. Ce l’avrà fatta Lilli a partire? E gli altri? Tre aprile. Felix chiede alla community: "Ragazzi, ma gli esperti non parlano? C’è un numero verde di emergenza o qualcosa di simile?". L’avevano capito loro, Roby, Carlo e Selene, la "banda" del Capoluogo, che non c’era da scherzare. Che le "scasse" insistevano, si moltiplicavano. L’avevano capito, lo sapevano. "Resistere, resistere, resistere", scrivevano sul forum. Resistevano a loro modo, facendosi coraggio da un computer all’altro.

Quattro aprile. Un giorno di quiete. "Oggi neanche una scossetta". E le faccine degli smile a commentare finalmente la buona notizia. Evviva. La terra daccapo dormiente, al suo posto, tutta tonda e compatta. Cinque aprile. Alle 23.49 Patty lancia il primo allarme: "Mamma mia che scoppola". Replica tre minuti dopo Njamh: "Madonna che botto. E non finiva mai!!!".

Prometeus scrive poco dopo, a mezzanotte: "...Infatti mi preoccupavo della calma apparente....meglio le scossette continue che ’ste scariche violente".

È l’ultimo commento. Tre ore e trentadue minuti prima del boato. Poi, solo macerie, morte. Rabbia.

09 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-08

Terremoto a L'Aquila: centinaia le vittime e migliaia gli sfollati

FIRMA L'APPELLO: I 460 MILIONI DEI REFERENDUM VADANO AI TERREMOTATI

Ore 15.00 "Noi non abbiamo fatto la struttura dell'ospedale dell'Aquila, l'abbiamo solo messo in funzione". È quanto precisa un portavoce di Impregilo, dopo che il gruppo di costruzioni è stato menzionato da ricostruzioni televisive come l'ultima società ad aver eseguito lavori sull'ospedale dell'Aquila crollato nel terremoto.

Ore 14.55 Mille volontari qualificati inseriti e indirizzati al centro di reclutamento della protezione civile e 25 cucine da campo provenienti da Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana con personale addetto al montaggio e alla preparazione e distribuzione dei pasti (circa 10.000 pasti a turno) sono alcuni tra ipunti forti dell'iniziativa presa dal Partito democratico per il

soccorso alle vittime del terremoto in Abruzzo.

Ore 14.50 La commissione nazionale Grandi Rischi si riunirà oggi per valutare i fenomeni in corso. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, nella conferenza stampa con il premier Silvio Berlusconi, all'Aquila. "Non si è mai detto che non ci sarebbero state altre scosse rispondendo ad una domanda sugli sciami sismici registrati in questi giorni

Ore 14.48"Sono commosso dallo sprezzo del pericolo messo in atto dai vigili del fuoco e dai militari, che hanno messo veramente a rischio la propria vita" per estrarre dalle macerie i sopravvissuti. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Ore 14.41 Il 100% del patrimonio artistico e culturale dell'Aquila e della zona del cratere è lesionato o in gravi condizioni.

Ore 14.30 - "Il governo ha intenzione di introdurre un nuovo reato penale per punire gravemente lo sciacallaggio". Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa nella scuola sottufficiali della Gdf a L'Aquila, nella quale ha fatto il punto sulle operazioni in corso.

Ore 14.25 - "Nell'individuare le risorse per i soccorsi alla popolazione colpita dal terremoto dell'Aquila e alla ricostruzione, bisogna cominciare - secondo il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, in visita in Abruzzo - dall'accorpare il referendum elettorale con le elezioni amministrative ed europee, risparmiando così 460 milioni che darebbero subito un po' di respiro".

Ore 14.20 - "Il governo ascolti il senatore Pisanu e il presidente dei deputati Pd Soro e tutti coloro che in queste ore su Internet stanno chiedendo di accorpare il referendum con la tornata elettorale del giugno prossimo per destinare le centinaia di migliaia di euro che verrebbero risparmiate alla ricostruzione dei luoghi e delle comunità colpite dal terremoto". Lo dice Giovanna Melandri, responsabile cultura del Partito democratico. "In un momento tragico come questo - aggiunge Melandri- reso ancor più difficile dalla crisi economica che tutti stiamo attraversando, sarebbe veramente scellerato decidere di buttare al vento tutti quei soldi, solo per misero tatticismo di partito. Da qualche ora, peraltro, un simile appello sta circolando su Internet: è la prova che migliaia di cittadini stanno chiedendo al governo lo stesso gesto di responsabilità".

Ore 13.10 - "Dalle immagini televisive dell'ospedale dell'Aquila qualcosa di 'sospetto' si nota. È solo una percezione a distanza, ma ho visto ad esempio un pilastro dove i ferri venivano fuori. È un segnale che potrebbe esserci stata qualche disattenzione nel corso della costruzione della struttura". Parola di Franco D'Intino, ingegnere tecnico e responsabile del servizio manutenzione e gestione edile dell'Asl di Pescara, con competenza specifica degli ospedali di Pescara e Popoli.

Ore 12.55 - Il ministro dell'Interno Roberto Maroni non ritiene di considerare la proposta de l'Unità di accorpare elezioni e referendum in modo da destinare le risorse così risparmiate agli aiuti per il terremoto in Abruzzo: "Non c'è un problema di risorse legate al terremoto, non saranno infatti lesinati fondi. Di questa opzione, comunque, se ne parlerà non prima del 15 aprile: solo allora infatti il governo potrà decidere su questo".

Ore 12.15 - La fase di ricerca dei superstiti e il recupero dei corpi che si trovano ancora sotto le macerie durerà "fino a Pasqua". Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso della conferenza stampa tenuta al Viminale dopo la sua visita al Centro operativo nazionale dei Vigili del Fuoco del ministero dell'Interno. "Fino a Pasqua ci sarà un'azione incessante h24 di ricerca dei superstiti e di recupero di coloro che hanno perso la vita sotto le macerie", ha spiegato Maroni. Poi, ha aggiunto il ministro, inizierà una seconda fase di messa in sicurezza delle strutture e partirà il lavoro di ricostruzione che, non sarà "né facile né breve".

Ore 12.05 - "Adesso valuteremo i modi attraverso cui postporre le rate dei mutui", la popolazione dell'Abruzzo non deve avere "l'assillo delle scadenze", comprese quelle dei versamenti contributivi: lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, parlando delle "tante misure" che il governo sta adottando in favore dei terremotati.

Ore 11.35 - Il Papa ha annunciato che quando sarà tecnicamente possibile si recherà dalle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto.

Ore 11.03 - Pronte misure di sostegno economico. L'Agenzia delle entrate ha sospeso i pagamenti di tasse locali e nazionali per i comuni coinvolti dal sisma.

Ore 10.05 - Venerdì alle 11 presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza si terranno i funerali solenni delle vittime del terremoto. La proposta era stata lanciata ieri dall'Arcivescovo che ha voluto far coincidere la data con il Venerdì santo. Nella Scuola Sottufficiali, in un hangar, è stato allestito l'obitorio dove arrivano tutte le salme anche in conseguenza dell'inagibilità dell'obitorio dell'Aquila. I funerali saranno collettivi anche se finora sono state riconsegnate ai parenti 87 salme non originarie dell'Aquilano.

Ore 9.15 - Domani sarà all'Aquila il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La visita del Presidente, secondo quanto appreso da fonti qualificate in Abruzzo, è stata decisa in queste ore e il programma viene stilato nel corso di una riunione ancora in atto all'Aquila con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso.

Ore 8.44 - Le salme non ancora identificate delle vittime del terremoto che ha colpito la provincia de L'Aquila saranno a disposizione per l'identificazione nello stabilimento "ex Cristal Carni" de L'Aquila. Lo ha reso noto la Protezione civile. "A quanti devono procedere all'identificazione di persone ad oggi ancora disperse - sottolinea il Dipartimento - si informa che a partire dalle prossime ore, per ragioni igienico-sanitarie, il riconoscimento delle salme non ancora identificate proseguirà a L'Aquila presso lo stabilimento ex Cristal Carni. Di fronte al centro commerciale l'Aquilone in località Campo di Pile".

Ore 8.25 - Sale il bilancio delle vittime del terremoto in Abruzzo: i cadaveri di due donne sono stati estratti, nella notte, dalle macerie di un edificio crollato in via Luigi Sturzo, a L'Aquila.

Ore 8.15 - L'ultimo bilancio della Protezione civile parla di 250 morti accertati per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Si tratta di un numero non definitivo. Undici corpi non sono stati ancora identificati.

Ore 8.05 - Primi autocaravan targati L'Aquila sulla costa adriatica e prime avvisaglie di paura che arriva anche a Pescara. L'evacuazione dal cratere prosegue con ogni mezzo, e sul lungomare della città sono più d'uno i camper provenienti dalle zone terremotate che hanno sostato nella notte sul lungomare: è gente che ha preferito le comodità di un mezzo familiare piuttosto che usufruire dell'ospitalità offerta negli alberghi della costa.

7.52 - Un'altra scossa di terremoto piuttosto forte è stata avvertita stamani intorno alle 6.25 all'Aquila e negli altri comuni dell'Abruzzo colpiti dal sisma di lunedì. Il movimento tellurico è durato circa una decina di secondi e ha fatto tremare strade ed edifici. Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali - ha reso noto la Protezione civile - una alle 5 con magnitudo 3.5. Nonostante le nuove scosse, l'opera delle squadre di soccorso all'Aquila è proseguita ininterrottamente per tutta la notte.

 

 

 

Cosa fare e cosa non fare: come rendersi utili senza creare intralci

di Francesco Costa

Tantissime persone in rete si stanno affannando alla ricerca di coordinate e informazioni per dare una mano alle popolazioni colpite dal sisma. Su Facebook, sui forum e sui blog stanno circolando però diversi appelli che rischiano di portare fuori strada chi vuol dare una mano e addirittura intralciare chi sta operando sul posto in queste ore. C'è il rischio infatti che la partecipazione emotiva di queste ore porti persone di buona volontà a compiere gesti che rischiano di ostacolare le operazioni di recupero, così come esiste il rischio che tra qualche settimana la gara di solidarietà si arresti e lasci le popolazioni dell'Abruzzo abbandonate al loro destino. Per questo, è bene seguire alcune regole basilari per questo tipo di situazioni.

Non telefonate alla Protezione Civile dell'Abruzzo, per ora

Non telefonate al centralino della Protezione Civile dell'Abruzzo per proporvi come volontari o avere informazioni: le linee telefoniche devono rimanere libere per permettere rapide comunicazioni a chi segnala ritrovamenti ed emergenze.

Non andate in Abruzzo da soli

Non raggiungete i luoghi colpiti dal terremoto individualmente e se non avete esperienza in operazioni di protezione civile. Verrà il momento in cui saranno utili il conforto e il lavoro dei volontari, ora no: tirare fuori la gente dalle macerie è un’operazione delicata e non ci si può improvvisare, a meno di correre il rischio di intralciare i professionisti e peggiorare le cose. Non andate in Abruzzo da soli, non invitate le persone ad andarci e non diffondete appelli che invitano a farlo. Vi avranno raccontato le storie di trent’anni fa, del Friuli e di chissà quale altro terremoto del passato: le cose sono cambiate. Nei prossimi giorni serviranno certamente persone che aiutino gli sfollati ma finché non si finisce di scavare tra le macerie evitate di intralciare i lavori e intasare le strade.

Rivolgetevi a enti e associazioni, sempre

Se volete raggiungere l'Abruzzo, telefonate alla Protezione Civile della vostra regione (purché non sia l'Abruzzo, ovviamente) e fatevi segnalare le associazioni che stanno preparando convogli di persone e beni di prima necessità per l'Abruzzo.

Dilazionare le donazioni di sangue, sempre

In questo momento non c’è alcuna emergenza sangue: l’Avis ha chiesto ai tantissimi donatori di fermarsi, perché i centri sono congestionati e le scorte sono più che sufficienti a soddisfare le richieste. Donate il sangue nelle prossime settimane, senza cambiare la frequenza con cui lo fate regolarmente. Convincete altre persone a donare il sangue, che fa bene sempre. Ma non intasate i centri: qualora servisse altro sangue, l'Avis diramerebbe immediatamente una comunicazione ai suoi donatori.

Fate attenzione a donare soldi, sempre

Stanno già fioccando decine di sottoscrizioni e raccolte di denaro per le vittime del terremoto e la truffa è sempre in agguato: per il momento, fidatevi solo di Croce Rossa Italiana, Caritas, Poste e altri enti o istituzioni noti e affidabili. Versate i soldi direttamente sui loro conti e non via altri intermediari, a meno che non siano di vostra estrema fiducia: le coordinate bancarie dei loro conti correnti si trovano facilmente online, mettete come causale "Terremoto Abruzzo".

Sicuramente state già ricevendo via email e su Facebook frotte di appelli alla solidarietà: inoltrare tutto alla cieca e senza essere certi della veridicità e dell'affidabilità di quel che si dice in giro rischia di essere più dannoso che utile. Controllate che non contengano informazioni false o non aggiornate, controllate che non contengano i numeri telefonici della Protezione Civile o riferimenti a un’emergenza sangue che non esiste: inviare appelli errati può essere controproducente e alimentare la confusione, Mentre invece questi sono i momenti in cui più di ogni altra cosa serve equilibrio e buon senso. Trovate altre informazioni utili su questo wiki.

07 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-07

Terremoto a L'Aquila: centinaia le vittime e migliaia gli sfollati

FIRMA L'APPELLO: I 460 MILIONI DEI REFERENDUM VADANO AI TERREMOTATI.

Ore 13,34 - La moschea della Fratellanza di Ancona è stata allestita da ieri per l'accoglienza degli sfollati della provincia de L'Aquila, dove è disponibile anche uno staff di medici pronti a prestare i soccorsi in caso di necessità, coordinata

da Dachan Mohamed Nour, che è medico e presidente dell'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia.

 

Ore 12.55 Attivi con elementi di tutte le forze dell'ordine i controlli anti sciacalli nei paesi colpiti dal sisma.

Ore 12.49 Alcuni uffici pubblici di via Ostiense, a Roma e il museo Pigorini all'Eur sono stati evacuati a scopo precauzionale durante la scossa delle 11.27, avvertita in alcuni quartieri della capitale. Anche gli utenti in fila agli sportelli sono stati invitati ad andare via

Ore 12.35. L'unica farmacia aperta in centro storico lungo Corso Federico II è stata chiusa subito dopo la nuova scossa. Il medico, che da questa mattina forniva medicine, non se l'è sentita di rimanere all'interno dello stabile tra l'altro tutto lesionato, anche perchè gli stessi tecnici del centro crisi che stanno effettuando il sopralluogo nel centro storico dell'Aquila hanno invitato il medico a lasciare la farmacia.

 

Ore 12.10 - La scossa sismica delle 11.26 è stata sentita anche a Roma, prevalentemente nelle zone periferiche di Cinecittà e dell'Ostiense, ma anche nell'hinterland della capitale, in particolare a Monterotondo e Colleferro. Molte le telefonate ai centralini delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco. Nessun danno ma tanta paura tra la popolazione

Ore 11.58 - Il presidente della Camera Gianfranco Fini, si recherà la domenica di Pasqua nelle zone terremotate

Ore 11.41- Il premier Silvio Berlusconi è atterrato a L'Aquila, proprio pochi minuti dopo le nuove scosse sismiche.

Ore 11.32 - Nuova forte scossa di magnitudo 4.5 avvertita distintamente anche a Roma.

Ore 11.15 - Un minuto di silenzio e giocatori in campo con il lutto al braccio nel prossimo turno dei campionati di serie A e B e nel torneo Primavera. Lo ha disposto la Lega Calcio "in segno di lutto per le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo".

Ore 10.48 - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi terrà intorno alle 13, nella sede della Scuola degli ispettori della Guardia di Finanza di Coppito, una frazione dell'Aquila, una conferenza stampa. Lo si apprende da ambienti governativi.

Ore 10.26 - Il cadavere di un giovane è stato estratto stamani dalle macerie della casa dello studente all'Aquila ed i soccorritori hanno individuato il cadavere di un altro ragazzo. Il lavoro di recupero procede con cautela anche perchè si temono nuovi crolli della parte della struttura rimasta ancora in piedi.

Ore 10.17 - Il cadavere di un giovane è stato estratto stamani dalle macerie della casa dello studente all'Aquila ed i soccorritori hanno individuato il cadavere di un altro ragazzo. Il lavoro di recupero procede con cautela anche perchè si temono nuovi crolli della parte della struttura rimasta ancora in piedi.

Ore 10.12 - Silvio Berlusconi tornerà all'Aquila nella tarda mattinata (12.30) per compiere un sopralluogo assieme al capo della Protezione civile, Bertolaso. Il premier dovrebbe arrivare nel capoluogo abruzzese intorno a mezzogiorno e, dopo aver incontrato i tecnici per una verifica delle condizioni, potrebbe tenere una conferenza stampa presso la scuola allievi della guardia di finanza a Coppito.

Ore 9.48 - E' morto ieri per un malore il capo squadra esperto Marco Cavagna, 50 anni, di Bergamo. Era giunto ieri all'Aquila dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bergamo, alla guida di un mezzo per aggiungersi ai soccorritori che stanno lavorando sulla zona del sisma ed è stato colto da un improvviso malore.Aveva partecipato a numerose operazioni di soccorso, tra l'altro negli eventi sismici della provincia di Brescia del 2004 e negli eventi meteorologici verificatisi in Liguria nel 2002.

Ore 9.45 - Per facilitare le operazioni di soccorso, comunica la compagnia Autostrade per l'Italia, è chiuso per tutti i veicoli, sulla A24 Roma-l'Aquila-Teramo il tratto tra Assergi e L'Aquila ovest in entrambe le direzioni. Inoltre, per i soli mezzi pesanti di massa complessiva superiore alle 7 tonnellate e mezza, la A24 è chiusa completamente verso Teramo e da Teramo fino al bivio per l'Autosole verso Roma mentre la A25 è completamente chiusa nei due sensi; in particolare, nel tratto compreso tra Bussi Popoli e Pratola Sulmona, è presente uno scambio di carreggiata, e c'è il limite di velocità di 40 km orari. Su questo tratto è vietato il transito ai veicoli con peso superiore alle 3 tonnellate e mezza. Autostrade sconsiglia di mettersi in viaggio per raggiungere l'Abruzzo. Sono in corso anche controlli alle strutture nei tratti interessati dal sisma. Ore 9.27- Il Ministero dell'Interno si sta organizzando, con nuovi uomini, per evitare nei prossimi giorni ogni possibile episodio di sciacallaggio. A dirlo e' il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

Ore 9.21 - Quasi un aquilano su sette è sfollato. Tuttavia si tratta di un numero sensibilmente inferiore a quanto previsto nelle prime ore: 10.000 su un totale di circa 70.000 abitanti, mentre poche ore dopo la scossa di terremoto lo stesso sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente aveva ipotizzato che i senza tetto potevano essere almeno 50.000.

Ore 8.35 - La Protezione civile conta sul posto 7 mila unità, comprese anche le forze armate e le forze dell'ordine. "Entro oggi - ha affermato il vice capo dipartimento Marta Di Gennaro - saranno piantate 7 mila tende e nei prossimi giorni saranno garantiti 40 mila posti letto. I soccorsi nella notte sono proseguiti come nelle previsioni. La Protezione civile sconsiglia l'invio di materiale solidale dal momento che le squadre di assistenza usano del materiale collaudato e consiglia invece di far riferimento ad altri canali di aiuto, già avviati, previsti da associazioni di volontariato o da altri enti.

Ore 8.00 - Attualmente, fanno sapere dal quartier generale della Protezione civile, sono 5.100 le persone impegnate nell'ambito del sistema nazionale di soccorso e assistenza alla popolazione nazionale (oltre al personale del dipartimento e ai volontari arrivati da numerose regioni, vigili del fuoco, Croce rossa, soccorso alpino e forze dell'ordine). Si aggiungono oltre 1.300 militari (300 dei quali di supporto non sul campo, come a esempio quelli addetti alle rilevazioni meteo).

Ore 7.45 - Si continua a scavare ad Onna (L'Aquila), uno dei paesi più colpiti dal terremoto. Poco dopo le 23 i soccorritori hanno estratto da sotto le macerie un'altra vittima, si tratta di un giovane. Il bilancio dei morti è così di 37. Sono ancora quattro invece, i dispersi

Ore 7.30 - Ancora una notte di paura in Abruzzo, dove si è continuato a scavare tra le macerie nonostante le decine di scosse che si sono succedute, la più violenta della quali all'1,15 del mattino con una magnitudo di 4.8. L'epicentro è stato localizzato nei comuni di Pizzoli, Parete, Catipignano e Cagnano Amiterno. Meno di mezz'ora prima alle 00:47 gli strumenti avevano registrato un'altra scossa di magnitudo 3.6 con epicentro i comuni dell'Aquila, Collimenti, Villagrande e Scoppitto.

Ore 7.20 - Secondo i dati diffusi dalla Protezione civile, sono 179 i morti accertati nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo la notte tra domenica e lunedì. Quaranta delle vittime non sono state ancora identificate. I dispersi sono 34 e 1.500 i feriti. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, di cui 10.000 a L'Aquila e 7.120 nella provincia.

 

 

Franceschini: 'Il governo accetti aiuti internazionali'

"Il governo accetti gli aiuti internazionali". Dario Franceschini chiede all'esecutivo di accettare l'offerta di fondi e aiuti offerti dai paesi esteri per affrontare l'emergenza in Abruzzo dopo il terremoto. Berlusconi però, da l'Aquila, per una nuova conferenza stampa dice no. E loda la macchina organizzativa. "L'Italia ha ricevuto molte offerte di aiuto dagli Stati esteri, abbiamo detto "grazie", ma abbiamo chiesto di "non inviare i loro aiuti". Il presidente del Consiglio assicura che "siamo in grado" di fare da soli: "ringraziamo, ma bastiamo alle situazioni di emergenza", ribadisce.

 

Franceschini insiste: "Il governo però valuti con attenzione se non sia urgente accettare le offerte di aiuto che provengono da altri Paesi, che si sono detti pronti a mettere a disposizione le loro strutture di Protezione civile". "Non ci sarebbe niente di male - osserva - anche l'Italia, in passato, ha mandato i propri uomini a fronteggiare l'emergenza per il terremoto in Turchia, per gli incendi in Spagna, per le alluvioni in Germania. Nel frattempo, come abbiamo annunciato ieri, il Pd ha offerto alle Protezioni Civili regionali le proprie strutture e i propri volontari. Già da adesso quindici cucine da campo, utilizzate in occasione delle feste del partito in Umbria, Toscana ed Emilia, sono pronte a partire per le zone colpite dal terremoto".

Ma il premier non ci sente. E anzi loda la macchina organizzativa, snocciolando i dati: "Cinque le tendopoli organizzate". E poi annuncia: "Stiamo studiando di ricomprendere negli ammortizzatori sociali anche i lavoratori autonomi che rischiano la perdita della loro attività e che si trovino nella zona colpita dagli esiti del terremoto".

07 aprile 2009

 

 

 

 

L'attesa degli aiuti nei paesi epicentro del sisma

di Massimo Solani inviato a L'Aquila

La mattinata dei paesini epicentro del terremoto è stata una mattinata di attesa. L'attesa degli aiuti della Protezione Civile, l'attesa di trovare un po' di riposo dopo una notte passata nelle auto o accucciati per strada davanti alle macerie della propria casa. E intanto, l'attesa per la sorte dei tanti dispersi.

Solo in mattinata, infatti, in alcuni casi alle prime luci dell'alba, Poggio Picenze, Villa Sant'Angelo, San Demetrio Ne' Vestini hanno visto arrivare le colonne della Protezione Civile e con loro le prime tende, l'acqua, le cucine da campo, le medicine. Strani e affettuosi incontri tra i volontari arrivati qui soprattutto dal Nord e la cocciuta gente d'Abruzzo.

La conta dei morti prosegue straziante: a Villa Sant'Angelo ora sono 21 su 400 abitanti. Tantissimi i dispersi. A Fossa i morti accertati sono 4. Le case sono distrutte, le poche rimaste in piedi sono tutte lesionate.

A Castelnuovo, però, l'attesa continua. E' uno dei paesi che resta ancora isolato. La Protezione Civile cerca di inerpicarsi per le strade sconnesse per portare aiuti alla popolazione. Da poco è arrivata una colonna di volontari coordinati dalla Regione Toscana. Gli sfollati soccorsi dai volontari toscani al momento sono 130, fra cui molti bambini e anziani. In mattinata, i volontari hanno iniziato ad allestire i bagni e la cucina. Alle 13 è stato distribuito un pasto caldo. Dalla Toscana sta partendo anche personale tecnico per la verifica della stabilità degli edifici rimasti in piedi. L'attesa sta per finire.

07 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-06

Terremoto all'Aquila: magnitudo 6 Richter: 27 le vittime. Gente sotto le macerie

Case crollate, palazzi lesionati, cittadini in strada, soccorritori che scavano anche con le mani. Si presenta così L'Aquila dopo la scossa di terremoto che verso le 3,30 di questa notte ha colpito la città e la sua provincia. È salito già a 20 il bilancio delle vittime secondo i carabinieri. Sette i morti accertati a Castelnuovo, due a Villa Sant'Angenlo, uno a Poggio Picenze, uno a Tormintarte, due a Fossa tra cui una bimba di tre anni. A questi si aggiungono i quattro bambini morti nell'ospedale dell'Aquila e un ragazzo nella Casa dello studente.

Gli 80mila abitanti del capoluogo sono tutti profughi. La città è stata seriamente danneggiata dal terremoto di questa notte che ha distrutto il centro storico. Campanili di chiese crollati, edifici sventrati, palazzi pubblici seriamente danneggiati. La gente si trova ammassata nelle piazze: Piazza Duomo, Piazza Palazzo, Piazza Castello. In via XX Settembre un'abitazione è crollata sbriciolandosi: militari e civili stanno scavando con le mani e con alcuni picconi per vedere se vi sia qualcuno sotto le macerie. Il suono delle sirene delle ambulanze è continuo. L'Hotel Duca degli Abruzzi è completamente crollato. La struttura in cemento armato è praticamente collassata e l'edificio si è accartocciato su se stesso. Sul posto sono giunti le squadre dei soccorsi, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Si scava nella speranza di trovare persone in vita.

Risulta crollata parte della casa dello studente e non è escluso che sotto le macerie possano esserci delle persone.-È crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico della città. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. Per verifiche e controlli sui viadotti è stato chiuso il tratto autostradale della Roma-L'Aquila (A24) tra Valle del Salto e Assergi in entrambe le direzioni.Sono quindicimila le utenze disalimentate nella provincia dell'Aquila.

"È la peggiore tragedia di questo millenio", ha detto il Commissario Capo della Protezione Civile Guido Berolaso. Sono cominciati ad affluire a L'Aquila i primi mezzi di soccorso della Protezione civile. Da Roma sono partiti due squadre di soccorso e 4 mezzi dei vigili del fuoco. Il presidente del Consiglio ha annunciato la firma di Stato di emergenza nazionale e ha annullato il viaggio in Russia per tornare in italia e recarsi nella città colpita: "Una tragedia senza precedenti in questi anni Duemila". Nel pomeriggio un vertice a Roma guidato dal ministro Altiero Matteoli per coordinare i soccorsi.

Il terremoto, che si è sentito in tutto il centro Italia, è stato di magnitudo 5.8 pari all'ottavo-nono grado della scala Mercalli, e l'epicentro è stato registrato a cinque chilometri di profondità. Sono molti gli edifici del centro storico dell'Aquila crollati. Si teme che essendo la scossa più forte avvenuta in piena notte, con la popolazione nelle case, le vittime possano essere numerose.

06 aprile 2009

 

 

 

Terremoto, è polemica: un esperto: "La scossa era stata prevista"

"Prevedo un terremoto". E l'infausta profezia si è avverata. A lanciare l'allarme su un imminente disastroso evento sismico in Abruzzo era stato, una settimana fa, un ricercatore dell'Infn dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, Giampaolo Giuliani. La sua profezia gli è costata una denuncia per procurato allarme dopo una riunione d'urgenza della Commissione grandi rischi della protezione civile.

"Non si poteva prevedere quello che sarebbe successo nei giorni successivi", ha subito smentito il responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso. "Non potevamo evacuare una intera regione senza sapere cosa sarebbe successo", ha detto Bertolaso. Una settimana fa il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, si era scagliato contro le previsioni dell'esperto che, secondo il sindaco, "si era prodigato a impaurire i sulmonesi".

La provincia dell'Aquila è stata interessata da circa due mesi da un'attività sismica, anche se non si erano segnalati danni né a persone, né a cose, fino ai primi di aprile quando il comune capoluogo aveva annunciato la richiesta del riconoscimento dello stato d'emergenza. Fra le ultime scosse quella del 12 marzo, quando in tarda serata si è registrata una scossa di magnitudo 2,9 con epicentro nella zona dell'Aquila, Pizzoli e Villagrande. Altra scossa il 17 marzo, questa volta di magnitudo 3,6 con epicentro: Sulmona, Campo di Giove, Pettorano sul Gizio e Canziano. Una delle scosse di terremoto più forti è stata registrata il 30 marzo sempre in provincia de L'Aquila con magnitudo di 4,0 gradi, ad una profondità di 10,7 km. Le località prossime all'epicentro, sempre i comuni di Pizzoli, Collimento e L'Aquila. E lo sciame sismico non si era fermato, con scosse anche nei giorni successivi, tanto da aver fatto chiudere alcune scuole nel capoluogo e dichiarati inagibili alcuni appartamenti.

Le previsioni di Giuliani si basano sull'analisi di un gas (il Randon) sprigionato dalla crosta terrestre; il tecnico ha impiegato due anni per costruire uno strumento in grado di rilevare, osservare e studiare il Randon con l'aiuto di un sismografo che, a causa dell'intenso sciame sismico che ha interessato la zona negli ultimi mesi, ha insospettito lo studioso.

06 aprile 2009

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-05-03

Abruzzo, Berlusconi: "Case

ai terremotati il 10 settembre"

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02 maggio 2009

Terremoto. Bertolaso:"entro ottobre 3.000 nuovi appartamenti"

"Dai nostri archivi"

Berlusconi va avanti: "Farò campagna con le veline"

Berlusconi, no a nuove tasse per la ricostruzione in Abruzzo

Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

L'Aquila, il sindaco dice no alla new town proposta dal premier

Il rammarico di Berlusconi. Lite Fini-Gasparri sul Quirinale

"Il 10 settembre inizieremo a consegnare le case, cercheremo di abbreviare i tempi ma mettiamo in conto possibili ritardi". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi nel corso della conferenza stampa al termine della riunione sull'emergenza terremoto in Abruzzo. "Le tende - ha aggiunto il presidente del consiglio rispondendo alle domande dei giornalisti - sono comunque già dotate di sistema di riscaldamento".

"Abbiamo fatto una sfida che qualcuno ha definito "mission impossible": alloggiare in case vere e arredate le 12-13mila persone che hanno avuto le case distrutte" ha detto Berlusconi. "Abbiamo individuato 14 aree, non si tratta di nessuna new town - aggiunge il premier - sotto questi edifici saranno realizzate delle piattaforme anti-sismische in cemento armato sopra le quali sarà possibile costruire. Abbiamo lanciato una sfida alle varie associazioni di costruttori per avere delle case in meno di sei mesi".

Berlusconi ha poi fatto sapere che l'ospedale dell'Aquila sarà riaperto entro fine maggio. "L'ospedale - ha aggiunto - potrà funzionare tra il 60 e il 70%. Berlusconi ha poi detto che "non ci sarà alcuno scippo" e che gli apparecchi per la Tac resteranno nella provincia, saranno trasferiti a pochi chilometri dall'Aquila. Il premier ha reso anche noto che "l'ospedale del G8 sarà spostato all'Aquila dalla Maddalena" dove originariamente il vertice doveva avere luogo.

02 maggio 2009

 

 

 

 

2009-05-01

Terremoto. Bertolaso:

"Entro ottobre 3mila

nuovi appartamenti"

1 maggio 2009

Terremoto, 285 milioni per "adottare" i gioielli dell'arte da restaurare (di Nicoletta Cottone)

"Dai nostri archivi"

Il premier: 49 sindaci attueranno le direttive

"I quartieri nuovi della città a cui stiamo lavorando" e che saranno dislocati intorno a l'Aquila "saranno pronti entro settembre o ottobre". A dirlo è il capo della Protezione civile, Giudo Bertolaso, che, al termine della manifestazione del Primo maggio, ha incontrato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, assieme ai rappresentanti sindacali locali e al sindaco dell'Aquila. "Costruiremo quasi tremila nuovi appartamenti anti sismici ed ecologici", avrebbe inoltre detto Bertolaso.

Bertolaso sta anche per firmare una ordinanza che autorizza i sindaci dei 48 Comuni colpiti dal terremoto in Abruzzo ad utilizzare anche tutti gli appartamenti antisismici invenduti o sfitti per trovare una sistemazione a parte della gente che, sfollata, si trova negli alberghi costieri. "Saremo noi a pagare l'affitto", avrebbe detto Bertolaso.

Intanto la Protezione civile segnala che una nuova scossa sismica è stata avvertita stamattina nella provincia dell'Aquila. Le località prossime all'epicentro sono San Panfilo d'Ocre, Fossa e Sant'Eusanio Forconese. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa è stata registrata alle ore 7.12 con una magnitudo di 3,8 gradi della scala Richter.

1 maggio 2009

2009-04-29

2009-04-28

Il Papa in auto verso l'Abruzzo

Dal nostro inviato Carlo Marroni

28 aprile 2009

Dopo terremoto, attesa per il Papa all'Aquila e a Onna

"Dai nostri archivi"

Terremoto, il Papa visiterà l'Abruzzo il 28 aprile

Terremoto, dalla Cei altri 2 milioni per l'Abruzzo

Terremoto, vento e pioggiasulle tendopoli in Abruzzo

Il Papa: "Rispetto e dignità per le donne in tutto il mondo"

L'Aquila - Cambio di programma per il maltempo: Benedetto XVI è partito da poco dal Vaticano per l'Abruzzo con un corteo di auto e non in elicottero, come inizialmente previsto. Un lieve slittamento di tempi (forse un'ora), quindi, nel programma della visita che prevede prima la sosta ad Onna – paese simbolo della tragedia abruzzese – e successivamente a L'Aquila, dove visiterà la Basilica di Collemaggio, sosterà davanti alla Casa dello Studente e infine arriverà alla Caserma della Guardia di Finanza di Coppito. Per il governo ci sarà ad attenderlo il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta.

28 aprile 2009

 

 

 

 

Sisma, 285 milioni per "adottare" i gioielli dell'arte da restaurare

di Nicoletta Cottone

1 maggio 2009

La fortezza spagnola a L'Aquila

"Dai nostri archivi"

Lo stupefacente restauro della Pala di San Zeno

Edilizia: non servirà la licenza per ricostruire i palazzi

"Una decisione da prendere a modello"

Brunelleschi e la Madonna ritrovata

Madonna del Cardellino, cronaca di un grande restauro

Per restaurare i gioielli dell'arte gravemente danneggiati dal sisma del 6 aprile che ha colpito l'Abruzzo occorrono oltre 285 milioni di euro. Esattamente, per ora, 285,28 milioni. Tanto è valutata quella che il premier Silvio Berlusconi ha chiamato la "lista di nozze" da "sottoporre agli amici che si sono offerti di aiutare l'Italia".

Questo è il primo bilancio dei costi degli interventi di restauro elaborato dal Sole 24 ore.com in base alle schede di valutazione dei danni stilate dai tecnici del ministero per i Beni culturali.

Quarantaquattro tesori: chiese, complessi monumentali, palazzi storici, musei, ma anche la Torre Civica di Santo Stefano, la Fortezza spagnola, tutti monumenti gravemente feriti dalla scossa distruttiva che il 6 aprile, in piena notte, alle 3,32, ha seminato morte e distruzione in Abruzzo. Una scossa spietata che i sismografi hanno registrato di 5.8 gradi, con punte di 6, della Scala Richter, pari all'ottavo, nono grado della Scala Mercalli. Monumenti, dunque, da adottare, anche se per ora in pochi immobili sono registrati i legami con le nazioni che potrebbero attivarsi come sponsor per il restauro.

E il bilancio dei danni è destinato a crescere, visto che mancano ancora all'appello la quantificazione delle lesioni del teatro comunale e del rettorato dell'Università dell'Aquila, che presentano gravi danni, individuati, ma non ancora valutati. Rispetto all'elenco elaborato dal ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, poi, mancano le schede e, dunque, la quantificazione dei danni dell'area archeologica di Amiternum, della chiesa e delle catacombe di San Michele a San Vittorino, di Palazzo Alfieri.

L'intervento più costoso è quello della Fortezza spagnola, parte di un progetto di fortificazioni voluto dalla Corona di Spagna, costruita a spese degli aquilani per espiare la rivolta del 1527 e garantire la sicurezza della guarnigione spagnola: 50 milioni di euro e 8 anni di lavoro per guarire le ferite inferte dalla scossa devastatrice che ha provocato gravi lesioni, crolli e danni pesanti al patrimonio storico-artistico del Museo Nazionale d'Abruzzo. Dieci anni di lavori e 36 milioni di euro saranno, invece, necessari per risollevare il complesso monumentale e la chiesa di San Bernardino dove i tecnici hanno registrato il crollo della cella campanaria e gravi lesioni alla cupola, al convento e alla caserma.

Un particolare: le ditte incaricate per ripristinare i 44 tesori d'Abruzzo danneggiati dal sisma, sommando tutte le stime dei tempi d'intervento necessari, dovranno lavorare in totale per 1.050 mesi, pari a 87,5 anni. Per fortuna che i lavori avverranno contemporaneamente, al massimo in 10 anni, secondo le prime indicazioni dei tecnici.

Ci vorranno, invece, 33,7 milioni di euro per sanare i gravi danni della Cattedrale dell'Aquila e del Palazzo Vescovile, e, rispettivamente 5 e 6 anni di restauri, per ridare lustro alla costruzione, già distrutta dal terremoto del 1703: sono stati registrati il crollo della cupola, del transetto, dell'arco trionfale, gravi lesioni alle volte e alle navate.

Legami con i cistercensi e, quindi, con la Francia, per il restauro meno costoso, valutato in 600mila euro. È quello della chiesa di origine cistercense di Santa Maria ad Cryptas a Fossa, costruita nella seconda metà del Duecento, che ha riportato, fra i gravi danni, il distacco della facciata dalle pareti laterali.

Nei giorni scorsi Monsignor Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, ha chiesto che il Governo vari una defiscalizzazione delle risorse destinate al recupero dei beni danneggiati. Ecco, monumento per monumento, i danni e la quantificazione dei restauri dei monumenti in attesa di essere "adottati" per i restauri.

Cattedrale e Palazzo Arcivescovile(L'Aquila)

Nella Cattedrale di S. Massimo e S. Giorgio - dove Papa Alessandro IV trasferì la sede vescovile nel 1257 - e nel Palazzo arcivescovile, i tecnici hanno valutato in 33,7 milioni i danni. Il sisma del 6 aprile ha fatto crollare l'arco trionfale, la cupola e il transetto. Hanno subito lesioni di grave entità le volte dell'aula e delle navate laterali, quelle delle pareti laterali e nella zona absidale. Per la cattedrale occorreranno 5 anni di restauri, mentre ci vorrà un anno in più (6 anni) per il Palazzo. Fra i legami con gli stranieri si segnala il fatto che rappresentanti della comunità tedesca venivano seppelliti nella cattedrale. Costo dei restauri: in tutto 33,7 milioni, di cui 14,5 milioni per la Basilica, 19,2 milioni per il palazzo. Tempi di intervento: 5 anni per la Basilica, 6 anni per il Palazzo.

Palazzo e Torre di Madama Margherita (L'Aquila)

Legami con l'Austria per il Palazzo e la Torre di Madama Margherita, sede comunale. Risale al 1294, chiamato anche Palazzo di Margherita d'Austria, adibito a dimora della figlia di Carlo V. Era già stato restaurato nel 1573. La torre, unico resto della costruzione originaria, vegliava sulle 99 torri circostanti. Il suo rintocco, un'ora dopo il vespro, imponeva di chiudere le 4 porte delle mura di cinta e di munirsi di fiaccola a chi si fosse trovato per strada dopo quell'ora. Ancora oggi diffonde lentamente 99 rintocchi. Il sisma ha provocato "un elevato e diffuso danneggiamento", le volte interne sono fortemente colpite, la torre è gravemente danneggiata soprattutto nella parte basamentale. Costo dei restauri, 4,8 milioni. Tempi di intervento: 40 mesi.

 

 

 

 

 

Palazzo della biblioteca provinciale (L'Aquila)

Legami con l'Austria per il Palazzo della biblioteca provinciale che ha subito danni di gravissima entità, alle volte e alla facciata principale. Costo dei restauri: 25 milioni. Tempi di intervento: 8 anni.

Palazzetto dei Nobili (L'Aquila)

Il Palazzetto ha lesioni su tutte le murature portanti, con volte e orizzontamenti gravemente danneggiati. Costo dei restauri: 900mila euro. Tempi di intervento: 6 mesi.

Teatro comunale (L'Aquila)

Il Teatro comunale ha gravi lesioni sulle murature, un forte danneggiamento degli orizzontamenti con lesioni alle volte e parziale sfilamento delle travi dei solai. Ancora non sono stati quantificati costo dei restauri e tempi dell'intervento.

Palazzo Carli, rettorato dell'Università dell'Aquila (L'Aquila)

Forte danneggiamento a taglio sulle pareti e un evidente meccanismo di espulsione dell'angolata. Compromessi anche gli orizzontamenti di tutti i livelli. Ancora non sono stati quantificati costo dei restauri e tempi dell'intervento.

Museo di Santa Maria dei Raccomandati (L'Aquila)

Il museo, che ospita una importante collezione archeologica della regione, ha subito lesioni di grave entità del paramento esterno e degli orizzontamenti. All'interno del complesso si trova la chiesa di Santa Maria dei Raccomandati. Costo dei restauri: 5,8 milioni. Tempi di intervento: 24 mesi.

Palazzo Persichetti (L'Aquila)

Palazzo e pareti hanno un elevato danneggiamento del piano. Le volte e gli orizzontamenti sono lesionati in modo grave a tutti i livelli. Costo dei restauri: 2,3 milioni. Tempi di intervento: 10 mesi.

Oratorio di Sant'Antonio di Padova (L'Aquila)

Un milione il danno subito dall'oratorio dove i tecnici hanno registrato lesioni di grave entità nelle pareti perimetrali con crolli parziali. Gravemente danneggiato anche il patrimonio storico-artistico custodito all'interno. Costo dei restauri: un milione. Tempi di intervento: 6 mesi.

Chiesa di Santa Maria del Soccorso - Chiesa cimiteriale(L'Aquila)

Nella chiesa i tecnici dei Beni culturali hanno registrato un grave ribaltamento con situazione prossima al crollo della facciata, con "spanciamento" laterale. Ci sono gravi lesioni alle volte e crollo parziale degli apparati decorativi interni. Costo dei restauri: 4 milioni di euro. Tempi di intervento: 18 mesi.

Chiesa di Santa Maria di Roio (L'Aquila)

La chiesa, che registra legami con Canada e America del Nord, ha lesioni di grave entità con situazione prossima al crollo della sommità della facciata e della cella campanaria. Danni anche alla facciata e alle pareti laterali. Costo dei restauri: 700mila euro. Tempi di intervento: 6 mesi.

Palazzo Quinzi (L'Aquila)

Il Palazzo ha lesioni di media entità a taglio nelle pareti. Le volte, pur non essendo collassate, presentano un grave ed esteso danneggiamento. Costo dei restauri: 3,35 milioni. Tempi di intervento: 12 mesi.

Chiesa di Santa Maria della Misericordia (L'Aquila)

La chiesa ha danni di grave entità alla facciata, alle pareti laterali e agli elementi di copertura. È crollato il corpo laterale destro. Costo dei restauri: 2,5 milioni. Tempi di intervento: 10 mesi.

Chiesa di San Filippo – Teatro (L'Aquila)

La chiesa di San Filippo Neri, oggi adibita a teatro, è stata costruita nel XVII secolo, dai Padri Filippini per esercitare la funzione pastorale. Ha gravi lesioni di taglio sulle murature e la vela campanaria è compromessa e parzialmente crollata. Costo dei restauri: 1,45 milioni. Tempi di intervento: 6 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di San Gregorio Magno (San Gregorio)

Visto il collasso completo della chiesa, ridotta a un ammasso di rovine, saranno necessari 3,8 milioni di euro per risollevarla. Costo dei restauri; 3,8 milioni. Tempi di intervento: 24 mesi.

Chiesa di Santa Maria della Concezione (Paganica)

La chiesa, che registra legami storici con Canada e America del Nord, ha subito il collasso delle volte nella zona presbiteriale e absidale. Ci sono lesioni gravi, con situazione prossima al crollo della facciata, degli aggetti, delle pareti dell'abside, degli elementi di copertura dell'aula. Lesioni di media entità anche per la cupola. Costo dei restauri: 1,3 milioni. Tempi di intervento: 9 mesi.

Chiesa di Santa Giusta (Bazzano)

La chiesa nel piccolo borgo di Bazzano ha subito, fra le altre, lesioni di grave entità con situazione prossima al crollo della facciata, dei collegamenti tra la navata principale e quelle laterali, degli elementi di copertura delle navate laterali. Costo dei restauri: 900mila. Tempi di intervento: 6 mesi.

Chiesa di Santa Maria della Croce - Santuario di Roio (Roio)

Il santuario, legato alla transumanza, ha subito una serie di lesioni di grave entità con situazione prossima al crollo della sommità della facciata, delle volte della navata centrale, delle volte e delle parti del transetto, delle volte del presbiterio e dell'abside. Lesionata anche la cella campanaria. Costo dei restauri: 1,3 milioni. Tempi di intervento: 9 mesi.

Chiesa di Santa Maria ad Cryptas (Fossa)

Il nome della chiesa, di origine cistercense, è legato alla presenza di una piccola cripta con un rudimentale altare. All'interno uno straordinario complesso di pittura medievale abruzzese. Si registrano gravi danni, con distacco della facciata dalle pareti laterali, lesioni agli archi, nella zona absidale e alle volte. Costo dei restauri: 600mila euro. Tempi di intervento: 6 mesi.

Abbazia di Santa Lucia (Rocca di Cambio)

La prima costruzione risale probabilmente al secolo XI, epoca di edificazione di tanti monasteri. Il campanile è stato aggiunto nel Settecento. I tecnici segnalano il crollo interno ed esterno delle pareti laterali. Costo dei restauri: 2,1 milioni. Tempi di intervento: 12 mesi.

Torre civica di Santo Stefano (Santo Stefano di Sessanio)

Nella foto un mucchio di macerie danno un'idea anche a un profano dei danni subiti dalla torre civica. I tecnici hanno registrato nella scheda il crollo totale del corpo della fabbrica. Costo dei restauri: 800mila euro. Tempi di intervento: 6 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di San Clemente a Casauria (Castiglione a Casauria)

Edificata nell'871 dall'imperatore Ludovico II come ex voto, ma più verosimilmente baluardo del potere imperiale per la posizione strategica, ha cambiato nome dopo l'acquisizione delle reliquie di San Clemente Papa. Il complesso ha avuto lesioni di grave entità, con il crollo parziale delle strutture tra la navata principale e il transetto. Costo dei restauri: 1,63 milioni, di cui 1,3 milioni per la chiesa e 330mila per il palazzo. Tempi di intervento: 12 mesi per la chiesa e 3 mesi per il palazzo.

Badia morronese (Sulmona)

È una abbazia, fondata da Celestino V, ampliando l'originaria cappella dedicata a Santa Maria del Morrone. Fu poi dotata di un convento. L'edificio fu poi proclamato come sede dell'abate supremo dell'Ordine dei Celestini. Una prima ricostruzione fu dovuta a Carlo II d'Angiò, mentre la seconda fu causata dal sisma del 1706. Poi un imponente restauro a partire dal 1997. Ha riportato lesioni di grave entità alle pareti laterali. Costo dei restauri: 6 milioni di euro. Tempi di intervento: 24 mesi.

Chiesa di Sant'Eusanio (Sant'Eusanio Forconese)

La relazione non indica che tipo di danni ha riportato la chiesa, ma stima il danno subito in 1,1 milioni di euro. Costo dei restauri: 1,1 milioni di euro. Tempi di intervento: 6 mesi.

Complesso monumentale e Basilica di S. Maria di Collemaggio (L'Aquila)

La Basilica venne edificata sul Colle di Maggio, dove si dice la Vergine apparve a Pietro da Morrone. Fu lo scenario della proclamazione del frate alla dignità di Papa, con il nome di Celestino V. Il monumento ha un legame con la Francia: c'è la tomba di Jean Bassan che nel 1400 fu il riformatore dei celestini. I tecnici hanno registrato il collasso delle volte del transetto, degli arconi trionfali, del tamburo, della cupola, degli elementi di chiusura del transetto. Prossima al crollo per le lesioni riportate la zona presbiteriale e absidale e i relativi elementi di copertura. Danneggiati anche gli aggetti e la cella campanaria. Costo dei restauri: in totale 16 milioni di euro, rispettivamente 10.500.000 euro e 5.500.000. Tempi di intervento: rispettivamente 36 mesi e 24 mesi.

Complesso monumentale e chiesa di Santa Giusta (L'Aquila)

Il complesso, per il quale è segnalato un legame con gli extra moenia che concorsero a edificare la città (vedi emigranti all'estero, soprattutto Canada e America del Nord), ha riportato notevoli danni a seguito della scossa sismica del 6 aprile che ha colpito l'Abruzzo. Fra i danni segnalati il collasso delle volte del presbiterio e dell'abside, Prossime al crollo l'aula, le pareti laterali e delle cappelle, le volte delle navate laterali e delle cappelle, le pareti dell'abside e gli archi trionfali. Si è anche verificato il distacco della parete frontale dalle laterali e il ribaltamento della sommità. Costo dei restauri: 5,8 milioni. Tempi di intervento: 24 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di San Pietro di Coppito (L'Aquila)

Il collasso della sommità della facciata è testimoniato dalla foto che illustra la scheda di valutazione di questo complesso. I tecnici hanno registrato anche gravi lesioni e distacco della facciata dalle pareti. Prossima al crollo la torre campanaria, già ricostruita nella seconda metà del 1400 da mastri lombardi e comacini. Stessa situazione per gli elementi di copertura dell'abside e delle pareti laterali dell'aula. Gravi lesioni anche alle volte e agli archi trionfali. Distacco della parete frontale da quelle laterali e ribaltamento in sommità. Costo dei restauri: 1,55 milioni. Tempi di intervento: 12 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di Santa Maria Paganica (L'Aquila)

Nell'abside di questo complesso è incastonato un mascherone che, ammonendo contro la bestemmia, tira fuori la lingua. Gravi i danni stimati: collasso della cupola, della torre campanaria, delle volte delle cappelle. Situazione prossima al crollo della sommità della facciata, gravi lesioni alle navate. Si registra anche il distacco della parete frontale dalle laterali e il ribaltamento in sommità. È segnalato un legame con gli extra moenia che concorsero a edificare la città (vedi emigranti all'estero, soprattutto Canada e America del Nord). Costo dei restauri: 4,5 milioni. Tempi di intervento: 24 mesi.

Complesso monumentale e chiesa di San Marciano (L'Aquila)

All'inizio era un centro religioso e amministrativo del quartiere a cui faceva riferimento il Castello di Roio. Dedicato ai santi Marciano e Nicandro, ufficiali romani martirizzati nel 304 a Venafro, dà nome alla piazza. Distrutto dal terremoto del 1703, fu ricostruito in dimensioni minori. Dal bilancio dei tecnici emerge che c'è un distacco, prossimo al crollo, della facciata. Come appaiono agli esperti prossime al crollo le pareti laterali e la zona absidale. Costo dei restauri: 800mila euro. Tempi di intervento: 6 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di Santa Maria del Suffragio delle Anime Sante (L'Aquila) La chiesa, caratterizzata da volumetrie barocche e imponenti, è chiamata dalla popolazione "delle Anime Sante". L'iniziativa di costruirla fu di una piccola confraternita laicale per ricordare le vittime del devastante terremoto che nel 1703 aveva decimato la popolazione. La chiesa, che ha un legame con Roma perché dopo il terremoto fu edificata da architetti di scuola romana, ha registrato il collasso del tamburo e della cupola, della lanterna e degli aggetti (vela, guglie, pinnacoli), e riportato gravi lesioni all'arco trionfale e agli elementi di copertura dell'abside e del presbiterio. Costo dei restauri: 6,5 milioni. Tempi di intervento: 24 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di san Biagio d'Amiternum (L'Aquila)

In origine chiesa del Castello d'Amiternum, con facciata settecentesca, ha subito il collasso della sommità della facciata. I tecnici segnalano che sono prossime al crollo le volte dell'aula centrale, mentre sono rilevate lesioni di media entità alle volte delle navate e delle pareti laterali. Costo dei restauri: 1,7 milioni. Tempi di intervento: 8 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di San Marco (L'Aquila)

È una chiesa dei primi del '400. la cui facciata, con portale romanico, è stata rimaneggiata con l'aggiunta di due campaniletti. Prossimi al crollo, a causa della forte scossa sismica del 6 aprile, le pareti del transetto, della cappella e della zona absidale, la cella campanaria, gli elementi architettonici dell'aula. Costo dei restauri:3,2 milioni. Tempi di intervento: 15 mesi.

Complesso monumentale e Monastero della Beata Antonia (L'Aquila)

Il monastero, fondato nel 1349 per volontà di Giacomo Gaglioffi, fu affidato ad Antonia da Firenze che lo guidò, in veste di badessa, per 7 anni. Dopo l'inumazione il corpo, disseppellito della badessa, fu trovato incorrotto. Papa Urbano VIII ne autorizzò il culto pubblico nel 1848. Poi nel luglio del 2006, a seguito del trasferimento delle clarisse, il corpo è stato traslato presso il monastero di Santa Chiara a Paganica. Le lesioni riportate dalla struttura sono gravi, tanto che, secondo i tecnici, sono prossime al crollo la facciata, le volte della navata centrale, gli elementi dell'aula. Costo dei restauri: spesa totale 4,1 milioni di euro (3,2 milioni più 900mila euro). Tempi di intervento: 15 mesi più 6 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di San Silvestro (L'Aquila)

A pochi metri dalle antiche mura aquilane, fu edificata nella prima metà del XIV secolo dagli abitanti del castello di Collebrincioni. Il campanile è una ricostruzione della torre campanaria abbattuta dai terremoti del XV secolo. I tecnici scrivono: gravi lesioni con situazione prossima al crollo per la facciata e la torre campanaria. Danni di media entità alle pareti. Costo dei restauri: 2,2 milioni. Tempi di intervento: 10 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di San Domenico (L'Aquila)

La chiesa ha annesso un convento in passato adibito a carcere giudiziario e ora destinato a essere recuperato come centro culturale. I tecnici hanno registrato il collasso della sommità della facciata e lesioni di grave entità alle volte della navata centrale. Prossime al crollo le pareti dell'abside. Gravi danneggiamenti al loggiato e alla cella campanaria. Costo dei restauri: in tutto 9 milioni (7 + 2). Tempi di intervento: 36 mesi.

Complesso monumentale e Chiesa di Sant'Agostino (L'Aquila)

Eretta nel 1280 al posto di una chiesa, fu distrutta dal terremoto del 1703. E ora il sisma del 6 aprile ha replicato la devastazione: la foto che accompagna la scheda è impressionante. Oltre ai gravi danni al patrimonio storico-artistico, è crollato il lanternino, si registrano grosse lesioni alle pareti laterali e alla facciata, è prossima al crollo la cupola. Costo dei restauri: 6 milioni. Tempi di intervento: 24 mesi.

Fortezza spagnola (L'Aquila)

I Vicerè di Spagna vollero la fortezza per reprimere l'autonomia della città. Fu costruita a spese degli aquilani per espiare la rivolta del 1527, con il pretesto dell'invasore di garantire la sicurezza della guarnigione spagnola. Fu parte di un ampio progetto di fortificazioni realizzato in tutto il territorio acquisito alla Corona di Spagna. È il monumento dal restauro più costoso: 50 milioni. Gravi i danni al patrimonio storico-artistico del Museo Nazionale d'Abruzzo. I tecnici hanno registrato il crollo parziale degli orizzontamenti e delle coperture, della sommità della parte laterale. E, ancora, enormi lesioni alle pareti verticali, grave ribaltamento del loggiato e di piloni del piano terra. Costo dei restauri: 50 milioni. Tempi di intervento: 8 anni.

Complesso monumentale e Chiesa di san Bernardino (L'Aquila)

Monumento fortemente voluto dagli aquilani per conservare degnamente le reliquie del santo predicatore Bernardino. La città, si dice, dilaniata dalle lotte intestine, trasse beneficio dalla presenza del "sacro corpo" raggiungendo la pacificazione interna e il benessere. Ingenti i danni riportati, dal crollo della cella campanaria alle gravi lesioni al tamburo della cupola, alla zona absidale, alle pareti, al convento e alla caserma. Costo dei restauri: in totale 36 milioni di euro. Tempi di intervento: 10 anni.

Palazzo della Prefettura, ex convento agostiniano (L'Aquila)

L'edificio, ex convento agostiniano, dove aveva sede la Prefettura, è interamente crollato, tranne il piano terra che presenta, però, gravissime lesioni. Costo dei restauri: 27 milioni. Tempi di intervento: 5 anni.

Palazzo Ardinghelli (L'Aquila)

Il palazzo fu edificato fra il 1732 e il 1742, progettato per conto di una ricca famiglia fiorentina. Ha riportato gravi lesioni alle strutture portanti, con crolli parziali degli aggetti e dell'apparato decorativo della facciata. Costo dei restauri: 3,4 milioni. Tempi di intervento: 15 mesi.

Palazzo Branconi (L'Aquila)

Il Palazzo ha riportato il parziale crollo della copertura e lesioni da taglio, con ribaltamento, sulle pareti perimetrali. Costo dei restauri: 2,5 milioni. Tempi di intervento: 12 mesi.

 

 

 

2009-04-26

Terremoto, all'Aquila agibile il 54,8% degli edifici

26 APRILE 2009

Berlusconi: "Aiuti agli sfollati per l'acquisto di mobili"

L'Aquila, l'Enpam finanzierà la ricostruzione dell'ospedale

Abruzzo, l'elenco dei 44 monumenti da salvare

Il contenuto del decreto Abruzzo da 8 miliardi

Sisma, esonero Ici e Irpef per le case inagibili

VIDEO / Le nuove immagini dei Vigili del fuoco

Domani riparte l'inchiesta: sarà sentito il direttore della casa dello studente

Un edificio dopo l'altro, proseguono le verifiche della Protezione civile sugli immobili colpiti dal terremoto all'Aquila. Fino a domenica sono state controllate 15mila costruzioni su 50mila, tra pubbliche e private. Solo il 54,8% degli edifici è risultato agibile, mentre 16,1% può tornare agibile con piccoli lavori e il 21,3% è inagibile. Completano il quadro un 3,4% di edifici temporaneamente inagibili e un 2,8% di edifici con rischio esterno. In tutto le verifiche hanno riguardato 13.190 immobili privati (abitazioni), 468 edifici pubblici, 36 ospedali, 1001 caserme e 403 scuole.

Ascoltati gli studenti. Domenica di lavoro per i magistrati che conducono l'inchiesta sul terremoto. Il procuratore della Repubblica Alfredo Rossini e il sostituto Fabio Picuti si sono dedicati all'esame dei documenti e delle carte prodotte in questi giorni di sopralluoghi e audizioni di testimoni. L'attenzione dei magistrati è incentrata soprattutto sul crollo della casa dello studente, per il quale lunedì saranno ascoltati altri ragazzi e il direttore Luca Valente, ritenuto un elemento chiave per spiegare quanto avvenuto.

Sfollati a quota 65mila. Secondo gli ultimi dati della Protezione civile, hanno superato quota 65mila (65.458) gli sfollati ospitati nelle tendopoli e negli alberghi lungo la costa: 35.852 vivono nei 178 campi allestiti nell'Aquilano, per un totale di 5.789 tende, mentre altre 29.606 persone sono invece ospitate negli hotel e nelle strutture private sulla costa adriatica.

Sposi in tenda. Quella tra sabato e domenica all'Aquila è stata la prima notte senza scosse dal terremoto del 6 aprile. Le scosse di assestamento sono riprese nella mattinata di domenica - e secondo gli esperti potrebbero continuare per mesi - ma nelle tendopoli gli sfollati hanno avuto finalmente una notte senza spaventi, dopo il lunghissimo sciame sismico iniziato nelle prime settimane del 2009. E un altro incoraggiante segno di ritorno alla normalità l'hanno dato Alberto

e Claudia, un impiegato e una studentessa che si sono sposati domenica nel campo gestito dalla Misericordia: la cerimonia si è svolta sotto una tenda stracolma di parenti e amici, e la Protezione civile ha regalato una fetta di torta a tutti gli ospiti del campo.

I gonfaloni. Un'altra buona notizia riguarda il patrimonio artistico. È salvo all'Aquila l'antico gonfalone della città, firmato nel 1579 dal manierista Paolo Cardone. Vigili del fuoco e tecnici della Soprintendenza lo hanno estratto in buone condizioni dalle macerie del Forte spagnolo insieme con il gonfalone con San Bernardino donato all'Aquila dalla città di Siena nel 1610. Entrambi i gonfaloni, spiegano dalla Soprintendenza, avranno bisogno di restauri ma non hanno riportati gravi danni.

26 APRILE 2009

 

 

 

 

2009-04-25

Abruzzo, l'elenco dei 44 monumenti da salvare

24 aprile 2009

I tecnici della soprintendenza considerano un miracolo il ritrovamento, questa mattina all'Aquila, di una statua quattrocentesca di Madonna con Bambino ancora praticamente intatta sotto le macerie della Chiesa di San Marco, fortemente danneggiata dal sisma. Una chiesa nel pieno centro cittadino, a un passo dal palazzo della Prefettura.

La scultura, ritenuta dai tecnici un "pezzo di ottima fattura", originariamente incastonata in cima alla facciata della chiesa, proprio sopra la finestra centrale, è volata giù la notte del 6 aprile, con il collasso del tetto e il crollo di gran parte della facciata dell'edificio. I tecnici della soprintendenza, scortati e aiutati dai vigili del fuoco, l'hanno rinvenuta integra, sotto una coltre di calcinacci.

Un'operazione ad altissimo rischio, ha detto la soprintendente Anna Maria Reggiani, "che si è svolta senza problemi grazie alla professionalità e alla collaborazione preziosa che i Vigili del Fuoco". Ripulita e imballata, la Madonna è ora al sicuro in un deposito della Curia Arcivescovile a Bazzano. "Un fatto positivo che ci fa ben sperare per il recupero e la ricostruzione del patrimonio

culturale della città dell'Aquila e dell'intero territorio abruzzese", ha commentato Anna Maria Reggiani.

L'elenco dei 44 monumenti da adottare. Sono 44 i monumenti gravemente danneggiati dal sisma che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile, che potranno essere adottati da Paesi stranieri disponibili a finanziare la ricostruzione. L'elenco, realizzato a tempo di record dai tecnici del ministero per i Beni e le attività culturali, presentato al termine del Consiglio dei Ministri dell'Aquila, comprende chiese, complessi monumentali, palazzi storici, musei, ma anche la Torre Civica di Santo Stefano, il teatro comunale, la fortezza spagnola. Monsignor Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, ha chiesto che il Governo vari una defiscalizzazione delle risorse destinate al recupero dei beni danneggiati. Ecco l'elenco dei 44 monumenti da salvare.

1. Cattedrale e Palazzo Arcivescovile (piazza Duomo)

2. Complesso Monumentale e Basilica di Santa Maria di Collemaggio

3. Complesso Monumentale e Chiesa di Santa Giusta (piazza s. Giusta, L'Aquila)

4. Complesso Monumentale e Chiesa di San Pietro a Coppito (piazza s. Pietro, L'Aquila)

 

5. Complesso Monumentale e Chiesa di Santa Maria Paganica (L'Aquila)

6. Complesso monumentale e Chiesa di San Marciano (piazza s. Marciano, L'Aquila)

7. Complesso Monumentale e Chiesa di Santa Maria del Suffragio detta delle Anime Sante

8. complesso monumentale e Chiesa di San Biagio d'Amiternum (via Sassa, L'Aquila)

9. Complesso Monumentale e Chiesa di San Marco (piazza della Prefettura, L'Aquila)

10. Complesso Monumentale e Monastero della Beata Antonia

11. Complesso Monumentale e Chiesa di San Silvestro (piazza s. Silvestro, L'Aquila)

12. Complesso Monumentale e Chiesa di San Domenico (piazza San Domenico, L'Aquila)

13. Complesso Monumentale e Chiesa di Sant'Agostino

14. Fortezza Spagnola

15. Complesso monumentale e Chiesa di San Bernardino

16. Convento agostiniano o Palazzo della Prefettura

17. Palazzo Ardinghelli

18. Palazzo Branconi

19. Palazzo e Torre di Madama Margherita (sede municipale)

20. Palazzo della Biblioteca (quattro cantoni)

21. Palazzetto dei Nobili

22. Teatro Comunale

23. Palazzo Carli (Rettorato Università dell'Aquila)

24. Museo di Santa Maria dei Raccomandati

25. Palazzo Persichetti

26. Oratorio di Sant'Antonio da Padova

27. Chiesa di Santa Maria del Soccorso

28. Chiesa di Santa Maria di Roio

29. Palazzo Quinzi

30. Area archeologica di Amiternum

31. Chiesa e Catacombe di San Michele a San Vittorino

32. Chiesa di Santa Maria della Misericordia

33. Palazzo Alfieri (via forte braccio)

34. Chiesa e Oratorio di San Filippo

35. Complesso Monumentale e Chiesa di San Gregorio Magno

36. Chiesa della Concezione a Paganica

37. Chiesa di San Giusta (Bazzano)

38. Complesso Monumentale e chiesa di Santa Maria della Croce (Santuario di Roio)

39. Chiesa di Santa Maria ad Cryptas (Fossa)

40. Abbazia di Santa Lucia (Rocca di Cambio)

41. Torre Civica di Santo Stefano (Santo Stefano di Sessanio)

42. Complesso Monumentale e chiesa di San Clemente a Casauria (Castiglione a Casauria)

43. Badia Morronese (Sulmona)

44. Chiesa di S. Esaunio (S. Eusanio Forconese)

24 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalle tende al campus, senza baracche

di Paola Pierotti e Giorgio Santilli

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24 aprile 2009

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Sulla prima puntata della ricostruzione - quella che porta dalle tendopoli agli alloggi provvisori di qualità senza passare per le baraccopoli - mette il cappello Guido Bertolaso, che ieri ha fatto passare al Consiglio dei ministri il suo "piano C.a.s.e.", acronimo che sta per "Complessi antisismici sostenibili ed ecocompatibili". Il modello uscito vincente dalla riunione di governo - che dovrebbe dare casa entro sei mesi a 13mila persone per un costo compreso fra 500 e 700 milioni - è stato messo a punto e brevettato direttamente dalla Protezione civile, in collaborazione con una propria fondazione, il Centro europeo di formazione e ricerca in ingegneria sismica (Eucentre).

Il perno su cui poggia tutto il modello è la "piastra" di cemento, ad alta tecnologia e di origine giapponese, che assorbe l'energia sismica attraverso i "dissipatori": grandi cuscinetti-molle che permettono alla piastra di rullare, deformarsi, lasciando indenni le costruzioni (infrastrutture, centri servizi, abitazioni) realizzate al di sopra. Questi dissipatori – o isolatori – dovranno essere ben settemila, per le 15-20 aree prescelte. "Una delle difficoltà maggiori è proprio la produzione di questi settemila isolatori, perché sarà difficile farlo entro luglio anche coinvolgendo tutte le aziende italiane del settore", dice Gian Michele Calvi, 57 anni, ordinario di tecnica delle costruzioni a Pavia, presidente di Eucentre e "mente" del progetto.

Luglio è la prima scadenza perché la realizzazione dei villaggi – che potranno essere utilizzati come alloggi per studenti una volta finita l'emergenza – sarà realizzata in due fasi: nei primi tre mesi saranno gettate le piastre o "sottostrutture di fondazione". Nella prima fase si potranno anche realizzare i prefabbricati degli alloggi, in legno, calcestruzzo o muratura, che saranno poi assemblati e montati nella seconda fase. Solo così si potrà arrivare a ottobre con gli alloggi finiti.

"La combinazione delle tecnologie – dice Calvi – consentirà di chiudere tutto in sei mesi. In 4-5 giorni contiamo di definire il layout urbanistico, poi siamo pronti con la produzione degli isolatori e la realizzazione delle piastre". Per la progettazione e per la costruzione saranno realizzate gare informali a trattativa privata. "Gli edifici saranno di altezza massima di tre piani, dovranno essere costruite con pareti portanti e non con un telaio di calcestruzzi. Stiamo facendo un'indagine di mercato per selezionare tecnologie con forte componente di prefabbricato e montaggio a secco".

Vinta da Bertolaso la corsa per gli alloggi temporanei di qualità, resta la gara per le new town che - come ha spiegato Berlusconi - sono una cosa diversa. Il premier non si lascia scoraggiare dalle critiche degli architetti. Un "concept" di microcittà verde, senza torri, con edifici alti al massimo due piani e la viabilità nascosta sottoterra ha già preso forma nei giorni scorsi sotto la regia dell'imprenditore veneziano del tessile e dell'immobiliare, Andrea Mevorach, con la sua struttura Re-evolution.

Mevorach era stato contattato direttamente da Berlusconi prima della tragedia abruzzese per progettare un sistema insediativo "di assoluta avanguardia urbanistica, dove i bambini possano raggiungere campi gioco, scuole, chiese e parchi senza incontrare automobili". La new town (i cui dettagli si possono trovare sul prossimo numero di "Edilizia e Territorio" del Sole 24 Ore) è stata concepita per 5mila abitanti e 1.400 famiglie, potrà essere costruita in un'area libera di 30 ettari, come ampliamento di una città medio-grande. Un progetto "chiavi in mano" che Re-evolution dice di poter realizzare in 24 mesi, con un cantiere operativo 24 ore su 24, a un costo di 300-400 milioni di euro.

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Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

Alitalia, indagati per bancarotta i vertici in carica dal 2000 al 2007

L'Enpam finanzierà la ricostruzione dell'ospedale dell'Aquila danneggiato dal sisma del 6 aprile. La decisione è stata presa all'unanimità dal Consiglio di amministrazione dell'ente di previdenza dei medici. "Ci sentiamo profondamente vicini – ha commentato il presidente dell'Enpam Eolo Parodi - alle popolazioni dell'Abruzzo colpite in maniera drammatica dal terremoto e vogliamo concretamente aiutare la rinascita di questa bellissima terra". Da qui la decisione, oltre ai contributi previsti dal Fondo assistenza per tutti i medici e odontoiatri che hanno subito danni, "di prenderci cura della ricostruzione dell'ospedale dell'Aquila. Sentiremo, con la massima sollecitudine, tutte le autorità competenti per concordare modalità e tempi di tale progetto". L'impegno economico sarà supportato anche da tutti i versamenti che gli iscritti devolveranno alla Fondazione con il contributo del 5 per mille previsto nella dichiarazione dei redditi.

Rossini, nessun maxiprocesso. "Non ci sarà un maxiprocesso sul terremoto che ha colpito l'Aquila e provincia – ha detto il procuratore capo dell'Aquila, Alfredo Rossini - ogni crollo avrà un suo procedimento". Si agirà su due linee per velocizzare al massimo l'inchiesta. "I crolli senza feriti o morti - ha sottolineato Rossini - andranno avanti speditamente e contemporaneamente su un altro filone si procederà per i singoli palazzi dove vi sono state vittime, nel qual caso il reato è disastro colposo. Comunque ottimo è il lavoro che stanno facendo i periti del Tribunale. Al momento sono un centinaio i palazzi posti sotto sequestro". E sono già numerosi i fascicoli sui crolli aperti dalla Procura della Repubblica dell'Aquila, anche se per ora nessuno è iscritto nel registro degli indagati. Nei prossimi giorni è previsto un ulteriore sopralluogo del procuratore Rossini nei luoghi dove sono avvenuti i casi più gravi.

Dalla Direzione antimafia un aiuto alle indagini in corso. La Procura nazionale antimafia sarà a fianco della Procura della Repubblica dell'Aquila non solo per la verifica di eventuali infiltrazioni mafiose nella fase della ricostruzione del post terremoto, ma anche per portare avanti indagini antimafia in corso. Lo ha assicurato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, in visita nelle zone terremotate d'Abruzzo. Uno scudo naturale per evitare le infiltrazioni mafiose nella fase della ricostruzione post-terremoto sarà il coinvolgimento delle imprese locali. Innanzitutto magistrati dell'ufficio della Dna si occuperanno delle vecchie indagini antimafia in corso "per liberare i sostituti da questa incombenza, in maniera da potersi dedicare a quelle altre indagini di loro competenza sotto il profilo ordinario". La seconda attività come Procura sarà quella di raccogliere informazioni da passare alle autorità giudiziarie e alla Procura dell'Aquila. "Terza possibilità di sostegno - ha detto ancora Grasso - è quella svolta dal Comitato sull'alta sorveglianza delle grandi opere, organismo del ministero dell'Interno che si occupa e si preoccupa di evitare infiltrazioni negli appalti e prende l'esperienza delle indagini sugli appalti per poter fissare protocolli di legalità". Grasso ha anche promesso a Rossini mezzi, risorse umane e materiali perché attualmente la procura del'Aquila lavora in condizioni difficili. La prima operazione sarà quella di tirare fuori dalle macerie i fascicoli processuali.

Muore un operaio in un incidente sul lavoro. Un operaio, Tullio Di Giacomo, 43 anni, di Barete (L'Aquila), è morto in un incidente sul lavoro avvenuto in un cementificio a San Giovanni di Cagnano Amiterno (L'Aquila), nella zona del terremoto. L'uomo è stato travolto dalla parete in blocchi di cemento che stava demolendo con l'escavatore, dopo essere sceso dal mezzo meccanico.

Prosegue lo sciame sismico. Lo sciame sismico non consente tregua alle popolazioni terremotate. Alle 16.24 è stata registrata una nuova scossa con magnitudo 3.0 con epicentro L'Aquila, Pizzoli e Lucoli. Ieri erano state avvertite due scosse, di magnitudo 4.0: la prima alle 17,14 e la seconda alle 23,49. Prossimi all'epicentro i Comuni Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Villa S. Angelo. E nelle 165 aree di ricovero sono state registrate difficoltà a causa delle forti piogge che si sono abbattute nel pomeriggio. Vigili del fuoco e volontari della protezione civile hanno scavato ulteriori canaline lungo le tende, per convogliare l'acqua fuori dai campi, mentre per riempire le pozze di fango, è stata distribuita altra ghiaia. In alcuni casi è stato necessario il ricorso alle idrovore. (N.Co.)

24 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-23

Berlusconi: G-8 all'Aquila

Sì del Consiglio dei ministri

di Nicoletta Cottone

Preoccupazione in Sardegna

La bozza del decreto

L'ordinanza del Governo

Il contenuto del decreto Abruzzo da 8 miliardi

Sisma, esonero Ici e Irpef per le case inagibili

In Abruzzo 55 milioni per l'estensione degli ammortizzatori sociali

I 49 Comuni abruzzesi che hanno diritto alle misure di sostegno

VIDEO / I filmati dei Vigili del Fuoco

"Vogliamo dare un messaggio di speranza all'Abruzzo, un segnale importante. Certo ora dovrò parlare con gli altri 7 leader ma qui a L'Aquila c'è la possibilità di organizzare un grande evento". Così Silvio Berlusconi in Cdm ha motivato la decisione di tenere il summit

mondiale del G-8 invece che alla Maddalena a L'Aquila. Il premier ha posto sul tavolo la questione come segno di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. In particolare, il presidente del Consiglio ha fatto studiare ipotesi e possibilitá, compatibilmente con le esigenze logistico-organizzative, per coinvolgere il capoluogo abruzzese nell'evento mondiale che l'Italia è chiamata a ospitare. E il Consiglio dei ministri ha approvato la decisione di spostare il G8 all'Aquila, fermo restando che per dare seguito alla decisione bisognerà sentire gli altri paesi partecipanti. "Il complesso della Maddalena è bellissimo e lì potrebbe svolgersi - ha spiegato Berlusconi - il summit sull'ambiente voluto dal presidente americano Barack Obama previsto per l'autunno". Intanto in tarda serata è arrivato in proposito un via libera dalla Gran Bretagna e un più cauto "vedremo gli sviluppi" da parte degli Stati Uniti.

In Sardegna, però, cresce la preoccupazione per la decisione del Governo a due mesi dall'evento e con i preparativi già in fase molto avanzata.

 

Matteoli: "Il Governo ha preso una decisione politica". Il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli ha detto che il Governo ha preso "la decisione politica" di tenere il prossimo vertice G8 a L'Aquila. "I tecnici dicono che lo spostamento è fattibile - prosegue Matteoli - il governo italiano dovrà però ora sentire gli altri Capi di Stato e di governo". Il ministro nella mattinata aveva dichiarato che non gli sembrava plausibile lo spostamento. "Con quello che è stato speso, anche per volontà del precedente Governo - aveva dichiarato - mi pare difficile che oggi possa essere spostato. Francamente credo che sia difficile, a meno che qualcuno ci dimostri il contrario". Poi la decisione del Consiglio dei ministri.

Di Pietro, aggiungerebbe confusione. "Magari si potesse fare il G8 all'Aquila - ha commentato il leader dell'Idv ai microfoni di Repubblica.tv - ci mancherebbe. Ma in questo momento, con tutti i problemi che ci sono, aggiungerebbe confusione a confusione".

Via libera al decreto Abruzzo da 8 miliardi. Intanto il Consiglio dei ministri ha varato il decreto Abruzzo che stanzia 8 miliardi di aiuti per la ricostruzione delle zone terremotate: 1,5 per l'emergenza e 7 per la ricostruzione. Si tratta, spiegano fonti di governo, di risorse già disponibili e ora riallocate per l'emergenza terremoto. Il decreto non prevede aumenti delle tasse. Sarebbe prevista la costruzione di 5mila alloggi antisismici entro l'autunno su 14 aree già localizzate. Il premier ha aperto il Consiglio dei ministri ringraziando e facendo i complimenti al capo della Protezione civile Guido Bertolaso e al presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, che partecipa alla riunione.

23 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

Un colpo a effetto che è anche una risposta ai richiami del Colle

24 aprile 2009

di STEFANO POLLI

Non stupisce che Silvio Berlusconi non abbia trovato il tempo o la voglia di replicare alle critiche di Napolitano. In altri tempi gli aspri richiami al rispetto del Parlamento e all'equilibrio costituzionale avrebbero innescato un conflitto. Oggi invece no. Il premier è troppo impegnato altrove per occuparsi di quelli che gli sembrano inutili "formalismi".

È impegnato in Abruzzo, che ormai da settimane rappresenta la sua occupazione prevalente, se non esclusiva. Lì, tra le macerie del terremoto, il presidente del Consiglio ha definito come mai in passato il rapporto tra se stesso, il suo governo e gli italiani. Lì sta cercando la via per stabilire una relazione diretta con l'opinione pubblica al di là dei filtri istituzionali. E tale via pensa di averla trovata, in questa primavera del 2009, come mai gli era riuscito in precedenza. È il trionfo della "cultura del fare". Il Consiglio dei ministri all'Aquila, lo Stato presente e credibile, i fondi stanziati senza nuove tasse. E infine il colpo di fantasia del G8 trasferito di slancio nella terra martoriata. Capi di Stato e di governo delle maggiori potenze chiamati a raccolta per testimoniare la solidarietà e dare il loro contributo alla ricostruzione.

Ecco perché Berlusconi non sente il bisogno di rispondere al presidente della Repubblica e tanto meno di far tesoro dei suoi suggerimenti. Sta costruendo intorno a sé un consenso senza precedenti nell'era repubblicana. Sta realizzando un presidenzialismo di fatto, senza bisogno di riforme da votare in Parlamento. È il presidenzialismo del leader che opera e agisce, nel sottinteso che altri invece si limitano a parlare...

Secondo i critici (ce n'è ancora qualcuno) si tratta di autentico "populismo", lontano da una cultura istituzionale di tipo tradizionale. Ma la miscela ha un crescente successo, di pari passi con l'appannamento del centro-sinistra all'opposizione.

Questo non significa che il contrasto con il Quirinale non sia virtualmente esplosivo, foriero di future tensioni. Anzi. È vero che Napolitano è favorevole a un armonico disegno di riforma della Costituzione. Ed è anche vero che sul ricorrente richiamo alla fatidica "stagione costituente" c'è l'intesa con i presidenti delle due Camere (si veda ieri il discorso di Schifani). Il problema è che Berlusconi segue un suo percorso, del tutto indifferente al tema degli equilibri costituzionali.

Egli ricerca in ogni stagione proprio quell'"investitura popolare" che Napolitano colloca all'interno di un sistema di garanzie, mentre al premier appare come un valore assoluto: una delega in bianco all'"uomo del fare" con i pantaloni sporchi per la polvere dei cantieri abruzzesi.

Sotto questo aspetto, lo spostamento del G8 all'Aquila – deciso e attuato in poche ore – è un colpo mediatico fuori del comune. È un investimento non privo di rischi, ma offre al Paese un'immagine di efficienza con il sapore della sfida. Vedremo quale effetto avrà in termini elettorali. L'impressione è che la maggioranza si stia avviando a ottenere un successo notevole. Berlusconi cerca il plebiscito e potrebbe ottenerlo. Dopo si sentirà libero di costruire la Seconda Repubblica in quel solco di cui già ora abbiamo quotidiani esempi. Il punto è che arriverà presto il momento in cui il presidenzialismo di fatto dovrà fare i conti con il sistema di garanzie citato da Napolitano. Quello sarà il passaggio chiave per capire se stiamo andando verso una crisi istituzionale

 

 

 

 

 

 

Via libera del Cdm al decreto Abruzzo da 8 miliardi

di Nicoletta Cottone

23 aprile 2009

"Dai nostri archivi"

Terremoto, nuova scossa Aiuti a commercianti e artigiani

Sisma, le iniziative per sostenere le aziende danneggiate

Una scossa sull'area in declino. Da cassintegrati a senza tetto

Sul Sole 24 Ore in edicola martedì

Sisma in Abruzzo, come le aziende affrontano l'emergenza

 

Via libera dal Consiglio dei Ministri al decreto pro-Abruzzo. Il provvedimento prevede risorse per complessivi 8 miliardi in 3 anni di cui 1,5 per affrontare l'emergenza e 6,5 per gli interventi di ricostruzione. La catastrofe dell'Abruzzo, ha detto Berlusconi al termine del Cdm dell'Aqulla, sarà affrontata senza mettere le mani in tasca agli italiani. "La novità del decreto é che contiene tutto ciò che serve per l'emergenza, ma con la nota inedita che per la prima volta si risponde ad accadimenti di queste dimensioni senza un aumento della pressione fiscale. Non si mettono le mani nelle tasche degli italiani, ma si spostano spese e investimenti, si riducono gli sprechi". Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha spiegato che il decreto è un provvedimento complesso nel quale "c'è dentro tutto quello che è stato ricevuto come segnalazione di necessità".

Aiuti a chi vuole ricostruire. Le famiglie che vorranno ricostruirsi la casa distrutta per il terremoto in Abruzzo riceveranno un finanziamento pubblico gratuito fino a 150mila euro, mentre se la casa è stata solo danneggiata il contributo dello Stato sarà fino a 80mila euro.

Bonus del 55% antisismico. Il bonus fiscale del 55% per le ristrutturazioni edilizie, oltre all'efficienza energetica è esteso ai lavori per rischio sismico. "Nel caso di accertato rischio sismico - si legge nella nota diffusa al termine del Cdm - per gli immobili privati è disposto un credito d'imposta pari al 55% fino ad un importo di 48.000 euro".

Contributi e indennizzi alle imprese colpite. Il provvedimento contiene contributi e indennizzi per le imprese colpite dal sisma, ma anche per le strutture adibite alle attività sociali, ricreative, sportive e religiose, come, ad esempio, gli oratori. Previsti anche bonus fiscali per ricostruire negozi e seconde case. Arrivano ulteriori contributi, con la modalità del credito di imposta, per la ricostruzione o la riparazione delle seconde case o immobili a uso commerciale. Sono inoltre previsti indennizzi a favore delle imprese che hanno subito conseguenze economiche sfavorevoli per effetto degli eventi sismici e per quelle che dovranno riparare o ricostruire beni mobili distrutti o ripristinare le scorte.

Avviata la procedura per fare dell'Aquila una zona franca. Il governo, ha spiegato Tremonti, ha attivato "la procedura per una o più zone franche a L'Aquila e nel suo territorio". In base al Trattato Ue, ha spiegato, "è una richiesta giusta, ma crediamo sia anche un diritto". Più difficile sarà, invece, riportare l'Abruzzo tra le Regioni del gruppo Obiettivo 1, perchè é necessario convincere gli altri governi.

Case vere, non baracche, in 6 mesi. "Siamo sicuri - ha annunciato Berlusconi - di riuscire a costruire case sicurissime, comodissime e bellissime nel giro solo di cinque-sei mesi". Il premier ha annunciato che il progetto è già partito: sono stati individuati i siti e sono stati contattati gli imprenditori. "Abbiamo individuato 15 aree in cui intervenire con i diffusori di energia che possono sopportare qualunque grado di terremoto. Quindici spazi che saranno molto gradevoli e molto verdi. Abbiamo l'ambizione di riuscire a costruire queste case prima che arrivi il freddo".

Varata una misura per la riduzione del rischio sismico. Per la prima volta è stata adottata una misura che impone verifiche e interventi per la riduzione del rischio sismico. "Per la prima volta - ha sottolineato il capo della Dipartimento della Protezione Civile - la legge prevede che il Dipartimento faccia una serie di verifiche sugli edifici e se ci sono situazioni di rischio è previsto che entro 6 mesi bisognerà avviare gli interventi di messa in sicurezza antisismica, altrimenti si chiude l'immobile". Questa norma, ha aggiunto, "non esiste in nessun paese del mondo, è un passaggio epocale e ringrazio il premier Berlusconi e il ministro Tremonti per aver accettato la proposta".

Sospensione di termini. Il Consiglio dei ministri ha stabilito la sospensione - con eccezione per i casi particolarmente gravi - dei processi civili pendenti presso gli uffici giudiziari dei comuni colpiti dal sisma, e dei termini di legge che gravano sulle popolazioni colpite dal terremoto: prescrizioni, decadenze, termini legali, processuali e di notificazione, pagamento dei titoli di credito, cambiali e assegni in scadenza al 6 aprile 2009, versamenti di entrate di natura patrimoniale, versamento di contributi consortili di bonifica, canoni di concessione e locazione di immobili distrutti o inagibili, pagamento di rate e mutui di qualsiasi genere, differimento dell'esecuzione di sfratti. Inoltre, sono stati sospesi anche i termini per la notifica delle cartelle di pagamento da parte degli agenti della riscossione. I termini di validità delle tessere sanitarie sono prorogati per un anno ed è stato sospeso il pedaggio autostradale nelle zone colpite dal terremoto.

Almeno 500 milioni dall'Unione europea. L'Unione europea "per forza dovrà essere generosa", ha detto Berlusconi, nel contributo alla ricostruzione dell'Abruzzo. Il Governo, ha detto il premier, conta su più di 500 milioni di euro, a fronte di una domanda di 700 milioni. "Abbiamo già contattato il commissario europeo delegato - ha spiegato Berlusconi - abbiamo avuto un'ottima accoglienza e pensiamo di ottenere un contributo importante, perchè l'Abruzzo è ricco di beni artistici e l'Europa dovrà per forza essere generosa: il contributo supererà i 500 milioni di euro".

Donazioni pro-Abruzzo deducibili dalle tasse. Il provvedimento prevede, poi, che le donazioni che verranno fatte da imprese e privati a favore degli interventi post-terremoto saranno deducibili dalle tasse. Ma attenzione: le erogazioni liberali scontabili sono quelle fatte "per il tramite della Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento protezione civile ovvero da altri enti appositamente individuati".

Assistiti 75mila sfollati. Berlusconi ha aperto la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri dell'Aquila ricordando che "c'è una città di 75 mila abitanti fuori dalle case che abbiamo assistito: credo sia qualcosa che non si sia mai verificata".

23 aprile 2009

 

 

Sisma, esonero Ici e Irpef per le case inagibili

di Nicoletta Cottone

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23 aprile 2009

L'ordinanza del Governo

Nessuna imposta fino alla ricostruzione sugli edifici resi inagibili dal sisma: è infatti previsto l'esonero da Ici (sulle seconde case), da Irpef e Irpef per gli edifici inagibili a causa degli eventi sismici. Poi pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'elenco dei fornitori della ricostruzione in Abruzzo, con i relativi importi sostenuti, monitoraggio delle imprese impegnate nella realizzazione delle opere. Sono alcune delle novità contenuta una ordinanza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale . "I redditi dei fabbricati distrutti od oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, perchè inagibili totalmente o parzialmente per effetto degli eventi sismici - recita il provevdimento - non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini Irpeg, Irpef e Ici fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati medesimi".

Le novità per il lavoro. Nei sette articoli che compongono l'ordinanza ci sono anche alcune modifiche all'ordinanza n. 3754 del 9 aprile 2009. Per esempio, proroga di un mese (contribuzione figurativa compresa) dell'indennità ordinaria di disoccupazione per i residenti in uno dei 49 Comuni danneggiati dal sisma del 6 aprile. la misura interessa le indennità il cui godimento cessa entro il 30 novembre 2009. Poi i lavoratori autonomi, anche del settore agricolo, che operano nei comuni interessati dal terremoto abruzzese, torneranno a versare i contributi previdenziali e assistenziali dal 1° maggio. La precedente sospensione fino al 30 novembre 2009 continuerà a valere "unicamente per i datori di lavoro privati". La precedente ordinanza concedeva la sospensione "ai datori di lavoro e ai lavoratori autonomi, anche del settore agricolo".

Sospeso il piano di accertamento delle invalidità civili. Confermata la sospensione, nei Comuni colpiti dal sisma, del piano straordinario per gli accertamenti delle invalidità civili. Le strutture sanitarie dei comuni colpiti dal sisma, poi, saranno agevolate nell'invio dei dati delle ricette mediche. Infatti non pagheranno le sanzioni amministrative previste per i ritardi o le imprecisioni nell'invio.

Contratti a tempo e società di progettazione per accelerare la ricostruzione. Il Commissario delegato potrà impiegare società di progettazione o uffici tecnici e 10 persone con contratto a tempo determinato per accelerare la realizzazione di moduli abitativi nei territori colpiti dal sisma. Dovranno occuparsi della progettazione preliminare dei moduli, anche in relazione agli aspetti di funzionalità e di inserimento paesaggistico; delle procedure per scegliere il contraente; della preparazione dei contrati; della verifica del progetto esecutivo; della sicurezza dei cantieri; dell'assistenza al collaudo e della direzione lavori.

Una commissione internazionale valuterà il rischio terremoti. Il Commissario delegato costituirà una Commissione internazionale per valutare le conoscenze attuali sulla previsione dei terremoti e per elaborare linee guida per la previsione e la prevenzione.

23 aprile 2009

 

2009-04-22

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-20

2009-04-18

Terremoto, Napolitano accusa: "C'è stato sprezzo delle regole"

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18 aprile 2009

"Dai nostri archivi"

Terremoto, aiuti per ricostruire la casa fino al 33 per cento

Terremoto: allo studio una "tassa sui ricchi"Palazzo Chigi precisa: ancora nessuna decisione

Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

Berlusconi: ricostruiremouna nuova città in 28 mesi

Berlusconi: "Franceschini è un catto-comunista"

A rendere così tragico il bilancio, in termini di vite umane, registrato a causa del terremoto in Abruzzo, "hanno contribuito anche comportamenti come lo sprezzo della regole e il disprezzo dell'interesse generale e dell'interesse dei cittadini" che hanno aggravato "il danno e il dolore umano che si è provocato". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo sottolinea, ricevendo nella tenuta presidenziale di Castelporziano una delegazione delle Famiglie Francescane, guidate dai ministri generali, in occasione dell'ottocentesimo anniversario di fondazione dell'Ordine francescano.

Il premier Silvio Berlusconi ha intanto annunciato che saranno rinviate le elezioni amministrative che si sarebbero dovute tenere in primavera nelle zone colpite dal terremoto in Abruzzo. A chi gli domanda, poi, se aumenterà il numero dei comuni che potranno beneficiare degli aiuti dopo il sisma, in seguito alle polemiche dei giorni scorsi, il Cavaliere risponde: "Potremo anche introdurre altri comuni, ma solo dopo avere l'inventario dei danni". Secondo Berlusconi, i dati più recenti su questo inventario dicono che "il 50% delle abitazioni è agibile e che il 20% hanno danni poco rilevanti: sta andando meglio di quello che si pensava". Il premier ha poi promesso: "Entro un mese 3 case su 4 saranno agibili". Per le famiglie sfollate il governo ha "reperito 1.500 appartamenti liberi per locazioni o acquisti e stiamo trattando con i proprietari per acquisirli". Berlusconi ha anche fornito i numeri aggiornati sulla situazione degli sfollati: 20mila persone sono in albergo e 40mila nelle tende, i campi sono 120.

 

Berlusconi ha confermato che venerdì 24 aprile si terrà a Coppito (L'Aquila) il Consiglio dei ministri per l'emanazione del decreto a favore dell'Abruzzo, ribadendo che le "disponibilità dei fondi per tutte le opere di ricostruzione necessarie non saranno trovare attraverso l'aumento della pressione fiscale". Il presidente del Consiglio ricorda che il nostro paese, con la crisi ancora incombente, è "in una situazione difficile, ma noi riteniamo - spiega - di poter spostare fondi da un capitolo a un altro, di poter evitare sprechi, di poter magari ritardare qualche investimento previsto perché la prima preoccupazione del governo - rimarca Berlusconi - è stare vicino ai suoi cittadini che necessitano di aiuto".

Su questo tema, Berlusconi ha detto di sperare in una "nuova stagione" dei rapporti con l'opposizione. In risposta, il segretario del Pd Dario Franceschini, intervenendo all'assemblea dei candidati alle amministrative, ha confermato la disponibilità del Pd a "lavorare alla stesura del decreto" per l'emergenza terremoto in Abruzzo: "Il nostro dovere di opposizione - ha detto Franceschini - è quello di controllare e sottolineare le cose positive ma anche ciò che non va sfuggendo ad una rappresentazione televisiva per cui tutto va bene. Ieri non siamo andati in Abruzzo per fare polemica ma per contribuire a risolvere l'emergenza". Ma, ha concluso Franceschini, dal Pd viene un deciso "no" all'ipotesi delle new town per la ricostruzione, e per quanto riguarda il contributo dello Stato per le ricostruzioni da parte dei singoli cittadini, il contributo non deve fermarsi al 33% come ipotizzato dal presidetne del Consiglio, ma raggiungere il 100% dei costi, sul modello di quanto già realizzato in Umbria.

18 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

Terremoto, il Papa visiterà l'Abruzzo il 28 aprile

18 aprile 2009

"Dai nostri archivi"

In Abruzzo 55 milioni per l'estensione degli ammortizzatori sociali

Terremoto, dalla Cei altri 2 milioni per l'Abruzzo

Terremoto, vento e pioggiasulle tendopoli in Abruzzo

Terremoto: Pasqua in tendopoli,mentre si continua a scavare.Cinque per mille per l'Abruzzo

Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

Benedetto XVI si recherà nei luoghi terremotati d' Abruzzo il prossimo 28 aprile. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi.

"Il prossimo martedì 28 aprile - precisa una nota della sala stampa vaticana - il Santo Padre Benedetto XVI si recherà in Abruzzo per incontrare le popolazioni vittime del terremoto, secondo il proposito da lui da tempo manifestato". Il papa aveva espresso il desiderio di recarsi in Abruzzo all'udienza generale dell'8 aprile, due giorni dopo il sisma per il quale lo stesso 6 aprile aveva espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza alle popolazioni colpite.

Il pontefice raggiungerà la tendopoli di Onna alle 9.30 del mattino, poi si sposterà all'Aquila, dove sosterà presso la Casa dello Studente e la Basilica di Collemaggio. Infine, presso la Caserma della Guardia di Finanza incontrerà "rappresentanze della popolazione" e "delle persone impegnate nelle operazioni di soccorso". Durante gli spostamenti, che avverranno in elicottero, il papa sorvolerà alcune delle località più colpite dal sisma.

La partenza per Roma è prevista intorno alle 12.30, mentre altri particolari del programma - conclude la nota - "verranno resi noti in seguito".

18 aprile 2009

 

 

 

Abruzzo, Berlusconi: "No a nuove tasse per la ricostruzione"

18 aprile 2009

"Dai nostri archivi"

Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

Berlusconi: ricostruiremouna nuova città in 28 mesi

Berlusconi: "Franceschini è un catto-comunista"

Soru replica a Berlusconi: "Dice falsità"

Pd, Veltroni pensa al rilancio dopo la sconfitta in Abruzzo

Venerdì 24 aprile si terrà a Coppito (L'Aquila) il Consiglio dei ministri per l'emanazione del decreto a favore dell'Abruzzo. Lo conferma il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa dopo una visita in Abruzzo, ribadendo che le "disponibilità dei fondi per tutte le opere di ricostruzione necessarie non saranno trovare attraverso l'aumento della pressione fiscale".

Il presidente del Consiglio ricorda che il nostro paese, con la crisi ancora incombente, è "in una situazione difficile, ma noi riteniamo - spiega - di poter spostare fondi da un capitolo a un altro, di poter evitare sprechi, di poter magari ritardare qualche investimento previsto perché la prima preoccupazione del governo - rimarca Berlusconi - è stare vicino ai suoi cittadini che necessitano di aiuto".

Su questo tema, Berlusconi ha detto di sperare in una "nuova stagione" dei rapporti con l'opposizione. In risposta, il segretario del Pd Dario Franceschini, intervenendo all'assemblea dei candidati alle amministrative, ha confermato la disponibilità del Pd a "lavorare alla stesura del decreto" per l'emergenza terremoto in Abruzzo: "Il nostro dovere di opposizione - ha detto Franceschini - è quello di controllare e sottolineare le cose positive ma anche ciò che non va sfuggendo ad una rappresentazione televisiva per cui tutto va bene. Ieri non siamo andati in Abruzzo per fare polemica ma per contribuire a risolvere l'emergenza". Ma, ha concluso Franceschini, dal Pd viene un deciso "no" all'ipotesi delle new town per la ricostruzione, e per quanto riguarda il contributo dello Stato per le ricostruzioni da parte dei singoli cittadini, il contributo non deve fermarsi al 33% come ipotizzato dal presidetne del Consiglio, ma raggiungere il 100% dei costi, sul modello di quanto già realizzato in Umbria.

Il premier ha anche annunciato che saranno rinviate le elezioni amministrative che si sarebbero dovute tenere in primavera nelle zone colpite dal terremoto in Abruzzo. A chi gli domanda, poi, se aumenterà il numero dei comuni che potranno beneficiare degli aiuti dopo il sisma, in seguito alle polemiche dei giorni scorsi, il Cavaliere risponde: "Potremo anche introdurre altri comuni, ma solo dopo avere l'inventario dei danni". Secondo Berlusconi, i dati più recenti su questo inventario dicono che "il 50% delle abitazioni è agibile e che il 20% hanno danni poco rilevanti: sta andando meglio di quello che si pensava".

E per le famiglie sfollate il governo ha "reperito 1.500 appartamenti liberi per locazioni o acquisti e stiamo trattando con i proprietari per acquisirli". Berlusconi ha anche fornito i numeri aggiornati sulla situazione degli sfollati: 20mila persone sono in albergo e 40mila nelle tende, i campi sono 120.

18 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-17

 

Ecco i 49 Comuni abruzzesi che hanno diritto alle misure di sostegno

di Nicoletta Cottone

17 aprile 2009

"Dai nostri archivi"

Il Consiglio di Stato "restituisce" il catasto ai Comuni

Controlli e prevenzione, a vincere è il fai-da-te

Comuni, caccia ai rimborsi Ici su alberghi, teatri e palestre

Pescara: Maroni annuncia lo scioglimento del comune

Sanità: l'abc del decreto per contenere la spesa

Il Commissario delegato per l'emergenza terremoto Guido Bertolaso ha firmato il 16 aprile, il decreto n. 3 che individua i comuni danneggiati dagli eventi sismici, che hanno colpito l'Abruzzo il 6 aprile 2009. Sono, dunque, 49 i Comuni delle province dell'Aquila, Teramo e Pescara ad aver diritto alle misure di sostegno varate dal Governo con l'ordinanza 3754/2009. Nel provvedimento, spiega il decreto del Commissario delegato, sono compresi i comuni interessati dal sisma individuati in base agli esiti "delle rilevazioni microsismiche effettuate nei territori interessati dagli eventi sismici del 6 aprile, dai tecnici delle Amministrazioni coinvolte dal Dipartimento della protezione civile", d'intesa con l'Istituto nazionale di Geofisica a Vulcanologia. in collaborazione con l'Ingv. Si tratta dei Comuni che hanno risentito "di un'intensità Mcs (calcolata in base alla scala Mercalli, n.d.r.) uguale o superiore al sesto grado". Attenzione, però, perché l'elenco dei Comuni potrà essere modificato. L'ordinanza prevede, infatti, che il Commissario Bertolaso possa aggiornare l'elenco con siccessivi decreti sulla base delle rilevazioni macrisismiche.

Ecco l'elenco, diviso per province.

Provincia dell'Aquila - Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequeo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L'Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D'Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne' Vestini, San Pio delle Camere, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant'Angelo e Villa Santa Lucia degli Abruzzi.

Provincia di Teramo - Arsita, Castelli, Montorio al Vomano, Pitracamela e Tossicia.

Provincia di Pescara - Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de' Passeri.

Ecco, in ordine alfabetico, tutti i benefici previsti dall'ordinanza n. 3754.

Contributo per l'autonoma sistemazione degli sfollati. Contributo massimo di 400 euro per l'autonoma sistemazione delle famiglie sfollate, che hanno avuto la casa distrutta (tutta o in parte) o sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle autorità competenti. Il contributo è di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare. Se il nucleo è composto da una sola persona il contributo è di 200 euro. Se nel nucleo sono presenti over 65, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67% è concesso un contributo aggiuntivo di 100 euro mensili per ognuno dei soggetti indicati. I benefici sono concessi a decorrere dalla data di sgombero dell'immobile e fino al 31 dicembre 2009, a meno che non siano state realizzate condizioni di rientro nell'abitazione o si sia provveduto ad altra sistemazione stabile.

Farmaci, nessuna formalità. I farmacisti pubblici e privati dei Comuni individuati dal decreto potranno consegnare, dietro presentazione di ricetta medica semplice, i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale necessari a garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto. La disposizione non si applica alle sostanze stupefacenti, psicotrope e di prevenzione, cura e riabilitazione di tossicodipendenze.

CONTINUA ..."

Istruzione. Un decreto Istruzione autorizza soluzioni organizzative che consentano di recuperare il mancato svolgimento dell'attività didattica a causa dell'inagibilità o dell'indisponibilità dei locali scolastici: adattamento del calendario scolastico e delle iscrizioni, flessibilità dell'orario e della durata delle lezioni, definizione dell'organico d'istituto anche in deroga alle disposizioni vigenti, articolazione delle classi e sezioni, trasferimento in corso d'anno degli alunni nelle sedi di provvisoria dimora, modalità di svolgimento degli esami di Stato e di utilizzo del personale scolatico e Ata, nonché l'attivazione di insegnanti integrativi e aggiuntivi nei mesi estivi. L'anno scolastico 2008/2009 è comunque valido, anche se di durata inferiore a 200 giorni.

Istruzione universitaria. Sospesi per 3 mesi tutti i termini in materia di istruzione universitaria che interessano l'Università degli studi dell'Aquila e che abbiano scadenza nel periodo 6 aprile- 31 maggio 2009.

Mutui e banche. Per i soggetti residenti nei Comuni individuati dal decreto gli eventi sismici costituiscono causa di forza maggiore a tutti gli effetti contrattuali, in relazione alla possibilità di rinegoziazione dei mutui contratti con gli istituti di credito e bancari. Le rate del mutuo sono sospese fino al 31 maggio 2009 le rate in scadenza entro la predetta data. Per le banche insediate nel territorio della regione Abruzzo o per le dipendenze delle banche presenti nel territorio sono prorogati fino alla data del 15 luglio 2009 i termini riferiti ai rapporti interbancari scadenti nel periodo compreso fra il 6 aprile 2009 e il 30 giugno 2009, ancorché relativi ad atti o operazioni da compiere su altra piazza.

17 aprile 2009

 

 

 

In Abruzzo 55 milioni per l'estensione degli ammortizzatori sociali

di Nicoletta Cottone

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17 aprile 2009

(AP / LaPresse)

Tajani, dalla Commissione europea 500 milioni all'Abruzzo

Franceshini: "Dopo l'emergenza, operazione verità"

Abruzzo, pagamento anticipato per le 22mila pensioni dei terremotati

Terremoto, aiuti per ricostruire la casa fino al 33 per cento

Il Governo stanzierà 55 milioni di euro in deroga agli ammortizzatori sociali per fronteggiare l'emergenza terremoto in Abruzzo. Lo ha annunciato nel corso della conferenza stampa tenuta all'Aquila il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che nella mattinata il ministro ha sottoscritto anche l'accordo per gli ammortizzatori sociali in deroga con il presidente della Regione Gianni Chiodi. Con una somma più che raddoppiata a causa dell'emergenza terremoto (inizialmente erano previsti 26 milioni), rispetto agli accordi che il Welfare sta sottoscrivendo con le altre Regioni. Il ministro ha annunciato che 25 milioni sono destinati all'intero territorio regionale, mentre 30 saranno riservati alle aree terremotate.

Semplificate le procedure per la cassa integrazione.Le procedure per l'accesso alla cassa integrazione guadagni, poi, saranno semplificate al massimo e sará l'Inps il soggetto erogatore dei sostegni senza ricorrere agli acconti. Ci sarà anche una maggiore flessibilità per quanto riguarda il calcolo della cassa integrazione ordinaria e non mancheranno agevolazioni anche per quella straordinaria evitando al datore di lavoro persino l'obbligo di presentare il piano di ristrutturazione e l'individuazione degli esuberi.

Indennità di 800 euro per i lavoratori autonomi. Prevista anche un'indennità speciale di 800 euro in favore dei lavoratori autonomi, commercianti, artigiani e liberi professionisti che hanno perso il lavoro per effetto del terremoto. Le misure che il Governo sta predisponendo per le aree abruzzesi colpite dal sisma, ha spiegato il ministro, "serviranno per incoraggiare la continuità d'impresa in questo territorio". In questa direzione, Sacconi ha spiegato che si lavorerà "anche per potenziare l'attrazione delle imprese" verso l'aquilano.

All'Aquila la prima "Casa del Welfare". Sorgerà all'Aquila la prima "Casa del Welfare", progetto pilota che il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intende poi estendere a tutte le regioni italiane. Avrà come sede provvisoria la Scuola allievi della Guardia di finanza dell'Aquila, dove hanno trovato spazio enti e servizi rimasti senza sede per il sisma del 6 aprile. "Vista la situazione che si è determinata con il terremoto - ha spiegato Sacconi - mi sembra utile partire proprio da qui per avviare questo progetto che non consiste solo nel realizzare una convergenza fisica del sistema lavoro, raggruppando i tre enti previdenziali (Inps, Inail e Inpdap), ma piuttosto realizzando una sinergia tra tutti i servizi che questi enti offronto al lavoratore".

17 aprile 2009

 

 

 

 

Terremoto, aiuti per ricostruire la casa fino al 33 per cento

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16 aprile 2009

Mariastella Gelmini e Silvio Berlusconi con gli alunni della scuola in tendopoli di Poggio Picenze (Ansa)

Il premier inaugura la prima scuola sotto le tende a Poggio Picenze. "Ottima la reazione all'emergenza. Ora controlli rigidissimi contro la mafia e le speculazioni". Infine: "Non ci saranno né baraccopoli né tendopoli di lunga durata". Entro "la fine dell'estate la maggior parte delle persone colpite dal terremoto saranno sistemate nelle case"

"Ci saranno controlli rigidissimi contro la mafia e le speculazioni". Lo ha detto giovedì il premier Silvio Berlusconi, giunto a Poggio Picenze per inaugurare la prima scuola sotto le tende , parlando della ricostruzione dopo il terremoto in Abruzzo. "Le speculazioni saranno impossibili, ricostruiremo in 6 mesi tenendo fuori speculazione e mafia. Siamo sul pezzo", ha aggiunto. E ancora: "Credo si possa essere soddisfatti di come si è reagito a questa emergenza del terremoto in Abruzzo". Berlusconi ha lodato "la straordinaria generosità di oltre 13 mila volontari" e osservato: "In confronto all'entità del sisma, le vittime sono state poche". Anche se qualche giornale estero aveva fatto notare nei giorni scorsi che con un sisma di entità simile le vittime avrebbero potuto essere molte di meno nel caso in cui si fosse costruito in base a criteri anti-sismici. Per non dire del rapporto Barberi.

Agli sfollati: dal Governo il 33% di aiuto ai privati per ricostruire le case

Il premier, comunque, ama proiettarsi sul futuro. Agli sfollati presenti ha spiegato che possono ristrutturare e rifare le proprie case. "Nel caso vogliate ricostruire il Governo vi sosterrà con un mutuo fino al 50% del valore dell'immobile, al 4% di interesse. Io penso ad una formula un terzo, un terzo, un terzo". In pratica, un aiuto statale a chi vorrà ricostruirsi la casa pari al 33% dei costi che si aggiunge al mutuo agevolato. Le nuove case saranno "tecnologicamente avanzate e supersicure - ha proseguito Berlusconi - perché costruite su una piastra che separa il tutto dal terreno e può avvenire qualsiasi tipo di scossa ma non accadrà nulla. Su queste costruzioni metteremo pannelli solari anche per quanto riguarda l'energia, avranno metrature che vanno dai 50 ai 102-104 metri quadri. Io ho una vecchia esperienza da costruttore, cittadine ne ho fatte diverse, faremo case anche esteticamente apprezzabili".

Irpef maggiorata sui redditi alti: nessuna decisione

Sulle voci di un prelievo Irpef maggiore per i redditi alti, "questa tassa - ha detto il premier - qualcuno l'ha evocata come ipotesi. Io assolutamente ho detto che non c'è stata nessuna decisione". Ed ha aggiunto che "l'ipotesi del 5 per mille non deve togliere agli altri, come ad esempio le Onlus". Il premier, facendosi scaramantico, ha spiegato che "domani 17 alle ore 17 si farà la riunione per decidere". " Di ipotesi per reperire i fondi ce ne sono tante - aggiunge scherzando - 17: ma una la casso adesso così ne restano 16".

"Né baraccopoli né tendopoli"

"Il governo non farà baraccopoli nè tendopoli a lunga permanenza. Entro la fine dell'estate la maggior parte delle persone colpite dal terremoto saranno sistemate nelle case". Berlusconi vuole ancora una volta rassicurare la popolazione dell'Abruzzo. "Stiamo lavorando, direi con esiti che lasciano ben sperare, sia sul piano della ricostruzione, sia sul piano dei fondi. Ieri abbiamo individuato la disponibilità dei fondi: siamo sereni al riguardo". Berlusconi si è detto soddisfatto della reazione a questa emergenza del terremoto in Abruzzo. "C'è stata una gara di generosità, con punte di coraggio non indifferenti - ha detto il premier - che ha dato a noi l'orgoglio di essere italiani". Ora, ha aggiunto Berlusconi, "dobbiamo tornare al più presto alla vita normale. Il traguardo deve essere di giungere a fine estate con una situazione che è tornata alla normalità".

Inaugurata la prima scuola sotto le tende

Banchi e lavagne sotto le tende: dopo la forza distruttiva del terremoto in Abruzzo si cerca di tornare alla normalità. Il premier ha inaugurato la prima scuola da campo del dopo terremoto a Poggio Picense, piccolo centro a pochi chilometri dall'Aquila. Tre tende allestite dalla Protezione civile saranno le aule dei 30 bambini della scuola elementare e materna. "La speranza si riaccende - ha commentato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini presente all'inaugurazione - la possibilitá di un ritorno alla normalitá diventa più forte". Ad accogliere i bambini in classe, con le lacrime agli occhi, Liberta Marchi, insegnante di italiano alla scuola elementare Ignazio Silone distrutta dal sisma. "L'importante é stare insieme e ricominciare", ha detto. In classe non ci sono Alena e Loris, dieci anni, morti sotto la furia del terremoto insieme a un altro bambino e 2 adulti. Poggio Picense ha pagato un duro prezzo al terremoto: tutto il paese, di circa mille abitanti ha dovuto abbandonare le case. Presenti al primo giorno di scuola anche Nicola Menna, sindaco di Poggio Picense e preside della scuola Ignazio Silone, il sottosegretario Guido Bertolaso e il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.

"Vita già fatta? Parli per lei"

"Che Dio la benedica, dia lavoro ai giovani che noi la vità l'abbiamo fatta e siamo fregati", dice un'anziana a Silvio Berlusconi, mentre visita la tendopoli a Poggio Picenze, dopo aver inaugurato le tende-scuola. "Parli per lei", le sorride il Premier che poi apre un siparietto con la vecchietta sulla prole e la discendenza "Io ho 7 figli e 12 nipoti" dice la donna. "Io ho 5 figli, 5 nipoti e uno in arrivo, sono battuto 4 a zero", risponde il Premier.

16 aprile 2009

 

 

 

 

L'Aquila, due nuove scosse. Un dossier aveva previsto tutto

16 aprile 2009

L'OPINIONE

Emergenza terremoto: caccia ai fondi

di Dino Pesole

Berlusconi inaugura la prima scuola da campo

Sisma, si studia tassa sui ricchi

ANALISI

Tassare i redditi più alti: ma sono i veri ricchi? (di Dino Pesole)

Dall'Inpdap mille nuove case per anziani in Abruzzo

Casa: sarà necessario rispettare le norme antisismiche

24 Ore per l'Abruzzo / La nostra iniziativa di solidarietà

Commenta la notizia

Una scossa di magnitudo 3.2 è stata avvertita dalla popolazione nella provincia dell'Aquila ieri sera alle 21.36. Le località prossime all'epicentro, informa la Protezione civile, sono Capitignano, Montereale e Campotosto.

Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'evento sismico è stato registrato alle ore 21.36. L'Ingv ha registrato anche, una ventina di minuti dopo, quindi verso le 22.00, un'altra scossa sul Gran Sasso, questa volta di magnitudo 3.0.

Sono circa 20mila le famiglie che non faranno rientro nelle proprie case perchè inagibili. Lo ha spiegato Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile, che ha fatto il punto della situazione intevenendo al Tg1. "A loro -ha detto - dovremo dare un'accoglienza decente entro la fine dell'estate". La Protezione Civile sta gestendo circa 65mila sfollati dislocati fra tende a alberghi. "Fra poco - ha aggiunto ancora Bertolaso - avremo uno standard di accoglienza accettabile per tutti. È un lavoro impressionante. Stiamo anche cercando di capire quanti sono andati fuori casa perchè le abitazioni sono inagibili o distrutte e quanti invece sono fuori perché hanno paura e torneranno a casa solo quando lo sciame sismico sarà finito".

Il dossier di Barberi che aveva previsto tutto. "C'era un dossier dell'allora capo della protezione civile, Franco Barberi, che dieci anni fa aveva previsto tutto. Aveva, quel dossier, censito la vulnerabilità degli edifici pubblici strategici e specialì in zone a rischio. Una mole di informazioni enciclopedica: 42.106 schede su altrettanti edifici. Si parlava, nel dossier, della Campania, della Basilicata, della Calabria, del Molise, della Puglia e della Sicilia. E naturalmente dell'Abruzzo. Quel dossier è un documento straordinario, testimonianza del vero scandalo italiano: l'assenza di una seria politica di prevenzione. Lo diceva ieri sera Bertolaso: "La prevenzione non porta votì". Affrontando il capitolo abruzzese, tutti i dati raccolti tenevano conto del rischio sismico. Era stato profetico Barberi nella sua relazione: "Appare indispensabile che questo patrimonio di dati costituisca linea di indirizzo costante per l'avviamento a soluzione dei complessi problemi legati alla sicurezza del territorio interessato dal rischio sismico, in una corale accettazione di responsabilità da parte di tutti gli organismi interessati". E' una doppia beffa questo documento, perché, dopo il dossier Barberi, la regione Abruzzo ha lavorato a catalogare duemila edifici pubblici, a redigere schede tecniche, a memorizzare in 'data base' le informazioni raccolte sullo stato dell'arte dei duemila edifici. A elencare i palazzi a rischio, a partire da quello della prefettura dell'Aquila, di palazzo Quinzi, sede del liceo classico cittadino, del comune, del tribunale, della scuola De Amicis. Un lavoro terminato nel 2007, e reso noto in grandi linee in un vertice presieduto dal prefetto nel dicembre di due anni fa. Dunque il dossier scientifico di Franco Barberi.

Denunciava Barberi che diversi palazzi in muratura dell'antico centro storico erano a rischio: dieci addirittura a 'rischio alto' o 'medio alto', che presentavano una 'alta vulnerabilità' ben 171 edifici destinati all'istruzione (i dati dei sopralluoghi di questi giorni sono demoralizzanti: l'80% degli edifici scolastici risultano inagibili), e ben 55 utilizzati nel settore della sanità (lo scandalo dell'ospedale san Salvatore non era esploso nella sua drammaticità, ai tempi di Barberi). Dieci anni dopo, la profezia di Barberi si è tragicamente avverata. Tra i palazzi antichi a rischio vulnerabilità c'erano quelli crollati o fortemente danneggiati il 6 aprile scorso: la prefettura, il conservatorio, le facoltà universitarie, la biblioteca comunale (anche questo palazzo è al centro dell'attività investigativa di questi giorni).

"I complessi in muratura - scriveva Barberi - sono il doppio di quelli in cemento armato, appena il 31% degli edifici campionati. I complessi pubblici, poi, sono costituiti da vecchi immobili e solo raramente le funzioni pubbliche sono state trasferite in nuovi edifici in calcestruzzo armato". Una annotazione che fa riflettere: in zone a rischio sismico, le sedi delle istituzioni che in situazioni di emergenza dovrebbero essere in grado di garantire la funzionalità pubbliche, dovrebbero essere costruite nel rispetto delle norme antisismiche per avere meno probabilità di subire danni strutturali in caso di terremoto. Ovvio. Ovvio. Ma in Abruzzo non è andata così.

Ancora alcuni dati del censimento Barberi: "Sono 209 gli edifici in muratura di cattiva qualità, con orizzontamenti deformabili. E altri 346 sempre di cattiva qualità con orizzontamenti rigidi". Il mistero abruzzese è tutto qui. Cosa è stato fatto dal 1999 - anno in cui è stato presentato il dossier Barberi - a oggi?. La risposta sta nelle macerie de l'Aquila.(Ri.Ba.)

16 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

2009-04-16

L'Aquila, due nuove scosse. Un dossier aveva previsto tutto

16 aprile 2009

L'OPINIONE

Emergenza terremoto: caccia ai fondi

di Dino Pesole

Berlusconi inaugura la prima scuola da campo

Chiodi: "L'Abruzzo non è una regione di cartapesta"

Sisma, si studia tassa sui ricchi

ANALISI

Tassare i redditi più alti: ma sono i veri ricchi? (di Dino Pesole)

Dall'Inpdap mille nuove case per anziani in Abruzzo

Casa: sarà necessario rispettare le norme antisismiche

Commenta la notizia

Una scossa di magnitudo 3.2 è stata avvertita dalla popolazione nella provincia dell'Aquila ieri sera alle 21.36. Le località prossime all'epicentro, informa la Protezione civile, sono Capitignano, Montereale e Campotosto.

Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'evento sismico è stato registrato alle ore 21.36. L'Ingv ha registrato anche, una ventina di minuti dopo, quindi verso le 22.00, un'altra scossa sul Gran Sasso, questa volta di magnitudo 3.0.

Sono circa 20mila le famiglie che non faranno rientro nelle proprie case perchè inagibili. Lo ha spiegato Guido Bertolaso, Capo della Protezione Civile, che ha fatto il punto della situazione intevenendo al Tg1. "A loro -ha detto - dovremo dare un'accoglienza decente entro la fine dell'estate". La Protezione Civile sta gestendo circa 65mila sfollati dislocati fra tende a alberghi. "Fra poco - ha aggiunto ancora Bertolaso - avremo uno standard di accoglienza accettabile per tutti. È un lavoro impressionante. Stiamo anche cercando di capire quanti sono andati fuori casa perchè le abitazioni sono inagibili o distrutte e quanti invece sono fuori perché hanno paura e torneranno a casa solo quando lo sciame sismico sarà finito".

Il dossier di Barberi che aveva previsto tutto. "C'era un dossier dell'allora capo della protezione civile, Franco Barberi, che dieci anni fa aveva previsto tutto. Aveva, quel dossier, censito la vulnerabilità degli edifici pubblici strategici e specialì in zone a rischio. Una mole di informazioni enciclopedica: 42.106 schede su altrettanti edifici. Si parlava, nel dossier, della Campania, della Basilicata, della Calabria, del Molise, della Puglia e della Sicilia. E naturalmente dell'Abruzzo. Quel dossier è un documento straordinario, testimonianza del vero scandalo italiano: l'assenza di una seria politica di prevenzione. Lo diceva ieri sera Bertolaso: "La prevenzione non porta votì". Affrontando il capitolo abruzzese, tutti i dati raccolti tenevano conto del rischio sismico. Era stato profetico Barberi nella sua relazione: "Appare indispensabile che questo patrimonio di dati costituisca linea di indirizzo costante per l'avviamento a soluzione dei complessi problemi legati alla sicurezza del territorio interessato dal rischio sismico, in una corale accettazione di responsabilità da parte di tutti gli organismi interessati". E' una doppia beffa questo documento, perché, dopo il dossier Barberi, la regione Abruzzo ha lavorato a catalogare duemila edifici pubblici, a redigere schede tecniche, a memorizzare in 'data base' le informazioni raccolte sullo stato dell'arte dei duemila edifici. A elencare i palazzi a rischio, a partire da quello della prefettura dell'Aquila, di palazzo Quinzi, sede del liceo classico cittadino, del comune, del tribunale, della scuola De Amicis. Un lavoro terminato nel 2007, e reso noto in grandi linee in un vertice presieduto dal prefetto nel dicembre di due anni fa. Dunque il dossier scientifico di Franco Barberi.

Denunciava Barberi che diversi palazzi in muratura dell'antico centro storico erano a rischio: dieci addirittura a 'rischio alto' o 'medio alto', che presentavano una 'alta vulnerabilità' ben 171 edifici destinati all'istruzione (i dati dei sopralluoghi di questi giorni sono demoralizzanti: l'80% degli edifici scolastici risultano inagibili), e ben 55 utilizzati nel settore della sanità (lo scandalo dell'ospedale san Salvatore non era esploso nella sua drammaticità, ai tempi di Barberi). Dieci anni dopo, la profezia di Barberi si è tragicamente avverata. Tra i palazzi antichi a rischio vulnerabilità c'erano quelli crollati o fortemente danneggiati il 6 aprile scorso: la prefettura, il conservatorio, le facoltà universitarie, la biblioteca comunale (anche questo palazzo è al centro dell'attività investigativa di questi giorni).

"I complessi in muratura - scriveva Barberi - sono il doppio di quelli in cemento armato, appena il 31% degli edifici campionati. I complessi pubblici, poi, sono costituiti da vecchi immobili e solo raramente le funzioni pubbliche sono state trasferite in nuovi edifici in calcestruzzo armato". Una annotazione che fa riflettere: in zone a rischio sismico, le sedi delle istituzioni che in situazioni di emergenza dovrebbero essere in grado di garantire la funzionalità pubbliche, dovrebbero essere costruite nel rispetto delle norme antisismiche per avere meno probabilità di subire danni strutturali in caso di terremoto. Ovvio. Ovvio. Ma in Abruzzo non è andata così.

Ancora alcuni dati del censimento Barberi: "Sono 209 gli edifici in muratura di cattiva qualità, con orizzontamenti deformabili. E altri 346 sempre di cattiva qualità con orizzontamenti rigidi". Il mistero abruzzese è tutto qui. Cosa è stato fatto dal 1999 - anno in cui è stato presentato il dossier Barberi - a oggi?. La risposta sta nelle macerie de l'Aquila.(Ri.Ba.)

16 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-14

Terremoto, dalla Cei altri 2 milioni per l'Abruzzo

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14 aprile 2009

I resti di una palazzina crollata nel centro dell'Aquila (Ap/Lapresse)

"Dai nostri archivi"

Terremoto, vento e pioggiasulle tendopoli in Abruzzo

Terremoto: Pasqua in tendopoli,mentre si continua a scavare.Cinque per mille per l'Abruzzo

Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

Sisma in Abruzzo, come le aziende affrontano l'emergenza

Sindacati e Confindustria: "Una raccolta fondi per aiutare l'Abruzzo"

Con l'elmetto rosso da caposquadra dei Vigili del fuoco il cardinale Angelo Bagnasco,

presidente della Cei, ha voluto recarsi di persona tra le macerie dell'Aquila davanti alla Casa dello studente, in via XX Settembre. Il porporato ha reso noto che la Cei interverrá con altri 2 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza terremoto in Abruzzo, che si sono aggiunti a 3 milioni già donati. Ha anche preannunciato che dall'8 per mille arriveranno altri fondi della Cei alle popolazioni terremotate. Bagnasco ha anche ricordato che domenica prossima in tutte le parrocchie italiane ci sarà una colletta straordinaria a favore dei terremotati.

La terra continua a tremare. All'Aquila la terra continua a tremare, con diverse scosse la più intensa delle quali, lunedì sera alle 23,14, ha raggiunto magnitudo 4.9. Secondo le rilevazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si è trattato della scossa più forte dopo quella distruttiva della notte del 6 aprile, di magnitudo 5.8, e quelle del 7 e del 9 aprile, rispettivamente di magnitudo 5.3 e 5.1.

L'Abi illustra le misure per aiutare le famiglie terremotate. Intanto l'inchiesta, aperta dalla Procura per accertare eventuali responsabilità penali nei crolli avvenuti con la scossa di una settimana fa, ha mosso i primi passi: un pool di esperti è stato incaricato di effettuare perizie su palazzi pubblici e privati. E oggi in città ci sarà anche il direttore generale dell'Abi, Giuseppe Zadra, per illustrare alla stampa le misure adottate dalle banche per aiutare le famiglie colpite dal terremoto, tra cui agevolazioni per chi ha un mutuo in essere. La conferenza stampa del direttore generale dell'Abi, Zadra, è prevista alle 15.30 nella scuola sottufficiali della Guardia di Finanza a Coppito.

Bertolaso a Sulmona. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che nel pomeriggio incontrerà Bagnasco nel capoluogo, è in mattinata a Sulmona, dove la gente è preoccupata per quanto dichiarato dai geologi, che ipotizzano un sisma devastante nella Valle Peligna entro i prossimi dieci anni.

14 aprile 2009

 

 

 

 

Quell'ospedale sconosciuto al catasto

di Nicoletta Cottone

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14 aprile 2009

Sconosciuto al catasto: non solo senza agibilità, ma anche senza accatastamento. In una parola, abusivo. È l'ospedale San Salvatore dell'Aquila, inaugurato 9 anni fa, dopo oltre vent'anni anni di lavori, di ditte che si sono succedute, di appalti, di polemiche, dibattiti parlamentari, esposti. Quello che poche ore dopo il terremoto, dopo aver accolto oltre mille feriti, è stato evacuato per cedimenti strutturali, con reparti di degenza, laboratori, sale operatorie e obitorio a pezzi. L'ospedale dove alcuni bambini sono morti soffocati dai calcinacci, come ha raccontato a "Studio Aperto" Bernardino Persichetti, medico dell'ospedale. Quello che da un costo iniziale di poco più di 11 miliardi è svettato a 200 miliardi. Tutti fondi pubblici, finanziati dalla Cassa per il Mezzogiorno, dalla regione Abruzzo, dal ministero della Salute e da quello dell'Università. Un ospedale progettato nel 1967, anche se il cantiere è partito solo 5 anni dopo, nel 1972. Un nosocomio inaugurato per ben 5 volte, una per ogni lotto. Che per il catasto non esiste. Lo ha scritto in una relazione inviata alla Regione e al ministero della Salute il direttore generale della Asl dell'Aquila Roberto Marzetti.

Da oltre un anno si lavora all'accatastamento. Ora emerge che i tecnici stavano lavorando da un anno e mezzo all'accatastamento dell'ospedale. L'incarico era stato dato dalla Asl allo studio tecnico di Mauro Pace. La predisposizione delle planimetrie e delle relazioni catastali era pronta al 70%, ma la pratica di accatastamento non era stata ancora presentata. Dunque, l'ospedale non poteva avere l'agibilità in mancanza di accatastamento. L'ospedale avrebbe ottenuto un'agibilità parziale, valida reparto per reparto. Il direttore generale, Roberto Marzetti, ha firmato oltre 600 atti notarili per le volture di terreni dove è stata costruita la struttura; l'accreditamento è stato concesso, ma non è definitivo. "Quando sono arrivato - ha raccontato Marzetti - ho affidato l'incarico per risalire a tutti i proprietari delle particelle, un lavoro molto complesso; nel gennaio scorso ho firmato oltre 600 volture e ora entro giugno ci sarà l'accatastamento. Poi, poteva essere chiesta l'agibilità complessiva (quella reparto per reparto già esiste), che a questo punto diventa però un fatto secondario visto lo stato della struttura". Marzetti ha sottolineato che "ciò che conta è l'accreditamento, e l'ospedale ce l'ha, anche se provvisorio, come tutte le strutture pubbliche abruzzesi". L'accreditamento definitivo, previsto nel 2007 con apposita legge, "è stato sospeso dal commissario per la sanità Redigolo. Comunque, ora l'ospedale è di proprietà della Asl e sulla base di questo avevamo avviato la pratica per l'agibilità complessiva. Ogni unità operativa ha avuto l'agibilità per lo spazio proprio".

Il sindaco Cialente: ospedale costruito senza rispettare le regole. Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente punta l'obiettivo non tanto su agibilità e accatastamento ("che sono questioni burocratiche"), ma su "come è stato fatto". "L'ospedale – dice Cialente - non sarebbe crollato se fosse stato fatto come doveva essere fatto", ha affermato Cialente. E invita a fotografare i pilastri del nosocomio crollato sotto i colpi del sisma. "Io li ho visti – dice il sindaco - e non c'era la staffatura, il ferro uscito fuori è tutto storto". Questo per dire, ha aggiunto Cialente, "che anche se l'agibilità ci fosse stata, e non ci sarebbe stato problema ad ottenerla, l'ospedale sarebbe crollato lo stesso".

Procura: fra le priorità l'indagine sull'ospedale. Il procuratore del capoluogo abruzzese Alfredo Rossini sta lavorando per capire se dietro le morti dell'Aquila "c'è solo il terremoto o la mano dell'uomo". E nell'immane inchiesta ha stabilito delle priorità, quelle di indagare sugli edifici pubblici, dalla Casa dello studente all'ospedale, dalla prefettura alla stessa procura. Da alcuni mesi, poi, la procura indaga su alcuni affidamenti diretti per la manutenzione dell'ospedale: lavori d'urgenza affidati senza gara. Il procuratore della Repubblica dell'Aquila Rossini con i magistrati del suo team sta istituendo in questi giorni un pool per l'attività inquirente. Già una squadra di tecnici, costituita da ingegneri, geometri, chimici, esperti di costruzioni, geologi, sismologi stanno verificando le strutture poste sotto sequestro per giungere alle responsabilità sui materiali utilizzati e sulla filiera degli appalti, dalla progettazione al collaudo.

14 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-13

Terremoto, vento e pioggia

sulle tendopoli in Abruzzo

12 APRILE 2009

Terremoto: Pasqua in tendopoli. Cinque per mille per l'Abruzzo

Via alle indagini della Procura sugli sciacalli del cemento

Terremoto, l'Aquila si è spostata di 15 centimetri

IMMAGINI / L'addio alle vittime

Come effettuare le donazioni di solidarietà

Sabato 18 aprile il contributo del Gruppo 24 ORE

VISTI DA LONTANO / Berlusconi e quella frase sul week-end in campeggio

"Dai nostri archivi"

Terremoto: Pasqua in tendopoli,mentre si continua a scavare.Cinque per mille per l'Abruzzo

Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

Lo sport italiano si mobilita per il terremoto

Le norme antisismiche regionali

Una scossa sull'area in declino. Da cassintegrati a senza tetto

Sale a 294 il bilancio delle vittime e non si fermano le scosse di assestamento: l'ultima alle 20.05 di magnitudo 3,4. Il premier sulle indagini: "Non spetta al Governo rincorrere le responsabilità, io guardo al futuro"

È la pioggia il nemico degli sfollati nelle tendopoli allestite nella provincia dell'Aquila. Più che nel capoluogo abruzzese, è nei centri minori che la pioggia da ore si rovescia sulle tende e sui ripari di fortuna allestiti.

Pioggia abbondante, accompagnata anche da vento forte, che sta creando ulteriori disagi alla popolazione, ed anche a chi deve provvedere alle operazioni di soccorso e assistenza sul campo, perchè tutto diventa più difficile, a cominciare dal muoversi nelle tendopoli. Le previsioni meteo dei giorni scorsi annunciavano l'arrivo di questa perturbazione, ed anche temporali, e purtroppo per ora le cose sono proprio in questi termini. Pioggia che rende più difficile il lavoro dei tecnici incaricati di procedere alle ricognizioni degli stabili, per verificarne la stabilità e decidere caso per caso se un'abitazione o un edificio possa tornare o meno ad essere agibile e quindi ridurre il numero degli sfollati, al momento 55mila tra quelli alloggiati in strutture alberghiere della costa e nelle tendopoli. Come pure è rallentato il lavoro di rimozione delle macerie laddove tutto è andato perduto.

Il bilancio delle vittime del terremoto è ieri salito a 294: è morto nella notte tra sabato e domenica all'ospedale di Teramo per le ferite riportate nel sisma all'Aquila Tommaso Iovinitti. La giovane Eleonora, l'ultima persona recuperata viva da sotto le macerie, invece, pur rimanendo in prognosi riservata, respira spontaneamente, è vigile e cosciente.

La terra continua a tremare

Ma la terra continua a tremare: la scorsa notte una scossa di magnitudo 3.1 è stata registrata con epicentro Monti della Laga, nel Parco Nazionale d'Abruzzo, in una fascia che interessa, oltre all'Abruzzo, Marche e Lazio. E alle 16.41, alle 18.35 e alle 20.05 di oggi ce ne sono state altre tre, rispettivamente di magnitudo 2,9, 3,2 e 3,4. Le scosse si stanno comunque attenuando: negli ultimi tre giorni "le scosse superiore ai 3 gradi di magnitudo sono scese da 9 del 10 aprile a 5 dell'11".

In conseguenza delle nuove scosse, cresce anche il numero degli sfollati: circa 3.800 in più, di cui 3.100 ricoverati nel Com (Centro operativo misto) di Sulmona (L'Aquila) e altri 680 in altri 8 comuni della zona - Campo di Giove, Cocullo,Corfinio, Gagliano Aterno, Raiano, Roccacasale, Roccapia e Villalago - che non sono stati ancora inseriti nelle liste dei Com. Intanto, dalla scorsa notte all'Aquila non si scava più: non ci sono più nomi sulle liste dei dispersi e, comunque, sono stati abbondantemente superati i limiti di tempo che possano far sperare di trovare persone ancora vive sotto le macerie.

L'intervento di Berlusconi

"Vi porteremo presto fuori dalle tende", ha assicurato il presidente del Consiglio Berlusconi giunto all'Aquila per assistere alla messa di Pasqua, celebrata nella scuola della Guardia di Finanza all'Aquila, e per poi restare a pranzo con gli sfollati del terremoto, assicurando che "la fase di emergenza sta per finire". Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha invece visitato l'ospedale da campo del capoluogo: "l'Italia è orgogliosa di voi", ha detto ai volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa che hanno tirato su la tendopoli a poche ore dal sisma. Berlusconi ha sottolineato che per la ricostruzione de L'Aquila, che sarà affidata alla province, "ci saranno tempi rapidi, precisi e certi".

Al prossimo Consiglio dei Ministri, che potrebbe svolgersi proprio all'Aquila tra una decina di giorni, verrà varato un decreto che, ha spiegato il premier, si incentrerà fondamentalmente su due aspetti: la disponibilità dei fondi per la ricostruzione e il piano di intervento per gli aiuti alla popolazione. "Voglio arrivare qui con interventi concreti", ha detto Berlusconi, aggiungendo che "è stato approntato un ufficio per il premier all'interno della scuola della Guardia di Finanza" e che "se sarà necessario si recherà in Abruzzo ogni giorno" e ha ribadito anche che per i beni artistici è stata registrata "una grande disponibilità a concorrere alla loro ricostruzione da parte dei paesi amici".

Quanto alle verifiche di agibilità, Berlusconi ha detto: "Entro due mesi pensiamo di poter fare i certificati di abitabilità e solo allora sapremo quanti cittadini non potranno rientrare" nelle proprie abitazioni" e ha aggiunto che sono già stati fatti 1.049 "inventari particolareggiati". Tra questi 152 hanno riguardato edifici residenziali, 25 le scuole, 78 gli edifici pubblici e 124 edifici di attività produttive. Giovedì inoltre, dovrebbero riaprire le prime scuole elementari e nella scuola della Guardia di Finanza verranno approntati uffici comunali, per "creare una sorta di cittadella delle istituzioni", ha assicurato Berlusconi.

Le inchieste della magistratura

Quanto alle inchieste per gli abusi e le irregolarità, Berlusconi ha detto: "Non spetta al Governo guardare al passato e rincorrere le responsabilità, ora bisogna guardare al futuro. La magistratura accerterà le responsabilità. Io sono qui per fare cose in fretta e riportare la gente a casa nel più breve tempo possibile". Il premier ha poi parlato di un possibile cambiamento, in senso più stringente, delle normi antisismiche.

Sale a 294 il bilancio delle vittime e non si fermano le scosse di assestamento: l'ultima alle 20.05 di magnitudo 3,4. Il premier sulle indagini: "Non spetta al Governo rincorrere le responsabilità, io guardo al futuro"

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La Cei: in Abruzzo c'è tutta la Chiesa italiana

Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, Mariano Crociata, ha celebrato la messa di Pasqua all'Aquila, tra i terremotati, spiegando come "ca Chiesa italiana sia tutta presente qui in Abruzzo". "Sono venuto - ha detto Crociata, che ha incontrato che incontra i cronisti durante una visita nella città deserta, al Duomo e alla basilica di Collemaggio distrutti dal sisma - a partecipare alla Pasqua di questa comunità, per dare la testimonianza della Chiesa italiana e di tutti i vescovi".Crociata si dice "impressionato che, con gli edifici privati ed istituzionali, anche i luoghi di culto siano irrimediabilmente danneggiati. Si tratta di un patrimonio artistico e storico di valore inestimabile. Qui bisogna ricominciare. Bisogna scongiurare il rischio che un luogo così ricco di testimonianza e di impegno possa essere abbandonato a sè stesso". E allora, per l'arcivescovo bisogna "far riprendere subito vita alla comunità cittadina".Per questo, auspica "come nell'immediato, che nel tempo vengano raccolte le tante disponibilità che ci sono, così da mantenere viva sempre l'attenzione".

Il Comune torna a funzionare

È stato disposto intanto il rientro in servizio di tutti i dipendenti del Comune dell'Aquila a partire da martedì 14 aprile. L'unica eccezione riguarda coloro che hanno subito dei lutti familiari entro il quarto grado. Il personale dovrà mettersi a disposizione dei dirigenti di riferimento e presentarsi presso il comando di polizia municipale, in via Scarfoglio. Il provvedimento è stato adottato allo scopo di consentire la possibile ripresa dell'attività dell'amministrazione, in favore della popolazione.

Le condizioni nei campi

Pur rassicuranti, la presenza e le parole di Berlusconi e di Fini non possono cancellare la realtà dei campi, dove quasi ovunque manca l'acqua calda e il riscaldamento (e nella notte la temperatura è scesa fino ai 6 gradi, l'Aquila è una città di montagna). Problemi anche per infornarsi: pochissime le televisioni e radio disponibili e quasi assenti i giornali, che all'Aquila non vengono più distribuiti da giorni. Quanto alla distribuzione dei pasti, in molti campi mancano ancora i tavoli e le persone sono costrette a mangiare in piedi i pranzi distribuiti dai volontari. Per celebrare la Pasqua e portare un momento di serenità, sono state anche distribuite 9mila uova di cioccolato, donate alla Croce Rossa dalle aziende produttrici.

L'intervento dei Vigili sulla chiesa di San Bernardino

Squadre specializzate dei Vigili del fuoco del Piemonte e del Friuli stanno ultimando la messa in

sicurezza del campanile della chiesa di San Bernardino. Appesi a una gru da 120 metri, i pompieri stanno "imbrigliando" con degli angoli in legno quello che resta del campanile: "l'obiettivo - spiega il caposquadra Adriano Lamacchia - è evitare che con una scossa di assestamento quanto

è ancora in piedi cada, distruggendo anche il meraviglioso organo a canne dentro la chiesa. Quando avremo finito, ci saranno da recuperare le campane". Un intervento difficile nel cuore di una città dell'Aquila deserta, reso ancora più impervio sia dalle continue scosse di assestamento sia dal vento, che oggi ha soffiato particolarmente forte. "Non è il massimo lavorare così, specialmente quando sei sospeso ad una fune a quaranta metri da terra", spiega Lamacchia. Tuttavia, l'operazione prosegue ad oltranza.

12 APRILE 2009

 

 

 

 

Le macerie su 8mila processi

di Lionello Mancini

12 aprile 2009

Il Tribunale dell'Aquila (ANSA)

Tiene le dita ben incrociate il capo Dipartimento dell'Ordinamento giudiziario (Dog), l'agrigentino Luigi Birritteri, e conferma: "Sì, abbiamo recuperato i server, li abbiamo portati a Roma e i tecnici dovrebbero aver già rimesso in rete i dati salvati. Già ora (ieri per chi legge, NdR), le sette sedi dovrebbero essere collegate. Tranne l'Aquila, dove non c'è, semplicemente, più niente".

Accade per la prima volta, in Italia, che si debba fare i conti con una sede giudiziaria distrettuale inagibile e ripiegata su se stessa con dentro fascicoli civili e penali, computer, avvisi da recapitare, contabilità, uffici amministrativi, Tribunale del riesame, Tribunale di sorveglianza, esecuzioni penali. Un disastro che si riflette su decine di uffici e un bacino di utenza superiore al milione di persone.

Così, portati in salvo e riattati i server, restano da estrarre dai calcinacci gli scaffali con decine di migliaia di fascicoli cartacei, 8.500 solo del penale in appello. A cominciare da quali? E per portarli dove? Ancora Birritteri: "Siamo ripartiti venerdì con il processo per direttissima ai quattro rumeni accusati di sciacallaggio, utilizzando l'area del Tribunale di minorenni in via dell'Acquasanta. Ma la sede vera, anche se provvisoria, sarà allestita nella ex caserma della Finanza che sorge nell'area industriale tra Onna e Paganica. Una novantina di stanze, quattro saloni buoni per le udienze, sorveglianza e attivazione dei servizi affidati alla Polizia penitenziaria. Staremo un po' stretti, ma è meglio di niente. Il lavoro grosso sarà tirare i cavi e mettere in rete l'edificio".

Una soluzione trovata in tempo record, un edificio ben costruito nel 1998, con il solo svantaggio di trovarsi nella zona più disastrata della provincia, in pratica sull'epicentro. Ma alternative altrettanto valide non c'erano.

Intanto i problemi incalzano. A parte le udienze penali con detenuti, quelle del riesame sulla validità degli arresti, o quelle della Sorveglianza, sul piano più squisitamente amministrativo incombono una serie di pratiche legate alle prossime elezioni europee. Proprio in queste ore, sulla base degli elenchi (non si sa se ancora disponibili) dovrebbero essere contattati i futuri presidenti e membri di seggio per il voto di giugno. Ma anche una volta recuperati gli elenchi o fattili rifare dai Comuni, sarà molto difficile contattare i candidati nelle tendopoli o negli alberghi, perché facilmente si tratterà di sfollati. Ma il voto euroepo non può essere rinviato e qualcosa bisognerà inventare.

Antonello Carbonara, 63 anni a giugno, è il presidente dei 600 avvocati aquilani, anch'essi alle prese con problemi enormi: "Ringrazio i colleghi degli Ordini di tutta Italia per l'aiuto sia economico sia per la disponibilità a 360° – dice – però è chiaro che i nostri problemi sono appena iniziati. A parte i lutti in famiglia di molti di noi, il 90% degli studi e delle nostre case sono crollati o inagibili. Le nostre carte, le nostre agende legali, i fascicoli, tutto sepolto. Non sappiamo più le date delle udienze, le sedi in cui andare per quelli di noi che avevano incarichi fuori l'Aquila, la scadenza dei termini degli appelli, dei ricorsi, delle memorie... Non penso tanto a me, ma sono angosciato per i giovani colleghi che dovranno ricominciare da capo. E con l'aiuto di tutti".

E anche alle difficoltà degli avvocati sta pensando l'Associazione magistrati, che venerdì si è riunita a Pescara, presente una delegazione della Giunta nazionale. "Anche se sarà compito di altri fissare i termini esatti di un decreto di sospensione dei termini – spiega il Pm pescarese Giampiero di Florio, responsabile regionale del'Anm – noi stiamo cercando di capire a quali esigenze inedite va incontro la giurisdizione dopo il disastro della sede distrettuale. È chiaro che non basta un provvedimento sull'Aquila e Comuni limitrofi, perché ogni tribunale, procura, sede staccata, giudice di Pace, per determinate incombenze deve rapportarsi con la corte d'appello".

Così, a Pescara si susseguono le riunioni tra magistrati, tecnici, personale amministrativo, per avere un quadro d'insieme delle esigenze e fissare una scala di priorità di intervento. Oltre, ovviamente, tenersi pronti ad affiancare i disastrati colleghi togati e amministrativi aquilani, non appena le condizioni logistiche lo consentiranno.

La sospensione dei termini è una priorità, anche se poi starà alla sensibilità dei singoli magistrati interpretare in chiave "post-sismica" il ritardo di un deposito, l'assenza di un legale a un'udienza. E ciò varrà anche per i difensori abruzzesi e non domiciliati presso i colleghi aquilani per incarichi da svolgere sul posto.

"Altri disagi – continua Di Florio – anche se non abbiamo un quadro esatto, verranno dalle decine di fascicoli su cui i colleghi stavano lavorando a casa e che ora sono sepolti per sempre o finché la terra non smette di tremare".

Perché il servizio Giustizia nel Distretto riacquisti una funzionalità accettabile, molti sforzi dovranno essere compiuti da diversi soggetti e in modo coordinato: ministero, magistrati, dirigenti e impiegati, oltre che dalla Protezione civile, Telecom, tecnici comunali. Un mix non facile, in tempi normali non sempre riuscito. Ma insieme ai disastri, in queste ore l'Abruzzo ha visto anche tanti miracoli...

12 aprile 2009

 

 

 

2009-04-11

Via alle indagini della Procura sugli sciacalli del cemento

di Nicoletta Cottone

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11 aprile 2009

"Dai nostri archivi"

De Magistris indagato a Roma con i pm di Salerno

Doping, la procura di Roma indaga su Valverde

Napoli, indagato il figlioDi Pietro

Aperta un'indagine sulla nuova sede della Regione Lombardia

Alitalia, indagati per bancarotta i vertici in carica dal 2000 al 2007

La procura dell'Aquila ha aperto un'inchiesta sui materiali usati per la costruzione di case antisismiche e sulle procedure utilizzate nella costruzione. Un'inchiesta che si annuncia lunga e difficile. Al momento si tratta di un fascicolo contro ignoti, cioè senza iscrizioni nel registro degli indagati. Tra le ipotesi di reato quella di disastro colposo. "Lo dobbiamo alle vittime e ai loro parenti", ha detto il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dell'Aquila, Alfredo Rossini. È ormai quasi più di un sospetto il fatto che sciacalli del cemento abbiano mescolato sabbia nelle gettate. Si indaga sui perché alcune case costruite con criteri antisismici si siano sbriciolate con la scossa del 6 aprile. Trascinando e uccidendo sotto polvere e rovine tanti innocenti.

Subito le prime verifiche e l'acquisizione dei progetti. Nonostante le difficoltà oggettive di lavoro con uffici inutilizzabili, la Procura è al lavoro. Il procuratore Rossini, ha aperto un'inchiesta sui crolli provocati dal terremoto, ha affidato ai carabinieri la delega per compiere, insieme ai tecnici, le prime acquisizioni di documenti e le prime verifiche su alcuni edifici. Tra questi ci sarebbero la Casa dello studente e l'ospedale. Lo stesso palazzo di Giustizia è inagibile. Già la prossima settimana i 3 tecnici incaricati (uno della Protezione civile, uno dei Vigili del fuoco e un tecnico civile) cominceranno a esaminare le macerie, a cercare i documenti di progettazione degli edifici, i nomi dei progettisti e dei costruttori. Dovranno capire se e come ci sono state modifiche che hanno minato la sicurezza degli edifici.

Analisi sui campioni delle macerie. Saranno prelevati campioni delle macerie nei palazzi, si procederà, con molte probabilità, al sequestro di aree o di fabbricati, si cercheranno risposte per capire perché palazzi adiacenti, costruiti nello stesso periodo, abbiano resistito in maniera diversa al terremoto. I magistrati abruzzesi temono anche lo sbarco della criminalità organizzata per entrare nel business della ricostruzione.

Sull'ospedale indaga anche una commissione parlamentare. Intanto la commissione parlamentare sul servizio sanitario guidata da Ignazio Marino ha avviato un'indagine sull'ospedale San Salvatore, inaugurato nel 2000, costato oltre 200 miliardi (a fronte di una spesa iniziale di 11) e reso inagibile dal sisma.

11 aprile 2009

 

 

 

Terremoto: Pasqua in tendopoli,

mentre si continua a scavare.

Cinque per mille per l'Abruzzo

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11 aprile 2009

Via alle indagini della Procura sugli sciacalli del cemento

Commosso addio alle vittime del terremoto

Terremoto, l'Aquila si è spostata di 15 centimetri

IMMAGINI / L'addio alle vittime

VISTI DA LONTANO / Berlusconi e quella frase sul week-end in campeggio

Il messaggio integrale del Papa

Come effettuare le donazioni di solidarietà

Terremoto, la cronaca dei giorni successivi alla scossa

"Dai nostri archivi"

Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

Napolitano: esame di coscienza sulle responsabilità per gli effetti del sisma

Dalla California al Giappone, occhio alle norme antisismiche

Sisma in Abruzzo, come le aziende affrontano l'emergenza

Sindacati e Confindustria: "Una raccolta fondi per aiutare l'Abruzzo"

Dopo le lacrime dell'addio, il dolore del Paese, le storie di tanti sogni spezzati, si continua a scavare, anche se fervono i preparativi per la celebrazione dei riti religiosi legati alla Pasqua nelle 32 tendopoli che ospitano circa 18mila sfollati del terremoto.. Nonostante lo sciame sismico non lasci tregua agli sfollati: dopo una notte tranquilli, raffica di nuove scosse nell'aquilano, alle ore 5,14 con magnitudo 2.9 e alle ore 7.39, con magnitudo 3.3, alle ore 8 e 57 con magnitudo 3.2, alle 9.04, sempre con magnitudo 3.2: Le località nei pressi dell'epicentro sono L'Aquila, Pizzoli e Scoppito e Fossa. E la Protezione civile ha fatto sapere che è in arrivo anche il maltempo, con pioggie persistenti per l'intera giornata. "Stiamo registrando mai come in questi giorni - ha commentato il presidente del Senato Renato Schifani - un momento di grandissima solidarietà nazionale. Tutte le istituzioni, tutte le forze politiche stanno dando prova di grande maturità e coesione sociale, alla quale si è sempre appellato il Capo dello Stato". I Vigili del fuoco continueranno a scavare e lo faranno finchè ci sará un barlume di speranza.

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha attivato presso il Tesoro le procedure per introdurre il terremoto dell'Abruzzo nell'elenco delle causali di destinazione per il 5 per mille. Lo riferisce una nota di via XX settembre.

Per ridare il sorriso ai bambini il ministero per le Pari Opportunità, d'intesa con l'associazione Happy Family Onlus e Croce Rossa Italiana, ha lanciato l'Operazione sorriso per i bambini colpiti dal sisma: un uovo di cioccolato per ogni bambino, un sorriso e un gioco per ciascuna piccola vittima del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Non solo dolci pasquali, ma anche pupazzi, giochi per la prima infanzia, elettronici e di società per i più grandi, che saranno portati direttamente dentro le tendopoli de L'Aquila. Intanto sono arrivate questa mattina le 500 uova di Pasqua di cioccolato che Papa Benedetto XVI ha voluto regalare ai bambini dell'Aquila, in seguito al terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Le uova sono state precedute, da una donazione in denaro che la Curia diocesana, pur non dando cifre, definisce "veramente importante e in contanti". La donazione di Papa Ratzinger è stata portata ieri direttamente dal cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano e del segretario particolare del Pontefice.

Intanto si aggrava il bilancio delle vittime: ora sono 293 i morti, quasi 40mila gli sfollati. Si continua a scavare senza sosta. Questa mattina i Vigili del fuoco hanno estratto prima il corpo di una donna anziana e poi quello di una donna di 40 anni dallo scavo di un edificio in via XX Settembre, di fronte alla Casa dello studente, luogo simbolo della tragedia del terremoto in Abruzzo. Nel pomeriggio è stato estratto dalle macerie il figlio diciassettenne della signora di 40 anni, ultima persona che mancava all'appello in quell'edificio. Nelle operazioni di scavo ieri sera erano stati ritrovati due corpi, ma è ancora lungo l'elenco dei dispersi. Aumenta nel frattempo la lista dei paesi colpiti, si allunga l'inventario degli edifici con crepe e crolli. In via D'Annunzio a L'Aquila, i soccorritori hanno continuato a scavare per tutta la notte dopo che ieri era stato registrato un segnale di vita tra le macerie di un'abitazione. Si era fatta l'ipotesi che si trattasse di una badante di origine filippina attualmente dispersa.

I Vigili del Fuoco sono impegnati nella ricerca di persone, nell'assistenza alla popolazione per il recupero di beni, ma anche nell'attività di puntellamento degli edifici pericolanti, nell'accompagnamento, fra mille cautele, degli sfollati nelle proprie abitazioni per recuperare qualche vestito e oggetti personali. Si stanno effettuando rilevamenti sulla stabilità degli edifici pubblici e privati: in campo 91 ingegneri specializzati dei Vigili del Fuoco. I Carabinieri, oltre 600, sono impegnati nelle attività antisciacallaggio, nella vigilanza dei centri di raccolta e nel sostegno alla popolazione, mentre i materiali in arrivo vengono scortati dalla Polizia Stradale. La Protezione civile ha reso noto che sono al lavoro 75 medici e 311 infermieri, che assicurano una copertura sanitaria, 28 i Punti medici avanzati attivati. Oltre 2mila volontari hanno allestito 10 cucine da campo in grado di fornire 4.750 pasti l'ora. A queste si aggiungono altre 25 cucine.

Intanto la Procura dell'Aquila, dopo aver trovato una sede provvisoria, ha aperto un'inchiesta per verificare se alcune palazzine antisismiche crollate sotto i colpi del terremoto abbiano rispettato i criteri imposti dalla normativa o siano davvero state costruite utilizzando sabbia marina o senza ferro, come è stato segnalato da più parti. .

11 aprile 2009

 

 

 

 

 

Terremoto: i morti sono 293

Si continua a scavare

11 aprile 2009

Dopo le lacrime dell'addio, il dolore del Paese, le storie di tanti sogni spezzati, si continua a scavare, anche se fervono i preparativi per la celebrazione dei riti religiosi legati alla Pasqua nelle 32 tendopoli che ospitano circa 18mila sfollati del terremoto.. Nonostante lo sciame sismico non lasci tregua agli sfollati: dopo una notte tranquilli, raffica di nuove scosse nell'aquilano, alle ore 5,14 con magnitudo 2.9 e alle ore 7.39, con magnitudo 3.3, alle ore 8 e 57 con magnitudo 3.2, alle 9.04, sempre con magnitudo 3.2: Le località nei pressi dell'epicentro sono L'Aquila, Pizzoli e Scoppito e Fossa. "Stiamo registrando mai come in questi giorni - ha commentato il presidente del Senato Renato Schifani - un momento di grandissima solidarietà nazionale. Tutte le istituzioni, tutte le forze politiche stanno dando prova di grande maturità e coesione sociale, alla quale si è sempre appellato il Capo dello Stato". I Vigili del fuoco continueranno a scavare e lo faranno finchè ci sará un barlume di speranza.

Per ridare il sorriso ai bambini il ministero per le Pari Opportunità, d'intesa con l'associazione Happy Family Onlus e Croce Rossa Italiana, ha lanciato l'Operazione sorriso per i bambini colpiti dal sisma: un uovo di cioccolato per ogni bambino, un sorriso e un gioco per ciascuna piccola vittima del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Non solo dolci pasquali, ma anche pupazzi, giochi per la prima infanzia, elettronici e di società per i più grandi, che saranno portati direttamente dentro le tendopoli de L'Aquila. Intanto sono arrivate questa mattina le 500 uova di Pasqua di cioccolato che Papa Benedetto XVI ha voluto regalare ai bambini dell'Aquila, in seguito al terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Le uova sono state precedute, da una donazione in denaro che la Curia diocesana, pur non dando cifre, definisce "veramente importante e in contanti". La donazione di Papa Ratzinger è stata portata ieri direttamente dal cardinal Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano e del segretario particolare del Pontefice.

Intanto si aggrava il bilancio delle vittime: ora sono 293 i morti, quasi 40mila gli sfollati. Si continua a scavare senza sosta. Questa mattina i Vigili del fuoco hanno estratto prima il corpo di una donna anziana e poi quello di una donna di 40 anni dallo scavo di un edificio in via XX Settembre, di fronte alla Casa dello studente, luogo simbolo della tragedia del terremoto in Abruzzo. Nel pomeriggio è stato estratto dalle macerie il figlio diciassettenne della signora di 40 anni, ultima persona che mancava all'appello in quell'edificio. Nelle operazioni di scavo ieri sera erano stati ritrovati due corpi, ma è ancora lungo l'elenco dei dispersi. Aumenta nel frattempo la lista dei paesi colpiti, si allunga l'inventario degli edifici con crepe e crolli. In via D'Annunzio a L'Aquila, i soccorritori hanno continuato a scavare per tutta la notte dopo che ieri era stato registrato un segnale di vita tra le macerie di un'abitazione. Si era fatta l'ipotesi che si trattasse di una badante di origine filippina attualmente dispersa.

I Vigili del Fuoco sono impegnati nella ricerca di persone, nell'assistenza alla popolazione per il recupero di beni, ma anche nell'attività di puntellamento degli edifici pericolanti, nell'accompagnamento, fra mille cautele, degli sfollati nelle proprie abitazioni per recuperare qualche vestito e oggetti personali. Si stanno effettuando rilevamenti sulla stabilità degli edifici pubblici e privati: in campo 91 ingegneri specializzati dei Vigili del Fuoco. I Carabinieri, oltre 600, sono impegnati nelle attività antisciacallaggio, nella vigilanza dei centri di raccolta e nel sostegno alla popolazione, mentre i materiali in arrivo vengono scortati dalla Polizia Stradale. La Protezione civile ha reso noto che sono al lavoro 75 medici e 311 infermieri, che assicurano una copertura sanitaria, 28 i Punti medici avanzati attivati. Oltre 2mila volontari hanno allestito 10 cucine da campo in grado di fornire 4.750 pasti l'ora. A queste si aggiungono altre 25 cucine.

Intanto la Procura dell'Aquila, dopo aver trovato una sede provvisoria, ha aperto un'inchiesta per verificare se alcune palazzine antisismiche crollate sotto i colpi del terremoto abbiano rispettato i criteri imposti dalla normativa o siano davvero state costruite utilizzando sabbia marina o senza ferro, come è stato segnalato da più parti. .

11 aprile 2009

 

 

 

Via alle indagini della Procura sugli sciacalli del cemento

di Nicoletta Cottone

11 aprile 2009

"Dai nostri archivi"

De Magistris indagato a Roma con i pm di Salerno

Doping, la procura di Roma indaga su Valverde

Napoli, indagato il figlioDi Pietro

Aperta un'indagine sulla nuova sede della Regione Lombardia

Alitalia, indagati per bancarotta i vertici in carica dal 2000 al 2007

La procura dell'Aquila ha aperto un'inchiesta sui materiali usati per la costruzione di case antisismiche e sulle procedure utilizzate nella costruzione. Un'inchiesta che si annuncia lunga e difficile. Al momento si tratta di un fascicolo contro ignoti, cioè senza iscrizioni nel registro degli indagati. Tra le ipotesi di reato quella di disastro colposo. "Lo dobbiamo alle vittime e ai loro parenti", ha detto il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dell'Aquila, Alfredo Rossini. È ormai quasi più di un sospetto il fatto che sciacalli del cemento abbiano mescolato sabbia nelle gettate. Si indaga sui perché alcune case costruite con criteri antisismici si siano sbriciolate con la scossa del 6 aprile. Trascinando e uccidendo sotto polvere e rovine tanti innocenti.

Subito le prime verifiche e l'acquisizione dei progetti. Nonostante le difficoltà oggettive di lavoro con uffici inutilizzabili, la Procura è al lavoro. Il procuratore Rossini, ha aperto un'inchiesta sui crolli provocati dal terremoto, ha affidato ai carabinieri la delega per compiere, insieme ai tecnici, le prime acquisizioni di documenti e le prime verifiche su alcuni edifici. Tra questi ci sarebbero la Casa dello studente e l'ospedale. Lo stesso palazzo di Giustizia è inagibile. Già la prossima settimana i 3 tecnici incaricati (uno della Protezione civile, uno dei Vigili del fuoco e un tecnico civile) cominceranno a esaminare le macerie, a cercare i documenti di progettazione degli edifici, i nomi dei progettisti e dei costruttori. Dovranno capire se e come ci sono state modifiche che hanno minato la sicurezza degli edifici.

Analisi sui campioni delle macerie. Saranno prelevati campioni delle macerie nei palazzi, si procederà, con molte probabilità, al sequestro di aree o di fabbricati, si cercheranno risposte per capire perché palazzi adiacenti, costruiti nello stesso periodo, abbiano resistito in maniera diversa al terremoto. I magistrati abruzzesi temono anche lo sbarco della criminalità organizzata per entrare nel business della ricostruzione.

Sull'ospedale indaga anche una commissione parlamentare. Intanto la commissione parlamentare sul servizio sanitario guidata da Ignazio Marino ha avviato un'indagine sull'ospedale San Salvatore, inaugurato nel 2000, costato oltre 200 miliardi (a fronte di una spesa iniziale di 11) e reso inagibile dal sisma.

11 aprile 2009

 

 

 

Abruzzo: il commosso addio

alle vittime del terremoto

10 aprile 2009

(foto Ap/Lapresse)

Dopo i funerali di Stato delle vittime del terremoto in Abruzzo, questa mattina all'Aquila, il premier Silvio Berlusconi ha parlato di "una giornata toccante, lancinante, che non ci dimenticheremo più". E conferma che lo Stato non lascerà soli i cittadini colpiti dal sisma: "Mi è stato chiesto da tutti di non lasciarli soli. E io l'ho promesso davanti alle bare: il governo assume su di se la responsabilità di assistere chi è stato colpito". Intanto, con il ritrovamento in serata del corpo di un uomo da una palazzina di via XX Settembre, all'Aquila, sale a 290 il numero delle vittime finora accertate.

Quarantamila sfollati, Berlusconi: "Le mie case a disposizione". Il premier ha anche detto che gli sfollati sono quasi 39.500: 24.138 sono nelle tende; 15.350 sulla costa in 139 hotel ed in 1680 abitazioni private. Per quanto riguarda i soccorritori, sono in totale 12.131.

E il premier ha detto anche "c'è una generosa offerta di case da parte di tutti i cittadini italiani" e che "anche io farò la mia parte mettendo a disposizione alcune delle mie case". Il susseguirsi delle scosse, però, è preoccupante", ha proseguito il premier, che ha ricordato come dal 6 aprile ad oggi si sono registrate nell'area colpita dal terremoto "806 scosse, 9 delle quali di magnitudo tra 4 e 5 della scala Richter. Solo ieri le scosse sono state 186". La terra ha continuato a tremare anche oggi: alle 17.46 un'altra scossa, di magnitudo 3,3 della scala Richter, è stata registrata con epicentro nella zona compresa fra L'Aquila, Lucoli e Tornimparte.

Crollate le case costruite senza criteri antisismici. "Tutte le case che sono venute giù, anche quelle non antiche, erano costruite senza criteri antisismici", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "Anche le case costruite negli anni `70 e '80 sono venute giù - ha aggiunto - erano fatte con cementi che non si usano più, con ferri che non si usano più, senza meccanismi di aderenza e legate alle tecnologie di allora". Per quanto riguarda la ricostruzione delle singole case, "se ci saranno i privati i tempi saranno solo di mesi - ha detto Berlusconi- La costruzione parcellizzata - ha aggiunto - dovrebbe essere un sistema veloce perché ho avuto l'idea di mettere una data di inizio e una data finale".

"Ai paesi esteri – ha detto il premier - forniremo una lista di beni culturali o di edifici pubblici da ricostruire. Ciascun Paese, in base alle proprie disponibilità, potrà adottare l'opera di ricostruzione che preferisce".

Sciacallaggio, via ai processi per direttissima. Infine, Berlusconi ha detto che nel tardo pomeriggio si sarebbe svolto presso la scuola della Guardia di Finanza de L'Aquila il processo per direttissima contro le 4 persone, due uomini e due donne, arrestate questa mattina con l'accusa di sciacallaggio. Il premier ha poi spiegato che da oggi per contrastare il fenomeno sono operativi 700 uomini delle forze armate, 100 dei quali impiegati per la logistica.

La Procura dell'Aquila: "Confermata l'apertura di un'inchiesta". L'inchiesta è aperta e ci sono i fascicoli, ma per ora nei confronti di ignoti, sui danni causati dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo. A confermarlo è il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, che non ha però voluto precisare le ipotesi di reato formulate dagli inquirenti aquilani.

Tra le ipotesi più accreditate, tuttavia, c'è quella che un filone dell'inchiesta possa riguardare le modalità costruttive degli edifici che hanno subito danni a cominciare dai materiali utilizzati e dalle procedure seguite. Rossigni ha affermato di voler sapere chi ha costruito utilizzando la "sabbia del mare". Oltre ad eseguire una perizia sulle macerie, si provvederà ad acquisire la documentazione relativa agli appalti e all'esecuzione dei lavori.

Nella tarda mattinata si erano conclusi i funerali di Stato di gran parte delle 289 vittime del terremoto. La funzione era stata concelebrata dal segretario di stato Vaticano Tarcisio Bertone. Erano presenti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Renato Schifani e quello della Camera Gianfranco Fini. Oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, numerosi ministri, numerosi esponenti di maggioranza e opposizione, oltre che i rappresentanti di tutti i comuni abruzzesi.

Preghiera islamica

Al termine della celebrazione delle esequie secondo il rito cattolico, i funerali in memoria delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo si sono conclusi con una preghiera recitata da un Imam in memoria dei defunti di religione islamica.

Bisogna tornare a sognare

"Sotto le macerie dell'Abruzzo c'è la voglia di ripartire". Sono le parole del cardinale Bertone. nell'omelia dei funerali delle vittime del terremoto. Pur nella tristezza di queste ore, e pensando alle parole bibliche sulla Gerusalemme celeste, il segretario di Stato vaticano ha affermato di sentire "nascere la speranza del cuore perchè - ha spiegato - s'avverte già nell'aria che sotto le macerie c'è la voglia di ripartire, di ricostruire, di tornare a sognare"

La tragedia del pompiere-papà

Il cardinale Bertone ricorda nella omelia dei funerali delle vittime del terremoto anche "Marco Cavagna, il pompiere-papà di Treviolo - ha sottolineato - venuto da Bergamo e qui colpito da un infarto mentre cercava di salvare altre vite".

Il messaggio del Papa

Il papa è "spiritualmente vicino" "in queste ore drammatiche" alle persone colpite dalla "immane tragedia del terremoto", implora "da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa dei feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto". "La Santa Sede intende fare la sua parte, unitamente alle parrocchie, agli istituti religiosi e alle aggregazionio laicali. Questo è il momento dell'impegno, in sintonia con gli organismi dello Stato, che giá stanno lodevolmente operando. Solo la solidarietá può consentire di superare prove così dolorose". Benedetto XVI lo afferma nel messaggio letto dal suo segretario personale mons.Georg Gaenswein, durante il funerale solenne delle vittime del sisma. "Appena sarà possibile il Papa verrà all'Aquila. Stiamo valutando la situazione e lo sviluppo degli eventi", aveva già dichiarato George Gaenswein.

Minuto di silenzio

L'agenzia giornalistica Ansa ha oscurato i banner pubblicitari sul proprio sito e osservato, alle 11, un minuto di silenzio simbolico delle trasmissioni. Anche l'Enac ha dato indicazioni affinchè oggi in tutti gli aeroporti italiani, in concomitanza con le celebrazioni dei funerali di Stato, venga osservato 1 minuto di silenzio in segno di cordoglio per le vittime e di solidarietá con tutta la popolazione colpita. La stessa Confindustria Caserta ha osservato un minuto di raccoglimento in ricordo dei morti e ha riconfermato la solidarietà alle popolazioni che in questi giorni stanno vivendo momenti drammatici.

Troveremo i fondi

Il Governo troverà "tutti i fondi necessari" per i danni del terremoto abruzzese. Ad assicurarlo é Berlusconi, che intervistato a "Panorama del giorno" su Canale 5 ha spiegato che "dal fondo Ue per le calamità naturali arriveranno 400-500 milioni di euro in tre anni". Già ora, ha ricordato il Premier, "abbiamo stanziato 100 milioni di euro come governo italiano. il ministero dell'istruzione ha stanziato altri 16 milioni per ricostruire la casa dello studente. dopo pasqua, vareremo un decreto legge con altri fondi. poi stabiliremo l'entità del fabbisogno complessivo da ripartire in più anni". In ogni caso, per fare l'inventario dei danni del terremoto serviranno "almeno due mesi". "Sui tempi ci stiamo lavorando - ha garantito il presidente del consiglio -. dopo l'abbattimento apriremo 100 zone progetto da affidare ad ogni provincia. ogni cantiere avrà un cartellone con la data di inizio e di fine lavori, così tutti potranno controllare".

Confindustria e sindacati uniti nella raccolta di contributi

Cgil, Cisl, Uil e Confindustria hanno deciso di promuovere, come in precedenti gravi occasioni, la raccolta di fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma in Abruzzo. L'accordo sottoscritto, si legge in una nota unitaria, avvia la raccolta di contributi fra lavoratori e gli imprenditori delle imprese associate. Ogni impresa contribuirà con una somma come minimo equivalente all'importo che sarà raccolta fra i lavoratori.

Arresti per sciacallaggio

Primo arresto per sciacallaggio a L'Aquila. Cinque romeni, quattro uomini e una donna, sono stati arrestati dai carabinieri de L'Aquila con la refurtiva e un piede di porco, mentre erano in un'abitazione a Panfilo d'Orce, vicino L'Aquila. La donna, a quanto riferiscono i carabinieri, era la badante della famiglia proprietaria dell'appartamento, presumibilmente sfollata.

L'appello all'Europa del sindaco dell'Aquila

In giornata il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, in un'intervista rilasciata alla stampa, ha sottolineato che la "partita" per avere le risorse per ricostruire l'Abruzzo colpito dal sisma "si gioca in Europa", ma finora "nessuno s'è visto". "Dobbiamo tornare nell'Obiettivo Uno, avere fiscalità di vantaggio, diventare temporaneamente zona franca dal punto di vista fiscale, attirare nuovi investimenti e non farà andare via quelli che c'erano già sul nostro territorio".

Nuove scosse

Ieri, intanto, la terra è tornata a tremare in Abruzzo per una nuova forte scossa di terremoto registrata intorno alle 21.40 e avvertita anche a Roma e nelle confinanti regioni della Marche (Fermo. Ascoli Piceno) e dell'Umbria (Spoleto, Foligno, Perugia). La scossa, secondo i primi rilievi, è stata di magnitudo di 4.9 Richter e quindi una delle repliche più importanti del sisma del 6 aprile. Al momento non vengono segnalati danni dai vigili del fuoco. L'epicentro della scossa è stato a nord dell'Aquila, in un'area compresa tra i comuni di Barete, Capitignano e Campo Tosto.

10 aprile 2009

 

 

 

Terremoto, l'Aquila si è spostata di 15 centimetri

di Gigi Donelli

10 aprile 2009

Il sisma del 6 aprile ha prodotto uno spostamento fino a 15 centimetri del capoluogo abruzzese. Lo indicano i dati rilevati dai satelliti Cosmo SkyMed, di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e ministero della Difesa, analizzati sia dalla società e-Geos (Asi-Telespazio), sia dall'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr). Le immagini diffuse dall'Asi sono la combinazione interferometrica delle immagini rilevate dai satelliti prima del terremoto (23 marzo) e dopo (8 aprile). Lo spostamento del suolo è stato evidenziato con strisce di colore diverso, dal giallo al blu, ognuna delle quali corrisponde a uno spostamento di 15 millimetri. Nell'area più colpita dal sisma, quella intorno a L'Aquila, si concentrano ben dieci frange, indice di una deformazione pari, complessivamente, a circa 15 centimetri. Ora Intanto a focalizzare l'attenzione dei sismologi sono ora le faglie gemelle che si aprono in direzioni diverse con movimenti propri, che vanno da est a ovest (nel caso del sisma più forte) a nord/nord-ovest, sud/sud-ovest (nel caso delle ultime scosse).

 

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10 aprile 2009

 

 

 

 

Berlusconi e quella frase sul week-end in campeggio

di Elysa Fazzino

9 aprile 2009

E' polemica sui siti dei media stranieri per la frase di Silvio Berlusconi sul "week-end in campeggio" dei terremotati. La storia è sulle homepage della stampa estera fin da ieri e continua a fare discutere. In un'intervista alla televisione tedesca N-Tv, il presidente del Consiglio, riferendosi agli sfollati, ha detto: "Hanno tutto quello di cui hanno bisogno. Hanno medicine, hanno pasti caldi… Naturalmente è una sistemazione provvisoria, dovrebbero consideralo come un fine settimana in campeggio". Il premier si è poi difeso dicendo che cercava solo di infondere ottimismo. Ma ormai era fatta.

Immediate le critiche sui principali siti tedeschi. Il Frankfurter Allgemeine Zeitung l'ha messa in apertura della sua homepage. Lo Spiegel online ha titolato: "Berlusconi paragona i letti provvisori a un campeggio nel fine settimana". La tv pubblica Zdf scrive sul suo sito: "Berlusconi schernisce le vittime del terremoto". Titolo analogo sul sito del Bild: "Berlusconi deride le vittime del terremoto".

Il Times di Londra parla di "grave gaffe" e ci scrive un editoriale: "Toccato dalla grossolanità". "La carriera politica di Silvio Berlusconi è una cronistoria di commenti insensibili", si legge sul Times. "Definire insensibile il suo consiglio rischia di accordargli lo status di verità. Invece è un esempio della buffoneria ricorrente" nel suo mandato. Il quotidiano britannico ricorda l'exploit di Berlusconi al G20, quando ha infastidito la Regina alzando la voce, la frase su Barack Obama "abbronzato" e altre gaffe ancora. Commenti del genere – scrive - non solo "avviliscono metà della popolazione", ma imbarazzano i compatrioti di Berlusconi e rimpiccioliscono la sua carica".

Un altro titolo punta sull'invito rivolto agli sfollati di andare al mare, consiglio trasmesso nei reportage delle tv italiane. "Ha detto a una sfollata di mettersi la crema solare", raccontano i cronisti britannici. "Berlusconi ha insistito che non c'era niente di inopportuno nelle sue frasi", si legge ancora sul Times. Ma alcune persone nelle tende erano "costernate". I cronisti citano, tra gli altri sfollati, Vincenzo Breglia: "Se Berlusconi pensa che siamo in vacanza in campeggio, lo invito a fare cambio. Lui può venire qui a dormire e io faccio il primo ministro. Voglio vedere quanto gli piace passare la notte al gelo e senza acqua calda".

Il Guardian mette nel titolo sulla homepage che Berlusconi "minimizza lo shock". La frase è venuta fuori nel giorno in cui il bilancio delle vittime era salito a 272, fa notare il quotidiano. Il Telegraph osserva: "L'assicurazione di Berlusconi che gli sfollati hanno tutto quello di cui hanno bisogno è in netto contrasto con l'esperienza di molti sopravvissuti". Molti – continua - non riescono neppure a trovare posto nei campi perché non ci sono abbastanza tende. Il Telegraph ripropone a parte le dieci maggiori gaffe del Cavaliere.

Lo spagnolo Abc pubblica sul sito una critica durissima: "Il primo ministro italiano ha la rara abilità di convertire in oscenità alcuni dei suoi commenti… ", scrive Abc, definendo le dichiarazioni sul campeggio "offensive" per le vittime del terremoto, trasformate dal Cavaliere in "improvvisati escursionisti". "Non è la prima volta, né sarà l'ultima, che l'oratoria di Berlusconi degenera in un'arma di distruzione", conclude il commento, deplorando un primo ministro "incapace di controllare i suoi impulsi e di tenere la bocca chiusa".

El Mundo, che era stato tra i primi a mettere la storia sulla homepage, oggi titola: "Berlusconi coltiva tra le rovine la sua immagine di statista", sottolinea che il premier è "onnipresente sul terreno", "consola le vittime" e "coltiva la sua immagine di uomo di stato nello stile provocatorio che è il marchio della casa". El Mundo racconta la polemica sul campeggio e l'esortazione ad andare al mare e osserva che neppure queste polemiche sembrano intaccare la popolarità del primo ministro. Il quotidiano spagnolo cita il politologo Marc Lazar: "Berlusconi vuole darsi una levatura di uomo di Stato e incarnare l'unità nazionale… pensa alla sua prossima tappa come presidente della Repubblica".

Lo stupore emerge anche dai servizi sui siti della stampa francese. Le Figaro titola: "Per Berlusconi i sinistrati sono "come in campeggio"" e si chiede se i sopravvissuti al terremoto apprezzeranno il paragone. Vari titoli si trovano anche sul sito del Nouvel Observateur: "Nel cuore della catastrofe, Berlusconi vede il lato buono delle cose": così comincia una notizia dell'Ap, pubblicata dal sito del Nouvel Obs e da molti altri siti. Della polemica parla nella sua corrispondenza dall'Aquila anche il New York Times. "E' stato criticato…", scrive Rachel Donadio. "Ha poi spiegato che cercava di mantenere un tono ottimistico e molti residenti hanno elogiato la rapida risposta del governo alla crisi".

9 aprile 2009

 

 

 

 

Terremoto, il messaggio integrale di Benedetto XVI

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10 aprile 2009

 

Di seguito il testo integrale del messaggio inviato dal Papa all'arcivescovo dell'Aquila, mons. Giuseppe Molinari, in occasione dei funerali solenni delle vittime del terremoto che si sono celebrati questa mattina. Il testo è stato letto, all'inizio della cerimonia, dal segretario particolare di Benedetto XVI mons. Georg Ganswein.

"In queste ore drammatiche in cui un'immane tragedia si è riversata su codesta terra, mi sento spiritualmente presente in mezzo a voi per condividere la vostra angoscia, implorare da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa per i feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto. Ho chiesto al mio Segretario di Stato di venire a presiedere questa celebrazione liturgica straordinaria in cui la comunitá cristiana si stringerá intorno ai propri defunti per dare loro l'estremo saluto. Affido a lui, e al mio segretario particolare, il compito di recarvi di persona l'espressione della mia accorata partecipazione al lutto di quanti piangono i loro cari travolti dalla sciagura. In momenti come

questi, fonte di luce e di speranza resta la fede, che proprio in questi giorni ci parla della sofferenza del Figlio di Dio fattosi uomo per noi: la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione siano per tutti sorgente di conforto ed aprano il cuore di ciascuno alla contemplazione di quella vita in cui 'non vi sará più la morte nè lutto nè lamento nè affanno, perchè le cose di prima sono passatè (Ap 21,4). Sono certo che con l'impegno di tutti si può fin d'ora far fronte alle necessitá più impellenti. La violenza del sisma ha creato situazioni di singolare difficoltá. Ho seguito gli sviluppi del devastante fenomeno tellurico dalla prima scossa di terremoto, che si è avvertita anche in Vaticano, ed ho notato con favore il manifestarsi di una crescente onda di solidarietá, grazie alla quale si sono venuti organizzando i primi soccorsi, in vista di un'azione sempre più incisiva sia dello Stato che delle istituzioni ecclesiali, come anche dei privati"

10 aprile 2009

 

 

 

Terremoto, il racconto dei giorni successivi alla scossa che ha distrutto L'Aquila

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9 aprile 2009

Ansa

INTERVISTA

La prevenzione sismica in Italia: bene la ricerca, male l'attività

di Sara Bianchi

INFOGRAFICA

Le zone più pericolose nel mondo

Gli interessi di Cosa Nostra in Abruzzo

PHOTOGALLERY

Le immagini del terremoto

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L'Aquila a tre giorni dal sisma

"Dai nostri archivi"

Terremoto, l'Aquila si è spostata di 15 centimetri

Abruzzo: il commosso addio alle vittime del terremoto

Lo sport italiano si mobilita per il terremoto

Terremoto, nuova scossa Aiuti a commercianti e artigiani

Terremoto: ecco le raccolte di aiuti e le iniziative di solidarietà

 

 

18,08 - Viaggi gratuiti agli sfollati delle zone terremotate assicurati da Ferrovie dello Stato, in accordo con il ministero delle Infrastrutture e con il coordinamento del Dipartimento della Protezione civile. Fino al 31 maggio andata e ritorno, verso qualunque località del territorio italiano per raggiungere i parenti. Viaggi gratuiti, fino al termine dell'anno scolastico o della sessione estiva d'esami universitari, anche per gli studenti sfollati che dovranno spostarsi verso altre città per frequentare i corsi di studio. Per usufruirne si dovrà indicare al sindaco o all'autorità di Protezione civile più vicina il nominativo, la destinazione e la data di viaggio. L'autorità, previo visto su un modulo contenente i dati, comunicherà gli estremi al delegato di Ferrovie dello Stato che provvederà al viaggio gratuito verso le destinazioni e nelle date richieste.

17,18 - Un'altra scossa di terremoto è stata avvertita alle ore 17.18 nei comuni di Fossa, San Panfilo d'Ocree Sant'Eusanio Forconese. La magnitudo è stata di 3.2.

17,04 - È di 281 morti il nuovo bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Il dato, che comprende una persona ancora da identificare, è stato fornito da fonti dell'Arma dei carabinieri.

15,42 - Riattivata la circolazione ferroviaria sulla linea L'Aquila-Sulmona, fortemente danneggiata dal terremoto di lunedì scorso. Fino a oggi i 60 chilometri di strada ferrata erano inagibili, anche i binari erano disallineati.

12,05 -Striglia i giornalisti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che oggi è a L'Aquila in visita ai territori colpiti dal sisma. Quando il capo dello Stato arriva a Onna, il paese completamente distrutto dal terremoto, viene letteralmente attorniato da decine di fotografi e giornalisti e lui non usa mezze parole: "Non sono venuto qui per farmi fotografare, avete fatto le foto, fatevi da parte...".

11,10 - "Sono qui per dovere e per sentimento". Sono queste le prime parole che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto all'Aquila ai soccorritori che sono impegnati negli aiuti alle popolazioni vittime del sisma. Incontrando alcuni rappresentanti dei Vigili del fuoco, che insieme alla Protezione civile organizzano gli aiuti, il capo dello Stato ha ribadito: "Sono qui per ringraziarvi per tutto ciò che state facendo, uno sforzo di efficienza e di generosità straordinaria nell'ambito dell'organizzazione dello Stato e della mobilitazione dei cittadini".

11,06 - La Banca d'italia ha deciso, quale primo intervento di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal sisma in abruzzo, di versare la somma di un milione di euro alla protezione civile. Lo rende noto un comunicato.

10,50 - La prima tappa, non appena giunto all'Aquila, è per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quella del dolore: nell'hangar che raccoglie le 278 bare con le salme delle vittime del terremoto c'è spazio solo per una composta disperazione. Il capo dello Stato giunge alla scuola sovrintendenti della Guardia di finanza, a pochi chilometri dal centro distrutto dell'Aquila, e chiede subito di recarsi lì, dove tante persone sopravvissute stanno vegliando i loro cari. È un omaggio privato quello del presidente, che entra da solo, senza nessuna autorità al suo fianco e senza i consiglieri, e incontra nell'hangar famiglie distrutte ma raccolte in un dolore pieno di dignità. Dentro alla grandissima sala ci sono solo un sacerdote e alcuni scout. È un momento di grandissima commozione per il presidente, che è visibilmente scosso e che si sofferma per qualche minuto con alcuni familiari. C'è chi racconta di aver perso un figlio e, come fa una madre, stringe e abbraccia forte l'unico figlio sopravvissuto sussurrando al presidente che le è rimasto solo quello. Poi un'immagine da sola basta a raccontare la tragedia che si è abbattuta sull'intera regione: una bara che ha, appoggiata sopra, un'altra piccola bara bianca. E' una famiglia. Napolitano si ferma per qualche istante di raccoglimento con lo sguardo basso e gli occhi pieni di commozione.

10,24 - Il primo gesto di Giorgio Napolitano appena arrivato all'Aquila è stato quello di rendere omaggio alle 278 vittime del terremoto recandosi insieme al capo della Protezione civile Guido Bertolaso nel locale in cui sono allineate le bare in attesa del funerale di Stato che si svolgerà domani.

09,43 - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato all'Aquila per visitare la zona disastrata dal terremoto. Il capo dello Stato si trova alla Scuola della Guardia di finanza, quartier generale delle operazioni di soccorso. Ad accoglierlo, tra gli altri, il sindaco Cialente e l'arcivescovo Molinari. Dopo un briefing con gli operatori della Protezione civile il capo dello Stato visiterà le tendopoli e alcune zone dove il terremoto ha provocato danni più gravi.

08,40 - Sale ancora il bilancio delle vittime del sisma. Sono 278 i morti accertati fino a questo momento del terremoto in Abruzzo, 8 dei quali ancora da identificare. Lo riferiscono i carabinieri.Per questa mattina è attesa la visita del presidente Napolitano, mentre per domani mattina sono confermati i funerali di stato per le vittime nel piazzale della Caserma della Scuola della Guardia di Finanza all'Aquila.

07,15 - Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione in provincia dell'Aquila. Le località prossime all'epicentro - riferisce il Dipartimento della Protezione civile - sono Aquila, Pizzoli, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 6,32 con magnitudo 4.0.

21.31 - Ronaldinho: una partita per la raccolta fondi. "Cercheremo di organizzare una partita per raccogliere fondi e faremo di tutto per aiutare tutte le persone che hanno bisogno". L'annuncio, fatto ai microfoni di SkySport 24, è di Ronaldinho, che si è detto molto colpito da ciò che è successo in Abruzzo.

20.30 - Chiuso il centro storico dell'Aquila.

Il sindaco de l'Aquila, Massimo Cialente, ha emanato un'ordinanza per la chiusura del centrostorico della città. Lo ha annunciato lo stesso primo cittadino della città abruzzese motivandola per il pericolo di crolli.

20.24 - Nuova scossa di 3.2 alle 19,58.

Una nuova scossa di magnitudo 3.2 èstata avvertita alle 19,58 questa sera a L'Aquila.

20.18 - Il bilancio delle vittime sale a 272. Sale a 272 morti il bilancio delle vittime del terremoto in Abruzzo. Secondo quanto riferiscono i carabinieri che operano sul posto, i cadaveri identificati sono 266, a cui vanno aggiunti sei corpi ancora non identificati

19.57 - Onna, i due fermati non erano sciacalli. I due italiani portati in questura oggi a L'Aquila perché trovati con 80mila euro in auto ad Onna, non erano sciacalli bensì i legittimi proprietari. Lo spiega la stessa polizia di Stato, che sottolinea che nell'ambito deli centinaia di controlli effettuati dai presidi antisciacallaggio condotti da agenti, carabinieri, finanzieri e guardie forestali, due persone sono state trovate in possesso dell'ingente somma di 80mila euro in contanti. Ma al termine di un controllo effettuato in Questura hanno saputo dimostrare la legittima provenienza e disponibilità del denaro.

19.08 - Il cardinal Bertone celebrerà venerdì i funerali delle vittime. Sarà il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone a celebrare venerdì prossimo alle 11 nella caserma della Guardia di finanza dell'Aquila i funerali delle vittime del terremoto. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, spiegando che le esequie si svolgeranno con anche la celebrazione eucaristica: è stato infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il Venerdì Santo i cattolici non celebrino l'eucaristia.Con molta probabilità il porporato leggerà un telegramma di Benedetto XVI, che annunciato oggi ai fedeli radunati in Vaticano per l'udienza generale di volersi recare a visitare le zone colpite dal sisma appena possibile.

19.04 - Sale ancora il numero delle vittime: sono 267. Sale ancora il bilancio delle vittime accertate per il sisma che ha colpito l'Abruzzo. Secondo la Guardia di finanza il numero sale a 267 e tre di queste vittime sono ancora da identificare.

18.48 - Sacconi: posticipo rate mutui e contributi. Sospendere, per un certo periodo di tempo, il pagamento delle rate dei mutui, così come dei contributi previdenziali. Anche su questo, oltre che a proteggere il reddito con l'estensione, "per la prima volta", ai lavoratori autonomi degli ammortizzatori sociali, si sta concentrando il lavoro del governo nella definizione delle misure da mettere in campo in favore degli abruzzesi colpiti dal terremoto. A indicarlo è stato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.

18.37 - Berlusconi: tempi della ricostruzione saranno lunghi. Fermo restando il pieno funzionamento della prima accoglienza e che "il trenta per cento degli sfollati dovrebbe trovare rifugio presso parenti ed amici, dobbiamo trovare ulteriori posti perchè il tempo della ricostruzione sarà lungo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della terza giornata di visita nei luoghi colpiti dal sisma. Il premier ha sottolineato che "non si può pensare che la gente resti nelle tende" per molto tempo, anche se, ha ricordato, "molti andranno da amici e altri si sistemeranno in strutture alberghiere aiutandoci nel nostrocompito".Il premier nel suo lungo giro si rende conto che la situazione è "molto peggio di quanto si pensasse". "Era importante che io venissi - spiega - ritenevo che la cosa riguardasse soprattutto le vecchie case. Avevo visto con gli elicotteri i paesi e avevo detto sono delle vecchie case quelle crollate, e invece è una cosa generale, non c'è una casa integra".

18.26 - Il presidente della Cei Bagnasco martedì in visita all'Aquila. Il presidente dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, si recherà martedì prossimo all'Aquila, nei luoghi colpiti dal terremoto.Il segretario generale dellaCei, monsignor Mariano Crociata, parteciperà invece alle solenni esequie per le vittime del terremoto venerdì 10 aprile e vi tornerà domenica di Pasqua per la celebrazione eucaristica.

18.11 - Norme antisismiche, sì alla risoluzione della commissione ambiente della Camera.

La Commissione Ambiente della Camera ha approvato all'unanimità, e con il parere favorevole del Governo, una risoluzione che impegna l'Esecutivo, nei prossimi provvedimenti legislativi, ad abrogare le disposizioni che prorogano la piena entrata in vigore delle nuove norme tecniche per le costruzioni. Lo ha dichiarato il leghista Angelo Alessandri, presidente della Commissione Ambiente a Montecitorio che sottolinea: "al fine di evitare il ripetersi di ulteriori sciagure causate dagli eventi sismici, si rende indispensabile far divenire obbligatorie per tutte le costruzioni le nuove norme tecniche dettate dal decreto ministeriale del 14 gennaio 2008, senza permettere ulteriori proroghe". La risoluzione è stata presentata dalla Lega Nord e dal Pd. La Commissione chiede inoltre al Governo di prevedere indirizzi e modalità per la verifica, il controllo e l'applicazione delle relative sanzioni in ordine all'osservanza delle norme per le costruzioni nelle fasi esecutive di realizzazione delle opere.

18.08 - Bossi: l'Abruzzo è forte e ce la farà.

"La situazione è molto grave" ma "l'Abruzzo è forte e ce la farà". Così il leader della Lega Umberto Bossi ha commentato la situazione dopo il terremoto all'Aquila nel corso di una visita al centro di coordinamento dei soccorsi."Il Friuli - ha aggiunto - è rinato più forte dopo la ricostruzione e così sarà anche per l'Abruzzo".

L'Economist sul terremoto in Abruzzo

Il numero dell'Economist in edicola da domani riporta una nota ("Death in the mountains") sul terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Giudica le prime mosse del presidente del Consiglio Berlusconi "vigorous and sure-footed" - traducibile con "energiche e certe" - pur esprimendo qualche dubbio sulla saggezza del rifiuto agli aiuti internazionali. Il settimanale londinese si interroga anche sul dopo-emergenza, confrontando la reazione "slow but steady" (lenta ma ferma) dello Stato al terremoto umbro di 12 anni fa con il disastro della gestione degli aiuti in Irpinia, "finiti in parte alla Camorra". L'estensore della nota osserva come i Governi del passato non pagarono la lora incompetenza "perché cadevano prima che i risultati fossero evidenti. Mr. Berlusconi e i suoi ministri si aspettano di restare in carica fino al 2013. Questo volta potrebbero essere tenuti a rispondere degli esiti".

17.11 - Inchiesta sull'ospedale dell'Aquila. Inchiesta sull'ospedale San Salvatore dell'Aquila, reso inagibile al 90% dal terremoto. Ad annunciarla è il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Sistema sanitario nazionale, Ignazio Marino. Il senatore, al termine della riunione dell'Ufficio di presidenza, ha precisato: "Abbiamo deciso all'unanimità diavviare un'indagine sul percorso progettuale dell'ospedale, richiedendo la necessaria documentazione al fine di individuare eventuali illeciti nella costruzione o nelle fasi di ristrutturazione e collaudo del nosocomio. Procederemo - afferma Marino in un comunicato - con l'accertamento di responsabilità penali e politiche, ma senza intralciare i lavori di soccorso".

17.04 - Berlusconi: L'Aquila ormai è una città fantasma. "Purtroppo questa è diventata una città fantasma". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha commentato la visione spettrale del centro storico dell'Aquila, completamente abbandonato dagli abitanti e colpito duramente dal sisma di domenica notte. Durante il sopralluogo nel centro del capoluogo abruzzese, il primo compiuto in questi tre giorni di visita, il suo pensiero è andato soprattutto agli sfollati, agli "homeless", come li ha definiti lo stesso premier. "Adesso il problema è vedere dove e come sistemare chi è rimasto senza casa e che non potrà certamente tornare qui".

16.12 - La polizia arresta due sciacalli.

La polizia ha arrestato oggi due sciacalli a Onna, nei pressi dell'Aquila, uno dei paesi più colpiti dal terremoto. I due sciacalli, italiani, sono stati arrestati con 80mila euro di refurtiva. Proprio questa mattina la polizia di Stato ha annunciato la costituzione di una speciale squadra antisciacalli guidata dal vice questore aggiunto Massimo Capozzi. Il gruppo è costituito da 90 agenti che costituiscono pattuglie di 5 poliziotti e che si muovono in raccordo con i vigili del fuoco proprio perchè si trovano ad operare in luoghi spesso di difficile accesso.

16.04 - Arrivati all'Aquila i ministri Tremonti, Bossi e Calderoli.

I ministri dell'Economia Giulio Tremonti e delle Riforme Umberto Bossi e il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli sono arrivati all'Aquila e precisamente alla scuola allievi della Gdf dove è stato creato il quartier generale della Protezione Civile. I tre si sono recati in visita nelle zone colpite dal terremoto di lunedì scorso.

15.53 - Nessuno studente perderà l'anno.

"Nessuno dei ragazzi colpiti dal terremoto in Abruzzo perderà l'anno scolastico, anche quelli che dovranno affrontare la maturità". Lo ha assicurato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, intervenendo nel pomeriggio al question time della Camera. "All'interno del decreto che verrà approvato in Consiglio deiMinistri - ha infatti spiegato - introdurremo norme di flessibilità per far in modo che si possa comunque completare l'anno scolastico e sostenere la maturità".

15.52 - Recuperati quattro corpi nelle ultime ore. Proseguono le attività di ricerca dei soccorritori tra le macerie degli edifici crollati all'Aquila. Da questa mattina, i Vigili del fuoco, hanno recuperato i corpi di quattro dispersi nel crollo di due edifici. Due, quelli recuperati nella Casa dello studente in via XX Settembre. Altridue, un uomo e una donna, sono stati recuperati un paio di ore fa a Villa Gioia, sotto quello che resta della palazzina di quattro piani crollata dopo il terremoto di lunedì mattina. È lo stesso edificio crollato dove ieri sera i vigili del fuoco

hanno estratto viva, Eleonora, la giovane che ha resistito 42 ore sotto le macerie. Sempre in questa zona continua l'opera dei soccorritori per il recupero di un'altra ragazza, amica di Eleonora.

15.42 - 28mila gli sfollati, si inizia a progettare la ricostruzione.

Continua a pieno regime l'attività di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto. In campo ci sono 8500 persone: oltre 2000 vigili del fuoco, 1500 militari, 2000 forze dell'ordine e 3000 volontari. Gli 8.500 soccorritori sono organizzati in 5 centri operativi, ma ne sarà aggiunto un sesto per le altre situazioni fuori dall'area di 600 chilometri quadrati sui quali la scossa di ieri sera ha prodotto ulteriori danni, che devono essereverificati. Gli sfollati, a cui la macchina dei soccorsi sta dando assistenza sono quasi 28mila. Nel territorio colpito dal sisma sono state allestite 31 tendopoli, sono 2.962 le tende installate che accolgono 17.772 persone, 24 cucine da campo e 14 ambulatori già operativi. Inoltre 110 hotel a Teramo già ospitano 6mila persone, altri 31 a Pescara 2.000 persone, 30 a Chieti dove ci sono 200 persone, per un totale di oltre 10mila persone alloggiate in 171 hotel: sarà lo Stato a sostenere le spese. Ci sono altri mezzi e aiuti pronti per l'uso: a disposizione 4000 tende, sui tir, e altre 1460 in arrivo nelle prossime ore. Anche 140 detenuti sono stati trasferiti nella notte dal carcere de L'Aquila, 81 dei quali in regime di 41bis. Sono stati trasferiti nelle carceri di Spoleto, Pescara e Rebibbia. Due donne in 41 bis sarebbero state trasferite a Rebibbia femminile, fra cui anche la Br Nadia Desdemona Lioce. Sgomberato anche l'Istitutominorile del capoluogo abruzzese. Una delle emergenze più pressanti in questo momento è quella di contrastare, inoltre, il fenomeno dello sciacallaggio: i presidi antisciacallaggio sono affidati ai carabinieri e il ministero della Difesa sta mettendo in campo

l'esercito nelle aree colpite dal sisma.

15.44- Si inizia anche a parlare di ricostruzione: da oggi hanno iniziato a lavorare un centinaio di tecnici della Regione per la verifica del danno, domani saranno oltre mille in campo. Anche seper una valutazione definitiva della spesa necessaria a coprire i danni serviranno 1-2 mesi.

15.43 -Le scuole chiuse a seguito del sisma saranno sottoposte per prime alle verifiche del loro stato. Riapriranno, naturalmente solo se in piena sicurezza, non tutte in una volta sola. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini dovrebbe visitare le zone colpite dal sisma, e - come ha riferito il premier Berlusconi in conferenza stampa da L'Aquila - il suo ministero ha previsto 16 milioni per dare immediatamente il via per la ricostruzione della casa dello studente e degli edifici dipertinenza. Oltre alla ricostruzione il premier ha allo studio anche un progetto di new town, città che, costruite in zone verdi, metteranno a disposizione case in più rispetto a quelle da ricostruire. Inoltre da L'Aquila il premier ha lanciato anche la proposta di elaborare 100 progetti di ricostruzione a e affidarli alle Province.

15.41 - La Lega Calcio rinvia il turno di serie B per lutto. È stata rinviata dalla Lega Calcio la 35/ma giornata del campionato di serie B prevista per venerdì prossimo, giorno in cui è stato proclamato il lutto nazionale e si svolgeranno i funerali solenni per le vittime del terremoto in Abruzzo. Le partite verranno disputate martedì 21 aprile.

14.20 - Sale il bilancio delle vittime in Abruzzo: sono 260, di cui 16 bambini, 9 ancora le persone da identificare. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa oggi, mercoledì, a L'Aquila. Il premier ha ribadito che "i funerali solenni si terranno venerdì alle 11 e sarà monsignor Molinari a celebrarli".

"Il Governo - ha aggiunto il premier - ha intenzione di introdurre un nuovo reato penale per punire gravemente lo sciacallaggio". "Registriamo in questi giorni - ha proseguito - una forte preoccupazione da parte delle popolazioni per operazioni di sciacallaggio nelle case che sono rimaste abbandonate. Pertanto ieri sera, con il ministro Alfano, abbiamo deciso di dare vita a questo nuovo reato che non sappiamo ancora quale nome avrà. In ogni caso - ha concluso Berlusconi - posso annunciare già da ora che le pene saranno molto severe".

11.28 - Papa Benedetto XVI, durante l'udienza generale del mercoledì a San Pietro, ha annunciato che si recherà all'Aquila per portare il suo personale conforto alla popolazione colpita dal terremoto. "Carissimi - ha detto Ratzinger rivolgendosi alle comunità abruzzesi - appena possibile spero di venire a trovarvi. Sappiate che il Papa prega per tutti, implorando la misericordia del Signore per i defunti, e per i familiari e i superstiti il conforto materno di Maria e il sostegno della speranza cristiana". "Ancora una volta - ha aggiunto - desidero dire a quelle care popolazioni che il papa condivide la loro pena e le loro preoccupazioni". "La sollecitudine con cui autorità, forze dell'ordine, volontari e altri operatori stanno soccorrendo questi nostri fratelli dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare insieme prove così dolorose", ha detto ancora. La notizia della visita del Papa all'Aquila era embargata in attesa che lo stesso Benedetto XVI lo annunciasse nel corso dell'Angelus, ma l'embargo è stato rotto da numerosi media

11.25 Il numero delle vittime accertate al momento del terremoto in Abruzzo "è salito a 251". L'ultimo aggiornamento del tragico bilancio viene fornito dal governatore della Regione, Gianni Chiodi, che ha brevemente incontrato i giornalisti presso la Scuola della Guardia di finanza di Coppito. Il governatore ha comunque sottolineato che "ora la nostra priorità è di scavare tra le macerie per vedere se ci sono altre persone vive da salvare".

10.11. - Venerdì alle 11 presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza si terranno i funerali solenni delle vittime del terremoto. La proposta era stata lanciata ieri dall'Arcivescovo che ha voluto far coincidere la data con il Venerdì santo.Nella Scuola Sottufficiali, in un hangar, è stato allestito l'obitorio dove arrivano tutte le salme anche in conseguenza dell'inagibilità dell'obitorio dell'Aquila. I funerali saranno collettivi anche se finora sono state riconsegnate ai parenti 87 salme non originarie dell'Aquilano.

9.30. - Giovedì sarà all'Aquila il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il programma della visita del capo dello Stato viene stilato nel corso di una riunione ancora in atto all'Aquila con il capo della protezione civile Guido Bertolaso.

8.50 - E' salito a 250 il numero delle vittime accertate del terremoto di lunedì notte in Abruzzo. Il bilancio, ancora provvisorio, è stato reso noto dal dipartimento della protezione civile. Le persone ancora da identificare sono 11.

Mercoledì 8 aprile, ore 8.20 - Un'altra scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata avvertita stamani intorno alle 6.25 all'Aquila e negli altri comuni dell'Abruzzo colpiti dal sisma di lunedì. Il movimento tellurico è durato circa una decina di secondi e ha fatto tremare strade ed edifici.

Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali - ha reso noto la Protezione civile - una alle 5 con magnitudo 3.5.Nonostante le nuove scosse, l'opera delle squadre di soccorso all'Aquila è proseguita ininterrottamente per tutta la notte.

23.12. La Casa dello Studente dell'Aquila in via XX Settembre, tristemente nota per aver registrato il maggior numero di vittime del terremoto, è stata già in gran parte demolita stasera, dopo che nel pomeriggio erano terminate le ricerche. La palazzina di quattro piani, in parte crollata e comunque lesionata irreparabilmente, è stata abbattuta dai colpi di una macchina demolitrice, con un braccio di 20 metri e una potente pinza oleodinamica.

23.09. Un uomo di 76 anni, cardiopatico già sottoposto in passato a intervento chirurgico al cuore, è morto questa sera a Roma per arresto cardiaco a seguito dello spavento avuto dopo la violenta scossa sismica delle 19.42 che è stata avvertita anche nella capitale.

23.07. È di di 235 morti il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito L'Aquila e la provincia. È quanto riferiscono fonti del Dipartimento della Protezione Civile. È confermato in circa mille il numero dei feriti, di cui un centinaio in condizioni gravi. Diciassettemila le persone assistite.

23.03. A 42 ore dalla scossa di terremoto che ha distrutto gran parte del contro storico, un nuova vita salvata nel capoluogo abruzzese. Eleonora, giovane riminese, è stata estratta dalle macerie intorno alle 21.30 di questa sera dai Vigili del fuoco di Venezia e di Cuneo che l'avevano individuata dure ore prima mentre stavano cercando un'altra ragazza. Eleonora è una ragazza sorda. Ma gli uomini di vigili del fuoco e in particolare Claudio lo speleologo di Venezia dello Urban Sercher Resque, sono riusciti a raggiungerla individuando un buco dentro il quale calarsi dopo aver sentito la sua voce. Eleonora era vicina al corpo ormai senza vita di un'altra giovane. Aveva le gambe bloccate da un blocco di cemento.

22.53. È stato trovato morto anche un altro dei tre giovani studenti frusinati che mancavano all'appello. Si chiamava Nicola Bianchi, 23 anni ed era residente con la famiglia nel comune di Monte San Giovanni Campano. Si spera ancora per Marco Alviani, 21 anni di Sora e Giulia Carnevale, 23 di Arpino gli ultimi due ciociari ancora dispersi.

22.42. In tre ore, da quando è stata avvertita l'ultima forte scossa di terremoto, a Roma sono arrivate circa 200 telefonate al centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco della capitale. Molte delle chiamate sono per segnalare crepe negli edifici e solo alcune per la caduta di piccoli pezzi di intonaco negli appartamenti. Ma niente di grave, sostengono i vigili del fuoco

22.07. Si chiama Eleonora Calesini, 20 anni, ed è di Mondaino (Rimini) la ragazza estratta viva dalle macerie dell'edificio di cinque piani crollato in via Poggio all'Aquila, dove viveva con altre studentesse.

21.24. Nessun morto, nonostante le prime indicazioni, in seguito alla forte scossa di terremoto di stasera. La nuova vittima sotto le macerie a S. Rufina di Roio era stata segnalata ai vigili del fuoco in seguito ad un crollo nella frazione. Concluso l'intervento, invece, i pompieri hanno accertato che sotto le macerie non c'era nessun corpo.

21.20. Una ragazza è stata estratta ancora viva dalle macerie di un edificio sotto Villa Gioia all'Aquila, nei pressi del Centro storico, a quasi 42 ore dalla scossa che ha messo in ginocchio la città. La ragazza, di nome Eleonora, era in pigiama e vigile.

21,17. La premiere dame francese Carla Bruni-Sarkozy, dicendosi "profondamente commossa e addolorata" per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo, ha annunciato oggi una donazione a favore dell'ospedale dell'Aquila.

21.05. Tutti gli ingressi al centro storico de L'Aquila sono stati chiusi in via precauzionale. Ne dà notizia il sindaco, Massimo Cialente, a seguito della scossa registrata alle 19,47 di magnitudo 5,3.

20.51. La nuova scossa di terremoto che alle 19.42 ha colpito l'Abruzzo ha fatto una vittima a Santa Rufina di Roio, piccola frazione dell'Aquila. Lo si apprende da fonti della polizia.

20.40 La scossa pari a 5,3 gradi della scala Ricther, che è stata avvertita anche a Roma, ha causato il crollo della basilica in piazza Duomo all'Aquila.

20.30. La nuova scossa di terremoto avrebbe causato ulteriori vittime. La notizia, però, non è stata ancora confermata.

20.25. Il Governo ha chiesto ufficialmente l'intervento dei fondi Ue per fronteggiare l'emergenza economica. Intanto il bilancio delle vittime sale ancora: i morti accertati sono 228. I dispersi sono 50. I feriti sono circa 1.500, di cui 100 in gravi condizioni. Nelle ultime ore sono state estratte vive dalle macerie circa 100 persone. Centinaia di case rase al suolo, altrettante danneggiate. Almeno 70mila persone sfollate.

19.58 - Dopo la scossa altri crolli. La forte e prolungata scossa di terremoto avvertita poco fa ha causato un ulteriore crollo della chiesa delle Anime Sante in piazza Duomo all'Aquila. La cupola della chiesa era parzialmente crollata nel sisma della notte tra domenica e lunedì.

19.52 - Nuova scossa di magnitudo 5.3. Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Abruzzo. La scossa è durata diversi secondi ed è stata avvertita anche lontano dall'epicentro del sisma della notte tra domenica e lunedì. La nuova scossa di terremoto è stata avvertita distintamente anche a Roma. Stamani un'altra scossa era stata percepita in alcuni quartieri della capitale.

19.24 - All'obitorio 228 corpi. Sono 228 le vittime del terremoto di ieri in Abruzzo, allineate nell'hangar della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dove è stato allestito l'obitorio. Quindici morti non sono stati ancora identificati. Il bilancio, secondo fonti ospedaliere, è destinato ad aumentare. La Protezione civile parla anche di 50 dispersi e di oltre 1.500 feriti ricoverati in diversi ospedali abruzzesi ed anche a Roma.

18.12 - Sindacati a Berlusconi: tutelare i lavoratori. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, in una lettera chiedono al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che il Governo adotti provvedimenti urgenti per i lavoratori delle zone colpite dal terremoto, come già fatto nel passato in analoghe dolorose circostanze. In particolare, affermano, "è necessario che ai lavoratori di tutti i settori sia privati che pubblici per i quali è forzatamente sospesa l'attività lavorativa vengano assicurati i provvedimenti di garanzia dei salari e degli stipendi in via ordinaria e straordinaria e il mantenimento dei rapporti di lavoro, escludendo nell'emergenza ogni forma di licenziamento".

17.30 - Si scava nella casa dello studente. Si è continuato a scavare tra le macerie della Casa dello Studente di L'Aquila, dove mancavano all'appello ancora quattro ragazzi. "Fino a quando non li troviamo per noi sono vivi, ma le speranze sono ormai flebili", aveva detto l'ingegnere Gabriele Miconi, responsabile della squadra dei vigili del fuoco. Ma il rettore dell'ateneo aquilano, Ferdinando Di Orio, ha detto che i quattro ragazzi ancora sotto le macerie sono morti.

17.17 - Sospesi i pagamenti delle tasse.

I pagamenti delle tasse locali e nazionali per i comuni colpiti dal terremoto in Abruzzo sono sospesi: lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, a Radio City su Radio 1.A breve sarà il Consiglio dei Ministri a formalizzare la decisione della sospensione. "Arriverà un decreto ministeriale - ha spiegato - e saranno sospesi tutti i pagamenti di imposte nazionali e locali per la provincia dell'Aquila e per tutti i comuni che hanno subito danni dal sisma. Attualmente sono chiusi tutti gli uffici pubblici e quindi, comunque, nessun pagamento è possibile e nessuna azione sarà fatta da parte di nessuno. Poi faremo il decreto per sospendere ogni pagamento finchè un successivo provvedimento non riaprirà i termini. Ma ora i cittadini stiano tranquilli".

17.06 - Berlusconi lascia l'Abruzzo. Il premier Silvio Berlusconi ha lasciato intorno alle 16.30 l'Abruzzo per far rientro a Roma. Il presidente del Consiglio, dopo aver tenuto una conferenza stampa, ha visitato le tendopoli di Bazzano e San Demetrio, dove sono ospitati gli sfollati a causa del terremoto.

17.01 - Berlusconi agli sfollati: andate al mare, paghiamo noi. Il premier Silvio Berlusconi ha visitato questo pomeriggio la tendopoli di San Demetrio, un piccolo centro vicino L'Aquila dove sono presenti diverse centinaia di sfollati a causa del sisma. Il Cavaliere ha più volte rivolto un invito alla popolazione: "Noi stiamo facendo l'inventario delle case, voi intanto prendetevi un periodo, è quasi Pasqua ed è la bella stagione, andate sulla costa, al mare: paghiamo tutto noi".

16.24 - Berlusconi: ok ad aiuti Usa dopo la chiamata di Obama. "Se gli Stati Uniti vorranno dare un segno tangibile della loro vicinanza all'Italia potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione dei beni culturali e delle chiese". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante una visita alla tendopoli di San Demetrio sottolineando che proprio mentre era in corso la visita ha ricevuto una lunga telefonata dal presidente Usa.

Berlusconi ha aggiunto che Obama si è detto d'accordo e che i due ne parlerannodurante la visita del premier a Washington. Secondo il Cavaliere un altro possibile aiuto degli Stati Uniti potrebbe essere quello di "prendere un piccolo quartiere o un borgo di un paese e dire:

questo lo facciamo noi".

16.20 - Ad Onna 40 morti. Finite le ricerche sotto le macerie. Non c'è più nessuno ad Onna sotto le macerie, e le ricerche sono terminate ieri notte alle tre, quando i vigili del fuoco scavando hanno trovato l'ultima delle 40 vittime, un ragazzo di 26 anni. Lo spiegano, al telefono, i vigili del fuoco, arrivati da Roma, che hanno lavorato incessantemente, nel piccolo paesino abruzzese, il più colpito dal violento terremoto, ridotto a un cumulo di macerie. Ora, non manca più nessuno all'appello dei dispersi e la conta dei morti è arrivata a 40. In un paesino che ne contava circa 400.

16.19 - Regioni pronte a fare la loro parte.

Le Regioni sono pronte a fare la propria parte sia nella fase dell'emergenza che del post terremoto, quando si porrà il problema della ricostruzione. È quanto hanno deciso oggi i governatori, riuniti nel loro "parlamentino" di via Parigi e in attesa di incontrare il Governo a Palazzo Chigi alle ore 18, per mettere insieme un sistema integrato di interventi per la Regione Abruzzo colpita dal sisma. "Oggi abbiamo fatto un quadro degli interventi e questo pomeriggio - spiega il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - andremo da Berlusconi confermando la piena disponibilità delle Regioni sia nella fase attuale che in quella successiva, quando si dovrà affrontare il tema della ricostruzione". Secondo Errani la via da seguire, non solo in questa occasione, è quella della "forte cooperazione e integrazione fra le regioni, il Governo e di tutte le altre istituzioni".

15.59 - Carfagna in visita alla tendopoli in Piazza d'Armi all'Aquila per incontrare i bambini. Il Ministro delle Pari Opportuinità, Mara Carfagna, è giunta nel pomeriggio all'Aquila per visitare la tendopoli allestita in Piazza d'Armi (che ospita oltre 1.000 persone) e soprattutto per incontrare i bambini sfollati con i genitori nel campo. Carfagna, nell'occasione, ha anche inaugurato nella stessa tendopoli il progetto dei pediatri clown promosso all'indomani del sisma dal suo ministero, per alleviare la situazione dei più piccoli e aiutarli a superare il trauma del terremoto. Il ministro Carfagna si è soffermata con gli operatori della protezione civile, con gli stessi medici clown e ha trascorso un po' di tempo giocando con alcuni bimbi.

15.34 - Bagnasco: grande dolore, la Chiesa cattolica lancia colletta straordinaria. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, esprime "grande dolore per quanti hanno perso lavita" nel terribile sisma che ha piegato in due l'Abruzzo e vicinanza a "tutti coloro che hanno perso i loro cari, oltre alle cose che sono il frutto della propria vita, del proprio lavoro". Il presidente dei vescovi ricorda che è partita la colletta nazionale in sostegno alla popolazione colpita dal terremoto. "Innanzitutto, la Caritas nazionale, collegata con le Caritas regionali, ha indicato alcuni numeri utili per le sottoscrizioni.Oltre a questo, come vescovi italiani - prosegue - abbiamo pensato ad una colletta nazionale straordinaria, che sarà fatta nelle singole diocesi Domenica in albis, quindi domenica dopo Pasqua". Secondo il presidente dei vescovi la situazione di chiese e monumenti "è disastrosa". La Conferenza episcopale italiana ha anche annunciato uno stanziamento di tre milioni di euro, dai fondi derivanti dall'otto per mille, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.

15.09 - Nuova scossa di magnitudo 3.3 in Abruzzo. Alle 14:29 in Abruzzo si è registrata

una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.3. Lo ha reso noto la Protezione Civile. L'epicentro è compreso tra L'Aquila, Pizzoli, Nerito e Capitignano.

15.04 - Al via la conferenza delle Regioni. Alle 18 l'incontro con il Governo.

È iniziata, nella sede di via Parigi a Roma, la conferenza straordinaria delle Regioni dedicata al sisma che ha colpito l'Abruzzo. I governatori faranno il punto sugli interventi di sostegno in vista dell'incontro con il Governo che si terrà alle 18 a palazzo Chigi alla presenza del premier Silvio Berlusconi. I presidenti stanno facendo una ricognizione degli interventi già messi in campo e di quelli che si possono attivare a breve, per avere un quadro completo al momento dell'incontro con il Governo che dovrà coordinare gli aiuti. Ma non è escluso che l'incontro sarà anche l'occasione per tornare sul Piano casa, per rafforzarne gli aspetti di prevenzione antisismica.

15.04 - Berlusconi visita tendopoli di Bazzano. Il premier, Silvio Berlusconi, prima di lasciare L'Aquila per fare rientro a Roma, ha visitato la tendopoli di Bazzano, una frazione del capoluogo abruzzese dove sono presenti 150 sfollati a causa del sisma. Il Cavaliere ha incontrato le persone rifugiate nella tendopoli, stringendo mani, rincuorando alcuni dei presenti e assicurando un intervento pronto del Governo per superare la situazione di emergenza: "Non

vi preoccupate, non vi lasceremo soli - ha detto il premier - la ricostruzione sarà rapida".

15.01 - Matarrese: valuteremo iniziative concrete. La Lega Calcio valuterà "concrete iniziative" in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Lo ha detto oggi il presidente Antonio Matarrese, che ha espresso "profonda solidarietà" per le vittime del sisma."È una tragedia che non riguarda solo l'Abruzzo, ma coinvolge tutti noi. Il mondo del calcio - ha detto in una nota Matarrese - saprà, come sempre, dare il proprio contributo nella speranza che il nostro impegno possa alleviare le sofferenze patite in questo momento dalle famiglie vittime del terremoto. Nelle riunioni

previste settimana prossima con i presidenti dei nostri club valuteremo concrete iniziative da intraprendere per aiutare chi si trova in difficoltà".

15.01 - Cominciato il lavoro di ricognizione del patrimonio artistico. Le squadre di specialisti e tecnici, arrivati anche da uffici e soprintendenze di altre regioni, hanno cominciato il loro lavoro di ricognizione dei danni al patrimonio artistico dell'Aquila e dell'Abruzzo. Il problema, spiegano al ministero dei Beni culturali, è non ripetere l'errore che si compì con la basilica di Assisi, dopo il terremoto in Umbria, quando tecnici della soprintendenza entrarono nella chiesa e rimasero uccisi sotto le macerie di un nuovo crollo.Intanto anche una buona notizia: si sono salvati, perchè in mostra a Roma, alcuni dei capolavori del Maestro di Fossa, provenienti dalla chiesa di Santa Maria ad Criptas di Fossa, in provincia dell'Aquila, gravemente danneggiata dal terremoto. Le opere del pittore trecentesco, custodite nella chiesa del XIII secolo considerata il gioiello dell'arte medievale abruzzese, sono attualmente esposte nella grande rassegna dedicata al genio di Giotto, allestita al Vittoriano.

14.52 - Schifani: almeno mille euro da ogni senatore. Il presidente del Senato Renato Schifani ritiene che da Palazzo Madama debba uscire una cospicua somma per aiutare i terremotati dell'Abruzzo. Secondo quanto apprende l'Ansa, Schifani domani alla conferenza dei capigruppo proporrà ai presidenti dei gruppi parlamentari di promuovere una raccolta di fondi il cui importo non sia inferiore ad almeno mille euro per ogni singolo senatore.

Il presidente del Senato, inoltre, proporrà che i fondi raccolti tra i parlamentari e tra i dipendenti dell'amministrazione vadano destinati all'assistenza dei bambini colpiti dalla tragedia del sisma.

14.35 - Bertolaso: nessun altro allarme scosse. Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, smentisce con forza delle voci allarmistiche circolate in queste ore sul presunto arrivo di una nuova forte scossa di terremoto in Abruzzo. "Mi informano - ha detto Bertolaso al termine della conferenza stampa che si è tenuta nella caserma della Guardia di finanza dell'Aquila - che gira voce che ci sarebbe un allarme della Protezione civile per l'arrivo di un'altra forte scossa. Io - ha sottolineato Bertolaso - non ragionerò più su questo punto. Mi affido a quello che ha detto ieri la Commissione nazionale grandi rischi che, unanimemente, conferma l'attuale impossibilità di prevedere un singolo evento sismico". La precisazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è arrivata dopo voci circolate in queste ore in alcune zone, in particolare a Teramo.

14.20 - Tra le vittime una turista francese. Tra le 207 vittime del devastante terremoto che ha colpito ieri l'Abruzzo c'è anche una giovane turista francese. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Parigi.

13.21 - 207 vittime, 15 dispersi. Lo ha appena detto il premier Berlusconi alla conferenza stampa dalla scuola della Guardia di Finanza, a Coppito, alle porte dell'Aquila. Una delle operazioni di soccorso ancora in corso, "e che ci sta particolarmente a cuore", è quella che riguarda quattro ragazzi della casa dello studente crollata, ha detto il premier. E poi ha aggiunto: "I soccorritori al lavoro sono oltre 7 mila" e "ci sono 12 regioni con le loro colonne mobili".

 

11.39 La terra trema ancora. Due nuove forti scosse sono state avvertite a pochi minuti di distanza nel centro dell'Aquila. La più forte ha avuto una magnitudo di 4,3 gradi della scala Richter. Epicentro tra l'Aquila, Villagrande e Collimento. La città ha un aspetto spettrale.

11.30. Nuova forte scossa. Una forte socssa di terremoto si è registrata pochi istanti fa a L'Aquila, di magnitudo 3.6. Dagli edifici già lesionati si sono staccati calcinacci provocando ulteriore panico nella popolazione.

10.43 - Evacuata casa di riposo. Cinquanta anziani ospiti della residenza assistita della Casa Albergo ex Onpi dell'Aquila sono stati evacuati dalla struttura rimasta seriamente danneggiata dal terremoto. Gli anziani sono stati trasferiti nella casa di riposo San Camillo di Sora (Frosinone). Il trasferimento è avvenuto ieri sera in pullman.

10.36 - Altri due cadaveri estratti dalla Casa dello studente. Il cadavere di un giovane è stato estratto stamani dalle macerie della casa dello studente all'Aquila ed i soccorritori hanno individuato il cadavere di un altro ragazzo. Il lavoro di recupero procede con cautela anche perchè si temono nuovi crolli della parte della struttura rimasta ancora in piedi.

10.00 - Dall'Aquila l'esodo verso il mare. Una fila di macchine e di pullman da L'Aquila verso il mare: Pescara, Silvi Marina, Montesilvano. "Dopo l'ultima scossa registrata questa notte intorno all'una e un quarto, gran parte degli abitanti della provincia aquilana si stanno trasferendo in una zona più sicura, quella costiera. Chi resta, lo fa soprattutto per tenere lontano dalle proprie case gli sciacalli" dice Alessandro Mastromarino, chirurgo dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

9.50 - Pronti per il cambio 500 volontari dal Friuli. I 500 volontari della protezione civile del Friuli Venezia Giulia che sabato daranno il cambio a quelli che sono partiti ieri per l'Abruzzo sono già stati allertati. Lo ha detto Guglielmo Berlasso, direttore della Protezione civile regionale.

9.35 - Trenta persone ricoverate in ospedale da campo. "Nell'ospedale da campo attrezzato e gestito dalla Protezione Civile qui all'Aquila sono ricoverati circa 30 pazienti". A fare il punto della situazione è il manager dell'Asl dell'Aquila Roberto Marzetti.

9.20 - Riapre anche fornaio. Riapre, anche se espone la merce sul marciapiede, il panettiere di Piazza Duomo a L'Aquila. Il pane è quello di ieri, ma se sarà riallacciata la fornitura di gas da domani il "fornaio aquilano" garantisce che farà pane fresco tutti i giorni.

 

9.00 - Nel centro storico riapre farmacia. L'unico esercizio commerciale aperto in tutto il centro storico de L'Aquila è una farmacia, quella del dottor Giuseppe Pulcini, ex presidente dell'Ordine dei Farmacisti della provincia de L'Aquila. Si trova in corso Federico II. "Ho riaperto. Solo in questo modo - ha spiegato il farmacista - possiamo dare un segnale di rinascita e di ripresa per la nostra città".

8.54 - Un altro cadavere alla Casa dello studente. Il cadavere di un ragazzo è stato estratto dalle macerie della Casa dello studente de l'Aquila, uno degli edifici più colpiti dal terremoto in Abruzzo. Secondo quanto riferito dai soccorritori, si pensa che all'interno della struttura si trovino ancora sei persone. Continuano le ricerche nella speranza di trovare ancora qualcuno in vita.

8.50 - Vigile del fuoco di Bergamo stroncato da infarto. Partito per soccorrere i terremotati, arrivato in Abruzzo è stato stroncato da un infarto un pompiere della squadra di aiuti arrivata da Bergamo. Tra loro anche Marco Cavagna, 49 anni, di Treviolo, padre di due figli. L'uomo era appena arrivato a L'Aquila ed era su una Campagnola della colonna mobile partita da Bergamo. È sceso dall'auto per chiedere informazioni quando è crollato a terra. Subito soccorso, è morto durante il trasporto in ospedale.

8.43 - Estratto vivo: ha abbracciato la ragazza morta per 12 ore. Di storie me ne sono capitate tante oggi. Una tristissima, mi è rimasta nel cuore dice Giorgio Casaccia, medico del 118 di Teramo in forza al PMA di Piazza d'Armi all'Aquila: "ieri abbiamo estratto un ragazzo in un palazzo di via Poggio Santa Maria che è rimasto abbracciato 12 ore alla ragazza che invece era morta. Lo abbiamo tirato fuori speriamo che ce la faccia".

8.30 - Una vittima dalla Romania. Le autorità italiane hanno informato ufficialmente il Ministero degli Esteri romeno sul decesso di una romena nel terremoto in Abruzzo.

Precisando che il bilancio del sisma non è ancora definitivo. Le autorità romene sollecitano, inoltre, i connazionali che si trovano a rischio a causa del terremoto o che conoscono dei connazionali in questa situazione di chiamare al call center istituito già da ieri dall'Ambasciata romena in Italia al numero 345 230 24 89.

 

8.25 - Una studentessa pugliese tra le vittime. Un'altra dispersa. Una giovane donna di San Giovanni Rotondo, che figurava nell'elenco dei dispersi, è stata estratta dalle macerie ormai priva di vita all'Aquila. A comunicarlo è la Prefettura di Foggia che ne ha avuto notizia dai carabinieri del capoluogo abruzzese. Della vittima al momento non è stato reso noto il nome. Alla prefettura dauna non risultano invece notizie dell'altra dispersa della Capitanata: Angela Pia Cruciano, studentessa di ingegneria di 24 anni, di Sannicandro Garganico, che viveva nel collegio universitario. Il suo corpo non è stato ancora trovato malgrado le ricerche e gli scavi si siano protratti per tutta la notte.

8.24 - Nessun episodio di sciacallaggio su case e negozi. Nessun episodio di sciacallaggio è stato registrato la notte scorsa a L'Aquila. Lo ha riferito la centrale operativa della Guardia di Finanza, cui il coordinamento delle forze dell'ordine ha affidato l'incarico di controllare il centro della città nel corso della notte. Il rapporto segnale soltanto alcune identificazioni di persone, che comunque, non avevano niente a che fare con episodi di criminalità.

 

8.00 - Il sindaco dorme in auto. Anche il sindaco de l'Aquila, Massimo Cialente, come la maggior parte dei 70mila cittadini de L'Aquila, ha trascorso la notte in macchina. "Ho dormito soltanto un'ora", ha raccontato, "Per il resto della notte ho fatto visita ai centri di raccolta per portare solidarietà ai concittadini. Tutte le strutture comunali sono inagibili e momentaneamente la macchina operativa del Comune è ospitata nella scuola della Guardia di finanza".

7.15 - Più di cento persone estratte vive. Sono ormai più di cento le persone estratte vive dalle macerie del terremoto che la notte scorsa ha colpito L'Aquila e parte della sua provincia. È quanto hanno riferito fonti del coordinamento dei soccorsi su dati dei vigili del fuoco. Un piccolo miracolo ieri notte a L'Aquila: i soccorritori sono riusciti a estrarre da sotto le macerie Francesca, 21 anni, dopo un lavoro durato lunghe ore tra le macerie di uno stabile del centro storico. I vigili del fuoco hanno spiegato che lui e i suoi colleghi hanno creato, passo dopo passo avanzando tra le macerie, una sorta di 'grotta' attraverso cui sono arrivati fino a lei.

7.04 - I morti sono 179. È di 179 morti, di cui 40 ancora da identificare, il nuovo bilancio delle vittime del terremoto che ieri ha colpito la provincia dell'Aquila. Lo ha reso noto il Centro di coordinamento dei soccorsi all'Aquila. Al momento risultano anche 34 dispersi, numero provvisorio sottolineano i soccorritori, e circa 1.500 feriti.

6.30 Per tutta la notte si è scavato ancora. La prima notte dopo la tragedia è un momento difficile. È quello in cui le persone che hanno perso la casa, dormendo in auto, lontano dalla propria terra o nelle tende allestite dalla Protezione civile nei vari campi, prendono coscienza, ancora meglio, di quello che è loro capitato. Così è successo nelle frazioni dell'Aquila colpite dal terremoto, come Onna, Paganica, Castelnuovo, Tempera. La temperatura è scesa a 5-7 gradi nella notte. In pochi hanno raccolto l'offerta di spostarsi a dormire nelle strutture ricettive della costa messe a disposizione. Quasi tutti hanno preferito rimanere vicino alle proprie cose, chi dormendo in auto, che nei vari campi allestiti in poche ore dalla Protezione civile vicino alle loro case per scongiurare episodi di sciacallaggio e i furti. Non sono mancate le proteste, come a Onna, piccolo paese alle porte dell'Aquila, che il sisma ha letteralmente spazzato via. Per tutta la notte i soccorritori hanno continuato a scavare sotto le macerie, ma non si è riusciti ad allestire una tendopoli in grado di ospitare gli sfollati. Così le persone che hanno perso la casa hanno trovato ricovero chi in auto, chi sotto l'unica tensostruttura montata, creandosi un giaciglio con guanciali e coperte fra le panche e i tavolini.

1.20 - Scossa di 4,8 gradi. È stata di magnitudo 4.8 l'ultima scossa - quella dell'1 e 15 - registrata dalla strumentazione nella zona de L'Aquila, superiore quindi al dato che era stato inizialmente fornito, magnitudo 4.5. Un più approfondito esame ha portato alla correzione del dato. La zona più prossima all'epicentro questa volta è tra Pizzoli, Barete, Capitignano e Cagnano Amiterno.

00.04 - Nuove scosse. Continuano senza sosta le scosse di terremoto a L'Aquila. Alle 23.57 di ieri, ha resto noto il dipartimento della Protezione Civile, si è registrata una scossa di magnitudo 3.8 con epicentro i comuni dell'Aquila, Pizzoli, Barreto e Scoppitto. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione e dagli stessi soccorritori che stanno ancora scavando tra le macerie.

22.01 - 60 persone estratte vive. Sono 60 le persone che sono state estratte vive dalle macerie degli edifici crollati a l'Aquila e in provincia a causa del terremoto.

I dati, diffusi dai vigili del fuoco, sono stati resi noti al centro di coordinamento dei soccorsi allestito nella scuola della guardia di finanza.

21.54 - Ricambio per i vigili del fuoco. Il premier Silvio Berlusconi è intervenuto in diretta alla trasmissione televisiva Porta a porta: "Abbiamo messo in campo in meno di 24 ore la bellezza di 4mila volontari. tra questi ci sono 1200 vigili del fuoco che lavoreranno anche stanotte e domani mattina saranno esausti. C'è bisogno di un ricambio: per domani mattina -ha sottolineato Berlusconi- è necessario che ci siano almeno altri 1200 vigili del fuoco, ne abbiamo 28 mila in Italia e penso che almeno 12mila si dovrebbero mettere a disposizione per effettuare turni. E penso che servano almeno altri mille soldati, due reggimenti che possano svolgere un lavoro personale e fisico diretto".

21.45 - Ragazza trovata viva. È stata trovata viva ed è già stata in qualche modo stabilizzata dai soccorritori una ragazza rimasta intrappolata sotto le macerie nell'edificio completamente distrutto in via di Sant'Andrea a L'Aquila. Le squadre di soccorso hanno fatto giungere una barella e si procederá adesso al recupero della ragazza che dalla notte scorsa è rimasta imprigionata sotto una montagna di detriti.

20.05 Solidarietá anche dal Cie di Lampedusa. "Solidarietà per le vittime del terremoto". È questo lo striscione che è stato esposto oggi pomeriggio dalle finestre del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Lampedusa. A scriverlo alcuni immigrati trattenuti nel Cie. Colpiti dall'entitá del disastro -informa una nota dell'Oim- i migranti hanno deciso di scrivere un messaggio di solidarietá utilizzando come mezzi un pennarello e le loro lenzuola usa e getta.

19.54 - Solo 1/3 delle abitazioni sono anti-sisma. Sono solo un terzo le case in Italia costruite sulla base della prima normativa antisismica, che risale al 1974, la legge n.64 del 2 febbraio 1974.

Secondo dati Istat elaborati dall'Ance, il patrimonio immobiliare ad uso abitativo costruito prima del 1971 è pari infatti a 7,2 milioni edifici, il 63,8% del totale. In questi edifici - segnala ancora l'associazione dei costruttori - si trovano circa 16.700.000 abitazioni, realizzate fino al 1971, che rappresentano il 61% dello stock abitativo esistente. Percentuale che si accresce di almeno qualche punto considerando le case costruite dal '72 fino al 1974: la classificazione seguita, infatti, registra uno stock di 5.142.940 abitazioni costruite dal 1972 al 1981, pari al 18,9% del totale, in pieno boom edilizio.Le abitazioni costruite dopo il 1974 sarebbero così all'incirca il 35%. Lo stesso stock di edifici tirati su dopo la legge del '74. Gli edifici a cavallo della prima normativa antisismica (dal '72 all' 81), sono infatti quasi due milioni (1.983.206), pari al 17,7% sul totale, portando la percentuale degli immobili (residenziali e non) costruiti prima della 'linea di demarcazionè, a oltre il 65%.

 

19.32 I medici: 150 morti. Secondo fonti ospedaliere, invece, le vittime sarebbero 150.

19.18 - 108 vittime accertate. Dai soccorritori è arrivato un nuovo numero di vittime accertate che sono 108. Ci sono ancora decine di dispersi tra le macerie. Si continua a scavare nonostante la grandine e la notte che comincia ad arrivare.

19.02 - Altre 200 scosse di piccola intensità . Dalla scossa di terremoto di questa notte alle 3,32 di magnitudo 5.8 si sono "registrate finora circa 200 repliche, molto delle quali di piccola energia". Lo ha detto il presidente della commissione Grandi Rischi, Franco Barberi. "È poco probabile che si verifichino ancora scosse di grande energia ma non lo possiamo escludere. Mentre sono probabili e possibili altre scosse di minore energia".

19.00 - Violenta grandinata nella zona. Nell'area colpita dal terremoto, come se non bastasse, nella sera è scoppiata una violenta grandinata.

18.46 - Un uomo estratto vivo. Un uomo è stato estratto vivo dalle macerie dai vigili del fuoco nel centro dell'Aquila.

18.35 - Trasferiti gli ultimi malati dall'Ospedale dell'Aquila. È in corso il trasferimento degli ultimi 30/35 malati ricoverati nell'ospedale dell'Aquila, inagibile a causa del terremoto. Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi "Le strutture abruzzesi lodevolmente hanno garantito l'accoglienza della gran parte dei pazienti ricoverati, con l'eccezione di alcuni malati che hanno raggiunto a Roma il Policlinico Gemelli e l'ospedale Bambino Gesù - ha spiegato Sacconi - strutture che si erano rese disponibili in questo senso". "Bisogna rilevare che in questa emergenza sia la sanitá laziale che quella abruzzese, entrambe commissariate stanno facendo un lavoro importante".

18.24 - Tre cadaveri estratti dalle macerie in via XX settembre. Si continua a scavare tra le macerie della palazzina crollata a via XX Settembre a L'Aquila. Sono 3 i cadaveri estratti dai soccorritori che da ore si alternano tra i resti dell'edificio, 8 appartamenti, completamente distrutto dalla scossa sismica di questa notte.

18.02 - Otto studenti molisani dispersi. Sale a otto il numero degli studenti molisani dispersi in seguito al terremoto nella città de L'Aquila. Si tratta di sette giovani della provincia di Isernia e uno della provincia di Campobasso che frequentavano corsi universitari nel capoluogo abruzzese. Alloggiavano tra la Casa dello Studente e alcune palazzine del centro storico del città colpita dal sisma. I giovani hanno età comprese tra i 23 e i 26 anni.

17.40 - A Onna 20 vittime, 40 sotto le macerie. All'Aquila, il centro storico è ridotto a un ammasso di macerie. A Olla, frazione del capoluogo, rasa al suolo le vittime accertate sono venti, ma i dispersi sotto le macerie sono quaranta.

17.10 - Trovata mamma con figli tra le braccia. Tutti morti. Tra le vittime del drammatico terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi c'è anche una mamma che è morta abbracciando i due figli.

I tre sono stati ritrovati, abbracciati, nel letto di casa dai soccorritori e probabilmente sono morti colpiti dalle macerie. La mamma e i due bimbi abitavano in un palazzo di quattro piani in via Campo di Fossa, una traversa di via XX Settembre, che si è letteralmente sgretolato su se stesso. I soccorritori davanti a una folla di parenti hanno estratto dalle macerie anche tre studenti di cui uno morto e due ancora in vita. In via XX Settembre, la via più colpita, di fronte alla sede della casa dello studente i soccorritori stanno lavorando per cercare di salvare almeno alcuni componenti di un nucleo familiare rimasti sepolti al primo piano di un palazzo: quelli sovrastanti sono crollati sfondandolo. Alcune ore fa sembra che una donna avesse dato segni di vita.

 

17.07 - Sgoberato edificio a Roma. Per lesioni verticali accertate dai vigili del fuoco su di un palazzo di cinque piani a Roma, in via Andrea Doria, un'ala dell'edificio è stata sgomberata a scopo cautelativo. Le lesioni, alcune anche di 3 e 5 centimetri, si sono aperte sul palazzo alcuni mesi fa nel momento in cui sulla strada sono stati fatti dei lavori di scavo, ma oggi dopo la scossa di terremoto, i vigili del fuoco hanno deciso per precauzione di sgomberare dieci famiglie.

 

16.56 - Soccorritori: più di 100 morti. I soccorritori continuano ininterrottamente fin dalle prime ore del mattino a scavare tra le macerie all'Aquila e in tutti i paesi colpiti dal violento sisma. Il numero delle vittime, spiegano i soccorritori, è drammaticamente destinato a salire superando sicuramente quota 100. Fare un bilancio definitivo, quindi, al momento non è possibile.

 

16.43 - I cani salvano Francesca. Sotto le macerie altri otto. La Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno estratto viva dalle macerie di una palazzina di 4 piani in via XX Settembre Francesca, una ragazza di 21 anni. "È stata salvata ed è in buone condizioni", ha assicurato Arturo Vernillo della Protezione Civile. "Il salvataggio è stato possibile grazie all'intervento dei cani che l'hanno individuata sotto le macerie. I soccorsi sono durati meno di 3 ore, per tirarla fuori abbiamo fatto molta attenzione circoscrivendo la zona dello scavo. Ci sono -prosegue Vernillo- altre persone vive, i cani hanno individuato altri superstiti". Al momento ci dovrebbero essere sotto le macerie altre 8 persone.

16.38 - L'elenco dei centri colpiti. Le zone colpite dal violento sisma di questa notte sono L'Aquila e provincia in particolare, secondo la mappa tracciata dalla Protezione civile, oltre al capoluogo L'Aquila, San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant'Angelo, San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda.

 

16.25 - Dispersi cinque studenti del frusinate. Tra i dispersi del terremoto in Abruzzo ci sarebbero anche cinque studenti originari e residenti nel frusinate. Si tratta di studenti residenti ad Arpino, tre a Sora ed uno a Monte San Giovanni Campano, tutti domiciliati nella case dello studente a L'Aquila. Tra loro anche il figlio di un operatore del 118. "Da questa notte - hanno raccontato i colleghi del dipendente dell'Agenzia regionale emergenza sanitaria - il padre non riesce a contattarlo. È partito all'alba ed ora è tra le macerie in cerca del figlio".

16.22 - Crollato orfanotrofio costruito due anni fa. Al momento del sisma nella casa famiglia Immacolata Concezione si trovavano 26 bambini e 12 suore. "Una delle strutture più moderne e all'avanguardia d'Abruzzo", commenta la madre superiora suor Mirella Del Vecchio. La parte d'edificio che è crollata era stata ristrutturata due anni fa". Il pensiero è ora rivolto a suora Anna, una religiosa ancora sotto le macerie. "Era al primo piano - aggiunge suor Mirella - confidiamo nella protezione divina e preghiamo per lei".

16.17 - Volontario denuncia: soccorsi tardivi. Uno dei volontari che fin dalla mattina sta operando per tentare di salvare persone sotto le macerie ha denunciato che fino alle 11 di stamani per mancanza di mezzi i soccorsi sono stati condotti soltanto utilizzando le mani per scavare tra le macerie. L'operatore ha denunciato il fatto che perfino i guanti sono stati procurati dai diretti interessati e che fino a poco fa non era stata neppure distribuita l'acqua tra gli operatori. In città ci sono molte persone alla ricerca di viveri e di acqua che sono assolutamente non a conoscenza dei posti di ristoro in quanto questi ultimi non sono stati adeguatamente pubblicizzati.

 

16.15 - Morto agente forestale: lascia bimbo di 2 anni e moglie incinta. L'agente scelto della forestale Luigi Giugno, di 35 anni, è morto questa notte sotto le macerie della casa dove abitava nel centro storico a l'Aquila assieme alla moglie Giovanna, che fra pochi giorni avrebbe partorito il suo secondo bambino, e il loro primogenito Francesco di non ancora due anni.

16.10- In una palazzina 35 dispersi. Sono 35 i dispersi che si ritiene possano trovarsi sotto le macerie di una palazzina di tre piani nella centrale via S.Andrea dell'Aquila. Le mura sembrano esserci sbriciolate. Dalle macerie sono state estratte altre 15 persone, solo alcune vive. Chi conosceva il posto ritiene che nell'edificio vivessero una cinquantina di persone.

16.05 - Chiodi: evacuare centro storico de l'Aquila. Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi invita i cittadini "a non sostare per le strade" de L'Aquila e ad "evacuare le zone del centro dove si registrano ancora molti edifici pericolanti". Dai 5 centri di accoglienza - ha spiegato Chiodi - saranno attivati i servizi di trasferimento verso la localitá della costa, dove sono state requisite 4mila stanze d'albergo per un totale di 10mila posti letto.

15.45 - Integra la fontana delle 99 cannelle. Nel panorama devastante del terremoto de L'Aquila spicca un simbolo di speranza: l'emblema della città, la fontana delle 99 cannelle, è integra. Il monumento non ha subito apparentemente alcun danno nonostante la devastazione degli edifici tutto attorno. Questo è stato interpretato da qualcuno come un segnale di speranza.

15.35 - L'acqua c'è ed è potabile. In Abruzzo non c'è un problema acqua. "Gli acquedotti funzionano e l'acqua è fruibile". Lo ha assicurato il premier Silvio Berlusconi. Le comunicazioni telefoniche con i cellulari "non sono state interrotte ma si è creata una difficoltà per l'immenso afflusso di telefonate" nella zona colpita dal sisma.Quanto alla viabilità, ha detto Berlusconi, "va bene. Stiamo intervenendo su due smottamenti lungo strade provinciali. Saranno agibili prima della fine della giornata".

15.20 - Bertolaso: basta donazioni, c'è troppo sangue. "C'è troppo sangue, per ora basta". Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, spiega che la risposta dei donatori all'appello lanciato stamane ha consentito di raccogliere quantità sufficienti di sangue. Quantità superiori metterebbero in difficoltà i centri trasfusionali. Bertolaso ha anche raccomandato i volontari di coordinarsi con la protezione civile per non creare più problemi che aiuto.

15.15 - Scuole chiuse a oltranza. Requisiti alberghi. Le scuole delle zone colpite dal terremoto "resteranno chiuse a oltranza, saranno i sindaci di volta in volta a decidere le riaperture" degli edifici scolastici dopo avere verificato l'agibilità. Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi durante la conferenza stampa con Berlusconi e Bertolaso. Il premier ha detto che "sono stati requisiti di fatto tutti gli alberghi della costa abruzzese adriatica" mentre "le colonne mobili della protezione civile e i vigili del fuoco installeranno anche dei centri di accoglienza con tende e punti di assistenza sanitaria e cucine da campo per chi non vorrà allontanarsi troppo da questa zona".

 

15.08 - I feriti sono 1.500. Secondo il capo della protezione civile Guido Bertolaso i feriti accertati finora sono 1.500.

14.56 - Un giornalista del Centro ha perso i due figli. "C'è una frazione dell'Aquila, Onna dove si sta scavando ancora. Lì abita Giustino Parisse, il capo della nostra redazione dell'Aquila, lui è riuscito a mettersi in salvo assieme alla moglie. Ma i suoi figli sono rimasti coinvolti nel crollo" Con queste parole riportate il direttore de Il Centro, il giornale locale dell'Abruzzo, Luigi Vicinanza, partecipa con tutta la redazione al dolore di Giustino Parisse, che nel terremoto ha perso i due figli e il padre. "Siamo cronisti siamo abituati a essere testimoni. Questa volta siamo direttamente coinvolti".

14.48 - I luoghi per gli sfollati a l'Aquila sono cinque. La Protezione Civile aquilana ha diramato la lista dei luoghi dove i senza tetto possono recarsi: si tratta della Caserma Rossi, Stadio Fattori, Stadio Acquasanta, Centi Colella, Piazza d'Armi. In questi luoghi, secondo la nota, sarebbero in corso le operazioni per l'allestimento delle tendopoli. I centri di coordinamento sono alla scuola della Guardia di Finanza e alla Reiss Romoli. La nota chiude dicendo che "le famiglie possono lasciare la città, se gli adulti restano è meglio per fornire un'adeguata collaborazione".

14.42 - Onna, la frazione rasa al suolo. Onna, una frazione dell'Aquila, è stata rasa al suolo dal terremoto.

14.33. I morti accertati sono 92. È di 92 morti accertati il nuovo bilancio del terremoto in Abruzzo, secondo quanto riferiscono all'Ansa fonti dei soccorritori

14.12 - Crolli e danni ingenti al partrimonio artistico. I danni provocati dal terremoto in Abruzzo sono molto ingenti anche per il patrimonio culturale della regione e i primi sopralluoghi all'Aquila hanno, tra l'altro, registrato il crollo della parte absidale della Basilica di S. Maria di Collemaggio, dal transetto sino al fondo della chiesa, della cupola di Giuseppe Valadier della chiesa delle Anime Sante, del campanile della chiesa di San Bernardino. Crollato parzialmente anche il transetto del Duomo e crollata Porta Napoli.

Il primo bilancio dei danneggiamenti al patrimonio artistico è stato comunicato da Giuseppe Proietti, segretario generale del ministero per i Beni e le Attività Culturali.

La fortezza spagnola che contiene il Museo Nazionale e gli uffici delle due soprintendenze ha avuto ingenti crolli al terzo piano ed è pericolante anche il ponte d'ingresso, per cui vi è precluso l'accesso ed è presidiato.

È crollato anche il cupolino della chiesa di Sant'Agostino, uno dei monumenti del barocco aquilano, finito sul palazzo della Prefettura che è andato completamente in rovina, luogo dove era custodito l'Archivio di Stato dell'Aquila. "Naturalmente crolli diffusi ci sono in tutta la città, con cornicioni, mura, pezzi di tetto che spesso ostruiscono le strade", ricorda sempre Proietti, che fa notare come invece la celebre facciata quattrocentesca della basilica di Collemaggio si sia salvata perchè in restauro e sostenuta da grandi ponteggi.

13.49 - I morti sono almeno 70. Sono ormai una settantina le vittime del terremoto di stamane che ha devastato in particolare la città de l'Aquila e le frazioni limitrofe. Centinaia i feriti. Il ministro dell'Interno, Maroni, all'uscita dalla scuola della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila), ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. "Ma l'importante - ha continuato - è continuare a scavare, scavare, scavare".

13.48 - Oltre 50mila gli sfollati.Non si hanno ancora cifre specifiche sul numero dei dispersi in Abruzzo dopo il sisma che nella notte ha colpito la Regione. Intanto il ministro Maroni ha parlato di oltre 50 morti, mentre gli sfollati sarebbero oltre 50mila. Si stanno approntando tendopoli ed ospedali da campo, mentre l'ospedale de l'Aquila risulta sgomberato solo in un reparto, mentre funzionano le sale operatorie e il pronto soccorso. Mancano all'appello ancora sette ragazzi che vivevano all'Ostello della gioventù. Sono in arrivo dal Lazio oltre seimila pasti caldi per fronteggiare l'emergenza e aiuti giungono da tutta Italia. Operativa la Sala della croce Rossa mentre sono attive tutte le unità di crisi dei maggiori ospedali della Capitale. Il ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi, ha lanciato un appello a donare il sangue. Danni gravissimi in tutto l'Aquilano, la frazione di Onna sembra sia stata completamente rasa al suolo.

Per prestare i primi soccorsi sanitari sono già partiti 40 mezzi di soccorso da Toscana, Puglia, Lazio, Calabria e anche i gruppi cinofili - da Toscana e Calabria - per la ricerca sotto le macerie.

Distrutti i monumenti simbolo dell'Aquila e persino le Terme di Caracalla a Roma risultano lesionate dalla forte scossa avverita distintamente nella notte anche nella capitale.

Alle 18 ci sarà una nuova riunione dell'Unità di crisi al Ministero della Salute.

13.39 - Berlusconi sorvola in elicottero le zone colpite. Il premier Silvio Berlusconi sta sorvolando in elicottero L'Aquila e le altre zone colpite stanotte dal terremoto. Il Cavaliere è poi atteso in conferenza stampa insieme al ministro dell'Interno Roberto Maroni, al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e al capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso.

13.20 - Lesioni alle terme di Caracalla.Il terremoto ha provocato delle lesioni alle Terme di Caracalla, a Roma. La notizia è stata confermata dal sovrintendente Angelo Bottini. Nei prossimi giorni - ha spiegato - ci sarà un sopralluogo al sito archeologico per valutare l'entità dei danni.

13.20 - Vescovo Aquila: danneggiata chiesa di Celestino V. Anche la celebre Santa Maria di Collemaggio, la chiesa dove fu incoronato Papa Celestino V nel 1294, è stata pesantemente danneggiata dal terremoto che ha colpito l'Aquila: lo ha detto l'arcivescovo locale, mons. Giuseppe Molinari all'agenzia Sir. "Purtroppo è stata di una violenza estrema, con tante vittime. Anche le chiese più belle, Santa Maria di Collemaggio, San Silvestro, Santa Maria Paganica, Santa Maria del Suffragio, la parrocchia di Paganica sono distrutte", afferma il prelato. Danni anche ad altri edifici ecclesiastici della città. "La curia dell'Aquila ha subito danni impressionanti. Sono crollati pezzi interi della cattedrale ed il tetto della sede Caritas. Ed è completamente sventrata la casa di una famiglia che ospitavamo lì", afferma Augusto Ippoliti, tesoriere della Caritas diocesana. "Le persone si sono salvate ma stavano in condizioni terribili. Anche la chiesa delle Anime Sante, attaccata al duomo, è crollata".

13.09 - Gelmini: nelle prossime ore valutazione dello stato delle scuole

Nelle prossime ore sarà valutato lo stato degli edifici scolastici colpiti dal terremoto di questa notte in Abruzzo, ma prima di riaprire le scuole saranno fatti molti accertamenti. Lo ha detto il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, a margine di un convegno a Milano. "Abbiamo già istituito con il ministro Matteoli un'unità di crisi presso il ministero delle Infrastrutture. Sono in contatto con il direttore scolastico regionale", ha spiegato la Gelmini. Il ministro ha sottolineato che si terrà un atteggiamento di cautela perchè "comunque prima di aprire le scuole saranno fatti molti accertamenti". Per quanto riguarda gli stanziamenti già fatti per l'edilizia scolastica "è chiaro - ha spiegato la Gelmini - che il terremoto in Abruzzo diventa una priorità".

13.05 - Obama invia condoglianze.Il presidente Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto.Un messaggio al premier Silvio Berlusconi è stato inviato anche dalpresidente della Commissione Ue Jose Manuel Durao Barroso, che ha espresso la sua solidarietà. Barroso afferma di aver appreso la notizia con "molta tristezza" ed esprime "profonda simpatia" per le famiglie delle vittime

12.50 - Maroni: in arrivo 1500 uomini. Sono in arrivo all'Aquila 1500 vigili del fuoco, 100 poliziotti e 100 carabinieri da varie parti d'Italia per aiutare i soccorsi in provincia dell'Aquila.

Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di un incontro con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. Il ministro, accompagnato dal capo della polizia, Antonio Manganelli e dal vicecapo vicario Nicola Izzo, si è recato all'Aquila per vedere quello che resta dell'edificio dove era la questura.

12.25 - Maroni: oltre 50 i morti. "Il bilancio dei morti è pesante, si parla di oltre 50 vittime". Lo afferma il ministro dell'Interno Roberto Maroni, incontrando i giornalisti fuori la scuola ispettori della guardia di finanza rispondendo a chi gli chiede quale sia il bilancio dei morti.

11.52 - Alle 19 Consiglio dei ministri. Alle ore 19 è previsto un Consiglio dei ministri straordinario per le misure necessarie dopo il sisma avvenuto in Abruzzo.

11.50 - Le vittime salgono a 40. Il bilancio provvisorio del terremoto di questa notte in Abruzzo sale ad almeno 40 vittime - numero destinato purtroppo ad aumentare - mentre si continua a scavare tra le macerie. Non ancora diffuse le cifre dei feriti e dei dispersi, migliaia gli sfollati. Colonne di soccorso sono in viaggio praticamente da tutta Italia. Dal Lazio sono partite intorno alle 6.00 due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della Regione. Circa 40 le squadre con più di 200 volontari che hanno raggiunto l'Abruzzo, altrettante sono pronte ad operare. Partita anche una task force vicentina, una squadra dei vigili del fuoco con una decina di uomini e quattro automezzi, mentre tra qualche ora si muoveranno anche 100 volontari dell'Associazione nazionale alpini. Dalla Toscana partirà nel pomeriggio alla volta dell'Abruzzo la prima colonna mobile di soccorso che dispone di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto. Partiranno da Legnano (Milano) per L'Aquila 50 persone della Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli per 250 sfollati. In corso in tutta la regione il monitoraggio degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in stretto e continuo contatto con Guido Bertolaso, profondamente colpito dalle tragiche notizie, ha espresso al Presidente della Regione, al sindaco de L'Aquila e alle altre autorità locali i suoi sentimenti di vicinanza e solidarietà.

11.48 - 26 i Comuni colpiti. Sono almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo solo tra molto tempo.

In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio nè Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato.

La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.

11.35 - Scosse di assestamento per molto tempo. In Abruzzo ci saranno scosse di assestamento "per molto tempo", ma inferiori per magnitudo a quella principale di stanotte. Lo ha detto Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, intervistato da Skytg24. "Registreremo - ha spiegato - scosse di assestamento per molto tempo ma saranno piccole, in ogni caso più piccole di quella principale. In ogni caso - ha aggiunto - in questa zona la gente è fuori dagli edifici. Bertolaso sta operando perché chi non ha una casa sicura sia sistemato in modo adeguato. In questo senso - ha sottolineato - la situazione è sicura".

11.19 - Tra le vittime la badessa del convento delle Clarisse di Paganica. Tra le vittime del terremoto c'è anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica, mentre i soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un'altra suora.

11.17 - Vertice a L'Aquila con Bertolaso. Un vertice operativo per il coordinamento dei soccorsi e dell'assistenza alla popolazione, presieduto dal capo del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, è in corso nella scuola della guardia di finanza alla periferia dell'Aquila. All'incontro sono presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Gianni Chiodi, il sindaco dell'Aquila, rappresentanti di Guardia di finanza, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e volontari. All'interno della scuola della Guardia di finanza è stata istituita la centrale di coordinamento dei soccorsi e, probabilmente, sarà predisposto uno dei campi per consentire agli sfollati di passare la notte. Al centro della riunione ovviamente i soccorsi da portare alle persone ancora sepolte sotto le macerie nelle aree più colpite: oltre al centro dell'Aquila, Villa Sant'Angelo, Paganica, San Demetrio, Onna Fossa.

11.00 - 31 i morti accertati. Sono al momento 31 le vittime ufficiali del sisma che stamane ha devastato la città de L'Aquila e del suo hinterland. Numero che, purtroppo, sarebbe ancora destinato a crescere. Tutte le forze dell'ordine, esercito compreso, sono mobilitate a scavare fra le macerie delle numerose abitazioni completamente rase al suolo. Molti gli edifici pubblici danneggiati in città. All'ospedale de L'Aquila, intanto, l'andirivieni di ambulanze di tutte le sigle prosegue incessante. Ha reso parzialmente inagibile il nosocomio del capoluogo di regione che ospita all'esterno dei suoi piazzali moltissimi degenti soprattutto anziani e politraumatizzati. A ritmi ininterrotti il lavoro che sta portando avanti il pronto soccorso. La scena che appare a chi ha la possibilità di entrare al San Salvatore è quella di un ospedale da campo post bellum.

10.41 - La terra trema ancora. Continua a tremare la terra nel centro Italia: sono state numerosissime le scosse piccole o piccolissime che dalla notte e ancora questa mattina hanno interessato in particolare l'Abruzzo. La Sala sismica dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia sta monitorando la situazione e ha inviato nei luoghi colpiti dal terremoto una squadra di tecnici: dalla notte la scossa più forte si è verificata nella prima mattinata con magnitudo 4.6. Gli esperti dell'Ingv precisano che è impossibile prevedere ulteriori scosse anche forti.

10.35 - Il Papa: "Prego per i bimbi morti, incoraggio gli aiuti". Il Papa esprime "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, prega "per le vittime e in particolare per i bambini" e incoraggia sia i superstiti che "quanti in vario modo si prodigano" nei soccorsi. Benedetto XVI lo afferma in un telegramma all'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari.

9.57 - 27 morti, si continua a scavare. Si scava anche a mani nude a L'Aquila per portare in salvo eventuali superstiti al terremoto che questa notte ha devastato la provincia abruzzese. L'ultimo bilancio provvisorio parla di almeno 27 vittime accertate, ma il numero dei morti è destinato tragicamente a salire. "Stiamo cercando di salvare quanta più gente possibile da sotto le macerie. Sinceramente, al momento, non sappiamo con esattezza quante siano le vittime. Ma i numeri non ci interessano. C'è moltissimo lavoro da fare", hanno detto responsabili dei Vigili del Fuoco.

9.54 - Appello per donare il sangue. A causa dell'emergenza terremoto che ha causato molti feriti, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, lancia un appello urgente a tutti i cittadini affinchè compiano "un grande gesto di solidarietà" recandosi nei presidi ospedalieri della regione per donare sangue presso i centri trasfusionali.

9.51 - Anche Maroni in partenza per L'Aquila. Dopo il Presidente del Consiglio, anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annullato tutti gli appuntamenti in agenda per oggi ed è in partenza per l'Aquila squassata dal terremoto. Lo ha comunicato il Viminale.

9.40 - Berlusconi: "Daremo tutto l'aiuto necessario". "Il sistema di intervento è già collaudato, daremo l'aiuto necessario a tutti. Lo Stato è in campo".

9.33 - Danni strutturali alla rete stradale abruzzese. Danni strutturali e lesioni si registrano sulla rete stradale Anas abruzzese in seguito alla scossa di magnitudo 5,8 della scala Richter che ha colpito l'Abruzzo. A causa del sisma macerie e detriti, riferisce una nota dell'Anas, si sono riversati su diversi tratti delle statali 80 "Del Gran Sasso" e della Statale 679 "Avezzano-Sora", ma grazie al tempestivo intervento di uomini e mezzi di Anas, Protezione Civile e vigili del fuoco è tutt'ora garantita la pecorribilità. Il terremoto ha causato gravi lesioni strutturali sulla strada statale n.5 Tiburtina Valeria dove il traffico è stato temporaneamente interdetto nei pressi del Comune di Raiano (L'Aquila) e tra i Comuni di Molina e Goriano (L'Aquila). Tecnici Anas sono al lavoro per valutare l'entità dei danni e pianificare interventi di ripristino. L'Anas invita a non mettersi in viaggio nelle strade limitrofe al Comune de L'Aquila, se non in caso di necessità, per favorire l'intervento dei soccorritori e il transito delle colonne mobili della Protezione Civile che sono in arrivo da tutto il Paese

9.31 - Mobilitato l'esercito. Inviati elicotteri e uomini. Mobilitato anche l'Esercito nelle operazioni di soccorso ai sopravvissuti al terremoto che, questa notte, ha devastato la provincia di L'Aquila. Sul posto si è già recato un plotone del 33esimo Reggimento Artiglieria, mentre un nucleo per la Ricognizione dello stesso reparto sta operando a Poggio di Roio. "Alcuni militari stanno scavando tra le macerie", ha riferito una fonte della Forza Armata ad Apcom. Il Sesto reparto Genio di Roma, inoltre, ha inviato propri uomini, mentre da Viterbo sono decollati per "attività di ricognizione" un elicottero AB 412 e un aereo Dornier.

Sempre dal centro Aves di Viterbo, infine, sono pronti a decollare 2 elicotteri CH47, due NH90 e un elicottero AB 412. Tutti i velivoli sono stati allestiti per attività di soccorso sanitario.

9.31 - Casa dello studente, sette giovani sotto le macerie. Sono sette gli studenti ancora intrappolati sotto le macerie della casa dello studente in via XX Settembre, una palazzina di quattro piani che è inclinata su un fianco con un'ala completamente distrutta e dove vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile stanno scavando, purtroppo solo con le mani, perchè il posto è inaccessibile ai mezzi di movimento, nel tentativo di strappare alla morte qualcuno degli intrappolati. I lavori sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare le parti di palazzo ancora in bilico. È presente una gran folla di studenti, molti dei quali evacuati dalla palazzina, che assistono ancora sotto choc ai soccorsi per i loro compagni, coperti e rifocillati dall'Esercito e dalla protezione Civile.

9. 23 - Russia, Grecia e Germania offorono aiuti. Offerte di aiuto alla protezione civile stanno arrivando in questi minuti da molti Paesi europei. La Russia, Grecia, Germania, Israele, Francia e la presidenza della Commissione europea hanno manifestato la loro disponibilità ad intervenire nelle zone colpite questa notte dal terremoto. "In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze - ha detto Agostino Miozzo, dirigente del dipartimento della protezione civile -. Ma se nel corso delle operazioni dovessimo avere dei problemi i nostri amici sarebbero pronti ad intervenire".

9.00- Altra scossa a L'Aquila. Un'altra scossa di terremoto è stata avvertita qualche secondo fa a L'Aquila. Lo sciame sismico va avanti da diverse ore provocando ancor più panico tra la popolazione.

8.30 - Bilancio delle vittime pesante e destinato a salire

Il bilancio delle vittime è destinato a salire: alle ore 8,30 i carabinieri parlano di 20 morti accertati, tra cui 4 bimbi. Un giovane è morto nel crollo della Casa dello studente e altri tre in abitazioni private . Cinque le vittime a Castelnuovo, una a Poggio Picenze, una a Torninparte, due a Fossa (di cui una bimba), uno a Totani, due a Villa Sant'Angelo. Sono oltre 30 le persone che risultano disperse. Migliaia gli sfollati. Il premier Silvio Berlusconi ha firmato lo stato di emergenza e ha deciso di annullare la prevista missione in Russia, organizzata in collaborazione con Confindustria e con l'Istituto per il Commercio Estero, per recarsi in Abruzzo per verificare di persona la situazione. Berlusconi - così come il sottosegretario Bertolaso - ha reagito anche alle polemiche sulla presunta prevedibilità dell'evento sismico, agitate dal fisico Giampaolo Giuliani: "Si tratta di polemiche - afferma il presidente del Consiglio ai microfoni di Radio Uno - che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto".

I crolli all'Aquila e in provincia

Gli scenari della Protezione civile prevedono fino a 10.000 edifici lesionati. All'Aquila sono molte le case distrutte e sono profonde le lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città gli abitanti si sono tutti riversati in strada. Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati. È crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico della città. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. È confermato il crollo di parte della Casa dello Studente, e alcuni studenti sarebbero all'interno dell'istituto. In via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte macchine sostano con gente ancora sotto choc. Un punto di raccolta per i cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi, mentre nel centro storico potrebbero essere crollate palazzine e una chiesa. Nel capoluogo traffico in tilt, e gente in strada anche a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri. Rinforzi dei Vigili de Fuoco stanno partendo da Teramo e da Roma in direzione dell'Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora è transitabile.

La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio nella zona colpita dal terremoto, anche per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila inoltre è stato emesso un divieto di sorvolo in tutta l'area. Intanto è stata chiusa l'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo.

I dettagli della scossa

Secondo il sito della U.S. Geological Survey, l'epicentro esatto della scossa - registrata dai sismografi nel cuore della notte alle ore 3.32.42 - è stato localizzato a 95 km a Nord Est di Roma, 70 km a Ovest di Pescara, 115 km a Sud Est di Perugia e a 135 km a Sud di Ancona. Dieci i km di profondità del movimento tellurico.

Scossa avvertita anche nelle Marche

La scossa è stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada poco dopo le 3:30. Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni.

9 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

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09,43 - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è arrivato all'Aquila per visitare la zona disastrata dal terremoto. Il capo dello Stato si trova alla Scuola della Guardia di finanza, quartier generale delle operazioni di soccorso. Ad accoglierlo, tra gli altri, il sindaco Cialente e l'arcivescovo Molinari. Dopo un briefing con gli operatori della Protezione civile il capo dello Stato visiterà le tendopoli e alcune zone dove il terremoto ha provocato danni più gravi.

08,40 - Sale ancora il bilancio delle vittime del sisma. Sono 278 i morti accertati fino a questo momento del terremoto in Abruzzo, 8 dei quali ancora da identificare. Lo riferiscono i carabinieri.Per questa mattina è attesa la visita del presidente Napolitano, mentre per domani mattina sono confermati i funerali di stato per le vittime nel piazzale della Caserma della Scuola della Guardia di Finanza all'Aquila.

07,15 - Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione in provincia dell'Aquila. Le località prossime all'epicentro - riferisce il Dipartimento della Protezione civile - sono Aquila, Pizzoli, Barete. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle 6,32 con magnitudo 4.0.

21.31 - Ronaldinho: una partita per la raccolta fondi. "Cercheremo di organizzare una partita per raccogliere fondi e faremo di tutto per aiutare tutte le persone che hanno bisogno". L'annuncio, fatto ai microfoni di SkySport 24, è di Ronaldinho, che si è detto molto colpito da ciò che è successo in Abruzzo.

20.30 - Chiuso il centro storico dell'Aquila.

Il sindaco de l'Aquila, Massimo Cialente, ha emanato un'ordinanza per la chiusura del centrostorico della città. Lo ha annunciato lo stesso primo cittadino della città abruzzese motivandola per il pericolo di crolli.

20.24 - Nuova scossa di 3.2 alle 19,58.

Una nuova scossa di magnitudo 3.2 èstata avvertita alle 19,58 questa sera a L'Aquila.

20.18 - Il bilancio delle vittime sale a 272. Sale a 272 morti il bilancio delle vittime del terremoto in Abruzzo. Secondo quanto riferiscono i carabinieri che operano sul posto, i cadaveri identificati sono 266, a cui vanno aggiunti sei corpi ancora non identificati

19.57 - Onna, i due fermati non erano sciacalli. I due italiani portati in questura oggi a L'Aquila perché trovati con 80mila euro in auto ad Onna, non erano sciacalli bensì i legittimi proprietari. Lo spiega la stessa polizia di Stato, che sottolinea che nell'ambito deli centinaia di controlli effettuati dai presidi antisciacallaggio condotti da agenti, carabinieri, finanzieri e guardie forestali, due persone sono state trovate in possesso dell'ingente somma di 80mila euro in contanti. Ma al termine di un controllo effettuato in Questura hanno saputo dimostrare la legittima provenienza e disponibilità del denaro.

19.08 - Il cardinal Bertone celebrerà venerdì i funerali delle vittime. Sarà il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone a celebrare venerdì prossimo alle 11 nella caserma della Guardia di finanza dell'Aquila i funerali delle vittime del terremoto. Lo ha annunciato il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, spiegando che le esequie si svolgeranno con anche la celebrazione eucaristica: è stato infatti concesso un indulto speciale per derogare alla norma che stabilisce che il Venerdì Santo i cattolici non celebrino l'eucaristia.Con molta probabilità il porporato leggerà un telegramma di Benedetto XVI, che annunciato oggi ai fedeli radunati in Vaticano per l'udienza generale di volersi recare a visitare le zone colpite dal sisma appena possibile.

19.04 - Sale ancora il numero delle vittime: sono 267. Sale ancora il bilancio delle vittime accertate per il sisma che ha colpito l'Abruzzo. Secondo la Guardia di finanza il numero sale a 267 e tre di queste vittime sono ancora da identificare.

18.48 - Sacconi: posticipo rate mutui e contributi. Sospendere, per un certo periodo di tempo, il pagamento delle rate dei mutui, così come dei contributi previdenziali. Anche su questo, oltre che a proteggere il reddito con l'estensione, "per la prima volta", ai lavoratori autonomi degli ammortizzatori sociali, si sta concentrando il lavoro del governo nella definizione delle misure da mettere in campo in favore degli abruzzesi colpiti dal terremoto. A indicarlo è stato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.

18.37 - Berlusconi: tempi della ricostruzione saranno lunghi. Fermo restando il pieno funzionamento della prima accoglienza e che "il trenta per cento degli sfollati dovrebbe trovare rifugio presso parenti ed amici, dobbiamo trovare ulteriori posti perchè il tempo della ricostruzione sarà lungo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della terza giornata di visita nei luoghi colpiti dal sisma. Il premier ha sottolineato che "non si può pensare che la gente resti nelle tende" per molto tempo, anche se, ha ricordato, "molti andranno da amici e altri si sistemeranno in strutture alberghiere aiutandoci nel nostrocompito".Il premier nel suo lungo giro si rende conto che la situazione è "molto peggio di quanto si pensasse". "Era importante che io venissi - spiega - ritenevo che la cosa riguardasse soprattutto le vecchie case. Avevo visto con gli elicotteri i paesi e avevo detto sono delle vecchie case quelle crollate, e invece è una cosa generale, non c'è una casa integra".

18.26 - Il presidente della Cei Bagnasco martedì in visita all'Aquila. Il presidente dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, si recherà martedì prossimo all'Aquila, nei luoghi colpiti dal terremoto.Il segretario generale dellaCei, monsignor Mariano Crociata, parteciperà invece alle solenni esequie per le vittime del terremoto venerdì 10 aprile e vi tornerà domenica di Pasqua per la celebrazione eucaristica.

18.11 - Norme antisismiche, sì alla risoluzione della commissione ambiente della Camera.

La Commissione Ambiente della Camera ha approvato all'unanimità, e con il parere favorevole del Governo, una risoluzione che impegna l'Esecutivo, nei prossimi provvedimenti legislativi, ad abrogare le disposizioni che prorogano la piena entrata in vigore delle nuove norme tecniche per le costruzioni. Lo ha dichiarato il leghista Angelo Alessandri, presidente della Commissione Ambiente a Montecitorio che sottolinea: "al fine di evitare il ripetersi di ulteriori sciagure causate dagli eventi sismici, si rende indispensabile far divenire obbligatorie per tutte le costruzioni le nuove norme tecniche dettate dal decreto ministeriale del 14 gennaio 2008, senza permettere ulteriori proroghe". La risoluzione è stata presentata dalla Lega Nord e dal Pd. La Commissione chiede inoltre al Governo di prevedere indirizzi e modalità per la verifica, il controllo e l'applicazione delle relative sanzioni in ordine all'osservanza delle norme per le costruzioni nelle fasi esecutive di realizzazione delle opere.

18.08 - Bossi: l'Abruzzo è forte e ce la farà.

"La situazione è molto grave" ma "l'Abruzzo è forte e ce la farà". Così il leader della Lega Umberto Bossi ha commentato la situazione dopo il terremoto all'Aquila nel corso di una visita al centro di coordinamento dei soccorsi."Il Friuli - ha aggiunto - è rinato più forte dopo la ricostruzione e così sarà anche per l'Abruzzo".

L'Economist sul terremoto in Abruzzo

Il numero dell'Economist in edicola da domani riporta una nota ("Death in the mountains") sul terremoto che ha colpito l'Abruzzo. Giudica le prime mosse del presidente del Consiglio Berlusconi "vigorous and sure-footed" - traducibile con "energiche e certe" - pur esprimendo qualche dubbio sulla saggezza del rifiuto agli aiuti internazionali. Il settimanale londinese si interroga anche sul dopo-emergenza, confrontando la reazione "slow but steady" (lenta ma ferma) dello Stato al terremoto umbro di 12 anni fa con il disastro della gestione degli aiuti in Irpinia, "finiti in parte alla Camorra". L'estensore della nota osserva come i Governi del passato non pagarono la lora incompetenza "perché cadevano prima che i risultati fossero evidenti. Mr. Berlusconi e i suoi ministri si aspettano di restare in carica fino al 2013. Questo volta potrebbero essere tenuti a rispondere degli esiti".

17.11 - Inchiesta sull'ospedale dell'Aquila. Inchiesta sull'ospedale San Salvatore dell'Aquila, reso inagibile al 90% dal terremoto. Ad annunciarla è il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Sistema sanitario nazionale, Ignazio Marino. Il senatore, al termine della riunione dell'Ufficio di presidenza, ha precisato: "Abbiamo deciso all'unanimità diavviare un'indagine sul percorso progettuale dell'ospedale, richiedendo la necessaria documentazione al fine di individuare eventuali illeciti nella costruzione o nelle fasi di ristrutturazione e collaudo del nosocomio. Procederemo - afferma Marino in un comunicato - con l'accertamento di responsabilità penali e politiche, ma senza intralciare i lavori di soccorso".

17.04 - Berlusconi: L'Aquila ormai è una città fantasma. "Purtroppo questa è diventata una città fantasma". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha commentato la visione spettrale del centro storico dell'Aquila, completamente abbandonato dagli abitanti e colpito duramente dal sisma di domenica notte. Durante il sopralluogo nel centro del capoluogo abruzzese, il primo compiuto in questi tre giorni di visita, il suo pensiero è andato soprattutto agli sfollati, agli "homeless", come li ha definiti lo stesso premier. "Adesso il problema è vedere dove e come sistemare chi è rimasto senza casa e che non potrà certamente tornare qui".

16.12 - La polizia arresta due sciacalli.

La polizia ha arrestato oggi due sciacalli a Onna, nei pressi dell'Aquila, uno dei paesi più colpiti dal terremoto. I due sciacalli, italiani, sono stati arrestati con 80mila euro di refurtiva. Proprio questa mattina la polizia di Stato ha annunciato la costituzione di una speciale squadra antisciacalli guidata dal vice questore aggiunto Massimo Capozzi. Il gruppo è costituito da 90 agenti che costituiscono pattuglie di 5 poliziotti e che si muovono in raccordo con i vigili del fuoco proprio perchè si trovano ad operare in luoghi spesso di difficile accesso.

16.04 - Arrivati all'Aquila i ministri Tremonti, Bossi e Calderoli.

I ministri dell'Economia Giulio Tremonti e delle Riforme Umberto Bossi e il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli sono arrivati all'Aquila e precisamente alla scuola allievi della Gdf dove è stato creato il quartier generale della Protezione Civile. I tre si sono recati in visita nelle zone colpite dal terremoto di lunedì scorso.

15.53 - Nessuno studente perderà l'anno.

"Nessuno dei ragazzi colpiti dal terremoto in Abruzzo perderà l'anno scolastico, anche quelli che dovranno affrontare la maturità". Lo ha assicurato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, intervenendo nel pomeriggio al question time della Camera. "All'interno del decreto che verrà approvato in Consiglio deiMinistri - ha infatti spiegato - introdurremo norme di flessibilità per far in modo che si possa comunque completare l'anno scolastico e sostenere la maturità".

15.52 - Recuperati quattro corpi nelle ultime ore. Proseguono le attività di ricerca dei soccorritori tra le macerie degli edifici crollati all'Aquila. Da questa mattina, i Vigili del fuoco, hanno recuperato i corpi di quattro dispersi nel crollo di due edifici. Due, quelli recuperati nella Casa dello studente in via XX Settembre. Altridue, un uomo e una donna, sono stati recuperati un paio di ore fa a Villa Gioia, sotto quello che resta della palazzina di quattro piani crollata dopo il terremoto di lunedì mattina. È lo stesso edificio crollato dove ieri sera i vigili del fuoco

hanno estratto viva, Eleonora, la giovane che ha resistito 42 ore sotto le macerie. Sempre in questa zona continua l'opera dei soccorritori per il recupero di un'altra ragazza, amica di Eleonora.

15.42 - 28mila gli sfollati, si inizia a progettare la ricostruzione.

Continua a pieno regime l'attività di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto. In campo ci sono 8500 persone: oltre 2000 vigili del fuoco, 1500 militari, 2000 forze dell'ordine e 3000 volontari. Gli 8.500 soccorritori sono organizzati in 5 centri operativi, ma ne sarà aggiunto un sesto per le altre situazioni fuori dall'area di 600 chilometri quadrati sui quali la scossa di ieri sera ha prodotto ulteriori danni, che devono essereverificati. Gli sfollati, a cui la macchina dei soccorsi sta dando assistenza sono quasi 28mila. Nel territorio colpito dal sisma sono state allestite 31 tendopoli, sono 2.962 le tende installate che accolgono 17.772 persone, 24 cucine da campo e 14 ambulatori già operativi. Inoltre 110 hotel a Teramo già ospitano 6mila persone, altri 31 a Pescara 2.000 persone, 30 a Chieti dove ci sono 200 persone, per un totale di oltre 10mila persone alloggiate in 171 hotel: sarà lo Stato a sostenere le spese. Ci sono altri mezzi e aiuti pronti per l'uso: a disposizione 4000 tende, sui tir, e altre 1460 in arrivo nelle prossime ore. Anche 140 detenuti sono stati trasferiti nella notte dal carcere de L'Aquila, 81 dei quali in regime di 41bis. Sono stati trasferiti nelle carceri di Spoleto, Pescara e Rebibbia. Due donne in 41 bis sarebbero state trasferite a Rebibbia femminile, fra cui anche la Br Nadia Desdemona Lioce. Sgomberato anche l'Istitutominorile del capoluogo abruzzese. Una delle emergenze più pressanti in questo momento è quella di contrastare, inoltre, il fenomeno dello sciacallaggio: i presidi antisciacallaggio sono affidati ai carabinieri e il ministero della Difesa sta mettendo in campo

l'esercito nelle aree colpite dal sisma.

15.44- Si inizia anche a parlare di ricostruzione: da oggi hanno iniziato a lavorare un centinaio di tecnici della Regione per la verifica del danno, domani saranno oltre mille in campo. Anche seper una valutazione definitiva della spesa necessaria a coprire i danni serviranno 1-2 mesi.

15.43 -Le scuole chiuse a seguito del sisma saranno sottoposte per prime alle verifiche del loro stato. Riapriranno, naturalmente solo se in piena sicurezza, non tutte in una volta sola. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini dovrebbe visitare le zone colpite dal sisma, e - come ha riferito il premier Berlusconi in conferenza stampa da L'Aquila - il suo ministero ha previsto 16 milioni per dare immediatamente il via per la ricostruzione della casa dello studente e degli edifici dipertinenza. Oltre alla ricostruzione il premier ha allo studio anche un progetto di new town, città che, costruite in zone verdi, metteranno a disposizione case in più rispetto a quelle da ricostruire. Inoltre da L'Aquila il premier ha lanciato anche la proposta di elaborare 100 progetti di ricostruzione a e affidarli alle Province.

15.41 - La Lega Calcio rinvia il turno di serie B per lutto. È stata rinviata dalla Lega Calcio la 35/ma giornata del campionato di serie B prevista per venerdì prossimo, giorno in cui è stato proclamato il lutto nazionale e si svolgeranno i funerali solenni per le vittime del terremoto in Abruzzo. Le partite verranno disputate martedì 21 aprile.

14.20 - Sale il bilancio delle vittime in Abruzzo: sono 260, di cui 16 bambini, 9 ancora le persone da identificare. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa oggi, mercoledì, a L'Aquila. Il premier ha ribadito che "i funerali solenni si terranno venerdì alle 11 e sarà monsignor Molinari a celebrarli".

"Il Governo - ha aggiunto il premier - ha intenzione di introdurre un nuovo reato penale per punire gravemente lo sciacallaggio". "Registriamo in questi giorni - ha proseguito - una forte preoccupazione da parte delle popolazioni per operazioni di sciacallaggio nelle case che sono rimaste abbandonate. Pertanto ieri sera, con il ministro Alfano, abbiamo deciso di dare vita a questo nuovo reato che non sappiamo ancora quale nome avrà. In ogni caso - ha concluso Berlusconi - posso annunciare già da ora che le pene saranno molto severe".

11.28 - Papa Benedetto XVI, durante l'udienza generale del mercoledì a San Pietro, ha annunciato che si recherà all'Aquila per portare il suo personale conforto alla popolazione colpita dal terremoto. "Carissimi - ha detto Ratzinger rivolgendosi alle comunità abruzzesi - appena possibile spero di venire a trovarvi. Sappiate che il Papa prega per tutti, implorando la misericordia del Signore per i defunti, e per i familiari e i superstiti il conforto materno di Maria e il sostegno della speranza cristiana". "Ancora una volta - ha aggiunto - desidero dire a quelle care popolazioni che il papa condivide la loro pena e le loro preoccupazioni". "La sollecitudine con cui autorità, forze dell'ordine, volontari e altri operatori stanno soccorrendo questi nostri fratelli dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare insieme prove così dolorose", ha detto ancora. La notizia della visita del Papa all'Aquila era embargata in attesa che lo stesso Benedetto XVI lo annunciasse nel corso dell'Angelus, ma l'embargo è stato rotto da numerosi media

11.25 Il numero delle vittime accertate al momento del terremoto in Abruzzo "è salito a 251". L'ultimo aggiornamento del tragico bilancio viene fornito dal governatore della Regione, Gianni Chiodi, che ha brevemente incontrato i giornalisti presso la Scuola della Guardia di finanza di Coppito. Il governatore ha comunque sottolineato che "ora la nostra priorità è di scavare tra le macerie per vedere se ci sono altre persone vive da salvare".

10.11. - Venerdì alle 11 presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza si terranno i funerali solenni delle vittime del terremoto. La proposta era stata lanciata ieri dall'Arcivescovo che ha voluto far coincidere la data con il Venerdì santo.Nella Scuola Sottufficiali, in un hangar, è stato allestito l'obitorio dove arrivano tutte le salme anche in conseguenza dell'inagibilità dell'obitorio dell'Aquila. I funerali saranno collettivi anche se finora sono state riconsegnate ai parenti 87 salme non originarie dell'Aquilano.

9.30. - Giovedì sarà all'Aquila il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il programma della visita del capo dello Stato viene stilato nel corso di una riunione ancora in atto all'Aquila con il capo della protezione civile Guido Bertolaso.

8.50 - E' salito a 250 il numero delle vittime accertate del terremoto di lunedì notte in Abruzzo. Il bilancio, ancora provvisorio, è stato reso noto dal dipartimento della protezione civile. Le persone ancora da identificare sono 11.

Mercoledì 8 aprile, ore 8.20 - Un'altra scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata avvertita stamani intorno alle 6.25 all'Aquila e negli altri comuni dell'Abruzzo colpiti dal sisma di lunedì. Il movimento tellurico è durato circa una decina di secondi e ha fatto tremare strade ed edifici.

Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali - ha reso noto la Protezione civile - una alle 5 con magnitudo 3.5.Nonostante le nuove scosse, l'opera delle squadre di soccorso all'Aquila è proseguita ininterrottamente per tutta la notte.

23.12. La Casa dello Studente dell'Aquila in via XX Settembre, tristemente nota per aver registrato il maggior numero di vittime del terremoto, è stata già in gran parte demolita stasera, dopo che nel pomeriggio erano terminate le ricerche. La palazzina di quattro piani, in parte crollata e comunque lesionata irreparabilmente, è stata abbattuta dai colpi di una macchina demolitrice, con un braccio di 20 metri e una potente pinza oleodinamica.

23.09. Un uomo di 76 anni, cardiopatico già sottoposto in passato a intervento chirurgico al cuore, è morto questa sera a Roma per arresto cardiaco a seguito dello spavento avuto dopo la violenta scossa sismica delle 19.42 che è stata avvertita anche nella capitale.

23.07. È di di 235 morti il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito L'Aquila e la provincia. È quanto riferiscono fonti del Dipartimento della Protezione Civile. È confermato in circa mille il numero dei feriti, di cui un centinaio in condizioni gravi. Diciassettemila le persone assistite.

23.03. A 42 ore dalla scossa di terremoto che ha distrutto gran parte del contro storico, un nuova vita salvata nel capoluogo abruzzese. Eleonora, giovane riminese, è stata estratta dalle macerie intorno alle 21.30 di questa sera dai Vigili del fuoco di Venezia e di Cuneo che l'avevano individuata dure ore prima mentre stavano cercando un'altra ragazza. Eleonora è una ragazza sorda. Ma gli uomini di vigili del fuoco e in particolare Claudio lo speleologo di Venezia dello Urban Sercher Resque, sono riusciti a raggiungerla individuando un buco dentro il quale calarsi dopo aver sentito la sua voce. Eleonora era vicina al corpo ormai senza vita di un'altra giovane. Aveva le gambe bloccate da un blocco di cemento.

22.53. È stato trovato morto anche un altro dei tre giovani studenti frusinati che mancavano all'appello. Si chiamava Nicola Bianchi, 23 anni ed era residente con la famiglia nel comune di Monte San Giovanni Campano. Si spera ancora per Marco Alviani, 21 anni di Sora e Giulia Carnevale, 23 di Arpino gli ultimi due ciociari ancora dispersi.

22.42. In tre ore, da quando è stata avvertita l'ultima forte scossa di terremoto, a Roma sono arrivate circa 200 telefonate al centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco della capitale. Molte delle chiamate sono per segnalare crepe negli edifici e solo alcune per la caduta di piccoli pezzi di intonaco negli appartamenti. Ma niente di grave, sostengono i vigili del fuoco

22.07. Si chiama Eleonora Calesini, 20 anni, ed è di Mondaino (Rimini) la ragazza estratta viva dalle macerie dell'edificio di cinque piani crollato in via Poggio all'Aquila, dove viveva con altre studentesse.

21.24. Nessun morto, nonostante le prime indicazioni, in seguito alla forte scossa di terremoto di stasera. La nuova vittima sotto le macerie a S. Rufina di Roio era stata segnalata ai vigili del fuoco in seguito ad un crollo nella frazione. Concluso l'intervento, invece, i pompieri hanno accertato che sotto le macerie non c'era nessun corpo.

21.20. Una ragazza è stata estratta ancora viva dalle macerie di un edificio sotto Villa Gioia all'Aquila, nei pressi del Centro storico, a quasi 42 ore dalla scossa che ha messo in ginocchio la città. La ragazza, di nome Eleonora, era in pigiama e vigile.

21,17. La premiere dame francese Carla Bruni-Sarkozy, dicendosi "profondamente commossa e addolorata" per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo, ha annunciato oggi una donazione a favore dell'ospedale dell'Aquila.

21.05. Tutti gli ingressi al centro storico de L'Aquila sono stati chiusi in via precauzionale. Ne dà notizia il sindaco, Massimo Cialente, a seguito della scossa registrata alle 19,47 di magnitudo 5,3.

20.51. La nuova scossa di terremoto che alle 19.42 ha colpito l'Abruzzo ha fatto una vittima a Santa Rufina di Roio, piccola frazione dell'Aquila. Lo si apprende da fonti della polizia.

20.40 La scossa pari a 5,3 gradi della scala Ricther, che è stata avvertita anche a Roma, ha causato il crollo della basilica in piazza Duomo all'Aquila.

20.30. La nuova scossa di terremoto avrebbe causato ulteriori vittime. La notizia, però, non è stata ancora confermata.

20.25. Il Governo ha chiesto ufficialmente l'intervento dei fondi Ue per fronteggiare l'emergenza economica. Intanto il bilancio delle vittime sale ancora: i morti accertati sono 228. I dispersi sono 50. I feriti sono circa 1.500, di cui 100 in gravi condizioni. Nelle ultime ore sono state estratte vive dalle macerie circa 100 persone. Centinaia di case rase al suolo, altrettante danneggiate. Almeno 70mila persone sfollate.

19.58 - Dopo la scossa altri crolli. La forte e prolungata scossa di terremoto avvertita poco fa ha causato un ulteriore crollo della chiesa delle Anime Sante in piazza Duomo all'Aquila. La cupola della chiesa era parzialmente crollata nel sisma della notte tra domenica e lunedì.

19.52 - Nuova scossa di magnitudo 5.3. Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Abruzzo. La scossa è durata diversi secondi ed è stata avvertita anche lontano dall'epicentro del sisma della notte tra domenica e lunedì. La nuova scossa di terremoto è stata avvertita distintamente anche a Roma. Stamani un'altra scossa era stata percepita in alcuni quartieri della capitale.

19.24 - All'obitorio 228 corpi. Sono 228 le vittime del terremoto di ieri in Abruzzo, allineate nell'hangar della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dove è stato allestito l'obitorio. Quindici morti non sono stati ancora identificati. Il bilancio, secondo fonti ospedaliere, è destinato ad aumentare. La Protezione civile parla anche di 50 dispersi e di oltre 1.500 feriti ricoverati in diversi ospedali abruzzesi ed anche a Roma.

18.12 - Sindacati a Berlusconi: tutelare i lavoratori. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, in una lettera chiedono al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che il Governo adotti provvedimenti urgenti per i lavoratori delle zone colpite dal terremoto, come già fatto nel passato in analoghe dolorose circostanze. In particolare, affermano, "è necessario che ai lavoratori di tutti i settori sia privati che pubblici per i quali è forzatamente sospesa l'attività lavorativa vengano assicurati i provvedimenti di garanzia dei salari e degli stipendi in via ordinaria e straordinaria e il mantenimento dei rapporti di lavoro, escludendo nell'emergenza ogni forma di licenziamento".

17.30 - Si scava nella casa dello studente. Si è continuato a scavare tra le macerie della Casa dello Studente di L'Aquila, dove mancavano all'appello ancora quattro ragazzi. "Fino a quando non li troviamo per noi sono vivi, ma le speranze sono ormai flebili", aveva detto l'ingegnere Gabriele Miconi, responsabile della squadra dei vigili del fuoco. Ma il rettore dell'ateneo aquilano, Ferdinando Di Orio, ha detto che i quattro ragazzi ancora sotto le macerie sono morti.

17.17 - Sospesi i pagamenti delle tasse.

I pagamenti delle tasse locali e nazionali per i comuni colpiti dal terremoto in Abruzzo sono sospesi: lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, a Radio City su Radio 1.A breve sarà il Consiglio dei Ministri a formalizzare la decisione della sospensione. "Arriverà un decreto ministeriale - ha spiegato - e saranno sospesi tutti i pagamenti di imposte nazionali e locali per la provincia dell'Aquila e per tutti i comuni che hanno subito danni dal sisma. Attualmente sono chiusi tutti gli uffici pubblici e quindi, comunque, nessun pagamento è possibile e nessuna azione sarà fatta da parte di nessuno. Poi faremo il decreto per sospendere ogni pagamento finchè un successivo provvedimento non riaprirà i termini. Ma ora i cittadini stiano tranquilli".

17.06 - Berlusconi lascia l'Abruzzo. Il premier Silvio Berlusconi ha lasciato intorno alle 16.30 l'Abruzzo per far rientro a Roma. Il presidente del Consiglio, dopo aver tenuto una conferenza stampa, ha visitato le tendopoli di Bazzano e San Demetrio, dove sono ospitati gli sfollati a causa del terremoto.

17.01 - Berlusconi agli sfollati: andate al mare, paghiamo noi. Il premier Silvio Berlusconi ha visitato questo pomeriggio la tendopoli di San Demetrio, un piccolo centro vicino L'Aquila dove sono presenti diverse centinaia di sfollati a causa del sisma. Il Cavaliere ha più volte rivolto un invito alla popolazione: "Noi stiamo facendo l'inventario delle case, voi intanto prendetevi un periodo, è quasi Pasqua ed è la bella stagione, andate sulla costa, al mare: paghiamo tutto noi".

16.24 - Berlusconi: ok ad aiuti Usa dopo la chiamata di Obama. "Se gli Stati Uniti vorranno dare un segno tangibile della loro vicinanza all'Italia potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione dei beni culturali e delle chiese". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante una visita alla tendopoli di San Demetrio sottolineando che proprio mentre era in corso la visita ha ricevuto una lunga telefonata dal presidente Usa.

Berlusconi ha aggiunto che Obama si è detto d'accordo e che i due ne parlerannodurante la visita del premier a Washington. Secondo il Cavaliere un altro possibile aiuto degli Stati Uniti potrebbe essere quello di "prendere un piccolo quartiere o un borgo di un paese e dire:

questo lo facciamo noi".

16.20 - Ad Onna 40 morti. Finite le ricerche sotto le macerie. Non c'è più nessuno ad Onna sotto le macerie, e le ricerche sono terminate ieri notte alle tre, quando i vigili del fuoco scavando hanno trovato l'ultima delle 40 vittime, un ragazzo di 26 anni. Lo spiegano, al telefono, i vigili del fuoco, arrivati da Roma, che hanno lavorato incessantemente, nel piccolo paesino abruzzese, il più colpito dal violento terremoto, ridotto a un cumulo di macerie. Ora, non manca più nessuno all'appello dei dispersi e la conta dei morti è arrivata a 40. In un paesino che ne contava circa 400.

16.19 - Regioni pronte a fare la loro parte.

Le Regioni sono pronte a fare la propria parte sia nella fase dell'emergenza che del post terremoto, quando si porrà il problema della ricostruzione. È quanto hanno deciso oggi i governatori, riuniti nel loro "parlamentino" di via Parigi e in attesa di incontrare il Governo a Palazzo Chigi alle ore 18, per mettere insieme un sistema integrato di interventi per la Regione Abruzzo colpita dal sisma. "Oggi abbiamo fatto un quadro degli interventi e questo pomeriggio - spiega il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - andremo da Berlusconi confermando la piena disponibilità delle Regioni sia nella fase attuale che in quella successiva, quando si dovrà affrontare il tema della ricostruzione". Secondo Errani la via da seguire, non solo in questa occasione, è quella della "forte cooperazione e integrazione fra le regioni, il Governo e di tutte le altre istituzioni".

15.59 - Carfagna in visita alla tendopoli in Piazza d'Armi all'Aquila per incontrare i bambini. Il Ministro delle Pari Opportuinità, Mara Carfagna, è giunta nel pomeriggio all'Aquila per visitare la tendopoli allestita in Piazza d'Armi (che ospita oltre 1.000 persone) e soprattutto per incontrare i bambini sfollati con i genitori nel campo. Carfagna, nell'occasione, ha anche inaugurato nella stessa tendopoli il progetto dei pediatri clown promosso all'indomani del sisma dal suo ministero, per alleviare la situazione dei più piccoli e aiutarli a superare il trauma del terremoto. Il ministro Carfagna si è soffermata con gli operatori della protezione civile, con gli stessi medici clown e ha trascorso un po' di tempo giocando con alcuni bimbi.

15.34 - Bagnasco: grande dolore, la Chiesa cattolica lancia colletta straordinaria. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, esprime "grande dolore per quanti hanno perso lavita" nel terribile sisma che ha piegato in due l'Abruzzo e vicinanza a "tutti coloro che hanno perso i loro cari, oltre alle cose che sono il frutto della propria vita, del proprio lavoro". Il presidente dei vescovi ricorda che è partita la colletta nazionale in sostegno alla popolazione colpita dal terremoto. "Innanzitutto, la Caritas nazionale, collegata con le Caritas regionali, ha indicato alcuni numeri utili per le sottoscrizioni.Oltre a questo, come vescovi italiani - prosegue - abbiamo pensato ad una colletta nazionale straordinaria, che sarà fatta nelle singole diocesi Domenica in albis, quindi domenica dopo Pasqua". Secondo il presidente dei vescovi la situazione di chiese e monumenti "è disastrosa". La Conferenza episcopale italiana ha anche annunciato uno stanziamento di tre milioni di euro, dai fondi derivanti dall'otto per mille, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.

15.09 - Nuova scossa di magnitudo 3.3 in Abruzzo. Alle 14:29 in Abruzzo si è registrata

una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.3. Lo ha reso noto la Protezione Civile. L'epicentro è compreso tra L'Aquila, Pizzoli, Nerito e Capitignano.

15.04 - Al via la conferenza delle Regioni. Alle 18 l'incontro con il Governo.

È iniziata, nella sede di via Parigi a Roma, la conferenza straordinaria delle Regioni dedicata al sisma che ha colpito l'Abruzzo. I governatori faranno il punto sugli interventi di sostegno in vista dell'incontro con il Governo che si terrà alle 18 a palazzo Chigi alla presenza del premier Silvio Berlusconi. I presidenti stanno facendo una ricognizione degli interventi già messi in campo e di quelli che si possono attivare a breve, per avere un quadro completo al momento dell'incontro con il Governo che dovrà coordinare gli aiuti. Ma non è escluso che l'incontro sarà anche l'occasione per tornare sul Piano casa, per rafforzarne gli aspetti di prevenzione antisismica.

15.04 - Berlusconi visita tendopoli di Bazzano. Il premier, Silvio Berlusconi, prima di lasciare L'Aquila per fare rientro a Roma, ha visitato la tendopoli di Bazzano, una frazione del capoluogo abruzzese dove sono presenti 150 sfollati a causa del sisma. Il Cavaliere ha incontrato le persone rifugiate nella tendopoli, stringendo mani, rincuorando alcuni dei presenti e assicurando un intervento pronto del Governo per superare la situazione di emergenza: "Non

vi preoccupate, non vi lasceremo soli - ha detto il premier - la ricostruzione sarà rapida".

15.01 - Matarrese: valuteremo iniziative concrete. La Lega Calcio valuterà "concrete iniziative" in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Lo ha detto oggi il presidente Antonio Matarrese, che ha espresso "profonda solidarietà" per le vittime del sisma."È una tragedia che non riguarda solo l'Abruzzo, ma coinvolge tutti noi. Il mondo del calcio - ha detto in una nota Matarrese - saprà, come sempre, dare il proprio contributo nella speranza che il nostro impegno possa alleviare le sofferenze patite in questo momento dalle famiglie vittime del terremoto. Nelle riunioni

previste settimana prossima con i presidenti dei nostri club valuteremo concrete iniziative da intraprendere per aiutare chi si trova in difficoltà".

15.01 - Cominciato il lavoro di ricognizione del patrimonio artistico. Le squadre di specialisti e tecnici, arrivati anche da uffici e soprintendenze di altre regioni, hanno cominciato il loro lavoro di ricognizione dei danni al patrimonio artistico dell'Aquila e dell'Abruzzo. Il problema, spiegano al ministero dei Beni culturali, è non ripetere l'errore che si compì con la basilica di Assisi, dopo il terremoto in Umbria, quando tecnici della soprintendenza entrarono nella chiesa e rimasero uccisi sotto le macerie di un nuovo crollo.Intanto anche una buona notizia: si sono salvati, perchè in mostra a Roma, alcuni dei capolavori del Maestro di Fossa, provenienti dalla chiesa di Santa Maria ad Criptas di Fossa, in provincia dell'Aquila, gravemente danneggiata dal terremoto. Le opere del pittore trecentesco, custodite nella chiesa del XIII secolo considerata il gioiello dell'arte medievale abruzzese, sono attualmente esposte nella grande rassegna dedicata al genio di Giotto, allestita al Vittoriano.

14.52 - Schifani: almeno mille euro da ogni senatore. Il presidente del Senato Renato Schifani ritiene che da Palazzo Madama debba uscire una cospicua somma per aiutare i terremotati dell'Abruzzo. Secondo quanto apprende l'Ansa, Schifani domani alla conferenza dei capigruppo proporrà ai presidenti dei gruppi parlamentari di promuovere una raccolta di fondi il cui importo non sia inferiore ad almeno mille euro per ogni singolo senatore.

Il presidente del Senato, inoltre, proporrà che i fondi raccolti tra i parlamentari e tra i dipendenti dell'amministrazione vadano destinati all'assistenza dei bambini colpiti dalla tragedia del sisma.

14.35 - Bertolaso: nessun altro allarme scosse. Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, smentisce con forza delle voci allarmistiche circolate in queste ore sul presunto arrivo di una nuova forte scossa di terremoto in Abruzzo. "Mi informano - ha detto Bertolaso al termine della conferenza stampa che si è tenuta nella caserma della Guardia di finanza dell'Aquila - che gira voce che ci sarebbe un allarme della Protezione civile per l'arrivo di un'altra forte scossa. Io - ha sottolineato Bertolaso - non ragionerò più su questo punto. Mi affido a quello che ha detto ieri la Commissione nazionale grandi rischi che, unanimemente, conferma l'attuale impossibilità di prevedere un singolo evento sismico". La precisazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è arrivata dopo voci circolate in queste ore in alcune zone, in particolare a Teramo.

14.20 - Tra le vittime una turista francese. Tra le 207 vittime del devastante terremoto che ha colpito ieri l'Abruzzo c'è anche una giovane turista francese. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Parigi.

13.21 - 207 vittime, 15 dispersi. Lo ha appena detto il premier Berlusconi alla conferenza stampa dalla scuola della Guardia di Finanza, a Coppito, alle porte dell'Aquila. Una delle operazioni di soccorso ancora in corso, "e che ci sta particolarmente a cuore", è quella che riguarda quattro ragazzi della casa dello studente crollata, ha detto il premier. E poi ha aggiunto: "I soccorritori al lavoro sono oltre 7 mila" e "ci sono 12 regioni con le loro colonne mobili".

 

11.39 La terra trema ancora. Due nuove forti scosse sono state avvertite a pochi minuti di distanza nel centro dell'Aquila. La più forte ha avuto una magnitudo di 4,3 gradi della scala Richter. Epicentro tra l'Aquila, Villagrande e Collimento. La città ha un aspetto spettrale.

11.30. Nuova forte scossa. Una forte socssa di terremoto si è registrata pochi istanti fa a L'Aquila, di magnitudo 3.6. Dagli edifici già lesionati si sono staccati calcinacci provocando ulteriore panico nella popolazione.

10.43 - Evacuata casa di riposo. Cinquanta anziani ospiti della residenza assistita della Casa Albergo ex Onpi dell'Aquila sono stati evacuati dalla struttura rimasta seriamente danneggiata dal terremoto. Gli anziani sono stati trasferiti nella casa di riposo San Camillo di Sora (Frosinone). Il trasferimento è avvenuto ieri sera in pullman.

10.36 - Altri due cadaveri estratti dalla Casa dello studente. Il cadavere di un giovane è stato estratto stamani dalle macerie della casa dello studente all'Aquila ed i soccorritori hanno individuato il cadavere di un altro ragazzo. Il lavoro di recupero procede con cautela anche perchè si temono nuovi crolli della parte della struttura rimasta ancora in piedi.

10.00 - Dall'Aquila l'esodo verso il mare. Una fila di macchine e di pullman da L'Aquila verso il mare: Pescara, Silvi Marina, Montesilvano. "Dopo l'ultima scossa registrata questa notte intorno all'una e un quarto, gran parte degli abitanti della provincia aquilana si stanno trasferendo in una zona più sicura, quella costiera. Chi resta, lo fa soprattutto per tenere lontano dalle proprie case gli sciacalli" dice Alessandro Mastromarino, chirurgo dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

9.50 - Pronti per il cambio 500 volontari dal Friuli. I 500 volontari della protezione civile del Friuli Venezia Giulia che sabato daranno il cambio a quelli che sono partiti ieri per l'Abruzzo sono già stati allertati. Lo ha detto Guglielmo Berlasso, direttore della Protezione civile regionale.

9.35 - Trenta persone ricoverate in ospedale da campo. "Nell'ospedale da campo attrezzato e gestito dalla Protezione Civile qui all'Aquila sono ricoverati circa 30 pazienti". A fare il punto della situazione è il manager dell'Asl dell'Aquila Roberto Marzetti.

9.20 - Riapre anche fornaio. Riapre, anche se espone la merce sul marciapiede, il panettiere di Piazza Duomo a L'Aquila. Il pane è quello di ieri, ma se sarà riallacciata la fornitura di gas da domani il "fornaio aquilano" garantisce che farà pane fresco tutti i giorni.

 

9.00 - Nel centro storico riapre farmacia. L'unico esercizio commerciale aperto in tutto il centro storico de L'Aquila è una farmacia, quella del dottor Giuseppe Pulcini, ex presidente dell'Ordine dei Farmacisti della provincia de L'Aquila. Si trova in corso Federico II. "Ho riaperto. Solo in questo modo - ha spiegato il farmacista - possiamo dare un segnale di rinascita e di ripresa per la nostra città".

8.54 - Un altro cadavere alla Casa dello studente. Il cadavere di un ragazzo è stato estratto dalle macerie della Casa dello studente de l'Aquila, uno degli edifici più colpiti dal terremoto in Abruzzo. Secondo quanto riferito dai soccorritori, si pensa che all'interno della struttura si trovino ancora sei persone. Continuano le ricerche nella speranza di trovare ancora qualcuno in vita.

8.50 - Vigile del fuoco di Bergamo stroncato da infarto. Partito per soccorrere i terremotati, arrivato in Abruzzo è stato stroncato da un infarto un pompiere della squadra di aiuti arrivata da Bergamo. Tra loro anche Marco Cavagna, 49 anni, di Treviolo, padre di due figli. L'uomo era appena arrivato a L'Aquila ed era su una Campagnola della colonna mobile partita da Bergamo. È sceso dall'auto per chiedere informazioni quando è crollato a terra. Subito soccorso, è morto durante il trasporto in ospedale.

8.43 - Estratto vivo: ha abbracciato la ragazza morta per 12 ore. Di storie me ne sono capitate tante oggi. Una tristissima, mi è rimasta nel cuore dice Giorgio Casaccia, medico del 118 di Teramo in forza al PMA di Piazza d'Armi all'Aquila: "ieri abbiamo estratto un ragazzo in un palazzo di via Poggio Santa Maria che è rimasto abbracciato 12 ore alla ragazza che invece era morta. Lo abbiamo tirato fuori speriamo che ce la faccia".

8.30 - Una vittima dalla Romania. Le autorità italiane hanno informato ufficialmente il Ministero degli Esteri romeno sul decesso di una romena nel terremoto in Abruzzo.

Precisando che il bilancio del sisma non è ancora definitivo. Le autorità romene sollecitano, inoltre, i connazionali che si trovano a rischio a causa del terremoto o che conoscono dei connazionali in questa situazione di chiamare al call center istituito già da ieri dall'Ambasciata romena in Italia al numero 345 230 24 89.

 

8.25 - Una studentessa pugliese tra le vittime. Un'altra dispersa. Una giovane donna di San Giovanni Rotondo, che figurava nell'elenco dei dispersi, è stata estratta dalle macerie ormai priva di vita all'Aquila. A comunicarlo è la Prefettura di Foggia che ne ha avuto notizia dai carabinieri del capoluogo abruzzese. Della vittima al momento non è stato reso noto il nome. Alla prefettura dauna non risultano invece notizie dell'altra dispersa della Capitanata: Angela Pia Cruciano, studentessa di ingegneria di 24 anni, di Sannicandro Garganico, che viveva nel collegio universitario. Il suo corpo non è stato ancora trovato malgrado le ricerche e gli scavi si siano protratti per tutta la notte.

8.24 - Nessun episodio di sciacallaggio su case e negozi. Nessun episodio di sciacallaggio è stato registrato la notte scorsa a L'Aquila. Lo ha riferito la centrale operativa della Guardia di Finanza, cui il coordinamento delle forze dell'ordine ha affidato l'incarico di controllare il centro della città nel corso della notte. Il rapporto segnale soltanto alcune identificazioni di persone, che comunque, non avevano niente a che fare con episodi di criminalità.

 

8.00 - Il sindaco dorme in auto. Anche il sindaco de l'Aquila, Massimo Cialente, come la maggior parte dei 70mila cittadini de L'Aquila, ha trascorso la notte in macchina. "Ho dormito soltanto un'ora", ha raccontato, "Per il resto della notte ho fatto visita ai centri di raccolta per portare solidarietà ai concittadini. Tutte le strutture comunali sono inagibili e momentaneamente la macchina operativa del Comune è ospitata nella scuola della Guardia di finanza".

7.15 - Più di cento persone estratte vive. Sono ormai più di cento le persone estratte vive dalle macerie del terremoto che la notte scorsa ha colpito L'Aquila e parte della sua provincia. È quanto hanno riferito fonti del coordinamento dei soccorsi su dati dei vigili del fuoco. Un piccolo miracolo ieri notte a L'Aquila: i soccorritori sono riusciti a estrarre da sotto le macerie Francesca, 21 anni, dopo un lavoro durato lunghe ore tra le macerie di uno stabile del centro storico. I vigili del fuoco hanno spiegato che lui e i suoi colleghi hanno creato, passo dopo passo avanzando tra le macerie, una sorta di 'grotta' attraverso cui sono arrivati fino a lei.

7.04 - I morti sono 179. È di 179 morti, di cui 40 ancora da identificare, il nuovo bilancio delle vittime del terremoto che ieri ha colpito la provincia dell'Aquila. Lo ha reso noto il Centro di coordinamento dei soccorsi all'Aquila. Al momento risultano anche 34 dispersi, numero provvisorio sottolineano i soccorritori, e circa 1.500 feriti.

6.30 Per tutta la notte si è scavato ancora. La prima notte dopo la tragedia è un momento difficile. È quello in cui le persone che hanno perso la casa, dormendo in auto, lontano dalla propria terra o nelle tende allestite dalla Protezione civile nei vari campi, prendono coscienza, ancora meglio, di quello che è loro capitato. Così è successo nelle frazioni dell'Aquila colpite dal terremoto, come Onna, Paganica, Castelnuovo, Tempera. La temperatura è scesa a 5-7 gradi nella notte. In pochi hanno raccolto l'offerta di spostarsi a dormire nelle strutture ricettive della costa messe a disposizione. Quasi tutti hanno preferito rimanere vicino alle proprie cose, chi dormendo in auto, che nei vari campi allestiti in poche ore dalla Protezione civile vicino alle loro case per scongiurare episodi di sciacallaggio e i furti. Non sono mancate le proteste, come a Onna, piccolo paese alle porte dell'Aquila, che il sisma ha letteralmente spazzato via. Per tutta la notte i soccorritori hanno continuato a scavare sotto le macerie, ma non si è riusciti ad allestire una tendopoli in grado di ospitare gli sfollati. Così le persone che hanno perso la casa hanno trovato ricovero chi in auto, chi sotto l'unica tensostruttura montata, creandosi un giaciglio con guanciali e coperte fra le panche e i tavolini.

1.20 - Scossa di 4,8 gradi. È stata di magnitudo 4.8 l'ultima scossa - quella dell'1 e 15 - registrata dalla strumentazione nella zona de L'Aquila, superiore quindi al dato che era stato inizialmente fornito, magnitudo 4.5. Un più approfondito esame ha portato alla correzione del dato. La zona più prossima all'epicentro questa volta è tra Pizzoli, Barete, Capitignano e Cagnano Amiterno.

00.04 - Nuove scosse. Continuano senza sosta le scosse di terremoto a L'Aquila. Alle 23.57 di ieri, ha resto noto il dipartimento della Protezione Civile, si è registrata una scossa di magnitudo 3.8 con epicentro i comuni dell'Aquila, Pizzoli, Barreto e Scoppitto. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione e dagli stessi soccorritori che stanno ancora scavando tra le macerie.

22.01 - 60 persone estratte vive. Sono 60 le persone che sono state estratte vive dalle macerie degli edifici crollati a l'Aquila e in provincia a causa del terremoto.

I dati, diffusi dai vigili del fuoco, sono stati resi noti al centro di coordinamento dei soccorsi allestito nella scuola della guardia di finanza.

21.54 - Ricambio per i vigili del fuoco. Il premier Silvio Berlusconi è intervenuto in diretta alla trasmissione televisiva Porta a porta: "Abbiamo messo in campo in meno di 24 ore la bellezza di 4mila volontari. tra questi ci sono 1200 vigili del fuoco che lavoreranno anche stanotte e domani mattina saranno esausti. C'è bisogno di un ricambio: per domani mattina -ha sottolineato Berlusconi- è necessario che ci siano almeno altri 1200 vigili del fuoco, ne abbiamo 28 mila in Italia e penso che almeno 12mila si dovrebbero mettere a disposizione per effettuare turni. E penso che servano almeno altri mille soldati, due reggimenti che possano svolgere un lavoro personale e fisico diretto".

21.45 - Ragazza trovata viva. È stata trovata viva ed è già stata in qualche modo stabilizzata dai soccorritori una ragazza rimasta intrappolata sotto le macerie nell'edificio completamente distrutto in via di Sant'Andrea a L'Aquila. Le squadre di soccorso hanno fatto giungere una barella e si procederá adesso al recupero della ragazza che dalla notte scorsa è rimasta imprigionata sotto una montagna di detriti.

20.05 Solidarietá anche dal Cie di Lampedusa. "Solidarietà per le vittime del terremoto". È questo lo striscione che è stato esposto oggi pomeriggio dalle finestre del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Lampedusa. A scriverlo alcuni immigrati trattenuti nel Cie. Colpiti dall'entitá del disastro -informa una nota dell'Oim- i migranti hanno deciso di scrivere un messaggio di solidarietá utilizzando come mezzi un pennarello e le loro lenzuola usa e getta.

19.54 - Solo 1/3 delle abitazioni sono anti-sisma. Sono solo un terzo le case in Italia costruite sulla base della prima normativa antisismica, che risale al 1974, la legge n.64 del 2 febbraio 1974.

Secondo dati Istat elaborati dall'Ance, il patrimonio immobiliare ad uso abitativo costruito prima del 1971 è pari infatti a 7,2 milioni edifici, il 63,8% del totale. In questi edifici - segnala ancora l'associazione dei costruttori - si trovano circa 16.700.000 abitazioni, realizzate fino al 1971, che rappresentano il 61% dello stock abitativo esistente. Percentuale che si accresce di almeno qualche punto considerando le case costruite dal '72 fino al 1974: la classificazione seguita, infatti, registra uno stock di 5.142.940 abitazioni costruite dal 1972 al 1981, pari al 18,9% del totale, in pieno boom edilizio.Le abitazioni costruite dopo il 1974 sarebbero così all'incirca il 35%. Lo stesso stock di edifici tirati su dopo la legge del '74. Gli edifici a cavallo della prima normativa antisismica (dal '72 all' 81), sono infatti quasi due milioni (1.983.206), pari al 17,7% sul totale, portando la percentuale degli immobili (residenziali e non) costruiti prima della 'linea di demarcazionè, a oltre il 65%.

 

19.32 I medici: 150 morti. Secondo fonti ospedaliere, invece, le vittime sarebbero 150.

19.18 - 108 vittime accertate. Dai soccorritori è arrivato un nuovo numero di vittime accertate che sono 108. Ci sono ancora decine di dispersi tra le macerie. Si continua a scavare nonostante la grandine e la notte che comincia ad arrivare.

19.02 - Altre 200 scosse di piccola intensità . Dalla scossa di terremoto di questa notte alle 3,32 di magnitudo 5.8 si sono "registrate finora circa 200 repliche, molto delle quali di piccola energia". Lo ha detto il presidente della commissione Grandi Rischi, Franco Barberi. "È poco probabile che si verifichino ancora scosse di grande energia ma non lo possiamo escludere. Mentre sono probabili e possibili altre scosse di minore energia".

19.00 - Violenta grandinata nella zona. Nell'area colpita dal terremoto, come se non bastasse, nella sera è scoppiata una violenta grandinata.

18.46 - Un uomo estratto vivo. Un uomo è stato estratto vivo dalle macerie dai vigili del fuoco nel centro dell'Aquila.

18.35 - Trasferiti gli ultimi malati dall'Ospedale dell'Aquila. È in corso il trasferimento degli ultimi 30/35 malati ricoverati nell'ospedale dell'Aquila, inagibile a causa del terremoto. Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi "Le strutture abruzzesi lodevolmente hanno garantito l'accoglienza della gran parte dei pazienti ricoverati, con l'eccezione di alcuni malati che hanno raggiunto a Roma il Policlinico Gemelli e l'ospedale Bambino Gesù - ha spiegato Sacconi - strutture che si erano rese disponibili in questo senso". "Bisogna rilevare che in questa emergenza sia la sanitá laziale che quella abruzzese, entrambe commissariate stanno facendo un lavoro importante".

18.24 - Tre cadaveri estratti dalle macerie in via XX settembre. Si continua a scavare tra le macerie della palazzina crollata a via XX Settembre a L'Aquila. Sono 3 i cadaveri estratti dai soccorritori che da ore si alternano tra i resti dell'edificio, 8 appartamenti, completamente distrutto dalla scossa sismica di questa notte.

18.02 - Otto studenti molisani dispersi. Sale a otto il numero degli studenti molisani dispersi in seguito al terremoto nella città de L'Aquila. Si tratta di sette giovani della provincia di Isernia e uno della provincia di Campobasso che frequentavano corsi universitari nel capoluogo abruzzese. Alloggiavano tra la Casa dello Studente e alcune palazzine del centro storico del città colpita dal sisma. I giovani hanno età comprese tra i 23 e i 26 anni.

17.40 - A Onna 20 vittime, 40 sotto le macerie. All'Aquila, il centro storico è ridotto a un ammasso di macerie. A Olla, frazione del capoluogo, rasa al suolo le vittime accertate sono venti, ma i dispersi sotto le macerie sono quaranta.

17.10 - Trovata mamma con figli tra le braccia. Tutti morti. Tra le vittime del drammatico terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi c'è anche una mamma che è morta abbracciando i due figli.

I tre sono stati ritrovati, abbracciati, nel letto di casa dai soccorritori e probabilmente sono morti colpiti dalle macerie. La mamma e i due bimbi abitavano in un palazzo di quattro piani in via Campo di Fossa, una traversa di via XX Settembre, che si è letteralmente sgretolato su se stesso. I soccorritori davanti a una folla di parenti hanno estratto dalle macerie anche tre studenti di cui uno morto e due ancora in vita. In via XX Settembre, la via più colpita, di fronte alla sede della casa dello studente i soccorritori stanno lavorando per cercare di salvare almeno alcuni componenti di un nucleo familiare rimasti sepolti al primo piano di un palazzo: quelli sovrastanti sono crollati sfondandolo. Alcune ore fa sembra che una donna avesse dato segni di vita.

 

17.07 - Sgoberato edificio a Roma. Per lesioni verticali accertate dai vigili del fuoco su di un palazzo di cinque piani a Roma, in via Andrea Doria, un'ala dell'edificio è stata sgomberata a scopo cautelativo. Le lesioni, alcune anche di 3 e 5 centimetri, si sono aperte sul palazzo alcuni mesi fa nel momento in cui sulla strada sono stati fatti dei lavori di scavo, ma oggi dopo la scossa di terremoto, i vigili del fuoco hanno deciso per precauzione di sgomberare dieci famiglie.

 

16.56 - Soccorritori: più di 100 morti. I soccorritori continuano ininterrottamente fin dalle prime ore del mattino a scavare tra le macerie all'Aquila e in tutti i paesi colpiti dal violento sisma. Il numero delle vittime, spiegano i soccorritori, è drammaticamente destinato a salire superando sicuramente quota 100. Fare un bilancio definitivo, quindi, al momento non è possibile.

 

16.43 - I cani salvano Francesca. Sotto le macerie altri otto. La Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno estratto viva dalle macerie di una palazzina di 4 piani in via XX Settembre Francesca, una ragazza di 21 anni. "È stata salvata ed è in buone condizioni", ha assicurato Arturo Vernillo della Protezione Civile. "Il salvataggio è stato possibile grazie all'intervento dei cani che l'hanno individuata sotto le macerie. I soccorsi sono durati meno di 3 ore, per tirarla fuori abbiamo fatto molta attenzione circoscrivendo la zona dello scavo. Ci sono -prosegue Vernillo- altre persone vive, i cani hanno individuato altri superstiti". Al momento ci dovrebbero essere sotto le macerie altre 8 persone.

16.38 - L'elenco dei centri colpiti. Le zone colpite dal violento sisma di questa notte sono L'Aquila e provincia in particolare, secondo la mappa tracciata dalla Protezione civile, oltre al capoluogo L'Aquila, San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant'Angelo, San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda.

 

16.25 - Dispersi cinque studenti del frusinate. Tra i dispersi del terremoto in Abruzzo ci sarebbero anche cinque studenti originari e residenti nel frusinate. Si tratta di studenti residenti ad Arpino, tre a Sora ed uno a Monte San Giovanni Campano, tutti domiciliati nella case dello studente a L'Aquila. Tra loro anche il figlio di un operatore del 118. "Da questa notte - hanno raccontato i colleghi del dipendente dell'Agenzia regionale emergenza sanitaria - il padre non riesce a contattarlo. È partito all'alba ed ora è tra le macerie in cerca del figlio".

16.22 - Crollato orfanotrofio costruito due anni fa. Al momento del sisma nella casa famiglia Immacolata Concezione si trovavano 26 bambini e 12 suore. "Una delle strutture più moderne e all'avanguardia d'Abruzzo", commenta la madre superiora suor Mirella Del Vecchio. La parte d'edificio che è crollata era stata ristrutturata due anni fa". Il pensiero è ora rivolto a suora Anna, una religiosa ancora sotto le macerie. "Era al primo piano - aggiunge suor Mirella - confidiamo nella protezione divina e preghiamo per lei".

16.17 - Volontario denuncia: soccorsi tardivi. Uno dei volontari che fin dalla mattina sta operando per tentare di salvare persone sotto le macerie ha denunciato che fino alle 11 di stamani per mancanza di mezzi i soccorsi sono stati condotti soltanto utilizzando le mani per scavare tra le macerie. L'operatore ha denunciato il fatto che perfino i guanti sono stati procurati dai diretti interessati e che fino a poco fa non era stata neppure distribuita l'acqua tra gli operatori. In città ci sono molte persone alla ricerca di viveri e di acqua che sono assolutamente non a conoscenza dei posti di ristoro in quanto questi ultimi non sono stati adeguatamente pubblicizzati.

 

16.15 - Morto agente forestale: lascia bimbo di 2 anni e moglie incinta. L'agente scelto della forestale Luigi Giugno, di 35 anni, è morto questa notte sotto le macerie della casa dove abitava nel centro storico a l'Aquila assieme alla moglie Giovanna, che fra pochi giorni avrebbe partorito il suo secondo bambino, e il loro primogenito Francesco di non ancora due anni.

16.10- In una palazzina 35 dispersi. Sono 35 i dispersi che si ritiene possano trovarsi sotto le macerie di una palazzina di tre piani nella centrale via S.Andrea dell'Aquila. Le mura sembrano esserci sbriciolate. Dalle macerie sono state estratte altre 15 persone, solo alcune vive. Chi conosceva il posto ritiene che nell'edificio vivessero una cinquantina di persone.

16.05 - Chiodi: evacuare centro storico de l'Aquila. Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi invita i cittadini "a non sostare per le strade" de L'Aquila e ad "evacuare le zone del centro dove si registrano ancora molti edifici pericolanti". Dai 5 centri di accoglienza - ha spiegato Chiodi - saranno attivati i servizi di trasferimento verso la localitá della costa, dove sono state requisite 4mila stanze d'albergo per un totale di 10mila posti letto.

15.45 - Integra la fontana delle 99 cannelle. Nel panorama devastante del terremoto de L'Aquila spicca un simbolo di speranza: l'emblema della città, la fontana delle 99 cannelle, è integra. Il monumento non ha subito apparentemente alcun danno nonostante la devastazione degli edifici tutto attorno. Questo è stato interpretato da qualcuno come un segnale di speranza.

15.35 - L'acqua c'è ed è potabile. In Abruzzo non c'è un problema acqua. "Gli acquedotti funzionano e l'acqua è fruibile". Lo ha assicurato il premier Silvio Berlusconi. Le comunicazioni telefoniche con i cellulari "non sono state interrotte ma si è creata una difficoltà per l'immenso afflusso di telefonate" nella zona colpita dal sisma.Quanto alla viabilità, ha detto Berlusconi, "va bene. Stiamo intervenendo su due smottamenti lungo strade provinciali. Saranno agibili prima della fine della giornata".

15.20 - Bertolaso: basta donazioni, c'è troppo sangue. "C'è troppo sangue, per ora basta". Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, spiega che la risposta dei donatori all'appello lanciato stamane ha consentito di raccogliere quantità sufficienti di sangue. Quantità superiori metterebbero in difficoltà i centri trasfusionali. Bertolaso ha anche raccomandato i volontari di coordinarsi con la protezione civile per non creare più problemi che aiuto.

15.15 - Scuole chiuse a oltranza. Requisiti alberghi. Le scuole delle zone colpite dal terremoto "resteranno chiuse a oltranza, saranno i sindaci di volta in volta a decidere le riaperture" degli edifici scolastici dopo avere verificato l'agibilità. Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi durante la conferenza stampa con Berlusconi e Bertolaso. Il premier ha detto che "sono stati requisiti di fatto tutti gli alberghi della costa abruzzese adriatica" mentre "le colonne mobili della protezione civile e i vigili del fuoco installeranno anche dei centri di accoglienza con tende e punti di assistenza sanitaria e cucine da campo per chi non vorrà allontanarsi troppo da questa zona".

 

15.08 - I feriti sono 1.500. Secondo il capo della protezione civile Guido Bertolaso i feriti accertati finora sono 1.500.

14.56 - Un giornalista del Centro ha perso i due figli. "C'è una frazione dell'Aquila, Onna dove si sta scavando ancora. Lì abita Giustino Parisse, il capo della nostra redazione dell'Aquila, lui è riuscito a mettersi in salvo assieme alla moglie. Ma i suoi figli sono rimasti coinvolti nel crollo" Con queste parole riportate il direttore de Il Centro, il giornale locale dell'Abruzzo, Luigi Vicinanza, partecipa con tutta la redazione al dolore di Giustino Parisse, che nel terremoto ha perso i due figli e il padre. "Siamo cronisti siamo abituati a essere testimoni. Questa volta siamo direttamente coinvolti".

14.48 - I luoghi per gli sfollati a l'Aquila sono cinque. La Protezione Civile aquilana ha diramato la lista dei luoghi dove i senza tetto possono recarsi: si tratta della Caserma Rossi, Stadio Fattori, Stadio Acquasanta, Centi Colella, Piazza d'Armi. In questi luoghi, secondo la nota, sarebbero in corso le operazioni per l'allestimento delle tendopoli. I centri di coordinamento sono alla scuola della Guardia di Finanza e alla Reiss Romoli. La nota chiude dicendo che "le famiglie possono lasciare la città, se gli adulti restano è meglio per fornire un'adeguata collaborazione".

14.42 - Onna, la frazione rasa al suolo. Onna, una frazione dell'Aquila, è stata rasa al suolo dal terremoto.

14.33. I morti accertati sono 92. È di 92 morti accertati il nuovo bilancio del terremoto in Abruzzo, secondo quanto riferiscono all'Ansa fonti dei soccorritori

14.12 - Crolli e danni ingenti al partrimonio artistico. I danni provocati dal terremoto in Abruzzo sono molto ingenti anche per il patrimonio culturale della regione e i primi sopralluoghi all'Aquila hanno, tra l'altro, registrato il crollo della parte absidale della Basilica di S. Maria di Collemaggio, dal transetto sino al fondo della chiesa, della cupola di Giuseppe Valadier della chiesa delle Anime Sante, del campanile della chiesa di San Bernardino. Crollato parzialmente anche il transetto del Duomo e crollata Porta Napoli.

Il primo bilancio dei danneggiamenti al patrimonio artistico è stato comunicato da Giuseppe Proietti, segretario generale del ministero per i Beni e le Attività Culturali.

La fortezza spagnola che contiene il Museo Nazionale e gli uffici delle due soprintendenze ha avuto ingenti crolli al terzo piano ed è pericolante anche il ponte d'ingresso, per cui vi è precluso l'accesso ed è presidiato.

È crollato anche il cupolino della chiesa di Sant'Agostino, uno dei monumenti del barocco aquilano, finito sul palazzo della Prefettura che è andato completamente in rovina, luogo dove era custodito l'Archivio di Stato dell'Aquila. "Naturalmente crolli diffusi ci sono in tutta la città, con cornicioni, mura, pezzi di tetto che spesso ostruiscono le strade", ricorda sempre Proietti, che fa notare come invece la celebre facciata quattrocentesca della basilica di Collemaggio si sia salvata perchè in restauro e sostenuta da grandi ponteggi.

13.49 - I morti sono almeno 70. Sono ormai una settantina le vittime del terremoto di stamane che ha devastato in particolare la città de l'Aquila e le frazioni limitrofe. Centinaia i feriti. Il ministro dell'Interno, Maroni, all'uscita dalla scuola della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila), ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. "Ma l'importante - ha continuato - è continuare a scavare, scavare, scavare".

13.48 - Oltre 50mila gli sfollati.Non si hanno ancora cifre specifiche sul numero dei dispersi in Abruzzo dopo il sisma che nella notte ha colpito la Regione. Intanto il ministro Maroni ha parlato di oltre 50 morti, mentre gli sfollati sarebbero oltre 50mila. Si stanno approntando tendopoli ed ospedali da campo, mentre l'ospedale de l'Aquila risulta sgomberato solo in un reparto, mentre funzionano le sale operatorie e il pronto soccorso. Mancano all'appello ancora sette ragazzi che vivevano all'Ostello della gioventù. Sono in arrivo dal Lazio oltre seimila pasti caldi per fronteggiare l'emergenza e aiuti giungono da tutta Italia. Operativa la Sala della croce Rossa mentre sono attive tutte le unità di crisi dei maggiori ospedali della Capitale. Il ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi, ha lanciato un appello a donare il sangue. Danni gravissimi in tutto l'Aquilano, la frazione di Onna sembra sia stata completamente rasa al suolo.

Per prestare i primi soccorsi sanitari sono già partiti 40 mezzi di soccorso da Toscana, Puglia, Lazio, Calabria e anche i gruppi cinofili - da Toscana e Calabria - per la ricerca sotto le macerie.

Distrutti i monumenti simbolo dell'Aquila e persino le Terme di Caracalla a Roma risultano lesionate dalla forte scossa avverita distintamente nella notte anche nella capitale.

Alle 18 ci sarà una nuova riunione dell'Unità di crisi al Ministero della Salute.

13.39 - Berlusconi sorvola in elicottero le zone colpite. Il premier Silvio Berlusconi sta sorvolando in elicottero L'Aquila e le altre zone colpite stanotte dal terremoto. Il Cavaliere è poi atteso in conferenza stampa insieme al ministro dell'Interno Roberto Maroni, al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e al capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso.

13.20 - Lesioni alle terme di Caracalla.Il terremoto ha provocato delle lesioni alle Terme di Caracalla, a Roma. La notizia è stata confermata dal sovrintendente Angelo Bottini. Nei prossimi giorni - ha spiegato - ci sarà un sopralluogo al sito archeologico per valutare l'entità dei danni.

13.20 - Vescovo Aquila: danneggiata chiesa di Celestino V. Anche la celebre Santa Maria di Collemaggio, la chiesa dove fu incoronato Papa Celestino V nel 1294, è stata pesantemente danneggiata dal terremoto che ha colpito l'Aquila: lo ha detto l'arcivescovo locale, mons. Giuseppe Molinari all'agenzia Sir. "Purtroppo è stata di una violenza estrema, con tante vittime. Anche le chiese più belle, Santa Maria di Collemaggio, San Silvestro, Santa Maria Paganica, Santa Maria del Suffragio, la parrocchia di Paganica sono distrutte", afferma il prelato. Danni anche ad altri edifici ecclesiastici della città. "La curia dell'Aquila ha subito danni impressionanti. Sono crollati pezzi interi della cattedrale ed il tetto della sede Caritas. Ed è completamente sventrata la casa di una famiglia che ospitavamo lì", afferma Augusto Ippoliti, tesoriere della Caritas diocesana. "Le persone si sono salvate ma stavano in condizioni terribili. Anche la chiesa delle Anime Sante, attaccata al duomo, è crollata".

13.09 - Gelmini: nelle prossime ore valutazione dello stato delle scuole

Nelle prossime ore sarà valutato lo stato degli edifici scolastici colpiti dal terremoto di questa notte in Abruzzo, ma prima di riaprire le scuole saranno fatti molti accertamenti. Lo ha detto il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, a margine di un convegno a Milano. "Abbiamo già istituito con il ministro Matteoli un'unità di crisi presso il ministero delle Infrastrutture. Sono in contatto con il direttore scolastico regionale", ha spiegato la Gelmini. Il ministro ha sottolineato che si terrà un atteggiamento di cautela perchè "comunque prima di aprire le scuole saranno fatti molti accertamenti". Per quanto riguarda gli stanziamenti già fatti per l'edilizia scolastica "è chiaro - ha spiegato la Gelmini - che il terremoto in Abruzzo diventa una priorità".

13.05 - Obama invia condoglianze.Il presidente Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto.Un messaggio al premier Silvio Berlusconi è stato inviato anche dalpresidente della Commissione Ue Jose Manuel Durao Barroso, che ha espresso la sua solidarietà. Barroso afferma di aver appreso la notizia con "molta tristezza" ed esprime "profonda simpatia" per le famiglie delle vittime

12.50 - Maroni: in arrivo 1500 uomini. Sono in arrivo all'Aquila 1500 vigili del fuoco, 100 poliziotti e 100 carabinieri da varie parti d'Italia per aiutare i soccorsi in provincia dell'Aquila.

Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di un incontro con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. Il ministro, accompagnato dal capo della polizia, Antonio Manganelli e dal vicecapo vicario Nicola Izzo, si è recato all'Aquila per vedere quello che resta dell'edificio dove era la questura.

12.25 - Maroni: oltre 50 i morti. "Il bilancio dei morti è pesante, si parla di oltre 50 vittime". Lo afferma il ministro dell'Interno Roberto Maroni, incontrando i giornalisti fuori la scuola ispettori della guardia di finanza rispondendo a chi gli chiede quale sia il bilancio dei morti.

11.52 - Alle 19 Consiglio dei ministri. Alle ore 19 è previsto un Consiglio dei ministri straordinario per le misure necessarie dopo il sisma avvenuto in Abruzzo.

11.50 - Le vittime salgono a 40. Il bilancio provvisorio del terremoto di questa notte in Abruzzo sale ad almeno 40 vittime - numero destinato purtroppo ad aumentare - mentre si continua a scavare tra le macerie. Non ancora diffuse le cifre dei feriti e dei dispersi, migliaia gli sfollati. Colonne di soccorso sono in viaggio praticamente da tutta Italia. Dal Lazio sono partite intorno alle 6.00 due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della Regione. Circa 40 le squadre con più di 200 volontari che hanno raggiunto l'Abruzzo, altrettante sono pronte ad operare. Partita anche una task force vicentina, una squadra dei vigili del fuoco con una decina di uomini e quattro automezzi, mentre tra qualche ora si muoveranno anche 100 volontari dell'Associazione nazionale alpini. Dalla Toscana partirà nel pomeriggio alla volta dell'Abruzzo la prima colonna mobile di soccorso che dispone di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto. Partiranno da Legnano (Milano) per L'Aquila 50 persone della Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli per 250 sfollati. In corso in tutta la regione il monitoraggio degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in stretto e continuo contatto con Guido Bertolaso, profondamente colpito dalle tragiche notizie, ha espresso al Presidente della Regione, al sindaco de L'Aquila e alle altre autorità locali i suoi sentimenti di vicinanza e solidarietà.

11.48 - 26 i Comuni colpiti. Sono almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo solo tra molto tempo.

In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio nè Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato.

La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.

11.35 - Scosse di assestamento per molto tempo. In Abruzzo ci saranno scosse di assestamento "per molto tempo", ma inferiori per magnitudo a quella principale di stanotte. Lo ha detto Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, intervistato da Skytg24. "Registreremo - ha spiegato - scosse di assestamento per molto tempo ma saranno piccole, in ogni caso più piccole di quella principale. In ogni caso - ha aggiunto - in questa zona la gente è fuori dagli edifici. Bertolaso sta operando perché chi non ha una casa sicura sia sistemato in modo adeguato. In questo senso - ha sottolineato - la situazione è sicura".

11.19 - Tra le vittime la badessa del convento delle Clarisse di Paganica. Tra le vittime del terremoto c'è anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica, mentre i soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un'altra suora.

11.17 - Vertice a L'Aquila con Bertolaso. Un vertice operativo per il coordinamento dei soccorsi e dell'assistenza alla popolazione, presieduto dal capo del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, è in corso nella scuola della guardia di finanza alla periferia dell'Aquila. All'incontro sono presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Gianni Chiodi, il sindaco dell'Aquila, rappresentanti di Guardia di finanza, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e volontari. All'interno della scuola della Guardia di finanza è stata istituita la centrale di coordinamento dei soccorsi e, probabilmente, sarà predisposto uno dei campi per consentire agli sfollati di passare la notte. Al centro della riunione ovviamente i soccorsi da portare alle persone ancora sepolte sotto le macerie nelle aree più colpite: oltre al centro dell'Aquila, Villa Sant'Angelo, Paganica, San Demetrio, Onna Fossa.

11.00 - 31 i morti accertati. Sono al momento 31 le vittime ufficiali del sisma che stamane ha devastato la città de L'Aquila e del suo hinterland. Numero che, purtroppo, sarebbe ancora destinato a crescere. Tutte le forze dell'ordine, esercito compreso, sono mobilitate a scavare fra le macerie delle numerose abitazioni completamente rase al suolo. Molti gli edifici pubblici danneggiati in città. All'ospedale de L'Aquila, intanto, l'andirivieni di ambulanze di tutte le sigle prosegue incessante. Ha reso parzialmente inagibile il nosocomio del capoluogo di regione che ospita all'esterno dei suoi piazzali moltissimi degenti soprattutto anziani e politraumatizzati. A ritmi ininterrotti il lavoro che sta portando avanti il pronto soccorso. La scena che appare a chi ha la possibilità di entrare al San Salvatore è quella di un ospedale da campo post bellum.

10.41 - La terra trema ancora. Continua a tremare la terra nel centro Italia: sono state numerosissime le scosse piccole o piccolissime che dalla notte e ancora questa mattina hanno interessato in particolare l'Abruzzo. La Sala sismica dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia sta monitorando la situazione e ha inviato nei luoghi colpiti dal terremoto una squadra di tecnici: dalla notte la scossa più forte si è verificata nella prima mattinata con magnitudo 4.6. Gli esperti dell'Ingv precisano che è impossibile prevedere ulteriori scosse anche forti.

10.35 - Il Papa: "Prego per i bimbi morti, incoraggio gli aiuti". Il Papa esprime "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, prega "per le vittime e in particolare per i bambini" e incoraggia sia i superstiti che "quanti in vario modo si prodigano" nei soccorsi. Benedetto XVI lo afferma in un telegramma all'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari.

9.57 - 27 morti, si continua a scavare. Si scava anche a mani nude a L'Aquila per portare in salvo eventuali superstiti al terremoto che questa notte ha devastato la provincia abruzzese. L'ultimo bilancio provvisorio parla di almeno 27 vittime accertate, ma il numero dei morti è destinato tragicamente a salire. "Stiamo cercando di salvare quanta più gente possibile da sotto le macerie. Sinceramente, al momento, non sappiamo con esattezza quante siano le vittime. Ma i numeri non ci interessano. C'è moltissimo lavoro da fare", hanno detto responsabili dei Vigili del Fuoco.

9.54 - Appello per donare il sangue. A causa dell'emergenza terremoto che ha causato molti feriti, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, lancia un appello urgente a tutti i cittadini affinchè compiano "un grande gesto di solidarietà" recandosi nei presidi ospedalieri della regione per donare sangue presso i centri trasfusionali.

9.51 - Anche Maroni in partenza per L'Aquila. Dopo il Presidente del Consiglio, anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annullato tutti gli appuntamenti in agenda per oggi ed è in partenza per l'Aquila squassata dal terremoto. Lo ha comunicato il Viminale.

9.40 - Berlusconi: "Daremo tutto l'aiuto necessario". "Il sistema di intervento è già collaudato, daremo l'aiuto necessario a tutti. Lo Stato è in campo".

9.33 - Danni strutturali alla rete stradale abruzzese. Danni strutturali e lesioni si registrano sulla rete stradale Anas abruzzese in seguito alla scossa di magnitudo 5,8 della scala Richter che ha colpito l'Abruzzo. A causa del sisma macerie e detriti, riferisce una nota dell'Anas, si sono riversati su diversi tratti delle statali 80 "Del Gran Sasso" e della Statale 679 "Avezzano-Sora", ma grazie al tempestivo intervento di uomini e mezzi di Anas, Protezione Civile e vigili del fuoco è tutt'ora garantita la pecorribilità. Il terremoto ha causato gravi lesioni strutturali sulla strada statale n.5 Tiburtina Valeria dove il traffico è stato temporaneamente interdetto nei pressi del Comune di Raiano (L'Aquila) e tra i Comuni di Molina e Goriano (L'Aquila). Tecnici Anas sono al lavoro per valutare l'entità dei danni e pianificare interventi di ripristino. L'Anas invita a non mettersi in viaggio nelle strade limitrofe al Comune de L'Aquila, se non in caso di necessità, per favorire l'intervento dei soccorritori e il transito delle colonne mobili della Protezione Civile che sono in arrivo da tutto il Paese

9.31 - Mobilitato l'esercito. Inviati elicotteri e uomini. Mobilitato anche l'Esercito nelle operazioni di soccorso ai sopravvissuti al terremoto che, questa notte, ha devastato la provincia di L'Aquila. Sul posto si è già recato un plotone del 33esimo Reggimento Artiglieria, mentre un nucleo per la Ricognizione dello stesso reparto sta operando a Poggio di Roio. "Alcuni militari stanno scavando tra le macerie", ha riferito una fonte della Forza Armata ad Apcom. Il Sesto reparto Genio di Roma, inoltre, ha inviato propri uomini, mentre da Viterbo sono decollati per "attività di ricognizione" un elicottero AB 412 e un aereo Dornier.

Sempre dal centro Aves di Viterbo, infine, sono pronti a decollare 2 elicotteri CH47, due NH90 e un elicottero AB 412. Tutti i velivoli sono stati allestiti per attività di soccorso sanitario.

9.31 - Casa dello studente, sette giovani sotto le macerie. Sono sette gli studenti ancora intrappolati sotto le macerie della casa dello studente in via XX Settembre, una palazzina di quattro piani che è inclinata su un fianco con un'ala completamente distrutta e dove vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile stanno scavando, purtroppo solo con le mani, perchè il posto è inaccessibile ai mezzi di movimento, nel tentativo di strappare alla morte qualcuno degli intrappolati. I lavori sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare le parti di palazzo ancora in bilico. È presente una gran folla di studenti, molti dei quali evacuati dalla palazzina, che assistono ancora sotto choc ai soccorsi per i loro compagni, coperti e rifocillati dall'Esercito e dalla protezione Civile.

9. 23 - Russia, Grecia e Germania offorono aiuti. Offerte di aiuto alla protezione civile stanno arrivando in questi minuti da molti Paesi europei. La Russia, Grecia, Germania, Israele, Francia e la presidenza della Commissione europea hanno manifestato la loro disponibilità ad intervenire nelle zone colpite questa notte dal terremoto. "In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze - ha detto Agostino Miozzo, dirigente del dipartimento della protezione civile -. Ma se nel corso delle operazioni dovessimo avere dei problemi i nostri amici sarebbero pronti ad intervenire".

9.00- Altra scossa a L'Aquila. Un'altra scossa di terremoto è stata avvertita qualche secondo fa a L'Aquila. Lo sciame sismico va avanti da diverse ore provocando ancor più panico tra la popolazione.

8.30 - Bilancio delle vittime pesante e destinato a salire

Il bilancio delle vittime è destinato a salire: alle ore 8,30 i carabinieri parlano di 20 morti accertati, tra cui 4 bimbi. Un giovane è morto nel crollo della Casa dello studente e altri tre in abitazioni private . Cinque le vittime a Castelnuovo, una a Poggio Picenze, una a Torninparte, due a Fossa (di cui una bimba), uno a Totani, due a Villa Sant'Angelo. Sono oltre 30 le persone che risultano disperse. Migliaia gli sfollati. Il premier Silvio Berlusconi ha firmato lo stato di emergenza e ha deciso di annullare la prevista missione in Russia, organizzata in collaborazione con Confindustria e con l'Istituto per il Commercio Estero, per recarsi in Abruzzo per verificare di persona la situazione. Berlusconi - così come il sottosegretario Bertolaso - ha reagito anche alle polemiche sulla presunta prevedibilità dell'evento sismico, agitate dal fisico Giampaolo Giuliani: "Si tratta di polemiche - afferma il presidente del Consiglio ai microfoni di Radio Uno - che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto".

I crolli all'Aquila e in provincia

Gli scenari della Protezione civile prevedono fino a 10.000 edifici lesionati. All'Aquila sono molte le case distrutte e sono profonde le lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città gli abitanti si sono tutti riversati in strada. Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati. È crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico della città. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. È confermato il crollo di parte della Casa dello Studente, e alcuni studenti sarebbero all'interno dell'istituto. In via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte macchine sostano con gente ancora sotto choc. Un punto di raccolta per i cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi, mentre nel centro storico potrebbero essere crollate palazzine e una chiesa. Nel capoluogo traffico in tilt, e gente in strada anche a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri. Rinforzi dei Vigili de Fuoco stanno partendo da Teramo e da Roma in direzione dell'Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora è transitabile.

La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio nella zona colpita dal terremoto, anche per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila inoltre è stato emesso un divieto di sorvolo in tutta l'area. Intanto è stata chiusa l'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo.

I dettagli della scossa

Secondo il sito della U.S. Geological Survey, l'epicentro esatto della scossa - registrata dai sismografi nel cuore della notte alle ore 3.32.42 - è stato localizzato a 95 km a Nord Est di Roma, 70 km a Ovest di Pescara, 115 km a Sud Est di Perugia e a 135 km a Sud di Ancona. Dieci i km di profondità del movimento tellurico.

Scossa avvertita anche nelle Marche

La scossa è stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada poco dopo le 3:30. Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni.

8 aprile 2009

 

 

 

Gli interessi di Cosa Nostra in Abruzzo

di Nino Amadore

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8 aprile 2009

Lo smaltimento dei rifiuti e gli appalti sono i principali interessi delle famiglie di Cosa nostra in Abruzzo. A sostenerlo i magistrati della Procura nazionale antimafia nella relazione del 2008. In particolare il paragrafo dedicato all'Abruzzo è firmato dal magistrato Olga Capasso la quale scende nei particolari sulle dinamiche del distretto de L'Aquila. I settori chiave, per il magistrato, sono proprio quelli che oggi, nel post terremoto catastrofico di questi giorni, possono intreressare le cosche: il riciclaggio dei rifiuti con l'immenso business legato allo smaltimento degli inerti provenienti delle demolizioni e di altri tipi di rifiuti che si sviluppano in questi casi e la ricostruzione con l'enorme mole di lavori pubblici e privati che si svilupperanno nei prossimi anni. In Abruzzo, spiega Olga Capasso, sono in corso almeno un paio di indagini molto importanti sui collegamenti con la mafia siciliana: "Cosa nostra – si legge nella relazione – agisce attraverso il trasferimento o la costituzione in Abruzzo di società che potrebbero servire (il condizionale è d'obbligo essendo le indagini all'inizio) da un lato come serbatoio per il riciclaggio di denaro sporco e dall'altro per ottenere finanziamenti pubblici o appalti per lo smaltimento dei rifiuti". Tutto ciò grazie a collegamenti con pezzi della Pubblica amministrazione.

Tra i procedimenti in corso i magistrati della Procura nazionale antimafia guidata da Piero Grasso segnalano quello contro "alcuni soggetti abruzzesi e siciliani legati a un personaggio noto a Palermo per la sua vicinanza ai Ciancimino padre e figlio, per accertare eventuali infiltrazioni mafiose, in particolare per quanto riguarda il riciclaggio di denaro mafioso attraverso l'acquisto di immobili e la gestione di società per ottenere pubblici contributi". I militari del Gico della Guardia di Finanza hanno arrestato qualche settimana fa l'amministratore delegato e dei due soci dell'Alba D'Oro srl, società con sede a Tagliacozzo: si tratta di Nino Zangari, ex assessore alle opere pubbliche del Comune di Tagliacozzo e i fratelli Augusto e Achille Ricci. I finanzieri hanno anche eseguito il sequestro preventivo delle quote societarie, del complesso turistico con annessi ristorante, piscina e campi da tennis e da calcetto nonché dei terreni per un valore di oltre 2,5 milioni. L'inchiesta riguarda un filone del cosiddetto tesoro occulto di don Vito Ciancimino, l'ex sindaco di Palermo morto nel 2003, il cui denaro sarebbe stato riciclato anche a Tagliacozzo al fine di realizzare il complesso turistico "La Contea" del valore di 2 milioni e mezzo. Nino Zangari sarebbe stato il rappresentante degli interessi di Gianni Lapis in Abruzzo. Lapis è un docente universitario e avvocato tributarista di Palermo (per il momento radiato dall'Ordine), consulente e prestanome del defunto ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino, già condannato in primo grado e ora a giudizio in appello sempre per la vicenda dei beni occulti di Ciancimino.

Un altro procedimento riguarda un personaggio che gestisce una società costituita da alcuni anni: "Anche in queso caso – si legge nella relazione della Procura nazionale antimafia – i movimenti societari esaminati inducono a ritenere che la società serva a operazioni di riciclaggio o altre attività illecicite che richierdano la copertura di esponenti politici". C'è poi un terzo procedimento, su cui Olga Capasso non si pronuncia, che riguarda possibili infiltrazioni e di famiglie mafiose nella regione.

8 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-08

Il bilancio vittime sale a 260

Lo sciacallaggio sarà reato

8 aprile 2009

Il componente di una squadra di soccorso spagnola impegnato nelle ricerche con il suo cane (Ap/Lapresse)

INTERVISTA

La prevenzione sismica in Italia: bene la ricerca, male l'attività

di Sara Bianchi

L'Aquila rugby e quella foto nel centro storico ridotto in macerie

IL PUNTO

Dalla tragedia può emergere una nuova coesione nazionale

di Stefano Folli

PHOTOGALLERY

Le immagini del terremoto

L'Aquila prima e dopo il terremoto

VIDEO

I soccorritori al lavoro

Polizia di Stato

VIDEO-1 / "Prevedo un terremoto": è polemica sul ricercatore che aveva lanciato l'allarme

VIDEO-2 / Le prime immagini della città colpita

Segui la diretta su Radio24

Radio24 / Berlusconi, decretato lo stato d'emergenza

RADIO24 / Il sindaco de L'Aquila

Chiuse per verifiche ferrovie e autostrade

Autostrada chiusa parte il check-up su ponti e viadotti

Terremoto: inviate le vostre testimonianze

Il terremoto sui giornali on line

Sisma, ecco come effettuare le donazioni di solidarietà

14.20 -

Sale il bilancio delle vittime in Abruzzo: sono 260, di cui 16 mabini, 9 ancora le persone da identificare. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa oggi, mercoledì, a L'Aquila. Il premier ha ribadito che "i funerali solenni si terranno venerdì alle 11 e sarà monsignor Molinari a celebrarli".

"Il Governo - ha aggiunto il premier - ha intenzione di introdurre un nuovo reato penale per punire gravemente lo sciacallaggio".

"Registriamo in questi giorni - ha proseguito - una forte preoccupazione da parte delle popolazioni per operazioni di sciacallaggio nelle case che sono rimaste abbandonate. Pertanto ieri sera, con il ministro Alfano, abbiamo deciso di dare vita a questo nuovo reato che non sappiamo ancora quale nome avrà. In ogni caso - ha concluso Berlusconi - posso annunciare già da ora che le pene saranno molto severe".

11.28 - Papa Benedetto XVI, durante l'udienza generale del mercoledì a San Pietro, ha annunciato che si recherà all'Aquila per portare il suo personale conforto alla popolazione colpita dal terremoto. "Carissimi - ha detto Ratzinger rivolgendosi alle comunità abruzzesi - appena possibile spero di venire a trovarvi. Sappiate che il Papa prega per tutti, implorando la misericordia del Signore per i defunti, e per i familiari e i superstiti il conforto materno di Maria e il sostegno della speranza cristiana". "Ancora una volta - ha aggiunto - desidero dire a quelle care popolazioni che il papa condivide la loro pena e le loro preoccupazioni". "La sollecitudine con cui autorità, forze dell'ordine, volontari e altri operatori stanno soccorrendo questi nostri fratelli dimostra quanto sia importante la solidarietà per superare insieme prove così dolorose", ha detto ancora. La notizia della visita del Papa all'Aquila era embargata in attesa che lo stesso Benedetto XVI lo annunciasse nel corso dell'Angelus, ma l'embargo è stato rotto da numerosi media

11.25 Il numero delle vittime accertate al momento del terremoto in Abruzzo "è salito a 251". L'ultimo aggiornamento del tragico bilancio viene fornito dal governatore della Regione, Gianni Chiodi, che ha brevemente incontrato i giornalisti presso la Scuola della Guardia di finanza di Coppito. Il governatore ha comunque sottolineato che "ora la nostra priorità è di scavare tra le macerie per vedere se ci sono altre persone vive da salvare".

10.11. - Venerdì alle 11 presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza si terranno i funerali solenni delle vittime del terremoto. La proposta era stata lanciata ieri dall'Arcivescovo che ha voluto far coincidere la data con il Venerdì santo.Nella Scuola Sottufficiali, in un hangar, è stato allestito l'obitorio dove arrivano tutte le salme anche in conseguenza dell'inagibilità dell'obitorio dell'Aquila. I funerali saranno collettivi anche se finora sono state riconsegnate ai parenti 87 salme non originarie dell'Aquilano.

9.30. - Giovedì sarà all'Aquila il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il programma della visita del capo dello Stato viene stilato nel corso di una riunione ancora in atto all'Aquila con il capo della protezione civile Guido Bertolaso.

8.50 - E' salito a 250 il numero delle vittime accertate del terremoto di lunedì notte in Abruzzo. Il bilancio, ancora provvisorio, è stato reso noto dal dipartimento della protezione civile. Le persone ancora da identificare sono 11.

Mercoledì 8 aprile, ore 8.20 - Un'altra scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata avvertita stamani intorno alle 6.25 all'Aquila e negli altri comuni dell'Abruzzo colpiti dal sisma di lunedì. Il movimento tellurico è durato circa una decina di secondi e ha fatto tremare strade ed edifici.

Dopo la mezzanotte si erano verificate altre scosse più lievi, tra le quali - ha reso noto la Protezione civile - una alle 5 con magnitudo 3.5.Nonostante le nuove scosse, l'opera delle squadre di soccorso all'Aquila è proseguita ininterrottamente per tutta la notte.

23.12. La Casa dello Studente dell'Aquila in via XX Settembre, tristemente nota per aver registrato il maggior numero di vittime del terremoto, è stata già in gran parte demolita stasera, dopo che nel pomeriggio erano terminate le ricerche. La palazzina di quattro piani, in parte crollata e comunque lesionata irreparabilmente, è stata abbattuta dai colpi di una macchina demolitrice, con un braccio di 20 metri e una potente pinza oleodinamica.

23.09. Un uomo di 76 anni, cardiopatico già sottoposto in passato a intervento chirurgico al cuore, è morto questa sera a Roma per arresto cardiaco a seguito dello spavento avuto dopo la violenta scossa sismica delle 19.42 che è stata avvertita anche nella capitale.

23.07. È di di 235 morti il bilancio provvisorio del terremoto che ha colpito L'Aquila e la provincia. È quanto riferiscono fonti del Dipartimento della Protezione Civile. È confermato in circa mille il numero dei feriti, di cui un centinaio in condizioni gravi. Diciassettemila le persone assistite.

23.03. A 42 ore dalla scossa di terremoto che ha distrutto gran parte del contro storico, un nuova vita salvata nel capoluogo abruzzese. Eleonora, giovane riminese, è stata estratta dalle macerie intorno alle 21.30 di questa sera dai Vigili del fuoco di Venezia e di Cuneo che l'avevano individuata dure ore prima mentre stavano cercando un'altra ragazza. Eleonora è una ragazza sorda. Ma gli uomini di vigili del fuoco e in particolare Claudio lo speleologo di Venezia dello Urban Sercher Resque, sono riusciti a raggiungerla individuando un buco dentro il quale calarsi dopo aver sentito la sua voce. Eleonora era vicina al corpo ormai senza vita di un'altra giovane. Aveva le gambe bloccate da un blocco di cemento.

22.53. È stato trovato morto anche un altro dei tre giovani studenti frusinati che mancavano all'appello. Si chiamava Nicola Bianchi, 23 anni ed era residente con la famiglia nel comune di Monte San Giovanni Campano. Si spera ancora per Marco Alviani, 21 anni di Sora e Giulia Carnevale, 23 di Arpino gli ultimi due ciociari ancora dispersi.

22.42. In tre ore, da quando è stata avvertita l'ultima forte scossa di terremoto, a Roma sono arrivate circa 200 telefonate al centralino del comando provinciale dei vigili del fuoco della capitale. Molte delle chiamate sono per segnalare crepe negli edifici e solo alcune per la caduta di piccoli pezzi di intonaco negli appartamenti. Ma niente di grave, sostengono i vigili del fuoco

22.07. Si chiama Eleonora Calesini, 20 anni, ed è di Mondaino (Rimini) la ragazza estratta viva dalle macerie dell'edificio di cinque piani crollato in via Poggio all'Aquila, dove viveva con altre studentesse.

21.24. Nessun morto, nonostante le prime indicazioni, in seguito alla forte scossa di terremoto di stasera. La nuova vittima sotto le macerie a S. Rufina di Roio era stata segnalata ai vigili del fuoco in seguito ad un crollo nella frazione. Concluso l'intervento, invece, i pompieri hanno accertato che sotto le macerie non c'era nessun corpo.

21.20. Una ragazza è stata estratta ancora viva dalle macerie di un edificio sotto Villa Gioia all'Aquila, nei pressi del Centro storico, a quasi 42 ore dalla scossa che ha messo in ginocchio la città. La ragazza, di nome Eleonora, era in pigiama e vigile.

21,17. La premiere dame francese Carla Bruni-Sarkozy, dicendosi "profondamente commossa e addolorata" per il terremoto che ha colpito l'Abruzzo, ha annunciato oggi una donazione a favore dell'ospedale dell'Aquila.

21.05. Tutti gli ingressi al centro storico de L'Aquila sono stati chiusi in via precauzionale. Ne dà notizia il sindaco, Massimo Cialente, a seguito della scossa registrata alle 19,47 di magnitudo 5,3.

20.51. La nuova scossa di terremoto che alle 19.42 ha colpito l'Abruzzo ha fatto una vittima a Santa Rufina di Roio, piccola frazione dell'Aquila. Lo si apprende da fonti della polizia.

20.40 La scossa pari a 5,3 gradi della scala Ricther, che è stata avvertita anche a Roma, ha causato il crollo della basilica in piazza Duomo all'Aquila.

20.30. La nuova scossa di terremoto avrebbe causato ulteriori vittime. La notizia, però, non è stata ancora confermata.

20.25. Il Governo ha chiesto ufficialmente l'intervento dei fondi Ue per fronteggiare l'emergenza economica. Intanto il bilancio delle vittime sale ancora: i morti accertati sono 228. I dispersi sono 50. I feriti sono circa 1.500, di cui 100 in gravi condizioni. Nelle ultime ore sono state estratte vive dalle macerie circa 100 persone. Centinaia di case rase al suolo, altrettante danneggiate. Almeno 70mila persone sfollate.

19.58 - Dopo la scossa altri crolli. La forte e prolungata scossa di terremoto avvertita poco fa ha causato un ulteriore crollo della chiesa delle Anime Sante in piazza Duomo all'Aquila. La cupola della chiesa era parzialmente crollata nel sisma della notte tra domenica e lunedì.

19.52 - Nuova scossa di magnitudo 5.3. Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in Abruzzo. La scossa è durata diversi secondi ed è stata avvertita anche lontano dall'epicentro del sisma della notte tra domenica e lunedì. La nuova scossa di terremoto è stata avvertita distintamente anche a Roma. Stamani un'altra scossa era stata percepita in alcuni quartieri della capitale.

19.24 - All'obitorio 228 corpi. Sono 228 le vittime del terremoto di ieri in Abruzzo, allineate nell'hangar della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dove è stato allestito l'obitorio. Quindici morti non sono stati ancora identificati. Il bilancio, secondo fonti ospedaliere, è destinato ad aumentare. La Protezione civile parla anche di 50 dispersi e di oltre 1.500 feriti ricoverati in diversi ospedali abruzzesi ed anche a Roma.

18.12 - Sindacati a Berlusconi: tutelare i lavoratori. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, in una lettera chiedono al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che il Governo adotti provvedimenti urgenti per i lavoratori delle zone colpite dal terremoto, come già fatto nel passato in analoghe dolorose circostanze. In particolare, affermano, "è necessario che ai lavoratori di tutti i settori sia privati che pubblici per i quali è forzatamente sospesa l'attività lavorativa vengano assicurati i provvedimenti di garanzia dei salari e degli stipendi in via ordinaria e straordinaria e il mantenimento dei rapporti di lavoro, escludendo nell'emergenza ogni forma di licenziamento".

17.30 - Si scava nella casa dello studente. Si è continuato a scavare tra le macerie della Casa dello Studente di L'Aquila, dove mancavano all'appello ancora quattro ragazzi. "Fino a quando non li troviamo per noi sono vivi, ma le speranze sono ormai flebili", aveva detto l'ingegnere Gabriele Miconi, responsabile della squadra dei vigili del fuoco. Ma il rettore dell'ateneo aquilano, Ferdinando Di Orio, ha detto che i quattro ragazzi ancora sotto le macerie sono morti.

17.17 - Sospesi i pagamenti delle tasse.

I pagamenti delle tasse locali e nazionali per i comuni colpiti dal terremoto in Abruzzo sono sospesi: lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, a Radio City su Radio 1.A breve sarà il Consiglio dei Ministri a formalizzare la decisione della sospensione. "Arriverà un decreto ministeriale - ha spiegato - e saranno sospesi tutti i pagamenti di imposte nazionali e locali per la provincia dell'Aquila e per tutti i comuni che hanno subito danni dal sisma. Attualmente sono chiusi tutti gli uffici pubblici e quindi, comunque, nessun pagamento è possibile e nessuna azione sarà fatta da parte di nessuno. Poi faremo il decreto per sospendere ogni pagamento finchè un successivo provvedimento non riaprirà i termini. Ma ora i cittadini stiano tranquilli".

17.06 - Berlusconi lascia l'Abruzzo. Il premier Silvio Berlusconi ha lasciato intorno alle 16.30 l'Abruzzo per far rientro a Roma. Il presidente del Consiglio, dopo aver tenuto una conferenza stampa, ha visitato le tendopoli di Bazzano e San Demetrio, dove sono ospitati gli sfollati a causa del terremoto.

17.01 - Berlusconi agli sfollati: andate al mare, paghiamo noi. Il premier Silvio Berlusconi ha visitato questo pomeriggio la tendopoli di San Demetrio, un piccolo centro vicino L'Aquila dove sono presenti diverse centinaia di sfollati a causa del sisma. Il Cavaliere ha più volte rivolto un invito alla popolazione: "Noi stiamo facendo l'inventario delle case, voi intanto prendetevi un periodo, è quasi Pasqua ed è la bella stagione, andate sulla costa, al mare: paghiamo tutto noi".

16.24 - Berlusconi: ok ad aiuti Usa dopo la chiamata di Obama. "Se gli Stati Uniti vorranno dare un segno tangibile della loro vicinanza all'Italia potranno prendersi la responsabilità della ricostruzione dei beni culturali e delle chiese". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi durante una visita alla tendopoli di San Demetrio sottolineando che proprio mentre era in corso la visita ha ricevuto una lunga telefonata dal presidente Usa.

Berlusconi ha aggiunto che Obama si è detto d'accordo e che i due ne parlerannodurante la visita del premier a Washington. Secondo il Cavaliere un altro possibile aiuto degli Stati Uniti potrebbe essere quello di "prendere un piccolo quartiere o un borgo di un paese e dire:

questo lo facciamo noi".

16.20 - Ad Onna 40 morti. Finite le ricerche sotto le macerie. Non c'è più nessuno ad Onna sotto le macerie, e le ricerche sono terminate ieri notte alle tre, quando i vigili del fuoco scavando hanno trovato l'ultima delle 40 vittime, un ragazzo di 26 anni. Lo spiegano, al telefono, i vigili del fuoco, arrivati da Roma, che hanno lavorato incessantemente, nel piccolo paesino abruzzese, il più colpito dal violento terremoto, ridotto a un cumulo di macerie. Ora, non manca più nessuno all'appello dei dispersi e la conta dei morti è arrivata a 40. In un paesino che ne contava circa 400.

16.19 - Regioni pronte a fare la loro parte.

Le Regioni sono pronte a fare la propria parte sia nella fase dell'emergenza che del post terremoto, quando si porrà il problema della ricostruzione. È quanto hanno deciso oggi i governatori, riuniti nel loro "parlamentino" di via Parigi e in attesa di incontrare il Governo a Palazzo Chigi alle ore 18, per mettere insieme un sistema integrato di interventi per la Regione Abruzzo colpita dal sisma. "Oggi abbiamo fatto un quadro degli interventi e questo pomeriggio - spiega il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - andremo da Berlusconi confermando la piena disponibilità delle Regioni sia nella fase attuale che in quella successiva, quando si dovrà affrontare il tema della ricostruzione". Secondo Errani la via da seguire, non solo in questa occasione, è quella della "forte cooperazione e integrazione fra le regioni, il Governo e di tutte le altre istituzioni".

15.59 - Carfagna in visita alla tendopoli in Piazza d'Armi all'Aquila per incontrare i bambini. Il Ministro delle Pari Opportuinità, Mara Carfagna, è giunta nel pomeriggio all'Aquila per visitare la tendopoli allestita in Piazza d'Armi (che ospita oltre 1.000 persone) e soprattutto per incontrare i bambini sfollati con i genitori nel campo. Carfagna, nell'occasione, ha anche inaugurato nella stessa tendopoli il progetto dei pediatri clown promosso all'indomani del sisma dal suo ministero, per alleviare la situazione dei più piccoli e aiutarli a superare il trauma del terremoto. Il ministro Carfagna si è soffermata con gli operatori della protezione civile, con gli stessi medici clown e ha trascorso un po' di tempo giocando con alcuni bimbi.

15.34 - Bagnasco: grande dolore, la Chiesa cattolica lancia colletta straordinaria. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, esprime "grande dolore per quanti hanno perso lavita" nel terribile sisma che ha piegato in due l'Abruzzo e vicinanza a "tutti coloro che hanno perso i loro cari, oltre alle cose che sono il frutto della propria vita, del proprio lavoro". Il presidente dei vescovi ricorda che è partita la colletta nazionale in sostegno alla popolazione colpita dal terremoto. "Innanzitutto, la Caritas nazionale, collegata con le Caritas regionali, ha indicato alcuni numeri utili per le sottoscrizioni.Oltre a questo, come vescovi italiani - prosegue - abbiamo pensato ad una colletta nazionale straordinaria, che sarà fatta nelle singole diocesi Domenica in albis, quindi domenica dopo Pasqua". Secondo il presidente dei vescovi la situazione di chiese e monumenti "è disastrosa". La Conferenza episcopale italiana ha anche annunciato uno stanziamento di tre milioni di euro, dai fondi derivanti dall'otto per mille, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.

15.09 - Nuova scossa di magnitudo 3.3 in Abruzzo. Alle 14:29 in Abruzzo si è registrata

una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.3. Lo ha reso noto la Protezione Civile. L'epicentro è compreso tra L'Aquila, Pizzoli, Nerito e Capitignano.

15.04 - Al via la conferenza delle Regioni. Alle 18 l'incontro con il Governo.

È iniziata, nella sede di via Parigi a Roma, la conferenza straordinaria delle Regioni dedicata al sisma che ha colpito l'Abruzzo. I governatori faranno il punto sugli interventi di sostegno in vista dell'incontro con il Governo che si terrà alle 18 a palazzo Chigi alla presenza del premier Silvio Berlusconi. I presidenti stanno facendo una ricognizione degli interventi già messi in campo e di quelli che si possono attivare a breve, per avere un quadro completo al momento dell'incontro con il Governo che dovrà coordinare gli aiuti. Ma non è escluso che l'incontro sarà anche l'occasione per tornare sul Piano casa, per rafforzarne gli aspetti di prevenzione antisismica.

15.04 - Berlusconi visita tendopoli di Bazzano. Il premier, Silvio Berlusconi, prima di lasciare L'Aquila per fare rientro a Roma, ha visitato la tendopoli di Bazzano, una frazione del capoluogo abruzzese dove sono presenti 150 sfollati a causa del sisma. Il Cavaliere ha incontrato le persone rifugiate nella tendopoli, stringendo mani, rincuorando alcuni dei presenti e assicurando un intervento pronto del Governo per superare la situazione di emergenza: "Non

vi preoccupate, non vi lasceremo soli - ha detto il premier - la ricostruzione sarà rapida".

15.01 - Matarrese: valuteremo iniziative concrete. La Lega Calcio valuterà "concrete iniziative" in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Lo ha detto oggi il presidente Antonio Matarrese, che ha espresso "profonda solidarietà" per le vittime del sisma."È una tragedia che non riguarda solo l'Abruzzo, ma coinvolge tutti noi. Il mondo del calcio - ha detto in una nota Matarrese - saprà, come sempre, dare il proprio contributo nella speranza che il nostro impegno possa alleviare le sofferenze patite in questo momento dalle famiglie vittime del terremoto. Nelle riunioni

previste settimana prossima con i presidenti dei nostri club valuteremo concrete iniziative da intraprendere per aiutare chi si trova in difficoltà".

15.01 - Cominciato il lavoro di ricognizione del patrimonio artistico. Le squadre di specialisti e tecnici, arrivati anche da uffici e soprintendenze di altre regioni, hanno cominciato il loro lavoro di ricognizione dei danni al patrimonio artistico dell'Aquila e dell'Abruzzo. Il problema, spiegano al ministero dei Beni culturali, è non ripetere l'errore che si compì con la basilica di Assisi, dopo il terremoto in Umbria, quando tecnici della soprintendenza entrarono nella chiesa e rimasero uccisi sotto le macerie di un nuovo crollo.Intanto anche una buona notizia: si sono salvati, perchè in mostra a Roma, alcuni dei capolavori del Maestro di Fossa, provenienti dalla chiesa di Santa Maria ad Criptas di Fossa, in provincia dell'Aquila, gravemente danneggiata dal terremoto. Le opere del pittore trecentesco, custodite nella chiesa del XIII secolo considerata il gioiello dell'arte medievale abruzzese, sono attualmente esposte nella grande rassegna dedicata al genio di Giotto, allestita al Vittoriano.

14.52 - Schifani: almeno mille euro da ogni senatore. Il presidente del Senato Renato Schifani ritiene che da Palazzo Madama debba uscire una cospicua somma per aiutare i terremotati dell'Abruzzo. Secondo quanto apprende l'Ansa, Schifani domani alla conferenza dei capigruppo proporrà ai presidenti dei gruppi parlamentari di promuovere una raccolta di fondi il cui importo non sia inferiore ad almeno mille euro per ogni singolo senatore.

Il presidente del Senato, inoltre, proporrà che i fondi raccolti tra i parlamentari e tra i dipendenti dell'amministrazione vadano destinati all'assistenza dei bambini colpiti dalla tragedia del sisma.

14.35 - Bertolaso: nessun altro allarme scosse. Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, smentisce con forza delle voci allarmistiche circolate in queste ore sul presunto arrivo di una nuova forte scossa di terremoto in Abruzzo. "Mi informano - ha detto Bertolaso al termine della conferenza stampa che si è tenuta nella caserma della Guardia di finanza dell'Aquila - che gira voce che ci sarebbe un allarme della Protezione civile per l'arrivo di un'altra forte scossa. Io - ha sottolineato Bertolaso - non ragionerò più su questo punto. Mi affido a quello che ha detto ieri la Commissione nazionale grandi rischi che, unanimemente, conferma l'attuale impossibilità di prevedere un singolo evento sismico". La precisazione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è arrivata dopo voci circolate in queste ore in alcune zone, in particolare a Teramo.

14.20 - Tra le vittime una turista francese. Tra le 207 vittime del devastante terremoto che ha colpito ieri l'Abruzzo c'è anche una giovane turista francese. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Parigi.

13.21 - 207 vittime, 15 dispersi. Lo ha appena detto il premier Berlusconi alla conferenza stampa dalla scuola della Guardia di Finanza, a Coppito, alle porte dell'Aquila. Una delle operazioni di soccorso ancora in corso, "e che ci sta particolarmente a cuore", è quella che riguarda quattro ragazzi della casa dello studente crollata, ha detto il premier. E poi ha aggiunto: "I soccorritori al lavoro sono oltre 7 mila" e "ci sono 12 regioni con le loro colonne mobili".

 

11.39 La terra trema ancora. Due nuove forti scosse sono state avvertite a pochi minuti di distanza nel centro dell'Aquila. La più forte ha avuto una magnitudo di 4,3 gradi della scala Richter. Epicentro tra l'Aquila, Villagrande e Collimento. La città ha un aspetto spettrale.

11.30. Nuova forte scossa. Una forte socssa di terremoto si è registrata pochi istanti fa a L'Aquila, di magnitudo 3.6. Dagli edifici già lesionati si sono staccati calcinacci provocando ulteriore panico nella popolazione.

10.43 - Evacuata casa di riposo. Cinquanta anziani ospiti della residenza assistita della Casa Albergo ex Onpi dell'Aquila sono stati evacuati dalla struttura rimasta seriamente danneggiata dal terremoto. Gli anziani sono stati trasferiti nella casa di riposo San Camillo di Sora (Frosinone). Il trasferimento è avvenuto ieri sera in pullman.

10.36 - Altri due cadaveri estratti dalla Casa dello studente. Il cadavere di un giovane è stato estratto stamani dalle macerie della casa dello studente all'Aquila ed i soccorritori hanno individuato il cadavere di un altro ragazzo. Il lavoro di recupero procede con cautela anche perchè si temono nuovi crolli della parte della struttura rimasta ancora in piedi.

10.00 - Dall'Aquila l'esodo verso il mare. Una fila di macchine e di pullman da L'Aquila verso il mare: Pescara, Silvi Marina, Montesilvano. "Dopo l'ultima scossa registrata questa notte intorno all'una e un quarto, gran parte degli abitanti della provincia aquilana si stanno trasferendo in una zona più sicura, quella costiera. Chi resta, lo fa soprattutto per tenere lontano dalle proprie case gli sciacalli" dice Alessandro Mastromarino, chirurgo dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

9.50 - Pronti per il cambio 500 volontari dal Friuli. I 500 volontari della protezione civile del Friuli Venezia Giulia che sabato daranno il cambio a quelli che sono partiti ieri per l'Abruzzo sono già stati allertati. Lo ha detto Guglielmo Berlasso, direttore della Protezione civile regionale.

9.35 - Trenta persone ricoverate in ospedale da campo. "Nell'ospedale da campo attrezzato e gestito dalla Protezione Civile qui all'Aquila sono ricoverati circa 30 pazienti". A fare il punto della situazione è il manager dell'Asl dell'Aquila Roberto Marzetti.

9.20 - Riapre anche fornaio. Riapre, anche se espone la merce sul marciapiede, il panettiere di Piazza Duomo a L'Aquila. Il pane è quello di ieri, ma se sarà riallacciata la fornitura di gas da domani il "fornaio aquilano" garantisce che farà pane fresco tutti i giorni.

 

9.00 - Nel centro storico riapre farmacia. L'unico esercizio commerciale aperto in tutto il centro storico de L'Aquila è una farmacia, quella del dottor Giuseppe Pulcini, ex presidente dell'Ordine dei Farmacisti della provincia de L'Aquila. Si trova in corso Federico II. "Ho riaperto. Solo in questo modo - ha spiegato il farmacista - possiamo dare un segnale di rinascita e di ripresa per la nostra città".

8.54 - Un altro cadavere alla Casa dello studente. Il cadavere di un ragazzo è stato estratto dalle macerie della Casa dello studente de l'Aquila, uno degli edifici più colpiti dal terremoto in Abruzzo. Secondo quanto riferito dai soccorritori, si pensa che all'interno della struttura si trovino ancora sei persone. Continuano le ricerche nella speranza di trovare ancora qualcuno in vita.

8.50 - Vigile del fuoco di Bergamo stroncato da infarto. Partito per soccorrere i terremotati, arrivato in Abruzzo è stato stroncato da un infarto un pompiere della squadra di aiuti arrivata da Bergamo. Tra loro anche Marco Cavagna, 49 anni, di Treviolo, padre di due figli. L'uomo era appena arrivato a L'Aquila ed era su una Campagnola della colonna mobile partita da Bergamo. È sceso dall'auto per chiedere informazioni quando è crollato a terra. Subito soccorso, è morto durante il trasporto in ospedale.

8.43 - Estratto vivo: ha abbracciato la ragazza morta per 12 ore. Di storie me ne sono capitate tante oggi. Una tristissima, mi è rimasta nel cuore dice Giorgio Casaccia, medico del 118 di Teramo in forza al PMA di Piazza d'Armi all'Aquila: "ieri abbiamo estratto un ragazzo in un palazzo di via Poggio Santa Maria che è rimasto abbracciato 12 ore alla ragazza che invece era morta. Lo abbiamo tirato fuori speriamo che ce la faccia".

8.30 - Una vittima dalla Romania. Le autorità italiane hanno informato ufficialmente il Ministero degli Esteri romeno sul decesso di una romena nel terremoto in Abruzzo.

Precisando che il bilancio del sisma non è ancora definitivo. Le autorità romene sollecitano, inoltre, i connazionali che si trovano a rischio a causa del terremoto o che conoscono dei connazionali in questa situazione di chiamare al call center istituito già da ieri dall'Ambasciata romena in Italia al numero 345 230 24 89.

 

8.25 - Una studentessa pugliese tra le vittime. Un'altra dispersa. Una giovane donna di San Giovanni Rotondo, che figurava nell'elenco dei dispersi, è stata estratta dalle macerie ormai priva di vita all'Aquila. A comunicarlo è la Prefettura di Foggia che ne ha avuto notizia dai carabinieri del capoluogo abruzzese. Della vittima al momento non è stato reso noto il nome. Alla prefettura dauna non risultano invece notizie dell'altra dispersa della Capitanata: Angela Pia Cruciano, studentessa di ingegneria di 24 anni, di Sannicandro Garganico, che viveva nel collegio universitario. Il suo corpo non è stato ancora trovato malgrado le ricerche e gli scavi si siano protratti per tutta la notte.

8.24 - Nessun episodio di sciacallaggio su case e negozi. Nessun episodio di sciacallaggio è stato registrato la notte scorsa a L'Aquila. Lo ha riferito la centrale operativa della Guardia di Finanza, cui il coordinamento delle forze dell'ordine ha affidato l'incarico di controllare il centro della città nel corso della notte. Il rapporto segnale soltanto alcune identificazioni di persone, che comunque, non avevano niente a che fare con episodi di criminalità.

 

8.00 - Il sindaco dorme in auto. Anche il sindaco de l'Aquila, Massimo Cialente, come la maggior parte dei 70mila cittadini de L'Aquila, ha trascorso la notte in macchina. "Ho dormito soltanto un'ora", ha raccontato, "Per il resto della notte ho fatto visita ai centri di raccolta per portare solidarietà ai concittadini. Tutte le strutture comunali sono inagibili e momentaneamente la macchina operativa del Comune è ospitata nella scuola della Guardia di finanza".

7.15 - Più di cento persone estratte vive. Sono ormai più di cento le persone estratte vive dalle macerie del terremoto che la notte scorsa ha colpito L'Aquila e parte della sua provincia. È quanto hanno riferito fonti del coordinamento dei soccorsi su dati dei vigili del fuoco. Un piccolo miracolo ieri notte a L'Aquila: i soccorritori sono riusciti a estrarre da sotto le macerie Francesca, 21 anni, dopo un lavoro durato lunghe ore tra le macerie di uno stabile del centro storico. I vigili del fuoco hanno spiegato che lui e i suoi colleghi hanno creato, passo dopo passo avanzando tra le macerie, una sorta di 'grotta' attraverso cui sono arrivati fino a lei.

7.04 - I morti sono 179. È di 179 morti, di cui 40 ancora da identificare, il nuovo bilancio delle vittime del terremoto che ieri ha colpito la provincia dell'Aquila. Lo ha reso noto il Centro di coordinamento dei soccorsi all'Aquila. Al momento risultano anche 34 dispersi, numero provvisorio sottolineano i soccorritori, e circa 1.500 feriti.

6.30 Per tutta la notte si è scavato ancora. La prima notte dopo la tragedia è un momento difficile. È quello in cui le persone che hanno perso la casa, dormendo in auto, lontano dalla propria terra o nelle tende allestite dalla Protezione civile nei vari campi, prendono coscienza, ancora meglio, di quello che è loro capitato. Così è successo nelle frazioni dell'Aquila colpite dal terremoto, come Onna, Paganica, Castelnuovo, Tempera. La temperatura è scesa a 5-7 gradi nella notte. In pochi hanno raccolto l'offerta di spostarsi a dormire nelle strutture ricettive della costa messe a disposizione. Quasi tutti hanno preferito rimanere vicino alle proprie cose, chi dormendo in auto, che nei vari campi allestiti in poche ore dalla Protezione civile vicino alle loro case per scongiurare episodi di sciacallaggio e i furti. Non sono mancate le proteste, come a Onna, piccolo paese alle porte dell'Aquila, che il sisma ha letteralmente spazzato via. Per tutta la notte i soccorritori hanno continuato a scavare sotto le macerie, ma non si è riusciti ad allestire una tendopoli in grado di ospitare gli sfollati. Così le persone che hanno perso la casa hanno trovato ricovero chi in auto, chi sotto l'unica tensostruttura montata, creandosi un giaciglio con guanciali e coperte fra le panche e i tavolini.

1.20 - Scossa di 4,8 gradi. È stata di magnitudo 4.8 l'ultima scossa - quella dell'1 e 15 - registrata dalla strumentazione nella zona de L'Aquila, superiore quindi al dato che era stato inizialmente fornito, magnitudo 4.5. Un più approfondito esame ha portato alla correzione del dato. La zona più prossima all'epicentro questa volta è tra Pizzoli, Barete, Capitignano e Cagnano Amiterno.

00.04 - Nuove scosse. Continuano senza sosta le scosse di terremoto a L'Aquila. Alle 23.57 di ieri, ha resto noto il dipartimento della Protezione Civile, si è registrata una scossa di magnitudo 3.8 con epicentro i comuni dell'Aquila, Pizzoli, Barreto e Scoppitto. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione e dagli stessi soccorritori che stanno ancora scavando tra le macerie.

22.01 - 60 persone estratte vive. Sono 60 le persone che sono state estratte vive dalle macerie degli edifici crollati a l'Aquila e in provincia a causa del terremoto.

I dati, diffusi dai vigili del fuoco, sono stati resi noti al centro di coordinamento dei soccorsi allestito nella scuola della guardia di finanza.

21.54 - Ricambio per i vigili del fuoco. Il premier Silvio Berlusconi è intervenuto in diretta alla trasmissione televisiva Porta a porta: "Abbiamo messo in campo in meno di 24 ore la bellezza di 4mila volontari. tra questi ci sono 1200 vigili del fuoco che lavoreranno anche stanotte e domani mattina saranno esausti. C'è bisogno di un ricambio: per domani mattina -ha sottolineato Berlusconi- è necessario che ci siano almeno altri 1200 vigili del fuoco, ne abbiamo 28 mila in Italia e penso che almeno 12mila si dovrebbero mettere a disposizione per effettuare turni. E penso che servano almeno altri mille soldati, due reggimenti che possano svolgere un lavoro personale e fisico diretto".

21.45 - Ragazza trovata viva. È stata trovata viva ed è già stata in qualche modo stabilizzata dai soccorritori una ragazza rimasta intrappolata sotto le macerie nell'edificio completamente distrutto in via di Sant'Andrea a L'Aquila. Le squadre di soccorso hanno fatto giungere una barella e si procederá adesso al recupero della ragazza che dalla notte scorsa è rimasta imprigionata sotto una montagna di detriti.

20.05 Solidarietá anche dal Cie di Lampedusa. "Solidarietà per le vittime del terremoto". È questo lo striscione che è stato esposto oggi pomeriggio dalle finestre del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Lampedusa. A scriverlo alcuni immigrati trattenuti nel Cie. Colpiti dall'entitá del disastro -informa una nota dell'Oim- i migranti hanno deciso di scrivere un messaggio di solidarietá utilizzando come mezzi un pennarello e le loro lenzuola usa e getta.

19.54 - Solo 1/3 delle abitazioni sono anti-sisma. Sono solo un terzo le case in Italia costruite sulla base della prima normativa antisismica, che risale al 1974, la legge n.64 del 2 febbraio 1974.

Secondo dati Istat elaborati dall'Ance, il patrimonio immobiliare ad uso abitativo costruito prima del 1971 è pari infatti a 7,2 milioni edifici, il 63,8% del totale. In questi edifici - segnala ancora l'associazione dei costruttori - si trovano circa 16.700.000 abitazioni, realizzate fino al 1971, che rappresentano il 61% dello stock abitativo esistente. Percentuale che si accresce di almeno qualche punto considerando le case costruite dal '72 fino al 1974: la classificazione seguita, infatti, registra uno stock di 5.142.940 abitazioni costruite dal 1972 al 1981, pari al 18,9% del totale, in pieno boom edilizio.Le abitazioni costruite dopo il 1974 sarebbero così all'incirca il 35%. Lo stesso stock di edifici tirati su dopo la legge del '74. Gli edifici a cavallo della prima normativa antisismica (dal '72 all' 81), sono infatti quasi due milioni (1.983.206), pari al 17,7% sul totale, portando la percentuale degli immobili (residenziali e non) costruiti prima della 'linea di demarcazionè, a oltre il 65%.

 

19.32 I medici: 150 morti. Secondo fonti ospedaliere, invece, le vittime sarebbero 150.

19.18 - 108 vittime accertate. Dai soccorritori è arrivato un nuovo numero di vittime accertate che sono 108. Ci sono ancora decine di dispersi tra le macerie. Si continua a scavare nonostante la grandine e la notte che comincia ad arrivare.

19.02 - Altre 200 scosse di piccola intensità . Dalla scossa di terremoto di questa notte alle 3,32 di magnitudo 5.8 si sono "registrate finora circa 200 repliche, molto delle quali di piccola energia". Lo ha detto il presidente della commissione Grandi Rischi, Franco Barberi. "È poco probabile che si verifichino ancora scosse di grande energia ma non lo possiamo escludere. Mentre sono probabili e possibili altre scosse di minore energia".

19.00 - Violenta grandinata nella zona. Nell'area colpita dal terremoto, come se non bastasse, nella sera è scoppiata una violenta grandinata.

18.46 - Un uomo estratto vivo. Un uomo è stato estratto vivo dalle macerie dai vigili del fuoco nel centro dell'Aquila.

18.35 - Trasferiti gli ultimi malati dall'Ospedale dell'Aquila. È in corso il trasferimento degli ultimi 30/35 malati ricoverati nell'ospedale dell'Aquila, inagibile a causa del terremoto. Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi "Le strutture abruzzesi lodevolmente hanno garantito l'accoglienza della gran parte dei pazienti ricoverati, con l'eccezione di alcuni malati che hanno raggiunto a Roma il Policlinico Gemelli e l'ospedale Bambino Gesù - ha spiegato Sacconi - strutture che si erano rese disponibili in questo senso". "Bisogna rilevare che in questa emergenza sia la sanitá laziale che quella abruzzese, entrambe commissariate stanno facendo un lavoro importante".

18.24 - Tre cadaveri estratti dalle macerie in via XX settembre. Si continua a scavare tra le macerie della palazzina crollata a via XX Settembre a L'Aquila. Sono 3 i cadaveri estratti dai soccorritori che da ore si alternano tra i resti dell'edificio, 8 appartamenti, completamente distrutto dalla scossa sismica di questa notte.

18.02 - Otto studenti molisani dispersi. Sale a otto il numero degli studenti molisani dispersi in seguito al terremoto nella città de L'Aquila. Si tratta di sette giovani della provincia di Isernia e uno della provincia di Campobasso che frequentavano corsi universitari nel capoluogo abruzzese. Alloggiavano tra la Casa dello Studente e alcune palazzine del centro storico del città colpita dal sisma. I giovani hanno età comprese tra i 23 e i 26 anni.

17.40 - A Onna 20 vittime, 40 sotto le macerie. All'Aquila, il centro storico è ridotto a un ammasso di macerie. A Olla, frazione del capoluogo, rasa al suolo le vittime accertate sono venti, ma i dispersi sotto le macerie sono quaranta.

17.10 - Trovata mamma con figli tra le braccia. Tutti morti. Tra le vittime del drammatico terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi c'è anche una mamma che è morta abbracciando i due figli.

I tre sono stati ritrovati, abbracciati, nel letto di casa dai soccorritori e probabilmente sono morti colpiti dalle macerie. La mamma e i due bimbi abitavano in un palazzo di quattro piani in via Campo di Fossa, una traversa di via XX Settembre, che si è letteralmente sgretolato su se stesso. I soccorritori davanti a una folla di parenti hanno estratto dalle macerie anche tre studenti di cui uno morto e due ancora in vita. In via XX Settembre, la via più colpita, di fronte alla sede della casa dello studente i soccorritori stanno lavorando per cercare di salvare almeno alcuni componenti di un nucleo familiare rimasti sepolti al primo piano di un palazzo: quelli sovrastanti sono crollati sfondandolo. Alcune ore fa sembra che una donna avesse dato segni di vita.

 

17.07 - Sgoberato edificio a Roma. Per lesioni verticali accertate dai vigili del fuoco su di un palazzo di cinque piani a Roma, in via Andrea Doria, un'ala dell'edificio è stata sgomberata a scopo cautelativo. Le lesioni, alcune anche di 3 e 5 centimetri, si sono aperte sul palazzo alcuni mesi fa nel momento in cui sulla strada sono stati fatti dei lavori di scavo, ma oggi dopo la scossa di terremoto, i vigili del fuoco hanno deciso per precauzione di sgomberare dieci famiglie.

 

16.56 - Soccorritori: più di 100 morti. I soccorritori continuano ininterrottamente fin dalle prime ore del mattino a scavare tra le macerie all'Aquila e in tutti i paesi colpiti dal violento sisma. Il numero delle vittime, spiegano i soccorritori, è drammaticamente destinato a salire superando sicuramente quota 100. Fare un bilancio definitivo, quindi, al momento non è possibile.

 

16.43 - I cani salvano Francesca. Sotto le macerie altri otto. La Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno estratto viva dalle macerie di una palazzina di 4 piani in via XX Settembre Francesca, una ragazza di 21 anni. "È stata salvata ed è in buone condizioni", ha assicurato Arturo Vernillo della Protezione Civile. "Il salvataggio è stato possibile grazie all'intervento dei cani che l'hanno individuata sotto le macerie. I soccorsi sono durati meno di 3 ore, per tirarla fuori abbiamo fatto molta attenzione circoscrivendo la zona dello scavo. Ci sono -prosegue Vernillo- altre persone vive, i cani hanno individuato altri superstiti". Al momento ci dovrebbero essere sotto le macerie altre 8 persone.

16.38 - L'elenco dei centri colpiti. Le zone colpite dal violento sisma di questa notte sono L'Aquila e provincia in particolare, secondo la mappa tracciata dalla Protezione civile, oltre al capoluogo L'Aquila, San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant'Angelo, San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda.

 

16.25 - Dispersi cinque studenti del frusinate. Tra i dispersi del terremoto in Abruzzo ci sarebbero anche cinque studenti originari e residenti nel frusinate. Si tratta di studenti residenti ad Arpino, tre a Sora ed uno a Monte San Giovanni Campano, tutti domiciliati nella case dello studente a L'Aquila. Tra loro anche il figlio di un operatore del 118. "Da questa notte - hanno raccontato i colleghi del dipendente dell'Agenzia regionale emergenza sanitaria - il padre non riesce a contattarlo. È partito all'alba ed ora è tra le macerie in cerca del figlio".

16.22 - Crollato orfanotrofio costruito due anni fa. Al momento del sisma nella casa famiglia Immacolata Concezione si trovavano 26 bambini e 12 suore. "Una delle strutture più moderne e all'avanguardia d'Abruzzo", commenta la madre superiora suor Mirella Del Vecchio. La parte d'edificio che è crollata era stata ristrutturata due anni fa". Il pensiero è ora rivolto a suora Anna, una religiosa ancora sotto le macerie. "Era al primo piano - aggiunge suor Mirella - confidiamo nella protezione divina e preghiamo per lei".

16.17 - Volontario denuncia: soccorsi tardivi. Uno dei volontari che fin dalla mattina sta operando per tentare di salvare persone sotto le macerie ha denunciato che fino alle 11 di stamani per mancanza di mezzi i soccorsi sono stati condotti soltanto utilizzando le mani per scavare tra le macerie. L'operatore ha denunciato il fatto che perfino i guanti sono stati procurati dai diretti interessati e che fino a poco fa non era stata neppure distribuita l'acqua tra gli operatori. In città ci sono molte persone alla ricerca di viveri e di acqua che sono assolutamente non a conoscenza dei posti di ristoro in quanto questi ultimi non sono stati adeguatamente pubblicizzati.

 

16.15 - Morto agente forestale: lascia bimbo di 2 anni e moglie incinta. L'agente scelto della forestale Luigi Giugno, di 35 anni, è morto questa notte sotto le macerie della casa dove abitava nel centro storico a l'Aquila assieme alla moglie Giovanna, che fra pochi giorni avrebbe partorito il suo secondo bambino, e il loro primogenito Francesco di non ancora due anni.

16.10- In una palazzina 35 dispersi. Sono 35 i dispersi che si ritiene possano trovarsi sotto le macerie di una palazzina di tre piani nella centrale via S.Andrea dell'Aquila. Le mura sembrano esserci sbriciolate. Dalle macerie sono state estratte altre 15 persone, solo alcune vive. Chi conosceva il posto ritiene che nell'edificio vivessero una cinquantina di persone.

16.05 - Chiodi: evacuare centro storico de l'Aquila. Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi invita i cittadini "a non sostare per le strade" de L'Aquila e ad "evacuare le zone del centro dove si registrano ancora molti edifici pericolanti". Dai 5 centri di accoglienza - ha spiegato Chiodi - saranno attivati i servizi di trasferimento verso la localitá della costa, dove sono state requisite 4mila stanze d'albergo per un totale di 10mila posti letto.

15.45 - Integra la fontana delle 99 cannelle. Nel panorama devastante del terremoto de L'Aquila spicca un simbolo di speranza: l'emblema della città, la fontana delle 99 cannelle, è integra. Il monumento non ha subito apparentemente alcun danno nonostante la devastazione degli edifici tutto attorno. Questo è stato interpretato da qualcuno come un segnale di speranza.

15.35 - L'acqua c'è ed è potabile. In Abruzzo non c'è un problema acqua. "Gli acquedotti funzionano e l'acqua è fruibile". Lo ha assicurato il premier Silvio Berlusconi. Le comunicazioni telefoniche con i cellulari "non sono state interrotte ma si è creata una difficoltà per l'immenso afflusso di telefonate" nella zona colpita dal sisma.Quanto alla viabilità, ha detto Berlusconi, "va bene. Stiamo intervenendo su due smottamenti lungo strade provinciali. Saranno agibili prima della fine della giornata".

15.20 - Bertolaso: basta donazioni, c'è troppo sangue. "C'è troppo sangue, per ora basta". Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, spiega che la risposta dei donatori all'appello lanciato stamane ha consentito di raccogliere quantità sufficienti di sangue. Quantità superiori metterebbero in difficoltà i centri trasfusionali. Bertolaso ha anche raccomandato i volontari di coordinarsi con la protezione civile per non creare più problemi che aiuto.

15.15 - Scuole chiuse a oltranza. Requisiti alberghi. Le scuole delle zone colpite dal terremoto "resteranno chiuse a oltranza, saranno i sindaci di volta in volta a decidere le riaperture" degli edifici scolastici dopo avere verificato l'agibilità. Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi durante la conferenza stampa con Berlusconi e Bertolaso. Il premier ha detto che "sono stati requisiti di fatto tutti gli alberghi della costa abruzzese adriatica" mentre "le colonne mobili della protezione civile e i vigili del fuoco installeranno anche dei centri di accoglienza con tende e punti di assistenza sanitaria e cucine da campo per chi non vorrà allontanarsi troppo da questa zona".

 

15.08 - I feriti sono 1.500. Secondo il capo della protezione civile Guido Bertolaso i feriti accertati finora sono 1.500.

14.56 - Un giornalista del Centro ha perso i due figli. "C'è una frazione dell'Aquila, Onna dove si sta scavando ancora. Lì abita Giustino Parisse, il capo della nostra redazione dell'Aquila, lui è riuscito a mettersi in salvo assieme alla moglie. Ma i suoi figli sono rimasti coinvolti nel crollo" Con queste parole riportate il direttore de Il Centro, il giornale locale dell'Abruzzo, Luigi Vicinanza, partecipa con tutta la redazione al dolore di Giustino Parisse, che nel terremoto ha perso i due figli e il padre. "Siamo cronisti siamo abituati a essere testimoni. Questa volta siamo direttamente coinvolti".

14.48 - I luoghi per gli sfollati a l'Aquila sono cinque. La Protezione Civile aquilana ha diramato la lista dei luoghi dove i senza tetto possono recarsi: si tratta della Caserma Rossi, Stadio Fattori, Stadio Acquasanta, Centi Colella, Piazza d'Armi. In questi luoghi, secondo la nota, sarebbero in corso le operazioni per l'allestimento delle tendopoli. I centri di coordinamento sono alla scuola della Guardia di Finanza e alla Reiss Romoli. La nota chiude dicendo che "le famiglie possono lasciare la città, se gli adulti restano è meglio per fornire un'adeguata collaborazione".

14.42 - Onna, la frazione rasa al suolo. Onna, una frazione dell'Aquila, è stata rasa al suolo dal terremoto.

14.33. I morti accertati sono 92. È di 92 morti accertati il nuovo bilancio del terremoto in Abruzzo, secondo quanto riferiscono all'Ansa fonti dei soccorritori

14.12 - Crolli e danni ingenti al partrimonio artistico. I danni provocati dal terremoto in Abruzzo sono molto ingenti anche per il patrimonio culturale della regione e i primi sopralluoghi all'Aquila hanno, tra l'altro, registrato il crollo della parte absidale della Basilica di S. Maria di Collemaggio, dal transetto sino al fondo della chiesa, della cupola di Giuseppe Valadier della chiesa delle Anime Sante, del campanile della chiesa di San Bernardino. Crollato parzialmente anche il transetto del Duomo e crollata Porta Napoli.

Il primo bilancio dei danneggiamenti al patrimonio artistico è stato comunicato da Giuseppe Proietti, segretario generale del ministero per i Beni e le Attività Culturali.

La fortezza spagnola che contiene il Museo Nazionale e gli uffici delle due soprintendenze ha avuto ingenti crolli al terzo piano ed è pericolante anche il ponte d'ingresso, per cui vi è precluso l'accesso ed è presidiato.

È crollato anche il cupolino della chiesa di Sant'Agostino, uno dei monumenti del barocco aquilano, finito sul palazzo della Prefettura che è andato completamente in rovina, luogo dove era custodito l'Archivio di Stato dell'Aquila. "Naturalmente crolli diffusi ci sono in tutta la città, con cornicioni, mura, pezzi di tetto che spesso ostruiscono le strade", ricorda sempre Proietti, che fa notare come invece la celebre facciata quattrocentesca della basilica di Collemaggio si sia salvata perchè in restauro e sostenuta da grandi ponteggi.

13.49 - I morti sono almeno 70. Sono ormai una settantina le vittime del terremoto di stamane che ha devastato in particolare la città de l'Aquila e le frazioni limitrofe. Centinaia i feriti. Il ministro dell'Interno, Maroni, all'uscita dalla scuola della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila), ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. "Ma l'importante - ha continuato - è continuare a scavare, scavare, scavare".

13.48 - Oltre 50mila gli sfollati.Non si hanno ancora cifre specifiche sul numero dei dispersi in Abruzzo dopo il sisma che nella notte ha colpito la Regione. Intanto il ministro Maroni ha parlato di oltre 50 morti, mentre gli sfollati sarebbero oltre 50mila. Si stanno approntando tendopoli ed ospedali da campo, mentre l'ospedale de l'Aquila risulta sgomberato solo in un reparto, mentre funzionano le sale operatorie e il pronto soccorso. Mancano all'appello ancora sette ragazzi che vivevano all'Ostello della gioventù. Sono in arrivo dal Lazio oltre seimila pasti caldi per fronteggiare l'emergenza e aiuti giungono da tutta Italia. Operativa la Sala della croce Rossa mentre sono attive tutte le unità di crisi dei maggiori ospedali della Capitale. Il ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi, ha lanciato un appello a donare il sangue. Danni gravissimi in tutto l'Aquilano, la frazione di Onna sembra sia stata completamente rasa al suolo.

Per prestare i primi soccorsi sanitari sono già partiti 40 mezzi di soccorso da Toscana, Puglia, Lazio, Calabria e anche i gruppi cinofili - da Toscana e Calabria - per la ricerca sotto le macerie.

Distrutti i monumenti simbolo dell'Aquila e persino le Terme di Caracalla a Roma risultano lesionate dalla forte scossa avverita distintamente nella notte anche nella capitale.

Alle 18 ci sarà una nuova riunione dell'Unità di crisi al Ministero della Salute.

13.39 - Berlusconi sorvola in elicottero le zone colpite. Il premier Silvio Berlusconi sta sorvolando in elicottero L'Aquila e le altre zone colpite stanotte dal terremoto. Il Cavaliere è poi atteso in conferenza stampa insieme al ministro dell'Interno Roberto Maroni, al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e al capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso.

13.20 - Lesioni alle terme di Caracalla.Il terremoto ha provocato delle lesioni alle Terme di Caracalla, a Roma. La notizia è stata confermata dal sovrintendente Angelo Bottini. Nei prossimi giorni - ha spiegato - ci sarà un sopralluogo al sito archeologico per valutare l'entità dei danni.

13.20 - Vescovo Aquila: danneggiata chiesa di Celestino V. Anche la celebre Santa Maria di Collemaggio, la chiesa dove fu incoronato Papa Celestino V nel 1294, è stata pesantemente danneggiata dal terremoto che ha colpito l'Aquila: lo ha detto l'arcivescovo locale, mons. Giuseppe Molinari all'agenzia Sir. "Purtroppo è stata di una violenza estrema, con tante vittime. Anche le chiese più belle, Santa Maria di Collemaggio, San Silvestro, Santa Maria Paganica, Santa Maria del Suffragio, la parrocchia di Paganica sono distrutte", afferma il prelato. Danni anche ad altri edifici ecclesiastici della città. "La curia dell'Aquila ha subito danni impressionanti. Sono crollati pezzi interi della cattedrale ed il tetto della sede Caritas. Ed è completamente sventrata la casa di una famiglia che ospitavamo lì", afferma Augusto Ippoliti, tesoriere della Caritas diocesana. "Le persone si sono salvate ma stavano in condizioni terribili. Anche la chiesa delle Anime Sante, attaccata al duomo, è crollata".

13.09 - Gelmini: nelle prossime ore valutazione dello stato delle scuole

Nelle prossime ore sarà valutato lo stato degli edifici scolastici colpiti dal terremoto di questa notte in Abruzzo, ma prima di riaprire le scuole saranno fatti molti accertamenti. Lo ha detto il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, a margine di un convegno a Milano. "Abbiamo già istituito con il ministro Matteoli un'unità di crisi presso il ministero delle Infrastrutture. Sono in contatto con il direttore scolastico regionale", ha spiegato la Gelmini. Il ministro ha sottolineato che si terrà un atteggiamento di cautela perchè "comunque prima di aprire le scuole saranno fatti molti accertamenti". Per quanto riguarda gli stanziamenti già fatti per l'edilizia scolastica "è chiaro - ha spiegato la Gelmini - che il terremoto in Abruzzo diventa una priorità".

13.05 - Obama invia condoglianze.Il presidente Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto.Un messaggio al premier Silvio Berlusconi è stato inviato anche dalpresidente della Commissione Ue Jose Manuel Durao Barroso, che ha espresso la sua solidarietà. Barroso afferma di aver appreso la notizia con "molta tristezza" ed esprime "profonda simpatia" per le famiglie delle vittime

12.50 - Maroni: in arrivo 1500 uomini. Sono in arrivo all'Aquila 1500 vigili del fuoco, 100 poliziotti e 100 carabinieri da varie parti d'Italia per aiutare i soccorsi in provincia dell'Aquila.

Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di un incontro con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. Il ministro, accompagnato dal capo della polizia, Antonio Manganelli e dal vicecapo vicario Nicola Izzo, si è recato all'Aquila per vedere quello che resta dell'edificio dove era la questura.

12.25 - Maroni: oltre 50 i morti. "Il bilancio dei morti è pesante, si parla di oltre 50 vittime". Lo afferma il ministro dell'Interno Roberto Maroni, incontrando i giornalisti fuori la scuola ispettori della guardia di finanza rispondendo a chi gli chiede quale sia il bilancio dei morti.

11.52 - Alle 19 Consiglio dei ministri. Alle ore 19 è previsto un Consiglio dei ministri straordinario per le misure necessarie dopo il sisma avvenuto in Abruzzo.

11.50 - Le vittime salgono a 40. Il bilancio provvisorio del terremoto di questa notte in Abruzzo sale ad almeno 40 vittime - numero destinato purtroppo ad aumentare - mentre si continua a scavare tra le macerie. Non ancora diffuse le cifre dei feriti e dei dispersi, migliaia gli sfollati. Colonne di soccorso sono in viaggio praticamente da tutta Italia. Dal Lazio sono partite intorno alle 6.00 due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della Regione. Circa 40 le squadre con più di 200 volontari che hanno raggiunto l'Abruzzo, altrettante sono pronte ad operare. Partita anche una task force vicentina, una squadra dei vigili del fuoco con una decina di uomini e quattro automezzi, mentre tra qualche ora si muoveranno anche 100 volontari dell'Associazione nazionale alpini. Dalla Toscana partirà nel pomeriggio alla volta dell'Abruzzo la prima colonna mobile di soccorso che dispone di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto. Partiranno da Legnano (Milano) per L'Aquila 50 persone della Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli per 250 sfollati. In corso in tutta la regione il monitoraggio degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in stretto e continuo contatto con Guido Bertolaso, profondamente colpito dalle tragiche notizie, ha espresso al Presidente della Regione, al sindaco de L'Aquila e alle altre autorità locali i suoi sentimenti di vicinanza e solidarietà.

11.48 - 26 i Comuni colpiti. Sono almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo solo tra molto tempo.

In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio nè Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato.

La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.

11.35 - Scosse di assestamento per molto tempo. In Abruzzo ci saranno scosse di assestamento "per molto tempo", ma inferiori per magnitudo a quella principale di stanotte. Lo ha detto Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, intervistato da Skytg24. "Registreremo - ha spiegato - scosse di assestamento per molto tempo ma saranno piccole, in ogni caso più piccole di quella principale. In ogni caso - ha aggiunto - in questa zona la gente è fuori dagli edifici. Bertolaso sta operando perché chi non ha una casa sicura sia sistemato in modo adeguato. In questo senso - ha sottolineato - la situazione è sicura".

11.19 - Tra le vittime la badessa del convento delle Clarisse di Paganica. Tra le vittime del terremoto c'è anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica, mentre i soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un'altra suora.

11.17 - Vertice a L'Aquila con Bertolaso. Un vertice operativo per il coordinamento dei soccorsi e dell'assistenza alla popolazione, presieduto dal capo del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, è in corso nella scuola della guardia di finanza alla periferia dell'Aquila. All'incontro sono presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Gianni Chiodi, il sindaco dell'Aquila, rappresentanti di Guardia di finanza, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e volontari. All'interno della scuola della Guardia di finanza è stata istituita la centrale di coordinamento dei soccorsi e, probabilmente, sarà predisposto uno dei campi per consentire agli sfollati di passare la notte. Al centro della riunione ovviamente i soccorsi da portare alle persone ancora sepolte sotto le macerie nelle aree più colpite: oltre al centro dell'Aquila, Villa Sant'Angelo, Paganica, San Demetrio, Onna Fossa.

11.00 - 31 i morti accertati. Sono al momento 31 le vittime ufficiali del sisma che stamane ha devastato la città de L'Aquila e del suo hinterland. Numero che, purtroppo, sarebbe ancora destinato a crescere. Tutte le forze dell'ordine, esercito compreso, sono mobilitate a scavare fra le macerie delle numerose abitazioni completamente rase al suolo. Molti gli edifici pubblici danneggiati in città. All'ospedale de L'Aquila, intanto, l'andirivieni di ambulanze di tutte le sigle prosegue incessante. Ha reso parzialmente inagibile il nosocomio del capoluogo di regione che ospita all'esterno dei suoi piazzali moltissimi degenti soprattutto anziani e politraumatizzati. A ritmi ininterrotti il lavoro che sta portando avanti il pronto soccorso. La scena che appare a chi ha la possibilità di entrare al San Salvatore è quella di un ospedale da campo post bellum.

10.41 - La terra trema ancora. Continua a tremare la terra nel centro Italia: sono state numerosissime le scosse piccole o piccolissime che dalla notte e ancora questa mattina hanno interessato in particolare l'Abruzzo. La Sala sismica dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia sta monitorando la situazione e ha inviato nei luoghi colpiti dal terremoto una squadra di tecnici: dalla notte la scossa più forte si è verificata nella prima mattinata con magnitudo 4.6. Gli esperti dell'Ingv precisano che è impossibile prevedere ulteriori scosse anche forti.

10.35 - Il Papa: "Prego per i bimbi morti, incoraggio gli aiuti". Il Papa esprime "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, prega "per le vittime e in particolare per i bambini" e incoraggia sia i superstiti che "quanti in vario modo si prodigano" nei soccorsi. Benedetto XVI lo afferma in un telegramma all'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari.

9.57 - 27 morti, si continua a scavare. Si scava anche a mani nude a L'Aquila per portare in salvo eventuali superstiti al terremoto che questa notte ha devastato la provincia abruzzese. L'ultimo bilancio provvisorio parla di almeno 27 vittime accertate, ma il numero dei morti è destinato tragicamente a salire. "Stiamo cercando di salvare quanta più gente possibile da sotto le macerie. Sinceramente, al momento, non sappiamo con esattezza quante siano le vittime. Ma i numeri non ci interessano. C'è moltissimo lavoro da fare", hanno detto responsabili dei Vigili del Fuoco.

9.54 - Appello per donare il sangue. A causa dell'emergenza terremoto che ha causato molti feriti, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, lancia un appello urgente a tutti i cittadini affinchè compiano "un grande gesto di solidarietà" recandosi nei presidi ospedalieri della regione per donare sangue presso i centri trasfusionali.

9.51 - Anche Maroni in partenza per L'Aquila. Dopo il Presidente del Consiglio, anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annullato tutti gli appuntamenti in agenda per oggi ed è in partenza per l'Aquila squassata dal terremoto. Lo ha comunicato il Viminale.

9.40 - Berlusconi: "Daremo tutto l'aiuto necessario". "Il sistema di intervento è già collaudato, daremo l'aiuto necessario a tutti. Lo Stato è in campo".

9.33 - Danni strutturali alla rete stradale abruzzese. Danni strutturali e lesioni si registrano sulla rete stradale Anas abruzzese in seguito alla scossa di magnitudo 5,8 della scala Richter che ha colpito l'Abruzzo. A causa del sisma macerie e detriti, riferisce una nota dell'Anas, si sono riversati su diversi tratti delle statali 80 "Del Gran Sasso" e della Statale 679 "Avezzano-Sora", ma grazie al tempestivo intervento di uomini e mezzi di Anas, Protezione Civile e vigili del fuoco è tutt'ora garantita la pecorribilità. Il terremoto ha causato gravi lesioni strutturali sulla strada statale n.5 Tiburtina Valeria dove il traffico è stato temporaneamente interdetto nei pressi del Comune di Raiano (L'Aquila) e tra i Comuni di Molina e Goriano (L'Aquila). Tecnici Anas sono al lavoro per valutare l'entità dei danni e pianificare interventi di ripristino. L'Anas invita a non mettersi in viaggio nelle strade limitrofe al Comune de L'Aquila, se non in caso di necessità, per favorire l'intervento dei soccorritori e il transito delle colonne mobili della Protezione Civile che sono in arrivo da tutto il Paese

9.31 - Mobilitato l'esercito. Inviati elicotteri e uomini. Mobilitato anche l'Esercito nelle operazioni di soccorso ai sopravvissuti al terremoto che, questa notte, ha devastato la provincia di L'Aquila. Sul posto si è già recato un plotone del 33esimo Reggimento Artiglieria, mentre un nucleo per la Ricognizione dello stesso reparto sta operando a Poggio di Roio. "Alcuni militari stanno scavando tra le macerie", ha riferito una fonte della Forza Armata ad Apcom. Il Sesto reparto Genio di Roma, inoltre, ha inviato propri uomini, mentre da Viterbo sono decollati per "attività di ricognizione" un elicottero AB 412 e un aereo Dornier.

Sempre dal centro Aves di Viterbo, infine, sono pronti a decollare 2 elicotteri CH47, due NH90 e un elicottero AB 412. Tutti i velivoli sono stati allestiti per attività di soccorso sanitario.

9.31 - Casa dello studente, sette giovani sotto le macerie. Sono sette gli studenti ancora intrappolati sotto le macerie della casa dello studente in via XX Settembre, una palazzina di quattro piani che è inclinata su un fianco con un'ala completamente distrutta e dove vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile stanno scavando, purtroppo solo con le mani, perchè il posto è inaccessibile ai mezzi di movimento, nel tentativo di strappare alla morte qualcuno degli intrappolati. I lavori sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare le parti di palazzo ancora in bilico. È presente una gran folla di studenti, molti dei quali evacuati dalla palazzina, che assistono ancora sotto choc ai soccorsi per i loro compagni, coperti e rifocillati dall'Esercito e dalla protezione Civile.

9. 23 - Russia, Grecia e Germania offorono aiuti. Offerte di aiuto alla protezione civile stanno arrivando in questi minuti da molti Paesi europei. La Russia, Grecia, Germania, Israele, Francia e la presidenza della Commissione europea hanno manifestato la loro disponibilità ad intervenire nelle zone colpite questa notte dal terremoto. "In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze - ha detto Agostino Miozzo, dirigente del dipartimento della protezione civile -. Ma se nel corso delle operazioni dovessimo avere dei problemi i nostri amici sarebbero pronti ad intervenire".

9.00- Altra scossa a L'Aquila. Un'altra scossa di terremoto è stata avvertita qualche secondo fa a L'Aquila. Lo sciame sismico va avanti da diverse ore provocando ancor più panico tra la popolazione.

8.30 - Bilancio delle vittime pesante e destinato a salire

Il bilancio delle vittime è destinato a salire: alle ore 8,30 i carabinieri parlano di 20 morti accertati, tra cui 4 bimbi. Un giovane è morto nel crollo della Casa dello studente e altri tre in abitazioni private . Cinque le vittime a Castelnuovo, una a Poggio Picenze, una a Torninparte, due a Fossa (di cui una bimba), uno a Totani, due a Villa Sant'Angelo. Sono oltre 30 le persone che risultano disperse. Migliaia gli sfollati. Il premier Silvio Berlusconi ha firmato lo stato di emergenza e ha deciso di annullare la prevista missione in Russia, organizzata in collaborazione con Confindustria e con l'Istituto per il Commercio Estero, per recarsi in Abruzzo per verificare di persona la situazione. Berlusconi - così come il sottosegretario Bertolaso - ha reagito anche alle polemiche sulla presunta prevedibilità dell'evento sismico, agitate dal fisico Giampaolo Giuliani: "Si tratta di polemiche - afferma il presidente del Consiglio ai microfoni di Radio Uno - che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto".

I crolli all'Aquila e in provincia

Gli scenari della Protezione civile prevedono fino a 10.000 edifici lesionati. All'Aquila sono molte le case distrutte e sono profonde le lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città gli abitanti si sono tutti riversati in strada. Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati. È crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico della città. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. È confermato il crollo di parte della Casa dello Studente, e alcuni studenti sarebbero all'interno dell'istituto. In via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte macchine sostano con gente ancora sotto choc. Un punto di raccolta per i cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi, mentre nel centro storico potrebbero essere crollate palazzine e una chiesa. Nel capoluogo traffico in tilt, e gente in strada anche a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri. Rinforzi dei Vigili de Fuoco stanno partendo da Teramo e da Roma in direzione dell'Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora è transitabile.

La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio nella zona colpita dal terremoto, anche per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila inoltre è stato emesso un divieto di sorvolo in tutta l'area. Intanto è stata chiusa l'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo.

I dettagli della scossa

Secondo il sito della U.S. Geological Survey, l'epicentro esatto della scossa - registrata dai sismografi nel cuore della notte alle ore 3.32.42 - è stato localizzato a 95 km a Nord Est di Roma, 70 km a Ovest di Pescara, 115 km a Sud Est di Perugia e a 135 km a Sud di Ancona. Dieci i km di profondità del movimento tellurico.

Scossa avvertita anche nelle Marche

La scossa è stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada poco dopo le 3:30. Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni.

8 aprile 2009

 

 

 

 

2009-04-07

Berlusconi: 207 vittime

15 dispersi e 100 feriti gravi

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7 aprile 2009

AFP PHOTO

Radio24 / Berlusconi, decretato lo stato d'emergenza

VIDEO-1 / "Prevedo un terremoto": è polemica sul ricercatore che aveva lanciato l'allarme

VIDEO-2 / Le prime immagini della città colpita

Chiuse per verifiche ferrovie e autostrade

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Le immagini del terremoto

Le foto dall'alto della Polizia di Stato

RADIO24 / Il sindaco de L'Aquila

FOTO / L'Aquila prima e dopo il terremoto

Terremoto: inviate le vostre testimonianze

IL PUNTO

Dalla tragedia può emergere una nuova coesione nazionale

di Stefano Folli

Il terremoto sui giornali on line

Sisma, ecco come effettuare le donazioni di solidarietà

I morti accertati sono 207. I dispersi sono 15. I feriti sono circa 1.500, di cui 100 in gravi condizioni. Nelle ultime ore sono state estratte vive dalle macerie circa 100 persone. Centinaia di case rase al suolo, altrettante danneggiate. Almeno 70mila persone sfollate. E' il bilancio aggiornato del terremoto che ha colpito lunedì notte l'Abruzzo. Una ferita profonda. Difficile da rimarginare. Di seguito la cronaca in tempo reale.

13.21 - 207 vittime, 15 dispersi. Lo ha appena detto il premier Berlusconi alla conferenza stampa dalla scuola della Guardia di Finanza, a Coppito, alle porte dell'Aquila. Una delle operazioni di soccorso ancora in corso, "e che ci sta particolarmente a cuore", è quella che riguarda quattro ragazzi della casa dello studente crollata, ha detto il premier. E poi ha aggiunto: "I soccorritori al lavoro sono oltre 7 mila" e "ci sono 12 regioni con le loro colonne mobili".

 

11.39 La terra trema ancora. Due nuove forti scosse sono state avvertite a pochi minuti di distanza nel centro dell'Aquila. La più forte ha avuto una magnitudo di 4,3 gradi della scala Richter. Epicentro tra l'Aquila, Villagrande e Collimento. La città ha un aspetto spettrale.

11.30. Nuova forte scossa. Una forte socssa di terremoto si è registrata pochi istanti fa a L'Aquila, di magnitudo 3.6. Dagli edifici già lesionati si sono staccati calcinacci provocando ulteriore panico nella popolazione.

10.43 - Evacuata casa di riposo. Cinquanta anziani ospiti della residenza assistita della Casa Albergo ex Onpi dell'Aquila sono stati evacuati dalla struttura rimasta seriamente danneggiata dal terremoto. Gli anziani sono stati trasferiti nella casa di riposo San Camillo di Sora (Frosinone). Il trasferimento è avvenuto ieri sera in pullman.

10.36 - Altri due cadaveri estratti dalla Casa dello studente. Il cadavere di un giovane è stato estratto stamani dalle macerie della casa dello studente all'Aquila ed i soccorritori hanno individuato il cadavere di un altro ragazzo. Il lavoro di recupero procede con cautela anche perchè si temono nuovi crolli della parte della struttura rimasta ancora in piedi.

10.00 - Dall'Aquila l'esodo verso il mare. Una fila di macchine e di pullman da L'Aquila verso il mare: Pescara, Silvi Marina, Montesilvano. "Dopo l'ultima scossa registrata questa notte intorno all'una e un quarto, gran parte degli abitanti della provincia aquilana si stanno trasferendo in una zona più sicura, quella costiera. Chi resta, lo fa soprattutto per tenere lontano dalle proprie case gli sciacalli" dice Alessandro Mastromarino, chirurgo dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

9.50 - Pronti per il cambio 500 volontari dal Friuli. I 500 volontari della protezione civile del Friuli Venezia Giulia che sabato daranno il cambio a quelli che sono partiti ieri per l'Abruzzo sono già stati allertati. Lo ha detto Guglielmo Berlasso, direttore della Protezione civile regionale.

9.35 - Trenta persone ricoverate in ospedale da campo. "Nell'ospedale da campo attrezzato e gestito dalla Protezione Civile qui all'Aquila sono ricoverati circa 30 pazienti". A fare il punto della situazione è il manager dell'Asl dell'Aquila Roberto Marzetti.

9.20 - Riapre anche fornaio. Riapre, anche se espone la merce sul marciapiede, il panettiere di Piazza Duomo a L'Aquila. Il pane è quello di ieri, ma se sarà riallacciata la fornitura di gas da domani il "fornaio aquilano" garantisce che farà pane fresco tutti i giorni.

 

9.00 - Nel centro storico riapre farmacia. L'unico esercizio commerciale aperto in tutto il centro storico de L'Aquila è una farmacia, quella del dottor Giuseppe Pulcini, ex presidente dell'Ordine dei Farmacisti della provincia de L'Aquila. Si trova in corso Federico II. "Ho riaperto. Solo in questo modo - ha spiegato il farmacista - possiamo dare un segnale di rinascita e di ripresa per la nostra città".

8.54 - Un altro cadavere alla Casa dello studente. Il cadavere di un ragazzo è stato estratto dalle macerie della Casa dello studente de l'Aquila, uno degli edifici più colpiti dal terremoto in Abruzzo. Secondo quanto riferito dai soccorritori, si pensa che all'interno della struttura si trovino ancora sei persone. Continuano le ricerche nella speranza di trovare ancora qualcuno in vita.

8.50 - Vigile del fuoco di Bergamo stroncato da infarto. Partito per soccorrere i terremotati, arrivato in Abruzzo è stato stroncato da un infarto un pompiere della squadra di aiuti arrivata da Bergamo. Tra loro anche Marco Cavagna, 49 anni, di Treviolo, padre di due figli. L'uomo era appena arrivato a L'Aquila ed era su una Campagnola della colonna mobile partita da Bergamo. È sceso dall'auto per chiedere informazioni quando è crollato a terra. Subito soccorso, è morto durante il trasporto in ospedale.

8.43 - Estratto vivo: ha abbracciato la ragazza morta per 12 ore. Di storie me ne sono capitate tante oggi. Una tristissima, mi è rimasta nel cuore dice Giorgio Casaccia, medico del 118 di Teramo in forza al PMA di Piazza d'Armi all'Aquila: "ieri abbiamo estratto un ragazzo in un palazzo di via Poggio Santa Maria che è rimasto abbracciato 12 ore alla ragazza che invece era morta. Lo abbiamo tirato fuori speriamo che ce la faccia".

8.30 - Una vittima dalla Romania. Le autorità italiane hanno informato ufficialmente il Ministero degli Esteri romeno sul decesso di una romena nel terremoto in Abruzzo.

Precisando che il bilancio del sisma non è ancora definitivo. Le autorità romene sollecitano, inoltre, i connazionali che si trovano a rischio a causa del terremoto o che conoscono dei connazionali in questa situazione di chiamare al call center istituito già da ieri dall'Ambasciata romena in Italia al numero 345 230 24 89.

 

8.25 - Una studentessa pugliese tra le vittime. Un'altra dispersa. Una giovane donna di San Giovanni Rotondo, che figurava nell'elenco dei dispersi, è stata estratta dalle macerie ormai priva di vita all'Aquila. A comunicarlo è la Prefettura di Foggia che ne ha avuto notizia dai carabinieri del capoluogo abruzzese. Della vittima al momento non è stato reso noto il nome. Alla prefettura dauna non risultano invece notizie dell'altra dispersa della Capitanata: Angela Pia Cruciano, studentessa di ingegneria di 24 anni, di Sannicandro Garganico, che viveva nel collegio universitario. Il suo corpo non è stato ancora trovato malgrado le ricerche e gli scavi si siano protratti per tutta la notte.

8.24 - Nessun episodio di sciacallaggio su case e negozi. Nessun episodio di sciacallaggio è stato registrato la notte scorsa a L'Aquila. Lo ha riferito la centrale operativa della Guardia di Finanza, cui il coordinamento delle forze dell'ordine ha affidato l'incarico di controllare il centro della città nel corso della notte. Il rapporto segnale soltanto alcune identificazioni di persone, che comunque, non avevano niente a che fare con episodi di criminalità.

 

8.00 - Il sindaco dorme in auto. Anche il sindaco de l'Aquila, Massimo Cialente, come la maggior parte dei 70mila cittadini de L'Aquila, ha trascorso la notte in macchina. "Ho dormito soltanto un'ora", ha raccontato, "Per il resto della notte ho fatto visita ai centri di raccolta per portare solidarietà ai concittadini. Tutte le strutture comunali sono inagibili e momentaneamente la macchina operativa del Comune è ospitata nella scuola della Guardia di finanza".

7.15 - Più di cento persone estratte vive. Sono ormai più di cento le persone estratte vive dalle macerie del terremoto che la notte scorsa ha colpito L'Aquila e parte della sua provincia. È quanto hanno riferito fonti del coordinamento dei soccorsi su dati dei vigili del fuoco. Un piccolo miracolo ieri notte a L'Aquila: i soccorritori sono riusciti a estrarre da sotto le macerie Francesca, 21 anni, dopo un lavoro durato lunghe ore tra le macerie di uno stabile del centro storico. I vigili del fuoco hanno spiegato che lui e i suoi colleghi hanno creato, passo dopo passo avanzando tra le macerie, una sorta di 'grotta' attraverso cui sono arrivati fino a lei.

7.04 - I morti sono 179. È di 179 morti, di cui 40 ancora da identificare, il nuovo bilancio delle vittime del terremoto che ieri ha colpito la provincia dell'Aquila. Lo ha reso noto il Centro di coordinamento dei soccorsi all'Aquila. Al momento risultano anche 34 dispersi, numero provvisorio sottolineano i soccorritori, e circa 1.500 feriti.

6.30 Per tutta la notte si è scavato ancora. La prima notte dopo la tragedia è un momento difficile. È quello in cui le persone che hanno perso la casa, dormendo in auto, lontano dalla propria terra o nelle tende allestite dalla Protezione civile nei vari campi, prendono coscienza, ancora meglio, di quello che è loro capitato. Così è successo nelle frazioni dell'Aquila colpite dal terremoto, come Onna, Paganica, Castelnuovo, Tempera. La temperatura è scesa a 5-7 gradi nella notte. In pochi hanno raccolto l'offerta di spostarsi a dormire nelle strutture ricettive della costa messe a disposizione. Quasi tutti hanno preferito rimanere vicino alle proprie cose, chi dormendo in auto, che nei vari campi allestiti in poche ore dalla Protezione civile vicino alle loro case per scongiurare episodi di sciacallaggio e i furti. Non sono mancate le proteste, come a Onna, piccolo paese alle porte dell'Aquila, che il sisma ha letteralmente spazzato via. Per tutta la notte i soccorritori hanno continuato a scavare sotto le macerie, ma non si è riusciti ad allestire una tendopoli in grado di ospitare gli sfollati. Così le persone che hanno perso la casa hanno trovato ricovero chi in auto, chi sotto l'unica tensostruttura montata, creandosi un giaciglio con guanciali e coperte fra le panche e i tavolini.

1.20 - Scossa di 4,8 gradi. È stata di magnitudo 4.8 l'ultima scossa - quella dell'1 e 15 - registrata dalla strumentazione nella zona de L'Aquila, superiore quindi al dato che era stato inizialmente fornito, magnitudo 4.5. Un più approfondito esame ha portato alla correzione del dato. La zona più prossima all'epicentro questa volta è tra Pizzoli, Barete, Capitignano e Cagnano Amiterno.

00.04 - Nuove scosse. Continuano senza sosta le scosse di terremoto a L'Aquila. Alle 23.57 di ieri, ha resto noto il dipartimento della Protezione Civile, si è registrata una scossa di magnitudo 3.8 con epicentro i comuni dell'Aquila, Pizzoli, Barreto e Scoppitto. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione e dagli stessi soccorritori che stanno ancora scavando tra le macerie.

22.01 - 60 persone estratte vive. Sono 60 le persone che sono state estratte vive dalle macerie degli edifici crollati a l'Aquila e in provincia a causa del terremoto.

I dati, diffusi dai vigili del fuoco, sono stati resi noti al centro di coordinamento dei soccorsi allestito nella scuola della guardia di finanza.

21.54 - Ricambio per i vigili del fuoco. Il premier Silvio Berlusconi è intervenuto in diretta alla trasmissione televisiva Porta a porta: "Abbiamo messo in campo in meno di 24 ore la bellezza di 4mila volontari. tra questi ci sono 1200 vigili del fuoco che lavoreranno anche stanotte e domani mattina saranno esausti. C'è bisogno di un ricambio: per domani mattina -ha sottolineato Berlusconi- è necessario che ci siano almeno altri 1200 vigili del fuoco, ne abbiamo 28 mila in Italia e penso che almeno 12mila si dovrebbero mettere a disposizione per effettuare turni. E penso che servano almeno altri mille soldati, due reggimenti che possano svolgere un lavoro personale e fisico diretto".

21.45 - Ragazza trovata viva. È stata trovata viva ed è già stata in qualche modo stabilizzata dai soccorritori una ragazza rimasta intrappolata sotto le macerie nell'edificio completamente distrutto in via di Sant'Andrea a L'Aquila. Le squadre di soccorso hanno fatto giungere una barella e si procederá adesso al recupero della ragazza che dalla notte scorsa è rimasta imprigionata sotto una montagna di detriti.

20.05 Solidarietá anche dal Cie di Lampedusa. "Solidarietà per le vittime del terremoto". È questo lo striscione che è stato esposto oggi pomeriggio dalle finestre del Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Lampedusa. A scriverlo alcuni immigrati trattenuti nel Cie. Colpiti dall'entitá del disastro -informa una nota dell'Oim- i migranti hanno deciso di scrivere un messaggio di solidarietá utilizzando come mezzi un pennarello e le loro lenzuola usa e getta.

19.54 - Solo 1/3 delle abitazioni sono anti-sisma. Sono solo un terzo le case in Italia costruite sulla base della prima normativa antisismica, che risale al 1974, la legge n.64 del 2 febbraio 1974.

Secondo dati Istat elaborati dall'Ance, il patrimonio immobiliare ad uso abitativo costruito prima del 1971 è pari infatti a 7,2 milioni edifici, il 63,8% del totale. In questi edifici - segnala ancora l'associazione dei costruttori - si trovano circa 16.700.000 abitazioni, realizzate fino al 1971, che rappresentano il 61% dello stock abitativo esistente. Percentuale che si accresce di almeno qualche punto considerando le case costruite dal '72 fino al 1974: la classificazione seguita, infatti, registra uno stock di 5.142.940 abitazioni costruite dal 1972 al 1981, pari al 18,9% del totale, in pieno boom edilizio.Le abitazioni costruite dopo il 1974 sarebbero così all'incirca il 35%. Lo stesso stock di edifici tirati su dopo la legge del '74. Gli edifici a cavallo della prima normativa antisismica (dal '72 all' 81), sono infatti quasi due milioni (1.983.206), pari al 17,7% sul totale, portando la percentuale degli immobili (residenziali e non) costruiti prima della 'linea di demarcazionè, a oltre il 65%.

 

19.32 I medici: 150 morti. Secondo fonti ospedaliere, invece, le vittime sarebbero 150.

19.18 - 108 vittime accertate. Dai soccorritori è arrivato un nuovo numero di vittime accertate che sono 108. Ci sono ancora decine di dispersi tra le macerie. Si continua a scavare nonostante la grandine e la notte che comincia ad arrivare.

19.02 - Altre 200 scosse di piccola intensità . Dalla scossa di terremoto di questa notte alle 3,32 di magnitudo 5.8 si sono "registrate finora circa 200 repliche, molto delle quali di piccola energia". Lo ha detto il presidente della commissione Grandi Rischi, Franco Barberi. "È poco probabile che si verifichino ancora scosse di grande energia ma non lo possiamo escludere. Mentre sono probabili e possibili altre scosse di minore energia".

19.00 - Violenta grandinata nella zona. Nell'area colpita dal terremoto, come se non bastasse, nella sera è scoppiata una violenta grandinata.

18.46 - Un uomo estratto vivo. Un uomo è stato estratto vivo dalle macerie dai vigili del fuoco nel centro dell'Aquila.

18.35 - Trasferiti gli ultimi malati dall'Ospedale dell'Aquila. È in corso il trasferimento degli ultimi 30/35 malati ricoverati nell'ospedale dell'Aquila, inagibile a causa del terremoto. Lo ha detto il ministro del Welfare Maurizio Sacconi "Le strutture abruzzesi lodevolmente hanno garantito l'accoglienza della gran parte dei pazienti ricoverati, con l'eccezione di alcuni malati che hanno raggiunto a Roma il Policlinico Gemelli e l'ospedale Bambino Gesù - ha spiegato Sacconi - strutture che si erano rese disponibili in questo senso". "Bisogna rilevare che in questa emergenza sia la sanitá laziale che quella abruzzese, entrambe commissariate stanno facendo un lavoro importante".

18.24 - Tre cadaveri estratti dalle macerie in via XX settembre. Si continua a scavare tra le macerie della palazzina crollata a via XX Settembre a L'Aquila. Sono 3 i cadaveri estratti dai soccorritori che da ore si alternano tra i resti dell'edificio, 8 appartamenti, completamente distrutto dalla scossa sismica di questa notte.

18.02 - Otto studenti molisani dispersi. Sale a otto il numero degli studenti molisani dispersi in seguito al terremoto nella città de L'Aquila. Si tratta di sette giovani della provincia di Isernia e uno della provincia di Campobasso che frequentavano corsi universitari nel capoluogo abruzzese. Alloggiavano tra la Casa dello Studente e alcune palazzine del centro storico del città colpita dal sisma. I giovani hanno età comprese tra i 23 e i 26 anni.

17.40 - A Onna 20 vittime, 40 sotto le macerie. All'Aquila, il centro storico è ridotto a un ammasso di macerie. A Olla, frazione del capoluogo, rasa al suolo le vittime accertate sono venti, ma i dispersi sotto le macerie sono quaranta.

17.10 - Trovata mamma con figli tra le braccia. Tutti morti. Tra le vittime del drammatico terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi c'è anche una mamma che è morta abbracciando i due figli.

I tre sono stati ritrovati, abbracciati, nel letto di casa dai soccorritori e probabilmente sono morti colpiti dalle macerie. La mamma e i due bimbi abitavano in un palazzo di quattro piani in via Campo di Fossa, una traversa di via XX Settembre, che si è letteralmente sgretolato su se stesso. I soccorritori davanti a una folla di parenti hanno estratto dalle macerie anche tre studenti di cui uno morto e due ancora in vita. In via XX Settembre, la via più colpita, di fronte alla sede della casa dello studente i soccorritori stanno lavorando per cercare di salvare almeno alcuni componenti di un nucleo familiare rimasti sepolti al primo piano di un palazzo: quelli sovrastanti sono crollati sfondandolo. Alcune ore fa sembra che una donna avesse dato segni di vita.

 

17.07 - Sgoberato edificio a Roma. Per lesioni verticali accertate dai vigili del fuoco su di un palazzo di cinque piani a Roma, in via Andrea Doria, un'ala dell'edificio è stata sgomberata a scopo cautelativo. Le lesioni, alcune anche di 3 e 5 centimetri, si sono aperte sul palazzo alcuni mesi fa nel momento in cui sulla strada sono stati fatti dei lavori di scavo, ma oggi dopo la scossa di terremoto, i vigili del fuoco hanno deciso per precauzione di sgomberare dieci famiglie.

 

16.56 - Soccorritori: più di 100 morti. I soccorritori continuano ininterrottamente fin dalle prime ore del mattino a scavare tra le macerie all'Aquila e in tutti i paesi colpiti dal violento sisma. Il numero delle vittime, spiegano i soccorritori, è drammaticamente destinato a salire superando sicuramente quota 100. Fare un bilancio definitivo, quindi, al momento non è possibile.

 

16.43 - I cani salvano Francesca. Sotto le macerie altri otto. La Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno estratto viva dalle macerie di una palazzina di 4 piani in via XX Settembre Francesca, una ragazza di 21 anni. "È stata salvata ed è in buone condizioni", ha assicurato Arturo Vernillo della Protezione Civile. "Il salvataggio è stato possibile grazie all'intervento dei cani che l'hanno individuata sotto le macerie. I soccorsi sono durati meno di 3 ore, per tirarla fuori abbiamo fatto molta attenzione circoscrivendo la zona dello scavo. Ci sono -prosegue Vernillo- altre persone vive, i cani hanno individuato altri superstiti". Al momento ci dovrebbero essere sotto le macerie altre 8 persone.

16.38 - L'elenco dei centri colpiti. Le zone colpite dal violento sisma di questa notte sono L'Aquila e provincia in particolare, secondo la mappa tracciata dalla Protezione civile, oltre al capoluogo L'Aquila, San Demetrio, Pizzoli, Rocca di Mezzo, Paganica, Fossa, Villa Sant'Angelo, San Gregorio, Poggio Picenza, Onna, San Pio, Barrile, Ocre, Rovere, Rocca di Cambio, Pianola, Poggio di Roio, Tempera, Camarda.

 

16.25 - Dispersi cinque studenti del frusinate. Tra i dispersi del terremoto in Abruzzo ci sarebbero anche cinque studenti originari e residenti nel frusinate. Si tratta di studenti residenti ad Arpino, tre a Sora ed uno a Monte San Giovanni Campano, tutti domiciliati nella case dello studente a L'Aquila. Tra loro anche il figlio di un operatore del 118. "Da questa notte - hanno raccontato i colleghi del dipendente dell'Agenzia regionale emergenza sanitaria - il padre non riesce a contattarlo. È partito all'alba ed ora è tra le macerie in cerca del figlio".

16.22 - Crollato orfanotrofio costruito due anni fa. Al momento del sisma nella casa famiglia Immacolata Concezione si trovavano 26 bambini e 12 suore. "Una delle strutture più moderne e all'avanguardia d'Abruzzo", commenta la madre superiora suor Mirella Del Vecchio. La parte d'edificio che è crollata era stata ristrutturata due anni fa". Il pensiero è ora rivolto a suora Anna, una religiosa ancora sotto le macerie. "Era al primo piano - aggiunge suor Mirella - confidiamo nella protezione divina e preghiamo per lei".

16.17 - Volontario denuncia: soccorsi tardivi. Uno dei volontari che fin dalla mattina sta operando per tentare di salvare persone sotto le macerie ha denunciato che fino alle 11 di stamani per mancanza di mezzi i soccorsi sono stati condotti soltanto utilizzando le mani per scavare tra le macerie. L'operatore ha denunciato il fatto che perfino i guanti sono stati procurati dai diretti interessati e che fino a poco fa non era stata neppure distribuita l'acqua tra gli operatori. In città ci sono molte persone alla ricerca di viveri e di acqua che sono assolutamente non a conoscenza dei posti di ristoro in quanto questi ultimi non sono stati adeguatamente pubblicizzati.

 

16.15 - Morto agente forestale: lascia bimbo di 2 anni e moglie incinta. L'agente scelto della forestale Luigi Giugno, di 35 anni, è morto questa notte sotto le macerie della casa dove abitava nel centro storico a l'Aquila assieme alla moglie Giovanna, che fra pochi giorni avrebbe partorito il suo secondo bambino, e il loro primogenito Francesco di non ancora due anni.

16.10- In una palazzina 35 dispersi. Sono 35 i dispersi che si ritiene possano trovarsi sotto le macerie di una palazzina di tre piani nella centrale via S.Andrea dell'Aquila. Le mura sembrano esserci sbriciolate. Dalle macerie sono state estratte altre 15 persone, solo alcune vive. Chi conosceva il posto ritiene che nell'edificio vivessero una cinquantina di persone.

16.05 - Chiodi: evacuare centro storico de l'Aquila. Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi invita i cittadini "a non sostare per le strade" de L'Aquila e ad "evacuare le zone del centro dove si registrano ancora molti edifici pericolanti". Dai 5 centri di accoglienza - ha spiegato Chiodi - saranno attivati i servizi di trasferimento verso la localitá della costa, dove sono state requisite 4mila stanze d'albergo per un totale di 10mila posti letto.

15.45 - Integra la fontana delle 99 cannelle. Nel panorama devastante del terremoto de L'Aquila spicca un simbolo di speranza: l'emblema della città, la fontana delle 99 cannelle, è integra. Il monumento non ha subito apparentemente alcun danno nonostante la devastazione degli edifici tutto attorno. Questo è stato interpretato da qualcuno come un segnale di speranza.

15.35 - L'acqua c'è ed è potabile. In Abruzzo non c'è un problema acqua. "Gli acquedotti funzionano e l'acqua è fruibile". Lo ha assicurato il premier Silvio Berlusconi. Le comunicazioni telefoniche con i cellulari "non sono state interrotte ma si è creata una difficoltà per l'immenso afflusso di telefonate" nella zona colpita dal sisma.Quanto alla viabilità, ha detto Berlusconi, "va bene. Stiamo intervenendo su due smottamenti lungo strade provinciali. Saranno agibili prima della fine della giornata".

15.20 - Bertolaso: basta donazioni, c'è troppo sangue. "C'è troppo sangue, per ora basta". Il capo della protezione civile, Guido Bertolaso, spiega che la risposta dei donatori all'appello lanciato stamane ha consentito di raccogliere quantità sufficienti di sangue. Quantità superiori metterebbero in difficoltà i centri trasfusionali. Bertolaso ha anche raccomandato i volontari di coordinarsi con la protezione civile per non creare più problemi che aiuto.

15.15 - Scuole chiuse a oltranza. Requisiti alberghi. Le scuole delle zone colpite dal terremoto "resteranno chiuse a oltranza, saranno i sindaci di volta in volta a decidere le riaperture" degli edifici scolastici dopo avere verificato l'agibilità. Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi durante la conferenza stampa con Berlusconi e Bertolaso. Il premier ha detto che "sono stati requisiti di fatto tutti gli alberghi della costa abruzzese adriatica" mentre "le colonne mobili della protezione civile e i vigili del fuoco installeranno anche dei centri di accoglienza con tende e punti di assistenza sanitaria e cucine da campo per chi non vorrà allontanarsi troppo da questa zona".

 

15.08 - I feriti sono 1.500. Secondo il capo della protezione civile Guido Bertolaso i feriti accertati finora sono 1.500.

14.56 - Un giornalista del Centro ha perso i due figli. "C'è una frazione dell'Aquila, Onna dove si sta scavando ancora. Lì abita Giustino Parisse, il capo della nostra redazione dell'Aquila, lui è riuscito a mettersi in salvo assieme alla moglie. Ma i suoi figli sono rimasti coinvolti nel crollo" Con queste parole riportate il direttore de Il Centro, il giornale locale dell'Abruzzo, Luigi Vicinanza, partecipa con tutta la redazione al dolore di Giustino Parisse, che nel terremoto ha perso i due figli e il padre. "Siamo cronisti siamo abituati a essere testimoni. Questa volta siamo direttamente coinvolti".

14.48 - I luoghi per gli sfollati a l'Aquila sono cinque. La Protezione Civile aquilana ha diramato la lista dei luoghi dove i senza tetto possono recarsi: si tratta della Caserma Rossi, Stadio Fattori, Stadio Acquasanta, Centi Colella, Piazza d'Armi. In questi luoghi, secondo la nota, sarebbero in corso le operazioni per l'allestimento delle tendopoli. I centri di coordinamento sono alla scuola della Guardia di Finanza e alla Reiss Romoli. La nota chiude dicendo che "le famiglie possono lasciare la città, se gli adulti restano è meglio per fornire un'adeguata collaborazione".

14.42 - Onna, la frazione rasa al suolo. Onna, una frazione dell'Aquila, è stata rasa al suolo dal terremoto.

14.33. I morti accertati sono 92. È di 92 morti accertati il nuovo bilancio del terremoto in Abruzzo, secondo quanto riferiscono all'Ansa fonti dei soccorritori

14.12 - Crolli e danni ingenti al partrimonio artistico. I danni provocati dal terremoto in Abruzzo sono molto ingenti anche per il patrimonio culturale della regione e i primi sopralluoghi all'Aquila hanno, tra l'altro, registrato il crollo della parte absidale della Basilica di S. Maria di Collemaggio, dal transetto sino al fondo della chiesa, della cupola di Giuseppe Valadier della chiesa delle Anime Sante, del campanile della chiesa di San Bernardino. Crollato parzialmente anche il transetto del Duomo e crollata Porta Napoli.

Il primo bilancio dei danneggiamenti al patrimonio artistico è stato comunicato da Giuseppe Proietti, segretario generale del ministero per i Beni e le Attività Culturali.

La fortezza spagnola che contiene il Museo Nazionale e gli uffici delle due soprintendenze ha avuto ingenti crolli al terzo piano ed è pericolante anche il ponte d'ingresso, per cui vi è precluso l'accesso ed è presidiato.

È crollato anche il cupolino della chiesa di Sant'Agostino, uno dei monumenti del barocco aquilano, finito sul palazzo della Prefettura che è andato completamente in rovina, luogo dove era custodito l'Archivio di Stato dell'Aquila. "Naturalmente crolli diffusi ci sono in tutta la città, con cornicioni, mura, pezzi di tetto che spesso ostruiscono le strade", ricorda sempre Proietti, che fa notare come invece la celebre facciata quattrocentesca della basilica di Collemaggio si sia salvata perchè in restauro e sostenuta da grandi ponteggi.

13.49 - I morti sono almeno 70. Sono ormai una settantina le vittime del terremoto di stamane che ha devastato in particolare la città de l'Aquila e le frazioni limitrofe. Centinaia i feriti. Il ministro dell'Interno, Maroni, all'uscita dalla scuola della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila), ha detto di temere che il numero dei morti alla fine sarà tra le 100-150 persone. "Ma l'importante - ha continuato - è continuare a scavare, scavare, scavare".

13.48 - Oltre 50mila gli sfollati.Non si hanno ancora cifre specifiche sul numero dei dispersi in Abruzzo dopo il sisma che nella notte ha colpito la Regione. Intanto il ministro Maroni ha parlato di oltre 50 morti, mentre gli sfollati sarebbero oltre 50mila. Si stanno approntando tendopoli ed ospedali da campo, mentre l'ospedale de l'Aquila risulta sgomberato solo in un reparto, mentre funzionano le sale operatorie e il pronto soccorso. Mancano all'appello ancora sette ragazzi che vivevano all'Ostello della gioventù. Sono in arrivo dal Lazio oltre seimila pasti caldi per fronteggiare l'emergenza e aiuti giungono da tutta Italia. Operativa la Sala della croce Rossa mentre sono attive tutte le unità di crisi dei maggiori ospedali della Capitale. Il ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi, ha lanciato un appello a donare il sangue. Danni gravissimi in tutto l'Aquilano, la frazione di Onna sembra sia stata completamente rasa al suolo.

Per prestare i primi soccorsi sanitari sono già partiti 40 mezzi di soccorso da Toscana, Puglia, Lazio, Calabria e anche i gruppi cinofili - da Toscana e Calabria - per la ricerca sotto le macerie.

Distrutti i monumenti simbolo dell'Aquila e persino le Terme di Caracalla a Roma risultano lesionate dalla forte scossa avverita distintamente nella notte anche nella capitale.

Alle 18 ci sarà una nuova riunione dell'Unità di crisi al Ministero della Salute.

13.39 - Berlusconi sorvola in elicottero le zone colpite. Il premier Silvio Berlusconi sta sorvolando in elicottero L'Aquila e le altre zone colpite stanotte dal terremoto. Il Cavaliere è poi atteso in conferenza stampa insieme al ministro dell'Interno Roberto Maroni, al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e al capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso.

13.20 - Lesioni alle terme di Caracalla.Il terremoto ha provocato delle lesioni alle Terme di Caracalla, a Roma. La notizia è stata confermata dal sovrintendente Angelo Bottini. Nei prossimi giorni - ha spiegato - ci sarà un sopralluogo al sito archeologico per valutare l'entità dei danni.

13.20 - Vescovo Aquila: danneggiata chiesa di Celestino V. Anche la celebre Santa Maria di Collemaggio, la chiesa dove fu incoronato Papa Celestino V nel 1294, è stata pesantemente danneggiata dal terremoto che ha colpito l'Aquila: lo ha detto l'arcivescovo locale, mons. Giuseppe Molinari all'agenzia Sir. "Purtroppo è stata di una violenza estrema, con tante vittime. Anche le chiese più belle, Santa Maria di Collemaggio, San Silvestro, Santa Maria Paganica, Santa Maria del Suffragio, la parrocchia di Paganica sono distrutte", afferma il prelato. Danni anche ad altri edifici ecclesiastici della città. "La curia dell'Aquila ha subito danni impressionanti. Sono crollati pezzi interi della cattedrale ed il tetto della sede Caritas. Ed è completamente sventrata la casa di una famiglia che ospitavamo lì", afferma Augusto Ippoliti, tesoriere della Caritas diocesana. "Le persone si sono salvate ma stavano in condizioni terribili. Anche la chiesa delle Anime Sante, attaccata al duomo, è crollata".

13.09 - Gelmini: nelle prossime ore valutazione dello stato delle scuole

Nelle prossime ore sarà valutato lo stato degli edifici scolastici colpiti dal terremoto di questa notte in Abruzzo, ma prima di riaprire le scuole saranno fatti molti accertamenti. Lo ha detto il ministro dell'istruzione, Mariastella Gelmini, a margine di un convegno a Milano. "Abbiamo già istituito con il ministro Matteoli un'unità di crisi presso il ministero delle Infrastrutture. Sono in contatto con il direttore scolastico regionale", ha spiegato la Gelmini. Il ministro ha sottolineato che si terrà un atteggiamento di cautela perchè "comunque prima di aprire le scuole saranno fatti molti accertamenti". Per quanto riguarda gli stanziamenti già fatti per l'edilizia scolastica "è chiaro - ha spiegato la Gelmini - che il terremoto in Abruzzo diventa una priorità".

13.05 - Obama invia condoglianze.Il presidente Barack Obama ha inviato le sue condoglianze alle famiglie italiane colpite dal terremoto.Un messaggio al premier Silvio Berlusconi è stato inviato anche dalpresidente della Commissione Ue Jose Manuel Durao Barroso, che ha espresso la sua solidarietà. Barroso afferma di aver appreso la notizia con "molta tristezza" ed esprime "profonda simpatia" per le famiglie delle vittime

12.50 - Maroni: in arrivo 1500 uomini. Sono in arrivo all'Aquila 1500 vigili del fuoco, 100 poliziotti e 100 carabinieri da varie parti d'Italia per aiutare i soccorsi in provincia dell'Aquila.

Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, al termine di un incontro con il capo della protezione civile, Guido Bertolaso. Il ministro, accompagnato dal capo della polizia, Antonio Manganelli e dal vicecapo vicario Nicola Izzo, si è recato all'Aquila per vedere quello che resta dell'edificio dove era la questura.

12.25 - Maroni: oltre 50 i morti. "Il bilancio dei morti è pesante, si parla di oltre 50 vittime". Lo afferma il ministro dell'Interno Roberto Maroni, incontrando i giornalisti fuori la scuola ispettori della guardia di finanza rispondendo a chi gli chiede quale sia il bilancio dei morti.

11.52 - Alle 19 Consiglio dei ministri. Alle ore 19 è previsto un Consiglio dei ministri straordinario per le misure necessarie dopo il sisma avvenuto in Abruzzo.

11.50 - Le vittime salgono a 40. Il bilancio provvisorio del terremoto di questa notte in Abruzzo sale ad almeno 40 vittime - numero destinato purtroppo ad aumentare - mentre si continua a scavare tra le macerie. Non ancora diffuse le cifre dei feriti e dei dispersi, migliaia gli sfollati. Colonne di soccorso sono in viaggio praticamente da tutta Italia. Dal Lazio sono partite intorno alle 6.00 due colonne di uomini e mezzi della Protezione civile della Regione. Circa 40 le squadre con più di 200 volontari che hanno raggiunto l'Abruzzo, altrettante sono pronte ad operare. Partita anche una task force vicentina, una squadra dei vigili del fuoco con una decina di uomini e quattro automezzi, mentre tra qualche ora si muoveranno anche 100 volontari dell'Associazione nazionale alpini. Dalla Toscana partirà nel pomeriggio alla volta dell'Abruzzo la prima colonna mobile di soccorso che dispone di strutture di soccorso, cucina da campo, servizi igienici, coperte e tende per 160 posti letto. Partiranno da Legnano (Milano) per L'Aquila 50 persone della Protezione Civile della Lombardia, con un centro polifunzionale e una tendopoli per 250 sfollati. In corso in tutta la regione il monitoraggio degli edifici scolastici danneggiati dal sisma. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in stretto e continuo contatto con Guido Bertolaso, profondamente colpito dalle tragiche notizie, ha espresso al Presidente della Regione, al sindaco de L'Aquila e alle altre autorità locali i suoi sentimenti di vicinanza e solidarietà.

11.48 - 26 i Comuni colpiti. Sono almeno 26 i comuni interessati in modo "serio" dal terremoto, e i danni riscontrati, i crolli di case vecchie ma abitate e addirittura di almeno quattro palazzi, letteralmente implosi all'Aquila, fanno temere che il numero delle vittime sia destinato a salire e che sia possibile determinarlo solo tra molto tempo.

In molti paesi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio nè Vestini e i centri dell'Altopiano delle Rocche, sono distrutte moltissime abitazioni del centro storico, mentre presentano danni costruzioni più recenti e anche in cemento armato.

La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime. Nel centro storico dell'Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.

11.35 - Scosse di assestamento per molto tempo. In Abruzzo ci saranno scosse di assestamento "per molto tempo", ma inferiori per magnitudo a quella principale di stanotte. Lo ha detto Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, intervistato da Skytg24. "Registreremo - ha spiegato - scosse di assestamento per molto tempo ma saranno piccole, in ogni caso più piccole di quella principale. In ogni caso - ha aggiunto - in questa zona la gente è fuori dagli edifici. Bertolaso sta operando perché chi non ha una casa sicura sia sistemato in modo adeguato. In questo senso - ha sottolineato - la situazione è sicura".

11.19 - Tra le vittime la badessa del convento delle Clarisse di Paganica. Tra le vittime del terremoto c'è anche suor Gemma Antonucci, badessa delle suore Clarisse del convento di Santa Chiara di Paganica, mentre i soccorritori stanno cercando di estrarre dalle macerie un'altra suora.

11.17 - Vertice a L'Aquila con Bertolaso. Un vertice operativo per il coordinamento dei soccorsi e dell'assistenza alla popolazione, presieduto dal capo del dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso, è in corso nella scuola della guardia di finanza alla periferia dell'Aquila. All'incontro sono presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Gianni Chiodi, il sindaco dell'Aquila, rappresentanti di Guardia di finanza, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e volontari. All'interno della scuola della Guardia di finanza è stata istituita la centrale di coordinamento dei soccorsi e, probabilmente, sarà predisposto uno dei campi per consentire agli sfollati di passare la notte. Al centro della riunione ovviamente i soccorsi da portare alle persone ancora sepolte sotto le macerie nelle aree più colpite: oltre al centro dell'Aquila, Villa Sant'Angelo, Paganica, San Demetrio, Onna Fossa.

11.00 - 31 i morti accertati. Sono al momento 31 le vittime ufficiali del sisma che stamane ha devastato la città de L'Aquila e del suo hinterland. Numero che, purtroppo, sarebbe ancora destinato a crescere. Tutte le forze dell'ordine, esercito compreso, sono mobilitate a scavare fra le macerie delle numerose abitazioni completamente rase al suolo. Molti gli edifici pubblici danneggiati in città. All'ospedale de L'Aquila, intanto, l'andirivieni di ambulanze di tutte le sigle prosegue incessante. Ha reso parzialmente inagibile il nosocomio del capoluogo di regione che ospita all'esterno dei suoi piazzali moltissimi degenti soprattutto anziani e politraumatizzati. A ritmi ininterrotti il lavoro che sta portando avanti il pronto soccorso. La scena che appare a chi ha la possibilità di entrare al San Salvatore è quella di un ospedale da campo post bellum.

10.41 - La terra trema ancora. Continua a tremare la terra nel centro Italia: sono state numerosissime le scosse piccole o piccolissime che dalla notte e ancora questa mattina hanno interessato in particolare l'Abruzzo. La Sala sismica dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia sta monitorando la situazione e ha inviato nei luoghi colpiti dal terremoto una squadra di tecnici: dalla notte la scossa più forte si è verificata nella prima mattinata con magnitudo 4.6. Gli esperti dell'Ingv precisano che è impossibile prevedere ulteriori scosse anche forti.

10.35 - Il Papa: "Prego per i bimbi morti, incoraggio gli aiuti". Il Papa esprime "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, prega "per le vittime e in particolare per i bambini" e incoraggia sia i superstiti che "quanti in vario modo si prodigano" nei soccorsi. Benedetto XVI lo afferma in un telegramma all'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari.

9.57 - 27 morti, si continua a scavare. Si scava anche a mani nude a L'Aquila per portare in salvo eventuali superstiti al terremoto che questa notte ha devastato la provincia abruzzese. L'ultimo bilancio provvisorio parla di almeno 27 vittime accertate, ma il numero dei morti è destinato tragicamente a salire. "Stiamo cercando di salvare quanta più gente possibile da sotto le macerie. Sinceramente, al momento, non sappiamo con esattezza quante siano le vittime. Ma i numeri non ci interessano. C'è moltissimo lavoro da fare", hanno detto responsabili dei Vigili del Fuoco.

9.54 - Appello per donare il sangue. A causa dell'emergenza terremoto che ha causato molti feriti, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, lancia un appello urgente a tutti i cittadini affinchè compiano "un grande gesto di solidarietà" recandosi nei presidi ospedalieri della regione per donare sangue presso i centri trasfusionali.

9.51 - Anche Maroni in partenza per L'Aquila. Dopo il Presidente del Consiglio, anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annullato tutti gli appuntamenti in agenda per oggi ed è in partenza per l'Aquila squassata dal terremoto. Lo ha comunicato il Viminale.

9.40 - Berlusconi: "Daremo tutto l'aiuto necessario". "Il sistema di intervento è già collaudato, daremo l'aiuto necessario a tutti. Lo Stato è in campo".

9.33 - Danni strutturali alla rete stradale abruzzese. Danni strutturali e lesioni si registrano sulla rete stradale Anas abruzzese in seguito alla scossa di magnitudo 5,8 della scala Richter che ha colpito l'Abruzzo. A causa del sisma macerie e detriti, riferisce una nota dell'Anas, si sono riversati su diversi tratti delle statali 80 "Del Gran Sasso" e della Statale 679 "Avezzano-Sora", ma grazie al tempestivo intervento di uomini e mezzi di Anas, Protezione Civile e vigili del fuoco è tutt'ora garantita la pecorribilità. Il terremoto ha causato gravi lesioni strutturali sulla strada statale n.5 Tiburtina Valeria dove il traffico è stato temporaneamente interdetto nei pressi del Comune di Raiano (L'Aquila) e tra i Comuni di Molina e Goriano (L'Aquila). Tecnici Anas sono al lavoro per valutare l'entità dei danni e pianificare interventi di ripristino. L'Anas invita a non mettersi in viaggio nelle strade limitrofe al Comune de L'Aquila, se non in caso di necessità, per favorire l'intervento dei soccorritori e il transito delle colonne mobili della Protezione Civile che sono in arrivo da tutto il Paese

9.31 - Mobilitato l'esercito. Inviati elicotteri e uomini. Mobilitato anche l'Esercito nelle operazioni di soccorso ai sopravvissuti al terremoto che, questa notte, ha devastato la provincia di L'Aquila. Sul posto si è già recato un plotone del 33esimo Reggimento Artiglieria, mentre un nucleo per la Ricognizione dello stesso reparto sta operando a Poggio di Roio. "Alcuni militari stanno scavando tra le macerie", ha riferito una fonte della Forza Armata ad Apcom. Il Sesto reparto Genio di Roma, inoltre, ha inviato propri uomini, mentre da Viterbo sono decollati per "attività di ricognizione" un elicottero AB 412 e un aereo Dornier.

Sempre dal centro Aves di Viterbo, infine, sono pronti a decollare 2 elicotteri CH47, due NH90 e un elicottero AB 412. Tutti i velivoli sono stati allestiti per attività di soccorso sanitario.

9.31 - Casa dello studente, sette giovani sotto le macerie. Sono sette gli studenti ancora intrappolati sotto le macerie della casa dello studente in via XX Settembre, una palazzina di quattro piani che è inclinata su un fianco con un'ala completamente distrutta e dove vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile stanno scavando, purtroppo solo con le mani, perchè il posto è inaccessibile ai mezzi di movimento, nel tentativo di strappare alla morte qualcuno degli intrappolati. I lavori sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare le parti di palazzo ancora in bilico. È presente una gran folla di studenti, molti dei quali evacuati dalla palazzina, che assistono ancora sotto choc ai soccorsi per i loro compagni, coperti e rifocillati dall'Esercito e dalla protezione Civile.

9. 23 - Russia, Grecia e Germania offorono aiuti. Offerte di aiuto alla protezione civile stanno arrivando in questi minuti da molti Paesi europei. La Russia, Grecia, Germania, Israele, Francia e la presidenza della Commissione europea hanno manifestato la loro disponibilità ad intervenire nelle zone colpite questa notte dal terremoto. "In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze - ha detto Agostino Miozzo, dirigente del dipartimento della protezione civile -. Ma se nel corso delle operazioni dovessimo avere dei problemi i nostri amici sarebbero pronti ad intervenire".

9.00- Altra scossa a L'Aquila. Un'altra scossa di terremoto è stata avvertita qualche secondo fa a L'Aquila. Lo sciame sismico va avanti da diverse ore provocando ancor più panico tra la popolazione.

8.30 - Bilancio delle vittime pesante e destinato a salire

Il bilancio delle vittime è destinato a salire: alle ore 8,30 i carabinieri parlano di 20 morti accertati, tra cui 4 bimbi. Un giovane è morto nel crollo della Casa dello studente e altri tre in abitazioni private . Cinque le vittime a Castelnuovo, una a Poggio Picenze, una a Torninparte, due a Fossa (di cui una bimba), uno a Totani, due a Villa Sant'Angelo. Sono oltre 30 le persone che risultano disperse. Migliaia gli sfollati. Il premier Silvio Berlusconi ha firmato lo stato di emergenza e ha deciso di annullare la prevista missione in Russia, organizzata in collaborazione con Confindustria e con l'Istituto per il Commercio Estero, per recarsi in Abruzzo per verificare di persona la situazione. Berlusconi - così come il sottosegretario Bertolaso - ha reagito anche alle polemiche sulla presunta prevedibilità dell'evento sismico, agitate dal fisico Giampaolo Giuliani: "Si tratta di polemiche - afferma il presidente del Consiglio ai microfoni di Radio Uno - che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto".

I crolli all'Aquila e in provincia

Gli scenari della Protezione civile prevedono fino a 10.000 edifici lesionati. All'Aquila sono molte le case distrutte e sono profonde le lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città gli abitanti si sono tutti riversati in strada. Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati. È crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico della città. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. È confermato il crollo di parte della Casa dello Studente, e alcuni studenti sarebbero all'interno dell'istituto. In via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte macchine sostano con gente ancora sotto choc. Un punto di raccolta per i cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi, mentre nel centro storico potrebbero essere crollate palazzine e una chiesa. Nel capoluogo traffico in tilt, e gente in strada anche a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri. Rinforzi dei Vigili de Fuoco stanno partendo da Teramo e da Roma in direzione dell'Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora è transitabile.

La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio nella zona colpita dal terremoto, anche per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila inoltre è stato emesso un divieto di sorvolo in tutta l'area. Intanto è stata chiusa l'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo.

I dettagli della scossa

Secondo il sito della U.S. Geological Survey, l'epicentro esatto della scossa - registrata dai sismografi nel cuore della notte alle ore 3.32.42 - è stato localizzato a 95 km a Nord Est di Roma, 70 km a Ovest di Pescara, 115 km a Sud Est di Perugia e a 135 km a Sud di Ancona. Dieci i km di profondità del movimento tellurico.

Scossa avvertita anche nelle Marche

La scossa è stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada poco dopo le 3:30. Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni.

7 aprile 2009

 

 

2009-04-06

Violento sisma all'Aquila, vittime e dispersi. Migliaia gli sfollati

6 aprile 2009

Edifici completamente rasi al suolo a Castelnuovo (Ansa)

"Prevedo un terremoto": è polemica sul ricercatore che aveva lanciato l'allarme

Chiuse per verifiche ferrovie e autostrade

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Le immagini del terremoto

Terremoti / I link per saperne di più

RADIO24 / Il sindaco de L'Aquila

"La peggiore tragedia di questo inizio di millennio": con queste parole il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, definisce il terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter che ha colpito in nottata l'Abruzzo. L'epicentro del sisma è stato registrato nelle zone di L'Aquila, Tornimparte e Scoppito.

 

10.41 - La terra trema ancora. Continua a tremare la terra nel centro Italia: sono state numerosissime le scosse piccole o piccolissime che dalla notte e ancora questa mattina hanno interessato in particolare l'Abruzzo. La Sala sismica dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia sta monitorando la situazione e ha inviato nei luoghi colpiti dal terremoto una squadra di tecnici: dalla notte la scossa più forte si è verificata nella prima mattinata con magnitudo 4.6. Gli esperti dell'Ingv precisano che è impossibile prevedere ulteriori scosse anche forti.

10.35 - Il Papa: "Prego per i bimbi morti, incoraggio gli aiuti". Il Papa esprime "viva partecipazione al dolore delle care popolazioni" colpite dal terremoto di stanotte, prega "per le vittime e in particolare per i bambini" e incoraggia sia i superstiti che "quanti in vario modo si prodigano" nei soccorsi. Benedetto XVI lo afferma in un telegramma all'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari.

9.57 - 27 morti, si continua a scavare. Si scava anche a mani nude a L'Aquila per portare in salvo eventuali superstiti al terremoto che questa notte ha devastato la provincia abruzzese. L'ultimo bilancio provvisorio parla di almeno 27 vittime accertate, ma il numero dei morti è destinato tragicamente a salire. "Stiamo cercando di salvare quanta più gente possibile da sotto le macerie. Sinceramente, al momento, non sappiamo con esattezza quante siano le vittime. Ma i numeri non ci interessano. C'è moltissimo lavoro da fare", hanno detto responsabili dei Vigili del Fuoco.

9.54 - Appello per donare il sangue. A causa dell'emergenza terremoto che ha causato molti feriti, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, lancia un appello urgente a tutti i cittadini affinchè compiano "un grande gesto di solidarietà" recandosi nei presidi ospedalieri della regione per donare sangue presso i centri trasfusionali.

9.51 - Anche Maroni in partenza per L'Aquila. Dopo il Presidente del Consiglio, anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annullato tutti gli appuntamenti in agenda per oggi ed è in partenza per l'Aquila squassata dal terremoto. Lo ha comunicato il Viminale.

9.40 - Berlusconi: "Daremo tutto l'aiuto necessario". "Il sistema di intervento è già collaudato, daremo l'aiuto necessario a tutti. Lo Stato è in campo".

9.33 - Danni strutturali alla rete stradale abruzzese. Danni strutturali e lesioni si registrano sulla rete stradale Anas abruzzese in seguito alla scossa di magnitudo 5,8 della scala Richter che ha colpito l'Abruzzo. A causa del sisma macerie e detriti, riferisce una nota dell'Anas, si sono riversati su diversi tratti delle statali 80 "Del Gran Sasso" e della Statale 679 "Avezzano-Sora", ma grazie al tempestivo intervento di uomini e mezzi di Anas, Protezione Civile e vigili del fuoco è tutt'ora garantita la pecorribilità. Il terremoto ha causato gravi lesioni strutturali sulla strada statale n.5 Tiburtina Valeria dove il traffico è stato temporaneamente interdetto nei pressi del Comune di Raiano (L'Aquila) e tra i Comuni di Molina e Goriano (L'Aquila). Tecnici Anas sono al lavoro per valutare l'entità dei danni e pianificare interventi di ripristino. L'Anas invita a non mettersi in viaggio nelle strade limitrofe al Comune de L'Aquila, se non in caso di necessità, per favorire l'intervento dei soccorritori e il transito delle colonne mobili della Protezione Civile che sono in arrivo da tutto il Paese

9.31 - Mobilitato l'esercito. Inviati elicotteri e uomini. Mobilitato anche l'Esercito nelle operazioni di soccorso ai sopravvissuti al terremoto che, questa notte, ha devastato la provincia di L'Aquila. Sul posto si è già recato un plotone del 33esimo Reggimento Artiglieria, mentre un nucleo per la Ricognizione dello stesso reparto sta operando a Poggio di Roio. "Alcuni militari stanno scavando tra le macerie", ha riferito una fonte della Forza Armata ad Apcom. Il Sesto reparto Genio di Roma, inoltre, ha inviato propri uomini, mentre da Viterbo sono decollati per "attività di ricognizione" un elicottero AB 412 e un aereo Dornier.

Sempre dal centro Aves di Viterbo, infine, sono pronti a decollare 2 elicotteri CH47, due NH90 e un elicottero AB 412. Tutti i velivoli sono stati allestiti per attività di soccorso sanitario.

9.31 - Casa dello studente, sette giovani sotto le macerie. Sono sette gli studenti ancora intrappolati sotto le macerie della casa dello studente in via XX Settembre, una palazzina di quattro piani che è inclinata su un fianco con un'ala completamente distrutta e dove vigili del fuoco e uomini della Protezione Civile stanno scavando, purtroppo solo con le mani, perchè il posto è inaccessibile ai mezzi di movimento, nel tentativo di strappare alla morte qualcuno degli intrappolati. I lavori sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare le parti di palazzo ancora in bilico. È presente una gran folla di studenti, molti dei quali evacuati dalla palazzina, che assistono ancora sotto choc ai soccorsi per i loro compagni, coperti e rifocillati dall'Esercito e dalla protezione Civile.

Violento sisma all'Aquila, vittime e dispersi. Migliaia gli sfollati

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6 aprile 2009

Edifici completamente rasi al suolo a Castelnuovo (Ansa)

"Prevedo un terremoto": è polemica sul ricercatore che aveva lanciato l'allarme

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9. 23 - Russia, Grecia e Germania offorono aiuti. Offerte di aiuto alla protezione civile stanno arrivando in questi minuti da molti Paesi europei. La Russia, Grecia, Germania, Israele, Francia e la presidenza della Commissione europea hanno manifestato la loro disponibilità ad intervenire nelle zone colpite questa notte dal terremoto. "In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze - ha detto Agostino Miozzo, dirigente del dipartimento della protezione civile -. Ma se nel corso delle operazioni dovessimo avere dei problemi i nostri amici sarebbero pronti ad intervenire".

9.00 - Altra scossa a L'Aquila. Un'altra scossa di terremoto è stata avvertita qualche secondo fa a L'Aquila. Lo sciame sismico va avanti da diverse ore provocando ancor più panico tra la popolazione.

8.30 - Bilancio delle vittime pesante e destinato a salire

Il bilancio delle vittime è destinato a salire: alle ore 8,30 i carabinieri parlano di 20 morti accertati, tra cui 4 bimbi. Un giovane è morto nel crollo della Casa dello studente e altri tre in abitazioni private . Cinque le vittime a Castelnuovo, una a Poggio Picenze, una a Torninparte, due a Fossa (di cui una bimba), uno a Totani, due a Villa Sant'Angelo. Sono oltre 30 le persone che risultano disperse. Migliaia gli sfollati. Il premier Silvio Berlusconi ha firmato lo stato di emergenza e ha deciso di annullare la prevista missione in Russia, organizzata in collaborazione con Confindustria e con l'Istituto per il Commercio Estero, per recarsi in Abruzzo per verificare di persona la situazione. Berlusconi - così come il sottosegretario Bertolaso - ha reagito anche alle polemiche sulla presunta prevedibilità dell'evento sismico, agitate dal fisico Giampaolo Giuliani: "Si tratta di polemiche - afferma il presidente del Consiglio ai microfoni di Radio Uno - che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto".

I crolli all'Aquila e in provincia

Gli scenari della Protezione civile prevedono fino a 10.000 edifici lesionati. All'Aquila sono molte le case distrutte e sono profonde le lesioni agli edifici, anche in palazzi di cemento armato. Nella città gli abitanti si sono tutti riversati in strada. Alcuni edifici del centro storico dell'Aquila risultano crollati. È crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico della città. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. È confermato il crollo di parte della Casa dello Studente, e alcuni studenti sarebbero all'interno dell'istituto. In via Sallustio tutte le case sono lesionate anche se non crollate. Le suore dell'istituto religioso sono in strada e prestano aiuto ad anziani e persone con coperte e altri generi di conforto. In Piazza Duomo centinaia le persone e molte macchine sostano con gente ancora sotto choc. Un punto di raccolta per i cittadini è stato allestito a Piazza d'Armi, mentre nel centro storico potrebbero essere crollate palazzine e una chiesa. Nel capoluogo traffico in tilt, e gente in strada anche a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri. Rinforzi dei Vigili de Fuoco stanno partendo da Teramo e da Roma in direzione dell'Aquila, e il traforo del Gran Sasso per ora è transitabile.

La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio nella zona colpita dal terremoto, anche per non intralciare i soccorsi. Sulla zona dell'Aquila inoltre è stato emesso un divieto di sorvolo in tutta l'area. Intanto è stata chiusa l'autostrada A24 Roma-L'Aquila-Teramo.

I dettagli della scossa

Secondo il sito della U.S. Geological Survey, l'epicentro esatto della scossa - registrata dai sismografi nel cuore della notte alle ore 3.32.42 - è stato localizzato a 95 km a Nord Est di Roma, 70 km a Ovest di Pescara, 115 km a Sud Est di Perugia e a 135 km a Sud di Ancona. Dieci i km di profondità del movimento tellurico.

Scossa avvertita anche nelle Marche

La scossa è stata avvertita distintamente anche nelle Marche, in particolare in provincia di Ascoli Piceno, dove molte persone si sono riversate in strada poco dopo le 3:30. Centinaia le chiamate giunte ai centralini dei vigili del fuoco, anche di persone anziane che, spaventate, non riuscivano a uscire di casa e chiedevano notizie sul sisma. Moltissime le telefonate anche ad Ancona, Jesi, e nel Fabrianese, dove la gente si è svegliata di soprassalto, con la memoria del sisma devastante del 1997. Fino a questo momento, salvo qualche segnalazione di crepe nei muri nella zona di Ascoli, non risulterebbero danni.

6 aprile 2009

 

 

 

"Prevedo un terremoto": è polemica sul ricercatore che aveva lanciato l'allarme

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6 aprile 2009

Il fisico Giampaolo Giuliani davanti al monitor collegato con il sistema da lui inventato che rileverebbe i terremoti (Ansa/Claudio Lattanzio)

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"Prevedo un terremoto". E l'infausta profezia si è avverata. A lanciare l'allarme su un imminente disastroso evento sismico in Abruzzo era stato, una settimana fa, un ricercatore dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, il fisico Giampaolo Giuliani. E la sua "profezia", che aveva suscitato il panico tra i cittadini dell'Aquila e di Sulmona - già sull'orlo di una crisi di nervi a causa dallo sciame sismico che da metà febbraio fa tremare la terra in queste zone - gli era costata una denuncia per procurato allarme dopo una riunione d'urgenza della Commissione grandi rischi della protezione civile. Le previsioni di Giuliani si basano sull'analisi di un gas (il Radon) sprigionato dalla crosta terrestre; il tecnico ha impiegato due anni per costruire uno strumento in grado di rilevare, osservare e studiare il Randon con l'aiuto di un sismografo: da qui, a causa dell'intenso sciame sismico che ha interessato la zona negli ultimi mesi, i sospetti dello studioso.

E ora è polemica, dopo che una settimana fa il sindaco dell'Aquila aveva chiuso le scuole per accertamenti dopo i primi fenomeni sismici e il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, si era scagliato contro le previsioni dell'esperto e lo stesso Guido Bertolaso aveva chiesto una punizione esemplare contro "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false". Nella cittadina abruzzese non più di una settimana fa, la gente era accorsa in strada con i materassi, alcuni parroci avevano svuotato le chiese, le famiglie si erano radunate nelle palestre. Poi è passata la domenica. E pure il lunedì. La terra ha tremato ancora. Ma le scosse non erano così pericolose come preannunciato. Fino alla scorsa notte, quando la situazione è precipitata. Silvio Berlusconi cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche, chedendo di "dare aiuto a chi ha bisogno": "Si tratta di polemiche - afferma il presidente del Consiglio ai microfoni di Radio Uno - che ci sono ogni volta che succedono cose come queste. Purtroppo non ci sono mai state situazioni di avviso tali da poter essere certi di prevedere un terremoto".

Sulla polemica interviene anche un geologo del Cnr, Mario Tozzi, secondo il quale "i terremoti non sono prevedibili e lo sciame sismico che c'è stato nei giorni scorsi non poteva far prevedere con certezza il verificarsi di un evento sismico". Tozzi precisa che l'Abruzzo è una delle zone più difficili da studiare e per il quadro tettonico della zona piuttosto complesso è difficile prevedere anche la potenza delle scosse. "Tuttavia - spiega Tozzi ad Apcom - c'è stata una particolarità mercoledì scorso nella zona dell'Aquila, che poteva essere interpretata come previsiva di un evento di proporzioni importanti, come quello che si è verificato, e cioè la liberazione dal sottosuolo di una grande quantità di gas radon". Proprio il gas di cui aveva parlato Giuliani, che può essere messo in movimento soltanto se ci sono delle spaccature che arrivano fin dentro la crosta terrestre e che si generano quando c'è un terremoto. Tozzi sostiene, però, che un evento simile non giustifica l'evacuazione di una intera regione.

6 aprile 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

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2009-03-13

 

 

 

 

 

 

 

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